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Notte
Monterosso è un paese di provincia come tanti: la scuola, l’edicola, il bar che raduna disoccupati e pensionati, un negozio di alimentari che da quando ha aperto il supermercato fa un po’ fatica a resistere, bande di ragazzini e una chiesa dove non entra più nessuno. Inviato dal vescovo a verificare la gestione della parrocchia, don Filippo cercherà di non ascoltare le allusioni su don Paolo che tutti in paese velatamente gli sottopongono: sussurri, chiacchiericcio, lettere anonime. Solo Rosa Borghi, dopo l’incidente che ha quasi ucciso suo figlio – o è stato un tentato suicidio? –, accusa apertamente il giovane parroco di traffici e manipolazioni. Ma la verità è esigente e non conosce compromessi: lo sa bene don Filippo, dopo una vita trascorsa a difendersi dalle maldicenze che hanno investito pure lui sin dal primo incarico. E quando un incendio in paese consente a don Paolo di riabilitarsi agli occhi della comunità, non basterà il coraggio di guardare per porre fine alla violenza che si cela dietro le pareti. “Notte”, già finalista alla XXVII edizione del Premio Italo Calvino, conferma il talento di Elisabetta Pierini per la narrazione della ferocia della provincia e per lo scandaglio dell’animo umano quando si interroga sulla verità e sulla giustizia, quando si pone al cospetto della possibilità di agire contro il male. -
Melusina. Ediz. a colori
Quando Alice raggiunge Nostra Signora della Foresta – o Santuario, o Isola Stella, come la chiamano gli abitanti di quelle parti – per salutare le ceneri di sua nonna Marie-Ange che non ha mai conosciuto, sarà Emma a raccontarle tutta la storia. Quella del suo arrivo dalla Francia negli anni Settanta per fondare una comune di donne. Quella delle Luci del Nord, unite nel sogno, nell'utopia, nel desiderio di trasformazione. Quella di sua madre Agnès, che giovanissima si è allontanata per cercare una strada diversa. Ascolta, Alice, e le sembra di ricordare o intuire ciò che è accaduto, finché, con un salto, un tuffo, anche lei entra nella storia. ""Melusina"""" è una fiaba contemporanea e antichissima, azzurra come acqua e traslucida come alabastro, custodita tra costellazioni e abissi. Illustrazioni di Elisa Seitzinger."" -
Il vecchio gioco di esistere
“Nel ricordo di Augusto Frassineti, Giorgio Manganelli arriva a definirlo “delibatore di parole”. Questo è stato, soprattutto, Manganelli. E la conferma arriva da questi squisiti “Obituaries”, un genere – giornalistico e letterario – che impone asciuttezza, intelligenza, deferenza, rispetto ma anche una sana consapevolezza di sé. Manganelli, in questi veloci ritratti “in morte di”, non cessa di essere “il Manga”. Ma non se ne compiace: dà, a ciascuno dei suoi protagonisti, quel che spetta. Eccellenze e miserie, debolezze e vertigini. Da Borges a Eliade (“camminatore di labirinti”), da Melotti a Novelli: una rassegna di umani e umanità, all’insegna della verità della letteratura. E delle parole: da delibare, in silenziosa ammirazione.” (Stefano Salis) -
L'oro è giallo
La protagonista di questo romanzo si sveglia spesso di notte per fare pipì, ha il terrore dei bagni pubblici, teme di non riuscire a trattenerla quando è in viaggio e sempre, sempre, rintraccia minzioni rappresentate ovunque, nelle pinacoteche come nelle riviste d’arte contemporanea o al cinema. Al pari degli Inuit, poi, crede che la vescica sia la sede della sua anima. Ed è proprio lì, infatti, che individuerà le ragioni di una felicità trattenuta, di un piacere sospeso. Irriverente e contemporanea, la storia qui raccontata – intervallata da digressioni in cui l’autrice ci diverte con un florilegio di scenari in cui la vescica è protagonista, anche se spesso non ce ne accorgiamo – è un inno alla liberazione, nelle relazioni sociali come nel rapporto con il proprio corpo. -
Lo scacco del barbiere
Marco Caddi racconta le vicende di un piccolo paese, in una dimensione surreale, ma al contempo fatta di gesti quotidiani e antiche consuetudini dal sapore malinconico. Una partita a scacchi, che diventa metafora della vita, fa da sfondo a personaggi stravaganti e alle loro storie, mai del tutto vere, in una straordinaria circolarità. Un romanzo che è anche un racconto fantastico, dall'atmosfera farsesca e dall'ironia arguta, per sorridere di fronte allo spaesamento di un mondo che corre verso il progresso, e fermarsi al cospetto di valori passati da riconquistare. -
Il colore delle donne
Perché il colore delle donne non è soltanto il rosa! Dieci storie di donne, dell'universo femminile e delle sue molteplici sfumature. Dieci storie dal tono pungente, sarcastico, irriverente, in cui le protagoniste si svelano, si rivelano, si specchiano. Ognuna per se stessa, ma tutte accomunate dalla voglia di distanziarsi dai luoghi comuni, da rimanere fuori dagli schemi. Donne che amano l'uomo sbagliato, donne che amano le donne, che tra loro si confessano, che desiderano respirare a pieni polmoni l'aria fresca della loro giovinezza e mettere in scacco la banalità del quotidiano. Donne che cadono per rialzarsi più forti di prima, che temono di invecchiare, oppure che si scoprono sempre libere, leggere, coraggiose e consapevoli di sé. Questa raccolta è frutto della prima edizione dell'omonimo concorso letterario indetto da Ananke lab in occasione del Salone internazionale del libro 2014. -
La stanza dei dottori
Fotografati in una Milano degli anni Novanta, che forse non c'è più, un giovane praticante di uno studio legale, una ragazza e il suo desiderio di vendetta sono i protagonisti di questo legal thriller dal tono pungente e vivace. -
Il cinghiale giapponese
"Gamba nuda e pelosa, con maglietta Fruit bianca oversize. Seguono barba sfatta, occhi incastonati di cispe, cristallo di bava essiccato sul mento, calzino grigio-cane-quando-scappa calato e mezzo sfilato. Solo uno. L'altro in mano."""" Può una donna indipendente e impermeabile ai sentimenti innamorarsi perdutamente di un cinghiale giapponese? È quello che capita a Lisa. Un incontro casuale che sconvolge la sua vita, catapultandola in un mondo dove rivivono le donne angelicate di Dante, dove si scrivono lettere intrise di sentimento destinate a non essere mai spedite, dove la scomparsa improvvisa di un uomo appena conosciuto innesca un'indagine, reale e al contempo introspettiva, che le dà modo di scoprire che può ancora """"innamorarsi senza necessariamente passare da Dante e Beatrice""""." -
Il Mahabharata cinematografico di Peter Brook
Nel 1985 ad Avignone, di fronte a un pubblico curioso ma certamente impreparato a quello che sta per vedere, un ragazzino incontra un vecchio poeta. È l'apertura de ""Le Mahabharata"""" di Peter Brook: uno spettacolo che ha fatto storia. Per tutti coloro che sono venuti dopo, che non hanno potuto esserci mentre il teatro voltava pagina, è arrivata la versione filmica di quel colossale progetto, un'opera altrettanto unica. La portata dell'operazione culturale di Brook è ormai universalmente riconosciuta eppure il panorama bibliografico al riguardo è piuttosto limitato. Mentre da un lato non sono mancati ripetuti contatti del regista e del suo sceneggiatore con gli studiosi, basti nominare Madeleine Biardeau e Georges Dumézil, dall'altro sembra ancora non essere stata compiuta una valutazione di sintesi dal punto di vista indologico. Questa è la lacuna che si prova a colmare con il presente lavoro condotto su basi filologiche e con gli opportuni riferimenti al testo originale, grazie anche alle preziosissime testimonianze di alcuni protagonisti come Sotigui Kouyaté, Mallika Sarabhai e Jean-Claude Carrière."" -
Il gusto di farlo. Raccontarsi senza veli
Dodici storie di donne che si svelano e raccontano il loro modo personale di vivere il piacere. Davvero il colore della passione è soltanto il rosso? Le voci di questa raccolta rivendicano una tavolozza ben più ricca. La loro parola d'ordine è libertà: di sentirsi, di conoscersi, di piacersi, di dipingere il proprio ritratto al di là dei tabù sulla sessualità. Con ironia e irriverenza per esprimere il gusto di farlo, contro gli stereotipi, contro i pregiudizi, con la consapevolezza che sono la base culturale della violenza sulle donne. Conoscere il proprio corpo, crescere, dare, darsi e ricevere il piacere: chi osserva e immagina, chi si sente un pesce fuor d'acqua, chi si abbandona, nella convinzione che dall'essere innamorate di sé nasca la bellezza dell'incontro sessuale. Storie di donne tutte diverse, che vogliono parlare di ciò che non si chiede mai: e tu, di che colore lo fai? Questa raccolta è il frutto della seconda edizione del concorso letterario ""Il colore delle donne""""."" -
Mi suona famigliare. Storie di legami eccezionali
Dodici storie di legami eccezionali, perché profondi, perché fanno eccezione. Madri, padri, figli e figlie, personaggi che raccontano tutte le sfumature possibili del sentirsi famiglia. Contro gli stereotipi, contro i pregiudizi, base culturale della violenza di genere, questa raccolta affronta con ironia e irriverenza gli aspetti meno contemplati sulla genitorialità: che si può desiderare oppure no, che può non arrivare nonostante la si cerchi con tutte le proprie forze, che può anche non passare dalla biologia e da una gravidanza, che le famiglie sono tante e ciò che le accomuna è l'amore che tiene saldo l'intreccio. Storie di legami tutti diversi tra loro, che non fanno altro che chiedere: non ti suona famigliare? Questa raccolta è il frutto della terza edizione del concorso letterario Il colore delle donne. Partner d'eccezione di questa edizione sono: Famiglie Arcobaleno, Consulta di Bioetica onlus, il Sillabo scuola, Monica Lanfranco, Lucrezia Sarnari del blog C'era una vodka. -
L' intellettuale ieri e oggi. Generazioni in dialogo con Norberto Bobbio
Cosa può insegnarci oggi il Novecento? Cosa può dirci sul ruolo dell'intellettuale? In un continuo scambio tra passato e presente, alternando l'approccio filosofico all'approfondimento storico, sei giovani studiosi (Marco Albeltaro, Diego Guzzi, Eleonora Piromalli, Jacopo Rosatelli, Sciara Giuseppe, Vai Lorenzo) si confrontano con le parole di Politica e cultura di Norberto Bobbio. Una rilettura dei principali temi del pensiero bobbiano - libertà, democrazia e dialogo - ci restituisce l'attualità di un filosofo in grado di insegnare, a mezzo secolo di distanza, il valore della mediazione e l'importanza di una ""politica della cultura"""" e di una cultura della politica. Un dialogo vivo sulla pagina, in cui anche Bobbio prende la parola con il suo saggio """"L'impegno dell'intellettuale ieri e oggi"""" (1997) che viene qui pubblicato in volume."" -
Nietzsche e il mondo degli affetti
Nonostante i numerosi tentativi di interpretarne l'opera come prototipo di filosofia irrazionalista, di pensiero metafisico o di cultura postmoderna, come profezia di una grande politica dapprima reazionaria poi rivoluzionaria, Nietzsche appare ancora oggi fecondamene inattuale, irriducibile agli stereotipi di fautore del superuomo e dell'eterno ritorno conseguenti alla morte di Dio. È giunto forse il tempo di comprendere che il principale intento del filosofo della gaia scienza è la valorizzazione degli affetti e del mondo delle cose prossime, da sempre svalutate dalla morale e dalla metafisica: egli sostiene che la volontà di potenza è affetto, non dominio o sopraffazione, bensì arte dell'interpretazione affettiva che attribuisce un senso al mondo in cui viviamo. La trasvalutazione dei valori del filosofo sperimentale non conduce al relativismo scettico ma ad una futura obiettività nella quale percezioni, sguardi, ricordi, affetti e prospettive compongono un modello più articolato di oggettività conoscitiva, all'altezza della crescente complessità del reale. -
Cézanne
Il volume contiene il saggio di Fry dedicato all'opera di Paul Cézanne, considerato dai più il grande precursore della pittura moderna, sia per il modo in cui ha reso sulla tela quello che, in natura, vedevano i suoi occhi, sia per la qualità della forma pittorica conquistata, dall'artista, attraverso un unico trattamento dello spazio, della massa e del colore. Il testo di Roger Fry, pubblicato nel 1927, è stato acclamato dalla critica e dagli studiosi come un saggio fondamentale per chiarezza, acutezza e originalità. Fry, a sua volta artista, rifiuta le teorie alla moda della critica, essendo convinto che è la forma, non il contenuto, il primo elemento espressivo dell'opera d'arte. La sua analisi critica è, per molti versi, insuperata. Fry vuole mostrare sia lo sviluppo generale dello stile del pittore, sia l'analisi diretta delle singole opere. Il risultato è questo libro, valido sia per gli esperti d'arte sia per gli studenti, che offre una dimostrazione illuminante della grande forza dell'arte di Cézanne. -
In vino veritas
Arricchito da materiali preparatori e da frammenti inediti, viene proposta una versione filologica di un classico tra i più grandi protagonisti della filosofia contemporanea. Cinque convitati bevono vino ascoltando il Don Giovanni di Mozart e si succedono in una sorta di monologo sul tema dell'amore, incrociando aspetti etici a quelli estetici. A occupare il centro del dialogo è la donna, o meglio la visione negativa della donna descritta da un punto di vista rigorosamente al maschile. Cercano di evocare lo spirito invisibile di Eros, ma devono giungere a conclusioni di natura scettica: Eros è infatti un demone contraddittorio, paradossale. L'intero fenomeno appare ineffabile se non inesplicabile e, contrariamente a quanto auspicava Platone nel Simposio, eccede le nostre capacità di argomentazione razionale. -
Nascere
Che cosa significa per noi nascere? Tutti risponderemmo semplicemente: venire al mondo. Eppure, l'ingresso nella rete di relazioni con le cose e con gli altri individui esaurisce davvero ogni senso del nascere oppure la nascita ci espone a un altro tempo, non più inteso come successione misurabile di istanti ma come inizio e origine, cioè come evento imprevedibile attraverso cui la vita viene a se stessa? E se nascere significasse non solo venire al mondo, ma innanzitutto venire alla vita? -
La dialettica del prospettivismo
Il testo di James Conant sulla dialettica del prospettivismo dimostra la complessità della filosofia di Nietzsche, la molteplicità dei suoi esiti, nonché l'infondatezza di ogni posizione riduttiva e strumentale. Nodo nevralgico del testo è costituito dall'evoluzione interna al pensiero Nietzschiano da una versione soggettivistico-convenzionalista ad una più matura della natura di prospettivismo in cui viene ripristinata una peculiare ""devozione alla verità"""". Fanno eco a questa evoluzione, relativa alla ricorrente diatriba tra fatti e interpretazioni, personaggi come Bernard Williams e Hilary Putnam, tra i maggiori filosofi analitici contemporanei. Una ricostruzione del pensiero Nietszchiano che giunge sorprendentemente da oltre oceano, capace di elaborare la celebre affermazione del filosofo tedesco: Chi interpreta? I nostri affetti."" -
Il simbionte
«Il simbionte biologico vive cibandosi dell'altro, il quale non reagisce né pare soffrirne, pur finendo divorato dal tempo e dal peso dei propri frutti, che si rinnovano ogni anno e lo indeboliscono come succede alle madri per i troppi figli.» Il 2 novembre 1974 Giovanni uccide il suo padre adottivo, l'avvocato Boldrini. Qual è il movente? Quali segreti ha nascosto alla sua famiglia? E quali la sua famiglia ha nascosto a lui? Attraverso le voci dell'assassino e di un giovane avvocato che segue le indagini, il lettore è avvolto da una rete di intrecci che collegano passato e presente e di misteri che si celano dietro un'apparente normalità. Un giallo al rovescio, dove la domanda da porsi non è ""chi?"""", ma """"perché?""""."" -
Il Regno di Giordania. Frontiere e confini nella storia e nelle istituzioni della monarchia hashemita
Il regno hashemita è stato frequentemente descritto alla luce delle capacità personali dei suoi monarchi all'interno di letture molto rigide. Ciononostante, la nascita e il consolidamento dello Stato giordano raccontano di un ben più intricato confronto tra forze e interessi spesso contrastanti. Il volume si propone di decostruire le ""tradizionali"""" categorie con l'intento di offrire una lettura analitica del Paese dai primi del Novecento fino alle più recenti """"rivolte arabe"""" sia alla luce della storia mediorientale sia dell'incessante dialettica tra il regime politico giordano e la sua società. Fin dalla fondazione dell'Emirato durante gli anni Venti, la Giordania è stata pienamente protagonista di una complessa dinamica politica, esempio della capacità di fondare la propria longevità sulle debolezze endemiche e i punti di forza del contesto regionale, grazie anche al costante interesse da parte dei principali attori internazionali."" -
Islam in movimento. Tra riformismo e jihadismo
La centralità dell'Egitto nell'elaborazione del pensiero politico islamico è testimoniata prima dalla Nahda, il rinascimento islamico, e poi dall'importanza che ha avuto il movimento dei Fratelli musulmani non solo nel Paese ma in tutto il Medio Oriente. Mentre dalla Nahda riceviamo il meglio dell'eredità razionalista islamica, l'islam politico ha aperto la strada a due correnti politiche opposte, da un lato il riformismo e dall'altro il fenomeno che conduce al radicalismo jihadista, ben rappresentato da al Qa'eda e ISIS. Il presente volume, ripercorrendo le origini storico-politiche di entrambe le tendenze, restituisce un quadro realistico di un mondo islamico in movimento. Attraverso figure di intellettuali e traduzioni inedite di parti di testi fondamentali, l'autore intende mettere in luce una nuova era riformista, intesa come capacità di conciliare il meglio della tradizione islamica con il meglio dell'umanesimo occidentale. Risposta concreta all'estremismo jihadista, di cui si esaminano il costrutto teorico e la relativa manipolazione delle scritture sacre, e unica strada possibile per riaprire il dialogo interreligioso e interculturale. Con Prefazione di M. Campanini