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Al gran ballo poesia
Invitato al gran ballo poesia, Giuseppe Rizzo Schettino si rende conto di un'amara verità. Troppo spesso la poesia ha perso il suo senso originario, la sua necessaria autenticità. Divenendo fine a se stessa, perde soprattutto l'unico suo valore, l'innocenza. La poesia non ha bisogno di orpelli o di fronzoli, ma di una onestà intellettuale che richiede di mettersi in gioco nel profondo: ""Fosse per me / sfoggerei il nudo / di mia calligrafia, / nature di penna, così / come i versi mi nascono""""."" -
La nostra vita a luce e cellulosa
Una raccolta che si propone come la vecchia pellicola di un cinema di oratorio: una cucitura di tanti diversi fotogrammi, di storie dimenticate e cadute durante le varie proiezioni. Martina e Sebastiano ne sono gli appassionati protagonisti. Insieme dovranno riappropriarsi del loro sogno cinematografico che rischia di spezzare per sempre il loro rapporto. -
Al-Hurryya. Storie d'amore, di guerra e di anarchia
Al-hurriyyah in arabo significa libertà, l'argomento principale di questi racconti. Ci sono banditi anarchici, cowboys, lotta di classe, morbi fatali, grigie periferie e atmosfere mediorientali. C'è la guerra, l'amore e la fantascienza. -
Nottivaga
"Nottivaga"""" è una raccolta di poesie notturne, nate in itinere, come inconsci esperimenti sulle proprietà terapeutiche delle parole contro il dolore. Ogni poesia è uno scorcio, che suggerisce il profilo di un momento, l'epifania che scaturisce da suggestioni di luoghi e persone. Il linguaggio sfrutta la metafora istintiva e gioca con la sinestesia, facendo della contaminazione dei sensi il suo spazio d'elezione. Si tratta di una raccolta viscerale, uterina, che si nutre di un universo simbolico intimo e carnale." -
Le liriche del viandante
La potenza delle liriche e dei versi qui presentati proietta il lettore attraverso il tempo, in un viaggio ambiverso tra passato e futuro spezzando oltremodo la linearità dell'attuale presente. Le esperienze quotidiane e le oniriche visioni si traspongono in versi vivi, crudi, veraci che il poeta ora visionario ora pragmatico riconsegna in nuova veste per il lettore. -
La ricerca inquieta
Il bisogno di dare un senso profondo alla vita è stato per l'autrice l'inizio di un incredibile viaggio alla scoperta del Sé. Le poesie contenute ne La ricerca inquieta sono il curioso diario di bordo di questa esperienza, ricca, movimentata, che segue il fluire della ricerca esistenziale. Luci e ombre, imprevisti e difficoltà, fino a cogliere il senso della trasformazione e della complessità della vita attraverso un metodo originale. -
Altro da sé
Il sottosuolo e la superficie sono due mondi opposti ma allo stesso tempo complementari: l'uno ha bisogno dell'altro per esistere. L'oscurità, irreale e buia, ospita ciò che alla luce non si può vedere, ciò che è sotterrato nei meandri dei nostri pensieri. Il passaggio dal sottosuolo alla superficie rende tali elementi visibili e vivi, fino a generare qualcosa di nuovo. Qualcosa di altro, che non appartiene a nessuno dei due mondi. Qualcosa che è altro da Sé. -
Didascalie per foto
"Bocconi di parole, pensieri che sfuggono alla lingua, ma che rimangono incastrati fra le dita. Una raccolta di attimi da trascrivere accanto a momenti già vissuti, già masticati per dare al tempo un linguaggio di carta. Qui quel che rimane è l'unica promessa, una certezza di ritrovare, anche domani, un pensiero che ci è sfuggito e questa raccolta ci offre la faccia più bella dello stare inchiodati in un luogo: il luogo del ricordo.""""" -
Ti amo ma sono asintomatico
Alla fine di una relazione d'amore non esiste mai un'unica verità. La realtà presente, passata e futura si sdoppia e si corazza per affrontare il dolore, il distacco, il ""lutto"""" come si è soliti dire... Questa raccolta poetica vuole essere il racconto di una delle due verità: la storia di una storia d'amore in quarantaquattro piccoli racconti poetici. Un amore così intenso da volgersi nel suo contrario, divenire tragico e inevitabilmente finire."" -
Il triangolo scaleno
Da un'infanzia protratta e felice a un'adolescenza tormentata e senza fine. Dall'atmosfera ovattata e rassicurante della provincia a quella anonima ed estraniante della Capitale. Il precipitare lento, e poi irrefrenabile, dalla vita immaginata a quella dolorosamente subita. È la storia di Matteo e della sua incapacità di diventare adulto, di accettarsi, di vivere una vita normale. L'abisso come possibile esito finale. Il Triangolo Scaleno è un romanzo di formazione, ma anche di denuncia, tenero e crudo, tragico e ironico. È una storia di amore e di disillusione, di disperazione e di redenzione. È dedicato alle promesse irrealizzate, agli ambiziosi senza talento, all'esercito di musicisti, cantanti, attori, scrittori, calciatori... a quanti non ce l'hanno fatta. -
Lo specchio di Sileno
L'Amore per la Storia e la Mitologia, unito a quello per la Basilicata, in una serie di quarantatré componimenti di metro vario. Ispirazioni ontologiche e oniriche si intrecciano tra i versi che, costretti in schemi o implosi e ripiegati su se stessi, riportano momenti della vita dell'autore, tra Maturità e Giovinezza, tra Essere e Voler Essere, tra un Passato meraviglioso e un Futuro di speranza. ""A Dio, all'amore in ogni sua forma, alla vita""""."" -
Tra la luce e gli abissi
Il poeta si spoglia delle sue inquietudini, dei suoi sudici indumenti intrisi di pensieri e mostra la sua anima, nuda, al lettore; questo suo spogliarsi è necessario per compiere un viaggio alla ricerca dei frammenti perduti dell'anima. Amore, natura e morte sono solo alcuni dei ""luoghi"""" in cui il poeta s'addentra nella speranza di comporre una personale visione dell'Universo passando attraverso le luci e gli abissi dell'animo umano."" -
Spandemia. Aforismi urbi et orbi
"Con il suo quarto libro di aforismi, l'Autore, scrittore depennalizzato di lungo corso, ha voluto portare a compimento il suo quadrittico di vilipendio al potere e alle svariate sfaccettature egoiche del genere umano. Tutt'ora egli permane un pensionato dello Stato, ma non del mondo, nonostante il Covid 19, e la conseguente chiusura dei confini internazionali e interpersonali, lo abbiano reso al momento per lo più partecipe di una tenda triage, piuttosto che del villaggio globale.""""" -
Memorie d'acqua
Se l'acqua ha memoria, il mare è un emporio di ricordi: le attese alla fermata del treno, i biglietti andata e ritorno sul bus, gli amori sempre completi e troppo vuoti. Ogni viaggio è un contorno di sensazioni, ogni volto è simbolo più umano di resistenza alla frenesia della contemporaneità: l'universo diventa uno schizzo innocente di dolore e meraviglia, stupore e sofferenza, col cuore pesante e gli occhi sempre pieni di vita. Così il mare si sente, anche quando non si vede. -
La Via Lattea
"Francisco Soriano costruisce il suo testo sul modello ideale di un itinerario, che ha per guida e per meta l'amore, come del resto si annuncia nell'epigrafe di ingresso, dalle suggestioni ungarettiane. Si raggiunge una stazione come di sosta, e si apre un flash-back, nell'alveo della corrente poematica: affiorano il dolore per una odiosa oppressione che soffoca la divinità dell'uomo, la viltà lacerante di un tradimento avvenuto e della menzogna, il male per una restrizione che piaga le carni."""" (Marcello Carlino)" -
Il seme dell'uomo
Tre sezioni, tre intagli nel corpo vivo della parola. Un cuore centrale di vegetazione lussureggiante, la sacralità della condizione terrestre. Il seme dell'uomo è questo: la «ricerca - scrive Alessandra Di Meglio nella prefazione - di un nuovo linguaggio evocativo, primordiale, naturale, che sappia alternarsi ai silenzi e imparare la lingua degli esordi, come atto di rifondazione. Recuperare un linguaggio equivale a riformare e a ricreare. La lingua non ha il potere di rifondare l'antico foedus tra uomo e natura, ma può istituirne un altro tra sé e l'Autore. Nella poesia di Marco Russo l'antico seme materico si è convertito in voce fertile, si è tramutato in formula magica che rammenda l'amore e che, nell'incedere del tempo e nel taglio profondo della sua ferita, resta come traccia viva in grado di sottoporre all'attenzione di chi sa riconoscerla l'infinita bellezza del vero.» -
Quanto volano alti i pesci rossi
"Custodire in vasetti le proprie parole nel mutare della propria natura oltre l'immaginario di una boccia d'acqua. La vita in quell'istante era un continuo controtempo in ritardo con i ricordi. L'ultima cosa che ti ho detto, quello che abbiamo mangiato, la luce che c'era, il tuo abbraccio. Io che accoglievo quel silenzio come un regalo, l'auto che veniva a prenderti. Era un toast con il tonno quello che mangiammo e mentre annotavi sul taccuino la ricetta le parole non avevano più una forma. Già te ne eri andata.""""" -
Senza me
È una silloge nata dal conflitto tra impulsi solo in apparenza antitetici: il malinconico abbandono che svuota l'essere nei suoi momenti più bui e la straordinaria forza della rinascita che ne salva i sogni. Passando per la sofferenza tradotta in fotogrammi onirici e lampi di ricordi tatuati a fuoco, il ritmo dei versi suggerisce percorsi affinché il futuro possa riannodarsi al passato restituendo linfa al presente. A legare le liriche, un tempo sospeso che trova nelle pause dal vivere l'energia per ricucire gli strappi dell'animo con fili d'amore. Così, l'introspezione diventa filtro e stimolo per un risorgimento esistenziale. -
Luce d'aurora
Luce d'aurora, a esclusione delle prime due poesie in memoria dei genitori scomparsi, è una silloge di poesie a carattere prettamente amoroso. Narra la storia di questo grande amore con Ely (diminutivo e vezzeggiativo confidenziale di Elisa) dalla fine della storia con Anna, per poi avere il suo preludio in inverno sino a culminare in primavera e ancor più in estate. Lo stile è né classicheggiante né postmoderno bensì tradizionale. È un libro che afferma la voce del poeta milanese Marco Galvagni come forte, univoca e tagliente nel nostro panorama poetico. -
Non scomodiamo Baudelaire
"Non scomodiamo Baudelaire"""" racconta l'amore con ostinata limpidezza. Nei versi, la passione è palingenesi del mondo, forza che distrugge tutto ciò che gli amanti hanno conosciuto fino a quel momento, per riconsegnarli a una purezza nuova. Le poesie toccano il tormento del desiderio, la sofferenza della separazione ma anche l'estasi dell'unione, la guarigione e la rinascita. L'amore consuma il timore e l'insicurezza, dona il coraggio di denudare il fallimento e l'impotenza, per rendere gli uomini alla loro divinità - l'immane coraggio di stare nel tempo e reggere il peso di creare. Le poesie abbracciano la quotidianità, ne aiutano lo scorrere con delicatezza, erigono l'ultimo possibile riparo per una fragilità colta nella sua indicibile perfezione. Sono """"pilastri/per essere immateriali in questa vita""""."