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Laboratori grafici per la scuola dell'infanzia. Medi. Ediz. illustrata
Le attività grafiche aiutano il bambino piccolo a costruire abilità percettive e motorie, a sviluppare capacità di analisi e di confronto, a sollecitare gli automatismi utili per acquisire la corretta direzionalità dei tracciati e per affinare la capacità di analisi visiva. L'opera completa è composta da tre libri, molto visivi, uno per ogni sezione: ""Piccoli"""", """"Medi"""", """"Grandi"""". Grazie ad un esercizio sistematico e regolare, il bambino viene guidato passo dopo passo per prepararsi ad affrontare la scrittura corsiva quando giungerà il momento di fare il suo ingresso nella scuola elementare. Le attività proposte sono presentate sempre su una doppia pagina: a sinistra, si trova tutto ciò che riguarda lo svolgimento dell'attività: obiettivi, compiti del bambino, ruolo dell'insegnante, indicatori di raggiungimento del risultato, materiale occorrente, tempo previsto... A destra, una serie di fotografie illustrano i vari passaggi, dalla preparazione del supporto alla fine del compito. Nel 1° volume dedicato ai """"Piccoli"""", vengono affrontate le prime linee grafiche: la linea e il cerchio. In questo 2° volume dedicato ai """"Medi"""", alle prime linee grafiche si aggiungono le linee verticali, orizzontali e oblique, la quadrettatura, i cerchi, le linee spezzate, le arcate e le asole. Nel 3° volume dedicato ai """"Grandi"""", tutte le linee grafiche presentate nei primi due volumi vengono sistematicamente riprese affrontando il grafismo nel contesto più rigoroso di preparazione alla scrittura. Di facile comprensione e attuazione, è un libro molto utile per le attività didattiche, piacevole e stimolante sia per gli insegnanti che per i piccoli alunni."" -
Laboratori grafici per la scuola dell'infanzia. Grandi. Ediz. illustrata
Le attività grafiche aiutano il bambino piccolo a costruire abilità percettive e motorie, a sviluppare capacità di analisi e di confronto, a sollecitare gli automatismi utili per acquisire la corretta direzionalità dei tracciati e per affinare la capacità di analisi visiva. L'opera completa è composta da tre libri, molto visivi, uno per ogni sezione: ""Piccoli"""", """"Medi"""", """"Grandi"""". Grazie ad un esercizio sistematico e regolare, il bambino viene guidato passo dopo passo per prepararsi ad affrontare la scrittura corsiva quando giungerà il momento di fare il suo ingresso nella scuola elementare. Le attività proposte sono presentate sempre su una doppia pagina: a sinistra, si trova tutto ciò che riguarda lo svolgimento dell'attività: obiettivi, compiti del bambino, ruolo dell'insegnante, indicatori di raggiungimento del risultato, materiale occorrente, tempo previsto... A destra, una serie di fotografie illustrano i vari passaggi, dalla preparazione del supporto alla fine del compito. Nel 1° volume dedicato ai """"Piccoli"""", vengono affrontate le prime linee grafiche: la linea e il cerchio. Nel 2° volume dedicato ai """"Medi"""", alle prime linee grafiche si aggiungono le linee verticali, orizzontali e oblique, la quadrettatura, i cerchi, le linee spezzate, le arcate e le asole. In questo 3° volume dedicato ai """"Grandi"""", tutte le linee grafiche presentate nei primi due volumi vengono sistematicamente riprese affrontando il grafismo nel contesto più rigoroso di preparazione alla scrittura. Di facile comprensione e attuazione, è un libro molto utile per le attività didattiche, piacevole e stimolante sia per gli insegnanti che per i piccoli alunni."" -
La pipa di Tucholsky. Brogliaccio a vanvera (Giugno 2013-Ottobre 2015)
Il volume, che vuole essere un indegno omaggio al maggiore columnist della Repubblica di Weimar, Kurt Tucholsky, raccoglie una serie di ""scritture istantanee"""" abbozzate dall'autore in presa diretta negli ultimi anni per giornali, riviste, antologie, blog vari. Questi testi più o meno brevi, declinati in forme e registri diversi e non di rado conditi da humour e (auto)ironia, si sbizzarriscono in un percorso che va dalle estemporanee ma serrate divagazioni sulla tragica condition humaine al pungente e caustico spunto aforistico; dalla freddura di giornata all'irriverente dialogo socratico o semplicemente """"da bar""""; dall'elzeviro all'articolo sociologico e al commento di costume."" -
Laboratori per il benessere e lo sviluppo locale
Lo sviluppo locale di una comunità e di un territorio non si realizza solo per effetto della acquisizione e della concentrazione delle risorse economiche per sostenere e alimentare un macro sistema di Welfare, ma anche e soprattutto per ampliare le possibilità per una comunità di accedere a più diffuse opportunità di Wellbeing. Al centro ci sta, quindi, il ""sentirsi bene"""" della persona, che amplia e potenzia le sue relazioni, intensifica la sua comunicazione con la comunità in cui si riconosce, orienta e in un certo senso adatta e specializza le sue abilità che gli consentono di partecipare ai sistemi strumentali della vita sociale, che vanno dalla produzione di beni e servizi alla produzione di loisir. Diviene di conseguenza centrale una nozione di """"sviluppo locale"""" in cui i sistemi di relazioni intersoggettive, la reciprocità delle prestazioni incentrate sui bisogni e non sullo scambio, la conoscenza acquisita attraverso i percorsi della istruzione e della formazione, la comunicazione mediata non solo dai beni strumentali ma anche da simboli e riti, divengono fattori essenziali di empowerment delle dinamiche della inclusione e della integrazione sociale."" -
Servizi sociali. Come eravamo, dove andiamo. Una transizione indefinita
Le riflessioni raccolte in questo testo nascono dagli interrogativi che si pongono sempre più spesso a chi opera professionalmente nei servizi del Welfare circa il percorso e il punto di arrivo di una transizione che appare ogni giorno sempre più indefinita e allo stato attuale non definibile secondo i parametri conosciuti. La risposta ai bisogni sociali individuali e alle domande sociali aggregate, infatti, cambia sempre più spesso, dando origine a forme organizzative, pratiche sociali, esperienze di aiuto sempre più differenziati e difficilmente riconducibili a paradigmi o a modelli normativi riconosciuti. -
Una scuola che umanizza. Bagozzi, 60 anni educando nel sociale
Questo volume ripercorre la storia del Gruppo Educativo Bagozzi. Una traiettoria nata per iniziativa di un missionario trentino, Giovanni Bagozzi, nel 1955, con la creazione di una scuola, e diventata un prestigioso modello di formazione umana integrale, ampliata con un orfanotrofio per bambini di strada, un centro sociale e una facoltà universitaria. 60 anni umanizzando generazioni nel sud del Brasile, a Curitiba, capitale dello stato del Paraná. Tra gli artefici di questa parabola educativa, ci sono anche due sacerdoti sardi, padre Ciriaco Bandinu, sovrintendente dal 1971 al 2006, e padre Giovanni Battista Erittu, alla guida della scuola dal 2008 al 2015. -
Sulla boxe
Una raccolta di saggi, scritti nell'arco di vent'anni, quattro dei quali pubblicati per la prima volta in Italia, che ripercorrono la storia della boxe dai giochi gladiatori dell'antica Roma al pugilato a mani nude praticato in Inghilterra fin dal Diciottesimo secolo; dai combattimenti tra schiavi nell'America della Secessione alle sfide tra i fuoriclasse entrati ormai nella leggenda come Muhammad Ali, Mike Tyson, Jack Dempsey, Jack Johnson e Joe Louis. Joyce Carol Oates tratta con sensibilità e rispetto il mondo della boxe, che ha imparato a conoscere fin da bambina assecondando la passione del padre. Racconta le vite spesso rocambolesche dei campioni, le loro alterne vicende e fortune, i risvolti sociali e di costume, gli interessi che si intrecciano nell'attesa dei grandi incontri, gli aspetti controversi eppure affascinanti di questa disciplina. Intellettuale d'eccezione, Oates si accosta con entusiasmo e disincanto allo sport che forse più di altri incarna la miseria e la magnificenza della natura umana, offrendo un punto di vista inedito e virile sulla ""nobile arte""""."" -
L' uragano nero. Jonah Lomu, vita morte e mete di un All Black
Vincitore Premio Selezione 54° Bancarella Sport 2017rnSe ogni sport è una rappresentazione della guerra, il rugby è una guerra di conquista, il cui obiettivo è penetrare nel cuore della terra nemica. È anche un gioco dove l'imprevedibilità è congenita, anarchico come i rimbalzi del pallone. E uno sport animalesco ma soprattutto umano, perché il centro dell'azione è il pallone e non l'uomo. Per praticarlo ci vuole la forza del pugile e la maestria dell'orologiaio. Del rugby gli Ali Blacks incarnano lo spirito, la leggenda, la perfezione delle trame d'attacco. Tra loro un giorno spunta un ragazzone di origini tongane, un gigante che corre sfiorando l'erba come una gazzella. Si chiama Jonah Lomu, un «carro armato, ma veloce come una Ferrari». Al mondo si rivela nella Coppa in Sudafrica nel 1995. In semifinale, contro l'Inghilterra. La casa madre contro gli dèi di Ovalia. L'attesa e spezzata da un fax spedito all'albergo dei neozelandesi: «Ricordatevi che il rugby è un gioco di squadra. Perciò, tutti e quattordici passate la palla a lonah Lomu». Sembra uno scherzo, ma è una profezia. Lomu dominerà la sfida, seminando un senso d'impotenza nel campo avversario. La sua apparizione però è come la scia di una cometa: il suo fisico portentoso sarà tradito da una sindrome nefrosica, che finirà per prendersi anche la sua vita. Lomu, cresciuto tra i delinquenti di Auckland, salvato dal rugby, resterà nella storia dello sport come Senna o Jim Thorpe, atleti maledetti. O come Coppi, di cui era l'antitesi. «Coppi era un cirro bianco nel cielo azzurro. Lomu un nembo scuro che annuncia l'uragano». -
Iron towns. Città di ferro
Scandito da una successione di brevi fotogrammi che si alternano e si incastrano, lasciando al lettore il piacere di tenere le redini della storia, Iron Towns conferma definitivamente le doti di Cartwright come maestro di realismo psicologico.rnrn""Uno scrittore con un meraviglioso orecchio e una visione straordinariamente lucida della Gran Bretagna di oggi"""" - rnJonathan CoernrnrnSul corpo di Liam Corwen sono tatuati i protagonisti della storia del calcio, Eusébio, Van Basten, Ronaldo. Una storia nella quale ha rischiato di entrare anche lui, che appena maggiorenne esordì nella nazionale inglese, ma in campo non riuscì nemmeno a toccare palla. Così ora si ritrova a fare a sportellate in una squadra locale, l’Iron Towns Football Club, che naviga nei bassifondi della seconda divisione. E tra vecchie acciaierie arrugginite e cantieri navali dismessi, ritrova gli amici di un tempo: l’ex moglie Dee Dee, che lavora nel pub di famiglia e canta in una band di sole donne; Goldie, appena uscito di prigione, che vuole riavvicinarsi alla figlia; Mark, un formidabile attaccante alcolizzato e depresso. Vent’anni prima bramavano soldi, successo e matrimoni felici; ora si ritrovano in un’Inghilterra deindustrializzata e in declino, ridimensionati nelle ambizioni e nei sogni. Dopo Heartland e Il giorno perduto, Anthony Cartwright torna alla metafora calcistica per narrare mondi scomparsi e annichiliti, quelli di una solidarietà operaia ormai polverizzata e di un calcio sempre più estraneo al suo unico, legittimo proprietario: il pubblico. Mondi ricoperti da uno strato di cenere sollevata da incendi che non hanno mai smesso di bruciare.rnScandito da una successione di brevi fotogrammi che si alternano e si incastrano, lasciando al lettore il piacere di tenere le redini della storia, Iron Towns conferma definitivamente le doti di Cartwright come maestro di realismo psicologico, capace di scandagliare grazie alla sua prosa visionaria e precisa l’anima più profonda e oscura dell’Inghilterra contemporanea."" -
La solitudine delle regole
Nel mondo ossessivo della famiglia Altieri, ognuno è costretto a vivere all'interno di un sistema di regole votato all'attività di famiglia, in un'armonia formale accompagnata da una profonda solitudine. Così anche Dario, fin dalla nascita, è costretto a seguire regole di comportamento estremamente rigide. Un incidente apparentemente innocuo lo porterà a una grave crisi psicotica che farà saltare gli equilibri inossidabili della sua famiglia. I genitori di Dario non riescono a trovare una via d'uscita, nonostante si siano rivolti a vari professori della città. Iniziano a mettere mano nei complicati meccanismi della famiglia Altieri e insieme a un medico sconosciuto aiuteranno Dario in un percorso di rinascita. -
Il Rinascimento oltre l'immagine. Donatello, Verrocchio, Della Robbia, Veronese, Giambologna e i grandi maestri del Rinascimento. I tesori della Collezione Bellini.... Ediz. illustrata
Il catalogo della mostra, in programma dal 4 luglio al 4 ottobre 2015, presso il ""Museo Tattile Statale Omero"""" di Ancona, inserito nel contesto architettonico della Mole Vanvitelliana. Ventiquattro opere d'arte rinascimentale della collezione privata di Luigi Bellini, il più celebre antiquario di Firenze e d'Italia, all'interno di un'esposizione che permetterà il contatto con questi capolavori a visitatori non vedenti o ipovedenti. Evento promosso dal """"Museo Tattile Statale Omero"""" di Ancona e dal """"Museo Privato Bellini"""" di Firenze, sotto l'alto patronato dell'Unipax e in collaborazione con il Comune di Ancona e l'associazione """"Per il Museo Tattile Statale Omero"""" Onlus."" -
Nella testa di Luca
Può la mancanza di 24 fogli bianchi per stampante generare il caos fisico e mentale? Luca, dopo aver pubblicato con una piccola casa editrice due libri acclamati dalla critica e dal pubblico, accetta l'offerta di un editore famoso a livello internazionale. Ma il concatenarsi di imponderabili eventi provoca disastri e misfatti sul piano lavorativo e sentimentale. Una mattina di primavera, nei vicoli di Trastevere, Luca vede apparire davanti a sé Truman Capote che, in un susseguirsi di improbabili incontri notturni, amori surreali, tragicomiche corse sul motorino e padellate in testa, si autoeleggerà a suo mentore, diventando molto più di una grottesca proiezione della sua mente. Attraverso una narrazione che alterna il presente al passato, Alberto Fabi orchestra un romanzo che catapulta il lettore nella vita e ""nella testa di Luca"""" dove si scontrano conflitti e compromessi, sconfitte e appagamenti, segreti e rivelazioni."" -
Il libro delle voci dimenticate
Zoran, un reduce di guerra nell'ex Jugoslavia minato nell'integrità mentale, coltiva un rapporto di morboso possesso con la sorella. In un'Armenia sempre in conflitto con gli Azeri, l'ex prete Arsen soffre per i rovelli della fede e per le lacerazioni di un'individualità oppressa dal peso della Storia. Durante il conflitto nel Donbass, l'autista ucraino Yuri assiste alla trasformazione del suo Paese e vede i Russi, suoi vicini di casa, schierarsi sul fronte opposto della guerra. Descrivendo scenari diversi, ma al tempo stesso affini per simmetrie e tangenze riscontrabili nella storia della conflittualità fra i popoli, Riccardo Cenci fa fluttuare il lettore tra passato e presente per sottolineare quanto l'intolleranza possa insinuarsi nella vita di ognuno di noi fino a plasmarla. Un filo rosso lega il destino dei tre protagonisti, immersi loro malgrado in contesti bellici, offrendo materia di riflessione riguardo a temi di indubbia attualità. -
RaccontiAMO la natura. In compagnia degli animali
Per Sara Schiavella, giovane scrittrice, i protagonisti indiscussi del secondo volume di RaccontiAMO la Natura sono gli animali, che qui assumono sembianze e comportamenti umani. Scrivendo le loro storie, Sara mette in evidenza la possibilità di una pacifica convivenza, arricchita da uno scambio reciproco a salvaguardia dell'ambiente, tra il mondo animale e quello degli uomini. L'autrice usa un affascinante linguaggio che abbraccia il fiabesco con il fantasy e intreccia il passato con il presente favorendo la creatività dei giovani lettori che in questo libro diventeranno lettori-scrittori, poiché agiranno con lei per arrivare, in un gioco di scrittura creativa, a partecipare alla stesura dell'ultimo racconto, quello che descrive le prodezze del coniglio Leonardo. E questa volta i più piccoli avranno anche disegni da completare e colorare. Età di lettura: da 8 anni. -
Le torri di Cnus
Immagina di vivere in un mondo collegato con altre realtà, tramite i portali dimensionali. Viaggi ambiti e misteriosi che portano ricchezza e supremazia. Però, ora questi passaggi sono stati distrutti e sigillati da un regime autoritario che ha annientato la casta superiore dei Nonii. La memoria storica, di ciò che fu, è ancora vittima di epurazione e processi sommari che conducono alla condanna a morte del malcapitato. In pochi mantengono viva, in segreto, la speranza di riuscire a riaprire le frontiere del multiverso, visibili soltanto da coloro che hanno ereditato la Vista, l'esclusivo Extrasenso che si sviluppa durante la fase di passaggio dall'adolescenza all'età adulta. Ed è attraverso mondi diversi che la trama de ""Le torri di Cnus"""", primo volume della """"Trilogia di Tzjane"""", si arricchisce di personaggi fantastici, come la giovane Sari e lo scapestrato principe Aldeber."" -
Fellini guarda il mare. Ciclovia Dolcespiaggia. In bici alla scoperta delle location felliniane nel Lazio. Vol. 2
Il cicloviaggio sulle orme di Federico Fellini prosegue con il 2° volume della Ciclovia Dolcespiaggia. Partendo da Fiumicino dove si è conclusa la prima parte dell'itinerario, Anna Longo e Romano Puglisi ci invitano a esplorare le location dei suoi film seguendo due direzioni di percorso. La prima si spinge lungo il litorale di Ostia e, attraversando il territorio della Bonifica dell'Agro Romano, arriva fino a Ostia Antica. La seconda invece procede verso Roma seguendo il corso del Tevere, esplora il quartiere EUR - uno dei luoghi simbolo della poetica felliniana - e si conclude alla Basilica di San Paolo Fuori le Mura. Ancora una volta, l'impegno degli autori per la conoscenza e la tutela del Litorale Romano e della Riserva Statale che ne preserva natura e cultura si esprime in questa proposta di 'mobilità dolce', adatta ad adulti e bambini, che si avvale anche dell'intermodalità bici+treno/metro. Il libro, ispirato alle battaglie di Antonio Cederna per la salvaguardia di questi territori, si conclude con un'appendice che descrive un progetto in via di definizione per raggiungere in bici i principali luoghi di valenza culturale tra il Parco Archeologico Ostia Antica e Fiumicino. -
Annie Ernaux. Ritratto di una vita
Un inedito ritratto della vita di Annie Ernaux, scrittrice francese, insignita nel 2022 del Premio Nobel per la Letteratura. Sara Durantini attraverso un lavoro certosino offre al lettore un quadro biografico che culmina nell'incontro a Cergy, in Francia, per una emozionante intervista che fa parte di questo libro. Il testo, come un reportage, fissa per immagini gli avvenimenti pubblici e privati di Annie Ernaux, che ha rotto gli argini del falso perbenismo consacrandosi alla scrittura. Sara Durantini consegna un libro dove narrativa, saggistica e giornalismo si alternano e si completano restituendo istantanee del passato e del presente che si ricompongono in questo Ritratto di una vita: dall'infanzia a Lillebonne in Normandia all'adolescenza, dagli studi alla coscienza di sé, dall'aborto al matrimonio, dalla nascita dei figli al divorzio, dal tumore al nuovo amore. Quella che emerge è una donna commovente, lucida e coraggiosa che si afferma nel panorama mondiale della letteratura. ""Annie Ernaux, Premio Nobel per la Letteratura 2022. Con lei hanno vinto tutte le donne"""" (Sara Durantini)."" -
Vicolo dell'acciaio
I personaggi di questa storia li riconosci subito da dove vengono e che vita fanno, perché prendono il nome dalle strade che abitano – via Calabria o via Umbria, via Polibio o via Maturi – o dalla posizione che occupano rispetto all’altoforno; i prima linea, ad esempio, che finito il turno li trovi addossati al muro del bar di mest’Arture, con in mano una birra dopo l’altra. Perché “Vicolo dell’acciaio” è la storia di Taranto e del suo appartamento più grande, l’Ilva. E se anche gli altri abitanti ne hanno chiesto lo sfratto, «dal suo domicilio, un centomila vani e accessori, il siderurgico se ne sbatte del divieto di immissioni, del divieto di atti di emulazione e di tutte le regole condominiali possibili e immaginabili». Cosimo Argentina con la sua scrittura tra il dialetto tarantino e una lingua coltissima ci racconta che ancora si muore di lavoro, la fatica di stare al mondo, l’ineluttabilità dei destini, come fosse un lamento ma anche un grido di rabbia. -
Ho amato anche la terra
Per Livia la felicità non è un approdo, un rifugio dove stare, ma un affaccio sull'abisso; lo è da quando, bambina, ha visto i suoi desideri e le sue domande cambiare forma a contatto con il mondo, trasformarsi in coltellate. ""Ho amato anche la terra"""" è la storia struggente di una donna che si inabissa e riemerge, che affonda i propri desideri, che mette distanze per non farsi attraversare, che inganna per non incontrare la verità. Solo quando crederà di aver perso tutto e soprattutto l'amore, sceglierà di ricominciare e di affrontare il suo vero nemico: Corpo, che è la casa del suo cuore, il custode di tutti i segreti e la mappa delle sue cicatrici.Proposto da Raffaele Nigro al Premio Strega 2023 con la seguente motivazione:rn«Seguo da tempo l’esperienza narrativa di Maura Chiulli, una delle voci più interessanti dell’Abruzzo, una regione che ci ha mostrato con la Di Pietrantonio come sia fondamentale nella nostra letteratura ascoltare l’espressione creativa della provincia. E suggerisco con convinzione la lettura di questo romanzo – monologo venato di poesia, costruito sullo struggente conflitto tra la voce narrante e il proprio corpo. Due soggetti che non riescono a trovare un punto d’incontro tra loro e che danno luogo in questa dissonanza a un dramma espressionistico di grande attualità.rnAllargarsi al punto vita è un disastro, in un tempo in cui tutti sognano di essere magri, e vedersi crescere la pancia, il petto e le cosce è insopportabile. Questo è il dramma dei drammi nel tempo in cui viviamo, abitato da creature efebiche e smagrite, da indossatrici filiformi e Maura Chiulli sa dare voce al corpo deformato della sua protagonista. Originaria di Pescara come l’autrice di questo romanzo, quarantacinque anni, l’io narrante di Ho amato anche la terra desidera sparire, perché vorrebbe essere amata ma si sente al contrario solo un corpo pesante e inguardabile che tutti rifiutano. Così quando il gruppo nel quale si ritrova a trascorrere momenti di allegria la bolla con sgraziato divertimento come “porco”, un gioco anche banale si trasforma in dramma. Il compagno, Marco si è allontanato proprio perché è disgustato dai chili di troppo che la compagna sparge nel letto e persino Martina, l’amica del cuore, non può fare a meno di ridere quando sono davanti allo specchio. Così lei si ritrova afflitta da profonda solitudine nella sua casa rifugio e prigione di Centocelle, a Roma, dove è venuta ad abitare dopo la laurea in Economia e nella piccola banca di periferia dove ha trovato lavoro. La lotta di questa donna si scatena dunque contro il proprio corpo, con il quale non riesce a trovare un punto di accordo. Eppure c’è stato un tempo, in età adolescenziale, quando quel corpo ha seguito docilmente il desiderio di chi lo possedeva, si è assoggettato a dimagrire e a darle conforto. Allora anche mamma e papà si sono mostrati più dolci con lei, hanno mostrato di sentirsi fieri e felici per la sua presenza. Poi quel momento di magia è tramontato, man mano che... -
La mia amica scavezzacollo
Si apre con un colpo di fulmine sui Navigli di Milano questo ironico e commovente romanzo di Micol Arianna Beltramini, tra la consegna di una traduzione e un passito in Vineria. Se non fosse per la differenza di età sarebbe una storia facile e bellissima: una passeggiata fino al parco, lunghe chiacchierate, cenette in ristorantini caratteristici. Ma Patatina – questo il suo soprannome – tra vecchi amori che ritornano, almeno nei ricordi, e fughe inaspettate rischia di mettere in pericolo un fidanzamento che sembrava perfetto. E allora potrebbe non essere sufficiente la promessa di una gita al mare per salvare questo amore burrascoso, perché Patatina ha più di ottant’anni, una casa sprangata dalla ASL, un fratello lontano lontano che una volta un asino ha salvato dai fassisti. Questa è la storia di un’amicizia strana e complicata, di una ragazza con il sorriso a forma di cuore che della sua amica non aveva capito quasi niente ma poi si è presa la responsabilità di non guardare altrove.