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Amori snodati. Guida alle relazioni non convenzionali
Cosa s'intende per ""relazioni snodate""""? Sono le relazioni possibili e praticabili oggi, nel momento in cui, come individui, ci mettiamo in ascolto dei nostri reali bisogni profondi. Quando - con consapevolezza e coraggio s'intraprende un percorso di scoperta e ricerca, si è in grado di trovare soluzioni ancora inesplorate e rispondenti alle proprie esigenze. Relazioni slegate, dunque, da qualsiasi convenzione e omologazione preconfezionata. Relazioni """"fluide"""" nell'adattarsi con fantasia e responsabilità ai fisiologici cambiamenti della vita di coppia, famigliare e... non solo. Chiara Fusi questo percorso l'ha intrapreso in prima persona, elaborando e perfezionando le sue proposte di """"crescita"""" individuale e relazionale attraverso le sue personali esperienze e il confronto con centinaia di persone che si sono rivolte a lei per un aiuto a riemergere, vitali ed energiche, dal proprio mare in tempesta emozionale. Prefazione di Riccardo Zerbetto."" -
Leo Longanesi. Il borghese conservatore
Scrittore, editore, illustratore, grafico... Sintetizzare la figura di Leo Longanesi in un'unica definizione risulta impossibile. Sicuramente fu una delle più geniali e irriverenti figure del panorama culturale italiano del Novecento, un intellettuale difficilmente incasellabile in una categoria precisa. Pungente umorista, coniò frasi e aforismi destinati a rimanere nell'immaginario collettivo. Inventore del rotocalco, scopritore di alcuni dei più importanti narratori italiani (tra cui Buzzati e Flaiano), pubblicò per la prima volta in Italia autori stranieri alla stregua di Hemingway e nel dopoguerra riuscì a coniugare il principio di editoria di progetto con le richieste del mercato. Negli ultimi anni sembra essere calata sulla sua figura una coltre di silenzio, ad eccezione di sporadiche iniziative: tipico destino riservato ai personaggi scomodi. Perché Longanesi fu severo fustigatore dei vizi italiani e per tutta la vita non scese a compromessi rifiutando la via più semplice. Fu frondista durante il fascismo assumendo posizioni di critica - tanto che la sua rivista Omnibus fu chiusa - e alla caduta del regime, quando sarebbe stato più comodo rinnegare il proprio passato come fecero tanti intellettuali, assunse posizioni nostalgiche. In realtà la sua era una nostalgia più per la giovinezza passata che per il regime, ma nel suo sentire fascismo e gioventù coincidevano come un periodo felice, ricco di avventure. -
Vincent Van Gogh
Una biografia che va oltre il suo intento originario: il racconto della vita del tormentato Vincent van Gogh diventa in queste pagine un ritratto intimo, emozionante e seducente. I coniugi Hanson seguono passo per passo i sentimenti del pittore: da un lato il dolore, la solitudine, l'emarginazione e il bisogno d'amore; dall'altro la passione, il sacrificio, lo slancio verso gli altri e verso l'arte. L'infanzia difficile segnata dall'ombra del fratello maggiore Vincent morto ancora in fasce, gli amori irrealizzabili della giovinezza e della maturità, l'incontro-scontro con la religione e il graduale, travagliato approdo alla pittura: questo e altro ancora passa sotto la lente d'ingrandimento degli autori, in una narrazione attenta e mai scontata, precisa e appassionante. Al centro ci sono i rapporti umani di van Gogh con la famiglia, in particolare il fratello Theo, con Gauguin e le altre persone che hanno preso parte al dramma della sua vita: tutti i personaggi principali sembrano parlare al lettore alla ricerca di un uomo imprendibile e difficile da comprendere nella sua follia e genialità. -
Scoprirsi figlia. Gioie, dolori e senso di colpa nelle relazioni madre-figlia
"Scoprirsi figlia"""", è la storia vera - buffa, intensa e a tratti toccante - di nove donne che fondano il primo Club delle Figlie per ritrovarsi a parlare delle proprie madri, o meglio della gioia e della disperazione che questa relazione porta sempre con sé. Per sei mesi queste figlie tra i trenta e i cinquant'anni - alcune di loro a propria volta già madri - s'incontrano a casa delle autrici per una serata a base di buon cibo, ottimo vino e racconti più o meno indigesti, tentando di prendere consapevolezza, tra lacrime e risate, delle dinamiche che caratterizzano il rapporto con la donna più capace di ferirle e più capace (o incapace) di lenire questo dolore, colei di cui sono pazze e che continua a farle impazzire: la propria madre. Ogni figlia si dà un titolo in base a tali dinamiche e s'impegna insieme alle altre a delineare possibili strategie nella speranza di migliorare il rapporto con sua madre e il suo modo di sentirsi figlia prima che sia troppo tardi. Nel tentativo di arrivare allo scioccante momento in cui dovrà separarsi definitivamente da lei con meno rimpianti possibile. """"Ecco di cosa parla questo libro. Parla di fare per e con nostra madre cose che daranno più valore al tempo e alla relazione che abbiamo con lei mentre invecchia... Parla anche della possibilità di ammettere che potrebbe non esserci più niente da fare, se non accettare che il nostro rapporto sia quanto di più distante possa esistere dalla versione hollywoodiana del rapporto madre-figlia""""." -
Caravaggio. L'artista in Italia
Michelangelo Merisi detto Caravaggio, con il suo stile così rivoluzionario e distante dai modi di dipingere di tutto il Cinquecento, conclude la lunga stagione della cultura umanistica e rinascimentale. Le sue tele, ammirate, acquistate e imitate, con lui in vita o dopo la sua morte, accendono i bagliori di uno stile pittorico che si può dire tranquillamente europeo, una costruzione spaziale e compositiva della tela che è già moderna, nel senso novecentesco del termine, e una libertà nell'interpretare temi dell'iconografia classica e religiosa che non ha eguali in nessun autore a lui contemporaneo. Caravaggio è un artista pieno di contraddizioni, ed è la sua stessa vita a confermarcelo: sacra e profana, colta e umile, sofisticata e bestiale a un tempo. Quale miglior modo, dunque, per cominciare una collana di guide d'artista, se non quello di raccontare, attraverso la selezione di opere custodite solo in collezioni italiane, l'arte di un genio ribelle e fuori dagli schemi quale il pittore lombardo? Sfogliando questo volume il lettore si accorgerà con stupore che spesso la metà o più di un catalogo d'opere attribuite a un grande dell'arte italiana è visibile nel nostro paese, contrariamente a quanto si crede, e si trova all'interno di chiese, edifici pubblici, musei civici o collezioni private (pur tuttavia accessibili). -
Storia del servizio segreto britannico dalle origini alla Guerra fredda
Un quadro dello sviluppo e dell'organizzazione dei servizi di spionaggio e controspionaggio del Regno Unito, dai tempi di Enrico VII agli anni Settanta. Deacon descrive le figure delle grandi spie raccontate attraverso emozionanti episodi e avventurose vicende: si passa dall'agente girovago (e appassionante scrittore) Daniel Defoe a Sir Charles Hanbury Williams, che passò una notte con l'allora granduchessa Caterina di Russia a decifrare un inquietante messaggio proveniente da Costantinopoli! Si parla di sir Francis Walsingham, che si rovinò finanziariamente per stipendiare le sue spie, e di Oliver Cromwell che per primo valorizzò l'Intelligence negli anni del suo Protettorato. Una lunga carrellata di eroi di tutti i tempi lasciati nell'ombra fino alla creazione dell'MI5 e al ruolo dei servizi segreti nella Prima e Seconda guerra mondiale. Il trionfo sull'Invincibile Armada, l'uso della magia e dell'alchimia nella creazione di codici segreti, l'ambigua figura del cavaliere d'Éon, e ancora le tattiche di contrasto al movimento indipendentista irlandese, la tragica morte di Lord Kitchener che poteva essere evitata, il mistero del corpo senza testa dell'""uomo rana"""", il ruolo delle donne nella lotta al nazismo e lo scandalo delle """"spie di Cambridge"""" che lavoravano per i sovietici... Il racconto avvincente dello spionaggio e controspionaggio britannici. Vittorie e sconfitte che si muovono parallele rispetto alla storia che conosciamo."" -
Storie straordinarie di italiani nel Pacifico
L'Italia è da sempre terra di emigrazione verso nuovi mondi. Tra i tanti approdi di questo popolo di viaggiatori il Pacifico è uno dei meno noti. In quel vasto mondo, fatto di continenti, arcipelaghi, isole, popoli e culture lontane e quasi aliene, l'Italia moderna ci andò poco. Alcuni italiani lasciarono tuttavia nel Pacifico delle indelebili tracce. È proprio di loro che vogliamo raccontarvi le gesta, le miserie, le imprese e i fallimenti. Esploratori, avventurieri, militari, medici, capitani, artisti e scrittori: personaggi assai diversi per cultura, indole, finalità. Si narrerà del capitano John Dominis e del suo misterioso passato alle Hawaii, dell'attivista politico e scrittore Raffaello Carboni, di Celso Cesare Moreno, per cinque giorni al servizio del re hawaiano, e di Gina Sobrero, l'unica voce femminile di questi viaggi nel Pacifico; si racconteranno le avventurose vite degli esploratori Luigi Maria D'Albertis e Odoardo Beccari, le speranze dei coloni veneti e friulani diretti a Port-Breton, e si osserveranno queste terre lontane con gli occhi di Gino Nibbi, Raffaello Sanzio Kobayashi e Giulio Masasso. Personaggi differenti, ma accomunati dalla felice definizione che Hugo Pratt, uno dei pochi artisti italiani ad aver ripercorso e raccontato il Pacifico, diede al suo Corto Maltese: ""gentiluomini di fortuna"""". Postfazione di Laura Scarpa."" -
Vita da Paz. Storia e storie di Andrea Pazienza
Matite e pennarelli di Andrea Pazienza hanno raccontato in modo ineguagliabile le contorsioni, i drammi e le ridicolaggini di un periodo chiave della nostra storia recente, quegli anni a cavallo dei Settanta e degli Ottanta in cui è cambiato tutto, e dalla contestazione generale si è passati rapidamente ai fasti dell'edonismo reaganiano. Andrea Pazienza lo ha fatto da artista del fumetto. Questo libro ne descrive formazione, ascesa e cadute agli inferi lungo una vita breve ma intensissima, interrotta a soli 32 anni dall'eroina che se lo portò via come avrebbe potuto fare con uno dei suoi personaggi. Una rockstar del fumetto, come si era definito lui stesso in una storia di Zanardi, forse non poteva finire altrimenti. Ma la figura di Andrea Pazienza non è riducibile allo stereotipo dell'artista bello e dannato, e Vita da Paz ne ricostruisce la personalità complessa attraverso le testimonianze di quanti lo hanno conosciuto da vicino: i compagni d'arme di una stagione irripetibile del fumetto italiano, da Vincino a Scòzzari a Sparagna; gli amici della scena bolognese, Freak Antoni e Gaznevada in testa; le donne che lo hanno accompagnato, da Betta Pellerano alla vedova Marina Comandini. E poi ci sono i racconti di Sergio Staino, Milo Manara, Gino Castaldo, Renato De Maria e della ""guardia del corpo"""" Marcello D'Angelo. Questa biografia è anche un viaggio a ritroso negli ambienti creativi di quei tempi, terreno fertile per esperienze editoriali oggi impensabili, da """"Cannibale"""" a """"Il Male"""" a """"Frigidaire""""..."" -
I pirati dei mari orientali
in dall'inizio dell'arte della navigazione i pirati hanno solcato gli oceani, e mai acque sono state tanto infestate quanto quelle dei mari orientali. Il carismatico capitano Course racconta la storia della pirateria dal golfo di Aden al mar del Giappone, dagli episodi leggendari del XVII secolo a quelli di metà Novecento. Le gesta sanguinarie e violente di questi singolari personaggi sono narrate senza alcuna idealizzazione; con obiettività storica ne vengono rilevate le qualità marinaresche e l'abilità amministrativa, come nel caso del francese Misson, che fondò con successo una colonia pirata su basi socialiste. Sono tratteggiate in maniera incisiva le figure di Culliford, del capitano Kidd, di Avery, di Eli Boggs, della famosissima piratessa cinese Ching Shih a capo di una flotta di 500 giunche, ma anche di uomini che, come il raja bianco James Brooke, cercarono di far fronte alla minaccia dei pirati al fine di rendere sicuri i traffici mercantili. Il testo è suddiviso per aree geografiche: dal Madagascar, considerato dai pirati un'ottima base grazie al suo clima e alla sua posizione; al mare Arabico, dove agiva la famiglia degli Angria, famosa per aver sfidato la Compagnia delle Indie Orientali; si continua con i pirati della Malesia e del mare Cinese, tra cui Ching Shih e Chui Apoo. Infine, si affronta la diffusione della pirateria nel mar Cinese in tempi moderni. -
Le divine. Le primedonne della lirica dal barocco al XXI secolo
“Le Divine” è una raccolta di biografie delle più importanti e favolose interpreti della musica lirica dalle corti barocche al XXI secolo, corredata da approfondimenti critici sulle qualità artistiche e sulle performance più clamorose, nonché da sorprendenti scoperte sul loro vissuto degne della più sbrigliata narrativa: amori scandalosi, costosi capricci, delitti e, al contrario, vessazioni crudeli. Arte sublime e sacrificio, amore e morte vanno sempre a braccetto. Dalla ""tragica"""" Vittoria Archilei alla romantica Maria Malibran, ispiratrice dei grandi della lirica, dalla rovente """"Carmen"""" Célestine Galli-Marie alla musa del verismo Gemma Bellincioni, dalla Kissing primadonna del Metropolitan Lina Cavalieri a coloro che, come Geraldine Farrar, hanno compiuto il transito dal divismo operistico allo star system cinematografico. Fino al mito Callas e alla sua grande rivale Renata Tebaldi, nonché alle attuali regine dei palcoscenici del mondo, anche perché regine di bellezza, come Viorica Cortez o Anna Caterina Antonacci. Una conversazione con Desirée Rancatore, splendente stella nascente, conclude questa carrellata di biografie."" -
La questione indiana. Da Colombo al terzo millennio
Da Cristoforo Colombo al generale William T. Sherman, da Cape Cod alla conquista dell'oceano Pacifico, nessuno potè impedire che si compisse il ""destino manifesto"""" che Dio in persona sembrava aver riservato agli uomini bianchi, i was'ichu, i """"ladri di grasso"""". Da est a ovest, da sud a nord, chiunque si fosse trovato sul loro cammino avrebbe dovuto trasferirsi altrove, e chiunque si fosse opposto avrebbe dovuto essere eliminato. Per i popoli nordamericani lo scontro con la schiacciante superiorità tecnologica degli europei e dei loro discendenti fu disastroso, e ancor di più lo furono le malattie portate dai bianchi, fino ad allora sconosciute nel Nuovo Mondo. A nulla valsero gli atti eroici, le resistenze accanite, la diplomazia e la saggezza dei capi tribali; alla fine del XIX secolo il drammatico declino demografico delle tribù superstiti e le disperate condizioni di vita nelle riserve fecero supporre, ai vittoriosi discendenti degli immigrati europei, di essersi finalmente liberati dall'ingombrante presenza di quei popoli """"selvaggi e sanguinari"""". Oggi, dopo più di cinquecento anni dall'inizio della conquista e oltre un secolo dall'ultimo grande massacro d'indiani, che a Wounded Knee segnò la fine del sogno di libertà dei popoli indigeni nordamericani, loro, i Native Americans, sono ancora fra noi e continuano a rivendicare le terre rubate e la propria dignità di popoli sovrani."" -
1917. L'anno della rivoluzione russa
Nel 1917 l'Impero russo è stremato dalle sconfitte subite durante la Prima guerra mondiale, in cui combatte a fianco di Gran Bretagna e Francia, gli altri due membri della Triplice Intesa. In seguito alla Rivoluzione di febbraio, la Duma e i Soviet si accordano per la deposizione dello zar e l'istituzione di un governo di menscevichi, cadetti e socialisti rivoluzionari, formando il governo provvisorio di Georgij L'vov, cui segue l'abdicazione dello zar Nicola II. Qualche mese dopo, i bolscevichi danno vita alla Rivoluzione d'ottobre. Il saggio ci presenta tutti i grandi protagonisti di questo evento storico: Lenin, autore delle famosissime Tesi d'Aprile, che lascia la Svizzera e raggiunge la Russia in un vagone piombato per formare un governo bolscevico; Trockij, presidente bolscevico del Soviet di Pietrogrado (l'odierna San Pietroburgo); Nicola II Romanov, su cui incombe un tragico destino; la zarina affascinata dal cupo Rasputin, mistico e consigliere privato dei Romanov... E naturalmente la folla di Pietrogrado, minacciosa e affamata. Roland Gaucher, giornalista e inviato speciale di Minute, ha ricostruito dettagliatamente gli eventi dei ""giorni che sconvolsero il mondo"""" basandosi su documenti, memoriali e testimonianze, con grande attenzione nei confronti del clima e dell'atmosfera del tempo. Un racconto vivo e avvincente, ricco di barbare stragi e gesti di fratellanza, rivoluzione e controrivoluzione, guerra civile e aspre lotte parlamentari."" -
Il libro nero del Festival di Sanremo
La storia del Festival di Sanremo non è scritta soltanto dalla ""grande evasione"""" di tv, sorrisi e canzoni. E tantomeno da quello che, davanti agli occhi di tutti, accade sul palcoscenico. Esiste, infatti, una storia segreta che attraversa tutto il dopoguerra italiano e le cui premesse nascono da una sorta di """"progetto Sanremo"""" ideato alla fine dell'Ottocento: un """"paradiso terrestre massonico"""" dove il gioco d'azzardo è il termine medio tra spionaggio internazionale e grandi giochi politici. Il Festival è l'ultima tappa di un percorso dove la manipolazione sociale assume i morbidi e insinuanti contorni della musica nazional-popolare. Il legame con il casinò è molto forte. Non è un caso che la più importante kermesse canora del nostro paese sia nata e si sia sviluppata in stretto collegamento con una delle quattro case da gioco italiane, tra i rapporti indicibili delle istituzioni con la criminalità organizzata, i servizi segreti e l'industria discografica. Gli scandali emersi nel corso degli anni presentano risvolti molto più inquietanti rispetto a quello che ci si potrebbe aspettare. Dalle ambigue figure dei primi """"patron"""" festivalieri come Pier Bussetti, Achille Cajafa ed Ezio Radaelli, con i loro tragici destini, alla misteriosa morte di Luigi Tenco; dal ruolo del Vaticano nell'industria del gioco e dell'intrattenimento ai Festival truccati; dalle tangenti di Adriano Aragozzini fino alle polemiche sulle amicizie in odore di mafia del direttore artistico Tony Renis. La storia d'Italia non è mai banale ed è sempre capace di stupire, anche quando """"sono solo canzonette""""."" -
Conan. La leggenda
Pochi personaggi della letteratura possono vantare un impatto così travolgente sulla cultura popolare come Conan il barbaro, la creatura nata dalla penna dello scrittore R.E. Howard nel 1932. Nei racconti dell'autore texano Conan è stato tante cose: ladro, pirata, mercenario, avventuriero, guerriero; allo stesso modo, nella realtà è stato eroe della narrativa, icona cinematografica, successo nel mondo dei fumetti, brand d'indiscusso richiamo. Conan la leggenda indaga e approfondisce il ""fenomeno Conan"""" partendo dalla vita del suo controverso creatore e spostandosi poi sulla sua corposa produzione letteraria. Un'analisi che si focalizza non solo sui trascorsi famigliari di Howard, utili a comprendere l'uomo dietro la macchina da scrivere, ma anche sui suoi lavori con aneddoti, trame e storie che permettono di delineare in modo completo la figura del cimmero. Un'attenzione particolare è rivolta alla cinematografia sul personaggio, che ha saputo farsi pioniera del genere fantastico accrescendone la popolarità. Film ma anche serie televisive e cartoni, oltre a progetti mai venuti alla luce. Un libro che si prefigge di offrire ai fan di Conan un punto di riferimento per riscoprirne il fascino e alle nuove generazioni uno strumento imprescindibile per avvicinarsi a questo antieroe mitico capace di dimostrarsi ancora oggi attuale e immortale."" -
Storia della nascente televisione italiana e dei suoi uomini dimenticati
Questo libro ricostruisce, non avendo la pretesa di affrontare l'aspetto tecnico e specialistico della materia, quando e come si è realizzata in Italia la Televisione negli anni seguenti l'ultima guerra mondiale: fatti, date e uomini. Poiché non è stato possibile sapere chi fossero tutti coloro che nelle Sedi e nei Centri televisivi lavorarono e si distinsero, l'autrice ricorda almeno alcuni di essi, in base alle informazioni degli archivi pubblici e privati, delle riviste scientifiche e dei giornali dell'epoca, e ai ricordi dei sopravvissuti. -
50 sfumature di Totò. Interviste sul principe della risata
Un insolito libro sul principe Antonio de Curtis: una raccolta di interviste a più di 50 personaggi dello spettacolo che hanno manifestato la loro passione per la figura del grande Totò o che hanno lavorato con lui sul set cinematografico o teatrale. Gli aneddoti e i film preferiti, le scene rimaste nella memoria e i ricordi dei momenti trascorsi insieme al principe della risata. -
Storia degli errori scientifici dall'antichità al Novecento
La storia dei trionfi scientifici spesso lascia in ombra quella, ancora più significativa, degli errori commessi lungo il cammino: le false partenze e i numerosi smarrimenti, le interpretazioni errate e le teorie bislacche. Nel vasto panorama storico, i momenti luminosi per la scienza sono pochi e si presentano a lunghi intervalli: Pitagora, Aristotele, Archimede, Bacon, Galileo, Newton... Durante i periodi ""stagnanti"""" della storia umana, teorie scientifiche errate e le loro conseguenti applicazioni sono divenute, in mano a istituzioni, chiese, tribunali e governi, strumenti per conseguire interessi personali e scopi tutt'altro che nobili. Rendendoci conto di """"ciò che avrebbe potuto essere"""", comprendiamo la decisiva importanza degli errori e delle occasioni perdute. Una summa degli impedimenti scientifici in astronomia, geologia, geografia, fisica, matematica, chimica, zoologia, fisiologia, neurofisiologia, antropologia, psicologia, medicina. La trattazione si divide in due parti, dedicate rispettivamente all'evoluzione delle idee sull'Universo e sull'Uomo, e conferisce una maggiore importanza agli errori """"moderni"""" perché più impressi sulla retina dell'occhio dell'autore e dei suoi contemporanei. La storia dei trionfi dell'uomo che pensa non dovrebbe oscurare quella dell'uomo che erra, riconoscendo i suoi obblighi verso il passato e procedendo arditamente verso l'avvenire."" -
Tesori negli abissi
Sterminate ricchezze giacciono nel fondo degli oceani: ogni anno colano a picco nei mari di tutto il mondo più di duemila navi e, a partire dal Cinquecento, un ottavo dell'oro e dell'argento estratti da tutte le miniere della terra è andato perduto in seguito a naufragi. Ma queste ricchezze non sono alla portata di tutti: occorrono uomini capaci di sfidare i pericoli delle immersioni in acque profonde, le impetuose correnti subacquee e gli spaventosi mostri del mare. Harry E. Rieseberg è uno di questi uomini; la passione per il recupero di tesori sommersi lo ha dominato fin dalla giovinezza, inducendolo a frugare negli archivi per rintracciare la storia di battaglie e tempeste durante le quali ingenti tesori si inabissarono nel mare. L'ansia della ricerca lo ha condotto da un capo all'altro della terra, dalle Antille all'Australia, dall'Atlantico al Pacifico, e gli ha dato la forza d'animo di lottare contro ogni ostacolo umano e contro le energie scatenate dalla natura: furibonde tempeste e formidabili pressioni a profondità mai raggiunte prima. Una biografia umana e vera, un fantastico affresco nel quale si mescolano avventure del passato e del presente, sullo sfondo di uno sconfinato panorama: il mar dei Caraibi, l'isola Cocos, Port Royal, Haiti, la Giamaica, le Molucche, Bali... E poi un altro panorama: quello indescrivibile degli abissi marini, con le foreste di alghe e i duomi di corallo, con i multicolori e dorati sciami di squali e di murene e con i glauchi, smorti occhi delle piovre. -
Bisanzio. Storia di una civiltà
Bisanzio. Crocevia del mondo per più di mille anni: tutti i popoli erano attratti dallo splendore dei suoi monumenti, dalle ricchezze dei commerci e delle industrie; su tutti i paesi si irradiava la luce della sua cultura e della sua ricchezza. Spiritualismo orientale e idealismo ellenico si erano uniti per creare attorno a una città una nuova civiltà romana e cristiana! La Nuova Roma di Costantino fu custode imbattibile, per ben undici secoli, dei princìpi del neonato cristianesimo, opponendosi alla violenza barbarica. Quando venne sconfitta dall'invasione turca, lasciò in eredità all'Occidente lo spirito della filosofia platonica, nel Rinascimento italiano ed europeo, e in Oriente la fede per il mondo slavo e russo. Francesco Cognasso, con puntualità storica e spirito narrativo, ci fa rivivere la storia di regnanti e battaglie di Bisanzio, ma anche gli usi e i costumi della città, la sua magnifica arte che possiamo ammirare ancora oggi a Istanbul, il vivere sociale di una metropoli da sempre ""di confine"""", in grado di evocare la grandezza romana e al contempo di incontrare civiltà arabe e slave con una capacità di integrazione culturale che non ha pari nel corso della storia."" -
Storia inimitabile del dandy
Questa ""Storia inimitabile del Dandy"""" delinea il ritratto di un'epoca tra storia del costume e storia della cultura, tra biografia, analisi sociologica e analisi psicologica. In questo quadro d'epoca si muovono personaggi colorati da aneddoti ben scelti, noti e meno noti. Ne emerge una sorta di """"eroe collettivo"""" dai molti nomi illustri, un tipo di """"originale"""", un'anima bella, a metà fra il libertino e il maledetto, un precursore in un certo senso dell'intellettuale moderno, un uomo in rivolta, un rivoluzionario privato d'ideologia. L'autrice divide la storia del dandismo in due periodi: quello della Reggenza inglese e quello della Restaurazione francese, che allunga le sue ultime propaggini fino alle soglie del Novecento. Il dandismo inglese è soprattutto uno sdegnoso rifiuto sociale della borghesia, del mondo caotico con il quale i ceti medi affermavano la loro presenza, della mancanza di stile in un industrialismo ancora sudicio e semianalfabeta, ma già audace e irrispettoso. Chiudersi in un esilio di specchiere, respirare l'aria delle loro ciprie, trattenere il fiato nelle loro attillate redingote, nascondersi nelle loro enormi cravatte, sogguardare gli altri dall'alto di elaborati stivaletti: ecco la disarmata sfida lanciata alla """"nuova inciviltà"""" del carbone e del treno. Il dandy inglese, difendendo le ragioni della farfalla contro quelle del formicaio, rende testimonianza alla vanità, fino ad ammucchiare debiti come fosse uno splendido diritto. Gli epigoni francesi ne imiteranno lo stile. Meno sfarzosi ma più esigenti, sposteranno la protesta sul piano dello spirito, dell'arte, dell'intelligenza. I riti del dandismo non si celebreranno più solo in sartoria, ma si idealizzeranno passando nei salotti letterari, prendendo sfumature incredibili.""