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Pandemia della politica. I cattolici al tempo di Francesco
Correva l'anno 2020. L'anno del virus. Viaggiavano in Tv, in Rete, sugli smartphone, le immagini di morte, sofferenze, crisi economica e relazioni sospese. Impotenti apparivano i grandi della Terra di fronte alle incognite di una pandemia che ridisegnava confini, potenze, certezze. Lo spirito laico che aveva investito nella supremazia di finanza, mercato e tecnologia, vacillava rispetto alle domande dello Spirito che, poste nella notte del mondo da un uomo vestito di bianco, interrogava la classe politica, appellandosi a «uomini e donne che hanno la vocazione politica e i partiti politici di diversi Paesi affinché cerchino il bene comune del Paese e non il bene del proprio partito». Ma lo slancio solidale dei cattolici, vissuto nei giorni difficili, potrebbe più che mai ""servire"""" al Paese durante la più grande operazione di ricostruzione morale ed economica dal dopoguerra ad oggi."" -
Napoli in love. Vol. 5
"Anche questa quinta edizione di Napoli in love è giunta a compimento nonostante le difficoltà dell'epidemia. Anche in queste pagine potrete leggere (ed ascoltare tramite i QR code) descrizioni e racconti, compresa una canzone sui giovani italiani costretti ad andarsene all'estero. Ecco l'elenco dei luoghi e delle narrazioni: il convento di San Gregorio Armeno, la Casa dello scugnizzo, una chiesa dedicata a Sant'Aspreno, il Borgo Orefici, le Terme di Agnano, il Rione Luzzatti, le porcellane e le maioliche, il filosofo Giordano Bruno, le bancarelle di via Foria, il Monumento allo Scugnizzo, la fontana del Nettuno, l'Albergo dei poveri, Domenico Cirillo, la chiesa di Santa Lucinella ai Librai, Posillipo e il Casale descritto da Sandor Marai, Forcella tra l'Unesco e l'abbandono, il Teatro Mercadante, la chiesa di San Giuseppe dei Vecchi e a chiesa dell'Assunta a Pozzuoli""""." -
L' eternità
Nel 1919, il pittore Julien Canelli lascia la Francia per l'Italia dietro l'accusa di pedofilia che lo marchierà a vita. Ad ogni tappa del suo peregrinare lascia un dipinto quale segno del suo passaggio. Conducendoci attraverso la seconda guerra mondiale e l'allunaggio del 1969, il romanzo si conclude nel 2019, nel borgo di Bormes dove è iniziato, con la chiusura del cerchio intorno ai suoi protagonisti. Attorno ai personaggi principali, si muove una folla di ""comparse"""" folkloristiche, ciascuna afflitta a suo modo dalla fame, dalla guerra, dall'alluvione o semplicemente dal male di vivere, eppure mai veramente perdente, mentre su tutti aleggia la figura della piccola zingara, ritratta in un dipinto cercato per un intero secolo, che forse non è mai esistita o, forse, non è mai veramente morta... Per l'autrice, un inno d'amore alla propria città e alla propria famiglia."" -
La Juve nuoce alla salute
Il libro è un panorama sulla frustrazione del mondo antijuventino, da cui sono esclusi correttezza e sportività. I dati e le informazioni sono autentici, ma tutti riletti e interpretati in tono volutamente provocatorio. Qui si narra il conflitto storico tra juventinità e antijuventinità, vissuto da un tifoso del Napoli (per molti versi particolare) che sa da che parte schierarsi. Ma non c'è solo Napoli. Ogni tifoseria ha vissuto i suoi casi di frustrazione da Juve. L'autore si insinua anche nella psicologia fragile del tifoso, nella sua emotività, nella sua incapacità di ragionare. Perché un tifoso non puoi capirlo, ma va capito. Napoli è città e pubblico calcistico che sanno bene cosa sia il razzismo negli stadi. Anche questo tema, oggi attualissimo e drammatico, viene affrontato in modo serio ma con tono leggero e profondo. -
Esiste una filosofia della nostra America?
Augusto Salazar Bondy è considerato uno dei più importanti filosofi peruviani e uno dei più autentici esponenti del pensiero filosofico latino-americano che, con le sue analisi, ha reso più rigorosa la riflessione filosofica ispano-americana. Infatti, proporrà una filosofia della liberazione come corrente tercermundista, che doveva superare i limiti imposti dalla filosofia proveniente dall'Europa e dal Nord-America. -
Iconismi, lettere ardenti e Bambini di cera. Chiara Isabella Fornari, «anima viatrice» nelle inquietudini religiose del Settecento
Chiara Isabella Fornari, monaca clarissa e scrittrice mistica di origine romana, visse nella prima metà del Settecento nel monastero umbro di San Francesco di Todi. I suoi scritti, qui esaminati per la prima volta anche in forma autografa e le numerose relazioni, finora inedite, redatte dai padri spirituali a lei più prossimi, consentono di approfondirne la biografia, il profilo spirituale, l'inconsueta fenomenologia mistica e alcune devozioni che vennero diffuse, nella seconda metà del XVIII secolo, in diverse aree della Penisola anche grazie all'appoggio che la religiosa trovò in alcuni esponenti dell'ordine olivetano in probabile chiave antigiansenista. Dopo la sua morte, il culto si radicò profondamente a Todi e da lì si diffuse fra Sette e Ottocento in molti centri dell'Italia centro-settentrionale (Siena, Milano, in varie città del Veneto e della Lombardia) e a Roma, dove negli anni '30 del XIX secolo iniziò il processo canonico, mai concluso. -
Un secolo di storia. Verso nuovi percorsi culturali
Con l'acquisto del volume che racconta i 100 anni di storia culturale di Napoli e della casa editrice Guida, contribuirai alle attività della Fondazione Famiglia di Maria in Via Salvatore Aprea, 52 (Napoli) impegnata da molti anni nel quartiere san Giovanni a Teduccio come presidio di giustizia sociale per valorizzare e incentivare le attività di tutta l'area Est di Napoli. L'intero incasso delle vendite sarà devoluto alla fondazione presieduta da Anna Riccardi. Agli inizi degli anni '20 del secolo scorso, Alfredo Guida non poteva di certo pensare che l'impresa che stava avviando nella città di Napoli, impegnata a rinascere dalle macerie della prima guerra mondiale, avrebbe avuto vita tanto lunga. E invece l'impegno dei Guida per la promozione della lettura e la trasmissione dei saperi, non solo ha superato la guerra, ha conosciuto poi gli anni del boom economico e l'austerity, gli anni Ottanta, la crisi del nuovo millennio, fino ad arrivare ad oggi. Raggiungere l'ambìto traguardo di 100 anni per una impresa familiare è senza dubbio cosa di non poco conto: si tratta di un risultato difficilmente eguagliabile, che travalica le generazioni e il tempo. -
Io non mi faccio male. L'infortunio e la sua soggettività
«La globalizzazione ha devastato il nostro cervello e tutto il pianeta… Avevo intenzione di scrivere questa affermazione nelle conclusioni di questo libro, ma, a quel tempo, ancora non sapevamo che un microrganismo virale di nome COVID 19 avrebbe cambiato, forse per sempre, le nostre abitudini. Nel giro di una settimana si è fermato il mondo, in soli due mesi, i fiumi sono tornati nuovamente limpidi, l'aria è tornata ovunque respirabile, nei nostri mari è stata nuovamente riscontrata la presenza di pesci che non si vedevano più da tempo. E pure, io, anche senza poter minimamente sospettare tutto quello che poi sarebbe accaduto, avevo già scritto nel mio libro: come se in giro per il globo si fosse liberata una polverina di ""dissolvenza"""". Meglio potremmo dire: siamo miliardi di perle sparse, abbiamo smarrito la """"fibra"""" che ci teneva unite, in questo globo imbrigliato di fibre. Mi riferivo a quelle corse sfrenate, che sono divenute tipiche del nostro tempo, e pensavo che, a breve, non avremmo più avuto nemmeno il tempo di respirare. Grazie al """"COVID 19"""" (si fa per dire), abbiamo nuovamente ritrovato la fibra. Quella fibra che tiene uniti gli abitanti di questa magnifica terra. Azzardo a dire che a livello planetario servirebbero due settimane di chiusura ogni sei mesi, come se fosse una terapia consigliata dal medico, il """"dottor pianeta"""", e credo che si possa fare: sicuramente ne guadagneremmo tutti. La potremmo chiamare la terapia del """"lockdown"""" planetario. Ci vuole solo coraggio per cambiare le pessime abitudini.»"" -
Un tempo diverso. Vite sospese del lockdown
«Questo volumetto che ha tra le mani non ha alcuna pretesa di essere una antologia, ma solo una raccolta di emozioni. Sono pagine di vita quotidiana vissuta o più semplicemente raccontata da chi come Lei Suo malgrado ha condiviso un ""tempo diverso"""" che i media hanno chiamato lockdown. Ed è proprio questa condivisione che ha spinto noi del sito """"www.dalloscaffalealweb.it"""" a realizzare un contest di scrittura che fosse un luogo nel quale potessero confluire le voci di un lungo isolamento forzato del quale ancora oggi non si conoscono le ricadute in termini di salute. Abbiamo constatato con piacere il gradimento dei nostri lettori e un consistente numero di consensi per la maggior parte dei 136 elaborati selezionati e pubblicati sul sito, 37 dei quali eletti a far parte di questa pubblicazione cartacea. Uno spazio dedicato alle testimonianze e alla condivisone di una condizione sociale ancora oggi purtroppo particolarmente delicata. Per questo motivo, le prime pagine del volume sono vuote, attendono di poter accogliere la Sua storia per condividerla con le altre 37»."" -
Identità ritrovate
"Julie ed Agnese"""" descrive l'esperienza di un professore canadese di arte drammatica durante la preparazione di """"Romeo e Giulietta"""" con un gruppo internazionale di studenti della sua università. Julie, nel ruolo di Giulietta, confessa al suo insegnante di essere tormentata, fin da bambina, dalla presenza di una giovane donna italiana, Agnese Visconti Gonzaga, condannata a morte, per adulterio, insieme al suo amante nel 1391 a Mantova, città in cui si svolge parte dell'ultimo atto della tragedia di Shakespeare. La studentessa, ossessionata dalla possessione, diraderà, in modo inaspettato, le nebbie del misterioso fenomeno di cui è vittima, solo dopo aver visitato il luogo dove, in una fredda mattina del febbraio 1391, la Domina di Mantova fu decapitata." -
Le veglie
La poesia è il linguaggio dell'alterità, un'immersione necessaria nell'essenziale delle cose, ma al contempo una lontananza che le trascende. In questo tentativo quasi involontario di violare le proprie parole e superarle, l'attesa si fa figura di una condizione umana universale, ma soprattutto graduale e sussultoria scoperta di sé. Per tale motivo questa raccolta va letta come un insieme, come il diario giovanile di un itinerario spirituale, in cui un filo lega ogni componimento, ed è la voce di un altrove possibile, accogliente e insieme muto. -
E la vita... si allunga... al tempo del covid-19
"Scrivere queste note mi ha aiutato a decantare angoscia e paura, durante il periodo di isolamento forzato tra le quattro mura domestiche. Il virus è stato un grande e inaspettato colpo. Il buco nero del COVID-19 ha tramortito un po' tutti. Nei primi giorni del lockdown non avevo la forza di prendere la penna in mano. Eppure la scrittura ha sempre avuto per me effetti benefici. Poi mi sono fatto forza. Ho insistito. Perché era l'unico modo per affrontare inconsciamente il nemico. Molti si ritroveranno nelle sensazioni e sentimenti che ho vissuto in prima persona. L'eccezionalità dell'evento mi ha spinto a mettere insieme i pensieri quotidiani che mi hanno fatto compagnia."""" (l'autore). Prefazione di Catello Maresca. Postfazione di Stefano Consiglio." -
Il campanello dei Luizzi
«Questa è una storia che non ti farà dormire questa notte, ragazza mia - osservò il monaco sorridendo. In verità, io non vorrei raccontarla, perché del nostro signore Iddio è permesso il parlare con umile riverenza e rispetto; ma del demonio ei non vuolsi parlare, come del re, che tutti e due sono pericolosi a parlarne. Ma, perciocché voi, figliuole mie, mostrate tanto desiderio di conoscere la storia del palazzo color fiamma e de' baroni Luizzi e dello infernale campanello d'oro, appagherò il vostro desiderio». Sullo sfondo storico della Rivoluzione Napoletana del 1799, due giovani amanti in misere condizioni cercano a tutti i costi di sposarsi, ma non hanno i soldi. Lui però ha in sogno un'indicazione, deve trovare un palazzo dove è nascosto un tesoro... -
La regina della pasta folle
Cosa occorre a una donna per acquisire consapevolezza del proprio successo, e la certezza dell'amore? Una casa nei vicoli, dove tufo e piperno scolpito profumano di storie nella Storia, delle mail da uno sconosciuto, un tassista bizzarro, un clochard, il suo mondo, quello della pasticceria. Il caleidoscopio della vita di Stella viaggia a ritroso, tra Parigi e Napoli, tra amori, dolori, ""incontri particolari"""". Con i dolci Stella pratica l'arte di vivere. Un'arte che amalgama con semplicità e gioia. I suoi dolci sono gioia che si assapora... E poi, quell'insistente profumo di fresie. Un profumo che per Stella è sempre, da sempre e per sempre un segnale; una strada da percorrere, una indicazione da seguire. Quando Stella lo sente, sa che sua madre Angela le sta indicando qualcosa..."" -
La strada di Chiara
Chiara ha venticinque anni e lavora come stagista all'ufficio stampa di un'azienda altoatesina. Fin qui tutto bene, se non fosse che il contratto non le viene rinnovato e lei si ritrova alle prese con la ricerca di un nuovo lavoro, l'affitto da pagare, fidanzati latitanti. Per fortuna ha due amiche e una sua ex rivale in ufficio, grazie alla quale si trasferisce a Roma per qualche tempo. Ma c'è un evento, un doloroso evento, che la riporta sui suoi amati monti, dove molte cose sono cambiate, comprese ex direttrici poco amate. Una storia moderna, forte e delicata allo stesso tempo, che vede trionfare la forza della nostra volontà e delle nostre emozioni. -
Oltre i recinti
"La raccolta è articolata in sei gruppi e contiene esperienze di vita vissuta, legate a storie personali e collettive. La mia è una poesia che vuole esaltare la vita, valorizzare il lavoro umano, la solidarietà, il dialogo e l'ascolto e intervenire su alcune problematiche, relative alla comunità civile, ai drammi della contemporaneità. Diverse poesie contengono richiami alla memoria, che rappresenta ancora una risorsa per ridare una prospettiva futura alla nostra vita. Ho usato la misura narrativa dei versi intanto per riprendere la migliore tradizione poetica italiana e quindi per dare maggiore forza comunicativa sia al mondo delle esperienze storico-sociali sia a quello dei sentimenti personali.""""" -
Le parole non bussano
Shalomi, Eliot e Nerea si incontrano in modo casuale. Il loro incontro si consuma in una sola notte dove da sconosciuti in un gioco pericoloso di emozioni decidono di parlare delle loro storie e delle loro solitudini. L'alba di un nuovo giorno rivelerà la possibilità di ripartire da dove il dolore li ha lasciati. Come dice uno dei protagonisti ""ad una vita piatta preferisco vivere dentro emozioni forti e dire a me stesso: ho vissuto""""."" -
Le donne del canto amaro
Questa è la storia (inventata, ma non tanto) di Nunziatina (Pagliara) e Uccio (Epifani), due giovani contadini abitanti in un piccolo paese del Sud, che agli inizi degli anni '60 del secolo scorso decidono di vivere insieme e di lavorare lui da bracciante e lei da tabacchina in uno stabilimento dove si selezionavano le foglie di tabacco secco. Ed è proprio alle operaie del tabacco che è dedicato questo libro: un salario da fame, un vissuto di stenti, una giornata di 12 ore lavorative penalizzata anche da crudeltà e ingiustizie in un ambiente privo di garanzie igieniche. Ma è anche una narrazione a misura del riscatto delle donne, di sindacalisti che fanno proprio il bene comune e di decine di canzoni che distillano sfida e solidarietà. -
Il convitato di pietra. 24 scrittori s'interrogano sulla letteratura, sul suo ruolo e sul suo destino
Il volume nasce dall'esperienza vissuta dall'autrice come creatrice e conduttrice di un salotto letterario sorto con il desiderio di ospitare scrittrici e scrittori di narrativa con i quali non solo ascoltare e commentare i romanzi, ma valutare l'impatto culturale e sociale delle loro opere: ""Il Salotto di Patty"""", squisitamente ubicato in una casa napoletana che, in sei anni di attività, ha ospitato autori affermati ed emergenti, napoletani e non. Chiamando a raccolta gli ospiti con un pretesto, l'animatrice prova a riflettere con loro sull'importanza della scrittura e della lettura attraverso un'intervista che, partendo da domande centrate sugli autori, si inoltra in un'indagine sulla salute e sul futuro della Cultura, e nella fattispecie della Letteratura, """"il Convitato di Pietra"""" che leggiamo nel titolo e che aleggia tra gli ospiti."" -
Vita da vate
"Da un illustre otorinolaringoiatra come Luigi D'Angelo, dotato di una straripante carica di simpatia e originalità, dovevamo aspettarci una raccolta autobiografica dei suoi pensieri, dei suoi intendimenti, delle sue idee riguardo a quella che è stata la sua vita, dal momento della nascita fino alla battaglia vinta contro il maledetto Covid. Quello che sorprende è l'insospettabile capacità di farci sorridere, attraverso la lente del panorama della sua professione ma anche della formazione giovanile, con uno stile e una scrittura epigona dei più acclamati umoristi. Gli episodi che vengono narrati in questo libro non solo sono accattivanti, ma riescono a innescare delle riflessioni personali che viaggiano autonomamente"""". (dalla Presentazione di Gino Rivieccio)"