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Milano plastic map. Ediz. multilingue
Pianta plastificata turistica di Milano con ubicati i monumenti, i percorsi delle linee bus, ferroviarie e metropolitane. Sul retro il centro storico della città, l'elenco stradale e la descrizione dei principali monumenti in 6 lingue. -
Milano mini map
Mappa turistica di Milano plastificata fronte retro, estremamente maneggevole e facile da ripiegare. Sulla mappa sono ubicati i percorsi della metropolitana e i monumenti. Sul retro: la descrizione in sei lingue dei principali luoghi d'interesse e l'elenco stradale. -
Venezia. Miniguida e minimappa. Ediz. olandese
Minimappa e miniguida plastificata della città di Venezia. Utile e pratica perché si ripiega facilmente, la mappa contiene tutte le informazioni per esplorare il centro della città: a piedi con i percorsi pedonali evidenziati sulla piantina, in gondola con le indicazioni sui posteggi, oppure in vaporetto con le informazioni sui prezzi e i percorsi di tutte le linee. Sul retro: guida rapida ai principali monumenti e luoghi di interesse della città e l'elenco stradale. Disponibile in 11 lingue. -
Sapori e profumi di Roma. Ricette della cucina romana e ristoranti tipici. Ediz. francese
Ricette tipiche della cucina romana e ristoranti dove gustarle. Le ricette sono divise in antipasti, primi, secondi, contorni e dolci. Strofinando la fogliolina in copertina sarà possibile sentire il profumo del basilico fresco! -
Viaggio a Roma con Nanni Moretti
Un diario di viaggio sui luoghi del cinema di Nanni Moretti ambientati a Roma, da ""Io sono un autarchico"""" a """"Bianca,"""" da """"Caro diario"""" a """"Habemus papam"""" fino a """"Mia madre"""", evocando le atmosfere, i personaggi, le battute proverbiali entrate nella memoria collettiva. Da queste pagine emerge non solo il rapporto del regista con Roma (approfondito - fra ricordi e confessioni - in un lungo dialogo inedito congli autori), ma anche un suo ritratto a tutto tondo. Così, sulle tracce di Moretti, il lettore scopre una Roma diversa, fatta di case, di terrazze per niente mondane, di panchine, di piaceri anche minimi ma vitali la musica, i dolci o semplicemente l'estate: una prospettiva sorprendente e """"autarchica""""."" -
Telebordello. Storie da far rizzare l'antenna. Con Libro in brossura
Un fonico lanciato sulla ribalta all'ultimo tuffo come assistente di un luminare della matematica, un agente pubblicitario che si fa in quattro per infilare lo spot di un profumo all'interno della trasmissione della Messa domenicale, una soubrette con la spiccata tendenza a inginocchiarsi: sono solo alcuni dei mostri televisivi che, affiancati a personaggi di primo piano, anonimi ma facilmente riconoscibili, ci vengono raccontati da Fausto Bertolini, uno che di televisione se ne intende. Tra aneddoti e considerazioni personali, che non scadono mai nel moralismo, ma anzi sono sostenuti da una spiccata autoironia e dalla tendenza, quasi ""terapeutica"""", a non prendere niente sul serio, si dipana la vicenda di Lea, ragazza bellissima quanto inadatta alla recitazione, testarda e disposta a tutto, ma proprio a tutto, pur di apparire, la quale alla fine """"ce la farà"""" in un modo che non avrebbe mai immaginato né desiderato. A metà strada tra il romanzo e il memoriale, Bertolini ci racconta la """"sua"""" televisione..."" -
La comunità dei sogni
XXII secolo. Scappa, ma scappa davvero e non fare piani, ogni piano ti rende prevedibile, ti espone al nemico, mentre il caso è un potente alleato contro chi pianifica l'ordine del mondo. Non è detto che tu debba andare lontano, talvolta la migliore fuga è nel tuo stesso luogo e, al contrario, c'è un modo di restare che è lo stesso ovunque ti muovi, qui o altrove. Allora: scappi o resti? Se scappi, parti da piccole cose: c'è un modo di baciare che è incomprensibile alle burocrazie e al controllo. C'è anche un modo di sognare che ti permetterà di accedere a una cospirazione che si prende gioco di chi smantella le invenzioni della tua felicità per rivendertele sul mercato. Se l'hai sempre saputo non ti ci vorrà molto per far parte dell'eterorete, ribelli nei sogni e perfetti sconosciuti nella veglia. -
Tranquillitudine. Tranquille inquietudini oniriche
Molto più di una raccolta di racconti ""Tranquillitudine"""" è la fantasticheria onirica di un omosessuale. Un gustoso e divertente viaggio sentimentale in cui l'amore gay è finalmente libero di manifestarsi in tutta la sua tenerezza, sgravato dal peso della complicazione morale e dall'anatema di un'etica biblica. Aspirazioni erotiche che nella veglia vengono messe a tacere, si affermano qui con tutta la potenza dell'inconscio, creando ambienti e situazioni amorose surreali. Nove racconti e dieci lettere che l'autore non ha mai spedito. Una proustiana ricerca del tempo perduto che partendo dal tranquillo mondo infantile di una Calabria anni '80, con tutti i suoi madelaine, si afferma, senza divieti, in una realtà sognante e trasognata."" -
Frammenti di cultura del Novecento
Rivisitare le filosofie del Novecento significa oggi ripensare una crisi di identità del pensiero filosofico, che non va comunque considerata come la fine della filosofia, ma piuttosto come un passaggio ulteriore rispetto alla prima emergenza del negativo, rappresentata dalla filosofia della crisi. Si tratta, a nostro avviso, di una svolta metodologica che prelude a un rinnovamento filosofico diretto a polarizzare la meraviglia sulla tematizzazione del dubbio, insita nella semantica del pensiero interrogativo. In questa prospettiva, si delineano heideggerianamente quei sentieri interrotti del filosofare che, nel successivo orizzonte del post-moderno o della fine della modernità, coniugano in vari modi e in diversi registri le vie, spesso divergenti, del post-metafisico. In questa situazione poliedrica e complessa, l'espressione schegge del Novecento, assume una ineludibile connotazione metaforica dalla quale esce sconfitto il pensiero sistematico. -
Cruciverbar
La grande passione di Gregorio per l'enigmistica lo spingerà, assieme al socio Maurizio, a chiamare il bar avuto dallo zio Michele Cruciverbar. Un luogo carico di mistero che ha nascosto per anni il segreto di una stanza dalla quale si accede alle oscure profondità di un intrico di gallerie sotterranee. Ma anche luogo di sosta per personaggi come Sciarpetta, il clochard che dispensa a tutti le sue parole di saggezza. È qui che Gregorio incontrerà Viola, la donna assunta come cameriera, di cui si innamorerà e con la quale sarà destinato a scoprire quanto sono indissolubilmente uniti i destini che legano loro a ciò che si cela al di sotto del locale. Una sovrapposizione di varia umanità che si sfiora davanti al bancone o tra gli stretti tavolini del bar e si intreccia come fanno le lettere di un cruciverba per formare un'esistenza di senso compiuto. -
La camera celeste
Livia e Flaminia sono due sorelle che vivono a Roma, hanno una vera passione per i classici e l'ornitologia e nello sgabuzzino un'ingombrante valigia piena di soldi ereditata dal padre, avvocato e imborglione assai poco compianto. Alla strada hanno sempre preferito il salotto di casa e del mondo sanno poco e nulla. Invece Zelvira, ai tempi compagna di scuola di Livia, è una ragazza sveglia e Flaminia ne subisce il fascino: telefonini, trucchi, ragazzi; la leggerezza, finalmente! Una leggerezza che le porterà a Pisa, e Livia dietro a loro, all'inseguimento di... -
Prove di volo
L'uomo ha sempre desiderato volare: osservando gli stormi di uccelli, seguendo le nuvole trasportate dal vento, guardando le stelle nel cielo... Ha provato in varie maniere a sollevarsi nell'aria, costruendo alianti, deltaplani, elicotteri, aerei e razzi spaziali. Ma se provassimo semplicemente a volare? Potrebbero occorrere un paio di ali. Potrebbero volerci vari tentativi. Potrebbe essere necessaria una certa abilità. Potrebbe anche essere divertente. Che tu sia grande o piccino, biondo o bruno, alto o basso, magro o grasso, maschio o femmina, bello o brutto, timido o spavaldo, potrebbe essere proprio il tuo momento per spiccare il volo. Età di lettura: da 6 anni. -
Frustrati. Uomini e donne che non hanno conosciuto l'amore
Reprimere il proprio odio per evitare di sfociare nella più becera violenza? Oppure lasciarsi trasportare dalle proprie frustrazioni, per colpire nella carne, matrice di depressione? Uomini sconfitti, donne che credono di aver vinto la loro partita. A perdere ogni sfida, però, sono i sentimenti. Un libro che ci fa chiedere fin dove può sfociare la frustrazione. Chi massacra a colpi di spranga e chi si diletta nella provocazione online. Una generazione 2000 di sconfitti sotto il peso di ideologie assenti e vite sociali ovattate in una gabbia di solitudine mascherata. -
Il ritorno. Storie migrabonde
Questo libro è un puzzle: di ricordi, nostalgie, desideri, di perdite e di ritrovamenti. La scrittura di Ana Kramar nasce dall'esigenza profonda, umana ancor prima che letteraria, di ricostruire un mondo perduto, distrutto dalla guerra e dalla lontananza, ed è guidata da una vivida immaginazione che sopperisce ai ricordi, quando questi si rivelano incerti o troppo dolorosi. Eppure l'autrice non sfugge certo il dolore, anzi se ne serve per fondare una piccola epica dello sradicamento sulle macerie delle memorie; uno sguardo, al tempo stesso intimo e sociale, assolutamente vitale, a metà tra la disperazione e la speranza, tra il sogno e la reminiscenza. Persino la lingua ""matrigna"""" di cui si serve è funzionale a questa volontà di ri-creare qualcosa che esca dalle secche del memoriale e che si presenta al lettore come un mondo concreto, coraggioso, che guarda al domani e a un'umanità interetnica finalmente pacificata dalla condizione comune della provvisorietà. Da queste storie migrabonde emerge una """"potenza ombelicale"""", un ponte personale e culturale sul quale Ana Kramar si muove con la disinvoltura di un'equilibrista."" -
Piccioni
La Tour Eiffel, con un poco di fantasia, potrebbe ricordare un clarinetto a riposo, ma non è questo il motivo per cui Alberto fugge da Cremona per suonare il suo strumento lungo i boulevards di Parigi. Forse fugge da un padre di cui non regge il confronto. Forse vuole volare sulle ali dei ricordi. Forse insegue un sogno. Ma solo tornando a Cremona, alle sue radici, potrà conoscere la verità e cercare di sopravvivervi. Intanto Benoit, dopo avere tenuto ""il mondo per le palle"""" da una radio di Parigi, cerca di costruirsi una verità tutta sua, per trovare un rimedio al suo dramma. E ci riesce. Il commissario Selmer è invece rassegnato ad ammuffire nel suo ufficio, e a non vedere realizzato nessuno dei suoi poco ambiziosi progetti. Ma si sbaglia. E poi ci sono loro: i piccioni."" -
La famiglia di Kolè
Il romanzo ""La famiglia di Kolè"""" è una ricostruzione psicologica del dramma di chi si trova a vivere nella contraddizione di una religione nuova, liberante, a cui contrasta una concezione tribale così profondamente radicata nel fondo dell'animo da prevalere in situazioni drammatiche."" -
Appuntamento tra due anni
"Appuntamento tra due anni racconta"""", in forma epistolare, una storia d'amore rinviata di vent'anni, la quale, pur essendo vissuta e """"interpretata"""" (i personaggi sono molto consapevoli dei rispettivi ruoli) da due adulti, conserva caratteristiche specifiche degli amori adolescenziali. Un po' per ragioni intrinseche alla storia, un po' perché i due, entrambi scrittori ed entrambi sognatori, l'adolescenza non sembrano essersela mai scrollata del tutto di dosso. Laura propone a Fr. i suoi racconti e poi ne discutono. E così, leggendo e rileggendo, commentando e ricordando, a poco a poco, scoprono di amarsi, chissà se ancora o di nuovo o, più probabilmente, da sempre. E questo va bene: ma perché Laura è sparita così a lungo senza dare notizie? Quale segreto custodisce (o seppellisce?) sotto montagne di parole?" -
La scoperta della libertà nell'antica Grecia
Sebbene il suo significato e i suoi limiti siano costante oggetto di dibattito, la libertà politica viene considerata un valore fondamentale in tutto il mondo moderno. Tuttavia, non fu sempre così nel corso di un'ampia porzione della storia umana. In questo libro, Kurt Raaflaub si pone gli interrogativi principali: quando, perché e in quali circostanze ebbe origine il concetto di libertà? Per scoprirlo, Raaflaub analizza gli antichi testi greci da Omero a Tucidide, nei loro contesti sociali e politici. La Grecia arcaica, conclude, tenne in scarsa considerazione l'idea della libertà politica; viceversa, il concetto emerse durante il grande scontro tra Greci e Persiani all'inizio del V secolo a.C. Raaflaub esamina dunque il rapporto tra la libertà e altri concetti, come l'uguaglianza, l'autonomia, la democrazia e la legge, e il modo in cui tale idea fu utilizzata - spesso, paradossalmente, come strumento di dominio, propaganda e ideologia. Il saggio di Raaflaub chiarisce sia la storia della società greca antica sia l'evoluzione di uno dei più importanti valori dell'umanità, e si rivelerà di grande interesse per chiunque voglia comprendere il tessuto concettuale che ancora plasma la nostra visione del mondo. -
Canzoniere armeno. Testo a fronte armeno
Sayat-Nova, il più grande trovatore caucasico del secolo XVIII, era perfettamente trilingue e compose i suoi canti in georgiano e in azeri, oltre che nella sua madrelingua, l'armeno. Poeta colto e raffinatissimo, si ispira a diverse tradizioni dell'oriente islamico e cristiano. La sua poesia, che s'avvale di tecniche melodiche complesse, inaugura la poesia d'amore moderna e appare di sorprendente attualità, sospesa com'è tra le illuminazioni della bellezza e il dolore della storia. -
Lo sguardo mutilato. Schizofrenia culturale: paesi tradizionali di fronte alla modernità
Contrariamente alle apparenze, l'islamismo contemporaneo non è il sintomo di un ripiegamento sul passato e sulle tradizioni; è invece il sintomo di una ultra-modernità, o meglio di una contro-modernità che si propone (anche con la violenza) come modello alternativo a quello dell'occidentalizzazione. Ma l'idea di modernità, che gli islamisti iraniani e di altri paesi tradizionali si ostinano a rifiutare, è il prodotto più tipico del pensiero occidentale. Da qui lo ""sguardo mutilato"""" e la conseguente """"schizofrenia culturale"""" di tali culture, che sono affascinate e attratte dall'Occidente (delle cui conquiste non possono fare a meno, anche se non capiscono che acquisire una tecnica senza far propri, a almeno comprendere, i fondamenti metafisici che ne costituiscono l'ossatura è una pura illusione) e allo stesso tempo lo combattono, perché temono il contagio delle sue idee, soprattutto quelle di libertà individuale e di diritti umani. Tale paradosso, particolarmente marcato in seno alle élites intellettuali e religiose, è analizzato dall'interno in questo studio ormai diventato un classico. Tuttavia queste élites, in particolare quelle religiose, dovranno prima o poi fare i conti con l'insopprimibile esigenza di libertà, nelle molteplici declinazioni che ne ha dato l'Occidente: libertà di pensiero, libertà di parola, libertà di religione e, last but not least, libertà dalla religione...""