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Carattere de' napolitani. Quadro istorico-politico scritto in Francia dopo la controrivoluzione di Napoli
Che cosa restava, infine, dell'esperienza rivoluzionaria e di tanti lutti? Il bilancio appariva, malgrado tutto, ottimistico e positivo. La persecuzione non aveva fatto che rianimare il patriottismo, sviluppare ulteriormente i talenti, rendere ancora più accesa la lotta in difesa dei diritti dell'uomo [...]. Persecuzioni e proscrizioni non erano riuscite ad ""avvilire l'energico carattere de' Napoletani"""". La storia, più che la natura, poteva qui spiegare la formazione del carattere dei napoletani e degli italiani in genere. Erano state invasioni esterne e guerre intestine a spingere """"il povero napoletano"""" verso una """"forzata indolenza"""", a """"opporre i talenti alla forza"""", a cercare di """"addormentare"""" e a intrigare piuttosto che provocare e combattere: """"Nato egli buono per natura, sensibile, umano, si vede che i suoi vizj sono piuttosto l'effetto delle crisi politiche, che del suo carattere. Era vizio del governo ciò che si è creduto finora carattere della nazione napolitana, e non si deve imputare a lei la falsa politica de' suoi Re""""."" -
Baronio storico. Controriforma e crisi del metodo umanistico
Baronio è la colonna intellettuale della Controriforma. Tale apparve ad autorevoli contemporanei come Bellarmino e Campanella, Sarpi e Casaubon, ma anche a Muratori, Vico e Stendhal, che di lui si occuparono. La sua opera storiografica, pur stagliandosi come il baluardo della Chiesa romana, evidenzia originalità di vedute ed esigenze filologiche che richiamano il magistero di umanisti come Valla e il Biondo. Stefano Zen illustra la dimensione europea del Baronio, rilevandone le austere ricerche e le finalità apologetiche, peculiarmente espresse nella difesa della potestà pontificia, nella riconciliazione di Enrico IV, nei conflitti giurisdizionali con la Spagna e nella controversia con Venezia. Da questo libro, che esplora fonti inedite e complesse con gli strumenti propri della filologia, emergono i miti della Controriforma: concetto eroico del documento, agiografia e culto delle reliquie, arte come pedagogia, civilizzazione monastica, giurisdizione curiale, primato pontificio. -
Etica e deontologia giudiziaria
Il volume raccoglie gli atti del convegno internazionale svoltosi a Roma presso la sede dell'Accademia Nazionale dei Lincei nel gennaio del 1999, che ha visto la partecipazione di numerosi relatori appartenenti al mondo accademico e a quello forense e giudiziario. Nonostante i quattro anni trascorsi dai lavori del convegno, gli scritti raccolti nel volume mantengono intatta l'attualità del loro significato e soprattutto mantengono vivo il loro interesse in un momento in cui se, da una parte, si stanno per produrre i primi risultati dei cambiamenti intervenuti nella formazione dei giuristi sia in seguito alla riforma dell'insegnamento universitario sia per l'introduzione delle Scuole di specializzazione per le professioni forensi -, dall'altra, ferve un serrato dibattito sui progetti di riforma della magistratura e soprattutto sulla proposta di introduzione della separazione delle carriere tra pubblici ministeri e magistrati giudicanti. -
Analogia e «natura della cosa». Un contributo alla dottrina del tipo
Analogia e ""natura della cosa"""" rinnova l'arte della filosofia del diritto tedesca di miniaturizzare sconfinati universi di pensiero, esibendo un'originalità ricostruttiva non offuscata dai - pur numerosi - """"debiti culturali"""" contratti nella sua stesura. Essa riveste un'importanza decisiva nell'itinerario speculativo di Arthur Kaufmann, in quanto prima compiuta esposizione della dottrina dell'essenza del diritto, e della conoscenza che ne fonda la realizzazione, alla quale il giusfilosofo tedesco si manterrà fedele in avvenire, apportandovi mutamenti tutto sommato marginali."" -
Libertà per la ragione. Riflessioni critiche sui problemi e sugli indirizzi della filosofia contemporanea
I pensatori si possono dividere in due categorie: i tecnici e i pensatori liberi. Non voglio, con questa classificazione dire che non ci sono tecnici liberi di pensare; ma solo affermare che il tecnico è condizionato dai problemi che deve risolvere per arrivare a risultati ""pratici"""" suscettibili di essere utilizzati da lui o da altri. Il pensatore libero ricerca, spinto dalla curiosità, stimolato da intuizioni, orientato all'innovazione. I tecnici operano guidati da regole procedurali, secondo schemi, paradigmi, ottiche che non si discutono, per risolvere i problemi che si presentano nelle varie situazioni, tutti logicamente configurabili a priori. I secondi sono alla ricerca di problemi nuovi, adattano le regole, modificano i paradigmi, scoprono nuove ottiche e nuovi schemi. Nella realtà non vi è il pensatore tecnico puro, né quello totalmente impegnato nella critica e nell'innovazione."" -
La filosofia e il ritorno alla conoscenza di sé
Ciò che è importante quando si pensa filosoficamente è che le parole vengono usate al servizio della verità, che su un tema ci sia un tentativo di far parlare la verità, il che non è garantito dal semplice mettere il pensiero in una forma anziché in un'altra. Il mio ideale in filosofia non è l'attacco o la difesa, ma pensare insieme ad altri intorno alla verità delle idee. -
De eloquentia latina saec. XVII et XVIII dialogus
La letteratura latina del Seicento e del Settecento si presenta oggi come un'indigesta moles di mille nomi. Ma non tutti quelli che hanno scritto in latino sono grandi maestri. Il compito di questo libro è appunto quello di fare una scelta degli autori più importanti. Si tratta non solo di stabilir per la prima volta il canone degli autori, ma anche di mostrare una tradizione spirituale ch'è quasi sconosciuta ai più. I massimi maestri della prosa latina (e ce ne son pochi), come David Ruhnken e Pierre-Daniel Huet, rappresentavano un modo di pensare ch'è strettamente legato alla dignità della lingua latina, cioè alla dignità della tradizione umanistica. -
La quarta vigilia. Gli ultimi anni di Blaise Pascal
A Blaise Pascal, genio scientifico, massimo scrittore in prosa del Seicento francese, è dedicata questa meditazione biografica che lo segue negli ultimi quattro anni e mezzo della sua vita. Giorno dopo giorno, attraverso le lettere e i documenti interni al piccolo mondo di Port-Royal, emerge il contrasto tra la fede pura e coraggiosa delle religiose, le pedanti dispute teologiche dei solitaires e le manovre politiche della Corte e della gerarchia ecclesiastica. -
«Una storia etnica?» Capitale culturale e performance etnica nella letteratura degli Stati Uniti
Prendendo le mosse dall'idea di ""capitale culturale"""" descritta da Pierre Bourdieu, e adottando metodologie e approcci sviluppati nei queer studies e nella performance theory, questo libro esplora la fondazione e lo sviluppo del campo della """"letteratura etnica"""" degli Stati Uniti, concentrandosi sulle tradizioni letterarie afroamericana ed asiatico-americana. Quale capitale culturale specifico è associato agli autori che partecipano al campo? In che modi e attraverso quali canali viene esso prodotto, riconosciuto, o misconosciuto? Qual è il ruolo di critici e teorici della letteratura, istituzioni accademiche, riviste e case editrici nella produzione e promozione di un particolare capitale culturale """"etnico""""? Mettendo in dialogo la nozione di performance dell'identità con l'habitus bourdieusiano, Bavaro analizza alcuni momenti fondativi del campo, quali il Rinascimento di Harlem e la critica asiaticoamericana degli anni Novanta, e autori che spaziano da Zora Neale Hurston alla letteratura vietnamita americana di questi ultimi anni."" -
Bessarione e l'Umanesimo. Catalogo della mostra (Venezia, 27 aprile-31 maggio 1994)
"Il nome del Bessarione evoca per tutti il Concilio di Firenze del 1439 e il tentativo di promuovere l'unione della Chiesa Greca con la Romana; e per i cultori delle humanae litterae è simbolo dell'impegno con cui gli umanisti del mondo bizantino hanno ridato vigore alla tradizione classica greca nell'Occidente europeo e hanno rinnovata e diffusa la conoscenza dei grandi pensatori ellenici, dei platonici in primis."""" (Dalla prefazione di Giovanni Pugliese Carratelli)" -
Descartes filosofo e scienziato
La rinnovata attenzione con cui l'ermeneutica contemporanea ha intessuto un dialogo costante e proficuo con Descartes filosofo e scienziato, sottraendo il filosofo francese ad ogni tentativo di enfatizzare l'uno o l'altro dei poli fondamentali di riferimento, va rintracciata nello stesso intricato ramificarsi del progetto cartesiano, volto a dimostrare che la tesi interazionista non rappresenta affatto la pietra d'inciampo che mina alle radici la compattezza e la robustezza del metodo scientifico. Essa è peraltro contraddetta dagli stessi testi cartesiani, rimettendo così in discussione la percezione corretta che Descartes medesimo aveva della tensione bipolare del dualismo. -
L' utopia concreta di Ernst Bloch. Una biografia
L'oggetto di questa biografia filosofica e politica dedicata a Ernst Bloch è la ricostruzione della genesi del pensiero del ""sognare in avanti"""", della speranza e dell'utopia concreta, sviluppatosi nell'opera di Bloch in una simbiosi molto originale con il materialismo storico. Bloch è stato senza dubbio il più produttivo eretico nel marxismo del XX secolo, la cui lotta per un mondo migliore, liberato dall'oppressione, dallo sfruttamento e dall'alienazione, si identificava con la lotta per la realizzazione dell'""""utopia concreta"""", dell'emancipazione, della giustizia sociale e di un socialismo umano della """"democrazia reale"""". Simultaneamente, questo pensiero """"eretico"""" rappresentava anche una protesta contro le tendenze troppo dogmatiche del marxismo, contro l'identificazione troppo radicale dell'idea socialista con lo Stato e la sua burocrazia e contro tutte le forme di dominazione in cui l'uomo risulta sfruttato, disprezzato e umiliato. Uno sforzo ben riuscito di ricostruire la grande visione utopica-escatologica blochiana del mondo."" -
Governo e capitale. Foucault, Deleuze-Guattari
Nella prima parte si mostra, attraverso Foucault, che il potere è un certo tipo di relazioni che si vengono a determinare tra gli individui; né la produzione, né lo scambio, né la comunicazione identificano i tratti distintivi del potere, per quanto esso si rapporti ad ognuna di queste sfere. Le forme che il potere assume qualificano le differenti forme di razionalità che intervengono a definirlo; di conseguenza, nessuna resistenza al potere può limitarsi ad una denuncia delle istituzioni che lo incarnano, senza decifrare i meccanismi razionali che ne stanno alla base; solo così evitiamo che una denuncia comporti la semplice sostituzione di un'istituzione con un'altra che persegue gli stessi obiettivi, così come la focalizzazione della cultura neoliberale mostra con straordinaria evidenza. -
Esperienza e rappresentazione nel mondo senza tempo
Oggetto specifico dello studio è il rapporto tra l'accelerazione dell'esperienza dei nostri giorni, figlia di queste nuove tecnologie, e le forme nuove del potere operanti oggi nel seno della società capitalistica. A tal fine i termini di esperienza e rappresentazione, nella loro relazione dialettica, hanno il senso di descrivere la trasformazione del rapporto fra soggetto e mondo nell'era inaugurata da internet e dalla diffusione degli strumenti di comunicazione istantanea. Ma è proprio nell'ultima parte dello scritto che si affronta la questione più delicata, ovvero la possibile via d'uscita dalla rarefazione dell'esperienza che tale virtualità ha importato nella società. Nella conclusione così si rende manifesta la ragione di fondo che anima il testo fin dalle sue prime pagine: fornire ai lettori degli utili strumenti di comprensione per provare a resistere alle nuove forme di esercizio del dominio capitalistico. -
Materia Cimitile. Didattica e innovazione
"Materia Cimitile"""" costituisce ormai un appuntamento culturale, che sancisce l'impegno del Dipartimento di Architettura e Design della Seconda Università di Napoli nella tutela e valorizzazione del territorio e delle sue risorse. Il titolo stesso della manifestazione, che traduce lo spirito e l'attività del Dipartimento nell'ambito della Settimana della Cultura scientifica e tecnologica del MIUR, esprime il raccordo fra téchne e poiesis, fra pratica professionale e slancio ideale, che connota l'attività della struttura e del gruppo di ricerca di cui chi scrive è direttore. Il volume che si presenta raccoglie gli atti delle precedenti edizioni dell'evento, cui hanno partecipato docenti del Dipartimento e studiosi di diverse aree di riferimento, a conferma della poliedricità di interessi e contributi che ha caratterizzato, e continua a caratterizzare, la manifestazione, giunta ormai alla sua quarta edizione. Essa trova il suo specimen nell'essere un laboratorio didattico permanente pluridisciplinare, volto a fare del sito paleocristiano di Cimitile, stratificatosi nel corso di secoli -vero coacervo spirituale e culturale, contenente in nuce i germi della cultura occidentale- un punto di incontro e discussione non solo di storici dell'architettura e dell'arte, ma anche di ricercatori di ambiti tematici del tutto differenti, che tuttavia fanno del contatto con l'antico il focus di un percorso scientifico ancorato alla tecnologia e ai mezzi della più avanzata ricerca digitale. Antico e nuovo tornano così a dialogare fittamente, in una trama di corrispondenze basata su un rispetto delle preesistenze mai fine a se stesso, ma attento a fare del vetus il punto di partenza del novus, esattamente come per Paolino di Nola, anima del sito di Cimitile, architetto ante litteram, committente di opere d'arte. In sintonia con i suoi scritti e il suo pensiero, l'attività che la scuola di architettura ha profuso nel corso di Materia Cimitile si può così riassumere proprio nelle parole dell'evergete: """"in vetri novitas atque in novitate vetustas» (carm. 28, 175). (Carmine Gambardella)" -
Non-violenza e guerra fredda. Gli equivoci di Aldo Capitini
Pacifismo, antimilitarismo e non-violenza. Dalla diffusione delle idee e delle prese di posizione di Tolstoj, negli anni tempestosi che hanno preceduto la prima guerra mondiale, alla strumentale assimilazione della non-violenza nell'attuale armamentario della politica estera americana; dall'attenzione riservata a Gandhi dal regime fascista, all'agiografia per la sua figura e per il suo metodo di lotta nella stagione delle rivoluzioni anticoloniali. ""Non c'è ideale - afferma Losurdo -, per grande e nobile che sia, che non possa essere distorto e piegato a strumento di lotta spregiudicata e cinica per il potere e il dominio"""". L'itinerario del volume si dipana attraverso il Novecento, tracciando un profilo critico di Aldo Capitini che interseca una pluralità di temi, personalità e vicende di un secolo segnato dal comunismo e dall'anticomunismo, da una battaglia ideologica e politica combattuta quasi senza soluzioni di continuità e alla quale il pensiero della non-violenza ha dato il suo contributo."" -
La rivoluzione della solidarietà
Questo piccolo volume è un 'segno'. È un contributo, una testimonianza di impegno da parte di alcuni cittadini docenti universitari ed insieme parlamentari che, cogliendo l'occasione della visita di Francesco, operano riflessioni e proposte sui problemi della città come comunità, su temi di grandissima valenza internazionale come quello sull'immigrazione. Rispetto alla produzione editoriale che riguarda il papa i contenuti presenti appaiono inconsueti, ma rilevantissimi per la vita dei concittadini e perché il papa sappia. I saggi riportati sono fonte di informazione e saranno occasione di pubblicizzazione ed approfondimento ulteriore. -
La secondo natura. Con DVD
Un libro e un film che raccontano una vita appassionata, lo spirito impetuoso di Gerardo Marotta, un uomo che ha affrontato numerose lotte, il suo pensiero filosofico, storico, politico e la città in cui tutto questo avviene. Elemento essenziale della narrazione è l'arte oratoria di Marotta che, grazie a un innato senso dei ritmi attoriali, affinato durante la sua esperienza di avvocato, fa di lui un autentico affabulatore. Un vero e proprio affresco politico in cui la necessità della giustizia sociale e il desiderio di dare vita ad uno Stato modello sono i punti di partenza dell'impegno civile del protagonista. -
Memorie di famiglia
Caterina, Anna, Concettina raccontano non solo storie dell'infanzia ed adolescenza di un uomo molto amato, Luigi, ma anche l'intreccio della storia della loro famiglia con le vicende della nascente Italia. Una grande famiglia: uomini e donne che della coerenza coi propri profondi valori, della passione civile e politica, del sogno creativo che plasma la realtà, del dono generoso dei propri talenti ed energie hanno fatto l'essenza della propria vita. Voci di donne, echi di un passato tanto lontano quanto vivo nel cuore e nel ricordo di chi quelle memorie ha ascoltato sin dall'infanzia ed amato per tutta la vita. -
Il senso di giustizia di John Rawls
Nell'ambito del dibattito pubblico odierno una questione che si presenta molto urgente è quella morale. Ricordare le radici filosofiche del concetto di democrazia può indirizzarci verso la soluzione più adeguata. Il saggio, analizzando ""The Sense of Justice"""", uno degli scritti più significativi e meno noti di John Rawls, si inserisce in tale prospettiva. L'obiettivo specifico del contributo è delineare la costruzione analitica dei sentimenti morali, posti dal filosofo statunitense alla base della costituzione di una società giusta. L'originalità del saggio consiste nell'aver rintracciato nel testo rawlsiano un aspetto molto interessante che dovrebbe porsi al centro del dibattito politico contemporaneo. Esso riguarda il ruolo delle istituzioni nel percorso formativo dei cittadini.""