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Tangos. Ediz. integrale
“Il tango è l’espressione musicale di un popolo. Su questo, appunto, si fonda il suo valore. Evocando il tango sorge la geografia spirituale di Buenos Aires. Una città foscamente pittoresca a La Boca del Riachuelo; scolorita a Paseo de Julio; nevrastenica nel Centro; balorda a Maldonado ed umile a Parque de los Patricios.” Enrique González Tuñón -
La marcia del dolore. I funerali di Sacco e Vanzetti. Una storia del Novecento. Ediz. integrale. Con DVD
All’indomani dell’uccisione di Sacco e Vanzetti il governo statunitense tentò di cancellare il ricordo della vicenda dando alle fiamme tutti i filmati riguardanti il caso. Anche del filmato del corteo funebre, che pure era stato oggetto di diverse riprese lungo le strade di Boston, si perderanno le tracce per decenni e poco chiara andrà delineandosi la vicenda legata al rientro in Italia delle loro ceneri. Questo libro e il dvd allegato ricostruiscono alcuni passaggi oscuri dell’atto finale di una tragedia collettiva, restituendoci in presa diretta la cronaca di quei giorni. Introduzione di Giovanni Vanzetti. Contributi di Robert D'Attilio e Jerry Kaplan. -
Silenziosa come la morte. Ediz. integrale
A Quito, in Ecuador, si intrecciano i destini di tre persone: un medico, una ragazza in fuga dai propri orrori e un ex torturatore al servizio della dittatura argentina. Un legame indissolubile finirà per segnare le loro esistenze costringendoli a interrogarsi sulla natura del male e sul senso di una vendetta lungamente attesa. -
Segnali. Verità e giustizia per José Garramón: la testimonianza di una madre
Dopo oltre trent’anni, grazie alla trasmissione ""Chi l’ha visto?"""", si riaccende l’interesse attorno al caso di José Garramón, il dodicenne uruguaiano travolto e ucciso da un furgone nei pressi della pineta di Castel Porziano nel dicembre del 1983. Recentemente l'uomo alla guida dell'automezzo ha dichiarato di essere coinvolto anche nella scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, avvenuta a Roma in quello stesso anno. Che cosa lega i due casi? E perché non si è arrivati ancora alla verità? """"Segnali"""" nasce da un'intervista a María Laura Bulanti, madre di José, che da allora non ha mai smesso di reclamare giustizia per suo figlio e comprende articoli e testimonianze che aiutano a meglio definire i contorni della vicenda."" -
Io e il Che
Ernesto Che Guevara venne ucciso nel villaggio di La Higuera, in Bolivia, il 9 ottobre 1967. Fu guerrigliero, politico e teorico della rivoluzione e a partire dalla morte il suo mito alimenterà costantemente gli ideali di rivolta e giustizia sociale. Questo libro ne ripercorre la vita e il pensiero, riflettendo sul tempo presente, attraverso 25 conversazioni con donne e uomini della cultura, della politica, dell’arte che lo hanno conosciuto, amato, studiato o semplicemente incontrato sulla propria strada. Ognuno di loro ci ha raccontato il suo Che. Il volume raccoglie conversazioni inedite con Paco Ignacio Taibo II, principale biografo di Guevara, Juan Martín Guevara, fratello del Che, José “Pepe” Mujica, ex presidente dell’Uruguay, Loyola Guzmán, guerrigliera con il Che in Bolivia, e poi ancora Erri De Luca, Osvaldo Bayer, Valerio Evangelisti, Pino Cacucci, Letizia Battaglia, Miguel Benasayag, Luciana Castellina, Massimo Carlotto, Piergiorgio Odifreddi e molti altri ancora. In copertina disegno originale di Enrique Breccia. -
Il presidente impossibile. Pepe Mujica, da guerrigliero a capo di stato
Nell’immaginario mondiale José Mujica è l’uomo della sobrietà e della rivoluzione felice. Ma la sua vita racconta molto di più. Questa biografia, l’unica in italiano, narra di una gioventù trascorsa in un paese, l’Uruguay, attraversato da grandi fermenti politici, della sua adesione alla lotta armata nel Movimento di Liberazione Nazionale - Tupamaros, dei lunghi anni passati in carcere, ostaggio della dittatura. Descrive il suo attaccamento alla terra, la sua storia d’amore con Lucía Topolansky, anche lei ex guerrigliera, il loro proposito di vivere in campagna. E infine la grande passione per la politica che lo ha portato a essere eletto presidente dell’Uruguay e a essere conosciuto in tutto il pianeta. “L’ultimo eroe” della nostra epoca, come lo ha definito il regista Emir Kusturica. Nuova edizione riveduta e aggiornata. -
Emigrante per diletto
“Se, effettivamente, è solo per ricercare salari migliori che gli uomini emigrano, in quante migliaia si sarebbero pentite dell’affare! Ma quella del salario, a dirla tutta, è solo una delle tante considerazioni; perché siamo una razza di zingari e amiamo il cambiamento e il viaggio in sé.” Il 7 agosto 1879 Robert Louis Stevenson si imbarca sul transatlantico Devonia, che lo condurrà da Glasgow a New York. Da lì, proseguendo in treno attraverso le vaste pianure americane fino a San Francisco, raggiungerà la sua futura compagna di vita e di avventure, Fanny Van de Grift. Dalla sua esperienza nascono queste pagine, una riflessione sull’emigrazione raccontata da uno degli autori di avventura più amati di sempre. Introduzione di Fanny Van de Grift Stevenson. -
Pablo e Matilde. I giorni dell'esilio
Nel 1949 Pablo Neruda, deputato comunista, è costretto a fuggire dal Cile. Inizia per lui un periodo di esilio che lo porterà infine a Capri, al fianco della cantante Matilde Urrutia. Il poeta dedicò liriche appassionate alla donna amata e all'isola che li accolse, riunendole in due splendide raccolte: ""Las uvas y el viento"""" e la mitica """"Los versos del capitán"""", uscita in forma anonima a Napoli nel 1952 grazie alla sottoscrizione degli esponenti più in vista dell'intellighenzia italiana. Da Renato Guttuso a Luchino Visconti, da Carlo Levi a Giulio Einaudi, senza dimenticare Elsa Morante, Palmiro Togliatti, Giorgio Napolitano, Antonello Trombadori. Quarantaquattro sottoscrittori per quarantaquattro copie numerate di un libro che Neruda riconobbe come proprio solo dieci anni più tardi. Dopo lunghe ricerche José Goñi ripercorre con dovizia le tappe della permanenza dell'artista cileno in Italia, delineando il contesto politico e culturale irripetibile che lo vide protagonista e restituendoci la figura di un poeta civile completamente immerso nel proprio tempo."" -
Il «mondo altro» in movimento. Movimenti sociali in America Latina
“In America latina esistono molti movimenti sociali però, insieme a essi, sovrapposte, interconnesse e relazionate tra loro in forma complessa, ci sono società ‘altre’ che si muovono non solo per rivendicare i loro diritti nei confronti dello stato, ma anche per costruire realtà distinte da quelle egemoniche, che coinvolgano ogni aspetto della vita, dall’educazione alla salute. Questo è possibile perché i popoli organizzati hanno riconquistato spazi in cui si sono territorializzati, aprendo le porte alla creazione di un mondo nuovo, diverso dal capitalismo, il ‘nostro mondo’, un mondo dal quale parliamo/sentiamo/scriviamo, che è cresciuto e si è ampliato in modo evidente. Diventa necessario renderlo visibile per comprendere da dove operiamo e da quali luoghi sta prendendo avvio questa trasformazione.” (Raúl Zibechi). Volume pubblicato in collaborazione con Yaku onlus, prefazione di Marco Calabria. -
Tanti piccoli fuochi inestinguibili. Scritti sull'America latina e i diritti dei popoli
Il volume raccoglie il pensiero e l'esperienza di Linda Bimbi, autentica protagonista del secondo Novecento, attraverso un'antologia di testi per lo più inediti, scritti fra il 1971 e il 2007. Sono gli anni della teologia della liberazione, del Concilio Vaticano II, delle dittature sudamericane, del Tribunale permanente dei popoli e dell'impegno come segretaria generale della Fondazione internazionale Lelio Basso. Attraverso le parole di Bimbi si delinea un nuovo modo di intendere i rapporti tra Nord e Sud del mondo, con l'emersione di nuove soggettività sociali, culturali e politiche; le sue riflessioni e i suoi interventi rappresentano una denuncia vivida e concreta delle condizioni di vita degli ultimi ma anche una promessa di lotta, tesa alla liberazione dalla dipendenza economica e politica. A cura di Andrea Mulas. Prefazione di Adolfo Pérez Esquivel. Postfazione di Franco Ippolito. -
Stalky & Co. Gli anni della formazione
Siamo in un collegio del Devon alla fine dell’Ottocento. Qui vengono addestrati “i giovani figli dell’Impero” che ingrosseranno le fila dell’esercito britannico, considerato il più potente del mondo. Insieme ad alcuni di loro, Stalky, Beetle e M’Turk, conosciamo la vita del collegio, le regole, le amicizie, le rivalità e soprattutto l'inesauribile voglia di vivere di questi ragazzi destinati a raggiungere i possedimenti inglesi sparsi per il mondo. Diventeranno uomini, ma perderanno per sempre la loro innocenza sui campi di battaglia. Il libro, dallo spiccato carattere autobiografico – Kipling ebbe un apprendistato formativo in un contesto simile, allo United Service College –, viene presentato nella storica traduzione di Gian Dàuli, singolare ed estrosa figura di scrittore, traduttore ed editore. Introduzione di Dario Pontuale. Postfazione di Graziella Pulce. -
Adesso posso scegliere. Dittatura, identità e memoria nelle vite di quattro donne sudamericane
Le protagoniste di questo libro sono figlie, in senso letterale e culturale, di quella cesura chiamata dittatura che ha travolto molti paesi sudamericani negli anni settanta. Mariana O. cerca il padre, scomparso quando aveva 3 anni. Mariana Z. deve fare i conti con le bugie dei suoi appropriatori e con la sparizione dei veri genitori. Matilde fino agli anni dell'adolescenza incontra il papà solo in carcere; il suo desiderio di normalità si scontrerà con le conseguenze della detenzione. I 14 anni di Sandra sono testimoni del sequestro del padre, un evento che cambierà la sua vita per sempre. Attraverso l'esercizio della memoria, catturate in una rete di ricordi, inganni e rivelazioni, queste donne si avvicinano lentamente ma inevitabilmente alla loro identità più profonda. -
Con le migliori intenzioni. Una bomba a San Pietro
Il 25 giugno 1933 la basilica di San Pietro è teatro di un attentato dinamitardo. Le cronache dell’epoca riportano un bilancio di alcuni feriti. Non ci sono vittime, pochi i danni materiali. I tre responsabili, pedinati e arrestati qualche tempo dopo, si rivelano strumenti inconsapevoli al servizio di un complotto ordito dall’Ovra, la potente polizia politica fascista, con l’obiettivo di incastrare come mandanti alcuni tra gli antifascisti più conosciuti nel mondo del fuoriuscitismo: Gaetano Salvemini, Carlo Rosselli e Alberto Cianca. Ma non tutto va come previsto... -
La stirpe del silenzio
Nel 1909 Anie e Claire, due giovanissime sorelle rimaste orfane, si imbarcano su una nave che le porterà dalla Francia al Messico per iniziare una nuova vita. Almeno così promette loro padre Aguiar. Ad attenderle è invece un destino feroce; un destino che anni dopo condurrà Anie a Tijuana, al confine tra Messico e Stati Uniti. Qui, nel Casinò di Agua Caliente, ritrovo di impresari facoltosi e uomini alla ricerca di piaceri inconfessabili, si esibisce Margarita Cansino, allora tredicenne ma già destinata a divenire icona della bellezza e della sensualità femminile con il nome di Rita Hayworth. Dietro gli applausi e le luci del palcoscenico si cela però una sordida storia di violenza, la stessa che cambia per sempre anche le vite di Anie e Claire, e di tante altre donne, legate da uno stesso filo, depositarie di una stessa memoria, figlie di una stessa stirpe. -
Clarice Lispector. Corpi disciplinati, corpi (dis)obbedienti
Notoriamente intimista e introspettiva, la scrittura di Clarice Lispector appare, soprattutto nelle sue prime opere, distaccata dal contesto brasiliano coevo e concentrata particolarmente su tematiche universali. In realtà, la sua incessante ricerca espressiva ed esistenziale rivela un impegno umano e intellettuale ampio e profondo. Un impegno che attraversa la sua produzione letteraria ma anche quella giornalistica, legando inestricabilmente vita e opera ed esprimendo una riflessione sul potere e sulla giustizia presente da sempre nella visione del mondo di Lispector. In un’epoca di oppressione e violenza come quella della dittatura militare in Brasile (1964-1985), al discorso autoritario Clarice Lispector oppone una scrittura che fa del corpo il simbolo di una condizione umana fragile e oppressa, per la quale rivendica il diritto al grido e alla disobbedienza. -
Ernesto Nathan. L'etica di un sindaco
Nel 1907 Ernesto Nathan divenne il primo sindaco straniero di Roma, non cattolico - poiché di origine ebraica - e massone. A lui si deve la creazione delle aziende municipalizzate dei trasporti, della distribuzione dell'acqua, della luce e del gas, in un intento finalmente modernizzatore di una città difficile che egli volle fortemente trasformare in una capitale cosmopolita, esempio di amministrazione laica e democratica per l'intera nazione. Avvalendosi dei contributi dei maggiori studiosi di Nathan e della storia cittadina, con questa pubblicazione si prosegue nell'opera di approfondimento di una figura così speciale della vita politica romana e italiana del primo Novecento fino agli anni a ridosso del fascismo. Si è dunque evidenziato il contesto storico e culturale in cui si mosse uno dei sindaci più innovatori dell'Urbe, le sue origini e la sua fede mazziniana per un'Italia libera e repubblicana, ma si sono anche indagate le ragioni che hanno portato al suo arrivo sulla scena pubblica, il dibattito spesso aspro che lo accompagnò e il profilo etico che ne contraddistinse l'azione politica e amministrativa. Prefazione di Gadi Luzzato Voghera. -
Come un albero piantato in riva al fiume
In un paese che costruisce la sua epica nazionale sui miti della frontiera e delle opportunità, un giovane Pete Seeger lavora negli anni trenta all’opera di raccolta delle testimonianze dell’altra America, quella degli immigrati e delle minoranze. L’incontro con Woody Guthrie, Cisco Houston e altri musicisti del folk revival e il sostegno ai sindacati delle piantagioni di cotone e delle miniere, fanno da sfondo al lungo viaggio narrato in questo libro sulle note di canzoni che divengono memoria di lotte condivise e denuncia delle repressioni subite. Note che, negli anni sessanta, accompagnano le battaglie per i diritti civili e contro la guerra in Vietnam e la cui eco si propaga fino a quando un Seeger ormai novantenne invita gli spettatori di un concerto a seguirlo per unirsi ai giovani di Occupy Wall Street: siamo nel 2011 e la canzone che li accompagna è ancora una volta l’indimenticabile ""We Shall Overcome""""."" -
Ha visto e non ha taciuto
Due racconti sulla storia di due donne occidentali, dall'anima limpida e dai percorsi esistenziali complessi, poste di fronte alla scelta tra fede e magia, tra l'affidamento in un Dio Creatore presente nella loro storia personale e l'intervento esoterico silenzioso ed occulto che interferisce con l'esistenza. Il lettore capirà se questa interferenza è possibile, come si può fronteggiare, in che modo il buio e la luce intessano trame nella vita umana e quanto la persona sia fragile ed immensamente grande nel passare attraverso l'ombra mantenendosi intatta. -
Lo scrittore non ha fame
“Ogni giorno vado a Roma con il treno. Passo almeno tre ore della giornata su quel mezzo, conosco molta gente, ne ascolto i discorsi, ne osservo i volti, le espressioni, i gesti. Incontro quasi sempre le stesse persone, ormai riesco a notarne i nervosismi, i cambiamenti di umore, le stanchezze, le gioie. Entro senza volerlo nel loro privato, a cogliere briciole di vita, spaccati di situazioni familiari, appuntamenti con amici, tresche o contatti di lavoro. Un microcosmo misconosciuto, trasportato tra disagi e ritardi sulle rotaie che portano al lavoro e riconducono a casa, giorno dopo giorno, viaggio dopo viaggio”. Andrea, bibliotecario pendolare, ha due passioni: la scrittura e il jazz. La sua esistenza tranquilla, scandita dai viaggi, dal lavoro, dalla vita familiare, dalla frequentazione degli amici di sempre, viene un giorno scardinata dall'irrompere del sogno di ogni persona che scrive: la fama. E niente è più come prima; o magari sì? Dalla penna della scrittrice de ""La signora dei Baci"""", l’epopea moderna di un uomo qualunque."" -
Le impressioni di Berthe
Un romanzo ispirato alla vita della pittrice Berthe Morisot, la ""maga dell'Impressionismo"""". Nel marzo del 1896, a un anno esatto dalla morte di Berthe Morisot, viene organizzata la prima retrospettiva a lei dedicata, con 394 opere tra dipinti e disegni, dal gallerista Durand-Ruel. Per tre giorni gli amici più cari di Berthe, Renoir, Degas, Monet e Mallarmé, affiancati da Julie e da Edma, rispettivamente la figlia e la sorella della pittrice, lavorano senza posa per allestire l'esposizione. Mentre gli artisti discutono animatamente, in disaccordo sulla sistemazione ideale delle opere nelle sale della galleria l'attenzione di Julie viene attratta da alcuni quadri; rivive cosi la storia professionale e personale di Berthe, a cominciare dal suo primo incontro col grande artista Edouard Manet e dalla loro reciproca passione, fino al matrimonio della donna con Eugene, fratello del pittore.""