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I mediterranei
Contributi di: Paolo Giulierini; Roberto Danovaro; Maria Felicia Carraturo. -
Soletico
"Un atipico Maestro trasforma l'impedimento in un'occasione di dialogo con i suoi allievi. Il Conservatorio di Musica diventa un palcoscenico. Il sipario si apre. L'imprevisto va in scena. Acciderba... che ti sei fumato?""""" -
Il potere nero
L'obiettivo del presente lavoro consiste nella pubblicazione dei documenti essenziali che hanno contrassegnato il vissuto accademico dell'autore. La descrizione di fatti compiuti dai rappresentanti delle Istituzioni, un meccanismo delinquenziale, se consumato dal gruppo per colpire o danneggiare qualcuno, consistente in ambito concorsuale, nell'occultare del tutto gli innumerevoli lati positivi di un lavoro altrui o nel trattarli molto sbrigativamente, scrivendo addirittura il falso e disapprovando aspramente elementi trascurabili di minore o nessuna rilevanza. Lo scopo è sovente quello di motivare un parere negativo già deciso a priori in base a ragioni non di merito, mentre il contrario può accadere per favorire un raccomandato con tanta enfasi attribuita al suo poco o niente, tralasciando limiti evidentissimi. -
Una donna fragile
Riscoprire la fragilità dentro se stessi comporta un lungo percorso di maturazione, perfino doloroso, a contatto con l'intimità e le relazioni più profonde. ""Una donna fragile"""" indaga questo percorso attraverso la poesia, grazie al duplice strumento dell'ispirazione e dell'atto creativo. Lo indaga attraversando le tappe del desiderio, dell'impossibilità dell'amore e di tutto ciò che la fine di un amore determina, della depressione, la malattia, la morte, l'essenzialità delle figure genitoriali. Ogni tappa sancisce un piccolo cambiamento nel percorso di vita che si rivela, nella sua pienezza, tra le ultime parole del libro."" -
I segreti della cucina e dell'arte di ricevere
Le ricette della tradizione, i segreti che nessuno chef può rivelare, ma anche disposizioni dettagliate per apparecchiare la tavola, scegliere i vini, disporre gli ospiti e allestire i fiori. La cura del dettaglio e dell'estetica, una piacevolissima ricerca di sensazioni olfattive e visive che portano piacere indicibile sottopelle già prima, molto prima di mettersi a tavola. Quelle sensazioni utili a creare un'atmosfera di casa che oggi sempre meno ritroviamo nelle case degli altri. -
L' Italia, l'Europa e noi. «...dieci anni di storie: racconti di un Sud ottimista»
Il volume ripercorre, attraverso gli editoriali, le tappe del lavoro di una giornalista che, a gennaio 2009, decide di fondare un giornale di carta, ""I Fatti"""". L'autrice oltrepassa i confini del disimpegno per raccontare le storie, le microstorie, le ambasce e le speranze della sua gente. Crede che solo la cultura può salvare dalla mala politica, dagli interessi di parte e dal disinteresse, """"che è il male peggiore"""". Sceglie l'impegno intellettuale e sociale perché """"non vogliamo che altri decidano per noi"""". Racconta con ottimismo e fiducia europeista una terra che vuole prendere il volo."" -
Il grande elefante. Storia di uno Schiapoli
Seydou Bamba è cresciuto in Costa d'Avorio con il suo amico Cheik e la bellissima fidanzata Akissi. I due amici vivono in simbiosi, con se stessi, con gli animali, con i miti della loro terra. Quando Awa, la donna di Cheik, viene molestata e questi scompare dopo aver cercato vendetta, la giovinezza di Seydou finisce per sempre, e inizia la ricerca dell'amico, in lungo e in largo per la Costa d'Avorio. Le vicende seguenti lo porteranno a scappar via dall'Africa. Attraversando gli stati in rovina, le tribù ultime custodi di un'umanità ormai scomparsa, la violenza e la miseria, insieme all'anonima schiera di apolidi che marciano verso l'Europa, Seydou morirà a poco a poco, per rinascere in Italia con un nuovo nome, Tembo, che significa ""elefante""""."" -
Liberare il futuro. Leggere e scrivere a Nisida al tempo della pandemia
Incontri, conversazioni, lettura e scrittura come tessere per costruire una speranza possibile: cercando in se stessi un desiderio che possa farsi scelta: per trovare strade nuove e gambe forti per percorrerle. Una speranza che implica la fatica personale del ri-fare se stessi ed ha bisogno di un appoggio esterno per potersi realizzare. -
La forza dell'amore. Storia di una mamma che combatte senza fare la guerra
Una famiglia è un universo di emozioni, sensibilità, caratteri, ambizioni, progetti, talvolta anche contrastanti, un bosco di vegetazione fitta e intricata nella quale può accadere di perdersi o di cadere per un imprevisto, un'incomprensione, una trappola della vita. Come accade nella famiglia di Annamaria, quando tra uomini lanciati verso il successo professionale e politico entra la tragedia di una malattia, che lascia indietro uno di loro, lo rallenta, rischia di metterlo ai margini. La storia vera di Annamaria è quella di una mamma normale che assume involontariamente i tratti dell'eroina straordinaria che combatte la sua battaglia silenziosa: tenere unita la sua famiglia trasformando la vita di un figlio disabile nell'energia vitale che muove e scuote il resto del gruppo. La vita di mamma Annamaria, in questo libro, diventa un gioco di contrasti tra leggerezza e forza, malinconia e speranza, guerra contro il buio del dolore del figlio più amato e pacificazione dello spirito quando dall'oscurità della malattia filtrano lampi di luce, intelligenza, gratitudine. E lei è lì, al centro di tutto, a raccogliere cocci e speranze. -
Grandi speranze
"Sono stato tutta la mattina per aggiungere una virgola, e nel pomeriggio l’ho tolta”. Così Oscar Wilde ironizza con la professione dello scrittore, donandoci un sorriso e un messaggio importante: per diventare scrittore devi saper lavorare sul testo. Questo libro nasce dallo sforzo di dodici scrittori esordienti che si sono voluti mettere alla prova dopo aver seguito il corso di scrittura narrativa organizzato dall’Agenzia Letteraria Kappa. Il volume raccoglie i loro racconti, il frutto non solo di un approfondito studio sui principi base della narrativa ma anche di riflessioni sull’intimo sentire e il modo di osservare con occhi nuovi la realtà." -
Monologo a più voci
"Senza nessuna presunzione credo di poter dire che il libro che ho scritto mi ha reso migliore. Il cataclisma che ha coinvolto ogni parte del mondo ci ha cambiati? Lo sapremo soltanto attraverso il Tempo, termometro del bene e del male, ma guidato dal nostro pensiero, dalla nostra generosità, dalle nostre paure. Dunque potremmo essere cambiati con la speranza di conoscere attraverso piccole o grandi forze quella strada di Pollicino che ha guidato tante generazioni.""""" -
Tandem. La valle delle orchidee Plektòs, dalla città del parco ai laboratori membrana del quarto paesaggio
Al centro delle riflessioni di questo doppio volume c'è sempre il viaggio intrapreso dall'Autore a partire dall'avventura di ricerca in qualità di Assessore allo sviluppo del Comune di Salerno, dal 1994 al 1998. Durante il viaggio il paradigma identità e sviluppo si pose come riflessione per ridefinire i confini di una parola città. Autore ""Oggi dopo la pandemia si parla nuovamente di città da rifondare, da rammendare, da rigenerare, di reti di città e la stessa città appare come infrastruttura complessa. Ecco dunque riapparire una voglia di nuova ricerca: due volumi pubblicati insieme perché ripropongono risorgenze di esperienze ancora utili a descrivere il contemporaneo, che insieme portano in chiaro i temi della transizione ecologica come opportunità. La luce di quei frammenti che raccontano di opportunità già immaginate e perseguite è oggi ancora viva""""."" -
Giacomo Milani. Da Cesena alla Real Fabbrica di Porcellane di Napoli
Poche sono le notizie certe su Giacomo Milani, il Direttore della Galleria dei Pittori nella Real Fabbrica Ferdinandea della Porcellana di Napoli, dal 1780 al 1807, fino a quando questa non fu ceduta alla società privata Poulard-Prad, per poi cessare del tutto l'attività. Nonostante il ruolo fondamentale ricoperto nella Manifattura è difficile delinearne la figura artistica perché le uniche notizie certe, sino ad oggi, sulla sua attività, sono state quelle riportate alla fine dell'Ottocento da Camillo Minieri Riccio. Il ritrovamento di documenti presenti nel processetto matrimoniale conservato presso la Curia di Napoli e le ricerche negli archivi della Parrocchia di Sant'Anna di Palazzo, hanno portato alla luce i dati biografici e la formazione di questo artista che giunse a Napoli ""senza più ripartirne"""". L'attività nella Real Fabbrica, che si intreccia con la sua vita privata, rappresenta un episodio della Storia delle Arti Decorative che vale la pena di raccontare. Finalmente per Don Giacomo Milani sarà possibile una collocazione tra quegli artisti che hanno diffuso il gusto per l'Antico, per i costumi popolari e per le vedute del Regno di Napoli."" -
Il commissario Vaccinone. Siamo tutti eroi in questa pandemia
Giambattista Vaccinone, laureato in giurisprudenza, con un master in digitale investigativo, era un poliziotto dal cuore d'oro, intelligentissimo e super premiato, non aveva paura di niente e di nessuno. Nato a Mariglianella, un piccolo comune della città metropolitana di Napoli, in una famiglia contadina, si era trasferito nel capoluogo di regione pochi mesi dopo la promozione a Commissario di polizia. Sposato con Concetta, donna intelligente, schiva, diffidente e caparbia, medico di famiglia e tifosa del Napoli, non avevano avuto figli. Prestava servizio alla Questura di Napoli ma, ogni fine settimana, con la sua Fiat 500X, passava in paese per fare visita ai genitori, salutare qualche amico di gioventù, e quasi sempre se ne ritornava in città col bagagliaio della macchina pieno di carciofi, patate, melanzane, broccoli, scarole e verdure varie. Anche perché suo padre nonostante avesse superato la settantina, continuava a coltivare la campagna ed a vendere i prodotti agricoli direttamente da casa sua. -
Le figlie del vulcano
In questo romanzo si assiste al dialogo forte, serrato, tra due donne, Elisabetta e Maria, due caratteri di fuoco, marchiati dalle origini apocalittiche e dalle conseguenze che, più di altre città, avvolsero la città di Napoli, tra le più bombardate e sconvolte dalla seconda guerra mondiale, che causò morti, feriti, distruzioni, ma anche depravazione morale, soprattutto nel mondo femminile, verso il quale è costantemente rivolto lo sguardo delle due amiche. Attraverso i racconti, intessuti di avvenimenti reali ed utopici, integralmente partecipati delle due amiche, si ricostruisce l'ordito non solo di una città, ma di un'intera nazione, il cui destino, spesso, è di non avere delle guide valide. -
La giostra si è fermata. Comunità, prove di resistenza al tempo della pandemia
Perché un diario di bordo ai tempi della pandemia? Perché una emergenza richiede una strategia. Ed in questo, la Comunità è un luogo dove l'emergenza è di casa. Perché bisogna contenere e gestire l'ansia, la paura di un nemico invisibile. Perché la pandemia ha fatto esplodere tutte le contraddizioni di un sistema non più sostenibile. Perché qui, in comunità, abbiamo sempre una porta aperta. Perché bisogna immaginare che sia possibile una politica nuova, di legalità, uguaglianza, meritocrazia e, soprattutto, partecipazione. Perché bisogna riaffermare i diritti per tutti, partendo dalla salute, dalla scuola e dal lavoro. Su tutto questo, durante i giorni della pandemia, gli operatori ed i ragazzi di Jonathan e Oliver, hanno scritto, hanno riflettuto, si sono confrontati. Una riflessione che poi è diventata condivisa, corale. Ed è diventata un libro. -
Il melograno di Ades
Si narrano le avventure di diversi Ecisti o Fondatori di città e il senso del romanzo è una sorta di “full immersion” nel mondo delle prime colonizzazioni greche. I Greci seppero fondere in modo originale i contributi culturali delle antichissime civiltà degli Egizi, dei Mesopotamici, dei Cretesi e dei Fenici, assecondarono il passaggio dalla mentalità magico-sacrale al primato della Logica e gettarono le basi di ciò che chiamiamo “modernità”. Il romanzo comincia con una breve e dolcemente nostalgica rappresentazione della vita quotidiana di un gruppo di ragazzi di un paese del Sud dell'Italia e continua, poi, attraverso un efficace espediente, con la narrazione delle avventure di alcuni antichi colonizzatori greci che, partiti da Focea, in Asia minore, l'odierna Turchia, si stabiliranno sulle coste dell'Italia meridionale dove diventeranno Fondatori di una civiltà superiore. Il romanzo si conclude con il ritorno all'oggi e con un inno alla vita fatto di immagini che cantano la bellezza del nostro mondo e della nostra civiltà. -
Mormorare. Poesie (2004-2021)
Un percorso di diciassette anni di vita e poesia è racchiuso in questo libro. I carmi non rispecchiano l'ordine cronologico ma rispondono a un ordine di 'varietas' tematica e stilistica. Dal rapporto simbiotico con la natura all'amore per il padre, poi morto, le poesie di ""Mormorare"""" racchiudono un universo poliforme ed emozionato, in cui l'amore vissuto e non vissuto, l'attività di docente appassionata e i viaggi fanno da sponda al susseguirsi di fasi e stagioni della vita, che è costantemente accompagnata dalla poesia."" -
Il circuito del destino. Il longobardo del Sud
Quattro fratelli, quattro personalità differenti, quattro destini incrociati nel vortice dell'anarchia militare dell'alto medioevo. La nobile dinastia dei Panlandolfi, conti di Capua, sempre in guerra contro i nemici interni (i principi e i signori longobardi), e quelli esterni (bizantini e saraceni). Un clero sempre più attivo nelle vicende politiche di un'Italia disunita e culturalmente molteplice, intrappolata in violente, ancestrali dinamiche di potere e di passione. -
Le voci di Napoli 2017-2021. Premio Decumani
Napoli non ha solo mille colori, ma anche mille voci. Forse anche di più. Questo libro prova a raccoglierne tante, sorte dal basso, come fiori primaverili, freschi e naturali, per rendere ancora più forte la passione per la propria città, per guardare al futuro senza dimenticare il passato e soprattutto mettendo in primo piano i sentimenti e i bisogni di un popolo sempre vivo e apparentemente senza tempo. Così abbiamo voluto raccogliere il lavoro dei partecipanti e dei collaboratori del Premio Decumani, un concorso letterario, che si svolge regolarmente a Napoli dal 2016, fortemente voluto dall'Associazione ""Premio Decumani"""": un'associazione senza scopo di lucro che nasce al centro di Napoli su base volontaria, con finalità di solidarietà sociale, mediante la promozione e la diffusione di attività culturali, artistiche ed educative, nei più vasti strati della società civile. L'obiettivo è la divulgazione e la qualificazione della cultura e della lingua napoletana per contribuire a limitarne l'uso scorretto ed improprio ormai dilagante. Le voci di Napoli sono quelle dei giovani e dei meno giovani, degli allievi della scuola media e di chi si diletta con i versi e con la prosa. Ne è venuto fuori un coro straordinario fatto di canti e controcanti, di assoli e di forti vibrazioni emotive. È una Napoli che non tradisce mai la sua voglia di bellezza, coniugandola con lo strumento più naturale: la parola.""