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Le percezioni
[...] che ciò che noi chiamiamo vita non è altro che creazione, e che tutto ciò che si trova all'infuori del punto di creazione è, per dirla in termini astratti, il ""vuoto del cosmo"""". Tutto, a partire dal respiro che produce il polmone dell'essere umano, al bacio che si dà al proprio amante, alla zuppa che si cucina sulla stufa in una sera d'inverno, è creazione, e ciò che è creazione porta sempre ad una nuova, ulteriore creazione. Siamo, sostanzialmente, sempre genitori di un qualche embrione che forse si svilupperà e darà sfogo ad una forma di vita."" -
Filastroccando
"Trenta filastrocche si susseguono, ognuna introdotta dal titolo esplicativo volto al rifiuto di inutili ambiguità, fissata dal numero d'ordine che le tiene in fila come brave scolarette. (...) Italo Spada non è un bambino, da molto tempo. Ma quando gli anni alle spalle sono più di quelli che restano, forse ci piace tornare indietro per incontrare quel bambino che ha avuto troppa voglia di crescere. (...) Perché rinunciare alla favola? Le Favole, o Fiabe che siano, continuano ad esercitare una grande attrazione anche negli adulti, sia scrittori che lettori. Il piacere di compiere acrobazie sul moltiplicarsi dei piani allegorici è un esercizio metaforico che libera la mente senza forzarla."""" (Maria Teresa Ciammaruconi). Età di lettura: da 5 anni." -
I fantastici racconti di Maki Folletto
Streghe sapienti, magici aiutanti: pesci, tigri, basilischi e pennuti spaziali, in una girandola di avventure dove si affronta la difficile arte di crescere. Prove difficili e curiose... Fantastiche avventure e storie strabilianti, dallo spazio, ai boschi, agli abissi, raccontate da un amico del tutto speciale: Maki Folletto, il tarsio spettro racconta-storie. Età di lettura: da 6 anni. -
Cafunè
Ci sono emozioni intraducibili, come quelle di accarezzare i capelli della propria amata, il senso della parola portoghese ""cafuné"""". Ci sono momenti in cui le parole si asciugano e diventano un ritmo sinuoso, un inverno acustico, una lacrima accennata, un bacio che sboccia e contagia di rosa, un ricordo in tutù, una speranza sorridente. È in quegli attimi che bisogna scrivere per vivere e vivere per ricordare."" -
Maree
La marea è la forza trascendente del mare, che non rallenta, non si ferma, che sa come indietreggiare per andare avanti. Ogni donna ha dentro una marea che la spinge a crescere, a lottare, a vivere. Sull'orlo del mare tra tempeste di forze e canti soavi si sono incrociate alcune donne straordinarie. Protagoniste di esistenze complesse, di storie intrecciate, di rivoluzioni semplici, di rinascita. Maree è l'unione di queste attrazioni, dei venti ribelli, di donne viandanti che lasciano una luce di passi luminosi. Donne che tracciano sentieri sconosciuti alla mente. Da questa alchimia meravigliosa si sprigionano i versi sospesi nell'attimo, crudi, struggenti eppure audaci e consapevoli. Maree è una celebrazione alla donna nel suo profondo significato di radice della vita, di linfa che trasuda amore. -
AstraZen. Antivirale complex
Preso da un rigurgito metapsicoemozionale, l'Autore, in precedenza propenso ad abbandonare il ruolo di scrittore depennalizzato, ha deciso di protrarre la propria carriera, presentandosi ancora una volta con foga sulle oscenografie del mondo con questa nuova raccolta di aforismi. -
Una donna di mare
«A volte, per andare in una direzione siamo costretti ad andare prima in un'altra all'apparenza opposta». Mario Amato è un medico di origini italiane, indossa cravatte di seta, ha un rapporto esclusivo con l'acqua e abita in un palazzo non lontano dal porto di Nizza, con sua moglie, donna ricercata che parte spesso. Quel lunedì mattina, un titolo inconsueto sul «Nice Matin» attira l'attenzione di Mario. Poi il telefono squilla: è Chamonier, il proprietario dell'Hotel Wilson, che lo informa di strani fatti avvenuti quella notte. Amato scopre che qualcosa è davvero accaduto: tre medici che avrebbero dovuto partecipare al congresso per il diabete, sono stati assassinati. Nel mentre, Ceci Cerasa, cliente dell'Hotel Wilson, lascia l'albergo per dirigersi alla stazione di Ventimiglia, diretta a Singapore. Circondato da una congrega di personaggi difettosi, Frank Iodice scopre l'inganno e conduce il lettore in un diario precisissimo, non solo dei fatti, ma di certi cortocircuiti emotivi. L'autore ci regala un giallo algebrico, in cui si innesca una sfida a colpi reciproci per smascherare le ipocrisie attraverso il vetro di un acquario. -
Mani in alto pollo. Un giallo natalizio
A Natale lo fai il presepe? Guarda che è una cosa seria. Non farti illudere dalle apparenze, c'è poco da ridere, qualcuno qui ci ha rimesso gli incisivi. È una storia che ci tramandiamo da molti anni, e ognuno la racconta a modo suo, mettendo un pastore lì e un altro là. In questa, uno scellerato ha pensato di commettervi un crimine, e come spesso accade, quando cominci a indagare con attenzione, scopri che alcune cose sono sempre state davanti a te. Eppure, invisibili. -
Sogno d'amore
"Sogno d'amore"""" è una silloge di poesie, dopo tre poesie in memoria, tre poesie sull'amore per la poesia e alcune poesie scelte, a carattere amoroso dedicate a una donna già impegnata di cui il poeta è innamorato. Ma Galvagni avverte come tra loro, in un fugace incontro, sia scoccata una scintilla, """"la folgore d'un incendio"""" e sente che, per un gioco magico del destino, quest'unione s'avvererà in autunno per poi proseguire e giungere sino al matrimonio." -
Alla ricerca della scintilla
Ti capita mai di percepire una vocina dentro di te che dice: ""Voglio di più dalla vita!""""? Alla Ricerca della Scintilla è una dedica a tutte le donne che vogliono realizzare i propri desideri ed essere veramente felici. Quello di Stella, sotto forma di favola, è un percorso all'interno di sé e nel suo corpo, la vera chiave dell'autoconoscenza e dell'armonia. Un viaggio in un luogo incantato, verso una nuova donna, in grado di fiorire e amarsi come mai nessuno avrebbe saputo fare."" -
All'improvviso prof
Esiste davvero una seconda possibilità? Il protagonista del romanzo ""All'improvviso Prof"""" l'ha avuta davvero e non se l'è lasciata scappare, l'ha presa al volo e questa gli ha cambiato letteralmente la vita. La storia è un racconto confidenziale ed intimo di un uomo che ha perso sé stesso perdendo di fatto il bene più caro che ha, la sua famiglia. Una cattedra annuale rimette tutto in discussione e lui inizia pian piano la ricerca di sé, in una Potenza protagonista in piena pandemia. Il confronto con fatti ed esperienze importanti lo rimettono in gioco e fanno emergere il vero valore del docente e soprattutto dell'uomo."" -
Visibile invisibile
"Visibile Invisibile"""" è una raccolta di poesie che nasce dall'amore, dalla periferia e dalla notte. Nei luoghi o nei momenti in cui vivere è a tratti grezzo, povero, ma romantico, i movimenti dell'animo si illuminano in modo da essere catturati e ricordati. L'inanimato e il naturale offrono istanti poetici che legano intimamente con la percezione umana, i tormentosi pensieri e i sentimenti partecipano al contrasto degli elementi ambientali." -
Si fermi signora Eco, chiacchieriamo un po'
Quando ci si pensa persi, lo spazio è privo di forme e le contiene tutte allo stesso tempo. Si vaga cercando il vagare stesso. Quando, invece, si cerca l'origine di quella perdita, allora la prima assenza della propria vita diventa la traccia da cui partire, da ritrovare. La signora Eco è la musa di ogni alterità svanita, è la voce che non possiamo imitare. Ma, perché almeno una parola sia sincera, il sé deve dirsi i suoi segreti, l'altrove non deve essere controllato, le paure devono essere cantate nel ritmo dei loro brividi. -
Les enfants de la lune
Nel luogo dell'erranza, noi dal basso spingiamo avanti tutta. Siamo il sé miscredente di chi non è identico a sé, il grande velo caduto sulla schiera innumere dei barattati. Siamo la figliolanza diseguale, il prodotto di una maternità prolifica, l'inversione che il calcolo accorda all'innocenza. Noi siamo l'eccedenza del consumo. Siamo ""I figli della luna"""", il lato oscuro del verso-dove stare. Léve les yeux, baisse le menton! Nell'alchimia quotidiana di sorrisi ridestati in una commozione senza nome, troverai anche il tuo. Ciascun sé è bastardo e di quella luce brillerai di gloria piena. Per natura tutti uguali."" -
Escursioni
È notte. Una ninnananna evoca un flusso di memorie abitato da presenze spettrali ed emozioni che si stagliano come lame. Questa è la curva minima di un'onda che scava nelle crepe di ricordi sepolti, frugando tra i frammenti di un dolore disperso nel tempo. Al fondo un lungo silenzio. Gli sguardi si ritirano, le immagini si assottigliano e il rumore lascia spazio all'ascolto intimo di una voce che pulsa insistente, una vibrazione profonda e luminosa che innalza l'onda verso la sua massima ampiezza. -
Scuola e dintorni
Seconda raccolta di poesie dell'autrice dedicata ancora alla scuola. Il carattere, sempre umoristico-satirico, diviene a tratti didascalico, a tratti allegorico. I confini della poesia questa volta si allargano e comprendono non solo la scuola in sé con i suoi mille problemi, le sue vittorie, le sue normative, ma anche l'importanza della cultura in senso lato che rende liberi, l'amore per gli animali, le buone pratiche alimentari, i temi delle lezioni. -
Puerperium
Apre la silloge il poemetto che dà il titolo al libro, e lo fa parlando della condizione dell'uomo. È come se Domenico Russo, con Puerperium, registrasse le variazioni di un'estensione cutanea che si rilassa dopo che la vita si è contorta in essa per molto tempo. Visioni, scampoli di presente, lasciano presagire nuove consapevolezze. Finestre si schiudono su spazi aperti, su luoghi attraversati da voci, su un caos spiritualmente arido ma unito dal materialismo. La sua scrittura si interra attraverso le aride crepe del terreno dell'oggi lasciando affiorare le sensazioni di uno stare obliquo e trepidante. -
La pancia dei pupazzi
"La pancia dei pupazzi"""" è il viaggio dentro il corpo di una donna, dall'infanzia alla maturità. È suddiviso in quattro fasi lunari: Luna piena, Luna del primo quarto, Luna dell'ultimo quarto, Luna nuova. Frammenti di vita vissuta e immaginata, dolori subìti e inflitti, conflitti, lampi di gioia assoluti e riflessioni sul mondo e sul senso del vivere. Una danza di note su uno spartito che mai approda - né ha la pretesa di farlo - a un canto compiuto. A scrivere la partitura, colei che è cosciente di essere nata obliqua. Naturalmente portata a scivolare dentro le cose e ad assumerne le sembianze." -
L' infinita vanità del tutto
La raccolta spazia dalle tematiche esistenziali agli affetti familiari, da poesie sociali e politiche ad altre dal contenuto filosofico. Nonostante non sia ravvisabile una sola lex operis, lo stile è certamente prosaico, la scelta attenta delle parole imprime alle poesie un lirismo che ricorda il modo tradizionale di fare poesia. Il titolo è un verso tratto dal canto ""A se stesso"""" di Giacomo Leopardi, appartenente al ciclo di Aspasia: è una traduzione del vanitas vanitatum con cui si apre il """"Qoelet"""". Il libro cerca di individuare la funzione della poesia nel contesto della società contemporanea. Il leitmotiv della sua morte è infondato: la poesia è frutto dell'originalità e cristallizza il magma caotico della vita in forme che sono destinate ad essere superate. Attraverso la lirica l'uomo cerca da sempre di rappresentare la propria identità e di cogliere la bellezza (oppure la vanità) dell'universo."" -
Non mi piace la parola nemico
Non può piacere la parola nemico a chi vive sulle sponde dello Stretto, su una terra di passaggio, così prossima a un'altra; non può piacere, in una fase personale e collettiva liminale, in cui la trasformazione di un modo consueto di fare e pensare si mostra inevitabile, mentre il nuovo fatica a farsi strada. Soprattutto, la parola nemico non può piacere a chi sperimenta, senza pregiudizi, come ciò che il conflitto svela vale quanto una poesia. Ed è proprio alla mediazione della poesia, alla libertà dei suoi contenuti e delle sue forme, che l'autrice si affida per interrogarsi e interrogare le parole e il lettore, sull'esistenza e su questo periodo di transizione che stiamo attraversando.