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La danza di Davide
Chi vive respira e, respirando prega, che lo sappia o no. Il respiro, muto esicasmo della quotidianità, è radice di preghiera che rinnova il patto con il soffio d'anima, fuoco del desiderio cosmico di cui siamo frutto. Attivare consapevolmente la forza della preghiera equivale a spingere il proprio respiro sino a dove tutto ci supera, nel luogo dove si disegna il passo del prossimo infinito. I Salmi, letti attraverso la mistica delle lettere ebraiche vibrano i loro significati più nascosti, restituendo comprensione per se stessi e per il mondo del quale siamo parte. -
L'immaginario del labirinto. Metamorfosi e trascendenza
Nell'”Immaginario del labirinto”, l'autore cerca d'interpretare uno dei simboli fondamentali della tradizione iniziatica occidentale ed orientale. Il labirinto va interpretato nel suo essere prova esistenziale e iniziatica da affrontare e superare per poter trascendere la mera condizione di Uomo di Torrente immerso nel Quaternario e nella Corrente Volgare. Ma prima di trovare la via d'uscita, al centro del labirinto troneggia un mostro. L'Avversario, il nemico da sconfiggere: l'ombra o il guardiano della soglia. -
Enrico Cornelio Agrippa e la sua magia
Questo lungo saggio nasce come introduzione alla prima edizione italiana del “De Occulta Philosophia” di Enrico Cornelio Agrippa di Nettesheim. Reghini lo compose intorno al 1926 ed è molto più di una semplice introduzione, appare piuttosto come un vero e proprio lavoro critico su Agrippa e il suo tempo. -
I rituali dei gradi alchemici
Il Barone Tschoudy, allievo a Napoli di Raimondo Di Sangro, Principe di Sansevero e Maestro Venerabile della sua Loggia, la «Perfetta Unione», non aveva dubbi: la Massoneria era una via alchemica per il compimento della Grande Opera. Nella prima metà del Settecento si fece questo, e forse per la prima volta: si affiancò alla successione di gradi massonici il lavoro operativo, senza il quale la Massoneria rischia di diventare un contenitore vuoto. Questi ""Rituali alchemici"""", tratti da un manoscritto del 1766, ci danno un'idea di questa grande stagione in cui nelle logge si faceva vivere la 'scienza integrale', un sapere filosofico dove potevano incontrarsi senza contraddirsi religione, arte e scienza."" -
Settant'anni di repubblica. Attraverso le manifestazioni del Grande Oriente d'Italia
Il 2 giugno 2016 la nostra Repubblica ha celebrato i 70 anni dalla sua nascita. Una ricorrenza che ha un alto valore simbolico e che richiama le nostre coscienze a una maggiore partecipata unità, coesione e condivisione dei valori, e degli ineludibili e saggi principi sanciti nella nostra Costituzione. I Uberi muratori del Grande Oriente d'Italia, ispirati dal trinomio di Libertà-Uguaglianza-Fratellanza, e fedeli alle leggi e alle Istituzioni del Paese, si rispecchiano da sempre in questa ""Repubblica di valori"""" e hanno voluto ricordare i 70 anni dalla nascita, con una serie di iniziative che si sono svolte in città e luoghi simbolo della Penisola. Dal lavoro, elemento sul quale si basa la nostra Costituzione, e che appare la grande emergenza da affrontare per dare un futuro ai tanti giovani talenti che rischiano di vedere depauperati i loro sforzi negli studi, all'integrazione dei nuovi italiani e dei rifugiati. Alla Costituzione dettero il loro contributo, cittadini fra i cittadini, anche i massoni Ugo Della Seta e Meuccio Ruini, quest'ultimo eletto dall'Assemblea costituente al delicato e prestigioso incarico di presidente della Commissione dei 75 incaricata di redigere la Carta."" -
Il libro di Ermete. Le ventidue chiavi ermetiche celate negli Arcani Maggiori dei tarocchi. Vol. 1
I ventidue arcani maggiori dei Tarocchi hanno un'origine molto antica e recondita sulla quale si discute ancora oggi. L'unica cosa certa è che in questi simboli è racchiuso un immenso potenziale di significati derivanti dalle principali discipline esoteriche della Tradizione mediterranea. Solo mediante lo studio comparato delle Vie del Sapere sarà possibile ottenere una piena comprensione delle ventidue raffigurazioni archetipiche che compongono il ''Libro di Ermete''. Ogni simbolo contenuto nei Tarocchi è come uno scrigno misterioso che racchiude in sé immensi tesori ma, per dischiuderne la conoscenza, è necessario possedere le giuste chiavi d'accesso. In questo volume attraverseremo il percorso iniziatico dorico, scandito dalle prime undici tappe dei Tarocchi, cercando di penetrarvi attraverso le chiavi esegetiche forniteci dalla massoneria, dalla gnosi, dall'astrologia, dall'alchimia, dalla cabalà e soprattutto dalla ghematria. L'applicazione della ghematria allo studio del Tarot fornirà al lettore orizzonti di senso inesplorati che potrebbero far luce su alcuni simbolismi esoterici rimasti occulti fino ai giorni nostri. -
Sotto il segno dell'Arco reale. Nelle antiche taverne di York. Ediz. illustrata
In questo libro sono raccolte alcune delle vignette con cui Almerindo Duranti ha raccontato la Massoneria in generale, e il Rito di York in particolare, sul Blog dell'Arco Reale, ma diffondendo le tavole tra compagni e cavalieri dei capitoli, dei concili, delle commende italiane. Ridere in un momento importante in cui è sempre più difficile, in cui, con tutti i mezzi, si cerca di spegnere il testimone del libero pensiero. Lo scherzo, il disincanto è la rivendicazione di un patrimonio ideale, è il manifesto dell'eterno ribelle che rifiuta dogmi, convinzioni. Duranti lo fa con entusiasmo dada. Perché solo quando uno sguardo ama la realtà che ha davanti, la sua mano la potrà ben raccontare -
Giobbe e Giona secondo lo Zohar
Giobbe e Giona. Ovvero la passione del giusto, che tutto sa sopportare, e la fede di Giona il quale, anche nel 'ventre del grande pesce' indirizza a Dio la sua preghiera. Personaggi moderni, parlano, vivono, soffrono, in nome e per conto di tutti gli iniziati di tutti i tempi, nella speranza che l'uomo sia qualcosa di più che esserci e sparire, cioè qualcosa casualmente buttato nella storia, senza orizzonte e senza destino, che l'uomo cioè sia un quadro e il resto è solo questione di cornici. -
Gunther d'Amalfi. Cavaliere templare
"Gunther D'Amalfi. Cavaliere templare"""" di Franco Cuomo, un romanzo, nato dalla capacità dell'autore di contaminare la documentazione storica con la fantasia più trasgressiva. Un'appassionante avventura che ricorda per molti aspetti una moderna spy-story, seppure immersa in un tardo Medioevo. Sogni di gloria e d'amore, ma anche devastanti crisi spirituali, s'intrecciano su questo sfondo storico, nel segno di quella che fu la grande utopia templare, la realizzazione cioè di un'armonia universale attraverso il sincretismo delle due grandi religioni contrapposte della cristianità e dell'islam, senza esclusione per l'ebraismo (che all'epoca non era in armi come oggi, ma comunque in campo con il peso del suo primato storico tra le tre grandi religioni monoteiste ). Un'utopia la cui attualità è sotto gli occhi di tutti per il dramma che si vive quotidianamente in Medioriente." -
La resurrezione di Simon Mago
In questo testo incontreremo un Simon mago che non è esattamente quello che ci è stato tramandato dalla tradizione degli eresiologi cristiani e dalle nostre abituali consuetudini linguistiche, che lo collegano al peccato di simonia. Il libro restituisce a Simon mago quella identità che, ai tempi antichi, lui vivente, gli era riconosciuta vox populi, e di cui egli stesso era fermamente convinto: di essere la Grande Potenza, ossia una manifestazione terrena del potere divino, anzi, del massimo potere divino. -
Sennacherib e la Bibbia
Purtroppo la storia è ancora spesso raccontata attraverso vittorie e sconfitte, scontri e massacri, invasioni e genocidi: insomma, nei suoi aspetti peggiori. Nemmeno è sicuro quanto ci viene raccontato, perché spesso è propinato. Di solito conosciamo i fatti attraverso la voce dei vincitori, o comunque grazie ai racconti dei popoli che li hanno scritti e che hanno avuto la fortuna di farli arrivare fino a noi, aiutati da una tradizione orale che si è tramandata nei secoli. Ultimamente, tuttavia, la decifrazione di migliaia di nuovi documenti che si sono salvati perché di pietra o di terracotta indurita, ha permesso di accostare a certe narrazioni di fatti un'altra voce: quella degli avversari, con risultati sconcertanti. Di tal fatta si rivela, per esempio, la guerra tra l'assiro Sennacherib ed il giudeo Ezechia, così come quella tra il moabita Meša e l'israelita Joram: inconfutabili esempi dell'assoluta necessità del dubbio. -
Opus chemicum
C'è qualcosa di folle che attraversa la storia dell'uomo, l'idea che ci sia qualcosa dietro la storia, che possiamo dare un nome alle cose ma che c'è qualcosa dietro le cose, che continuerà a sfuggirci. Si dice che esista una ""pietra"""" che ha il potere di mettere tutto in discussione, e l'errore degli alchimisti è stato proprio quello di cercarla. Perché il paradosso è che più la si cerca più si allontana l'oggetto della ricerca. Una rivoluzione che parte dal linguaggio, perché anche il linguaggio presuppone ci sia un soggetto e un oggetto, un """"homo faber"""", un """"artigiano"""", e una """"cosa"""" da fare. L'""""Opus chemicum"""" ci dice e dà un metodo, ma è quello che potremo davvero fare nostro dopo aver capito che ricercatore, ricerca e cosa ricercata sono la stessa cosa. Postfazione di Gabriele La Porta ed Egidio Senatore."" -
Piazza Dalmazia
"C'è un mistero spiegato il quale diventano chiari tutti gli altri. Per questo lo tengono al riparo, al centro della città. Non diceva qualcuno che i segreti si mettono in evidenza proprio per questo? Un segreto in evidenza è qualcosa che nessuno cerca. Se lo vedono tutti, non ha valore. Può capitare però che non ci si accontenti più del sentito dire, e che questa piazza Dalmazia la si voglia visitare una volta per tutte. Anche perché, ma sono sempre racconti, qualcuno pare ci sia stato. Ci sono biglietti dell'autobus e leggende orali che si trasmettono sotto le fermate""""." -
Chiesa gnostica
Questo volume rappresenta una sorta di manifesto ideale di quel fenomeno, in ambito spirituale e occultistico, denominato 'neognosticismo'. Un fenomeno che raccoglieva comunità, scuole filosofiche, liberi pensatori e raramente forme struttura ecclesiastiche fra loro separate per insegnamenti e pratiche. In realtà lo gnosticismo è una sorta di pensiero debole e minimalista, che si innestava su 'narrazioni' esoteriche e religiose autoctone per poi offrire una diversa prospettiva di comprensione delle medesima. La quale era sempre e comunque opponente alla lettura correntemente accettata. In epoca tardiva l'albero dello gnosticismo ha fruttato realtà come il Manicheismo e il Catarismo, le quali hanno caratterizzato lo sviluppo culturale e spirituale di buona parte del mondo antico e medioevale. Echi dello gnosticismo è possibili rinvenirli, non solo in tutto lo scibile esoterico, ma nella stessa Chiesa Cattolica. La quale per contrastarlo ha dovuto fare proprie alcune delle sue tesi. Vi sono degli elementi comuni nella docetica di queste scuole e sette: considerare per esempio questo mondo espressione di una potenza spirituale inferiore (la quale oscilla fra ignoranza e malevolenza e spesso individuato nel dio dell'antico testamento), l'uomo-gnostico prigioniero di questa manifestazione e il considerare la creazione una sorta di prigione per lo gnostico. Queste scuole, così come altre scuole filosofiche orientali e cinesi, pongono l'attenzione, in ultima analisi, sul concetto di quanto è reale e di quanto è illusione. Quanto sopra indicato, valevole per lo gnosticismo storico, non si ritrova, nella sua integralità, nel neognosticismo. Il quale ha punto di origine con la nascita della Chiesa Gnostica da parte del visionario Doniel. La Chiesa Gnostica, così come conosciuta, è una struttura similare alla chiesa cattolica per funzioni e liturgie, nata in ambito paramassonico, di orientamento sostanzialmente ermetico, che si esprime con un linguaggio oscillante fra lo gnosticismo e il panteismo. Il tema del reale e dell'illusione e l'opposizione alle cose di questo mondo sono completamente assenti. -
Semplice è la natura. Nuovi studi sulle opere e la vita di Francesco Maria Santinelli
Francesco Maria Santinelli nacque nel 1627 e nel corso della sua vita fu avventuriero, alchimista e autore di numerose opere teatrali, letterarie e poetiche. Tra queste, quella di maggior successo è senza dubbio la «Lux Obnubilata», componimento poetico di natura alchemica di cui si interessarono studiosi e appassionati d'eccellenza quali Isaac Newton, Oswald Wirth, Arturo Reghini e Carl Gustav Jung. In occasione dei 350 anni dalla prima edizione della «Lux Obnubilata», è stato organizzato un convegno di studi sulla vita e le opere del Santinelli che ha visto l'appassionata partecipazione di studiosi italiani e stranieri. I loro contributi costituiscono questo volume che - lungi dall'essere risolutivo riguardo alle opere dell'alchimista pesarese - si propone come nuovo stimolo allo studio della sua vita e dei suoi scritti. -
La scienza degli antichi alchimisti. La rituaria
«Col presente libro ci si è proposti di trattare di alchimia trasmutativa, esponendo l'operatività nelle sue varie fasi e senza nulla omettere. Tuttavia per legge di giustizia non è possibile svelarne apertamente i segreti, costituendo ciò profanazione di un segreto imperituro. Tale segreto è necessario per mantenere inalterato il delicato equilibrio universale residente nella perpetua lotta tra bene e male, poiché se il potere sconfinato che dona tale trasmutazione pervenisse in mani immeritevoli, il mondo diverrebbe un caos brulicante di stregoni in azione per soddisfare i loro meschini interessi. Per tale motivo non è concesso profanare tale rivelazione, ma nel tentativo di gettare un po' di luce sul cammino, spesso intricato, degli aspiranti alchimisti, l'augurio è di fare cosa gradita nell'interpretare quanto seguirà». -
Dodékathlos. Le fatiche di Ercole. Tappe di un percorso di elevazione
Per dirla con MirceaEliade: il mito è un significante. Il mito descrive i momenti originari del cosmo e della vita, affondando le radici nel tempo primordiale e favoloso degli albori. Ogni storia mitologica ha il compito di mettere a nudo verità archetipali: modelli strutturali aprioristici che muovono dal profondo tanto le orbite planetarie quanto la quotidianità spicciola. Pertanto, il mito fotografa l'irruzione del sacro nel mondo descritta mediante un sistema simboli. In buona sostanza, rivelando l'esistenza e l'attività di esseri soprannaturali (antenati primordiali), il mito stabilisce un comportamento conforme a tali modelli e descrive una strada precisa di elevazione spirituale o, se vogliamo, in un altro e più familiare contesto, di richiesta - e ottenimento - della luce interiore. Ecco che il contesto mitologico chiama l'uomo a compiere nuovamente l'atto iniziale (poiché esso è un archetipo). Questa ripetizione dell'atto iniziale ci proietta ai primordi: abolisce il tempo profano per raggiungere il tempo sacro delle origini. Il mito di Ercole, antico di oltre 3.000 anni, affonda le radici negli albori della civiltà e trova corrispondenze nei rami sia occidentali sia orientali della tradizione (si pensi all'epopea di Gilgamesh). Narra le vicende di Alcide d'Anfitrione, un uomo che, avendo in sé la scintilla divina, è 'condannato' ad affrontare terribili prove per poter poi godere appieno, immortale nell'Olimpo, della sua natura divina. In questo contesto poco importa se Ercole, Ulisse, Gilgamesh, Artù siano anagraficamente esistiti o meno: in fondo, essendo principi e richiamando verità archetipali, essi quotidianamente esistono. -
Sava De-Mishpatim. Il discorso del vecchio-Yanuka. Speculazione del giovane
"Sava de-Mishpatim"""" (Il discorso del vecchio) è questa una delle sezioni più note, importanti e belle dell'intero Zohar; brevemente è la trasmigrazione delle anime separate dai corpi. """"Yanuka"""" (Speculazione del giovane) è, invece, la storia del figlio di Rabbi Hammuna, l'Anziano saggio, raccontata da Rabbi Yishaq e Rabbi Yehudah che lo incontrarono nel villaggio di Sachnin. E questo un bambino prodigio, non tanto per la sua straordinaria conoscenza della Torah, sia rivelata sia esoterica, non soltanto per la sua meticolosa osservanza delle mitzvóh, ma soprattutto per le sue percezioni spirituali soprannaturali e i poteri che gli consentono, nientemeno, di formulare dei rimproveri ai due rabbini. Raccontando a Rabbi Sim'on bar Yoha'y il loro colloquio col giovine, questi ne annuncia la morte prematura, affermando che «ogni fiamma che si eleva troppo alta, dura poco», poiché se un giovine rivela spesso dei misteri, non può vivere a lungo, dal momento che Dio stesso desidera gradire l'odore di una tale persona." -
Rab Methibtha (Il maestro dell'accademia)-Midras Ha-Ne'lam (Midras occulto)
L'Accademia celeste è una specie di spazio sospeso tra il mondo dei vivi e il mondo a venire, i pericoli, per apprendere i segreti cabalistici, non mancano. Guardiani sospettosi ne custodiscono l'accesso e possono essere abboniti soltanto presentando loro dei lasciapassare, per altro (cosa curiosa) forniti dagli stessi guardiani: due rose, il profumo di queste rose, una mela o la sua fragranza. Il Midras ha-Ne'lam (Midras Occulto) presenta alcuni frammenti di trattati sconosciuti che si trovano soltanto in questo lavoro e che sembrano, per alcuni aspetti, più interessanti di altri presenti nello stesso Zohar. Il trattatello contiene commenti assai brevi, sull'esempio del Midras classico, ad integrare alcune prescrizioni comprese nei versetti della Torah; ed è considerato una specie di commentario occulto su alcune sezioni del Pentateuco, di Genesi e dell'Esodo. -
Sithré Torah (I segreti della Torah)-Deta'in Khamri (Il conduttore di asini)
"Sithré Torah (I Segreti della Torah)"""" è un titolo un po' generico, sotto il quale vengono raccolti tutta una serie di passaggi dello Zohar legati principalmente al Genesi. """"Deta'in khamri (Il Conduttore di asini)"""" è il resoconto di un viaggio che Rabbi El'azar, il figlio di Rabbi Sim'on bar Yoha'y, fece a dorso di un asino accompagnato da Rabbi Abba, uno dei più grandi discepoli di Rabbi Sim'on bar Yoha'y. In quel viaggio, un dimesso «Deta'in khamri» ossia un conducente di asini, pungolava il loro animale, per aiutare i due Rabbi lungo il loro viaggio. Durante il percorso il conduttore di asino interviene su una conversazione che i due saggi intrattenevano, ed inizia a rivelare segreti spirituali."