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Poesia è vita
"In questa delicata raccolta Anna Avelli coglie ogni frammento della realtà per ricondurlo ad una percezione della vita che sia capace di restituirne il senso; grazie alle sue tenui poesie - sono fragilissimi i voli pindarici - può tentare una ricerca di significati nascosti e profondi tramite semplici impressioni, come fosse una favola l'esistenza e non una concessione temporale di lacrime e gioia. È un po' come se volesse accoglierti ancora una volta nella sua vita, evocando anche le inevitabili ferite, le fotografie sbiadite, perché da poetessa abita un vuoto da riempire e mostra i contorni di un desiderio profondo, il sogno di trovare ascolto autentico di sé e del mondo così come lo vorrebbe abitare. Come aquiloni ci tiene allacciati al cielo il vibrante silenzio"""" (dalla Prefazione di Pasquale Allegro)." -
Quasi una fiaba
"C'è l'amore per l'Istria, l'amore per l'Italia, l'amore per Trieste, la mia città. C'è la testarda voglia di vivere malgrado le burrasche che hanno attraversato i miei mari, malgrado gli abbordaggi subiti, l'affondamento della mia nave. C'è la voglia di ribellarsi alle ingiustizie, c'è il sangue caliente sotto il mantello della buona educazione. C'è anche la chioma corvina sbiancata dal tempo, la pelle quasi olivastra e gli occhi neri come carbone (almeno così dicono)""""." -
L'ultimo highlander. Storia di un cane, montagne, ciclismo, immortalità ed amore eterno
Ho voluto raccontare la nostra storia, far comprendere a quante più persone possibile quanto si possa rivelare inestimabile il privilegio di essere al fianco del proprio animale in ogni momento della sua vita, di essere per lui, o per lei, compagno, amico, fratello, punto di riferimento. Di essere, come io sono stato per Rossy, tante cose, forse tutte, tranne, e lo dico con orgoglio, il suo “padrone”. -
Finché volano gli aquiloni
Marialuce vive a Parigi, ma è tormentata e irraggiungibile Marialuce lontana da Badolato, paesino del profondo sud in cui è nata e cresciuta al suono del vento che sguscia via tra le rocce e le fronde. Andare via, è come lasciare la vita a strascichi. Tu sei mia Badolato, pare voglia sussurrare, ricordati che sei mia. Marialuce giovane, bella, cocciuta e sempre alla ricerca, dell’amore o della felicità, di entrambi i sogni dello stare al mondo, nel timore uguale di cogliere negli occhi degli altri la voglia di trovarsi altrove. In punta di piedi cerca il permesso di esistere ancora, anche lontano da casa, da dove tutto ha avuto inizio, che se non era la scelta perfetta, di certo era per lei la più vera. Roberta Lorusso ci offre un romanzo dalla voce giovane, con la sua scrittura di delicatezza e di suono, il suo ritmo scenico, la sua graziosa maniera di ritrovarsi autrice poetica che ama sostare nel segno dei tempi. Ogni personaggio parla con il cuore dell’attaccamento alla propria terra e alla propria identità, quanto del desiderio di partire e di cambiare. Sempre distante, sempre altrove. -
F.V.M. Contro ogni male sempre
“Il volto del maligno si cela dietro sguardi bonari, modi di fare ingannevoli, visi rassicuranti. Egli sa come affascinare, come allettare, come confondere. Prepara il terreno per seminare la sua erbaccia venefica, ma quando ce ne accorgiamo è troppo tardi. Quell’abbraccio ammaliante che ci aveva aperto le porte dell’ineffabile, inebriandoci con l’aroma piacevole dell’incoscienza, diviene d’improvviso una spira da cui non si può più fuggire e che mira ad annientarci nella sua stretta soffocante. Sotto di noi si è aperto il baratro senza fine e la lotta che ingaggiamo con la morte non avrà altri vinti che il nostro corpo e la nostra anima. Non esiste rivalsa.” (Dal discorso d’apertura alla conferenza ""Le mille facce del maligno"""" di Spartaco Guidi)"" -
Il Carso e le sue donne
Una raccolta di racconti poetici ambientati in Carso che vedono protagoniste le sue donne. Ogni racconto è corredato da una nota storiografica a beneficio del lettore. -
La prova di Traù
Un antico volumetto scritto in Glagolitico viene ritrovato nella cittadina dalmata di Trogir, l’antica Traù. Una frase in esso contenuta, riguardante Marco Polo, potrebbe far riscrivere i libri di Storia. Una nuova sfida per il giovane docente di Storia dell’Università di Trieste Alessandro Marini, dopo le peripezie vissute con il mistero dell’Icona di San Pietroburgo. -
Volevo ancora giocare ma poi...
Mario e Stefania sono sposati da un po’ di anni. Un matrimonio felice e affiatato, un amore forte testimoniato da una condizione di serenità, ma forse per questo un po’ incline al rischio della routine; situazione di stallo esistenziale che porterà Mario a struggersi nel sogno, occupando i luoghi del ricordo e provando ad abitare il mistero della giovinezza che si vorrebbe non finisse mai, fatto di giornate passate a giocare a pallone nei lunghi pomeriggi spensierati, fino alle prime cotte del liceo. Tutto ha inizio quando una strana scritta appare sulla saracinesca dell’edicola dove Mario lavora. Ci sono poi un gatto che parla, o almeno così sembra, e uno strano signore seduto al bar che osserva ogni cosa. Un libro sulla vita, sul rimpianto della gioventù passata e sulla sofferenza nell’accettare la propria realtà. Un libro da non perdere assolutamente. -
Gli occhi neri che non guardo più
Durante una silente e cupa notte di primavera del 1957, nelle acque del porto di Genova viene ritrovato uno strano oggetto. Quello che a primo acchito sembra essere un grosso pezzo di tavola, si rivela una valigia contenente il cadavere smembrato di una donna. Le autorità del capoluogo ligure, senza alcun appiglio dal quale partire, non riusciranno a risolvere il caso, lasciando che questo si avvii verso l'archiviazione. Intanto alla questura di Milano, comandata dal commissario Paternò e dall'ispettore Melis, giunge una strana lettera. Inizialmente preso sotto gamba ed etichettato come uno stupido atto compiuto da un mitomane, il messaggio prenderà presto tutt'altre fattezze. Da esso non tarderanno a scaturire una serie di eventi che porteranno l'ispettore Melis a trovare un collegamento tra la lettera e l'anonima valigia pescata nel mare di Genova. -
Il rotolo di Ravensbrück
“C’è ancora un fascismo, non necessariamente identico a quello del passato. C’è un nuovo verbo: non siamo tutti uguali, non tutti abbiamo gli stessi diritti. Dove questo verbo attecchisce, alla fine c’è il Lager.” (Primo Levi) -
Cuori di poesie
"Come una messa a fuoco, diretta, innocente, innocua quasi nella sua estrema chiarezza, questa raccolta di poesie restituisce della sua autrice un ritratto vivente e fin troppo umano, quando viene sfiorata dalla nostalgia, o quando della fragilità e della finitezza del nostro essere ne fa una riflessione da portare al mondo. Là dove vivono gli altri. Anna Veraldi si interroga sul senso della vita, sulla propria vita, ma sente come l’obbligo di guardare al cielo, perché anche se ha inteso fissare la natura della propria ferita esistenziale, non può esimersi – lei amorevole compagna di viaggio dell’umanità – dal gettare lo sguardo accanto e al di sopra."""" Pasquale Allegro" -
Veloce sogno
L’intero assetto della poesia di Antonio Iacopetta si impone con levità, come quelle verità che sussurrano appena un profondo e misterioso legame fra letteratura e vita, quel brusio dei richiami che percepisce solo l’ospite che si confessa estraneo al mondo tutto attorno. E il percorso letterario di Iacopetta, così da irregolare – tra critica e ispirazione, approcci che affollano la stessa anima inquieta – così da appartato – figura defilata, prudente tra le ore della mondanità letteraria, i suoi occhi guardano altrove o in profondità – rimanda, per modo di essere e di avvertire, a un contesto minimalista che rifugge ogni cadenza lirica smisurata. -
I numeri
"I numeri"""" sono una raccolta scelta di racconti brevi scritti tra il 2014 e il 2016." -
Il giardino dei demoni
Il presente libro rappresenta l’opera poetica d’insieme dell’Autore prodotta a partire dall’anno 2000 ad oggi. Il Ferretti, specialista di musicologia medievale, perviene tardivamente all’espressione poetica con le sillogi: “Memorie e incanti” (2000), “Chiuso è il mio cuore” (2008), “La collina dei desideri” (2012) e infine con “Il giardino dei demoni” che dà il titolo a questo libro, non senza una ragione, poiché quest’ultima raccolta è un punto d’arrivo di una sua visione dell’uomo e della società. -
Matrioska
Matrioska è una storia d'amore. Anzi, due. -
Abissi
Un vicino di casa che ci conosce meglio di quanto immaginiamo, macabri incontri in un cinema di periferia, una stazione della metro che sembra sussurrare il nostro nome, una tragedia shakespeariana che diventa realtà, l’ultima giornata di lavoro di un killer professionista. La paura prende il lettore per mano e lo conduce attraverso tredici stanze buie, in cui l’incomprensibile e il sovrannaturale intaccano la sicurezza della nostra quotidianità. Non resta quindi che chiudere gli occhi, trarre un respiro profondo e gettarsi negli abissi. -
Urbs aeterna. Ediz. italiana e spagnola
Monte sacro è ancor lì la collina accanto al fiume. È lo stesso luogo dove la plebe costruì la sua giustizia non così breve e vi eresse un tempio col suo acume. Così nacque il Monte Sacro, sempre empio. Ancora si sente che qualcosa lo smuove, rovesciar un impero è sempre uno scempio perché il furor della rabbia mai è altrove. Dopo, molto dopo, un caraqueño, patriota insigne di speranze e impegno, lì giurò liberare un continente. Si chiamava Bolívar, e la storia nel seminar sul monte quest'altra gloria, la fronte alzò con una stirpe nascente. -
Verrà giorno all'improvviso
Dietro la coltre di cinismo che avvolge Jean Paul, si nasconde un uomo curioso e sognatore che vive ancora in una bolla di incertezze, tutto intorno ai suoi desideri, intorno a sé. Personaggio razionale fin dentro le profondità del suo essere, ma lontano dalla verità che gli rimane celata, ha soppiantato i sogni con impalcature accessibili, eppure si rivela profondamente alla ricerca di qualcosa di insolito e incantato che lo possa spingere a essere davvero se stesso, a spogliarsi delle idee visibili, a fare un salto nel vuoto. Immerso in questo groviglio misterioso di sensazioni, con un senso di costrizione e di inquietudine che guida gli ingranaggi della storia e delle microstorie dei diversi personaggi che la vita gli restituisce e che avanzano di buon passo verso di lui, Jean Paul si sentirà smarrito, ma un cenno soltanto di fiducia prima di riprendere il cammino e comprenderà che quelle che considerava delle certezze si trattenevano su pavimenti di sabbia. -
Le acrobazie del baco
Un romanzo immerso in un affascinante intreccio di sofferenza e speranza, ironico e commovente insieme, e che vira a tratti verso il thriller. Cesare Perri rievoca le vicende di una famiglia del Sud tra figliocci di 'ndrine ed eroine ribelli in fuga a ricucire la vita, nel lento risalire verso la superficie del grande respiro della libertà. -
L'amore negato
“Solo in quel momento, mentre guardava il mare e sentiva battere il cuore di Cesare, si chiese cosa fosse un ricordo” Possiamo affidare la nostra vita a un ricordo? Quale verità racconta? E, soprattutto, che prezzo ha? Non riesce a darsi una risposta Nietta, persa tra ciò che è stato e ciò che, a dispetto di tutto, continua a cercare. I suoi occhi, sofferenti, lucidi e arrabbiati, sono gli occhi di chi ha vinto la guerra ma ha perso il futuro e la sua bocca pronuncia una storia personale e intima, pur raccogliendo il respiro di un’intera stagione di lotte. Tutto ciò che rimane di lei galleggia sulla memoria di un passato perduto, tra ricordi lontani in cui libertà e prigione coincidono, custodi dell’unica vita che aveva davvero voluto o, forse, solo sognato: una vita con lo stesso sapore di una conquista difficile e gli occhi profondi e dolci del suo primo amore, conosciuto quando aveva solo diciassette anni. Se si fossero incontrati in un altro luogo o in un altro tempo, tutto forse sarebbe stato diverso, ma negli ultimi tormentati anni della dittatura fascista nulla poteva essere più come prima.