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Blu Ischia. Un padre nel racconto di due figli
Un padre nel racconto di due figli. Dal blu del mare e del cielo d'Ischia, nel riverbero di un sole accecante, un lungo viaggio nella prima metà del Novecento attraverso un'Italia segnata dalla diversità di usanze, linguaggi e dalle ristrettezze di anni difficili. Dalla Sicilia ancora chiusa in una società patriarcale, alla Roma imperiale del fascismo, all'hinterland milanese dei bachi da seta e del profumo dei tigli avvelenato dai fumi delle fabbriche, un ritorno alla luce, ai suoni e alle voci del golfo di Napoli. Dall'Accademia di Modena con la sua rigida disciplina militare - che lo forma ufficiale - trabocca una crescente, inarrestabile tensione per l'arte. Dai colori della tavolozza, nella passione per la pittura, avanza un successo avversato dall'ostilità dell'ambiente locale e troppo presto stroncato da un male impietoso. Una vita sofferta, ma intensa, vissuta con una famiglia stretta da un rigore assoluto, ma intimamente affettuoso. Dove parole e cose si rincorrono inestricabili. -
Dov'è casa? Quando i tuoi occhi incontrano la profondità dei miei abissi
Un romanzo per comprendere che a volte ad essere pericolosi non sono solo i muri esterni, costruiti con mattoni e filo spinato, ma anche quelli apparentemente invisibili fatti di solitudine, disprezzo e gesti che creano separazione, sfiducia e senso di esclusione. Scoprirsi simili attraverso la vicinanza, il contatto e il desiderio di guardare chi abbiamo di fronte, invece di sfuggire all'incontro, è una verità molto più profonda di tanti discorsi vuoti e inutili sull'integrazione. -
L' arcinapoletano
Napoli è una città dai mille volti, contraddittoria e unica allo stesso tempo. Viverla e raccontarla quotidianamente è un impegno che richiede pazienza e curiosità. I testi raccolti in questo volume sono una scelta dei post pubblicati nel corso di circa sei anni sul blog ""L'arcinapoletano"""" del «Mattino online». Nella selezione sono stati privilegiati gli articoli che non erano strettamente legati all'attualità, ma quelli che analizzavano aspetti del carattere e della vita quotidiana di una metropoli ricca e complessa. Ne è venuto fuori un racconto che nonostante la natura frammentaria riesce a restituire alcuni aspetti profondi e poco indagati di Napoli. Ne """"L'arcinapoletano"""" ritroverete storie e storia, ma soprattutto le malizie e le ingenuità di un popolo che nei secoli ha costruito una bellezza senza tempo, fatta di pietra e suoni, di gusto e colori. Si percorreranno le strade, i vicoli, le piazze, ma si approfondiranno pure i modi di dire, le tradizioni secolari e le innovazioni, si contesteranno i pregiudizi, ma non si faranno sconti alle vergogne. Napoli è città di meraviglia e dannazione. Questo strano connubio la rende seducente e stordente. E non ci lascia mai indifferenti e consente di stemperare la rabbia con un sorriso. Prefazione di Pietro Gargano."" -
Il silenzio del gatto
La vita di Eleonora è un disastro: il fallimento dell'azienda di famiglia, la separazione, una figlia adolescente che ne combina di tutti i colori. Il Sasso sperduto, la casa ormai in rovina appartenuta alla nonna, sembra l'unico rifugio possibile. Ma un tubo da riparare, forse una botta in testa ed Eleonora si ritrova in un'altra dimensione. Cosa è accaduto? Può il passato riprendere vita? E soprattutto si può cambiare la storia? Il mistero è fitto perché nulla è come appare, neanche il grande amore che si affaccia tra le pieghe del tempo. Un intrigo di situazioni esilaranti e commoventi per una storia donata con linguaggio fluido e ritmo suadente. -
Fiabe per bambini terrestri
Il presente volume, scritto e illustrato dalle studentesse e dagli studenti dei laboratori di Pedagogia interculturale della Unibz, parte dalla consapevolezza dell'inemendabile esistenza di un contesto di vita e di esperienza divenuto globale, ove le migrazioni, i viaggi, la multimedialità e il web fanno convivere segni e linguaggi diversi che si incrociano, si meticciano, ma anche drammaticamente confliggono. Attraverso le fiabe, i laboratori hanno tentato di alimentare nelle bambine e nei bambini una più ampia conoscenza critica dell'altro e dell'altrove e un riconoscimento autentico delle differenze e delle diversità. Le autrici e gli autori hanno dato voce a umani, piante e animali che abitano mondi incantati con l'intento di contribuire a formare cittadini terrestri, impegnati a pensare e realizzare mondi in cui tutti gli umani partecipano coralmente agli avvenimenti con amore, in cooperazione, valorizzando le differenze come bene comune. -
Potere, prestigio, servizio. Per una storia delle élites femminili a Napoli (1861-1943)
Questo volume è dedicato alla cultura (pratiche, ordini discorsivi, immagini) delle élites femminili a Napoli dall'Unità d'Italia al 1943. Esso realizza il primo momento di un progetto di ricerca più ampio, puntato su città-capitali - Napoli, Roma, Firenze, Torino, Milano - che dopo l'Unità hanno convogliato il patrimonio culturale e il rispettivo carattere identitario nei termini nuovi di un ritratto italiano, alla luce delle esigenze e sollecitazioni di una nazione moderna. In tale ambito il valore dell'opera delle donne, nei molti livelli operativi in cui si è espressa, è risultato con particolare evidenza. Alle analisi di tipo specialistico e settoriale riferite alle figure e alla produzione femminile è infatti sottentrata l'esigenza di provare a delineare ipotesi interpretative generali che pongano in rapporto le singole vicende in una rete di relazioni, in una fenomenologia storica della sociabilità femminile e versus/intus il cosiddetto mondo maschile. Il concetto esteso di élites, al plurale - culturale, morale oltre che sociale ed economico - permette di privilegiare l'universo femminile in quanto integrato nella dinamica di processi storici significativi. Si è trattato quindi di delineare una costellazione non solo di protagoniste, ma soprattutto di posizioni e azioni, individuando personalità catalizzatrici che svolsero un ruolo significativo nel sistema culturale nazionale ed europeo. Un'indagine preliminare - tra archivi, giornali e riviste, istituzioni accademiche, politiche, culturali, attestazioni letterarie - ha restituito un quadro di straordinaria apertura, un paesaggio storico in movimento, più complesso e meno consueto di quello accreditato dagli studi di genere. L'impostazione metodologica si è articolata lungo due linee direttrici: la comunicazione e la pedagogia, intese come dispositivi chiave dei modelli culturali, al cui interno vanno situati i rilevanti settori di attività ai quali sono dedicati i capitoli che compongono il libro: l'organizzazione e divulgazione della cultura; i testi e le pratiche culturali; le grandi famiglie, le relazioni, i gruppi intellettuali, gli indirizzi politici; l'immaginario le arti. La ricerca testimoniata dal libro ha preso l'abbrivo dentro una istituzione come l'Università Suor Orsola Benincasa, molto aderente, nella sua storia, alle istanze del ""potere delle donne"""", sotto il patrocinio dell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana e nell'ambito delle azioni formative a favore delle pari opportunità promosse dal CUG-CNR."" -
Lezioni dai corsi del 1987 e 1988
In questo volume sono raccolte alcune lezioni di Franco Ferrarotti. Si tratta di lezioni, di frammenti ottenuti grazie a registrazioni fatte da alcuni studenti, portate poi al docente. Uno dei probabili meriti di questa raccolta è da vedersi nel modo di insegnamento e nella stessa concezione della lezione universitaria di un tempo, pronunciata per lo più ore rotundo, al modo ciceroniano, senza altri ausili. In questo senso il libro potrebbe essere visto come un modesto contributo a comprendere un'epoca ormai lontana e molto diversa dalla presente. -
Lettere mai scritte. I miei perché senza risposta
Le poesie di Maria Messina sono state mezzo di riflessione per avvicinare i ragazzi del V Scientifico al tema dolore. ""Il ricorso alla letteratura corrente"""" è stato possibile perché la sofferenza dell'autrice segnala il sentire lirico della visione di un """"crepuscolarismo quotidiano minore""""."" -
Racconti rubati
Si racconta dei coraggiosi trecento spartani delle Termopili al comando di Leonida; Garibaldi e i mitici Mille; Doc e Waytt, i leggendari pistoleros dell'O.K. Corral; i nativi americani, i fieri indiani relegati nelle riserve delle immense pianure dell'Est, i sioux lakota con i fratelli cheyennes e arapaho guidati dai leggendari Toro Seduto e Cavallo Pazzo, pronti al riscatto nella battaglia del Little Bighorn. Tutti questi scenari saranno intervallati qua e là da racconti di vita: una serata dadaista dal Bucaniere, tra libagioni, sesso e amicizia, per fare poi un salto nel giardino dell'Eden, dove ognuno di noi ha lasciato la sua fanciullezza, quella meravigliosa farfalla che non può essere trattenuta. E poi la necessità o forse la grande bellezza della solitudine, là dove il cuore soccombe, per terminare con la teoria del caos, dove milioni di anni fa appare sulla Terra un individuo che ha la caratterizzazione di essere un corpo estraneo rispetto all'armonia perfetta del Creato. Si chiude con il mito di Orfeo ed Euridice prigionieri di Ade, il budello da cui non si potrà mai più uscire. -
Al cuore non rinuncio!
Forse mai lo ammetteró pienamente. Ma questa volta ho davvero dato sfogo ai miei ricordi più intimi, rielaborandoli con quella fantasia che spero mai mi verrà meno. Averli attinti dalla mia mente, quasi raschiando il fondo del barile, mi fa intravedere il futuro in modo diverso. Con maggiore consapevolezza rispetto al passato e a quanto ancora oggi possa dare in termini di esperienza e di sapere. Perdersi nei miei racconti è quanto di più bello possa aver mai potuto sentire. Prefazione di Claudio Velardi. Postfazione di Vincenzo Boccia. -
L' amore è spietato
Un romanzo sull'amore, ma non su quello cantato dai poeti, su quello, come dice il titolo, spietato, selvaggio, duro e puro. Non trascura, il protagonista, in questa sua combattuta vita amorosa, di esaltare le bellezze di Napoli: artistiche, storiche, paesaggistiche, melodie della tradizione classica napoletana, anche i sapori della cucina tradizionale, e... proverbi, aneddoti e personaggi della cultura e delle credenze popolari. -
Mondi paralleli. Storia di un viaggio interiore
Il romanzo comincia con una fuga, quella di Simone dagli scagnozzi dell’avvocato Tiraboschi, noto strozzino cui deve restituire i soldi di un prestito che non poteva permettersi. Ma la fuga è un elemento ricorrente nella vita del nostro protagonista: Simone è fuggito prima dalla realtà troppo stretta del suo paese di origine, da una famiglia troppo povera per le sue più elevate aspirazioni; negli anni dell’università è fuggito dalla ragazza di cui si era innamorato senza dare spiegazioni; è sempre fuggito da ogni tipo di relazione sociale e ora fugge da una vita continuamente uguale a se stessa e da un lavoro normale, facendo investimenti spregiudicati e sperando di poter fare il grande salto di qualità; infine si trova a fuggire anche dai vari mondi paralleli che andrà a incontrare perché in ognuno di essi troverà delle realtà che non è in grado di affrontare. Solo quando avrà raggiunto la maturità necessaria si fermerà per ricominciare, quando avrà finalmente compreso il significato più profondo del viaggio attraverso gli universi paralleli che Sergio, il suo salvatore e mentore, gli farà scoprire. -
Il palazzo del diavolo
Napoli, terzo millennio. Un'antica leggenda su un palazzo costruita dal diavolo in persona fa da sfondo alle gesta tragiche di Doretta Spagnuolo, un'anziana donna come tante, che un giorno decide di fare chiarezza in una faccenda dai contorni oscuri. Spinta dalla morbosa curiosità di sapere la verità sugli efferati delitti commessi dal barone Capuano, finirà col perdersi negli anfratti più oscuri e malvagi dell'animo umano. -
Viaggio al centro della notte. Una fotografa, un'auto contromano, sei minuti di mistero: giovani sogni e vite spezzate in una storia vera
"Dottoressa, ho fatto una cazzata"""". Sembra una confessione ma non lo è. In una notte di luglio del 2015 un'auto con a bordo una coppia di fidanzati, lui dj, lei fotografa, inverte la sua marcia sulla Tangenziale di Napoli e inizia un """"contromano"""" che dura sei interminabili minuti e si conclude con uno schianto che uccide due persone: un padre di famiglia, Aniello Miranda, che arrivava dalla parte giusta, e Livia Barbato, la ragazzina a bordo della vettura guidata da Nello Mormile, l'autista-kamikaze, che esce miracolosamente indenne dal botto. Le immagini delle telecamere documentano una manovra folle, inspiegabile, un'inversione di marcia improvvisa che arriva al termine di una serata trascorsa dal dj a mettere musica in un locale, a bere, a scattare selfie. Nello finisce in carcere, inizia la ricerca della verità. Perché l'ha fatto? Cos'è accaduto in quell'auto in quei sei minuti di contromano? Livia dormiva o lottava? Cosa pensava il ragazzo mentre clacson impazziti e luci abbaglianti lo imploravano di fermarsi? Può saperlo solo Nello, che però dichiara di non ricordare nulla, neanche quella frase, """"ho fatto una cazzata"""", pronunciata a una dottoressa del 118 tra quel groviglio di lamiere subito dopo l'impatto. Nel giallo di quella notte spuntano chat, litigi, segreti inconfessabili, tatuaggi misteriosi ed incredibili presagi. Sullo sfondo, la storia di Livia, i suoi sogni, il suo talento d'artista. Il libro si immerge in uno spaccato generazionale fatto di passioni e sballi, insicurezze e miti giovanili, droghe vere e virtuali, scavando nel buio della coppia, di quella notte, di una mente blindata. Prefazione di Simonetta Matone. Introduzione di Maria Bianca Farina. Conclusioni di don Antonio Mazzi." -
#Italia2018. 60 storie per capire la Terza Repubblica
"Come siamo arrivati al risultato elettorale di poche settimane fa? Quale Italia esiste che i giornali e le televisioni ancora non hanno raccontato per bene? Con queste sessanta microstorie di successi e insuccessi, con protagonista per lo più gente comune, l'autore prova a fare un ritratto semplice ma evidentemente efficace del nostro Paese. Storie di rabbia e di passione, di uomini e donne, odio e amore. Dall'orgoglio del produttore di cozze ai rimpianti dell'ultimo operaio dell'Altoforno 4 di Piombino, dalla patata che ha fatto rinascere Colfiorito alla rete gentile dei pescatori di Favignana che non vogliono fare del male agli avannotti."""" Prefazione di Luca Meldolesi." -
Pace e strategie di potenza
La globalizzazione impone rinnovati strumenti di analisi per cogliere e interpretare le «forze profonde» operanti nella comunità internazionale. Il terzo millennio, cioè, rappresenta una svolta epocale persino in un'area contrassegnata dalla ricerca di nuovi equilibri, circa i quali la lezione dell'on. Alessandro Duce è esemplare. L'Estremo Oriente è uno scenario privilegiato volto a contenere ogni tentativo di riaffermare un certo eurocentrismo, ma anche Olimpia Niglio, durante i due convegni tenuti presso il Dipartimento di scienze politiche dell'Università degli studi Federico II di Napoli il 7 e l'8 marzo 2018, ha dato prova di una conoscenza approfondita del Sol Levante e della Colombia, non tralasciando l'influsso dell'Italia. -
Il crepuscolo delle antenne. Quarant'anni di televisione a Napoli
Il mondo della televisione privata a Napoli, ma non solo, dagli anni Ottanta fino alla soglia del nuovo millennio ha fortemente caratterizzato e condizionato la vita sociale e politica. Sotto la spinta della televisione locale sono stati eletti deputati e distrutte carriere politiche, letteralmente inventati personaggi dello spettacolo e modificate abitudini comportamentali. Attraverso nove storie si ripercorrono quei tempi, dove l'autore, e i diversi giornalisti che lo hanno affiancato nelle sue inchieste, mettono a nudo la Napoli a cavallo del nuovo millennio e la televisione che si evolve raccontandola. Ma poi un declino inarrestabile, specie dopo l'avvento del digitale terrestre, con una tempesta perfetta scatenata dalla politica, dagli editori e dal mercato pubblicitario lì dove invece il ""locale"""" potrebbe ancora essere una nicchia quanto mai allettante da coltivare e da esaltare."" -
C'è sempre qualcuno che resta deluso. I risvegli di Tramontano e Frida
Nel mondo degli uomini, alla fine c'è sempre qualcuno che resta deluso e spezza la catena dell'amore a causa della propria infelicità. ""... la vita è come un concerto jazz; nella session bisogna usare parecchia istintività, cogliere al volo spunti e sfumature."""" Il signor Tramontano ascolta questa frase e pensa al suo vissuto. Sa bene che sull'argomento non esiste la verità assoluta, ma deve ammettere che è un'immagine efficace per descrivere una visione della vita. Lui ha già voltato la boa dei cinquant'anni, si porta sulle spalle il peso di scelte più o meno discutibili ed eventi tragici. Una vita spesso complicata dai suoi vizi, ma anche addolcita dalle sue virtù. Eventi che gli hanno procurato l'illusione di sentirsi pronto ad affrontare qualunque imprevisto. Ma sulla strada trova un inciampo che non aveva mai messo in conto, è la morte improvvisa e imprevedibile di Guastaferro, il suo amico di sempre. Da lì in poi ci saranno molte cose da risistemare; è una situazione che obbligherà il signor Tramontano a dover prendere decisioni. Accompagnato da Frida, la sua cagnetta fedele, proverà a rimettersi in carreggiata. Lui sa che c'è un solo modo per riuscire nell'intento: riconquistare gli affetti familiari senza per questo snaturare il suo modo d'essere."" -
Le religioni giapponesi nella società globale. Buddhismo, shintoismo e nuovi movimenti religiosi
La globalizzazione sta avendo un impatto notevole sul buddhismo, sullo shintoismo, e sui nuovi movimenti religiosi giapponesi, portandoli in molti casi a un radicale ripensamento della loro identità e del loro ruolo all'interno della società. Ugo Dessì indaga in questo libro le modalità in cui le religioni giapponesi rispondono sia alle nuove opportunità offerte dal network culturale globale che al dominio su scala mondiale della sfera economica, politica, scientifica. L'analisi di vari case study mette in evidenza come sia in atto un vero e proprio riposizionamento in chiave globale di queste religioni su questioni centrali quali il pluralismo, la secolarizzazione, l'ecologia, e lo pone in relazione con trasformazioni della coscienza, fenomeni di risonanza culturale, e la ricerca di potere da parte delle istituzioni religiose e dei loro seguaci. -
Illusioni pericolose. Quando le religioni ci privano delle felicità
Viviamo in un'epoca paradossale. Gli straordinari progressi scientifici e tecnici degli ultimi decenni hanno rivoluzionato le nostre esistenze. Allo stesso tempo, sotto i nostri occhi c'è stato un folgorante ritorno alla barbarie che ha minato alle basi dei nostri valori laici, la nostra eredità del periodo dei Lumi. Le religioni e le utopie sociali non sono altro che illusioni pericolose che costituiscono la peggiore maledizione per l'umanità ed attentano alla nostra libertà di espressione e di pensiero. Esse ci impongono dei criteri assoluti di Bene e Male ed una fede nell'Aldilà o in un Avvenire radioso. Il loro scopo è evidente: impedirci di vivere serenamente e privarci del nostro benessere quotidiano. Uomo o Dio? Ragione o fede? Piacere o ascesi? Vivere qui e adesso o aspettare la vita dopo la morte? Un libro accessibile a tutti, riccamente documentato, ma scritto in uno stile semplice e diretto.