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La Repubblica senza partiti. C'è ancora un futuro per il cattolicesimo
I cattolici in politica hanno ancora molto da proporre, facciano sentire con chiara fermezza la loro voce, svolgano la loro parte, ricominciando da quell'originale e preziosissimo principio chiamato partecipazione, da cui sono partiti per scrivere la peculiare storia della democrazia in Italia e non solo. Carta costituzionale, democrazia parlamentare, autonomie locali, sistema di garanzie e tutele dei lavoratori, partiti politici, sistema elettorale proporzionale furono le scelte che un gruppo nutrito di cattolici operò, guardando appunto alla partecipazione. È passato più di un secolo e nessuno ancora è riuscito ad avanzare proposte alternative alla cultura fondante e all'assetto istituzionale della nostra democrazia parlamentare, nonostante ""rivoluzioni liberali"""" o """"rottamazioni annunciate""""."" -
Nino Taranto. L'artista e l'uomo
Questo libro non è un saggio, né un romanzo, né un racconto, ma può efficacemente essere paragonato a un copione cinematografico, poiché alla narrazione dei fatti, alle notizie e alle testimonianze alterna un'analisi delicata, vivissima, intima e introspettiva, dando la parola a tutti gli interpreti e componendo così un racconto corale dove ognuno ha il suo ruolo accanto a Nino al quale spetta, come sempre, quello del protagonista. -
Anche gli angeli mentono
"Giacomo da anni si batte, in tutte le sedi e con ogni mezzo (anche quello letterario), per vincere il silenzio. Il silenzio su fatti di cronaca è una pericolosa illusione. La storia coniugata con le emozioni, la storia coniugata con il romanzo, aiuta a vincere sia la democrazia da audience che la democrazia indifferente. [...] Leggere i racconti di Cavalcanti e non immedesimarsi nella storia è praticamente impossibile: scorrendo le sue pagine ascolti le voci dei protagonisti, senti sulla pelle l'umidità della cella, riesci ad immaginare i volti dei 'compagni di prigionia'. Cavalcanti racconta storie di detenuti e non e lo fa attraverso un linguaggio pulito, semplice, diretto e non volgare. [...] In questo suo romanzo talvolta l'autore si trasforma in un poeta con un registratore o una cinepresa. Tensione ed impegno hanno sempre animato i suoi scritti. Questo è un lavoro arduo. Arduo sì, ma c'è!""""" -
Quando si sceglie di raccontarsi
Roberta Salvati è nata a Napoli il 14 settembre 1996, non ha neanche venti anni ma ha già una grande passione per la scrittura. In questa sorta di diario di una ""adolescente adulta"""", troviamo riflessioni sull'amore, l'amicizia, la musica, il dolore. Ad esempio, """"Una nave quando viaggia segue una rotta, mi sa che nella vita non vale sempre: improvvisamente si può scegliere di cambiare direzione"""", oppure """"Qualche macchia ce l'abbiamo tutti. Di notte nel silenzio tra le pareti della stanza, di giorno là in fondo riaffiorano anche quando non dovrebbero""""."" -
Il pianista di via Scarlatti
Ora Viktor non faceva nulla per frenare la fantasia. Gli pareva che la macchia lievitasse. Veniva fuori dalle porosità del tufo per riappropriarsi delle sembianze della ragazza che era stata. Nemmeno per un momento lasciò che gli occhi si staccassero da quella immagine. Se il corpo appariva sciolto in una morbida vaghezza di forme, una qualche alchimia aveva miracolosamente risparmiato l'impronta del volto. Viktor vedeva più di quanto di solito era capace di inventarsi. In quella che era una chiazza di sangue rappreso credeva di vedere un profilo dolce, dai lineamenti che sfumavano graziosamente in un'aureola di capelli. Così l'aveva sognata la ragazza che ancora non aveva incontrato. -
Da quanto tempo
Questa raccolta di poesie è il frutto di un invito: nella primavera del 2014, il gruppo teatrale amatoriale ""Noi e il teatro"""", di Vairano Patenora, ci chiede, a me e a mia moglie, di partecipare alla preparazione di una commedia che si sarebbe rappresentata, di lì a poco, in una piazzetta del centro storico del nostro paese. Daniela, mia moglie, avrebbe dovuto recitare la voce fuori campo, su di un testo che avrei dovuto scrivere io."" -
Il dissimulatore
Bruno Prete, vicino ai 40, lavora in un'impresa di pompe funebri in Sicilia.I suoi amici sono i cosiddetti Ragazzi: Pierangelo, Marco, Renzo e Franco; il loro punto di incontro è il bar Tutto Sport. Bruno racconta la sua storia, lui è un quieto ma attento osservatore, e conscio della giungla di convenzioni, pregiudizi e tabù, vuole essere differente. Quando incontra Gino, un forestiero del continente, la vita di Bruno cambia. -
Dal Mezzogiorno al Mediterraneo, il lungo tempo della rinascita
Si tratta di una vasta ed agile incursione nella storia dell'Italia Meridionale lungo l'ultimo mezzo secolo, corredata da un ricco dialogo con opere, articoli e autori, fra i quali è citato anche lei. Tra le cause della ultima (ed ennesima ) arretratezza del Mezzogiorno. qui ne citiamo solo due, una dell'economista Mariano D'Antonio, che firma la prefazione e che si sofferma sul flusso migratorio di ieri e di oggi fra il Sud e il Nord del Paese, e la seconda del giornalista Ermanno Corsi, autore della postfazione, che esamina la mancanza di organi di informazione in grado di rappresentare il Sud sulla scena nazionale. -
Mio grande amore
Il grande amore di un professore per una giovane donna schiava dell'eroina e di chi la spaccia. Due mondi lontani che si incrociano. Il terribile ambiente in cui si svolge la storia gioca un ruolo primario. -
Bob Dylan. Cantautore da Nobel
Premio Nobel per la letteratura 2016 ""per aver creato una nuova espressione poetica nell'ambito della tradizione della grande canzone americana"""", Bob Dylan non ha soltanto dato per primo dignità e spessore alla musica popolare contemporanea: la si chiami folk, rock o qualunque altra etichetta venga in mente di volta in volta. Ma è anche un esempio di longevità artistica senza confronti: c'era prima di Beatles e Rolling Stones e c'è ancora. Da qualunque punto di vista lo si osservi, gli spunti di riflessione che offre sembrano non doversi mai esaurire. Coci e Tricomi, consapevoli che una parola definitiva su Dylan non potrà mai essere pronunciata, provano a mettere in campo qualche tema: dischi, concerti, testi, musiche, esecuzioni, dichiarazioni pubbliche, vita privata, rapporti con i maestri e i colleghi, influenze sui musicisti (praticamente tutti quelli che sono venuti dopo di lui). Tenendosi a distanza di sicurezza tanto dalle ritualità saggistiche che dalla retorica da fan."" -
Teoria e storia delle forme di governo. Vol. 1: Da Erodoto a Polibio
In un panorama già ricco di sistemi politici funzionanti, fu lo storico greco Erodoto a formulare la prima teoria delle forme di governo con il celebre lógos sulla democrazia, l’oligarchia, la monarchia, poi ripreso e sviluppato dai grandi filosofi dell’antichità, lungo una riflessione che da Socrate a Platone ad Aristotele a Polibio, ovvero dal V al II secolo a.C., ha costituito il punto nevralgico, si può dire fino ai nostri giorni, di ogni discorso compiuto sulla politica e sul potere. La lettura dei testi antichi, anche di quelli meno frequentati dalla storiografia del pensiero politico, ci consente di cogliere le tante varianti di questa dottrina apparentemente semplice, articolata nella definizione del governo di uno, di pochi, di tutti. In realtà, la complessità del tema di quale sia il governo migliore è resa subito evidente dal nesso organico – come emerge dal particolare approccio seguito in questo volume – con le istituzioni della pólis, con la società in generale, con gli avvenimenti che la storia presenta di continuo, modificando assetti di dominio, rapporti di produzione, orientamenti culturali. -
Lo Sturzo americano (1940-1946). Strategie politiche e culturali
Gli anni americani (1940-1946) della biografia di Luigi Sturzo presentano dei confini ancora assai sfumati e poco frequentati dall'indagine storiografica. Il volume ne ricostruisce le fasi salienti attraverso una ricerca documentaria condotta anche negli Stati Uniti, da cui emerge il profilo di Sturzo leader politico, in continuità con le precedenti esperienze italiana (1919-1924) ed europea (1924-1940). Pur risiedendo lungamente a Jacksonville, in Florida, lontano dai centri direzionali, egli si dedica alla formazione di selezionati gruppi di matrice democratico cristiana (""Peopleand Freedom""""), capaci di influenza presso l'opinione pubblica, e diventa nel tempo interlocutore privilegiato delle autorità di Washington per le questioni italiane, fino ad assumere informalmente la funzione di ambasciatore. Tra le molteplici iniziative organizzate dal sacerdote nell'asse tra Jacksonville e New York, emergono il ruolo primario nella ricostituzione della Democrazia Cristiana, la collaborazione non marginale con il servizio di """"intelligence"""" (OSS), e l'azione diplomatica e umanitaria concertata con i vertici della Chiesa americana a favore dell'Italia. Le strategie di Sturzo si sono rivelate cruciali nell'avviare relazioni stabili tra l'Italia e la potenza americana."" -
Fisica e metafisica della luce in Leibniz. La realtà tra apparenze ottiche e scienza di visione
Per tutto l'arco del XVII secolo l'ottica, e, più in generale, la scienza della visione, compresa l'anatomia dell'occhio, sono state oggetto di indagine dei maggiori scienziati del periodo: astronomi, fisici, matematici, filosofi e medici. Tra i tanti interessi speculativi perseguiti da Leibniz, l'analisi della propagazione della luce e degli strumenti ottici ad essa connessi risulta centrale per il suo intero sistema filosofico. Scopo del presente lavoro è il tentativo di riconsiderare, attraverso alcune sue opere di ottica e, soprattutto, mediante rapporti epistolari e personali con eminenti pensatori dell'epoca, diversi aspetti della sua metafisica monadologica sulla base di una essenziale ed indispensabile speculazione sulla rifrazione ottica del raggio luminoso. -
Amante colpevole
Otto anni fa Lu Jian è stato accusato ingiustamente di un crimine mai commesso e mandato in prigione. Dopo aver scontato la pena, col cuore colmo di vendetta e rancore, riesce a rintracciare la donna che l’aveva fatto condannare, ma che lui aveva amato segretamente fin da giovane. Inaspettatamente, i sentimenti del passato riaffiorano. Un uomo tormentato e una donna che porta con sé un forte senso di colpa danno inizio a un’intricata storia in bilico tra amore e odio, attrazione e repulsione. Sullo sfondo, la complicata società cinese di oggi, rappresentata in modo diretto, senza pregiudizi e luoghi comuni. -
La tomba profanata. Santagata si fa in quattro
Un flusso letterario che eredita dai grandi autori di polizieschi, gialli e noir, la centralità del protagonista, eroe senza macchia e senza paura, commissario, detective che sia, perfino arzilla signora di mezza età dotata di vivace intuito femminile: ecco gli infallibili giustizieri del male. Ninì Santagata è napoletano, prima di essere un commissario sui generis. Insofferente alle regole non condivise, agisce fuori schema, obbedisce più al cuore che alla disciplina di funzionario di polizia, all'intuito più che alla ragione. Perciò è amato, ma inviso alla rigida gerarchia del Corpo. Simpatico disobbediente, è a suo modo un uomo sicuramente attraente. -
Gemagno. Cercava la verità, ritrovò se stesso
Pietro Carrano è un famoso giornalista che vive e lavora a Milano. Per il suo ultimo articolo sulla morte di un giovane trader, si ritrova al centro di una intricata vicenda giudiziaria. La notizia della morte improvvisa di un suo amico di infanzia, con il quale aveva troncato ogni rapporto, lo sconvolge e decide così di ritornare al suo paese di origine, consapevole di dover riaprire i conti con un passato che sembrava definitivamente chiuso. -
Mutamenti globali e diritto alla sicurezza. La costruzione della leadership militare nei contesti democratici: la prospettiva sociologica
Alla luce dei mutamenti globali, le istituzioni democratiche hanno adattato le loro funzioni alle nuove sfide internazionali, rispondendo ad una richiesta di sicurezza come bene pubblico da parte dei cittadini. Ripensare alle politiche di sicurezza degli Stati in un mondo in cui gli Stati stessi stanno cambiando, vuol dire indagare le direttrici del mutamento in un contesto sempre più multidimensionale, e analizzare obiettivi, modalità di intervento, pratiche e istituzioni. In questa discussione, all'interno della quale la dimensione militare ha assunto uno spazio sempre più ampio soprattutto in tema di antiterrorismo, la riflessione sociologica può assumere un ruolo chiave. Nel volume, la lettura dei cambiamenti organizzativi è stata effettuata attraverso la lente del neo-istituzionalismo, a partire da una esclusiva indagine sul campo presso l'Accademia Aeronautica Militare Italiana. Per ricostruire le pratiche e i processi interni di questa struttura si è ricorso all'osservazione partecipante delle attività e parallelamente sono state raccolte numerose interviste biografiche agli allievi e agli ufficiali superiori, testimoni privilegiati del mutamento e delle scelte. Dal punto di vista metodologico, l'utilizzo della Event Structur Analysis ha evidenziato, anche in una prospettiva di genere, come le diverse esperienze narrate colleghino le condizioni biografiche degli individui ai processi di cambiamento e alle strategie poste in atto dall'Accademia stessa. -
Sguardi incrociati sullo human development
Il presente volume raccoglie le riflessioni di pedagogisti, giuristi e filosofi sul ruolo dell'educazione e dell'istruzione in un mondo denso di processi non compiutamente esplorati e di possibili futuri dagli imprevedibili esiti (meccanizzazione del biologico, biologizzazione delle macchine, ibridazioni genetiche ecc.), di dinamiche dell'economia incompatibili con la sopravvivenza della vita sulla Terra (inquinamento, riduzione della biodiversità, deforestazione ecc.) e di crescenti disuguaglianze di opportunità di popoli, gruppi sociali e singoli suscitatrici di conflitti sempre più aspri e globali, che chiama una pluralità di discipline a interrogarsi insieme per generare una ""sapienza"""" interdisciplinare capace di cogliere la totalità del reale, di attraversare consapevolmente panorami e problemi nuovi e di costruire risposte eticamente condivise. I contributi avviano una riflessione su come le scienze dell'educazione e il diritto possono contribuire ad orientare lo Human Development nella direzione già da tempo indicata da Sen e Nussbaum, avvalorando l'idea di una scienza che permanentemente, in modo sempre più interdisciplinare, si interroga sul significato morale, sulle possibili conseguenze delle sue ricerche e sulla sostenibilità delle sue azioni e, dall'altro, si impegni a individuare gli intricati sentieri che possano condurre tutte le persone a riconoscersi in una Cultura dell'umanità in cui i concetti di democrazia, giustizia, uguaglianza, libertà, solidarietà, bene comune vivano come universali Diritti."" -
Aristogitone. Commedia greca in napoletano
In un'epoca non meglio precisata la polis magnogreca di Partenope custodisce gelosamente l'eredità filosofica e culturale della Grecia nel periodo di massimo splendore. La città italica è retta da un governo oligarchico, costituito da filosofi rigidamente addestrati presso la nobile Accademia cittadina. Tra i giovani aspiranti vi è Aristogitone, figlio di Protagora, ed amico dello scaltro Patroclo, squattrinato danzatore omosessuale in perenne ricerca di un amante facoltoso. L'intera vicenda si dipana nell'arco di tre atti in cui i due protagonisti dovranno dapprima indagare su moti marini sospetti, interrogando la Sibilla cumana, ed in seguito saranno incaricati dal dio Efesto in persona di rintracciare e riportargli la divina consorte Afrodite, in fuga con un amante. -
Diario di un giovane siriano, rifugiato politico
Un angolo dell'appartamento appena occupato abusivamente e condiviso con una famiglia romana, che vive la sua condizione di disagio con dignità; i cartoni che, là, non saranno più fradici per la pioggia; la possibilità di andare in giro senza il timore di perdere il riparo per la notte o di avere incollate sulla schiena le coperte, dono della Caritas, e le cianfrusaglie dello zaino; la disponibilità di servizi igienici anche per lavare i pochi capi di biancheria: tanto poco basta per risollevare lo spirito del giovane profugo siriano. Certo, l'impietosa premessa è dimenticare gli agi familiari e le prospettive professionali, che accompagnavano la sua vita, a Damasco; ora, è uno dei tanti esuli senza mezzi. Per sua scelta: lo ricorda spesso a se stesso nel suo diario, che è al contempo la sua trincea morale e il suo inno alla gioia e alla speranza. Deve accontentarsi di mezze giornate di facchinaggio; però, siccome è netto il suo rifiuto di vivere da vinto e da eterno questuante, utilizza le conoscenze apprese per gioco, da ragazzo, per fare da aiutante a un ciabattino, dimenticando di essere un archeologo. Tre frati di un convento della zona, avanti negli anni, prendono a considerarlo come un figlio e a condividere con lui l'angoscia per la famiglia bloccata in Siria, che non ha mezzi per poter dare e ricevere notizie, e per un amore che sembra chiuso a ogni spiraglio per il futuro. Per di più, il giovane porta un nome che evoca, per legami familiari, quello del tiranno siriano. Eppure, non c'è aria di rassegnazione anche tra gli anziani frati... E non solo sulla via di Damasco.