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Petali di donna
Viatico emozionale, la silloge di esordio di Donatella Pardini. Un mosaico di epifanie sull'amore, il tradimento, la fiducia che vacilla, l'eros, la non arrendevolezza, struggente come la tempra inesauribile delle donne, che dopo le cadute diventano più forti come figlie e come amanti, come compagne e come amiche, mantenendo e rafforzando la dolcezza che, mista alla sensualità, crea un connubio vincente. La musicalità di versi coglie l'essenza di ogni straordinario aspetto dell'essere donna, il significato che sottende a ogni più lieve sfumatura. Un florilegio di eleganza e raffinatezza stilistica nella sua apparente linearità. La poetessa traccia una sorta di labirinto emozionale raccontandosi, svelandosi con candido pudore eppure con fermezza, trascendendo l'esperienza personale e arrivando al cuore del lettore. ""E... adesso/ comincerò a raccontarmi./ Io non sono che una silente/ parola che batte contro i denti./ Non ho voce per gridare,/ i miei pensieri, gridano per me./ Li scrivo su carta, sono indelebili/ come inchiostro di fuoco"""". Quando arriva il momento di chiedere alla vita qualcosa per se stessi, quando si è dato tutto e tanto si è avuto ma... Una sensazione di appartenenza, un alito di freddo desiderio, la melanconia che abbraccia come una danza di specchi. Mettere nero su bianco la propria determinazione a rispettarsi di più, a darsi spazio e tempo, a perdersi nel profumo di una notte d'autunno. Essere donna. Petali di donna: infiniti adesso dell'anima."" -
L' innocenza del germoglio
Greta, quarantenne di origine toscana trapiantata a Milano, in seguito alla morte del padre, torna in Maremma, ospite nella tenuta di proprietà della famiglia. Nei luoghi in cui il genitore, mosso da un viscerale amore per la terra, aveva trascorso tutta la sua vita il senso di perdita si acuisce e, nell'attesa del funerale, Greta è costretta a confrontarsi con la dignitosa sofferenza della nonna paterna e con l'indifferenza della madre. Tre generazioni di donne che silenziosamente, e ognuna a modo proprio, saranno costrette a fare i conti con il passato. La scoperta di un evento traumatico accaduto prima della sua nascita segna profondamente Greta inducendola a mettere in discussione la sua stessa esistenza. Nel suo romanzo di esordio, Irene Paoluzzi tesse una storia a tratti claustrofobica, in cui vittime e carnefici mescolano il proprio sangue ai sogni e alle speranze della giovinezza. L'autrice riserva un'attenzione melanconica e sofferta ai suoi personaggi, soprattutto a quelli femminili, e ne esplora con pacatezza e stile lineare le emozioni cristallizzando nel tempo quel senso di lontananza da sé e dagli eventi che inevitabilmente provoca un dolore troppo grande. -
Ultime lettere di Jacopo Ortis
Jacopo Ortis, giovane patriota costretto dopo il trattato di Campoformio all'esilio sui colli Euganei, conosce Teresa e se ne innamora, timidamente ricambiato: ma la giovane è stata promessa dal padre al ricco Odoardo, perfetto esemplare, col suo perbenismo, di una società mediocre e priva di ideali. Allo strazio per la patria perduta si aggiunge la disperazione per l'amore irrealizzabile: la vicenda di Ortis patriota corre parallelamente a quella di Ortis amante. Comincia così la fuga di Jacopo per l'Italia: a Milano (dove incontra Parini ormai vecchio e dove, lamentando le sorti della patria, esprime Alfieriani propositi di suicidio) a Ravenna, ad Arquà, a Firenze, in Santa Croce, presso le tombe dei grandi; infine a Ventimiglia, al confine con la Francia, dove si abbandona a una cupa meditazione sull'inesorabile ruinare del tempo e delle cose. Gli giunge intanto la notizia del matrimonio di Teresa, e allora, preso dalla disperazione, torna sui colli Euganei e si uccide. Rimane di lui un carteggio con l'amico Lorenzo Alderani, che quest'ultimo, nella finzione narrativa, afferma di essersi deciso a pubblicare per erigere un monumento alla virtù sconosciuta. Romanzo dalla complessa elaborazione, attraverso varie stesure (Bologna 1798, Milano 1802, Zurigo 1816 e Londra 1817) conformi allo stratificarsi di successivi stati d'animo; altrettanto complessa la genesi la quale partendo dalla matrice del romanzo epistolare settecentesco approda a un autobiografismo in cui è da rinvenirsi la vera chiave di lettura dell'opera, che non a caso Foscolo definì come il diario delle proprie angosciose passioni. -
Lo specchio di oKram
Sul treno che da Milano, dove vive e lavora, la riporta nel piccolo borgo toscano di Sant'Anna, Giulia ripercorre il sentiero dei ricordi. In paese ha trascorso le estati più spensierate e felici della sua giovinezza in compagnia degli inseparabili amici Leonardo e Andrea, di poco più grandi. Figlia di genitori molto impegnati, è stata la nonna Elena ad allevarla e a lei è molto affezionata. Per questo la telefonata della madre che la sera prima l'ha informata sbrigativamente del suo decesso ha fatto sentire Giulia in colpa verso quella donna straordinaria che non vedeva ormai da molto tempo. Il testamento di Elena assegna alla nipote un oggetto speciale per entrambe, nelle sue intenzioni la speranza che possa aiutare la giovane ad affrontare le ferite ancora aperte: lo specchio di oKram, che prende il nome dal suo antico costruttore, è un manufatto raro di cui si narra in alcuni testi storici antichi; attraverso un piccolo cerchietto magico parrebbe essere in grado di far rivivere episodi della vita già accaduti e di mostrare esiti alternativi. L'eredità della nonna mette di fronte Giulia al suo passato irrisolto e la conduce per mano verso nuovi orizzonti, a lei decidere come comporli. Un romanzo spietato nella sua dolce melodia che si srotola sul filo dei ricordi, dei rimpianti, delle speranze e delle aspettative che sempre risorgono dalla cenere del dolore. -
Ernesto e Bondìo
Ernesto Mara è un uomo vecchio e determinato, legato nel profondo a una piccola borgata di valle, un angolo di mondo in cui la gallina Cica è sua fedele amica e gli ricorda ogni giorno di più l'importanza delle piccole cose. Sostenitore attivo del movimento no tav, cerca di difendere la sua casa dall'esproprio forzato. Luigi Bondìo fa il portinaio in un condominio nella parte alta di quella stessa valle. È emigrato dal sud Italia negli anni Settanta per scappare dalle complessità della sua terra d'origine. Curiosare nelle vite e nelle case degli altri, fare dispetti e creare piccole esplosioni nelle sicurezze dei ricchi turisti, è la distrazione che gli permette di scappare dalla noia, dalla quotidianità dei suoi gesti e dalla scure di prepotenza di Finto, uno dei condomini. Quello delle ripicche nascoste è dunque un buon rifugio. Poi, però, il portinaio incontra Ernesto e trova in lui uno spavaldo alleato. L'incrocio di forze di Ernesto e Luigi susciterà uno strano connubio di fantasie contro giochi di potere e ingiustizie grandi e minute. Tra loro ancora la presenza fatata di una gallina metterà a nudo la loro umanità. E il coraggio si farà strada per le vie più irrazionali. -
Cristincardo
Due storie che scorrono su binari paralleli lungo l'asse del tempo e dello spazio, storie in bilico destinate a sfiorarsi. Un viaggio attraverso le anse del cambiamento che porta con sé timori e curiosità, un percorso di formazione e di crescita. Marino e Isabella hanno una famiglia tradizionale, di quelle dove lavora solo il babbo: un artigiano che prosegue la tradizione della conoscenza tramandata. Ma sullo sfondo, lentamente si avverte che il Mondo cambia e Marino prova disagio senza riuscire a capirne le ragioni e si sente inadeguato. Anche Isabella è smarrita e la famiglia entra in crisi. Marino reagisce: risponde a una chiamata interiore. È il momento di partire: per ritrovarsi, per capire. Lui che vive su un'isola, le risposte pensa di trovarle in un'altra isola: più piccola, più semplice. Da un albero comincia a costruire una barca. E nel farlo si riappacifica con la natura, dando nuova vita a Cristincardo, splendida, possente quercia che fu abbattuta allo scopo di fare di lei effimeri oggetti di consumo. Il nome nasce dall'unione di quello dei due figli: Cristina e Riccardo. Poi, con la sua piccola famiglia, comincia il viaggio. Ci si mette alla prova. Si affrontano le paure. Si superano i propri limiti. Si fanno nuovi incontri. Passano gli anni. Angela è a capo di una grande azienda tecnologica. Il ritmo accelera. Il Mondo sta cambiando ancora più velocemente. E lei ne è l'artefice, nel rincorrere il suo sogno di conquista. Ma un incontro casuale cambierà il corso delle cose e il nuovo e il vecchio troveranno il modo di convivere. -
L' ultima primavera senza te
Una silloge potente, intensa che canta un amore vissuto ogni minuto, ogni secondo come se fosse l'ultimo. Un amore che palpita di passione, dolore e ricongiungimenti. In un misterico dualismo che alterna il sarà per sempre al perdersi per sempre: melanconica consapevolezza che la forza dell'amore sta (forse?) nella sua inevitabile finitudine. L'amore fagocita tutte le nostre energie, le scartavetra e le ricompone nella tempesta perfetta dei sensi, in uno stato euforico del vivere. L'innamoramento è una delle circostanze della vita in cui perdiamo stabilità, smarriamo anche un po' noi stessi per interessarci follemente a un altro. Che alla fine ci possiede, prende residenza nella nostra testa, nella nostra vita e non riusciamo più a sfrattare. Innamorati diventiamo un po' fissati, ossessionati, euforici, incantati, ansiosi. In questo sentimento mettiamo tanto di noi, le parti più intime, le nostre fragilità, fratture, esigenze. Senza rendercene conto, attraverso questo sentimento, evochiamo le prime relazioni affettive. E il terreno dell'attaccamento è sempre scivoloso, denso di imprevisti e complicazioni. L'amore è una meravigliosa dipendenza quando è ricambiato, un tormento se non lo è. Si dice che l'amore confini con la follia. Ma la follia positiva, quella che stimola le parti creative di noi, lontano dalla piattezza delle solite abitudini mentali nel modo di pensare sé stessi. È un sentimento che ci fa perdere la testa, il controllo, le inibizioni. E meno male. Per farci trovare un po' di libertà, sciogliere parti di noi altrimenti inaccessibili. L'amore è una delle più potenti sensazioni della vita che ci fa sentire intensamente vivi. -
La forma dell'aria
Il romanzo, ambientato nel 1967 tra la Brianza lecchese e la Toscana, conclude la trilogia dedicata alla famiglia livornese Castiglioni dal Fiume. Personaggi vecchi e nuovi animano le storie di paese che fanno da sfondo alle vicende della famiglia, ormai affermata nel campo dell'industria calzaturiera e della pelletteria. Augustino, il bambino delle fate, diventato adulto, è riuscito a mettere a frutto la propria unicità nel lavoro al calzaturificio, ma è fortemente limitato dall'autismo nei rapporti con le persone. La famiglia ha creato intorno a lui un mondo sicuro e protetto e il nonno Amilcare e la sorella Federica cercano di guidarlo verso l'autonomia. La ragazza parte per Firenze con i nonni, per conoscere la famiglia del fidanzato, combattuta tra il senso del dovere verso Augustino e il desiderio di indipendenza e di affermazione personale. A casa, intanto, Eugenia deve affrontare da sola il ricovero improvviso di Rodolfo all'ospedale e la gestione delle due aziende. Le viene in aiuto Salvo, dipendente fedele, amico fraterno di Augustino e, da sempre, innamorato di Federica. In questo terzo capitolo della trilogia l'autrice riallaccia tutti i fili dipanati nei precedenti episodi e fa calare il sipario sulle vicende di una famiglia che unita ha saputo affrontare ogni difficoltà. -
L' esercizio e le riforme. Filippo Turati e il socialismo
Quale senso ha oggi rileggere l'azione e il pensiero di Filippo Turati? E perché, per quanto misconosciute, le sue indicazioni sono state alla base del percorso politico della nostra storia repubblicana? Forse semplicemente perché la riflessione e l'opera di Turati, inscindibili da quelli di Anna Kuliscioff, compagna non solo di vita, costituiscono l'espressione più alta e matura del socialismo italiano. Un socialismo riformista che ha contribuito a fare dell'Italia un paese civile, fondato sul riconoscimento della libertà politica e dei diritti dei lavoratori (e delle lavoratrici). Un socialismo riformista che senza Turati, definito da tutti, uomini e donne, senza retorica e senza piaggeria, il Maestro, non sarebbe mai stato in grado di indicare la strada per lo sviluppo di una democrazia moderna e condivisa. -
Esperienze costituzionali in Europa e Stati Uniti
Per il suo primo rapporto, l'Osservatorio costituzionale della fondazione Bruno Buozzi ha scelto di confrontare il costituzionalismo europeo con quello degli Stati Uniti d'America. Nella consapevolezza della distanza tra le costituzioni ""sociali"""" dell'Europa e la costituzione eminentemente liberale degli Stati Uniti, gli autori illustrano aspetti significativi delle due esperienze, mettendone a fuoco radici e risultati. Stefano Bellomo, Cinthia Pinotti, Paolo Ridola e Cesare Salvi affrontano quattro questioni chiave, rispettivamente: diritti previdenziali e retributivi, la """"giustizia giusta"""", il regionalismo, le riforme elettorali. Tiziano Treu e Giulio Prosperetti completano la prospettiva. Il costituzionalismo statunitense è messo a fuoco da Roger Pilon, vice presidente del Cato Institute di Washington. In appendice Salvo Andò ripercorre la storia del rapporto tra politica e costituzione in Italia."" -
Pio XII santo?
Eugenio Pacelli (1876-1958), eletto Papa nel 1939 con il nome di Pio XII, è una delle figure storiche più importanti e al tempo stesso più discusse del XX secolo. Questo libro interviene ricostruisce le vicende storiche all'interno del dibattito sollevato con la decisione di procedere alla sua santificazione. -
Terza onda destra e cambio vita
Daniele, ama la vita ed il mare, tra le onde grida il proprio bisogno di libertà. Ama Anna e le sue figlie che hanno saputo tingere la sua vita di una luce inattesa. Ama il futuro che vede profilarsi e che sente necessario... Finché una scoperta inattesa, scardina irrimediabilmente e drammaticamente il suo universo di certezze condannandolo all'abbandono ed alla fuga. Fugge per dimenticare, cancellare i segni di una vita che lo aveva invaso. Fugge per non impazzire sotto il peso dei ricordi che urlano senza sosta. Cambia gente, luoghi, onde, alla ricerca di un se stesso che ha smarrito senza rendersene conto. La Corsica lo accoglie, tra le sue rive e le sue acque, a bordo di un surf cerca di ricostruire i frammenti, di ricreare un ordine sia pur illusorio in grado di lenire la sofferenza. Un'onda meno amica, più minacciosa di ogni altro dolore vissuto, un giorno travolge la sua tavola e con essa porta via la sua vita passata: ma proprio quell'onda saprà regalargli una nuova strada, un nuovo percorso d'amore che Daniele abbraccerà solo dopo aver definitivamente abbattuto i demoni del passato. -
Tu ed io. Aforismi d'amore e di vita
Gli aforismi d'amore offrono un vasto squarcio delle numerose febbri, conquiste e disfatte esistenziali, fino all'arrivo al capolinea. Arnaldo Cantani ci ha detto che ciascun auforisma è dedicato, al massimo due o tre volte, alla stessa ragazza, in un vissuto ogni volta differente. L'autore sembra offrirci una sorta di punteggiatura della propria vita che traspare, frammento dopo frammento, lasciando in chi legge curiosità e stupore; sembra comporre, con una serie di frasi, di raffigurazioni, un delicato poema in prosa, un fiore erotico che ha l'aria quasi smarrita tra la lussureggiante vegetazione dell'odierna letteratura. -
Storie da un sogno
I giovani di Noverosi, alle soglie della maggiore età, sono chiamati a sperimentare in terre lontane la nuova condizione di essere uomini: per un periodo di almeno cinque anni lasciano il paese natio e gli affetti familiari per formarsi al lavoro dei campi, per abbracciare nuove prospettive, per conoscere intimamente se stessi e la vita. Anche Ginetto, giunto il gran giorno, intraprende il suo viaggio verso la vita che non conosce, con la trepida ansia della scoperta che lo attende. Una scoperta destinata a illuminare impensate verità legate al suo passato, a tracciare nuove strade per costruire il futuro e a suggerire un'inedita e rivoluzionaria chiave di lettura per sentire in profondità il presente. Con un'abilità di dominare, sovrapporre e intrecciare i piani della narrazione, l'autore dà vita a una fiaba tutta moderna, che contamina la dimensione onirica e surreale di certa letteratura fantasy, il taglio argomentativo della parabola filosofica e il realismo del romanzo di formazione. Il passaggio attraverso tre simboliche porte rappresenterà per Ginetto un percorso di avvicinamento verso una consapevolezza superiore, che approda con una perfetta circolarità alla ridefinizione di quello stesso presente da cui egli è partito: attraverso un passato che non ha mai conosciuto e un futuro che è ancora possibilità e non certezza, Ginetto rientra nel suo presente con animo nuovo; intorno nulla è cambiato forse, tutto è immutato nella forma, ma è diverso il suo sentire. -
Le foto segrete di papa Wojtyla
La fotoreporter Roberta Hidalgo è passata alle cronache di tutto il mondo attraverso la prima missione mediatico-fotografica compiuta in Italia, che immortalò papa Giovanni Paolo II nella sua piscina della residenza estiva di Castel Gandolfo: le foto furono poi pubblicate nell'agosto 1981 dal settimanale Gente dell'editore Rusconi e a settembre dello stesso anno da Paris Match (i diritti furono infatti acquistati prima dalla Rusconi in esclusiva per l'Italia, poi, in esclusiva per l'estero, dalla Rizzoli con la mediazione di Licio Gelli, che successivamente le mostrò al papa stesso). In questo saggio si ripubblicano le storiche foto che diedero scandalo nel 1981 e la spy story che ne derivò. Un saggio scandalistico che rimette in gioco una questione da trent'anni sopita, ma mai dimenticata. -
Fiori di agave sulla collina delle fate
Sono due donne, Felicita e Adele, le protagoniste del romanzo: l'una così saldamente ancorata alla terra, granitica e vera, l'altra figlia di una proiezione ideale, immaginifica e libera; la prima eroina di una libertà ""chiusa"""" che attende una verità nuova per esplodere, l'altra emblema di una prospettiva di vita """"aperta"""", una vita che ha voluto rischiare pur di scegliere. Due modelli antitetici eppur così sensibilmente affini nella loro ricerca di amore, nell'intensità con cui interiorizzano il reale per farne """"consapevolezza"""", popolano le pagine di questo romanzo """"contenitore"""", in cui si dispiegano temi sociali, ansie esistenziali, parabole psichiche. Ma Adele è di fatto lo specchio invertito di Felicita, la proiezione di un bisogno, che, negato nel reale, può invece essere nello spazio fatato della finzione letteraria. Finché la spinta del bisogno, intima e lacerante, saprà deformare il reale secondo gli stessi connotati della finzione e trasformare la letteratura in vita: così la storia di Adele, appresa dalle pagine incantate di un libro bordeaux, entra nella vita """"vera"""" di Felicita, quasi secondo una strategia """"bovaristica"""" inscenata per compensare un vuoto irrimediabile e ormai strutturale. Felicita inizia allora a vivere come Adele: ne assume le sembianze, le idee, gli slanci; e in ultima istanza ne consuma il destino."" -
L' altra altra metà del cielo... continua. Con DVD
Il documentario è una raccolta di testimonianze di donne omosessuali dichiarate, che come lei vivono apertamente la propria diversità. Alcune di queste donne ricoprono ruoli pubblici battendosi per cancellare la discriminazione nei confronti delle persone omosessuali, altre conducono le proprie piccole battaglie sul posto di lavoro e nella vita di tutti i giorni, poiché l'identità sessuale non è solo un fatto fisico ma anche culturale. Il documentario si propone di mostrare attraverso l'intreccio tra vita affettiva lavorativa e politica la positiva presenza delle lesbiche nella società che vuole essere anche un invito a fuggire dalle discriminazioni e di analizzare con spirito critico tutti i luoghi comuni e gli stereotipi socioculturali sull'omosessualità per scardinarli e mostrarne l'infondatezza. -
La fotografia mancata
Sicilia, Anni Cinquanta. Un fotografo ambulante sta per scattare una fotografia a due bambine ma qualcosa va storto, l'evento non si realizza. La fotografia mancata di quel giorno condizionerà l'esistenza di Rosa Lupica Piccitto per mezzo secolo. Solamente con la stesura dei ricordi cioè con questo volume, leggero e scanzonato ma anche graffiante e intenso, l'autrice è riuscita a connettere tutti i fili di una vita. Ha ricostruito la saga della sua famiglia, partita da un piccolo paese della Sicilia per arrivare nella Capitale attraverso disavventure e dolori, momenti di comicità e squarci di vita familiare. Una fotografia nitida e, finalmente, ritrovata. -
L' aloe, una speranza fondata
Il frullato di aloe e miele è utile per rafforzare il sistema immunitario ed è complementare alle cure mediche come chemio naturale. -
Reincarnazione sentimentale
"Reincarnazione sentimentale"""" è un'opera letteraria in bilico tra la poesia e un memoriale in prosa lirica che racconta, per progressive, surreali epifanie e quotidiani squarci di vita, la formazione sentimentale, culturale, sessuale e spirituale di un ragazzo del nostro tempo."