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Trecento anni di farmacia in Piemonte
La farmacia vanta, quale arte sanitaria autonoma e specifica, circa mille anni di vita. In questo lungo periodo ha dato origine a una cultura tecnico-scientifica, multiforme e affascinante, che non solo ha prodotto farmaci che hanno profondamente inciso sulla salute delle popolazioni ma ha dato origine anche a strumenti e oggetti di altissimo pregio artistico, fra i quali spiccano vasi, mortai e arredi lignei. Questo libro esamina l'evoluzione dell'arte farmaceutica in Piemonte dal 1600 ai giorni nostri, cogliendone sia gli aspetti più strettamente tecnici e professionali, sia quelli sociali, economici e artistici. Per ogni periodo storico si evidenziano i rapporti tra la farmacia e la realtà politica e sanitaria del momento e se ne valutano le componenti tecniche, culturali, economiche e organizzative. A partire dall'inizio del XIX secolo l'esame si estende anche all'industria farmaceutica, diretta filiazione della farmacia. -
Riti e cicli festivi nella comunità francoprovenzale di Giaglione in valle Susa
A Giaglione, comune alpino di lingua francoprovenzale, il complesso ciclo festivo diventa un'importante risorsa per rinnovare, con una certa frequenza, i legami comunitari. La festa ha un ruolo di mediazione, di regolazione dei ruoli (essa mette in connessione abitanti di frazioni diverse, uomini e donne, diverse generazioni) e veicola saperi incorporati. La festa è un sistema complesso che si compone di molti elementi; ogni partecipante - attivo o passivo - trova la sua funzione, prende parte all'evento e alla sua preparazione. È questo che lega i nodi della rete sociale: tutti garantiscono che la macchina festiva funzioni e che quindi la comunità si costruisca continuamente, rinnovando la tradizione. -
1968-2008. Quarant'anni di artigianato valdostano. Ediz. italiana e francese
Il gusto del bello appartiene a tutti, è una prerogativa dell'essere umano. La possibilità di accostarsi al bello è dunque un diritto universale, «è nutrimento dell'anima», come affermava Platone. In questo risiede il valore di quarant'anni di artigianato valdostano attraverso una raccolta di collezioni private. L'uomo diventa artigiano partendo da una necessità: i manufatti rispondono sia alle esigenze materiali e lavorative, sia a quelle artistiche. L'artigiano crea un manufatto ricco di valore estetico, ma soprattutto intriso di un valore aggiunto, ossia quello culturale ed identitario. -
La verità obliqua di Severino Casara
Severino Gasara dichiarò di aver effettuato da solo, il 3 settembre 1925, la prima ascensione degli Strapiombi Nord del Campanile di Val Montanaia. La vicenda, che tanto ha appassionato l'opinione pubblica alpinistica, ha comportato per il protagonista due ""processi"""" e un'intera vita all'ombra del generale sospetto, se non della precisa condanna. Se si prendono in considerazione solo i fatti storici, non si può arrivare a un verdetto definitivo, neppure nel 2009. Ma con gli occhi dell'interpretazione storica e con un'analisi avvincente e puntuale (e non solo oggettiva) dei fatti si può illuminare ulteriormente quella che si rivela essere sempre di più una """"verità obliqua""""."" -
Case contadine nelle valli di Lanzo e del Canavese
Il felice accostamento del loggiato ad archi e di quello a colonne, che compare sulla copertina di questo volume ci introduce in un settore dell'arco alpino dove fantasia ed estro non mancano nella concezione della casa contadina. Appena le condizioni storiche consentirono il raggiungimento delle civiche libertà, l'architettura popolare, a lungo repressa, seppe rapidamente evolversi in forme proprie, interpretando in chiave alpina elementi classici, come appunto testimonia questo esempio. Dove ciò è avvenuto, come, quando e perché, sono le domande alle quali la presente ricerca tenta di dare risposta, anche se molti dei problemi sollevati attendono soluzione da altri studiosi più competenti. L'autore si reputerà già soddisfatto se avrà contribuito a stimolare interesse per la conservazione e la salvaguardia del patrimonio edilizio alpino, che decenni di ottusa mentalità utilitaristica hanno compromesso. Molto c'è ancora da salvare, ma occorre sbrigarsi prima che il tempo ed i novelli vandali abbiano partita vinta. -
Ghiaccio vivo. Storia e antropologia dei ghiacciai alpini
I montanari del Seicento vissero l'avanzata dei ghiacciai alpini come una maledizione, perché una teologia infarcita di mito e superstizione attribuì la Piccola età glaciale alle colpe degli uomini. Ma nel Settecento l'inferno è diventato il paradiso, attraverso la progressiva rivalutazione dell'alta montagna e la percezione positiva dei ghiacciai, rivelatisi nella rappresentazione artistica, nell'avventura alpinistica e nella colonizzazione turistica. Al termine di un lungo processo di riconversione simbolica, i cittadini del ventunesimo secolo vivono in modo perturbante la scomparsa dei ghiacciai alpini. Se i nostri antenati temettero la discesa dei fiumi gelati, fonte di disordine e distruzione, al contrario noi temiamo e subiamo la salita dello zero termico e l'arretramento delle nevi in quanto agenti di minaccia, e immagini capovolte del male. Il «drago» delle paure e delle leggende primordiali si libera dal suo gelido sudario e riappare negli incubi notturni dell'improvvido popolo di internet al tempo del disgelo. La colpa contemporanea è annidata nel dubbio inespresso che un patto sia stato tradito e un equilibrio incrinato per sempre. Il disordine etico, il nichilismo del mercato, la morte di Dio trovano una rappresentazione fisica e simbolica nello smagrimento dei ghiacciai, candide vittime di un'anoressia incurabile. -
Il meglio degli anni '30. L'alpinismo della rivista del CAI
Aperta alla collaborazione generica di tutti gli appassionati di montagna e di alpinismo, quella che si chiamava Rivista Mensile del CAI continuava, allora come oggi, la sua lunga tradizione nella diffusione della cultura alpinistica. Nata nel 1882, la Rivista Mensile ha attraversato tutto il periodo esplorativo, l'epoca del sesto grado e ben due guerre mondiali, più un dopoguerra affamato di eroismo e di imprese a livello popolare. Gli anni '30 sono stati caratterizzati dall'epoca d'oro del sesto grado e dalla trasposizione delle conoscenze tecniche dell'alpinismo dolomitico a quello occidentale, oltre che dalle prime grandi spedizioni al Nanga Parbat e al K2. In questo periodo sono state salite tutte le grandi pareti, ivi compresi gli ultimi Tre Problemi delle Alpi. -
150 vette per il 150° del Club Alpino italiano le più belle vette d'Italia salite dai suoi soci
"150 vette per i 150 anni del CAI. Un'idea semplice e divertente. È quello che hanno pensato molti soci del CAI, coordinati dallo stato maggiore del CAAI, per celebrare questa data simbolica del Club Alpino Italiano. Saranno alla fine un esercito, 2.500. Prima c'è stata la fase laboriosa della scelta delle 150 vette, apparentemente semplice, e invece irta di scogli, per dare rappresentanza a tutte le regioni italiane, e dovendo necessariamente scegliere tra molte possibilità, operando anche esclusioni dolorose. Organizzare i gruppi dei potenziali salitori, coordinare le forze, distribuire gli incarichi, seguire passo passo lo svolgimento, raccogliere le relazioni e le fotografie, armonizzare tutto questo in una pubblicazione, è stata ben altra impresa, quasi maggiore di quella di salire le 150 vette. E poi ci si è messo anche il tempo, mai così bizzoso come ad inizio estate. Cosicché le due date programmate, il 7 ed il 14 luglio, si sono rivelate spesso impossibili da rispettare, con manti nevosi mai così copiosi ed estesi come in questo 2013. In date successive molte delle 150 vette sono state poi recuperate, anche se non tutte. Qualcuna è rimandata al 2014.""""" -
I segni delle Alpi. Simboli credenze religiosità miti e luoghi della montagna
Il vissuto dell'uomo della montagna è fatto di segni. Segni di ogni genere che in questo libro sono proposti tenendo conto delle loro tante implicazioni simboliche, soprattutto del ruolo storico-antropologico rivestito nella cultura alpina. Tratti elementari, incisi su pietre, oggetti, tessuti; fino a strutture più articolate che hanno il ruolo di raccontarci molte cose sulla storia, la quotidianità e l'immaginario della cultura montana. Segni che provengono dall'archeologia, dall'artigianato, dall'arte, dalla cultura materiale: un universo che qui diventa materia viva e utile per conoscere un volto meno noto del sapere dell'uomo. Infatti, segnare è un po' parlare, firmare, lasciare tracce, ipotizzare un collegamento tra persone che possono essere lontane nel tempo e nello spazio. -
Monviso Alpi marittime
Un libro per rivivere tutte le emozioni del Monviso e delle Alpi marittime grazie alle immagini, anche a piena e doppia pagina, e ai testi che ci permettono di conoscere a fondo tradizioni natura e itinerari. -
In viaggio sulle Alpi
Il 21 luglio 1832 il trentenne Alexandre Dumas, scampato al colera che infierisce nella Parigi di Luigi Filippo, parte in convalescenza per la Svizzera e le favolose Alpi. Al ritorno pubblica sulla ""Revue des deux mondes"""" le sue """"Impressioni di viaggio"""", un monumentale e avvincente reportage-feuilleton che segna il passaggio alla narrativa del prodigioso scrittore giunto al successo come drammaturgo. Il libro contiene la famosa intervista di Dumas al vecchio Balmat, primo salitore del Monte Bianco, che alimentò l'ingiusta leggenda sull'eroica guida a danno del dottor Paccard. Ma tra le pieghe di questo spumeggiante diario di viaggio, dal ritmo colorito e incalzante, si trovano altri infiniti riferimenti al Romanticismo alpino e al turismo nascente. Dietro le mirabolanti avventure del """"pioniere"""" Dumas c'è tutta la timorosa e curiosa borghesia che si appresta a mettersi in cammino."" -
Alpi liguri primo amore
Prendete un uomo molto giovane. Inoculategli un virus di montagna maligno e tenace. Quando il giovane si ammalerà d'amore per i monti di casa sua, esiliatelo per vent'anni in un paese grigio, piatto, senza vento, senza polvere, senza sole e senza luna. Lì verrà amputato della terza dimensione e costretto a vedere e a pensare orizzontale. Applicategli poi un supplemento di pena da scontare in paesi ancora più lontani, su continenti remoti. In tutto saranno trentacinque lunghissimi anni durante i quali il mondo sfilerà davanti alle sue montagne oscurandole tutte. È accaduto a Silvano Gregoli, sopravvissuto grazie all'ostinata scrittura di storie di montagna: piccole perle di autodifesa nate in momenti di acuta nostalgia. -
Tutto il Toro del mondo
Un libro nato per celebrare Emiliano Mondonico e il suo mezzo secolo con il Toro. 29 settembre 1968: esordio in campionato, con la maglia granata, per il giovane estroso calciatore della Cremonese, acquistato per sostituire Meroni. Ma il Mondo è stato anche l'allenatore della sedia di Amsterdam e dell'ultimo trofeo vinto dal Toro, la Coppa Italia del 1993, il 19 giugno, 25 anni fa. Cresciuto in un'osteria, è rimasto sempre quel ragazzo semplice, da pane e salame, in campo e nella vita, da giocatore e da allenatore. Così come di fronte al male che se l'è portato via, il 29 marzo 2018. Ha lottato e combattuto a fronte alta, fino all'ultimo respiro. Beppe Gandolfo - che come cronista ha seguito per anni il Toro di Mondonico - racconta la storia di un giovane che si fece espellere per poter andare a vedere un concerto dei Rolling Stones, di un calciatore che esordisce in serie A nel Torino con un gol che significa vittoria ma che poi si perde per poca voglia di sacrificarsi per il pallone: forse, proprio per questo, diventa un allenatore vincente, perché ha saputo coniugare i piedi con la testa, ma soprattutto ha saputo usare quell'arma formidabile che è il cuore. Un racconto che si apre proprio con quell'incredibile finale di Coppa Italia: l'ultima autentica gioia che hanno vissuto i tifosi del Toro. L'ultimo trofeo esposto nella bacheca granata. -
Il corpo umano. Gli infografici. Ediz. illustrata
Gli infografici. Libri scientifici con una veste grafica moderna. Età di lettura: da 8 anni. -
Quando è giusto morire? Una visione consolante e sorprendente della morte e del morire
Sempre più persone con disabilità o malate terminali stanno scegliendo il suicidio assistito. L'autrice sa cosa vuol dire trovarsi alle prese con questo problema. Per oltre cinquant'anni ha usato una sedia a rotelle. E sa che dietro a ogni situazione in cui si tratti del diritto di morire c'è una famiglia, che desidera speranza, risposte e sollievo dalla sofferenza. L'autrice condivide il suo cammino di scelta di alternative a favore della vita invece del suicidio assistito. Condivide storie di altri che stanno lottando contro l'angoscia delle questioni del fine vita, mentre riferisce di fatti e di tendenze attuali. E, soprattutto, offre compassione e comprensione per quello che tu e coloro che tu ami state provando. che tu abbia un familiare che sta morendo o che sia proprio tu a lottare contro una condizione cronica, il libro di Joni ""Quando è giusto morire?"""" fornisce l'incoraggiamento di cui hai bisogno per prendere delle decisioni difficili con la certezza di avere un Dio che si prende cura di noi."" -
Cercando Allah, ho trovato Gesù. Un musulmano devoto incontra il cristianesimo
Vincitore del Christian Book Award come migliore storia vera e autore. Qureshi descrive il suo travagliato viaggio dall'Islam al Cristianesimo, un percorso costellato di amicizie, investigazioni e sogni. Racconta come egli sviluppò una passione per l'Islam, prima di scoprire le prove che Gesù risuscitò dai morti e affermò di essere Dio. Non potendo negare queste verità ma non volendo rinnegare la famiglia, Nabeel lottò contro uno sconvolgimento interiore. ""Cercando Allah, ho trovato Gesù è un inno al sodalizio armonioso di fede e ragione che sostanziano la verità di Gesù, vero Dio e vero uomo, che coniuga la dimensione trascendente della fede e la dimensione umana della ragione. Il giovane Nabeel scopre che non è affatto vero che il Dio dell'Islam, Allah che si «incarta» nel Corano, è lo stesso Dio uno e trino del Cristianesimo che si «incarna» in Gesù Cristo. Vivrà da missionario per testimoniare Gesù fino alla sua morte prematura per tumore a 34 anni. Questo libro è il suo testamento, la testimonianza di chi ha amato Gesù più di sé stesso, un'eredità spirituale che tutti noi siamo chiamati a condividere"""". (Magdi Cristiano Allam)"" -
Il sole sulla pelle. Fonte di benessere e di bellezza. Come farne l'uso migliore e senza rischi
Farsi carezzare dal sole è molto piacevole e avere una bella abbronzatura dona sempre un certo fascino. Ma il sole è anche in grado di esercitare benefici effetti sul nostro sistema immunitario, sulla circolazione sanguigna, sulla vista, per citarne solo alcuni. Se vogliamo evitare di danneggiare i nostri capelli, di provocare un invecchiamento precoce della pelle o addirittura di rischiare un melanoma, possiamo ricorrere ad alcuni stratagemmi, generalmente poco noti, ma assai efficaci. Dai menù del sole per la salute ai migliori accorgimenti cosmetici, una guida preziosa per farci amico il grande astro e scoprirne tutti i segreti. -
La psicodieta. Felici, arrabbiati o depressi? L'influenza degli alimenti sui nostri stati d'animo
Lo sapevate che la nostra psiche ci manda sottili segnali richiedendo ben precisi alimenti e piatti, utili per renderci dell'umore ""giusto"""", secondo il momento e le esigenze? Perché desideriamo """"alla follia"""" un certo cibo e ne detestiamo un altro? Quali le conseguenze per i nostri stati d'animo e, non ultimo, per la salute fisica e il peso corporeo? Scopriamo insieme che cosa c'è di vero nel detto popolare che le noci rendono intelligenti e le banane felici, o che i crostacei sono afrodisiaci, e non solo. Nei cibi quotidiani ci sono davvero tante virtù in attesa di essere svelate e sfruttate e la tavola è il luogo dove si fabbricano le emozioni e gli stati d'animo."" -
La depressione. Come affrontarla, come curarla
La depressione è una patologia antica. Un affermato psichiatra triestino, autore del best-seller ""Attacchi di panico"""", analizza il problema in modo facile e pratico. Spiega come conoscerla, come capirla, come affrontarla e fornisce al lettore un'ampia gamma di rimedi, naturali e non, per tornare a far scorrere le energie dentro di noi e ritrovare serenità, benessere e fiducia in se stessi."" -
Gesti e atteggiamenti che parlano da soli. Capire e padroneggiare il linguaggio del corpo per migliorare il rapporto con se stessi e con gli altri. Ediz. illustrata
Tutti i gesti che compiamo, anche i più banali o abituali, nascondono un significato ben preciso e rivelano, di solito senza che ce ne accorgiamo, i nostri pensieri, gli stati d'animo e persino il nostro carattere. Imparare a decifrare il modo in cui ci muoviamo è fondamentale per conoscere meglio noi stessi e gli altri. Attraverso spiegazioni e disegni che illustrano in dettaglio, per ogni parte del corpo, le varie modalità d'espressione gestuale, questo testo insegna a individuare le zone e i territori da rispettare nella comunicazione fisica, svela i segreti per sviluppare un ""lessico corporale adeguato"""" e per decifrare i gesti di ogni interlocutore.""