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La prima pietra
La lettera innesca una serie di avvenimenti e di omicidi che coinvolgeranno il professor Annibale Lamera, stimato professore e poeta di fama il quale, pur sposato con una donna bellissima, si concede continue scappatelle. Per salvarsi dalla galera, il docente, una sorta di 'investigatore amatore' improvvisato, comincia una dilettantesca indagine che lo porterà a scontrarsi con ""la giustizia spietata dell'amore"""" e le sue conseguenze, fino a trovare il bandolo della matassa."" -
Frammenti
Il tempo consuma, annienta, divora, come il tarlo nel ventre della noce, cancella le tracce, irrigidisce i giorni. Memore, forse, dell'ombroso Lucifero montaliano che nella notte del mondo scende a sancire lo scadere dell'ora, la presenza del tempo, «lotta impari», getta così su questi versi l'ombra di un oscuro presagio. -
Le origini della follia
Alberto è un brillante Professore universitario di Psichiatria. Viola è un rampante Commissario di Polizia. In una Bergamo dove apparentemente tutto scorre senza intoppi, iniziano a verificarsi dei macabri omicidi. L'assassino sembra essere lo stesso, ma è difficile capire se si tratta di un folle omicida o di un omicida di folli. A Viola e Alberto il compito di scoprirlo. -
Le stagioni dei morti. Vol. 2
In primavera annichilisce una donna che tenta di uscire dal bozzolo. Un uomo, in estate, finisce ospitato dentro una struttura un po' ambigua, ed un altro, in autunno, affronta sé stesso strozzandosi in un ristorante. E cosa ci fa un uomo nudo e impalato al centro di un freddo salotto? Termina il ciclo di storie bizzarre e grottesche dei Morti. E come Le Stagioni, tutto ricomincia dal primo volume. -
I grandi scrittori non mangiano. Nuova ediz.
"I grandi scrittori non mangiano"""" è un mondo capovolto: antichi paesi abbandonati brulicano di vita, sogni e fiabe si mischiano alla più cruda realtà. Un teatro umano nel quale l'ossigeno ha l'effetto dell'oppio. Eroi del passato convivono con i protagonisti tra colonne sonore rock e primi piani cinematografici. Amori e sguardi nascosti. Vecchi treni e stazioni scalcinate. Transumanze scortate da lupi in agguato. Un nonno tramanda le favole al nipote: lo gnomo ucciderà il re; la notte sarà compagna della solitudine; la pioggia riempirà le scarpe di chi ha voluto perdere l'ultimo tram. Le storie di """"I grandi scrittori non mangiano"""", da viaggi interiori o reali, prendono forma di danza """"ruotante"""", ballata nel supermercato della vita." -
Una questione di stile
«Come si sa i poeti non sono i malati mentali, ma i medici della civiltà e Di Poce, in questo suo scritto, prescrive come cura, come medicina, lo stile, una forma verbale che abbia il potere perturbante di rimettere in sesto il battito cardiaco del lettore e del suo microcosmo...» (Tomaso Kemeny) -
L' entropia nel mondo di Diana
«Ma il dubbio è: ""qual è il dolore più grande per un figlio, avere due genitori separati, ma felici o avere due genitori vincolati ad un matrimonio fatto di menzogne, ipocrisie e tradimenti, ma infelici? La terza ipotesi, quella di un matrimonio sereno non esisteva nella realtà, almeno non esisteva nel mio mondo costellato sin dall'infanzia dalla lacerazione ed esacerbazione delle relazioni coniugali che, come un filamento genetico, legava l'una all'altra, la sorte della nonna, della mamma e della figlia""""»."" -
Apocatastasi
Il significato della parola ""Apocatastasi"""" ha origini nella cultura ellenistica e cristiana. Fa riferimento alla fine dei tempi intesa come salvezza universale. Il filosofo Origene includeva nell'apocatastasi ogni creatura, anche demoniaca. Negazione della dannazione eterna, salvezza garantita, verità religiosa inutile a finalità disciplinari. Così, questa fine dei tempi, diventa il movente del presente. In queste poesie si respira costantemente quella che De Martino avrebbe definito come """"crisi della presenza"""". Un viaggio temporale e corporeo. Momento di verità, al di fuori dalla coscienza, rivelazione millenaristica. Grande sofferenza di volere amare, unirsi, laddove continuamente ci è chiesto di separarci e a nostro scapito godiamo di questa impossibilità."" -
Rosso (in luogo d'ogni amore acceso)
"Rosso (in luogo d'ogni amore acceso)"""" è un lungo coinvolgente cammino guidato dai versi incarnati nella naturalità del vivere i sentimenti, coniugata alla parte intima, onirica e contemporanea dell'autore. Dentro le lacerazioni e le ferite della nostra epoca, il poeta si muove in equilibrio di linguaggio, per approdare, in modo amabile e riflessivo, alla ideologia passionale dell'esserci. Una voce intensa, nutrita di multiformi frequentazioni che spaziano dalla Glück passando da Orazio e Lucrezio per approdare ai Sonetti d'Amore di Shakespeare. Nutrimenti non sclerotizzati, ma rivissuti in forme parentali di una lunga, laboriosa e originale ricerca linguistica. Una tale ampiezza di orizzonti di studio e ricerca letteraria ha consentito al poeta di oltrepassare i limiti dei linguaggi, per poi ricondurli alla ricchezza dei generi del passato e del presente, offrendole a prospettive future nel solco delle proprie passioni, spingendoci a cercare un senso nuovo per vivere soffrendo e amando. Quid sit futurum cras, fuge quaerere et (Orazio, Odi)." -
Là dove cadono i fulmini
Anno 1981, provincia pavese. Quando tutto inizia, Andrea, allora dodicenne, dopo una banale lite col fratellino, rimpiange di non essere figlio unico. Non può ancora conoscere cosa stia per riservargli il destino. Sempre che di destino si tratti. Perché ci sono desideri che non dovrebbero avverarsi mai. E con un prezzo troppo alto da pagare. Anche se a volte smarrirsi è il solo modo per trovare un significato alla propria esistenza. -
Da Via Giulia si vede il mare
"Da Via Giulia si vede il mare"""" è una raccolta poetica che unisce, nell'ispirazione e nella creazione, il mare e la città di Roma. Entrambi gli elementi, quello naturale e quello urbano, interpretati sia nei loro rapporti reali che negli intrecci e nelle corrispondenze proprie di un piano immaginifico esistenziale. Nei testi coesistono, dunque, la storia - il quartiere di San Lorenzo sotto i bombardamenti, così come l'omicidio di Pasolini all'Idroscalo di Ostia - e i sentimenti, dalla radice - il desiderio, la paura, la rabbia o la speranza - alla forma simbolica manifestata." -
Vita d'uomini morti
"Vita d'uomini morti"""" è un romanzo che si addentra nella parte più remota della mente umana per narrare una deriva esistenziale: a volte credere l'incredibile è l'unico modo per continuare a vivere." -
Poesie per chi cerca casa
Perché è stato scritto questo libro? Per riuscire a tradurre in parole quella strana sensazione che si prova quando si ritorna periodicamente nel proprio paese. Ogni volta qualcosa è cambiato. Ma non sai bene se dentro o fuori. Ogni volta senti un senso di estraneità che si approfondisce, un divario che si accresce. Il fluire delle generazioni, le facciate delle case, lo sfilacciamento di qualcosa. Ma questo mondo perduto, questo ""regno defraudato"""", vive ancora in mai sopite connessioni sinaptiche, vive negli odori, in certi sapori, nelle visioni pomeridiane durante la pausa caffè o quando la notte nel buio non riesci a prendere sonno per i troppi caffè. Il mondo riemerge anche se sei lontano in un altro emisfero, a fare a pugni con la vita, solo da fare schifo, ed è il tuo retroterra, l'impasto madre, l'unico nido ancora possibile in cui rifugiarsi dal caos del progresso e della storia."" -
AntoloGianni. Vol. 3
Ti ringrazio... del mio spazio... nel tuo tempo. -
Il non detto
Le parole edificano un mondo e tracciano le traiettorie che transitano e delimitano il quotidiano di un animale, l'essere umano, altrimenti privo di un proprio ambiente vitale e costantemente disorientato. Lo spazio bianco, che accompagna e circoscrive il discorso spezzato in verso, è lo spazio in cui quel disorientamento si rende manifesto, lo spazio in cui le parole costruiscono la dimora terrena dell'uomo: è il silenzio impossibile da dire su cui ogni parola può venire pronunciata. I brani contenuti ne Il non detto, per la prima volta pubblicati nel 2017 e qui riproposti in una veste rivista e rinnovata, simili a dei ready-made, sono dei tentativi di riscoprire, fra un rigo e l'altro, al di sotto di parole udite nell'evento più ordinario, quel silenzio in cui ciascuno detta ordine alla propria gratuità. -
Incandescente
La poesia attraversa la distanza tra significati e significanti. Ha il compito di dissolvere, dal participio passato latino dis-solutus: disfare, separando e disordinando le parti che compongono un tutto o mandando questo in frantumi. Le metafore, incandescenti, infuocate, ripristinano più veri e più lucenti i legami tra le parole, e delle parole con il nostro personale vissuto. Essa germoglia tra le macerie dell'anima dopo che, imprudente, si sporge a osservare la profondità del divario tra sé e il mondo. All'origine non vi è mai una pace interiore ma una vertigine di fronte al paradosso che fonda il senso. -
Finalmente Luna. Storia di furti, amori e miti
All'inseguimento dell'auto rubata, la road story di tre amici ritrovati alla rincorsa di un'illusione, un mito o forse del simbolo dell'amore per Luna, la ragazza che sarà protagonista dell'inevitabile scontro con i ladri. -
Poemario
Queste poesie - come qualunque poesia - non potevano essere tradotte letteralmente, perché il miscuglio di immagini e di suoni figlio di una lingua non corrisponde quasi mai a quello di un'altra lingua. Perciò, col permesso dell'autrice, mi sono preso la libertà di cambiare molti versi che solo all'apparenza sembreranno allontanarsi dagli originali, ma che in realtà vi sono quanto mai vicini. Leggere poesia in fondo vuol dire questo: fidarsi della parola scritta, perché a sua volta evoca quella invisibile - e sempre onesta - del pensiero. (N.d.T.) -
La poesia è potente soprattutto quando la si nega
"Se fossi un albero, senza dubbio sarei l'ulivo secolare che sta all'angolo della prima curva a sinistra della mia casa d'origine, in Puglia: a quello svincolo la memoria inflessibile cede uno dei primi ricordi di me, cinquenne, in giardino, che filosofeggio con foglie ed insetti. Penso sia avvenuta propria lì la scoperta, straordinaria e pericolosa, dell'uso delle parole. Il libro raccoglie sessantasei istantanee che marcano prepotentemente sull'andirivieni tra infanzia e adultità ed è dedicato a chi, in un mo(n)do o nell'altro, si sente sempre scomodo nelle vicinanze affettive. Anche quando sepolta, mistificata, negata la poesia si svela atto riparativo verso ogni orrore e ogni ferocia come una carezza inaspettatamente ricevuta.""""" -
Un altro inverno
"Un altro inverno"""" è una raccolta di poesie nata dopo un sogno. Al risveglio era ancora inverno, e giorno dopo giorno la neve si è sciolta. Le emozioni si alternano fra luce e ombra. Come la vita le poesie spiegano il cambiamento, l'eterno mutare del mondo. Un altro inverno conserva e preserva il seme del risveglio. Prepara ad un'altra primavera."