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Il cielo in uno schermo. La generazione imprigionata
Non si fa che parlare di Scuola. Per lo più critiche, contrasti aspri e, sebbene non privi di fondamento nella maggior parte dei casi, inconcludenti perché limitati al contorno. La Scuola non è banchi, non è sanificazione, non è l'orario né la necessità di frammentarlo, alternarlo, anticiparlo, posticiparlo. La Scuola è persone, è bisogni, è progetti, da Nord a Sud, da Est a Ovest di questo nostro Paese polemico. Abbiamo provato a ricostruirne il quadro, lasciando comunque molti buchi, una trama rada di testimonianze in forma di racconti, lettere, articoli che portino in primo piano piccoli e grandi ostacoli di chi sta da una parte e dall'altra dello schermo di un computer e che ne ha fatto, nel bene e nel male, il proprio cielo per molti mesi. Gli autori: Alessio Seganti, Angelo Floramo, Giancarlo Giuliani, Gisella Colombo, Lorenzo Lapini, Marco Pischiutti, Maria Elena Cialente, Mariaester Graziano, Paolo Mosanghini, Sandra Moretti, Silva Ganzitti, Veronica Rossi, Walter Tomada. -
Viaggio da sogno
Daniela è una ragazza normale che abita a Falchetto del Carso in Friuli Venezia Giulia: tutti i giorni prende il treno per recarsi a studiare all'università; guadagna qualche soldo lavorando part-time in un quotidiano di provincia che ha sede nella cittadina dove lei abita; ama ascoltare il rock degli anni Ottanta, soprattutto i Clash, di cui suo padre possiede una collezione dei long playing originali. Daniela non sa che il destino ha in serbo per lei una sorpresa: un viaggio incredibile nel tempo e nello spazio, di cui lei e i Clash diventeranno protagonisti. -
Bagaglio a mano. Storie di viaggi
Tra scrittura e viaggio esiste uno di quei legami strambi, poetici, a volte morbosi. Ispirazione, inquietudine. Ricerca di un altrove, che sia fantasia o realismo. Il viaggio è esperienza vitale, ma può essere soltanto un sogno, una barchetta di carta che galleggia sopra una pozzanghera o una bolla di sapone che vola fuori da una finestra dimenticata aperta. Alla creazione di Bagaglio a mano hanno partecipato alcuni volontari che ruotano in ambito ospedaliero e che utilizzano la scrittura come strumento per poter dare risalto alla faccia bella e positiva dell'esistenza. Sono stati coinvolti nel progetto anche altri autori, dando vita a un libro ricco di emozioni e messaggi importanti, un libro il cui ricavato verrà devoluto in beneficienza. Quattordici racconti di quattordici autori, diversi tra loro per stile, sfumature, ambientazione. Racconti divertenti, profondi, magnetici. Il mare, le vacanze da bambini, l'incognita, gli incontri, mondi nuovi e lontani. Con un filo comune che è la voglia di esplorare. -
Diònysos. Arte, architettura, musica e blablabla (2020). Vol. 10: Luglio-dicembre
Cantava l’usignuolo, di Gabriella Solari - Musica dionisiaca, di Gabriella Solari - La mia formazione musicale, di Italo Inglese - Musica del principio, musica della fine, di Massimo Selis - Rumor: Pulsione tra Poesia Suono Arte, di Vitaldo Conte - Musica e Magia, di Dalmazio Frau - L’arte nell’Heavy Metal, di Giovanni Tateo - Musica silente, musica aulente, di Stefano Eugenio Bona - La musica dipinta di Ezio Bosso, di Loredana Dattilo - Quale musica, Maestro?, di Domenico Del Nero - Il dissolito punito, di Mario Dal Bello - La donna: Rosa rossa creazione..., di V. Rose - Musica e modernità, di Enrico Rulli. -
Esperia, le sfide
Il sud di Espera è finalmente libero ma Shana, il cuore della rivolta, è scomparsa nel rogo del palazzo di Asgalan appiccato dagli Afri della città. L'immagine del suo corpo carbonizzato, estratto dalle macerie annerite dell'edificio, tormenta le figlie: Mirina e le sue Sorelle. Le Hamaxhoni, scosse e smarrite, devono ritrovarsi per portare avanti la ribellione, ma riusciranno a combattere a fianco degli stessi che hanno causato l'incendio? E gli Afri, privati della guida morale e politica della sacerdotessa, porteranno avanti le idee di Shana o diventeranno dei banditi? L'alleanza tra le Hamaxhoni e gli Afri è a rischio; la coesione tra le figlie di Shana è in pericolo, i legami affettivi, come quelli tra Mhemba e Rudiana e tra Kya e Mitilena, scricchiolano e la dura reazione di Atlantide incombe. Se il fronte ribelle si sfalda, la rivolta sarà repressa nel sangue. Hermia, dopo essere sfuggita ai ribelli e alla natura selvaggia, finisce imprigionata dagli Atlantidei e viene accusata di essere una pazza donna di strada. Baldax sa che la sua amata non è lontana. Purtroppo, tra lui e la sua donna s'interpone la scaltra e decisa Cyma, l'Hamaxhone al comando delle truppe ribelli di Asghar, che ha già nelle sue mani Hadrina, la nutrice di Hermia. Le sfide sono molteplici, previste e inaspettate, e le semidee guerriere le affronteranno con la solita forza e determinazione, coinvolgendo in esse vecchi e nuovi personaggi della saga. -
Il mio diario di prigionia. La mia intelligenza mi ha salvato
Giovanni ha diciannove anni, in un giorno la sua vita cambia: nell'agosto del 1943 viene chiamato sotto le armi nel corpo degli Alpini di Pinerolo. In un contesto storico cruciale per le sorti dell'Europa, Giovanni descrive la sua deportazione in terra tedesca portandoci con lui a vivere in modo reale e autentico con una minuziosa e dettagliata raffigurazione dei luoghi, così come delle persone e dei fatti avvenuti. Una testimonianza storica vissuta in prima persona da un ragazzo attento osservatore e di acuto ingegno, tale da permettergli in più occasioni di fare la differenza, dandogli la possibilità di sopravvivere. Nella precaria condizione di prigioniero la linea sottile che divide i due mondi è indiscusso manifesto, così che l'1% del libero arbitrio estraneo al destino è determinante. Durante la sua avventura la ragione e l'attenzione sono strumenti molto utili per Giovanni, ma l'intuito gioca un ruolo indispensabile per procurarsi la buona sorte. Il diario, corredato inoltre da glossario storico, rende possibile il collegamento diretto tra il racconto e gli eventi accaduti, così da restituire al lettore un'immagine reale, rendendola più facile, coinvolgente e suggestiva. -
Le vie segrete del cuore. Vol. 2: Storie di gioventù.
Continuano le avventure delle nostre eroine, impegnate in progetti molto audaci, che sembrano eccessivamente inusuali e poco in sintonia con il sentire comune dei nostri giorni. Ma a loro non sembra di essere fuori tempo, e non mancano i ragazzi che ne subiscono il fascino e che le seguono per la loro strada originale. Che dire? Gli antenati hanno fatto il loro tempo e i genitori, dopo aver dovuto, a loro volta, attraversare sentieri aspri e tortuosi per rimettersi in carreggiata, ora stanno a guardare con ansia e preoccupazione le loro figlie, che si trovano ad affrontare un tempo apparentemente inedito. Certamente tante cose sono cambiate e il mondo, ai nostri giorni, sembra totalmente rivoluzionato rispetto al passato. Eppure anche le nostre piccole donne moderne crescono, esattamente come le antiche, e le vie segrete del cuore si moltiplicano e si espandono sempre di più. Si vorrebbe seguirle ancora e ancora, verso i misteriosi orizzonti lontani, senza mai incontrare la triste parola ""fine"""" - che, fortunatamente, si trova soltanto nei libri."" -
Anima sperduta
Siamo anime imprigionate in un corpo che non ci appartiene. Ogni cosa che ci accade, ogni anno che passa, ogni difficoltà che affrontiamo, può cambiare il nostro corpo, ma non la nostra anima. Questa testimonianza ce l'ho dimostra. Un racconto di emozioni vissute durante una malattia ormai molto diffusa. Un inno alla vita in cui si percepisce che c'è sempre una via d'uscita, c'è sempre un modo per trovare la forza interiore per reagire alle avversità che la vita ci pone davanti. -
L' eros in gabbia. Dialoghi di amanti in quarantena
"L'eros in gabbia"""" è un dialogo in versi tra due amanti nel tempo di lockdown, che distanziati dalle circostanze trasfigurano i desideri in costruzioni fantastiche e in immagine pirotecniche. Scrive Daniele Giancane nella prefazione: «Rodia affronta finemente la poesia erotica, ma occorre subito chiarire che, se è del tutto evidente che poesia erotica non vuol dire affatto poesia pornografica o perfino volgare, la dimensione di Rodia è di un approccio lievissimo al tema, tant'è che forse persino definirla """"poesia erotica"""" è eccessivo. I riferimenti di questa poesia mi sono sembrati subito poeti come Catullo - che eleva carmi alla sua Lesbia - e perfino, per la qualità dei dialoghi, Gibran o addirittura Omar Kayyam, ovvero poeti che alludono all'erotismo, ma non lo esplicitano mai davvero [...]. È poesia di un erotismo lieve [...], direi in sostanza poesia d'amore tout court. Il dialogo, d'altra parte, tende a diluire il discorso, a farne una sorta di narrazione lirica densa di pathos. Una spia interessante sono i punti esclamativi che Rodia utilizza al termine di ogni dialogo, come a voler aumentare nel lettore la risposta emotiva (direi alla Garcia Lorca). La musicalità del testo - che è la vera forza """"catturante"""" del libro - deve servirsi al termine della cascata di metafore di un momento di risveglio dall'incantamento. Il poeta incanta con le immagini e il linguaggio. È una sorta di mago, che però sente anche il bisogno di scuotere il lettore.»" -
Colora la notte. Poesie che curano
Esistono poesie in grado di cambiare la percezione della realtà? Con il libro ""Colora la notte. Poesie che curano"""". Testi per una crescita psicologica si offre un nuovo e stimolante modo d'intendere l'uso dell'arte nel processo di crescita dell'individuo e nel cambiamento catartico, necessario alla soluzione della maggior parte delle patologie dell'era moderna. Le poesie presenti nella raccolta diventano l'occasione per far emergere le cause e la soluzione, per le carenze affettive e le insicurezze esistenziali dell'uomo nell'era di internet. Nel libro si percorre un viaggio nel cuore e nell'inconscio umano, che parte dal valore del tempo, scandaglia i sogni e le emozioni più profonde, attraversa oceani e montagne, per giungere a toccare i grandi temi dell'era moderna, il viaggio di massa verso la salvezza e il dramma di una femminilità non ancora libera da pregiudizi e violenze. La poesia diventa una voce che giunge da lontano a parlare all'inconscio. Ha il potere di passare oltre le barriere della ragione, del pregiudizio, oltre le difese dell'egoismo e della paura. La poesia arriva dritta all'anima e la nutre di verità e di luce."" -
Arpe di Orfeo
Che cosa aggiunge l'Orfeo di questa raccolta di Bogdana Trivak alla tradizione, una tradizione, giova ricordarlo, che non è mai statica, ma in continuo movimento, ravvivata da sempre nuovi e imprevedibili contributi, che ne modificano gli equilibri? Intanto il piacere della lettura di questi versi, versi però di non sempre facile comprensione che, insieme al piacere, ci invitano continuamente a riflettere: versi incisivi e taglienti a volte, altre volte eterei, simbolici e allusivi, quasi ungarettianamente essenziali. Versi per giunta in quattro lingue diverse, a denotare la multiculturalità dell'autrice e la sua vocazione europeistica, che vuole affermare, in questi tempi così difficili per la cultura del vecchio Continente, una poesia senza frontiere e senza confini. -
Dimensione cosmica. Rivista di letteratura dell'immaginario (2020). Vol. 12: Autunno.
Ai Lettori, di G. de Turris e A. Monti-Buzzetti; Quando l'ideologia supera la filologia, di Oronzo Cilli; Il traduttore che non aveva mai letto Il Signore degli Anelli, di Paola Cartoceti; Tolkien tra Medioevo e Fantastico, di Luigi Iannone; Statistiche e linguaggio. Il lessico di Tolkien, di Marco Casolino; La seconda morte, di Donato Altomare; La dark fantasy di Karl Edward Wagner e la saga di Kane, lo spadaccino mistico, di Giuseppe Cozzolino; La pericolosità del gatto, di Giandomenico Antonioli; Armando Silvestri, il Gernsback italiano, di Gianfranco de Turris; Le pietre di Marte, di Carlo Menzinger di Preussenthal; Moana, Machen, Eliade e il Vinum Sabbati, di Marco Maculotti; Si vive di secondi, di Sara Cabitta; ""Signa inferre!"""" Il ritorno della legione dei misteri. Intervista a Roberto Genovesi, di Andrea Gualchierotti; Lifewear, di Fabrizio Trainito; Anche i ragazzi hanno il loro Necronomicon, di Alessandro Bottero; La vecchia guardia di Star Trek torna al comando, di Enrico Petrucci; La Biblioteca dell'Altrove, di A. Gualchierotti, M. Maggi, A. Pagani, E. Passaro."" -
Poesie
Le poesie di Antonio Perrella riflettono la sua visione del mondo tra luce e ombre. Con poche pennellate Antonio Perrella ci presenta per esempio le sue osservazioni fatte nei viaggi su navi della marina mercantile o militare. Come lui stesso scrive in una delle sue notizie: «Ormai il mare, le navi e gli uomini che su essi vi navigano e vi vivono fanno parte della nostra famiglia di marinai. Una famiglia intrepida, valorosa e mai vigliacca.» Altre poesie rispecchiano la sua esperienza esistenziale coniata dalla storia tragica europea e mondiale della prima metà del secolo scorso. -
Le mie parole
"Siamo campi / che attendono / la pioggia / dopo la semina."""" Ecco il potere delicato e impercettibile della poesia, sospesa tra la vibrazione della Parola e il silenzio. Le mie parole s'innesta con lievità e rispetto nell'equilibrio senza tempo tra queste due dimensioni. Molto è il detto, ancor più l'evocato. E nel gioco di pieni e vuoti della silloge s'inseguono con linguaggio semplice e immediato poesie d'amore, preghiere, e un vasto caleidoscopio di immagini e di emozioni colte """"tra le crepe dell'asfalto"""", o """"nel fitto / di boschi sassosi"""". Dall'io al noi, un canto libero, dallo stile lineare, per un lettore moderno desideroso di dedicare il proprio prezioso tempo su """"parole corte / e lunghi silenzi"""". Un filo di luce, partito dalla solitudine meditativa di un pendolare, di un fallito, di un viaggiatore, di un innamorato, di un credente carico di dubbi e di fragilità, rivolto alla coscienza di coloro che cercano conforto nella Parola. Un inno alla bellezza della vita, lo sguardo teso verso quel mistero che da sempre avvolge l'umano destino." -
Fernando Porfiri detto Porfirius. Artista e pedagogo
Questo piccolo libro vuol essere un tributo a Fernando Porfiri e alla Roma degli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta, periodo durante il quale egli operò come artista poliedrico, ospitando nella sua galleria illustri pittori, e come editore, pubblicando libri di poesia e di prosa suoi e di altri autori. Secondo Giampiero Mughini, Roma allora ""parlava il linguaggio del mondo"""". Nella zona tra via Alibert, via Margutta e il bar Canova s'incontravano artisti, critici, scrittori e, con passione che oggi potrebbe sembrare naïve, prendevano posizione nella disputa tra figurativismo e astrattismo. Al contempo, il presente volumetto è un omaggio alla memoria del Porfiri professore di italiano e latino al Marcantonio Colonna, scuola della congregazione cattolica irlandese dei Christian Brothers. La Scuola e il Professore, appartenenti a un'epoca dorata e perduta, continuano simbolicamente a riscaldare i cuori degli ex alunni."" -
Armonia degli zombie
Vittorio Orsenigo scrive da settant'anni. La sua tata, ex pastorella di pecore e anatre nel lodigiano, avrebbe borbottato ""settant'anni consumadi"""", e cioè, consumati, buttati via da foresto, da signorile cittadino o - come osserva Daniela Marcheschi è in gioco un incessante lodevole saltare di palo in frasca. La fanno da padroni esotici la passione per il divagare viaggiando fra immagini, suoni, presenze animali e personaggi del meraviglioso teatro in cui recitiamo tutti, volenti o nolenti, dal primo vagito all'ultimo respiro. Tanto per dare una sia pur fievole idea: l'attore Klaus Kinski, padre della bella attrice Nastassja, abbandonato il brasiliano Teatro Amazonas e I puritani messi in scena a Manaus cedono il passo al Quartiere ebraico di Montreal dove uno scrittore, ancora in calzoni corti, osserva la pentola dove cuociono i fagioli. Di lì a poco si presentano il Valium e la Valeriana nel Circo delle posizioni erotiche meno accreditate anche perché la vita nega (mentendo) di essere associata alle fiere addomesticate, ai giocolieri e donne scimmia. Il danaro e la Finanza non sono certo trascurate: ha da dieci secondi voltato l'angolo della narrazione Elizabeth Arden ed ecco apparire il rabbino danzante che intona """"Oh! Venisse da Sion la salvezza d'Israele"""" deluso dal suo scarso e quasi indifferente pubblico."" -
Storia di mio padre: Orazio Vittorio Quintilio. Luoghi, guerre, speranze della mia gente nel XX secolo
Sei anni lontano senza avere notizie di lui. Un vuoto mai colmato poiché quasi nulla è arrivato fino a noi oltre i suoi ricordi fatti di poche parole e tanti silenzi. Conoscere i suoi passi, le sue sofferenze, anche le sue angosce, è diventato bisogno incalzante in questo tratto della mia vita. Grande sorpresa apprendere dai media la risonanza su questa parte di storia che ha segnato una intera generazione e che fa sperare in un futuro più consapevole dell'inutile dramma della guerra. Un itinerario, quello proposto, che è iniziato molto prima di lui, in quella terra tanto amata e che lo ha visto ritornare negli anni maturi della sua vita. -
Chi t'a' sciòvete? Dieci racconti tra la Maiella e la Luna
uesto libro è un inno alla convivialità di ieri, oggi e domani. Un canto agreste per riportare la natura tra di noi, con l'intento di riavvicinare, attraverso l'uso del dialetto gastronomico, l'uomo alla natura in maniera forte e gentile, affinché il trinomio qualità-biodiversità-felicità, prevalga sul trinomio quantità-omologazione-solitudine. Ma non solo. Questa pubblicazione, che è condita con la fantasia, racconta dieci storie tra la Maiella e la Luna per festeggiare Mondoverde, un club nato cinquant'anni fa sulla montagna sacra degli abruzzesi. Un'associazione che segnò la partecipazione di una allegra brigata, in movimento nel quartiere operaio del ""Villaggio Celdit"""", alla """"Primavera dell'Ecologia"""" mondiale. """"Chi t'à sciòvete?"""", chiesero un giorno all'autore, che prontamente rispose: """"Nessuno, sono stato sempre libero e ribelle"""". Poi, con le tante primavere ecologiche vissute, anche Ugo Achille Iezzi, detto Ughille, è diventato libertario e achilliano. O come ama definirsi in stretto slang tribale, """"scingiatore""""."" -
La lieve scia dell'acqua
Una giornata di pioggia passata dentro casa diventa il contenitore ideale di ricordi che si rincorrono e fanno capolino tra i gesti consueti della vita quotidiana, intrecciando senza sosta il passato con presente e persino con il futuro. Dai giochi dell'infanzia fino all'imminenza di un nuovo arrivo in famiglia, tutto sembra dipanarsi lungo un unico filo conduttore, l'acqua, che fuoriesce anche dalle canzoni ascoltate negli auricolari. Le pagine del libro ci parlano, in rapida successione, di avvenimenti, riti, abitudini, credenze e personaggi che hanno popolato gli ultimi sessant'anni alle nostre spalle, accompagnandoci fino all'oggi e oltre. Le vicende narrate, che riguardano l'esperienza personale dell'autore ma che per vari aspetti e in molti casi risulteranno note anche al lettore, sgorgano e scorrono proprio come l'acqua, quasi seguendone la scia e lasciandosene trasportare. Ed ecco, allo stesso modo dell'acqua che fluisce, anche la vita continuamente si mescola, si arricchisce di piogge e di falde e si disperde infiltrandosi nella terra ed evaporando sotto il sole. Nella lieve scia dell'acqua c'è qualcosa che somiglia al sempre. -
Bir el Gobi! Storia di un'altra Italia
"Bir el Gobi!"""" di Alfonso Indelicato è una narrazione in versi avente protagonisti i giovanissimi Mino ed Edo che si arruolano volontari in uno dei """"battaglioni di giovani fascisti"""" destinati alla guerra in Africa settentrionale fra la fine del 1941 e il maggio del 1943. L'autore si occupa di un solo episodio: della battaglia combattuta nell'oasi di Bir el Gobi, sita nella Cirenaica orientale, dopo un girovagare nel deserto che instillò in molti il dubbio che l'Alto Comando non sapesse, di quei giovani, che cosa farsene. Lo scontro durò pochi giorni: investiti da un intero corpo d'armata inglese, i ragazzi resistettero al nemico superiore di uomini e mezzi rendendosi protagonisti di episodi di eroismo quali soltanto l'entusiasmo della giovinezza poteva ispirare. Accanto all'entusiasmo, altri elementi e aspetti spiegano l'indomito coraggio di quelle giornate, e l'autore li mette a fuoco parlandoci così dell'""""altra Italia"""", assai diversa dall'attuale, come si vede nel teso dialogo fra uno degli eroi delle dune inseritosi senza entusiasmo nel nuovo contesto socioeconomico del dopoguerra, e un altro personaggio che, invece, in quell'acqua opaca nuota perfettamente a suo agio."