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Neutralità climatica e decarbonizzazione. Interessi in gioco e salvaguardia del creato
La questione del contributo umano ai fenomeni meteorologici estremi e al rapido riscaldamento del clima richiede decisioni immediate che si fondino su dati scientifici certi e verificati. Per dare un contributo in questa direzione, la facoltà di Scienze Sociali della Pontificia università san Tommaso d’Aquino in Roma ha finanziato, nel 2020, una ricerca triennale sulla neutralità climatica e la carbonizzazione dell’economia. Il libro presenta il risultato del lavoro del gruppo di ricercatori e accademici, religiosi e laici, coordinati da p. Alejandro Crosthwaite, O.P., e Luigi Troiani. Vi sono raccolti e commentati dati scientifici su economia, energia, auto elettrica, ambiente terrestre e marino, biodiversità etc. aggiornati al 2023, e l’analisi delle posizioni di Santa Sede e Ue, caso esemplare di come politica e religione possano convergere sulle soluzioni da dare ai problemi cruciali dell’umanità. -
Instituta. Rivista di Storia delle istituzioni europee e internazionali (2022). Vol. 2
Saggi Luca Bartolucci, Il Parlamento italiano in uno degli snodi cruciali dell’integrazione europea: la ratifica del Trattato di Maastricht Luca Bussotti, Dalla SATO alla ZOPACAS. La costituzione di un’area di pace e cooperazione nell’Atlantico Sud in prospettiva brasiliana A trent’anni dal Trattato di Maastricht / Thirty years from the Maastricht Treaty Antonio Varsori, Il Trattato di Maastricht nella storiografia UbaldoVillani-Lubelli, Il profilo storico-istituzionale del Consiglio Europeo dopo il Trattato di Maastricht Giovanna Tosatti, Alle origini del Comitato delle Regioni Confronti e discussioni / Comparisons and debates Andrea Becherucci, Le fonti archivistiche conservate dagli Archivi Storici dell’UE sul Trattato di Maastricht Ronald Car, Il Global Constitutionalism visto dalla storia delle istituzioni politiche. -
Raccogliere, ordinare, esporre. Grande guerra e musei di storia a Milano (1915-1943)
Fin dall’inizio della Grande guerra, gli oggetti legati al conflitto furono raccolti dai musei di storia perché venissero conservati e trasmessi alle future generazioni: in questo modo anche i musei di storia erano parte di una operazione culturale che rafforzava il patto nazionale tra combattenti e civili, legittimava la scelta dell’intervento e dava un senso alla morte di massa. La città di Milano si dotò precocemente di un civico museo di storia, inaugurato nel 1885 con il nome di Museo del Risorgimento nazionale; dal 1896 al 1943 rimase nel Castello Sforzesco, dove esponeva anche i numerosi reperti e oggetti della Prima guerra mondiale; successivamente passò a Palazzo Moriggia e dal 1963 al 1995 a Palazzo Morando, come nuovo Museo di Storia contemporanea. Da allora a Milano non è più presente uno spazio espositivo permanente dove vedere gli oggetti legati alla Grande guerra raccolti dal civico museo di storia. Questo libro intende colmare almeno in parte tale silenzio espositivo ripercorrendo la storia museale degli oggetti legati alla Grande guerra per il periodo compreso tra l’inizio della raccolta e il 1943. -
I principali monumenti architettonici di tutte le civiltà antiche e moderne
I principali monumenti architettonici di tutte le civiltà antiche e moderne, traduzione dei Bilder zur Geschichte di Josef Langl, si rivolgono innanzitutto, come sottolinea Antonio Labriola nella Prefazione, a “tutti i giovani che attendano in qualunque ordine di scuole allo studio della storia”; le schede di sessanta monumenti rappresentativi di popoli e civiltà, dall’Egitto all’India, dalla Grecia a Roma, al mondo arabo, all’Europa gotica e rinascimentale fino alla “barbarica” Russia, offrono al lettore la possibilità di ripercorrere le vicende storiche legate a ciascuna opera architettonica, descritta nei suoi specifici caratteri attraverso una prosa chiara e precisa, attenta nel calibrare l’uso di termini specialistici. Ogni scheda è corredata dell’immagine del monumento che, considerata “utile complemento” dai pedagogisti di fine ’800, oggi avvertiamo quale elemento indispensabile alla piena comprensione dell’opera d’arte. -
Rivista storica del socialismo (2023). Vol. 1
Contenuti del numero 1/2023: I fondamenti della Repubblica di Sergio Mattarella Saggi Il mancato esilio americano di Modigliani di Paolo Bagnoli “Noi non facciamo del partito un feticcio”. Carlo Rosselli fra il PSU e il PSLI di Nicola Del Corno Socialismo e pacifismo: W.E.B. Du Bois, Pietro Nenni e i Partigiani della pace di Marco Sioli Un profilo di Gino Giugni - Parte seconda di Francesco Liso Archivi e documenti Un diario inedito sul Novantotto: Rosa Genoni e le giornate del maggio di Michele Gamba Un fortuito e fortunato ritrovamento. Undici epistole inedite di Carlo Rosselli a Gaetano Salvemini di Enno Ghiandelli Noterelle e discussioni Schede e segnalazioni Campo di Marte I silenzi della memoria. -
E se fosse adesso?
Quante volte rimandiamo qualcosa per paura, per indecisione, a causa delle nostre insicurezze? Quante volte ci lasciamo sfuggire un’opportunità perché non sappiamo deciderci e cogliere l’occasione? Quante volte esitiamo davanti a un passo importante che potrebbe cambiare tutto, paralizzati dal pensiero delle conseguenze? I protagonisti dei ventuno racconti che compongono l’antologia dei “Giovani Scrittori IULM” di quest’anno si trovano a fare i conti proprio con queste sensazioni: c’è chi deciderà di cambiare la propria vita, chi sceglierà finalmente di lasciarsi il passato alle spalle e tornare a vivere, chi riscoprirà il valore dell’amicizia, chi lascerà tutto per inseguire i propri sogni o l’amore – che sia per sempre o solo temporaneo –, chi arriverà a uccidere pur di sentire qualcosa. C’è un tratto però che accomuna questi racconti: la consapevolezza che il tempo per rimandare è finito, il momento di prendere una decisione è adesso. -
Dialisi peritoneale. Una cura domiciliare per fronteggiare la malattia
Quando una persona perde la funzione dei propri reni, la sua vita cambia, e anche quella dei suoi familiari. La dialisi, le medicine, la dieta possono condizionare la vita quotidiana, influenzare lo stato emotivo e obbligare a uno stile di vita più opportuno. Obiettivo di questa guida è fornire le informazioni più idonee per affrontare ogni tipo di situazione. Una buona conoscenza di quello che sta accadendo aiuta la persona in dialisi e i suoi familiari a comprendere meglio la malattia e i disturbi che da essa derivano, a partecipare alle decisioni terapeutiche e a gestire la terapia. Solo così si potrà convivere bene con la malattia e riorganizzare al meglio la vita futura. In Italia sono migliaia le persone in dialisi e molte di loro hanno imparato a conviverci e a prendersi cura di sé. ANED vi è vicina e potrà darvi ulteriori informazioni sui tanti provvedimenti nazionali e regionali che proteggono e aiutano una persona in dialisi ad avere una vita il più possibile normale, come esenzioni per l’assistenza farmaceutica, lavoro, collocamento, invalidità civile, agevolazioni fiscali per i disabili, immigrazione, muoversi e viaggiare, guide informative sulla dialisi e trapianto. -
Comparatistica (2023). Vol. 1
Alberto Destro, Figure e figurazioni nella poesia di Rilke Barbara Di Noi, Danza e disegno: Rilke, i Sonetti a Orfeo Francesco Ferrara, La filosofia dell’alterità nella composizione tra precetti e giustizia Mauro Nervi, “Ora si compie la giustizia”. Potere, diritto e giustizia Nella colonia penale di Franz Kafka Giovanni Turra, Frequentazioni parigine di Alberto Savinio: «Les soirées de Paris», Guillaume Apollinaire, Max Jacob Lorenzo Cittadini, «Un siciliano a Parigi». Gli itinerari francesi di Leonardo Sciascia Pier Paolo Pavarotti, Ancora un esempio di intertestualità borgesiana in Sciascia? Il curioso caso di Guayaquil (1970) e Schopenhauer nella filigrana del Gioco di Società (1967) alla luce delle rispettive raccolte Francesco Paolo Alexandre Madonia, Brisures du romanesque: La Maldiction de la Madone, ou d’une pratique ironique du docufiction Alessandro Scarsella, Comparazioni per un romanzo allusivo di Carlo Della Corte. Grida dal palazzo d’inverno (1980) Confronti e interventi Anna Antonello, Kurt Tucholsky, tra poesia e musica Antonietta Bivona, «Donner de grands coups d’aile imbeciles» ou traduire le théâtre a l’écran. -
Percorsi e approdi della letteratura umoristica: Sterne e Pirandello
Settecento e Novecento, Laurence Sterne e Luigi Pirandello, Tristram Shandy e Vitangelo Moscarda. Una comparazione critica fra realtà, storie e personalità che, per quanto distanti fra loro, si scoprono più che mai vicine. Una convergenza strutturale e tematica imperniata sulla poetica dell’umorismo, rivelatrice di quanto digressioni comiche, disarticolazioni semantiche ed equivoci testuali accomunino le sensibilità narrative dei due grandi maestri dello straniamento. Un percorso metaletterario che descrive il caos della vita e che trova nella tragicità del riso il solo strumento per una sua profonda comprensione. -
Il ragazzo delle pietre colorate. Una storia tutta italiana
Da bambino, nelle campagne e nei boschi del Comasco, trascorreva giornate intere a raccogliere instancabilmente pietruzze e sassolini colorati. Poi tornava a casa, apriva la valigetta realizzata dal padre e vi riponeva i suoi piccoli tesori, catalogandoli e rimirandoli di continuo. Il piccolo Alfredo aveva un sogno: rendere il mondo brillante e colorato, proprio come i suoi preziosi minerali. Oggi, può dire di averlo realizzato. Questa è la storia della Ramponi, nata nel 1988 nei cinquanta metri quadrati di un garage e moltiplicatasi negli attuali cinquemila. È il racconto di un’incrollabile determinazione e di un’inestinguibile passione, che hanno permesso ai sassolini nella valigia di Alfredo di divenire strass, borchie, pietre sintetiche, capaci di calcare i red carpet delle più alte firme della moda, di collaborare con i più affermati artisti e di collezionare riconoscimenti sul piano internazionale. -
Giacomo Benevelli. Omaggio all'amico scultore
Questo libro è un omaggio allo scultore Giacomo Benevelli. Alla vita di un artista al quale Milano non ha ancora riconosciuto il valore che gli spetta. Una cattiva sorte che non è toccata solo a lui, ma anche a molti altri scultori milanesi, che da Milano hanno fatto grande la storia della scultura moderna italiana e internazionale. Le opere di Giacomo Benevelli riportate in questo volume coprono un arco lunghissimo della sua vita artistica, dal 1952 al 2009. Una vita vissuta nella coerenza, con generosità ed entusiasmo. -
Il talento di Fausto. La storia di Fausto Cippà e della sua azienda
Qualche volta si domandava “Ma Signor Cippà, chi glielo ha fatto fare?”, “Signor Cippà, ne è valsa la pena?”. Sì, ne era valsa la pena, comunque sarebbe andata a finire ne era valsa la pena. Precorrere i tempi, intuire i bisogni del prossimo, reinventarsi e superare di volta in volta i limiti e i vincoli del presente per aprirsi al futuro. Sperimentare, rischiare, impuntarsi e farcela. Questa è la storia dell’impresa Cippà Trasporti, nata dal talento di un vivace ragazzino che a partire dal Ticino ha saputo raggiungere il mondo. È il racconto di come curiosità, determinazione e collaborazione abbiano reso ogni “pazza idea” una concreta realtà, fatta di passione, competenza e professionalità. -
Inter 2022-2023. Pensieri e patemi di una stagione speciale
Quando, vicino a Ferragosto, ci apprestavamo a vivere quest’anno in nerazzurro – anno anomalo per via di un Campionato del Mondo nel mezzo – mai avremmo pensato di ansimare per cinquantasette partite. Cinquemila centotrenta minuti regolamentari, oltre quattrocento minuti di recuperi, trenta minuti di supplementari. Giornate e settimane spese in chat, messaggi, dialoghi al bar; per chi ci crede, preghiere e visite ai santuari. Un’annata anomala, complessa, un ottovolante sempre in movimento che non è tornato mai alla partenza; una girandola di emozioni, imprecazioni, maledizioni, gioie incontenibili, sorprese incredibili, mesta rassegnazione. È stato un anno di Napoli; cinquantasette, nella smorfia di quel pezzo di mondo incastrato di fronte a un vulcano, è il numero del gobbo. Gobbo che porta con sé la sconfitta della vita e la fortuna per chi lo incontra; accarezzarne la propaggine anomala genera sorte, il cornetto la sua espressione. Gege, un mio caro amico, intuendone le doti ne ha fatti confezionare molti, di colori nerazzurri, per propiziare questo cammino. Tragitto che, nei punti suoi più bassi è sembrato anticamera dell’Ade, nei suoi picchi ha generato stupore e meraviglia. -
Inventario delle lettere a Raffaello Ramat conservate presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze
Critico letterario, docente di Letteratura italiana presso il Magistero di Firenze e politico, Raffaello Ramat (1905-1967) è stata una figura di assoluto rilievo nel panorama culturale e politico fiorentino tra gli anni Trenta e Sessanta del Novecento. Fondatore nel 1941 insieme ad Alberto Carocci della rivista «Argomenti», soppressa dal regime fascista solo dopo pochi numeri, per le sue idee subì per ben due volte il carcere e il confino. Divenne partigiano e, nel dopoguerra, fu consigliere comunale e poi assessore alle Belle Arti nella giunta di centro sinistra del comune di Firenze, guidata dal sindaco La Pira. Il fondo di lettere, donato dagli eredi alla Biblioteca nazionale di Firenze, testimonia i rapporti di Ramat con i maggiori studiosi, docenti e critici letterari del secolo scorso quali Luigi Russo, Mario Fubini, Walter Binni, Attilio Momigliano, Enrico Falqui, intellettuali e politici della statura di Piero Calamandrei, Giorgio Spini, Guido Calogero, Lelio Basso, Sandro Pertini, Giorgio La Pira, scrittori e poeti come Angelo Barile, Pietro Mastri, Giorgio Bassani, Vasco Pratolini, Gianna Manzini. -
Ars medica nelle Gallerie degli Uffizi. Nuova ediz.
Questo volume aiuta a comprendere come, storicamente, i canoni estetici fossero diversi e mutevoli tanto quanto le idee sulla fenomenologia di salute e malattia, e come nell’espressione artistica il bello possa manifestarsi anche in presenza di patologie evidenti all’occhio di un clinico esperto. Ma soprattutto, il merito degli studiosi che vi hanno partecipato è quello di aver messo a confronto campi del sapere diversissimi tra loro, alimentando la sempre fruttuosa discussione interdisciplinare e aiutando a comprendere la storia dell’arte attraverso quella della medicina. I capolavori delle Gallerie degli Uffizi si trasformano in strumenti didattici e si arricchiscono di nuove chiavi di lettura per visitatori, turisti, curiosi. Il mondo della Medicina, infatti, affiora in queste opere, diventando spunto per originali approfondimenti e per inedite incursioni. Diventano, in questo modo, pretesti per mettere in luce aspetti della cultura medica del passato e del presente, interpretazioni altre, utili a sviluppare l’occhio artistico e l’occhio clinico. -
Le miniere di Porter
Un noir metafisico, due amiche che si ritrovano per portare alla luce un nuovo sapore, estraggono da una serie di fatti incalzanti nuove opportunità di crescita. Con spirito indagatore e in nome di una ""consapevolezza diffusa"""" di cui ogni essere umano fa parte, Prani e Porter si avventurano nella concretezza dei cibi e delle città, intese come schemi viventi. Il diario di Prani a NY è un amorevole dialogo costellato di risposte dai volti più diversi. La ricerca della genuinità in ciò che mangiano porterà alla scoperta di altrettante verità nascoste su veleni abitualmente posti o nascosti in evidenza, a cui non si fa caso. Gli ultimi dialoghi, sempre più """"purificati"""", porteranno entrambe nella metafisica delle differenze tra visioni spirituali, permettendo loro di osservare le percezioni avute sia in rapporto a queste che come indizi di un'indagine """"finale"""" che non è tale, ma si svolge in un continuo dialogo tra realtà e psiche umana che la delinea."" -
La storia di un Fioraio artigiano di Firenze
L'Autore racconta la storia della famiglia Gabbrielli che per secoli sono stati giardinieri di una storica villa fiesolana. Nel 1902 Emilio apre una bottega artigianale di Fioraio a Firenze e sposa una ragazza originariamente analfabeta, Chiarina, che fino ai sedici anni aveva portato capre a pascolare sull'aspro appennino romagnolo, ma era poi diventata dama di compagnia delle ""Ladies"""" inglesi proprietarie della villa. Nel 1920 Chiarina diventa paraplegica e poco dopo Emilio muore per infarto, lasciando un figlio di 11 anni, Maurizio. Chiarina cede la gestione della bottega a un altro Fioraio, che prende il ragazzo a lavorare con sé come garzone. Nel 1940 Maurizio parte soldato per la guerra e sopravvive grazie alla generosità di alcuni soldati greci. Guarito di una ferita torna in bottega e finita la guerra conosce e sposa Valeria, figlia di braccianti della Bassa Modenese, la quale deciderà di ricercare l'albero genealogico dei Gabbrielli dove si innestano i copiosi ricordi aneddotici familiari. La storia documenta la rapida e profonda trasformazione dalla realtà rurale e cittadina di Firenze, sostanzialmente immutata per secoli, durante il secolo XX."" -
Anja e Dostoevskij a Firenze
F?dor e la giovane moglie Anja soggiornano otto mesi a Firenze, dal novembre 1868 al luglio 1869, quando la città è Capitale. Lui ricorda un suo precedente soggiorno nell'agosto del 1862 con l'amico Strachov: ricorda la bellezza, il sole, i prezzi abbordabili e le riviste russe al Gabinetto Vieusseux. Trova una Firenze totalmente diversa, straripante di gente, piovosa e con i prezzi alle stelle. Nelle lettere alla nipote e agli amici si intrecciano le contraddizioni, le lodi e le insofferenze per la città. Dove ""i prezzi sono rincarati, ma non come a Pietroburgo"""". Dove il fiume non ghiaccia mai, ma l'estate è soffocante. Dove la salute pare peggiorare, ma in seguito sembra aver tratto giovamento. Dove non riesce a lavorare, ma finisce """"L'idiota"""" e pone basi importanti per le opere future. Più gli alloggi sono umidi e soffocanti, più gode delle passeggiate a Boboli dove si incanta dinanzi alla fioritura delle rose a gennaio; più soffre l'isolamento, più stringe il legame con Anja, e alimenta dentro di sé il misticismo."" -
Turismo e itinerari culturali in Sicilia
Il turismo culturale, opportunamente organizzato in percorsi che collegano luoghi ameni di particolare interesse e bellezza, appare la declinazione migliore del paradigma della sostenibilità. Lo sviluppo sostenibile dell'industria turistica è compatibile solo con modelli di comportamento imprenditoriale e di fruizione più responsabili e rispettosi del patrimonio culturale e naturale. Intraprendere un itinerario culturale non è solo beneficiare di un prodotto turistico, significa soprattutto praticare un'esperienza che provoca una mutazione positiva dell'anima. Il patrimonio territoriale siciliano, da tempo base materiale e culturale per la realizzazione di molti itinerari turistico-culturali, custodisce molte altre potenzialità in attesa di essere valorizzate. La vitalità delle iniziative già intraprese deve essere affiancata dall'ideazione, l'organizzazione e continua gestione di nuovi itinerari culturali: qualsiasi politica di programmazione non è tale se non è continua, lungimirante, flessibile, attenta a cogliere le opportunità e affrontare le sfide poste dal mutare del contesto. -
Il marchese de Sade a Firenze nel 1775
Il marchese de Sade soggiornò a Firenze fra l'agosto e l'ottobre del 1775. Tre mesi intensissimi durante i quali ammirò opere d'arte, teatri, palazzi, giardini ed ebbe amori ed amici sinceri, tutti destinati a rivivere nelle sue opere più celebri e famigerate, insieme alle ""sregolatezze"""" dei fiorentini. Il soggiorno italiano - e quello fiorentino in particolare - apriranno a Sade le porte dell'arte e della letteratura, offrendogli cronache e racconti popolari e permettendogli di stabilire legami di amicizia, culturali, scientifici, mondani e anche sentimentali ed erotici con persone di ogni categoria e classe sociale. Ciò influenzerà profondamente tutte le sue opere più celebri, da Juliette a Justine, dalla Filosofia nel boudoir alle Centoventi giornate di Sodoma. A Firenze, Sade si legò di sincera amicizia al dottor Mesny (uomo di scienza e medico del Granduca), ebbe importanti relazioni amorose, incontrò nobili e popolani, attori e diplomatici, prese appunti, lesse giornali e gazzette, visitò chiese e palazzi, percorse giardini e campagne.""