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Villino Teresa
Nel segmento di storia che va dall'Unità d'Italia allo scoppio della seconda guerra mondiale si snoda la vicenda del protagonista del romanzo e, profondamente intrecciata ad essa, quella di Palermo. Entrambe seguono una linea parabolica: l'ascesa di Gibì, che si realizza come uomo e nel contempo porta a compimento i suoi progetti sul piano economico e sociale, si riflette in quella della città, che sembra vivere un momento culturale ed economico ""felicissimo""""; il declino, poi, è analogamente tristissimo per il protagonista e per la città, che si ritrovano di fronte allo sgretolamento e alla fine di un mondo che hanno considerato incrollabile. Tutt'intorno Palermo nei suoi luoghi, nei suoi personaggi, nella sua anima."" -
Il racconto di Juglans. Nuova ediz.
Sei prove narrative ispirate al vissuto: emozioni, frammenti di vita, avvenimenti, personaggi, ricordi che affiorano alla memoria. -
L' ultima veglia. Storie e personaggi
"La settimana santa è la 'grande settimana': essa, con il triduo della passione, morte e resurrezione del Signore, si colloca al vertice dell'anno liturgico. Giorno per giorno, ora per ora, si ricordano gli avvenimenti ultimi del Signore in una cornice nella quale lede e pietà popolare si mescolano. La contaminazione tra queste espressioni del sacro è inevitabile. Il cristianesimo si è innestato in un contesto storico ad esso preesistente. Non c'è da stupirsi, dunque, della commistione tra fede, pietà popolare e folklore che ha latto parlare di venature pagane all'interno del cristianesimo come sostenne Leonardo Sciascia. Ma, a proposito, Paolo VI aveva dichiarato: 'La religiosità popolare manifesta una sete di Dio che solo i semplici e i poveri possono conoscere'."""" (Dalla prefazione di Sergio Mangiavillano). """"Nel racconto di Sanfilippo io vedo come due piani, che costituiscono due aspetti diversi della rievocazione: il piano delle piccole storie personali e il piano della spiritualità così intensamente vissuta da tutti quegli uomini e donne, diversi ma accomunati dalla ricerca lacerante di un ancoraggio ultraterreno. C'è il Sanfilippo delle narrazioni real-localistiche e c'è il Sanfilippo delle acute e forti rappresentazioni religiose corali, creatore di 'sculture' vive che traducono l'esibizione spirituale dei personaggi. La vita del paese e del quartiere è rivissuta in una rappresentazione di grande plasticità evocativa, tesa a 'ri-presentare', ossia a rendere di nuovo presente una realtà spirituale scomparsa ma fresca nello spirito."""" (Dalla postfazione di Gino Varsalona)" -
Ritorno al paese che non c'è
"Anche l'armonium della chiesa non c'è più, è sparito. Corre voce che il vecchio parroco se lo sia portato col resto delle altre cose, quando fu detronizzato e rottamato. Questo fatto è vissuto come se avessero espiantato un cuore buono da un corpo vivente; come se avessero voluto spegnere le luci nel tempio di Dio, spogliarlo del potere di commuovere e aiutare i cuori a esaltarsi nella misericordia di Dio. Perché Dio è musica e senza armonia è più difficile avvertire questo passaggio. Ci sono cuori assetati di cielo e ci sono cuori duri a sciogliersi. In entrambi i casi la musica col suo potere interviene per accrescere o far nascere. Sarebbe come smuovere il terreno prima della semina o favorire che i germogli crescano. Il luogo del culto è di certo un sito privilegiato, dove si dispiega inequivocabilmente a tutte le intelligenze l'insufficienza delle parole dette o da dire, l'inidoneità delle frasi e delle preghiere, anche stampate; e si capisce che per giungere sino a Dio è più semplice piangere e annegare nella consolante sensazione del mistero...""""" -
Dentro un'emozione
La storia di questo romanzo si snoda a metà degli anni '70 ed ha per protagonista un giovane, Sergio Mondovì, che lascia Como per Palermo, dove frequenta l'ultimo anno di liceo classico. Quali motivi stanno dietro questa che appare come una vera fuga? E di un'altra fuga si parla nel libro, quella di un nobile, già proprietario di miniere di zolfo che, per tenere fede alla promessa fatta ad una persona amata, in punto di morte, abbandona il suo mondo di sregolatezze per riparare ai danni provocati da suo padre, e poi da lui stesso, a centinaia di operai, schiavi di un lavoro aberrante in un vortice di inaccettabile sfruttamento. Sergio Mondovì, nonostante la giovane età, è stato già provato da tristi vicende della vita ed è alla ricerca di una ""normalità"""" che possa dare un senso motivante e serenità alla sua esistenza. Per dipanare l'ingarbugliata matassa del suo vivere il ragazzo si pone tante domande, a cui non sempre riesce a dare una risposta, in merito alla quale l'autore si augura che i lettori possano dargli una mano, certamente personale, per trovarla, bella o brutta che sia."" -
Rinascimento a Cordoba. Conversazioni d'arte in Argentina. Ediz. a colori
Il volume ripercorre uno dei periodi più significativi della storia dell'arte, rivisitato da uno studioso italiano che, in un ciclo di lezioni tenute a Cordoba, in Argentina, espone i suoi punti di vista a un gruppo di giovani laureati in belle arti e architettura. Quotidiano è l'incontro fra docente e allievi, volto a dischiudere la civiltà del quattrocento e del cinquecento penetrando la complessità intellettuale di maestri come Masaccio e Piero della Francesca, Leonardo e Michelangelo, Raffaello, Tiziano e Caravaggio, che concepiscono l'uomo centro della natura e della storia. Dinanzi ai capolavori della pittura e immersi nella ricerca dell'enigma che li rende immortali, si squaderna agli studenti, di lontane origini italiane, il sublime della bellezza e un ignoto universo di verità. Forte è il bisogno di comprendere, con l'apporto della critica e di una esegesi non puramente formalista, ""l'uomo universale"""" che l'Italia prospetta al mondo nella dimensione di spirito e carne. Le lezioni, così, si traducono in esperienze relazionali, che facilitano lo scandaglio nelle opere rinascimentali delle ragioni estetiche e filosofiche, religiose e poetiche, svelandone la profondità. L'arte non appare né sindrome estatica né """"status symbol"""". Si rivela, piuttosto, epifania di pensiero ed emozione, capace di una libertà che profetizza l'essenza dell'uomo anche sotto la tirannide, di cui l'Argentina ha conosciuto l'orrore. Nell'approfondimento esistenziale della """"cappella Brancacci"""" e della """"Sistina"""", della """"Vergine delle rocce"""", del """"polittico Averoldi"""", del """"Davide con la testa di Golia"""" e di innumerevoli altre creazioni, illuminante è per la coscienza dei giovani artisti e architetti l'affermazione di Miller: """"Non insegna niente l'arte, tranne il senso della vita."""""" -
Sul finire della notte. Nuova ediz.
Storie e personaggi di questo libro appaiono di notte, quando il silenzio attorno al buio incoraggia i timidi a mostrarsi e le storie indicibili chiedono di esistere. E dalla notte, perché tutto ciò che esiste viene sempre alla luce dall'oscurità o dalla nebulosità della fantasia. Le sofferenze e le ristrettezze dell'ora attuale ci inducono, a volte, al mutismo, e ci fanno riprendere la clava della diffidenza non solo nei confronti dell'altro - fosse pure la persona più cara - ma anche nei confronti delle emozioni e della loro più umana manifestazione: il pianto, il riso. -
La biblioteca del Seminario di Agrigento
"La mitica figura di Prometeo gode oggi di ottima salute. Richiamato più volte in letteratura e adottato da molti come metafora dell'uomo emancipato, questo titano, che il mito vuole benefattore dell'umanità, è adatto anche a rappresentare il buon bibliotecario. Prometeo rubò il fuoco agli dèi e ne fece dono agli uomini. Similmente opererebbe il bibliotecario ideale che fornisce libri giusti e il fuoco della conoscenza al lettore medio che si serve di una biblioteca. La metafora prometeica del bibliotecario si può applicare a mons. Domenico De Gregorio (1923-2006) per una duplice ragione. Egli fu bibliotecario della rinomata 'Biblioteca Publico Donata lucchesiana' di Agrigento per molti anni. Di essa conosceva bene i segreti e i preziosi volumi lì conservati. Della Lucchesiana divenne mentore, allorché pubblicò anche la sua storia e la cronaca del suo recupero, dopo anni di abbandono e degrado."""" (Dalla prefazione di Vincenzo Lombino). Prefazione e testo a cura di Vincenzo Lombino. Postfazione di Vito Fortezza." -
La parrocchia Regina Pacis di Caltanissetta. Fondazione, cura pastorale e istanze del Concilio Vaticano II
"Il presente volume nasce dal desiderio di far conoscere ai parrocchiani la storia della loro comunità, per ravvivare, anche oggi, il dono che ha ricevuto in questi sessant'anni di storia. In realtà sessant'anni non sono tantissimi, ma sono sufficienti perché una comunità, composta anche da giovani e da nuove famiglie, inizi a guardare indietro e ad avere gratitudine per le persone che l'hanno preceduta, a conoscerle e ad apprezzarle. Inoltre, secondo quanto insegnava l'amato Papa Benedetto XVI, in occasione del suo incontro con i giovani a Sulmona nel 2010: «La memoria storica è veramente una """"marcia in più"""" nella vita, perché senza memoria non c'è futuro. Una volta si diceva che la storia è maestra di vita! La cultura consumistica attuale tende invece ad appiattire l'uomo sul presente, a fargli perdere il senso del passato, della storia; ma così facendo lo priva anche della capacità di comprendere se stesso, di percepire i problemi, e di costruire il domani. Quindi [...] il cristiano è uno che ha buona memoria, che ama la storia e cerca di conoscerla». La nascita di nuovi gruppi parrocchiali, gli sviluppi dei Movimenti ecclesiali, gli avvicendamenti dei parroci negli anni più recenti, non determinano una nascita ex novo continua! Tutto si inserisce nel solco dell'unica storia di salvezza: «Né chi pianta né chi irriga vale qualcosa, ma solo Dio, che fa crescere. Chi pianta e chi irriga sono una medesima cosa: ciascuno riceverà la propria ricompensa secondo il proprio lavoro. Siamo infatti collaboratori di Dio» (lCor 3,7-9). Ecco allora l'obiettivo dell'incontro di studio sulla Parrocchia «Regina pa-cis» e della conseguente pubblicazione: dare la possibilità a tutti i parrocchiani di avere tra le mani un valido strumento che aiuti a conoscere le radici di questo albero di sessant'anni, che Dio ha fatto crescere e nel quale anche noi siamo stati innestati."""" (Sac. Cataldo Amico Parroco di «Regina Paris»)" -
Sedendo e mirando. La meravigliosa scoperta dell'altrove
"Indossavo i panni troppo grandi di un ragazzo preoccupato per le sue collezioni di sogni"""", dice Mattia- """"sono solo un bambino, semplicemente un bambino al quale piacerebbe ricevere un bel regalo: la certezza non tanto della felicità, ma del fatto che le mie scelte, qualunque esse siano, possano aiutarmi a crescere, a diventare grande, ad avere un cuore grande, a non smettere mai di imparare""""." -
Teatro, musica e danza nella Sicilia antica. Atti del XV Convegno di studi sulla Sicilia antica (Caltanissetta, 16 marzo 2019)
Il volume raccoglie i contributi scientifici presentati dagli Studiosi nel XV Convegno di Studi organizzato dalla Sede nissena di SiciliAntica che ha avuto luogo a Caltanissetta il 16 marzo 2019 presso la Sala degli Oratori di Palazzo Moncada. Il tema dell'annuale simposio scientifico, Teatro musica e danza nella Sicilia antica, è stato scelto appositamente per affrontare il complesso mondo delle espressioni artistiche più significative delle popolazioni che abitarono la Sicilia dalla fondazione delle prime colonie greche all'età romana imperiale e analizzare riti, pratiche e componenti culturali e ideologiche profondamente legate a queste pratiche artistiche raffinate. -
L' archivista
Matthias Lane, archivista in una grande biblioteca di Washington, appartiene a quella piccola e sparsa comunità di persone destinate a trovare nella lettura dei libri un motivo di totale dedizione. Il gioiello della sua collezione sono le lettere che T. S. Eliot scrisse a un'amica americana nell'arco di vent'anni. Quando una giovane studentessa chiede di vederle, Matthias capisce che vi sono ragioni profonde che la spingono a quella lettura e lo stesso vale per lui. Vi è infatti una specularità tra l'esistenza del grande poeta e quella dell'archivista: entrambi non sono stati capaci di offrire amore. -
Amore, Prozac e altre curiosità
Madrid: tre sorelle, tre donne assai diverse. Rosa, elegante e coriacea donna in carriera, le sue insicurezze le sopisce a suon di turni estenuanti di lavoro e distaccati atteggiamenti da top manager. Ana, vulnerabile e docile casalinga, le seppellisce mettendosi ai fornelli, lustrando pavimenti già splendenti, crogiolandosi nell'atmosfera familiare. Cristina, invece, guarda dritte negli occhi le sue paure, le affronta, mantenendosi sempre dolorosamente lucida; ben più lucida delle sue sorelle, nonostante il frequente ricorso all'alcol e alle droghe. -
La moglie che dorme
Figlio di un ubriacone violento e di una madre provata dalle continue gravidanze, Farrell ha vissuto una giovinezza tormentata. Quando incontra e sposa Grace, bella, fragile, raffinata, l'illusione di un amore duraturo sembra a portata di mano. Ma il confronto ancora irrisolto con l'autorità paterna, che si riflette nei conflitti con il padre di Grace, le diversità tra i due sposi e i fantasmi che continuamente emergono dal loro passato sono ostacoli troppo grandi da superare. Sconfitto da ragazzo Farrell non può sopportare l'idea di perdere il controllo della sua vita e delle persone amate e ciò porterà a conseguenze imprevedibili. -
Fatras
Apparso in Francia nel 1966, Fatras, uno degli ultimi libri pubblicati in vita da Jacques Prévert, riassume in modo ideale le molteplici esperienze letterarie e stilistiche del grande poeta francese. Testi in prosa, giochi di parole, brevi battute, poesie, teatro, collages fotografici: con la consueta libertà formale e contenutistica, Prévert riafferma qui la sua straordinaria felicità inventiva e la capacità di toccare i sentimenti più vivi del lettore. -
Sei qualcuno?
Per Nuale O'Faolain, prima di nove figli in una irrequieta famiglia di Dublino, la vita non è mai stata semplice. Una madre affettuosa ma incline all'alcol, un padre brillante ma inaffidabile e poco presente, il conflitto con una cultura cattolica conservatrice e con un mondo chiuso alle donne. Unici antidoti contro la disperazione il grande amore per i libri e la scrittura, che la porteranno a diventare una delle più conosciute giornaliste dell'""Irish Times"""". Un'autobiografia con la tensione del romanzo, in cui l'autrice racconta la sua vita senza falsi pudori."" -
La cliente
Un biografo francese, alla ricerca di dati per la ""Vita"""" di un importante scrittore, scopre negli archivi di Parigi un'enorme quantità di lettere di delazione contro gli ebrei scritte dai francesi durante l'occupazione nazista. E, scoperta ancor più sconcertante, una di queste lettere riguarda una famiglia di suoi amici ebrei, in gran parte deportata; la delatrice, ancora viva, era una loro stretta conoscente, anzi una assidua cliente. Dopo lo shock e l'indignazione, la decisione di capire. Il protagonista comincia a braccare la donna, ormai vecchia; e inizia così una vera e propria indagine, piena di tensione e dall'esito inaspettato."" -
Una storia naturale dell'amore
Joseph e Celine sono sposati da quasi trent'anni. Durante una gita sulla spiaggia della costa inglese, dove diversi anni prima avevano fatto l'amore per la prima volta, i due vengono uccisi. I loro corpi giacciono sulla sabbia, esposti alle intemperie e allo scorrere del tempo, la mano di lui sembra quasi sfiorare la guancia di lei, in un ultima, eterna, carezza. Nonostante i loro corpi siano sottoposti a una inesorabile decomposizione, il loro amore è sopravvissuto alla morte, sono ancora un uomo e una donna, sono ancora marito e moglie... -
Palline di pane
Agosto. Emilia, fotografa quarantenne, parte per le vacanze in Sardegna. Un marito in India per lavoro, una bambina di sei mesi che patisce il mare, un figlio undicenne che, fortemente determinato a isolarsi dall'""umanità coetanea"""" per rivendicare il diritto a una felicità tutta sua, passa il tempo a pescare e fabbricarsi le esche impastando palline di pane. L'unico aiuto potrebbe essere la nuova baby-sitter: ma è un'enigmatica ragazza portoghese che non sa una parola di italiano e si porta dietro un'inverosimile macchina da cucire a pedali. La vacanza inizia e dà vita a una serie di situazioni buffe e di reazioni imprevedibili, che s'insinuano tra le chiacchiere in spiaggia e scardinano certezze e opinioni comuni e conformiste..."" -
Una bellezza convulsa
Lo spagnolo protagonista di ""Una bellezza convulsa"""" si trova sequestrato in un piccolo casolare da una banda di terroristi. L'unica compagnia è costituita dal suo sequestratore che, viso incappucciato, gli lascia la razione giornaliera di cibo. Le giornate sono lunghe e per passarle l'uomo pensa e ripensa alla sua vita, alle ragioni che lo hanno condotto a questa prigionia. Mille volte al giorno compie quei cinque passi che costituiscono lo spazio della sua stanza; mille volte al giorno la memoria ritorna ai suoi viaggi nei Paesi Baschi, alla sua vita passata, alla vita in assoluto.""