Sfoglia il Catalogo ibs027
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 6541-6560 di 10000 Articoli:
-
Via con te
Il mondo della musica brulica di pop star dal passato spesso oscuro e travagliato. I loro fan sono affascinati dal successo, dagli eccessi, dal denaro che scorre a fiumi sui conti in banca di queste nuove divinità. Ma come si arriva al successo, cosa si è disposti a perdere per entrare nel mito? Una cantante di successo come Liu Ruoying consegna senza veli la sua vita al lettore, in questo romanzo autobiografico in cui racconta per episodi le sue esperienze più intime. -
Signor Morte
Ambientate fra Toronto e il Canada rurale, fra Londra e le isole Shetland, New York e la Scozia, quelle raccontate nel ""Signor Morte"""" sono storie di fantasmi che hanno come nucleo centrale la difficoltà di confrontarsi con l'idea della perdita e della mortalità. Un percorso in cui il lettore è guidato dalla voce narrante del protagonista Robert Fraser, il quale nel comporre il mosaico di storie che danno forma a questo romanzo intreccia il proprio passato al presente, cercando di venire a patti con la morte del fratello e più in generale con la provvisorietà dell'esistenza."" -
Ecologia ed evoluzione della religione
Singolare punto di vista ""scientista"""" sulla religione. Alcuni emblematici episodi autobiografici dalle """"forti connotazioni extranaturali"""" diventano il pretesto per analizzare la genesi della religione come sovrastruttura sociale. Partendo da Darwin, applicando modelli matematici alle scienze sociali, si scopre che la """"ragione"""" della religione ha carattere prettamente """"funzionalista"""": serve agli uomini per cooperare, per preservare e conservare l'ambiente naturale e sociale. Molte le variabili """"ambientali"""" prese in considerazione: dall'antropologia alla cinematografia di Terminator e Robocop, dall'epistemologia al genio di Frank Zappa, con un risultato divertente e intelligente. A dimostrazione che non è un ossimoro un agnostico che parla di religione."" -
Rumba senza palme né carezze
Storie di donne nella Cuba di fine secolo, tra passioni e mancanze, una rapida giovinezza e confusi cambiamenti sociali, mariti da viaggio e nostalgie brucianti, duri bisogni quotidiani e spinte ideali, addii e confidenze, figli e amicizie, canzoni e crudeltà, lavoro e sogni. Marilyn Bobes, Mylene Fernández Pintado, Nancy Alonso, Mirta Yáñez, Karla Suárez, Adelaida Fernández de Juan sono tra le penne più coraggiose e coscienti del discorso narrativo femminile di oggi sull'isola rivoluzionaria e rappresentano un'esperienza intensa e drammatica. Introduzione di Mirta Yáñez. Con una narrazione di Danilo Manera. -
Il sogno di Damocle
In una Tirana assediata da bande di delinquenti e dalla mafia, la storia privata di un giovane, un perdente nato, si intreccia con il tragico destino dell'Albania caduta nella débacle e nella follia alla vigilia della rivolta politica del marzo 1997. Nell'autunno di quell'anno, Ergys, uno studente, vittima di un padre autoritario, cerca di uscire dalla soffocante tutela paterna, trovando un lavoro al bar Pacifik, luogo d'incontro di ragazzi sbandati. Lì incontra Linda, una pittrice di famiglia comunista, della quale si innamora. Ostracizzato e cacciato di casa dal padre a causa di questo legame, comincia per Ergys una vera discesa agli inferi in cui si alternano momenti di delirio a momenti di lucidità e il presente e il passato si mescolano in modo inestricabile. -
Un mondo perfetto. I comandamenti dei fratelli Coen
I fratelli più impertinenti del cinema americano, i ribelli che giocano con Hollywood e con la cultura ebraica, ma anche due registi di grande valore artistico che hanno rinnovato il cinema dei grandi maestri, come Alfred Hitchcock e Robert Altman. E poi tutti i racconti sui loro personaggi, perdenti, simpatici, farabutti, pazzi, bizzarri. Da quasi dieci anni non ci sono libri in Italia e in Europa che parlino dei fratelli Coen, proprio nel momento in cui i due fratelli sono maggiormente coccolati da critica e pubblico internazionali. Questo libro analizza, in maniera seria e competente, ma anche con una scrittura semplice, l'intera filmografia dei Coen, dal primo noir Blood Simple all'ultima pellicola A Serious Man, passando per i loro capolavori: Fargo, Il grande Lebowski, Non è un Paese per vecchi. ""Un mondo perfetto"""" è un libro per tutti, non soltanto per i cinefili e gli studenti. È un libro aggiornatissimo, perché raccoglie e commenta tutte le recensioni e le critiche più meditate sul cinema coeniano."" -
Un Apollo alle Giubbe Rosse. Prose del malumore
Oreste Macrí, grande critico europeista e traduttore di poesia (tra i suoi lavori l'antologia ""I poeti spagnoli del Novecento""""), è universalmente riconosciuto come uno dei maestri del Novecento letterario per aver dato vita, insieme a Bo, Gatto, Traverso, Luzi, Bigongiari e altri, alla """"scuola"""" ermetica della terza generazione. La sua produzione creativa è l'altro volto di una vita vissuta nella letteratura. Questo volume presenta una raccolta di racconti, alcuni inediti, autobiografici, umoristici e ironici, che l'autore, firmando con il suo pseudonimo, ha intitolato """"Prose del malumore di Simeone"""". Il narratore racconta il suo cattivo umore in un mondo banalizzato e capovolto, burocratizzato e corrotto, dominato dai miti del denaro e del successo."" -
Café Royal
Café Royal racconta la storia di Adrián Romero che, dopo quattro anni di prigione per il presunto omicidio di un uomo, abbandona la capitale e si rifugia a Retiro, una desolata località di provincia. Lì è nato e morto suo padre, e il paese, un tempo prospero, oggi è in piena decadenza: fabbriche che funzionano a mezzo regime e una popolazione di anziani che affoga la disperazione nell'ozio e nell'alcol. A Retiro il protagonista cambierà la sua visione del mondo e diventerà un personaggio freddo, egoista e distante, incalzato dal ricordo di Agustina e dagli incontri con i frequentatori del bar che gestisce. Il paese gli mostrerà il lato assurdo della vita e i limiti della sua chiusura: la sua condizione di straniero nel mondo e di cittadino irrimediabilmente in ritiro. Con tratti da romanzo nero, Café Royal è incentrato sull'esclusione, lo sradicamento, il rifiuto sociale, la perdita, la morte e la rottura degli affetti. -
L' oratorio della peste
Nel cuore di una città così lontana da confinare con le fiabe e le leggende, si intrecciano le storie raccontate in questo romanzo. Una singolare coincidenza temporale lega tre eventi molto lontani: l'instaurazione del protettorato di Sant'Oronzo sulla Terra d'Otranto, la cacciata di Baruch Spinoza dalla comunità ebraica di Amsterdam e la creazione de Las Meninas di Velásquez. Il filo che lega questi eventi si aggroviglierà in un nodo di pensieri che fonderà la grande stagione della fioritura barocca di Lecce, quella seconda metà del Seicento che rappresenterà per la città salentina el Siglo de Oro. Al centro della trama l'Oratorio della Peste, un luogo segreto, nascosto nel cuore della città, tra i lussureggianti giardini dei palazzi aristocratici, al riparo da occhi indiscreti, dove nobili, borghesi, religiosi, artisti e avventurieri congiurano per sottrarre la città a ogni ingerenza esterna, per difenderne l'alterità, per costruire quella separatezza di Lecce che, ancora oggi, è parte integrante della sua inafferrabile identità. La vicenda si snoda tra Lecce e quegli antipodi europei del Salento che sono la Vestfalia e le Province Unite, tra Lecce, Munster, Amsterdam, Leida, Delft, dove una nuova Europa sta nascendo sull'onda dei traffici con le Indie, dove il cardinale Fabio Chigi, vescovo di Nardo, sta trattando, come Nunzio Apostolico, la pace che metterà fine alla Guerra dei Trent'anni. -
Un vasto paesaggio deserto
Sette quadri narrativi di uno dei più importanti autori norvegesi, candidato anche al ""Piccolo Nobel"""", ci mettono a tu per tu con sette uomini che si confrontano con la loro solitudine, che è fisica quanto esistenziale. Una solitudine quasi obbligata, imposta, ma anche una solitudine di cui essere gelosi, che non si vuole spartire né condividere. Tenuta in serbo dietro la maschera di ognuno dei protagonisti, insieme ai loro pensieri e alle loro turbe più profonde, che però aprono alla vera libertà. In uno scenario iperrealista, dove ogni particolare più piccolo contribuisce alla definizione della storia, si intrecciano dialoghi scarni e minimalisti, che assomigliano quasi a dei monologhi interiori che provengono dai protagonisti ridotti a ombre. Quasi una drammaturgia, che da una lentezza languida approda a un crescendo erotico sempre più coinvolgente, per ricadere immediatamente dopo in una indolente melanconia post-coitum."" -
La vita sotto l'acero
Non sono più terre vergini quelle che ospitano la vecchia Monika Kairiene, rimasta sola a preservare la memoria del marito e del figlio morti nella casa diroccata ai margini di un villaggio fantasma, dove adesso dominano la solitudine e lo spaesamento. Dopo le sofferenze subite durante la dittatura sovietica, con la spoliazione dei beni e delle terre dovuta alla collettivizzazione, per lunghi anni le genti del villaggio lituano al centro di questo romanzo sono state schiave del miserabile sussidio che proveniva dal lavoro nei kolkhoz. In seguito alla liberazione, la modernità ha cancellato per sempre lo stile di vita contadino, sono arrivate le macchine ""rombanti"""" sulle strade asfaltate di fresco, i rapporti umani sono diventati ruvidi e tutti hanno lasciato la terra per trasferirsi verso """"l'abitato"""". """"La vita sotto l'acero"""" è una raffinata metafora sulla rapacità degli uomini nella società moderna. Un romanzo di protesta che attraverso la voce e i ricordi della protagonista mette a confronto passato e presente, senza cedere a rimpianti nostalgici."" -
Storie dal golfo del Siam. Racconti da Thailandia, Malesia e Singapore
Le passioni fatali e gli amori impossibili, i piccoli tradimenti e la scoperta dell'erotismo, le differenze culturali e la modernità che avanza valicando la diga della tradizione e del passato. Una terra densa di contrasti e sfumature prende vita davanti agli occhi del lettore che sfoglia queste pagine attraversate da etnie differenti. Racconti intensi dalla Thailandia, dalla Malesia e da Singapore costituiscono un mosaico coloratissimo. L'atmosfera è quel cortocircuito generato dalla frontiera che in questi luoghi amalgama l'anima delle radici allo sviluppo economico, ed ecco convivere su un piano quasi surreale l'albero del tele e i grattacieli. Sedici racconti scanditi dal ritmo dei monsoni, firmati dai migliori scrittori del Golfo del Siam, vengono qui riuniti per stracciare il velo di un esotismo ormai stereotipato. Questo libro è un accesso necessario alla vita quotidiana di un mondo capace di esprimere estraneità e comunanza. Così vicino e così lontano. -
Il dottore sul Nilo
Donne alienate, in crisi in una Londra solitaria e in una gelida Aberdeen, sono le donne dei racconti di Leila Aboulela, donne africane che con distacco radicalizzano lo stato di ibernazione delle loro tristi e sterili esistenze fuori dal Sudan. Le lenti di un passato nostalgico rivendicano e decostruiscono radici arabe distorte da rappresentazioni orientaliste. Le protagoniste di ""Luci colorate"""", """"Il museo"""" e """"Lo Struzzo"""", i racconti qui proposti nelle loro prime versioni italiane, sono donne arabe, musulmane, africane e immigrate, donne autentiche e conflittuali. Contrapposte alle figure femminili che popolano la narrativa contemporanea collocabile nell'ambito della scrittura arabo-anglofona, le donne abouleliane mettono a fuoco nella loro problematicità esperienze di spostamento e transizione, seppur nella critica consapevolezza della loro scomoda condizione di donne immigrate e africane. Sumra de """"Lo Struzzo"""", Shadia de """"Il museo"""" e l'anonima donna araba di """"Luci colorate"""" non si assimilano, piuttosto danno voce al mondo afro-arabo con gli occhi dell'altro e smantellano i cliché sull'Africa trasmessi da personaggi britannici come il dottor McCulloch de """"Il dottore sul Nilo""""."" -
L' ombra dell'altro
Un gioco perverso, come quello che porta il gatto a far impazzire il topo, spinge sull'orlo del trauma spirituale l'inquirente Valmir D., alienato dal regime comunista albanese fino al punto di sentirsi e fingersi Anonimo e continuamente seguito dalla sua Maledizione. In queste pagine simili a un cuore in lotta tra paura e incredulità, Fatos Kongoli ci racconta una realtà al rovescio, fatta di incubi così concreti da sembrare falsi. Ed è in quest'atmosfera surreale e incrinata che il Cadavere trascorre l'esistenza e Festim G. giunge alla soglia del suicidio e della pazzia. -
Fiabe bosniache
Le fiabe della Bosnia, così variegate e lussureggianti di motivi e di parole, così dense di metafore attorno al viaggio eterno della vita, coi suoi mille sentieri iniziatici, con le inevitabili paure, le prove da superare, i sogni e le aspirazioni a un mondo migliore, rappresentano l'anima più profonda del popolo da cui provengono. La fitta rete di rimandi alle culture europea, islamica e slava fa di queste Fiabe bosniache un caleidoscopio di storie fantastiche con al fondo un insegnamento di vita. Grandi e bambini le leggeranno con occhi diversi, ma entrambi ne saranno conquistati. -
Fiabe boeme
Si narra che Maestro Pich, il sarto, volendo diventare re sol perché era stato capace di uccidere sette mosche in un colpo solo, riuscì nel suo intento grazie all'astuzia. Questo e altri personaggi animano l'universo magico delle fiabe popolari ceche: sono storie dal sapore antico, in cui personaggi della quotidianità convivono accanto a esseri fantastici, dando vita a imprese memorabili che si giocano sul filo della scaltrezza e della determinazione. Ognuna di queste fiabe racconta di avventure imprevedibili nelle quali, il più delle volte, gli anziani sono più furbi dei diavoli. -
Pactos secretos
Mario Nork è un uomo pieno di paure e di insicurezze, che sopravvive facendo lavori saltuari. Quando eredita il cinque per cento della proprietà di un edificio dal valore incalcolabile, situato nel centro finanziario di Bilbao, la sua vita potrebbe cambiare all'improvviso, ma le cose non vanno mai come uno si aspetta. Tra ombre familiari del passato e personaggi tragicomici, un complesso meccanismo trascinerà il protagonista nei suoi ingranaggi, portando la storia verso un finale imprevedibile. -
Vatandas (Il cittadino)
Shaban Bas è un impiegatuccio paranoico, sospettoso del mondo e della gente. Dentro di lui, però, vive anche un'altra personalità, quella di Volkan Tas, un alter ego sicuro di sé, forte e bello. Se Volkan è spregiudicato, Shaban è inutilmente timoroso; se il primo tradisce senza troppe remore la fidanzata con una vecchia affittacamere dal tanfo di cipolla, il secondo si strugge nei sensi di colpa. In Vatandas la paranoia diventa capolavoro letterario e dà vita a una narrazione che sa mescolare toni sentenziosi e familiari, seri e comici, con uno sguardo beffardo sulle umane traversie. -
Omuncolo. Fiabe dalla tasca sinistra
"Omuncolo"""" è una raccolta di """"anti-fìabe"""" per lettori adulti che Prokopiev accompagna in un mondo in cui finzione e realtà, humor, ironia e sarcasmo sono sapientemente mescolati come in una pozione magica. Intessute di riferimenti al repertorio favolistico tradizionale, dai fratelli Grimm e Perrault ai racconti popolari macedoni, fino a opere di autori contemporanei, le storie di Omuncolo non sono una banale ripresa del già noto, quanto una sorta di ribaltamento delle fiabe classiche, che qui perdono il buonismo della retorica e la morale più scontata per caricarsi di sottintesi e sottili allusioni: così, storie come quelle di Biancaneve, Peter Pan e Pollicino - solo per citarne alcune - vengono raccontate da un nuovo punto di vista, che rompe con l'ingenuità dell'essere bambini e restituisce invece la crudeltà e la lacerazione del mondo adulto. Non aspettatevi nulla di lontanamente simile alle fiabe cui siete abituati: queste sono Fiabe dalla tasca sinistra, fiabe a testa in giù, che non esitano a far emergere fra le righe realtà sommerse e imbarazzanti, spesso spinte ai margini della coscienza. In """"Omuncolo"""" la fantasia diventa crudamente reale e sotto il velo della rivisitazione favolistica non mancano riferimenti alla situazione politica e sociale in Macedonia e nei Balcani." -
Sabbia bionda e altri racconti dalle Canarie
Con la raccolta Sabbia bionda, Victor Ramirez porta sulla pagina sette storie vigorose e intense, che raccontano senza reticenze un arcipelago all'incrocio tra Europa, Africa e America Latina, liberandosi da tutti gli stereotipi di un'immagine da cartolina che dipinge le Canarie come una sorta di paradiso perduto. Una cieca chiaroveggente intenta a districare segreti boccacceschi. L'incendio di una soffitta e di una vita. Una gara fra scemi di quartiere. Uno studente contestatore fra le cariche della polizia. Bravate e solitudini di un'adolescenza orfana. Una storia d'amore e vendetta sugli spalti di uno stadio. L'aspra e anarchica poetica di uno scrittore alle prese con racconti impubblicabili, scaturiti dalle profondità dolenti dell'anima. Queste le storie che Ramirez offre ai lettori, con l'energia solare che caratterizza la sua scrittura.