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La fille inconnue
La storia di una figlia che, avviandosi alla mezza età, decide di andare alla ricerca del padre, fuggito all'estero prima della sua nascita. Un obiettivo che la donna aveva sin dall'infanzia, trascorsa nel dolore per quell'abbandono. Un'indagine degna di un investigatore della migliore letteratura gialla, condotta da chi non ha nessuna esperienza di tecniche investigative: inevitabili gli equivoci e i risvolti quasi surreali. Ma si tratta di realtà, non di fiction. La ricerca procede tra mille ostacoli, compresi quelli frapposti dalla stessa famiglia del genitore naturale, che dopo quasi mezzo secolo ancora sembra volersi opporre all'incontro tra i due. Riuscirà la donna a ritrovare il genitore? e soprattutto, riuscirà a urlargli in faccia tutto il suo rancore, oppure il legame di sangue è più forte di qualunque torto? -
I negozi aprono al sabato
Un misterioso camionista che in un autogrill rapisce una donna e chiede il riscatto in diretta radiofonica mentre scorrazza per le autostrade italiane è una brutta gatta da pelare. Niente, però, in confronto a quanto accade in poche ore intorno a Bologna in una fredda giornata di metà dicembre: prima l'assalto a un furgone portavalori, poi il ritrovamento del cadavere della donna rapita, che si scopre essere erede di una nobile famiglia tanto ricca quanto prigioniera di anacronistici retaggi, e infine la scoperta del corpo del presunto capo dei rapinatori, ucciso con un colpo di pistola. Una matassa difficile da sbrogliare per Laura Mori, vicequestore della Polstrada e comandante del Centro Operativo Autostradale, costretta ad affrontare, oltre alle difficoltà del caso, anche l'ottusità di qualche superiore. Mai come in questo caso nulla è come appare. Una lettura che non lascia indifferenti, che sonda aspetti poco approfonditi dell'animo umano e della società in cui viviamo. -
La valigia del rosso. Dodici storie di bagagli, di arrivi e partenze
Racconti ispirati al tema del viaggio. -
Manco l'ovaiola-La stanza delle donne
Una donna dai tratti non comuni, zia di Raffaele Viviani, famoso attore, commediografo, poeta e compositore italiano, irrompe prepotente nel serrato monologo ""Manco l'ovaiola"""": la tenerezza di una madre putativa che accudisce, ama visceralmente e nutre - sia fisicamente che spiritualmente - i suoi pronipoti (i figli di Raffaele) anche quando questi, per volere della madre, sono costretti in collegio, si mescola all'ironia di un affresco vivace e brioso che strappa al lettore una lacrima e un sorriso. L'orrore degli stupri etnici durante la guerra in Bosnia, la voce di chi ha subito tanto vergognoso scempio, la forza e il coraggio di tornare alla vita sono i temi di fondo de """"La stanza delle donne""""."" -
Trilogia del contemporaneo
I testi della Trilogia del Contemporaneo propongono un affresco di imperfezioni universali e un'analisi della società contemporanea attraverso tre chiavi di lettura: politica, sociale, culturale. Alternando un periodare profondo e riflessivo a dialoghi taglienti e amari, la Trilogia ci racconta una realtà paradossale, ma verosimile, dove si agitano anime drammatiche, figure che vivono delle nostre stesse aspirazioni e paure. È il ritratto di una generazione cui si chiede di autodefinirsi; ed è proprio la paura di un'autodefinizione il nodo in cui si intrecciano i destini dei tanti personaggi raccontati da Nicoletti, tutti intimamente legati fra loro, tutti in preda ad un'urgenza di capire dove stanno andando, cosa e perché stanno costruendo, e per quale ragione si sentano sempre fuori luogo e così ""diversi"""" dagli altri mentre continuano a farlo."" -
Facce e martello
Tuta blu, mani sporche, cuore aperto: lui dentro l'officina mentre la vita fuori scorre. Fuori è la periferia romana, il Quadraro vissuto da una sfilata di personaggi che nell'officina entrano e scambiano battute, episodi fondamentali, quasi riti di passaggio. Tito è sotto la macchina, ascolta tutti e li guarda, timido. Flavio è il fratello più grande, quello sfacciato. Fra Tito e Flavio si erge la figura paterna, la bilancia. Fino a quando resterà aperta l'officina diventata ora, centro nevralgico di un mondo fuori e dentro la porta? -
Torre del Fiscale. Guida del parco
Poco dopo il grande Arco di Porta Furba e lo scorrere della convulsa via Tuscolana, si stende una parte suggestiva del parco archeologico dell'Appia Antica, un'area di 11 ettari aperta al pubblico dove storia e natura si incontrano con suggestivi effetti sullo sfondo delle colline dei castelli romani. È il Parco di Torre del Fiscale. La guida, interamente a colori, è corredata di mappe, fotografie, disegni e riproduzioni di dipinti che rappresentano quest'angolo straordinario di campagna romana. Articolata in diversi itinerari i cui elementi analizza dal punto di vista storico, architettonico e naturalistico, propone inoltre approfondimenti di natura antropologica sulla storia del luogo e degli abitanti e di natura culturale sugli artisti che nelle varie epoche hanno tratto ispirazione da questi luoghi. Inoltre, per finire, regala ai lettori un gustoso ricettario a base dei prodotti del parco. -
Dai suoi occhi sgorgò il pianto
"Perché un'antologia di racconti di fantascienza? Provate a pensare, per un attimo, qual è la cosa che vi farebbe più felici: non è, forse, l'avverarsi di un desiderio? Di un sogno felice? E la fantascienza cos'è, se non un sogno? Cos'è se non l'avverarsi, seppur visionario, di una serie di desideri? Provate a leggere questi racconti e poi domandatevi: 'Ma veramente credo che una cosa del genere potrebbe non accadere mai?'. State pur sicuri che la risposta è no. Tutto, può accadere. Da un momento all'altro."""" (dalla prefazione dell'autore)" -
Elegie ed altro
È autore che ama la classicità Giovanni Murineddu. La classicità stilistica, la classicità dei contenuti, e la metrica delle elegie è una struttura formale che si addice al suo narrare, naturale, mai ridondante, scorrevole e lineare. Nei componimenti ritroviamo i ricordi, l'infanzia, gli incontri che hanno segnato la sua vita, e sfondo ideale soprattutto la sua terra, l'amata Sardegna ricca di mito, insito in questa terra ancora selvaggia, aspra e affascinante... Una Sardegna ricca di sentimenti, territorio contadino legato alla terra, pur essendo isola circondata dal mare. Leggere in questo caso appare come sfogliare un album di fotografie: potere evocativo della parola attenta e mai scontata. -
Trittico del dilemma
Trilogia: Perché la guerra. Una divisa. Solo le maschere. Prefazione di Carlo Scognamiglio, postfazione di Maria Pia Iannotta. -
I quaderni del martedì
Il volume raccoglie un anno di iniziative, incontri, spettacoli dell'Accademia Romanesca e le ricerche di Maurizio Marcelli sulla storia e sulla cultura di Roma: le feste, il porto di Ostia, Ciceruacchio e le vicende della Repubblica Romana, Petrolini, Checco Durante e altro ancora per gli appassionati e per quanti vogliano approfondire la conoscenza della Città Eterna. -
I set della realtà. I film di Daniele Incalcaterra
Autore di film politici e sociali, Daniele Incalcaterra è uno dei più importanti documentaristi contemporanei. Il suo lavoro è un continuo evolversi dell'idea di cinema diretto, in cui l'osservazione puntuale degli avvenimenti trova uno sviluppo in narrazioni forti e personaggi appassionanti. Regista internazionale per esperienza e vocazione, ha girato film a Mosca, in Bolivia, Argentina e Paraguay, inseguendo diverse vicende con spirito libero e mai ideologico. I suoi numerosi film rappresentano una sorta di geografia del conflitto, non un elenco di teatri di guerra, non una collezione di reportage dal fronte, ma un cinema nomade che nasce e si sviluppa là dove la realtà storica di un territorio è messa alla prova, s'apre al contraddittorio, è sull'orlo di una rivoluzione. La pubblicazione esce in corrispondenza della retrospettiva dedicata al cinema di Daniele Incalcaterra dal festival Filmmaker di Milano e dalla Cineteca Nazionale di Roma. -
Grateful dead economy. La psichedelia finanziaria
Da ciascuno secondo le proprie potenzialità, a ciascuno secondo i propri sogni. L'economia mondiale è drogata. Quando si attutiscono gli effetti dirompenti dei mutui subprime, si apre la crisi del debito pubblico con il peso nefasto delle politiche di austerity. Appena si affaccia una timida ripresa, ecco il crollo del prezzo del petrolio, la crisi bancaria e il rallentamento della Cina e dei paesi Brics che rimettono di nuovo tutto in discussione. L'instabilità è diventata endemica e le droghe assunte (il quantitative easing o il Jobs Act) non fanno più effetto. Forse perché non sono adeguatamente psichedeliche? Un tempo la psichedelia era infatti sinonimo di creatività, sperimentazione, innovazione e sovversione. Ora regnano l'impotenza e la depressione sociale. Forse perché la finanza e la mercificazione economica si sono appropriate non solo del corpo ma anche dei cervelli, dei sensi e dell'eros, costringendoli a vivere una vita di elemosina e precarietà? Questo volume di agile lettura, utilizza la metafora dei Grateful Dead, non solo per rendere omaggio a uno dei gruppi musicali che più ha inciso sulla cultura alternativa, ma per discutere criticamente l'evoluzione dello spirito libertario negli Usa, nato negli anni sessanta e riapparso nelle ultime due decadi nell'ideologia libertarian, fondata sulle libertà individuali, l'antistatalismo e il primato dello spirito del self-made man. Grateful dead economy analizza le tre parole chiave al centro del dibattito politico del nuovo millennio: il concetto di comune, lo spirito open source e il ruolo delle monete alternative. -
Message in a bottle. Storie e testimonianze di giovani tunisini otto anni dopo la rivoluzione
Le storie di dodici giovani tunisini che hanno in comune la frequentazione dei corsi di Letteratura e civiltà italiana all'università Manouba di Tunisi. Sei ragazze e sei ragazzi di un'età compresa tra i 24 e i 34 anni che si raccontano ripercorrendo la propria vita, inevitabilmente intrecciata con la rivoluzione del 2011 e con la realtà globale dei nostri giorni: la fortezza Europa, la crisi economica, i conflitti identitari e religiosi. Raccolti dal loro professore dopo un'elaborata prassi di registrazioni e stesure condivise, questi dodici messaggi in bottiglia sono stati trasformati in piccole opere narrative che ci restituiscono alcuni frammenti dell'odierna società tunisina e ci offrono, nella loro diversità, il ritratto di una generazione che si sente distante mille miglia da noi, nonostante i pochi chilometri che la separano dalla costa europea. La scintilla che diede nascita alle rivoluzioni arabe avvenne soprattutto grazie alle migliaia di giovani che si rivoltarono contro l'assoluta precarietà delle loro vite ed ebbero il coraggio di chiedere ad alta voce lavoro e dignità. Otto anni dopo, con la situazione sociale che sembra essersi aggravata, quelle stesse rivendicazioni alimentate da un senso di delusione e impotenza, stanno riemergendo tra coloro che vorrebbero dare una svolta al proprio destino. Se di quella rivoluzione rimangono ormai solo le stanche celebrazioni ufficiali, l'energia che l'aveva innescata si sta nuovamente accumulando. -
GattoNando per Genova. Una guida curiosa!
Età di lettura: da 10 anni. -
L'odore del riso
Un ex collaborazionista del regime militare argentino ritorna alla sua terra d'origine, la Lomellina, per compiere, forse, una vendetta contro chi lo ha iniziato in gioventù, alla pratica della sopraffazione e della violenza. Dopo il crollo del regime, che farà crollare anche le granitiche certezze politiche del protagonista, l'uomo torna in Lomellina alla ricerca della grande casa padronale del latifondista, suo comandante in Argentina e causa delle sue scelte sbagliate di vita. Il latifondista si è suicidato e la casa è abitata dalle sue due figlie che, separate da bambine, incarnano, ex ribelle la più anziana e integrata nel sistema la più giovane, i due significati estremi della vita del padre defunto. Un termine: “patotas”, ricorre come un mantra nella narrazione. In spagnolo vuol dire banda di ragazzini. Era il nome in codice che designava i gruppi paramilitari della polizia segreta argentina. Piani temporali si snodano tra un paesaggio desolato di una pianura italiana fatta di strade sbrecciare con la presenza di una raffineria che incombe su di esso e sui protagonisti come un'entità viva e demoniaca. -
Sette sono i re
A nord, in Lombardia, ci sono da sistemare alcune cose. Sono state prese delle decisioni senza interpellare il boss. E non va bene. Così dal profondo Sud arriva l'ordine di dare un segnale chiaro: mai alzare la cresta. L'uomo di fiducia dei boss sa a chi rivolgersi. Un professionista serio. Un mercenario che ha visto le peggiori guerre. Un uomo capace di innalzare uno scudo tra sé e la propria memoria. Qualsiasi missione è soltanto un lavoro da fare. Un romanzo in cui la finzione narrativa si intreccia con situazioni reali che svelano aspetti poco conosciuti del racket dello smaltimento dei rifiuti e della gestione ambientale: dai pannelli fotovoltaici nocivi, ai concimi tossici, dalle finte riserve naturali ai piani regolatori manipolati. Il tutto nell'area interessata dall'Expo di Milano 2015. -
Quando guardo verso ovest
Quando Guardo Verso Ovest è una compilation di ritratti narrativi. Trentatré storie per altrettante canzoni che hanno scritto la storia del rock del ventesimo secolo. Dai Doors ai Pearl Jam, passando per Beatles, Rolling Stones, Jimy Hendrix, Queen, Led Zeppelin, Pink Floyd, Aerosmith, Guns n' Roses, Nirvana, U2, Red Hot Chili Peppers e molti altri protagonisti della scena musicale degli anni Settanta, Ottanta e Novanta. Trentatré storie compiute e, al tempo stesso, legate tra loro in maniera indissolubile da un sottile filo rosso, o meglio, da una freccia gialla. Trentatré ritratti di persone comuni, che si ritrovano in un particolare momento della loro vita a fare i conti con “quel sentimento che provano quando guardano verso Ovest e il loro spirito grida per andarsene”. -
Squilibri
Venticinque racconti di altrettante vite sospese su un filo. Squilbri, è una vertigine di storie narrate spesso al femminile, con una scrittura semplice, diretta, senza risposte, con pochi rimpianti. Si perde l'equilibrio sul filo della violenza e dell'incesto (Che cosa hai fatto, Serata a teatro), nell'incapacità di accettarsi (Il primo giorno di primavera, Re Mida all'incontrario), nei meandri della pazzia (I miei amati figli sconosciuti, Sulla spiaggia, Tutto adesso è pulito, Madri, L'apparenza inganna), nell'attesa senza speranza (Aspettando Myriam), di fronte al crimine (La traversata, In bilico), nell'incontro con l'ingiustizia (Il suonatore di armonica, Nessuna assoluzione). A volte però accade che le le vite si ricompongano (Quello che resta, Pomeriggio di luglio). -
Il limite delle parole
Fuori dalla finestra della camera d'ospedale i raggi caldi del sole d'estate accendono un nuovo giorno radioso che però la protagonista del racconto non vedrà mai tramontare. Mentre la sua esistenza, senza alcun preavviso, decide di concludersi, nei pochi minuti che le restano, quali sono gli ultimi pensieri che occupano la mente, quali le immagini che si affacciano dal passato, quali ricordi affiorano e tra tutti i rimpianti, quali sono quelli ancora capaci di pungere il cuore prima che la coscienza si offuschi? Queste sono le domande che l'autrice si pone allorché, giovane medico alle urgenze, assiste alla fine inattesa di una signora dai modi gentili che, preceduta dall'urlo dell'ambulanza, giunge da sola in ospedale e da sola, tanto inaspettatamente quanto silenziosamente, se ne va.