Sfoglia il Catalogo ibs027
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 6601-6620 di 10000 Articoli:
-
Settimo cavalleggeri. Storia della cavalleria americana da Custer al Mekong
Il reggimento più celebre della storia. Il fiore all'occhiello dell'America in divisa, dall'era eroica del generale Custer e delle guerre di secessione ai tempi del Vietnam, nei quali il Settimo Cavalleggeri non cessò mai di scrivere pagine mirabili e leggendarie. Un'avventurosa cronistoria, tracciata per la prima volta, delle operazioni militari di quei reggimenti di cavalleria americana resi famosi in tutto il mondo grazie alla cinematografia, dai film western alle numerose pellicole sulla guerra del Vietnam. Hamilton delinea i profili di tutti i protagonisti più significativi dell'epopea della cavalleria americana. E insieme analizza le strategie militari, oltre a fornire gustosi aneddoti, dettagli e inedite curiosità. Scopriamo e ricordiamo così che il Settimo Cavalleggeri negli ultimi due secoli ha mangiato polvere a Little Bighorn, strisciato nella giungla cubana, solcato le spiagge della Normandia, scalato le montagne della Corea, infangandosi nelle risaie del Vietnam. E sostituendo via via il cavallo con i più innovativi mezzi della tecnologia bellica, fino a divenire un reggimento di truppe aviotrasportate sul delta del Mekong. Un racconto epico, e al contempo una ricerca storica che sfronda leggende, ridimensiona i miti della guerra, ricostruisce i fatti con precisione e i personaggi con umana comprensione, condannando gli eccessi e riconsegnando il giusto valore eroico ed etico ai soldati. -
Seek & destroy. L'epopea dei Metallica
Ogni volta che un disco dei Metallica sta per uscire iniziano i dibattiti. Ci si accapiglia. Si freme. Cosa faranno questa volta? Da più di 30 anni i Metallica sono una costante che ha accompagnato più di una generazione. Hanno esaltato milioni di fan. Hanno tradito. Sono fuggiti. Si sono sottratti. Sono tornati. Seek & Destroy rappresenta una sorta di romanzo collettivo in cui una molteplicità di personaggi grandi e piccoli si affollano intorno ai ""Four Horsemen"""". In questa vicenda epica si assiste alla nascita e alla distruzione della cultura underground californiana. All'ultimo periodo di fasto delle major. Alla crisi del disco. All'incredibile rappresentazione della crisi di mezza età di Some Kind Of Monster. Al trionfo definitivo di Deoth Magnetic. Alla museificazione della Rock and Roll Hall of Fame. I Metallica probabilmente rappresentano l'unico esito possibile, per quanto paradossale, della figura della rock star. Sono gli ultimi rappresentanti di una generazione di eroi che appartengono di diritto alla mitologia del Ventesimo secolo. Sono riusciti a sopravvivere al difficilissimo passaggio tra due mondi completamente differenti e, forse per questo motivo, la generazione a cavallo dei due millenni li ha custoditi e branditi come una sorta di feticcio."" -
The Doors. Cinque anni di musica e parole
Un fan sin dal primo album dei Doors, Greil Marcus vide suonare la band diverse volte al leggendario Fillmore Auditorium e alla Avalon Ballroom nel 1967. Cinque anni dopo era tutto finito. Marcus sceglie canzoni da album, registrazioni live e bootleg dal sound sporco - da ""End Of The Night"""" a """"Light My Fire"""", da """"Strange Days"""" a """"L.A. Woman"""", passando per il film di Oliver Stone con Val Kilmer - in cerca delle storie nascoste tra le note. Usa la musica dei Doors come una chiave di lettura dei cambiamenti culturali avvenuti dagli anni Sessanta a oggi. Non una biografia dei Doors ma il primo libro a bypassare il loro mito, il misticismo che li circonda e il culto della morte di Jim Morrison e dell'era che egli personificò, senza risparmiarci giudizi duri e forti. È una storia che nessuno ha raccontato; dopo tutti questi anni, una storia nuova."" -
Manchester 1977-1996. La scena musicale nella voce dei suoi protagonisti
Dalla furia del punk allo stridore del Britpop, Manchester è stata il cuore dell'innovazione musicale. La rivoluzione cominciò quando i Buzzcocks ingaggiarono i Sex Pistols per due concerti alla Lesser Free Trade Hall nel 1976. L'etichetta musicale della città, la Factory, diede alla luce i Joy Division/New Order e gli Happy Mondays. Ci sono stati il genio cerebrale degli Smiths, e poi la rivalità tra Stone Roses e Oasis, a farla da padrone sulle principali testate musicali di tutto il mondo. La Hacienda, il locale della Factory, divenne celebre per tutti gli anni Ottanta come fucina dell'importante scena di Manchester, contraddistinta da uno stile e un sound unici. Dalle ceneri ancora fumanti di Manchester sorsero poi, negli anni Novanta, gli Oasis, enfants terribiles del Britpop. Ora, attraverso decine di interviste ai più orgogliosi figli di MaDchester, da Morrissey a lan Brown, John Robb raccoglie le testimonianze dei musicisti più loquaci, che ci raccontano senza filtri la storia della scena musicale che li ha portati a godere di un successo mondiale. -
Storia degli errori militari. Dall'antica Roma al Vietnam
Venti secoli di battaglie visti da un'angolazione nuova: le caratteristiche, le cause e gli effetti della stupidità nei comandi supremi. Un albo d'onore alla rovescia del ""genio militare"""" nelle sue più strepitose glorie negative, dalla débàcle delle legioni di Roma nella guerra partica di Crasso agli insuccessi americani nel Vietnam. Questa è l'inconsueta storia fatta rivivere da Charles Fair: una rassegna documentatissima e amaramente sarcastica, che raccoglie ed esamina, nelle loro tragiche conseguenze, gli incredibili miti, le funeste megalomanie e le grandiose cecità dei """"grandi condottieri"""", le folli certezze e le scientifiche assurdità dei """"signori della guerra"""". Tirati giù dal loro Olimpo, si allineano fanatici e stravolti imperatori-strateghi, re-soldati e politici-guerrieri; generali d'ogni nazione e d'ogni tempo gareggiano per vertiginosa leggerezza nel compito di comandare uomini in armi; infallibili politici che ebbero enormi responsabilità militari (come Churchill e Hitler) si rivelano fallibilissimi nel pensare la guerra; i fuoriclasse, quasi sempre vittoriosi e invincibili (vedi Carlo XII di Svezia e Napoleone), riacquistano più reali proporzioni storiche e umane. Guardando al giorno in cui la guerra possa essere riconosciuta un fenomeno barbaro e inutile, """"Storia degli errori militari"""" insinua nel lettore un salutare dubbio: che avesse ragione Talleyrand a dire che """"La guerra è una cosa troppo seria per lasciarla ai generali""""?"" -
Live! I migliori album «dal vivo» degli anni '60 e '70
20 dischi inglesi e 20 dischi americani. Dai Grateful Dead di ""Live/Dead"""" a """"The Concert In Central Park"""" di Simon & Garfunkel. Dal festival di Monterey (1967) a quello di Woodstock (1969) si consuma, nel giro di appena tre anni, la grande stagione dei concerti rock che, simile a un rito orgiastico o a una festa mobile, ha come scopo principale quello di mettere a punto nuove forme di società e nuovi modi di stare insieme, in attesa di una palingenesi totale che cambi il mondo sotto la spinta di una forza giovane. Ma, alla fine degli anni Sessanta, l'industria discografica impone un brusco ritorno all'ordine, impadronendosi dello spirito originario dei raduni rock, alterandone finalità e modalità, dettandone svolgimenti e tempi. Non sfuggono alle principali majors i lauti guadagni che si possono ricavare considerando la Nazione Hippie alla stregua di un consumatore passivo di quel rock 'n' roll circus che offre, come a Woodstock, """"three days of peace, love & music"""". La normalizzazione del rock spinge le etichette discografiche a organizzare estenuanti tour planetari utili non solo a promuovere gli album, ma anche a favorire una vera e propria discografia parallela, tratta dai concerti live, che si affianca a quella realizzata negli studi di registrazione."" -
Il furto della Gioconda
Con grande qualità narrativa e attingendo a una vasta e ricca documentazione (archivi storici, stampa dell'epoca), Le Naour ricostruisce le vicende legate al celebre furto della Gioconda dal Museo del Louvre, che all'inizio del XX secolo tenne in scacco le autorità francesi per oltre due anni. Il 21 agosto 1911, poco dopo le sette del mattino, un uomo riesce a intrufolarsi nel Museo del Louvre e a rubare la tela di Leonardo Da Vinci: la stacca dal muro, la estrae dalla cornice e se la nasconde sotto la blusa, prima di uscire indisturbato. Il furto suscita un enorme scandalo (com'è possibile che il più importante museo di Francia sia così accessibile?) e uno shock nell'opinione pubblica francese. Monna Lisa finisce per diventare un cavallo di battaglia nella lotta politica dell'epoca, alimentando i sentimenti più vari: critica dello Stato da una parte, nazionalismo e intolleranza xenofoba dall'altra. La polizia segue le piste più assurde - compresa l'implicazione di Apollinaire e Picasso! - fino al ritrovamento del quadro, nel dicembre 1913, a Firenze. Si scopre allora che a sottrarlo era stato un ex impiegato del Louvre, Vincenzo Peruggia, emigrante italiano convinto che il dipinto appartenesse di diritto al proprio Paese. La storia tumultuosa del quadro, lo scandalo intorno alla sua scomparsa e al suo ritro-vamento contribuirono a rendere popolare l'immagine della Gioconda in Francia e nel mondo intero, facendone una star mondiale. -
Camargue. Paesaggio dell'immaginario
Luogo mitico e romantico, la Camargue è una delle ultime regioni selvagge sopravvissute in Europa, caratterizzata da un paesaggio unico di paludi, lagune, risaie, saline e terreni coltivati sul mare. Là dove il Rodano incontra il Mediterraneo nel Sud della Francia si estende il grande delta, habitat di una ricca fauna - tra cui gli splendidi fenicotteri rosa - e flora palustre, nonché punto d'incontro di una mescolanza di interessi agricoli e turistici. Edwin Mullins, giornalista e appassionato conoscitore della regione, riesce a evocarne in queste pagine tutta la bellezza naturale, analizzando il fascino e l'ispirazione estetica offerta dal suo ""romantico vuoto"""" ad artisti e scrittori come Vincent van Gogh, Dumas padre e Frédéric Mistral, paladino della cultura provenzale. Antico insediamento romano e poi punto d'imbarco, in epoca medievale, per crociati e pellegrini in viaggio verso Santiago de Compostela, la Camargue ha rappresentato nei secoli un campo di battaglia tra religioni diverse, rimanendo zona trascurata e inospitale fino alla sua moderna rifioritura nel corso dell'Ottocento. A infiammare la passione dei turisti per questa regione contribuiscono le antiche tradizioni folkloristiche e gastronomiche ancora risonanti nella cultura locale: dai cavalli bianchi alla course libre, dalla bouillabaisse alle masserie dei gardians, passando per il colorato festival gitano... Senza dimenticare gioielli architettonici come Saint-Gilles e Arles..."" -
Storia dei porti. Declino e rinascita delle città portuali. 1940-2010
In questa aggiornatissima sintesi basata su un lavoro di ricerca svolto su più di cinquanta porti a livello mondiale, Pierre Grass analizza la storia e le trasformazioni dei grandi porti europei, americani e orientali a partire dal 1940, con una debita premessa su come la loro creazione abbia permesso in passato lo sviluppo delle più potenti e influenti civiltà industriali e commerciali: da Venezia a Siviglia, passando per Genova e Anversa. In seguito alle devastazioni della Seconda guerra mondiale, la ricostruzione tese da una parte a fare tabula rasa del passato per ricostruire su basi nuove (pensiamo al fortunato caso di Rotterdam), dall'altra a ricostruire conservando la memoria (e spesso anche i difetti strutturali). Con la crisi dell'acciaio e del carbone, molti porti europei cedettero alla spietata concorrenza di nuove potenze come Hong Kong e Singapore, spesso voltando le spalle al mare. In uno scenario di economia globalizzata, la nuova forza di una realtà portuale dipende tanto dalla considerazioni di questioni ambientali quanto dalla capacità di cooperare con il suo hinterland e con i porti più lontani, in una combinazione di approccio globale e locale. All'alba del XXI secolo, la tendenza di investitori, architetti e costruttori sembra essere la riscoperta del potenziale di questi waterfronts spesso caduti nell'oblio, con l'obiettivo di una rinascita sotto l'impulso di progetti di ammodernamento e rivalutazione urbana che riporteranno questi scenari a ""incantare il mondo""""."" -
Michail Bulgakov. Cronaca di una vita
Un affresco in cui Marietta Cudakova rida ""vita"""" al percorso artistico e personale dello scrittore sullo sfondo del complesso background storico e sociale che caratterizzò la turbolenta epoca sovietica. Il suo saggio si basa sullo studio dell'intero archivio dello scrittore (da lei raccolto e ordinato insieme alla vedova), oltre che su esclusive interviste ai contemporanei dell'autore. Ulteriore valore è conferito all'opera dalle numerose citazioni tratte dagli epistolari inediti di Bulgakov e dagli illuminanti riferimenti alle diverse bozze e stesure delle sue opere narrative e teatrali. Dalla nascita in una numerosa famiglia ucraina alla rigorosa educazione ortodossa; dagli studi di medicina alla rivoluzione del '17 fino al bagno di sangue della guerra civile; dal successo come drammaturgo alla cancellazione delle sue pièces dai teatri a Mosca e in ogni angolo della Russia; dalle perquisizioni e gli interrogatori ai rapporti sfuggenti con Stalin (che gli negò fino alla morte la possibilità di espatriare, concedendogli con una celebre telefonata la grazia di poter lavorare al Teatro d'Arte di Mosca, ma non come drammaturgo); dai tre matrimoni alle costanti difficoltà economiche, fino alla tragica morte nel 1940."" -
Masaccio. L'artista in Italia
Tommaso di Ser Giovanni Cassai, conosciuto dapprima come Mazo e poi come Masaccio, è senz'altro un artista rivoluzionario per il suo tempo. Vive nella Firenze del Quattrocento, amico di Brunelleschi e Donatello, contribuendo con loro a creare il clima di rinnovamento delle arti che porterà al primo Rinascimento. Le sue opere, che coprono un arco di tempo di soli sei o sette anni, testimoniano che Masaccio doveva essere già famoso prima di aver compiuto vent'anni. La semplificazione dei panneggi, lo studio dal vero, la prospettiva e l'inserimento della visione scorciata, poco usata dagli artisti precedenti, sono tra le novità che contribuiscono a rendere originale e concreta la pittura di questo giovane artista. All'inizio dell'estate del 1428 Masaccio scompare improvvisamente e la sua morte, forse per avvelenamento, è ancora avvolta nel mistero, benché siano passati quasi sei secoli. Nonostante la scomparsa prematura, Masaccio ha influenzato i suoi contemporanei, è stato ammirato da Leonardo, Michelangelo, Raffaello, citato nei trattati, apprezzato a distanza di secoli, con un'eco che arriva al romanticismo di Delacroix e fino al Novecento, quando se ne riscoprono la purezza e l'essenzialità, avviandone una rilettura e celebrazione che continuano fino ai giorni nostri. In questo volume il lettore troverà curiosità sulla vita di bottega, le ricette usate dai pittori, i modi di preparare le tavole e le mescole con gli ingredienti più insoliti, ma soprattutto notizie utili per ricostruire il clima culturale della Firenze rinascimentale e iniziare da qui un viaggio alla scoperta dei capolavori di Masaccio, quasi tutti presenti in Italia e rintracciabili seguendo un itinerario guidato. Introduzione di Raoul Melotto. -
L' Italia che non ti aspetti
L'Italia è spesso descritta dalla stampa nazionale e internazionale come il malato d'Europa. Ma è vero? Un'analisi oggettiva dei dati mostra invece un Paese che, sebbene in crisi, è in linea con gli altri stati europei e, in alcuni casi, esprime valori di assoluta eccellenza. Anche il debito italiano, se calcolato in forma aggregata aggiungendo a quello pubblico quello delle famiglie, diventa tra i meno pesanti in Europa. È però abitudine, degli italiani per primi, non riconoscere i primati del paese, ma concentrarsi solo sui limiti e le storture. Questo volume non vuole negare le criticità economiche ma vuole descrivere, in modo il più neutrale possibile, l'Italia per quello che veramente è. Il libro analizza anche i motivi per cui gli italiani sono sempre disposti a negare i propri meriti e ad accentuare le proprie lacune. Un grave danno in un contesto di globalizzazione dove i paesi devono anche confrontarsi e sfidarsi in termini di reputazione. Occorre superare questo approccio e riconoscere in che modo l'Italia possa proporsi quale modello di sviluppo. -
Sahara. Paesaggio dell'immaginario
Il Sahara rappresenta come nessun altro luogo la quintessenza dell'isolamento. Paesaggio ispiratore di infiniti miti e racconti, questa terra selvaggia è punteggiata di oasi e carovane di cammelli che avanzano lentamente attraverso un mare di ondeggianti dune battute dai venti. Più esteso deserto del mondo, il Sahara parte dal Nilo per arrivare, attraverso l'Egitto e il Sudan, alla costa atlantica dal Marocco e alla Mauritania; allungandosi dalla catena dell'Atlante alla frangia del Sahel. Più estesa degli Stati Uniti, questa regione conta non più di tre milioni di persone: africani e arabi, berberi e beduini, tuareg e tebu. Questa originale guida esplora storia e cultura di questa zona che pochissimi veramente conoscono. Abitato fin dalla Preistoria, dall'antichità a oggi il Sahara fu conquistato dall'Armata dei Cinquantamila di Cambise; terreno di caccia agli elefanti per Annibale; scenario di battaglia per Giulio Cesare; terreno di esplorazione per Bartolomeo Diaz e Vasco de Gama, e di conquista per Alessandro il Grande, gli eserciti dell'Islam, Napoleone... e Rommel. Il Sahara è da sempre terra di miti e di misteri: dalle balene fossili del Deserto Bianco all'arrivo dei dromedari nel Grande Deserto Sabbioso; dai carri degli dei alle motociclette dei colonialisti. Nonché fonte d'ispirazione per artisti, scrittori e registi: dall'antica arte rupestre a Matisse e di Klee; da Ibn Battuta a Paul Bowles; dalla Legione Straniera francese a Guerre stellari. -
Luftwaffe. Le forze aeree tedesche nella seconda guerra mondiale
La campagna di Polonia, di Norvegia, la battaglia d'Inghilterra, Stalingrado, gli spaventosi attacchi da 4000 metri di quota... La storia dell'aviazione tedesca, scritta a partire da dossier segreti come il registro dei voli dei differenti reparti e il libretto dei singoli piloti, oltre che dai ritrovati o ricostruiti piani strategici e tattici di ogni operazione, rivela numerosi aspetti della guerra nei cieli durante il secondo conflitto mondiale. Un quarto d'ora prima dell'inizio della Seconda guerra mondiale, la Luftwaffe compì il suo primo bombardamento. Obiettivo: il ponte della Vistola a Dirschau. Inizia così la storia di uno dei più importanti corpi militari che decisero le sorti dell'Europa attuale. Un saggio completo e dettagliato, che racconta accuratamente le operazioni militari, descrive con precisione le battaglie, fa emergere vividamente il valore e il coraggio dei piloti tedeschi e inglesi, permettendoci di entrare nel vivo di una delle più importanti guerre che il mondo abbia mai vissuto. Prefazione di Paul Deichmann. -
Scienziati troppo avanti. 20 precursori in anticipo sui tempi
Copernico? Durante la sua vita nessuno si interessava ai suoi lavori! Leonardo da Vinci? Si è dovuto attendere il XIX secolo per poter riscoprire i suoi disegni anatomici! Mendel? Coltivava piselli dai quali germogliarono le prime leggi della genetica... trentacinque anni più tardi! I loro studi furono incompresi o accantonati dalla comunità scientifica prima di poter effettivamente cambiare la nostra visione del mondo: si preferì decretare che essi avessero imboccato la strada sbagliata piuttosto che considerarli come dei visionari e dei precursori in anticipo sui tempi. Assai meno noti sono poi i profili di Alfred Wegener, con la sua teoria sulla deriva dei continenti, Svante Arrhenius, con la sua tesi sull'effetto serra, Georges Lemaître e il suo Big Bang, oppure Peter Higgs e il suo famoso bosone teorizzato nel 1964 ma visto per la prima volta solo nel 2012... Cosa hanno in comune tutte queste affascinanti figure protagoniste di una scienza parallela, alternativa a quella ufficiale? Il fatto di aver avuto ragione ""troppo presto"""". Laurent Lemire traccia con stile ironico i ritratti di venti scienziati, dal Rinascimento ai nostri giorni, restituendo la vera paternità a molte scoperte scientifiche che oggi fanno parte del nostro quotidiano. Questi personaggi hanno concorso ad accrescere la conoscenza che l'uomo ha della natura: senza i loro contributi, forse, il corso degli eventi scientifici non sarebbe stato lo stesso."" -
Istanbul. Ritratto di una città
Bisanzio, Costantinopoli, Istanbul: tre dei nomi con i quali è conosciuta questa città tra due continenti, antica capitale di due imperi e, oggi, vibrante città d'arte e di commerci, la più grande della Turchia e in Europa seconda solo a Mosca. Dopo la caduta dell'Impero ottomano, Istanbul ha giocato un ruolo secondario rispetto alla nuova capitale, Ankara, ma negli ultimi venti anni ha conosciuto una vera e propria rinascita, diventando un'eccitante metropoli internazionale, nominata di diritto Capitale europea della Cultura nel 2010. Istanbul non ha mai smesso di accogliere idee, persone e stili di vita provenienti da ogni parte del globo. La sua multiculturalità ha fatto sì che divenisse un microcosmo del mondo. Città di acque, architettura, politica e letteratura: dal Bosforo al mar di Marmara; da Costantino e Giustiniano ad Ataturk; dalle moschee allo straordinario eclettismo architettonico della Belle Epoque; da Lord Byron e William M. Thackeray a Orhan Pamuk. Né guida turistica né storia convenzionale, questo ""ritratto di città"""" intende essere la celebrazione di una metropoli straordinaria, fornendo un nuovo punto di vista storico sugli Imperi che l'hanno resa grande ed esplorandone le vie, le piazze e gli angoli meno conosciuti e popolari. Prefazione di Moris Farchi."" -
Le navi della mezzaluna. La marina dell'impero ottomano (1299-1923)
Molte volte Oriente e Occidente si sono incontrati sul mare: spesso per proficui scambi commerciali, ma talvolta per confrontarsi militarmente. A partire dalla fine del XIII secolo, con il selvaggio e nomade Osman, il capostipite della gloriosa dinastia degli ottomani, i turchi si videro costretti a dotarsi di una potente flotta per allargare i confini di un impero in costante crescita, per proteggere i convogli sulle rotte commerciali e i pellegrini musulmani sulla via dei luoghi santi dell'Islam. Da allora in avanti, nei cantieri navali di Karamursel, di Sinope, di Gallipoli e, soprattutto, della nuova capitale Istanbul, conquistata nel 1453, sono state varate alcune tra le più stupefacenti navi da guerra - a remi e a vela - che abbiano mai solcato il mar Mediterraneo. Una storia avvincente di risonanti vittorie, ma anche di disastrose sconfitte, raccontata come un romanzo d'avventura, nella quale s'intrecciano temi come la strategia militare, la storia di un impero vastissimo con le sue peculiari istituzioni, le vicende personali di sultani e di gran visir, di costruttori navali, di marinai determinati, di corsari indomiti e di rinnegati. Un libro ricco d'informazioni e di curiosità, basato su fonti sia turche che occidentali. Prefazione Contrammiraglio Paolo Bembo. -
Rio de Janeiro. Ritratto di una città
Rio de Janeiro è una città che inquieta, coinvolge e appassiona. A cominciare dagli incomparabili panorami godibili dal monte Corcovado, sormontato dal Cristo Redentore e dall'altura del Pào de Acucar. La cidade maravilhosa è e rimane, nell'immaginario collettivo, la ""capitale"""" del Brasile, l'ideatrice della cultura e delle mode tropicali, e anche una miniera di stereotipi: dalle mulatte da favola ai malandros delle favelas, dalla passione che """"brucia"""" il Carnevale più conosciuto al mondo al futebol, che al mitico Maracanà pare la cosa più importante al mondo. Città ricca di storia, tra i protagonisti francesi, portoghesi, indios e schiavi africani. Città coloniale e moderna, dove natura e architettura si fondono. Luogo di suggestioni infinite, di bairros bohémiens e di favelas pericolose ma anche feconde e creatrici. Di spiagge affascinanti dove, oltre che riposarsi, si """"vive"""" e si lavora, ci si mostra e ci si identifica. Rio, infine, è una città di personaggi indimenticabili: uomini e donne nati in città o che la città hanno saputo conquistare e caratterizzare in campo culturale o architettonico, sportivo o politico. Oltre ai protagonisti di un'originalissima contaminazione musicale che ha saputo fondere il samba con la bossa nova. Una città capace di evocare la propria ricca storia di ininterrotto incontro di popoli, stili di vita e musica, che si appresta oggi a vivere anni di frenetica modernizzazione."" -
Il globo puntiforme. Breve storia delle rivoluzioni nelle comunicazioni
Quella in cui siamo immersi è una realtà che non può essere semplicemente affrontata secondo il criterio del buono o cattivo uso di una o più tecnologie. Questa, è stato autorevolmente scritto, ""è l'opaca posizione dell'idiota tecnologico"""". Oggi la ricerca nel campo delle neuroscienze arriva a sottolineare allarmata che una vita caratterizzata dal cosiddetto multitasking (applicare la propria mente a molte cose contemporaneamente) può portare a danni cerebrali. Il cambiamento in corso è così profondo che qualcuno ipotizza che, con quanto sta avvenendo nel campo della tecnologia, specie della comunicazione, l'uomo contemporaneo sia immerso in una nuova fase dell'evoluzione. Questo libro analizza in modo succinto le vicende e le interconnessioni del rapporto tra uomo e sistemi comunicativi, immateriali e materiali, dalle origini della scrittura a Steve Jobs. Si tratta di una narrazione storica, che pure tiene e dà conto delle diverse teorie elaborate su tali questioni, tendente a fornire un quadro sintetico di una realtà in cui confluiscono - in tempi diversi, con intensità diversa, in forme diverse molti fili, di solito, specie nel mondo della formazione, affrontati separatamente, come fenomeni tra loro slegati, in modo da formare uno scenario che metta in luce il cammino accidentato, mosso, multi-dimensionale che ci ha portati fino al mondo in cui siamo immersi, tra entusiasmo, paure, illusioni e disillusioni. E timori per un futuro sempre più imprevedibile."" -
Le case del destino. Uomini, fatti e segreti dell'industria del gioco d'azzardo in Italia dalla fine dell'Ottocento a oggi
Un'organizzazione internazionale di biscazzieri, che comprende parenti di sangue di sovrani e capi di Stato europei, cerca di impiantare casinò in tutta la nostra penisola con l'appoggio di un uomo politico che ha rivestito le più alte cariche istituzionali. E siamo solo all'inizio, alla cosiddetta belle epoque. Quando scoppia la guerra, un capo del governo affiliato alla mafia costruisce una grande casa da gioco a scopo di spionaggio. Finito il conflitto, il suo gestore diventa uno dei principali sponsor del nuovo movimento politico che si oppone al ""contagio"""" sovietico delle masse proletarie. A tirare i fili senza apparire sulla scena, nell'industria dell'azzardo e nella politica, è la più importante banca del paese. A questo punto saremo meno sorpresi di scoprire che dietro al delitto Matteotti, che ha consegnato il nostro paese a vent'anni di dittatura fascista, svolgono un ruolo fondamentale gli affari che uniscono gli uomini del governo con industriali, faccendieri e tenutari di bische. L'era di Mussolini finisce, ma la strada degli intrecci finanziari, politici e criminali che caratterizzano le maggiori vicende storiche nazionali del secondo dopoguerra è ormai spianata. Caduto il Muro, la parentela originaria tra capitalismo e gioco d'azzardo torna evidente, dividendo il mondo tra chi sta dalla parte del banco e chi è costretto a elemosinare i gettoni della speranza.""