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Paul McCartney oltre i Beatles
Con questo libro esploriamo alcuni aspetti meno noti del ""più Beatle dei quattro"""": Paul McCartney. Partiremo dalle radici nella Liverpool operaia per scoprire come nacque il suo rapporto con la musica. Faremo un tuffo nella Swinging London, dove incontrò il suo amore per l'arte. Lo seguiremo nel suo percorso nella classica contemporanea, nella letteratura per ragazzi, nelle molte battaglie per l'ambiente, i diritti civili, contro le armi, per una corretta e sana alimentazione. Daremo un'occhiata ad alcune esperienze laterali e alle prestigiose onorificenze ricevute, per concludere con una incursione nel suo arsenale di pace: l'ampia dotazione di strumenti musicali e la sua vita familiare. """"Chi pensa che McCartney sia solo un autore di canzoni pop dovrà ricredersi. È invece un artista a tutto tondo, sui cui talenti spicca il più importante: l'umanità"""". [Luca Perasi] Macca è un personaggio che sorprende per la straordinaria energia e vitalità, per l'inossidabile tenacia e l'inesauribile curiosità con cui è sempre pronto ad accogliere nuovi stimoli e nuove sfide, un uomo che non risparmia l'impegno in prima persona per cause importanti: uno che dà il meglio di sé in ogni cosa, che non teme di esprimere le proprie idee e convinzioni, pure quando sono apertamente controcorrente, ed è anche un filantropo intelligente e attento. Questo libro è un viaggio tra alcune importanti esperienze della sua vita e della sua lunga carriera artistica."" -
Livelli di intimità variabili
"Alberto è innamorato della parola, in particolare della parola che risuona e si fa canto, quella che come pietra cade in uno stagno e genera cerchi, o come sasso cade di luglio nel mare notturno offrendo fosforescenze che incantano. Occupato a tempo pieno con la poesia e i suoi percorsi, con il teatro dove la parola è primo personaggio, conosce bene quanto sia ricca la qualità e la quantità del suono come la qualità e la quantità del silenzio dal quale la voce nasce e si propaga. È opportuno leggere sostando sulle vibrazioni e sui pensieri che ne escono. Il discorso poetico è di questo secolo, dunque attuale, con le sue trappole, i suoi scherzi burloni, mentre il cielo tiene saldo il funambolo e sconfigge la vertigine. (...) I significati si levano nell'aria fuggenti e scalpitanti. Sono ventidue le composizioni offerte al lettore, quante sono le lettere dell'alfa-bet ebraico. La parte più addentro nel tessuto che forma l'animo di ogni individuo ha garbugli melodici di sofferenza o di piacere tracciati sulle righe di varia altezza del pentagramma"""". (dall'introduzione di Manrico Murzi)" -
I colori della fragilità
Laura è una quarantenne che scrive romanzi e sceneggiature. Dopo anni in giro per l'Italia, decide di fare ritorno alla città natale, Parma. Ma l'incontro con i nuovi vicini di casa si rivela sorprendente: a cominciare da June, scultrice ruvida e seducente, con la quale nasce un sodalizio che abbatte molti luoghi comuni sull'amore. Più di tutti però viene travolta da Lorenzo, il bambino del primo piano, dodici anni, arguto e premuroso, cinico e pungente, dotato di un'intelligenza formidabile, ma affetto da una grave malattia, la sindrome delle ossa di vetro, che gli impedisce di frequentare la scuola. Sua madre chiede a Laura di affiancarlo nella sua preparazione umanistica. Ogni ora trascorsa col suo omino dalle ossa fragili è per lei un tuffo rinnovato nelle profondità dell'inconscio, da cui riaffiorano timori e incertezze. Lorenzo, con il suo misto di innocenza e sagacia, mette Laura con le spalle al muro e la costringe a rileggere le proprie paure e i suoi reali desideri. ""Ormai, l'avevo imparato: il passato non può essere allontanato con un colpo di spugna, non è una macchia di vino caduta sul tavolo, o un disegno fatto a matita che può essere cancellato. Resta impresso sulla pelle, in ogni contorno e lo ridefinisce. Mia madre con tutte le sue ansie, i suoi amori usa e getta, mi aveva definita, tracciando contorni incerti dentro di me. Ero una donna emotivamente in bilico, strattonata da stati d'animo contrastanti che mi sforzavo di contenere, fingendo, atteggiandomi, recitando una parte...""""."" -
Identità e oltre. Migrazione e cultura italoamericana
Questo libro affronta il problema dell'identità culturale ed etnica degli italiani d'America tramite ricerche letterarie, filosofiche, storiche e di critica sociale. Peter Carravetta scava nella complessa matassa di un exodus storico - quando un quinto della popolazione italiana abbandonò il paese per altre destinazioni, tra il 1880 e il 1914 - e pone domande perturbanti: cosa resta dell'origine? Che ne è della memoria dell'emigrazione? Come viene rievocata, fuori dai soliti logori stereotipi, dagli scrittori di oggi? Chi determina chi siamo? Fin dove si può ancora rivendicare un'identità nazionale, o etnica, come tratto essenziale e non contingente? E quand'è che questa identità cessa di manifestare i propri tratti storici (anche nelle sue varie ricostruzioni) per essere frammentata e assorbita in una società virtuale post-identitaria, trans-nazionale? Nella seconda parte del libro, l'autore prende in esame e offre alla nostra conoscenza l'opera di numerosi scrittori e poeti italoamericani contemporanei, poco noti al pubblico italiano malgrado le notevoli qualità di ciascuno, e propone altresì un nuovo modello interpretativo - che definisce ""critica topologica"""" - ad alcuni dei paradossi critici e culturali del complesso rapporto di oggi tra identità, storia e migrazione, passando dallo snodo cruciale della lingua letteraria. """"Identità e oltre è un'opera particolarmente tempestiva, oggi che milioni di profughi, migranti ed esiliati abbandonano il concetto e la realtà falliti dello stato-nazione. Che ci ricorda che fa parte nella natura umana l'attraversare frontiere e confini, siano essi fisici, politici o culturali. Che cosa rimane dopo che l'identità è stata de-centrata, de-tronizzata, de-mistificata? Una antica verità: siamo tutti migranti e solo nell'abbracciare l'altro possiamo diventare integralmente umani. Un esito cruciale della critica e dell'impianto teorico di Carravetta, che parecchio contribuisce a rendere gli italiani e gli italoamericani più comprensibili gli uni agli altri"""". (Stanislao G. Pugliese) """"Peter Carravetta traccia le coordinate dell'odierna condizione del migrante come risultante della globalizzazione dell'economia capitalista e dei tragici, interminabili dislocamenti geopolitici della popolazione umana. Questa sensibilità costituisce il fondamento morale e teorico su cui edificare una nuova consapevolezza, prospettiva favorevole per esplorare le sfide e le opportunità di una esperienza post-identitaria. Questa è una investigazione di prim'ordine ed espressione, al tempo stesso, di un pensiero italoamericano creativo"""". (Martino Marazzi)"" -
In principio era il silenzio. Un'ipotesi aprocrifa per il vangelo di Maria Maddalena
Roberta Calandra preferisce raccontare Maria Maddalena attraverso la tradizione apocrifa dei vangeli gnostici, che avvalora la tesi di Maddalena come discepola prediletta e immagine del Cristo stesso. Dunque non la prostituta, non la moglie come ne Il Codice da Vinci, ma una donna straordinariamente vitale, intelligente, illuminata, che aveva con Gesù una relazione privilegiata fondata su una profonda intimità, erede di una diffusione sincera dei suoi insegnamenti. -
Museo dell'uomo. Poesie e poemetti (1994-2020)
"Poesia inarrestabile, quella di Plinio Perilli: come in un fluire ininterrotto della parola che si confronta con tutti gli aspetti del mondo, che, nel dar voce all'umano, a un appassionato bisogno e desiderio di umanità, mira a raccoglierne e a conservarne religiosamente le tracce più varie, in quello che il titolo stesso di questa raccolta indica conseguentemente come Museo dell'Uomo. Museo di questo volere, cercare, riconoscere l'umano nelle forme che si presentano nel tempo attraversato, nelle persone frequentate e amate, nella comune ricerca di valore e di senso, nell'interrogazione della gioia e del dolore"""". (dalla nota di Giulio Ferroni) - """"Ho cominciato a scrivere - e via via immaginare, poi architettare, concretare - Museo dell'Uomo nell'ottobre del 1994. [...] Ho costruito questa raccolta di poesie e poemetti civili con la certezza e il bisogno di una lirica che non fosse più solo arzigogolo testuale, o performance sperimentale, ma neanche elegante avvitamento di stile, manierismo alchemico-intellettuale, esercizio postermetico o peggio smielata effusione romantica. Poesia (e pulsione - conosciamo Freud) assolutamente moderna: dettame in verità scontato, dopo la parabola irriverente e i lampi fatati di Rimbaud; ma comunque in strenua ricerca, se non archeologica, emotiva, delle nostre radici culturali, delle nostre vestigia profonde, ineludibili"""". (Plinio Perilli)" -
Il vento del libero arbitrio
In questi racconti si alternano memorie e situazioni dell'infanzia e della prima giovinezza dell'autrice - romana di nascita - e accadimenti di fantasia, o presi a prestito dalla realtà, ambientati nella sua terra d'adozione, la Spagna e in particolare l'Andalusia. In tutti prevale un forte senso di libertà, insieme alla consapevolezza che in ogni nostro gesto e in ogni nostra scelta - improntata al libero arbitrio - sia connaturata la responsabilità personale nei confronti di noi stessi e della nostra comunità. ""Figlio e nipote di pescatori, José sapeva a malapena leggere e scrivere, e solo perché suo padre lo aveva costretto a frequentare la scuola fino a che il suo corpo non era diventato abbastanza forte per affrontare il mare: da quel momento aveva cominciato a lavorare nella flotta peschereccia del paese in cui era nato e cresciuto, e dove ora stava invecchiando. Come suo nonno e suo padre, aveva imparato a decifrare con precisione il linguaggio del vento, delle maree e delle stelle: questo gli bastava a esser certo che quella notte non si annunciava tormenta, e che dunque il frastuono che lo aveva svegliato di colpo non era di tuoni...""""."" -
Neil Young. Cercando il nuovo mondo
Questo libro ripercorre vita e carriera di Neil Young - icona della musica rock e folk dagli anni Settanta a oggi - attraverso i testi delle sue canzoni, dalle prime esperienze in Canada e gli esordi nei Buffalo Springfield, fino al momento di maggior successo e fama - con gli album ""After The Gold Rush"""", """"Harvest"""", """"Zuma"""", """"Rust Never Sleeps"""" - per arrivare al secondo periodo d'oro con l'avvento del grunge, nei primi anni Novanta. """"Per la prima volta in Italia viene presentato su Neil Young non un libro biografico o di testi, ma un volume in cui l'autore cerca di sbrogliare una matassa contenente decine di fili colorati, con l'intento di riuscire a estrarre e tener ferme in pugno le tonalità e le varianti delle sue canzoni, una a una. Un gioco intenso, rischioso e dettagliato, ma ricco di note, rimandi, nessi e provocatorie interpretazioni."" -
Io brigatista rosso
Quando inizia questa storia, nel 1969, il protagonista ha solo sedici anni, è un ragazzo ligure non troppo informato e avvezzo di politica. Annota in un quadernetto, una sorta di personalissimo ""libretto rosso"""", vicende di cronaca legate alla violenza: dalle stragi di stato alla mafia, dagli attentati di destra a quelli di sinistra, ai tanti misteri che segnano la vita politica e sociale italiana del suo tempo. Seguendo un amico, frequenta un raduno di cattolici del dissenso a Chiavari e nel 1970 l'assemblea nazionale di Pecorile, dove nacquero le Brigate Rosse. Quasi senza averne piena consapevolezza, comincia a collaborare con loro, pur essendo contrario alla violenza e all'uso delle armi, fino ad avere un ruolo nel sequestro di Aldo Moro. Entrato in crisi, chiede di abbandonare. Come sarebbe stata la sua vita se non si fosse dissociato? La risposta è nel racconto di questo libro, che narra proprio quella stagione della sua vita, un incubo per lui e per tutto il nostro paese."" -
Trasferimenti
Unitaria e diversa, sempre mossa verso un altrove, la natura, di cui siamo parte, evoca ogni migrazione. Nella raccolta poetica ""Trasferimenti"""", polis, natura e poesia formano un'unica voce che restituisce le stesse fondazioni della nostra società: memoria, socialità, enigma, senso del sacro, bellezza. Parola dopo parola, spostandosi tra il nord Europa e il Mediterraneo, dall'interiorità di una relazione umana a un panorama vasto quanto il mondo, alla poesia è affidato uno spazio di indagine, creazione, osservazione per ripensare nozioni quali identità, casa, natura, appartenenza. Dal desiderio di una terra nuova, al desiderio erotico, ogni atto umano nasce nel distacco: sulla pagina la scienza del dolore di ogni separazione. Tra l'amante e l'amato, tra una terra natia e una terra nuova. - """"Quello che non si dice volentieri di posizioni come quella di Viviana, che immagino expat per scelta anche felice, è che quelle geograficamente sghembe e instabili sono come gli ashtanga dello yoga: apparentemente impossibili all'inizio, appaganti dopo, quando i muscoli del corpo hanno imparato a muoversi in modi che pensavamo impraticabili. Infatti il libro di Viviana è pieno non solo di gioia, ma anche di appagamento dello spazio e di felicità del corpo"""". (dalla prefazione di Marilena Renda)"" -
Fare musica. Discografia, piattaforme, tecnologie
In questi ultimi anni la musica e la sua diffusione stanno vivendo accelerazioni inedite, mai registrate prima, che investono tutti gli aspetti della creazione, dell'esecuzione e dell'ascolto, ma anche del mercato e dei modelli di marketing. La spiegazione la conosciamo bene: le tecnologie e la loro rapida e continua innovazione sono alla base di questa metamorfosi, che produce effetti a catena tanto veloci da impedire spesso persino valutazioni compiute. Questo libro parla dell'evoluzione della discografia, delle major, delle etichette indipendenti, di download, di Spotify e di come lo streaming abbia rivoluzionato l'industria musicale. Comprendiamo così quali aspetti hanno influito sull'affermarsi di nuove modalità di registrazione, riproduzione e fruizione del suono, attraverso storie e testimonianze di esperti, artisti e discografici: 42 Records - Enrico de Angelis - Asian Fake - Luca Benni - Gabriele Blandamura - Massimo Bonelli - Luca Bramanti - Bravo Dischi - Calcutta - Colapesce - Emiliano Colasanti - Coma_Cose - Cosmo - Riccardo De Stefano - Peppino Di Capri - Alberto Fortis - Franco 126 - Fernando Fratarcangeli - Fulminacci - Marco Gardellin - Gazzelle - Federico Guglielmi - La Clinica Dischi - La Grande Onda - La Tempesta - Machete Empire Records - Maciste Records - Milo Manera - Enrico Molteni - Michele Montagano - Filippo Palazzo - Matteo Palombi - Piotta - Roberto Razzini - Giordano Sangiorgi - Shablo - Gianni Sibilla - To Lose La Track - Tosca - Ultimo - V4V Records. -
Checkpoints
Un resoconto in tempo reale di un tempo di peste. La pandemia da coronavirus vissuta e osservata da una delle città più colpite: Bergamo. In questa raccolta di poesie «C'è la città, che diventa tutt'uno con chi la abita, dove il suo dolore e la sua solitudine diventano quelli di noi che l'abitammo e l'abitiamo. La liberazione attonita della Natura, che si trova improvvisamente padrona delle strade, dei cieli, dei campi. C'è la lontananza, che da tipico archetipo poetico, diventa cruda realtà, tangibile e fisica. Tre movimenti, tre mesi, quasi tre stagioni: l'inizio e la sorpresa, il lungo marzo tiepido, ventoso e cupo, e l'aprile che allora più che mai fu ""il più crudele dei mesi"""". Venticinque """"checkpoints"""", come in quei giorni là, dove fermarsi e ripensarsi»."" -
Un uomo di numeri
Il ""sogno americano"""" di un ragazzo italiano dotato di una mente matematica fuori dal comune, una storia dal forte contenuto motivazionale che trae dichiarata ispirazione da alcuni film di Robert Zemeckis. La vita di provincia è piatta e dura da affrontare, per un ragazzino timido e introverso che ben presto, però, scopre di avere uno straordinario talento per i numeri. L'ambiente un po' ostile lo costringe a isolarsi e a nascondere il dono ricevuto. Ma accanto a lui ci sono alcune guide, persone che lo aiutano a evolversi e a rincorrere il suo sogno, fino ai templi informatici della Silicon Valley. Si dice che si è artefici del proprio destino, ma talvolta, come in questa vicenda, il successo e la gloria arrivano quasi per caso, come nelle favole."" -
Giochiamo a contarci le dita
Cetta Petrollo torna alla poesia con questa raccolta, in cui si fanno via via più evidenti i riflessi di una introspezione profonda, che non rinuncia mai ‒ però ‒ al confronto con la realtà del mondo e della vita, come ""fenomeni"""" letterari e affettivi. «L'autrice si fa apprezzare per l'agilità brillante dei movimenti, per quella sua sottile e discreta ironia, spesso serpeggiante, talvolta tra i momenti o i desideri di una tenerezza in cui qualcuno va """"tirando bacetti in silenzio""""» (dalla prefazione di Maurizio Cucchi)."" -
Intorno a Emilio Cecchi (al trotto e no)
Un saggio su Emilio Cecchi (Firenze 14 luglio 1884 - Roma 5 settembre 1966), scrittore raffinatissimo, critico letterario e critico d'arte, una delle figure di maggior rilievo della cultura italiana della prima metà del Novecento, padre della sceneggiatrice Suso Cecchi D'Amico e del costumista, scenografo e pittore Dario Cecchi. ""(…) non dovrebbe far troppo male alla nostra salute intellettuale provare a confrontarci con un autore che per oltre 60 anni, dal suo primo articolo su «Leonardo» nel 1903 alla sua ultima pubblicazione nel 1965, ha riempito scaffali interi di suoi scritti ed esercitato un potere enorme, probabilmente ineguagliato, sulla nostra cultura e spaziato coi suoi interessi su un territorio impressionante per vastità e varietà; senza confini tra arte letteratura industria culturale (cinema e non solo) e con un occhio sin troppo attento alla politica. È vero: un libro su Cecchi, come mi avvertono ghignando amabilmente amici premurosi, troverà a fatica i suoi dieci lettori; e io non discuto. Lo so. Anzi non ignoro che ci si potrebbe domandare se abbia ancora senso, oggi, tra disincanto di massa e superbo analfabetismo, occuparsi non solo di Cecchi, ma più in generale di letteratura"""". (dall'introduzione dell'autore)"" -
Racconti
Esordisce in narrativa il poeta Alessandro Malaspina Pola. I suoi racconti nascono dal mondo onirico e rielaborano la realtà e il vissuto con grande originalità. ""Non ti scrivo nulla perché non so che cosa scriverti e se ti scrivessi cose che non ho voglia di scriverti mi pentirei di averti scritto cose che non desidero scriverti e così non scrivendoti nulla io ti ho già scritto""""."" -
Frammenti da zone soggette a videosorveglianza
Questa silloge poetica tenta di ridurre ai minimi termini l'invasività dell'io lirico in quanto portatore di bisogni e istanze personali. Per operare questa riduzione, l'autore è partito da un artificio letterario: ha immaginato un occhio freddo, lucido, razionale che osservi la realtà senza parteciparvi, l'occhio delle apparecchiature di videosorveglianza. Ha cercato un oggetto di investigazione, un topos (nel nostro caso, Pisa) per l'autore affettivamente neutro e visionato centinaia di inquadrature da Google Street per selezionare immagini e situazioni riprese delle videocamere di sorveglianza della città. Su queste ha costruito un paesaggio urbano che non ha nulla della cartolina: i luoghi scelti sono per lo più anonimi o poco turistici, a parte pochissime eccezioni raccolte da una prospettiva laterale e sghemba. La città finisce per somigliare a qualsiasi altra città occidentale in cui l'elemento umano, visto da questo occhio meccanico inserito in un'ottica temporale diversa dalla nostra, è proprio quello che più si mostra con caratteri di transitorietà e non necessità. Il libro comprende anche la sezione ""Serie di fermo-immagini"""", che conferma l'intenzione di costruire un'estetica dello sguardo inquadrando, con tecnica simile a quella fotografica, istantanee di vita, conservando e congelando l'attimo di una visione in movimento in dato permanente e statico. """"Paesaggio cittadino e paesaggio interiore fanno frizione fra di loro attraverso un uso pagliaranesco della rima e le sequenze, che nella sezione finale si confinano all'interno dei passaggi domestici, ci immergono in un'impietosa, ma mai algida e tanto più graffiante, fotografia della nostra oramai mutante umanità"""". (Cetta Petrollo) - """"Si sfinisce e si installa una nuova lingua con questa poesia: la lingua delle videosorveglianza, lingua che distrae dall'assenza e all'assenza torna come linguaggio, che si ripensa continuamente al presente con pulsioni intellettive molto forti, ma mai preponderanti o programmatiche, che sembrano avere come obiettivo quello di far fare all'immagine (con la lingua) quello che la lingua non riesce a fare all'immagine"""". (Lidia Riviello)"" -
Buffonate senza corte. Vol. 3: Commedie e monologhi.
"Buffonate senza corte 3. Commedie e monologhi"""" è il terzo volume di una raccolta di testi per il teatro della scrittrice romana Roberta Calandra: alcuni sono già stati messi in scena, altri sono stati tradotti in altre forme d'arte, altri ancora sono in fase di realizzazione o in attesa di essere portati sul palco. Molti sono progetti nati in collaborazione con amici artisti e professionisti del settore. """"È passato un po' di tempo dai primi due volumi di Buffonate senza corte. Ho realizzato - felicemente - alcuni dei testi lì raccolti. Ho continuato a scrivere con lo stesso spirito, seguendo le suggestioni del cuore, della mente e delle affinità elettive. Il lockdown in fondo resta una condizione dell'anima. Malgrado le tante vicissitudini del pianeta e l'attuale confusione, il teatro sembra sopravvissuto e - come una fenice - più che mai pronto a emozionare ancora. Il mio augurio per chi lo fa e per chi lo ama è che quanto prima le idee di libertà e di sicurezza possano abbracciarsi in modo chiaro e inconfutabile, come il calore di un applauso"""". (Roberta Calandra)" -
Come Tomà. Diario di viaggio nell'età d'argento
Tomà va in pensione, ma come organizzare la propria nuova vita? In questo ""diario di viaggio"""", Tomà ci racconta, giorno per giorno, il suo confronto con nuove prove, interessi, interrogativi: ed è come un manuale di sopravvivenza per non sentirsi mai vecchi, per non sentirsi mai soli, per cercare, dentro e fuori di sé, il meglio che l'avanzare dell'età può offrire."" -
Mai fidarsi di un bevitore di gin
Roberto Grandi trascina la monotonia delle sue giornate tra casa e il suo impiego da contabile in uno studio commerciale di Bologna, che gli offre magre soddisfazioni. Divorziato da Eleonora - che dopo di lui ha scoperto un'altra vita - coltiva una fitta serie di paranoie e ossessioni, che si porta dietro con i vestiti stazzonati e il suo fare maldestro. Un giorno qualunque riappare dagli anni del liceo Sergio Pasini, ex compagno di scuola, che gli chiede un favore: potrebbe passare a ritirare per lui un certo pacco, in un raffinato negozio del centro? Roberto Grandi ci va, e va pure all'appuntamento per riconsegnare a Pasini il suo pacco. Ma Pasini non si presenta. Intanto, nella giungla ai confini del Messico...