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Sociologia della formazione. Mente imprenditoriale e cuore sociale. Le grandi opportunità dell'economia sociale
Tema di questo libro è l'economia sociale. L'autore ce la delinea, in modo chiaro e convincente, come l'aspirazione non tanto segreta di tutta la scienza economica dai suoi esordi settecenteschi fino ad oggi quanto come l'orizzonte, necessitato ed ormai ineludibile, degli attori economici dell'attuale momento storico. La sua tesi è che se non vogliamo che le disuguaglianze sociali, già intollerabili, crescano ancora di più e la salute della Terra venga definitivamente e irrimediabilmente compromessa, occorre che le attività economiche diventino, ovunque e da subito, socialmente ed ecologicamente compatibili, rispettose dei diritti umani e delle compatibilità ambientali, oltre che dei diritti delle future generazioni. Obiettivo, questo, che può essere assicurato, secondo lui, solo da quell'economia sociale di mercato che l'Unione Europea, coniugando la tradizione del cooperativismo democratico-socialista con il principio di sussidiarietà del cattolicesimo del primo Novecento, sta attivamente e concretamente diffondendo fra gli Stati membri. -
Le Marche e la grande trasformazione (1954-1970)
Tornante fondamentale della storia d'Italia, il quindicennio compreso tra il 1954 e il 1970 segna, per le Marche, il momento in cui, superate le principali dinamiche legate al dopoguerra, la regione si trova ad affrontare una modernità incombente che non può più essere procrastinata. Ma quale veste e quali connotazioni assume la cosiddetta ""grande trasformazione""""? Caratteristiche e contraddizioni di un periodo storico circoscritto ma molto denso sono analizzate in questo volume, sesto capitolo di un ampio progetto dedicato alla """"Storia delle Marche nel XX secolo"""", in cui si pongono le premesse per quegli esiti che giungeranno a maturazione nell'ultimo trentennio del Novecento. I diciassette autori di questo tomo affrontano, ciascuno dal proprio punto di vista, il racconto di questo decisivo momento di svolta in cui le spinte al mutamento che hanno attraversato tanto la politica quanto la società marchigiana hanno dovuto fare i conti con le altrettanto tenaci forze della continuità che, in una regione come le Marche saldamente ancorata alla tradizione e plurale per definizione, sono sempre state significative."" -
I segreti della cucina dell'Emilia Romagna. Storie del cibo e della tradizione
Una terra di maiali e di sfogline. Di piatti poveri inventati da un popolo che non riusciva a mettere insieme il pranzo con la cena. Trasformati da cuochi coraggiosi in cover più orecchiabili (e, soprattutto, più digeribili) dell'originale. Di vini che fanno impallidire bianchi, rosati e rossi solo in apparenza più titolati mettendoli al tappeto per ko tecnico. ""Emilia Romagna segreta in cucina"""", curato da Stefano Andrini, racconta con lo stile del romanzo la grande epopea del mettersi a tavola che in regione non è mai solo una necessità ma anche un piacere. Chef, sindaci, comici, nonne, giornalisti: tutti insieme appassionatamente per ricordare ai lettori che l'Emilia Romagna del cibo emana fragranze diverse. Ma sotto il segno di un'unica grande griffe."" -
Aboliamo il cristianesimo!
Dei “classici” non ne possiamo più. Non ne possono più neanche loro, in realtà, i “classici”, a essere chiamati “classico”. L’etichetta “classico”, in effetti, ha qualcosa di funereo, di uggioso e strangolato: quando vuoi disinnescare la potenza esplosiva di un testo, basta confinarlo nel limbo dei “classici”. Desiderandone tacitamente l'oblio. Per questo, i “Classici in rivolta”. Una collana che si rivolge a chi cerca testi e autori che mettano finalmente in discussione il lettore, che lo corrompano con la meraviglia. In rivolta contro la catena di montaggio editoriale che semplifica fino all'analfabetismo i propri straordinari cataloghi. In rivolta contro chi pensa che la letteratura sia utile a bonificare anime pie. La letteratura crea, invece, uomini in rivolta, una brigata di rivoltosi. Buona resistenza. -
Tutti contro Salvini. Come la sinistra ha trasformato il leader della Lega in nemico numero uno
Le accuse di nazismo. Gli anatemi dei sacerdoti di “frontiera” durante la Messa della domenica, le condanne morali degli intellettuali tra “manifesti”, editoriali e copertine. E poi l’assedio con la violenza e le minacce dei centri sociali durante appuntamenti pubblici. I fantocci impiccati. L’attacco costante e febbrile a Matteo Salvini è diventato oramai il principale alito di esistenza di una sinistra che, nelle sue varie anime, ha fallito la propria missione sociale, ricondotta alla scommessa in un multiculturalismo ovunque disastroso. Rifiutata dal corpo elettorale, annebbiata dall’idolatria verso il feticcio dell’immigrato, rispolvera un ormai logoro mito della “Resistenza” cadendo nella peggiore delle contraddizioni: predica apertura e indulgenza verso “il diverso”, ma inonda di odio cieco l’avversario politico, cui rivolge il più definitivo degli auspici: l’emarginazione pubblica, la distruzione politica e, desiderio recondito, quella fisica. -
Riformare l'euro. Idee e proposte per l'Europa del futuro
L’Europa ci ha tradito. Il sogno di una comunità che rispetta le diversità ma riesce allo stesso tempo a soddisfare in modo unitario i crescenti bisogni dei cittadini sembra sempre più lontano. Il volume, attraverso l’analisi di pregiudizi, luoghi comuni e falsi miti, intende affrontare le proposte d’uscita dall’Euro e del recupero della sovranità monetaria nazionale da un’altra prospettiva, cercando di evidenziarne i limiti. Rinunciare all’Euro potrebbe infatti sembrare la soluzione più semplice ma in realtà non risolverebbe il vero problema dell’Europa attuale, dove il mancato completamento delle sue iniziali promesse d’integrazione economica, sociale e politica ha portato a una struttura di governance intergovernativa fondata solo su vincoli e imposizioni, incapace di far fronte all’evoluzione dei rapporti di forza internazionali e alle dinamiche di crescente interdipendenza. -
La rivoluzione sovranista. Il decennio che ha cambiato il mondo
La crisi del 2007-2008 è spartiacque fondamentale per comprendere il nostro presente, quello del continente europeo e naturalmente quello italiano, a partire da una cambio di paradigma mondiale, che investe gli Usa, la Cina, la Russia e cosi via. In questo breve saggio Marco Gervasoni prende in considerazioni alcuni fenomeni, se non prodotti, ingigantiti dalla più devastante crisi economica vissuta dal sistema economico mondiale dopo quella del 1929 e che, come tale, non è stata solo economica ma anche una crisi di identità dell’Occidente. Dal declino della classe media al fallimento di una élite liberale e globalista, dal cambio di missione degli old media (giornali, tv), diventati sempre più la voce autoreferenziale di questa élite in decadenza, all’affermarsi di una politica digitale profondamente legata ai movimenti cosiddetti populisti e sovranisti. Gervasoni in realtà, più che di populismo e di sovranismo, concetti che pure sono dotati di un loro senso, preferisce parlare di nazionalismo, e traccia qui il profilo di movimenti che sono al tempo stesso rivoluzionari e nazional-conservatori. -
La resistenza dei cristiani. Manuale per fedeli dissidenti
L’autore del besteller “L’opzione Benedetto” attinge alle esperienze dei cristiani sopravvissuti alle persecuzioni sovietiche per avvertire i cristiani dei pericoli all’orizzonte. Per anni, gli emigrati dell’ex-blocco sovietico hanno ammonito Rod Dreher dei segnali rivelatori del cosiddetto totalitarismo “temperato” in via di sviluppo in America e in Occidente – un fenomeno più simile a quanto raccontato ne Il mondo nuovo rispetto a ciò che accade in 1984. Le politiche sull’identità hanno iniziato a invadere ogni aspetto della vita quotidiana, le libertà civili sono viste sempre più come una minaccia alla “sicurezza”. I progressisti emarginano conservatori, cristiani tradizionalisti e altri dissidenti. La tecnologia e il consumismo stanno facilitando lo sviluppo di uno Stato di sorveglianza e la pandemia, dopo aver fatto perdere il lavoro a milioni di persone, ha lasciato l’Occidente esposto a manipolazioni demagogiche d’ogni tipo. -
La quinta stagione o i centauri di fiume
La Quinta stagione o i centauri di Fiume viene ripubblicata a un secolo di distanza, corredata da un saggio critico che indaga i retroscena di questo racconto, inquadrandolo nella vita dell’autore e in un’innovativa indagine storiografica sulla sua esperienza a Fiume. Nel 1919 il giovane scrittore cosmopolita Léon Kochnitzky raggiunge la città adriatica di Fiume, occupata dai ribelli irredentisti guidati da Gabriele d’Annunzio. Al fianco del poeta al Comando, Kochnitzky promuove il sogno di trasformare quella rivolta patriottica in una rivoluzione mondiale. Quando il sogno si dissolve, gli resta una grande storia da raccontare: La Quinta stagione o i centauri di Fiume, composta in presa diretta tra il 1919 e il 1921, diventerà una delle più celebri opere di memorialistica sull’Impresa fiumana. -
Vivere conservatore. Conversazioni con Mark Dooley
Cosa significa essere un conservatore per il più importante ideologo contemporaneo del conservatorismo? Un dialogo intimo tra Roger Scruton e Mark Dooley che ripercorre la vita del più importante pensatore conservatore del Novecento. Dall’infanzia a High Wycombe fino al successo ottenuto scrivendo per “The Times”, passando per gli anni a Cambridge e l’impegno a favore dei dissidenti nell’Europa orientale negli anni del comunismo. Scruton spazia dalla filosofia alla musica, dalla religione alla scelta di abbandonare il mondo accademico per una nuova vita in una fattoria del Wiltshire. Un libro inedito in Italia che è una guida e un vademecum del pensiero conservatore. -
Sovranità energetica. Dagli errori della transizione ecologica alla guerra in Ucraina
La necessità di una sovranità energetica per l’Italia (e per l’Europa) è tornata di attualità dopo l’aumento del prezzo dell’energia con la pandemia e la guerra in Ucraina. Ci siamo accorti di essere dipendenti dalle importazioni e troppo legati a un unico fornitore con un pericolo per i nostri interessi nazionali. Eppure, la mancanza di autonomia in campo energetico, è dovuta ad anni di politiche errate che ci hanno portato a diminuire le estrazioni di gas italiano, a bloccare numerose infrastrutture per preconcetti ideologici e a realizzare la transizione ecologica senza la necessaria gradualità dismettendo le fonti energetiche tradizionali. Diventa perciò prioritario per l’Italia realizzare una politica energetica che garantisca maggiore indipendenza basata non solo sulle rinnovabili ma su un imprescindibile mix energetico senza cedere alle sirene dell’ambientalismo ideologizzato e riscoprendo la lezione di Enrico Mattei. -
La donna s'è destra. L'altra storia della cultura e della politica femminile in Italia
C'è un filo conduttore che dal dopoguerra a oggi lega le donne che hanno fatto carriera negli ambienti culturali, sociali e politici. Oltre il femminismo e il maschilismo, le divisioni di genere e le quote rosa, quali sono i punti in comune tra le protagoniste che si sono contraddistinte e hanno lottato per affermare istanze e valori spesso troppo nascoste e sotto traccia, lontane dai riflettori perché considerate dalla parte sbagliata e, in certi momenti, anche considerate del sesso sbagliato? Ma soprattutto, esistono in quelle vite spesso dimenticate i semi di quello che poi avrebbe portato a far germogliare una generazione di donne a destra che raggiunge il suo apice nel successo di Giorgia Meloni? Questo libro prova a rispondere a queste domande, dando voce alle principali ""eroine"""" e cercando di intraprendere un viaggio nella storia sotterranea dell'universo rosa di destra sicuramente più degna di nota di quanto finora lo sia stata."" -
Politicamente corretto. La dittatura democratica
È in atto una nuova forma di totalitarismo. Light, patinato, senza le sembianze tragiche delle dittature novecentesche, anzi con derive smaccatamente comiche, ma altrettanto pervasivo, altrettanto persecutorio nei confronti del dissenso, altrettanto convinto di detenere il monopolio della verità, e quindi del bene. È il Politicamente Corretto, che ha sequestrato le società occidentali e le loro pubbliche opinioni. È la storia di un regime a tutti gli effetti, che riattualizza il vecchio imperativo staliniano: colpire le persone prima ancora delle loro idee. Una storia qui ripercorsa attraverso un vasto campionario della cronaca recente, con un occhio privilegiato al caso italiano. Partendo da una semplice frase auto-descrittiva dell’autore: “Piacere, sono un maschio bianco cristiano eterosessuale”. Una frase che equivale alla blasfemia suprema. -
Nostalgia della bellezza. Perché l'arte contemporanea ama il brutto e il mercato ci specula sopra
Perché il pezzo più acclamato e iconico dell’arte contemporanea è una banana appesa con lo scotch? Bandita la bellezza e il fatto bene, si è consolidato il sistema delle brutte arti e, assecondando l’idea per cui basta l’idea, prevalgono opere orrende e insensate, giochini che soddisfano solo gli addetti ai lavori. Un mondo autoreferenziale quello dell’art system, in cui le opere non hanno più un valore bensì un prezzo, i musei e i curator lavorano per aumentarlo, i collezionisti ci speculano sopra, immaginando di trarre profitti dalle azioni che circolano e che devono essere scambiate velocemente. Da Banksy a Jeff Koons, passando per Cattelan, vizi e tic e trucchi di un mercato che fno all’anno scorso valeva 60 miliardi di dollari e che oggi risente del prolungato lockdown. Come sarà l’arte dopo la peste? Alla fine, ci salverà la pittura che è l’unica vera avanguardia, ci salveranno quegli artisti che dipingono e scolpiscono, fdandosi delle loro mani, mirando alla perfezione, credendo di poter ancora produrre capolavori che diano senso al mondo. -
La scoperta del conservatorismo
Yoram Hazony, autore del bestseller internazionale ""Le virtù del nazionalismo"""", sostiene che la migliore speranza per le democrazie occidentali sia un ritorno alle tradizioni nazionali e religiose conservatrici che hanno portato alla grandezza le nazioni di lingua inglese facendole diventare un modello di libertà per il mondo intero. Hazony ripercorre la tradizione conservatrice anglo-americana dalla Guerra delle due rose nel XV secolo a Edmund Burke attraversando l'Atlantico fino ai federalisti americani e al presidente degli Stati Uiniti Abraham Lincoln. Descrive poi l'ascesa e la caduta del liberalismo illuminista dopo la seconda guerra mondiale e il dibattito contemporaneo tra neoconservatori e conservatori nazionali su come rispondere al mondo liberal e alla sinistra """"woke"""". Hazony fornisce una nuova base teorica per il conservatorismo superando il liberalismo moderato di Hayek e Strauss e il tiepido conservatorismo dei """"fusionisti"""" degli anni Sessanta attingendo a decenni di esperienza personale nel movimento conservatore e sostenendo che nel ventunesimo secolo è possibile una rinascita del conservatorismo in Occidente."" -
Manuale di resistenza al pensiero unico. Dal gender al transumanesimo
Negli ultimi anni in Italia e nell’Occidente si sta realizzando l’egemonia culturale e sociale del pensiero gender e trans-umano con cui l’uomo mira ad auto-crearsi seguendo una visione relativista della società. Così, il maschio e la femmina devono lasciar posto all’identità di genere auto-percepita, papà e mamma da genitore 1 e 2 e il compito educativo dei genitori è usurpato dall’ideologia gender. Tutto diventa famiglia e dunque nulla più è famiglia. La stessa fede in Dio è irrisa e messa fuori legge. In questo libro Simone Pillon indaga la deriva sociale in atto proponendo soluzioni per contrastare il pensiero unico e lasciare a chi verrà dopo di noi un po’ di buona terra da coltivare e un pezzetto di cielo da contemplare. Con una nota di Vittorio Sgarbi e una poesia inedita di Davide Rondoni. -
Immagini del cinema. Viste da Gian Luigi Rondi. Con un'intervista a Gina Lollobrigida e una testimonianza di Paolo e Vittorio Taviani
Il Cinema si racconta per immagini attraverso un protagonista del cinema italiano. Dall'archivio di Gian Luigi Rondi - critico cinematografico e organizzatore culturale - emergono i maggiori protagonisti del cinema mondiale. Da Charlie Chaplin a Matteo Garrone. Un viaggio per immagini attraverso l'universo dei miti del cinema. Un'intervista a Gina Lollobrigida e una testimonianza di Paolo e Vittorio Taviani completano il volume. -
Libri sulla via della seta. Da Roma a Teheran. Ediz. italiana e persiana
Dal fondo antico della seicentesca Biblioteca Angelica di Roma emergono volumi e preziose pergamene, carte geografiche ed incisioni che testimoniano come il rapporto con l'antica Persia (oggi Iran) sia sempre stato per l'Italia fonte di cultura e commercio. Riccamente illustrato, il volume contiene LI tavole riprodotte. Il volume accompagna la omonima mostra alla Biblioteca Nazionale di Teheran (Libri sulla Via della Seta: da Roma a Teheran) che si è tenuta a Teheran dal 3 al 13 maggio 2017. -
Moccoletti romani
"Sono saggi che descrivono con un punto di vista arguto e non convenzionale i grandi """"episodi"""" della vita culturale dell'Urbe, dalla """"Corsa dei Barberi"""" di via del Corso che si disputava alla fine dei Carnevali ottocenteschi, ai grandi film realizzati a Cinecittà, il cui simbolo immortale è Federico Fellini. Il titolo """"Moccoletti romani"""" allude alla festa di Carnevale, più volte documentata da illustri viaggiatori stranieri come Goethe, Dickens e Millet come un tripudio di luci che illuminavano la notte successiva alla corsa dei barberi in via del Corso e che segnavano l'apice e la morte del carnevale al grido di """"Mora ammazzato chi non porta il moccolo!"""" Era un augurio bonario e affettuoso che invitava il pubblico al gioco dello spegnimento della candela o del lume della lanterna."""" (dall'introduzione di Luca Verdone)" -
Il peccato di Michelangelo. Dietro le quinte del film di Andrei Konchalovshy sul genio del Rinascimento
Questo è un libro, ma è anche un film. ""Un film di Andrei Konchalovsky, un capolavoro in cui si piange e si esce un po' frastornati, tanto è diverso da tutto ciò a cui siamo stati abituati negli ultimi trent'anni, tanto è distante da tutto ciò che quella finta nar-razione vuole consegnare al nostro immaginario. Con Il Peccato si entranelle case vere e nei sentimenti veri del Rinascimento, se ne sentono gli odori raffinati e i fetori insopportabili. Si esce dal film con l'impressione di aver capito finalmente qualcosa di importante, di aver capito che la chiave del Rinascimento italiano e del lavoro di Michelangelo fu il coraggio, coraggio forse troppo cinico, ma il coraggio di andare oltre tutti i limiti che avevano tenuto prigionieri gli uomini per mille anni, e oltre quei limiti aprire le strade che hanno portato alla nostra modernità. Nel bene e nel male il film sarà sicuramente ricordato come una delle poche chiavi di lettura offerte dal cinema moderno per l'arte del passato"""".""