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Gli spiriti del Carso
"Queste leggende rimangono un po' nella mente - o nel cuore - del lettore come uno squarcio inferto al mondo pragmatico in cui viviamo: la poesia non è solo dolcezza e sorriso: vive nell'animo di chi scrive. Nella sua fede in uno spazio che vibra al di sopra delle materiali contingenze in cui la non/civiltà odierna ci obbliga a respirare. E questo è il mondo al quale Elena Blancato, con 'Gli spiriti del Carso' ci induce a credere e a privilegiare, sottraendoci per un attimo alle contingenze materiali di una realtà arida cui la parte migliore del nostro spirito si rifiuta di aderire."""" (Spiro Dalla Porta Xydias)" -
La signorina inutile
L'autrice tratteggia un ritratto amarissimo soprattutto dell'attuale contesto lavorativo, impregnato di cinismo, maschilismo e disprezzo. Il trait d'union tra la tragedia dell'olocausto e il male quotidiano che si insidia nelle relazioni tra il personale di un ufficio, che struttura i rapporti tra uomini e donne o tra autoctoni e stranieri è il fatto che qualcuno venga marchiato con il marchio infame di ""soggetto inutile"""". In questo affresco disperato dell'attuale società, unico sollievo e consolazione è la solidarietà tra donne: donne fragili e forti che si proteggono a vicenda con un po' d'affetto. Dalla postfazione di Cécile Kyenge."" -
Venne da un buio di stelle
"Il protagonista/autore di questo libro non è che uno dei molti affascinanti personaggi che lo popolano. [...] Nel leggere le poesie di Tristano Tamaro si è guidati dal riproporsi continuo di figure e nomi, di piani del sentimento e del pensiero che si susseguono inalterati e pur sempre diversi lungo i percorsi dell'esperienza di vita e di scrittura; un altrettanto continuo transfert di significati e giochi linguistici complessi costituisce infine il controcanto di una filosofia di vita che ha nella poetica del sogno e nel confidente volgersi al creato e alle creature la sua realizzazione. In fondo a questo dialogo universale il destino e il tempo. Ricordi senza memoria perché il tempo non è che un'illusione, incompiuto di fronte alla compiutezza insondabile del destino."""" (Dalla nota critica di Gabriella Valera)" -
Briciole
"Briciole"""" come le briciole del pane che, sparse sul pavimento, sono il segno tangibile di un pasto consumato, piccoli frammenti di vita vissuta, infinitesimi indizi di fatti accaduti. Momenti particolari che hanno condizionato il percorso di un'esistenza. Questa raccolta di sei storie ha un denominatore comune: i sei protagonisti si rivolgono in prima persona al lettore scelto come loro confidente. A lui affidano i loro turbamenti e gli interrogativi lasciati aperti da una situazione vissuta. A lui affidano il giudizio, la comprensione di ciò che a loro rimane oscuro e il compito di non lasciarli soli con i loro fantasmi." -
Di donne e altre onde
"Azzurra e Dafne. Due donne. Due protagoniste, non solo di questa densa storia, ma delle loro vite, fatte di grandi avvenimenti e di innumerabili particolari che riporto come indizi di un movimento in corso, fughe possibili che si posizionano parallelamente alla traiettoria centrale. I fatti narrati partono dagli anni Novanta e si sviluppano fino ai giorni nostri, descritti dalla voce di Azzurra Serra, in una rievocazione dolorosa quanto necessaria. Scandagliate nel loro intimo, ma non rigidamente delineate, Azzurra e Dafne si scompongono, come corpi in caduta libera, come polvere scostata dal respiro di un cassetto, come fantasmi quotidiani. Due donne che decidono, che si affermano, pur con percorsi tortuosi, pur con scelte estreme, o estremamente ironiche, come uniche detentrici del diritto di disporre delle proprie persone. Al loro fianco altre donne, oppure onde, come suggerisce il titolo: Filippa, Colette, Giulia, ognuna con un segreto scomodo, che non esiterà però a svelare quando la storia lo richiederà (...)"""" (Tratto da Nota dell'autrice)" -
Esaedro
Una raccolta di racconti, sospesi tra sogno e realtà, verità e finzione. Introduzione curata da Ninni Radicini. -
The chosen one. La profezia
Max è un ragazzo di diciassette anni come tanti altri. È bravo a scuola, ma ha poca dimestichezza con gli sport. Vive con il padre, la madre e il fratellino. Da un po', è frustrato per la vita che conduce. Non ha una ragazza né amici. Si sente solo e senza sogni nel cassetto. Ma una sorpresa lo attende: scoprirà di essere il protagonista di una profezia. Nelle sue mani risiede la salvezza di Nearworld, un pianeta di un'altra dimensione, e& dell'universo intero! Di contro lo attende un nemico terribile... Tra allenamenti sovrannaturali, nuovi amori e amicizie magiche, Max sarà catapultato ben presto in una nuova, straordinaria realtà. Saprai aiutarlo a portare a termine la sua missione? -
Tiramisù dai giornali
"Una resurrezione di parole"""" realizzata utilizzando le tecniche del cut-up, del collage, del caviardage e delle found poems. Attività che rivelano tutte un interessante equilibrio dell'emisfero destro del cervello con la sua sfera razionale, collegata con la realtà quotidiana e di quello sinistro che si rivolge invece alla realtà extratestuale. Prefazione di Sandro Pecchiari." -
L'attimo infinito
"L'autrice coglie il senso intrinseco delle cose, e lo fa nella sua esperienza di gravissima malattia che porta a maturazione in lei un'accesa spiritualità, rendendola ancor più attenta all'ascolto degli altri, dei sani, a volte turbati da ansie legate alle turbolenze del quotidiano che impediscono loro di gustare ciò che conta davvero. E ciò che conta è l'amore (per sé, per i cari, per la propria città, per un mare cristallino in cui si può star fermi eppure galleggiare, semplicemente esistere)"""" (dalla Nota critica di Roberta Lagoteta)." -
Un sogno bellissimo
"Ho voluto narrare due stagioni: quella 2013-2014 e quella 2014-15 del Matera calcio. Ho scelto dei personaggi che hanno reso importanti questi anni e con i quali ho avuto rapporti diretti. Vi propongo una storia fatta di entusiasmo, di partite vissute con la testa da giornalista e il cuore da tifoso, di rammarico, a volte, per non essere in trasferta, del dolore per la perdita di una persona alla quale devo tantissimo che un giorno mi disse: """"Quello che stai vivendo e raccontando è il Matera più forte di sempre"""". Ecco, in tre parole: un sogno bellissimo.""""" -
I fiori sbocciano anche sulla sabbia
"'Se dello scriver sulla sabbia non rimane memoria, se del mal che mi si fa scrivo la storia su mobil sabbia...', come ebbe a dire Vincenzo Monti, ecco un titolo che a primo approccio dona invece un'immagine gioiosa, in un atteggiamento di speranza, l'inizio della vita che pulsa ad ogni nuovo giorno, contrapponendosi alla dissolvenza. I versi scaturiscono e svaniscono fra le braccia del vento, all'estendersi della marea. È la positività del pensiero che dunque l'autrice ci offre, predisponendoci a una lettura attenta che ci permetta di intraprendere un percorso in profondità, nell'intimo del suo cuore."""" (dalla prefazione di Alda Guadalupi)" -
Nessuno
"Il racconto mitico del viaggio, attraverso una Grecia allo stesso tempo coeva ed eterna, s'intreccia in queste brevi e concentratissime prose liriche a quello della morte del padre, dilatandosi a una straziata percezione della grecità come perdita ed esilio metafisico. Attraverso questi due motivi conduttori, e sotto il segno della metamorfosi, viene ordita una trama enigmatica di partenze, approdi, incontri sibillini e ritorni impossibili, dove ogni cosa sembra mostrarsi solo per svanire in un vento di luce, frangersi in una rifrazione improvvisa, trasfigurarsi in un'allucinazione di specchi, sul filo di un'essenziale ambiguità che ammette come unica certezza la rivelazione del mistero dell'immagine. Come in un'epigrafe di Plotino, in questi scritti, quasi letteralmente, 'l'anima è e diviene ciò che guarda'."""" (Giacomo Montevaldi)" -
Ciò che conta. Le relazioni fra le generazioni della famiglia transnazionale fra Italia e Albania. Un'indagine qualitativa
La presente ricerca ha dunque tentato di delineare le aree tematiche critiche della scelta migratoria, considerando l'implicazione di tre diverse generazioni, in un'ottica transnazionale, che focalizza l'attenzione sul concetto di doppia appartenenza e di dialogo all'interno dei soggetti implicati. Inoltre, di particolare interesse è stata la testimonianza di operatori coinvolti in centri di assistenza migratoria che da anni si occupano di sostegno verso l'integrazione di individui stranieri in Italia, nonché le narrazioni di soggetti ""testimoni privilegiati"""" che, attraverso le loro diverse esperienze di vita, hanno arricchito il presente progetto, raccontando il vissuto della migrazione nei suoi vari aspetti: dal mandato migratorio, al viaggio e alle difficoltà esperite, fino all'arrivo in Italia e al complesso processo di integrazione nella nuova realtà comunitaria, sia per ciò che concerne l'aspetto territoriale che relazionale."" -
Le vie dei rifugi
"Rilke? Pavese? No. Un poeta di Trieste, che canta la Natura, le montagne, le vecchie guide, le nuvole, i cervi, i 'notturni arcobaleni' e si chiama Renzo Cigoi. E poi se l'atmosfera ricorda un po' Pavese e un po' Rimbaud, di cui fra l'altro è estimatore, pur con le debite proporzioni, è tutto un gioco di reminiscenze e flash mentali, nascosti nei luoghi più reconditi della mente, che spuntano all'improvviso, quando il poeta esprime tutto se stesso. Ma Renzo Cigoi ha soprattutto energia poetica da regalare alla montagna in senso lato e a tutto quello che la circonda. Tutto nasce dalla natura, sembra dire Cigoi in queste poesie, riunite nell'ambito delle Vie dei rifugi, dove ci sono tante genziane, stelle, frusciar di foglie e mormorio di acque."""" (dalla prefazione di Dusan Jelincic)" -
Il testimonial perfetto
Francesco è stato un giornalista freelance, oggi si guadagna da vivere con il suo blog. Ha un buon successo, è molto seguito, la sua è una scrittura di qualità che genera numerosi consensi. Ma può capitare nella vita di vendersi l'anima al diavolo, specie se l'anima in questione è sotterrata sotto cumuli di cinismo e opportunismo. Può capitare nella vita che le parole dipingano altri scenari che gli occhi faticano a decifrare. -
Il cacciatore di sorrisi
"Niente di più stravagante e originale, Gerry Melucci l'idea di porre il titolo di ogni lirica in fondo, dopo l'intera lettura, forse perché siamo di fronte ad un poeta estroso e geniale, o forse perché Gerry Melucci vuole rimarcare, ancora una volta, l'incommensurabile necessità di illuminare la vita, per trovare, alla f ine, i sorrisi."""" (Marta Calcagno)" -
Il boia cieco
"Il viaggio dall'Austria iniziò così: lasciammo il campo profughi subito dopo la Santa Messa. Gli sloveni rimasti avevano intonato il canto Maria per tutta la nostra vita', piangendo amaramente per la nostra partenza. Anton ed io superammo il Passo del Brennero in treno, pigiati dentro una gelida carrozza ferroviaria. Ci stringevamo insieme per scaldarci ancora di più. Ricordo che tremavo nonostante il cappotto, mentre il nostro convoglio avanzava nella campagna italiana: """"tu tum, tu tum,"""" faceva, e intanto aghi di gelo mi perforavano la pelle""""." -
Igiene del buon vicinato
Elisa, giovane trentenne determinata a trovare una casa tutta sua. Arturo e Gilda, affabili e comprensivi vicini. Lino e Concetta, abile giardiniere lui, figuretta dall'aspetto innocuo lei. Un campo di papaveri e un quadro di Monet. Questi gli ingredienti di un romanzo in cui i rapporti con il vicinato e la frenesia della cordialitá rischiano di sfociare in una vera e propria nevrosi. -
I fantasmi di New York
"Vi presento un libro inquietante, scritto con una lingua trasparente, come la voleva Wittgenstein, alla portata di ogni lettore. Però nulla è innocente in questa poesia perché, fra le sue pieghe, sorgono, a beneficio del lettore diversi livelli di significato. Così che, sia il lettore semplice che colui che vorrà approfondire questi livelli, potrà goderne con intensa soddisfazione. Costruito soprattutto da versetti più che da versi, questo libro propone, con abbondante ironia e spesso con un sarcasmo che non lascia fiato, senza che manchi una buona dose di horror, una complessità di problemi del nostro mondo moderno e di conseguenza della nostra vita quotidiana, con una visione che invita il lettore a ribaltare molte delle sue sicure e accomodanti convinzioni, per ammettere con insistenza l'assurdità del tempo che viviamo."""" (Juan Octavio Prenz)" -
Il viaggiatore del Carso
"Un giorno partii, lasciai il territorio sacro del Carso, la terra dove vidi compiersi miracoli. Ho molto viaggiato, e alla fine ho sentito di voler dividere dei segreti proprio con voi, che mi state leggendo. Solo oggi ciò è possibile, perché, nei tempi antichi, gli abitanti svolgevano i sacri riti in luoghi lontani dai paesi, in modo che nessuno potesse stravolgere il loro autentico significato. Ma il tempo della caccia alle streghe è passato oramai... gli esseri umani hanno capito che, ascoltare Madre Natura, è una posizione spirituale legittima."""""