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Andante con bici
"Il viaggio di una vita alla ricerca di verità e bellezza. A vent'anni, a Milano, il mio grande sogno era di vivere in un'isola greca con una giapponese. Trent'anni dopo la vita ha scelto per me la Sardegna, e ha scelto bene.""""" -
Bach: un grido di dolore, un sospiro d'amore, un palpito di fede
Perché all'interno delle chiese si dovrebbe proporre e curare la buona musica sacra in generale, quella di Johann Sebastian Bach in modo particolare? Perché la musica sacra è un'espressione di fede che racchiude, manifesta ed esprime il mistero del Verbo Incarnato. Ciò che alcuni dei grandi Padri della Chiesa hanno espresso tramite il linguaggio comunicativo della parola attraverso i loro scritti, le loro meditazioni e i loro celebri sermoni, alcuni musicisti lo hanno espresso attraverso il linguaggio comunicativo scritto in note musicali. L'armonia del creato stesso si regge su una propria musicalità, che rende musicale la presenza costante di Dio nella storia dell'uomo. -
Danza, media digitali, interattività
"Danza, media digitali, interattività"""" individua alcune questioni nodali che sottendono gli studi di danza, la dimensione performativa e le innovazioni linguistiche del multimedia interattivo. Attraverso i contributi di studiosi italiani e stranieri, il volume propone sia alcune riflessioni di carattere teorico volte a individuare tematiche di ampio raggio (quali drammaturgia multimediale, memoria, etica della danza digitale), sia sguardi e percorsi tra danza contemporanea e new media relativi al dibattito più recente (dalla post danza alle immagini sonore)." -
Tekno-feste. Uno sguardo compartecipativo al circuito illegale dei rave party
Nel presente lavoro è descritta un'esperienza umana e di ricerca-intervento, iniziata nel febbraio del 2006 e tutt'ora in corso d'opera (maggio 2013), che ha avuto come obiettivo principale quello di ricostruire, dall'interno, l'universo simbolico e relazionale (la cultura) di un gruppo specifico di ravers di un comune del Basso Lazio, Aros, appartenenti al circuito illegale dei rave party. Oltre ad obiettivi conoscitivi, l'intento è stato quello di progettare e sperimentare inedite strategie di intervento sul mondo, anche quotidiano, dell'(ab)uso di droghe sintetiche aventi finalità di prevenzione selettiva ed indicata adottabili all'interno degli ambienti ""naturali"""" di vita degli stessi consumatori. In funzione della """"peculiarità"""" dell'ambito di indagine è stata adottato un approccio etnografico compartecipato in un'ottica di valorizzazione congiunta e simmetrica del punto di vista del ricercatore e dei soggetti protagonisti delle tekno-feste."" -
Il vicerè socialista. Giuseppe De Felice Giuffrida, sindaco di Catania
Con l'intento di ricostruire l'apporto dei sindaci alla storia nazionale, il volume si incentra sul profilo politico di Giuseppe De Felice Giuffrida, che occupa la vita amministrativa di Catania tra la fine dell'Ottocento e i primi venti anni del Novecento. Sfuggendo alla tentazione di mitizzare questa figura, l'autore indaga sui conflitti politici e sociali e sui tentativi di modernizzazione della città etnea. Tramite l'utilizzo della documentazione dell'Archivio centrale dello Stato di Roma, delle carte Codronchi (Biblioteca comunale di Imola) e del fondo prefettura di Catania, ricostruisce l'impegno istituzionale del 'vicerè' socialista, come definiva De Felice Anna Kuliscioff, e lo inserisce all'interno delle vicende politiche nazionali. -
Il caso Tajani. Storie di magistrati nell'Italia liberale
L'autrice, studiando ""il caso Tajani"""", affronta il tema del rapporto tra politica e magistratura nell'Italia liberale. Il conflitto tra i due poteri raggiunge il punto più alto a Palermo con la nomina di Tajani a procuratore della Corte di appello, il quale denuncia le collusioni della polizia con la criminalità e rinvia a giudizio il questore Albanese, stretto collaboratore del prefetto Medici. Nell'analisi di questi avvenimenti, che occupano la scena nazionale, sono utilizzati nuovi documenti di archivio sulla condotta di Tajani e sulla correttezza delle sue indagini. Di particolare interesse sono il parere del procuratore Pietro Castiglia, che ricevette dal Guardasigilli l'incarico di riferire sul processo contro il questore Albanese, e la relazione del procuratore Calenda, che fu incaricato dal Parlamento a svolgere un'inchiesta sulle denunce formulate da Tajani durante il famoso dibattito parlamentare sui provvedimenti eccezionali di PS del 1875. Le vicende descritte nel volume confermano la presenza di una magistratura forte e saldamente inserita nella classe dirigente del Paese. Di fronte alle difficili condizioni dell'ordine pubblico in Sicilia, i magistrati dimostrarono, pur tra incertezze e pressioni dell'esecutivo, di voler garantire i diritti dei cittadini e di frenare, o quanto meno legalizzare, le scelte repressive delle autorità politiche."" -
Gozzano
Caposaldo della linea novecentesca alternativa alla poesia pura, Guido Gozzano dilata l'antico schema lirico: i versi divengono dialogo sommesso, teatrino del quotidiano, intreccio di voci intrappolate nei nuovi scenari borghesi. Intossicato dalla , Gozzano attraversa D'Annunzio e Pascoli, legge i poeti del tardo simbolismo franco-belga, si incontra e si scontra con la tradizione: la sua musa ironicamente crocifissa lo spinge ad indossare la maschera dell'avvocato, dell'entomologo, del Don Giovanni in fuga che lascia dietro di sé una galleria di ritratti femminili, di figure da melodramma che preludono alla morte, , estrema finzione e teatro dei teatri. -
Dialettismi italiani nei lessici bilingui
I dialettismi, dopo decenni di ostracismo, sono stati dapprima, ma con molte cautele, registrati nei monolingui italiani e quindi nei bilingui. Ma quali voci hanno ottenuto l'imprimatur, un tempo difficilmente ottenibile, dei lessicografi? Quali i modus operandi utilizzati per tradurle in lingue straniere, e soprattutto per rispettare i rispettivi cotesti e contesti? Quali opere lessicografiche bilingui ne hanno accolto in maggior numero? Quali i marcatori più appropriati? Senza certo poter risolvere del tutto ognuna di tali questioni, questo studio vuole essere uno strumento di approfondita analisi di quei dialettismi ignorati tout court, o trascurati per microstruttura e per scelta delle marche d'uso, o ancora tradotti in maniera discutibile. -
Dalle storie alla storia d'impresa. Memoria, comunicazione, heritage
Il volume offre una ricognizione dei modelli strategico-operativi che supportano la comunicazione della memoria aziendale, avvalendosi di una prospettiva interdisciplinare e del riferimento alle più autorevoli fonti conoscitive, buone pratiche aziendali e reti associative nel panorama internazionale. Le esperienze di settore dimostrano, da una parte, che la rilettura critica della storia di marche e prodotti può dar vita a narrazioni avvincenti, giocate in chiave anti-nostalgica e con un forte rilancio sul presente e sul futuro; dall'altra, che la tradizione non costituisce la prerogativa esclusiva di un'èlite di imprese storico-familiari, consacrate dal tempo in virtù di uno speciale elisir di lunga vita, ma un'opportunità strategica anche per organizzazioni non altrettanto antiche e, tuttavia, consapevoli dell'unicità del proprio apporto alla memoria collettiva. -
Il teatro di Bonaventura. Indagine sull'ultimo Malipiero
Gli studi dedicati al teatro musicale di Gian Francesco Malipiero hanno prestato molta attenzione alla produzione che si colloca tra gli anni Venti e gli anni Cinquanta, anni in cui egli seppe definire una precisa idea di teatro e una personale visione drammaturgica. Nonostante la sua produzione drammatica sia stata ininterrotta nell'arco della parabola artistica, le ultime opere di Malipiero non hanno goduto di grande attenzione da parte della critica, probabilmente per la loro distanza dalle posizioni manifestate negli stessi anni dai giovani compositori emergenti nell'ambito dell'avanguardia post-weberniana e contrassegnate da una radicale rottura rispetto alla tradizione operistica. Tuttavia, sin dalle prime opere, Malipiero ha anticipato intuizioni che verranno pienamente sviluppate dalle nuove generazioni, come la struttura discontinua della narrazione che procede per 'pannelli' giustapposti e che dà luogo a una 'disgregazione' del 'testo' teatrale comunque ricomposta dalla presenza 'estetica' del compositore, demiurgo la cui 'impronta' si fa più evidente proprio negli ultimi lavori. -
Storia della Fidapa in Italia e a Palermo
Un'analisi generale dell'associazionismo femminile novecentesco introduce il percorso storico della Fidapa a partire dallo sviluppo internazionale della Federation of business and professional women del primo dopoguerra. La Fidapa nasce in pieno periodo fascista: i primi tre Circoli di donne professioniste e artiste sorti a Roma, Milano e Napoli, nel 1929, danno vita all'Associazione nazionale fascista donne artiste e laureate (Anfdal). Dopo la seconda guerra mondiale, l'associazione si ricostituisce con il nome di Fidapa ponendo in rilievo, all'interno del proprio statuto, le caratteristiche di apoliticità e aconfessionalità. Questo libro offre una panoramica della storia della Fidapa a livello nazionale e focalizza l'attenzione sulla storia della sezione di Palermo sia durante il periodo fascista sia nel corso del secondo dopoguerra. -
Lo svanire della ragione
La filosofia scrive Collingwood non è il deus ex machina capace di risolvere magicamente i mali del suo tempo; eppure il filosofo non è neppure un passivo e compiaciuto spettatore di ciò che, davanti ai suoi occhi e dentro la sua stessa mente, avviene. Di quello ""spirito dei tempi"""", di hegeliana memoria, che è suo compito e dovere intercettare, intuire, comprendere, spiegare. Da questa comprensione, si dispiega infatti quell'orizzonte più pienamente umano dell'esistere che, grazie alla filosofia, dovrebbe esserci più proprio."" -
Cinquant'anni di «neri italiani». Diacronie linguistiche da Scerbanenco alla Vallorani
Il volume analizza il linguaggio e alcune tecniche narrative di cinque esponenti del poliziesco nostrano, a partire da quello che viene universalmente considerato il capostipite del genere, Scerbanenco. Serialità ""alta"""" da una parte (i romanzi dello stesso Scerbanenco col suo Duca Lamberti, Lucarelli con la sua Grazia Negro: fine anni Sessanta il primo; anni Novanta il secondo), dall'altra racconti d'autore (pubblicati su antologie) nell'ultimo decennio, in cui il poliziesco è ormai diventato un fenomeno editoriale di grande rilievo ed è ormai oggetto di indagini da parte degli studiosi. Al di là dell'attenzione accordata dall'autrice ai singoli autori, ciascuno dei quali ha ovviamente una sua specificità, questa ricerca punta a individuare delle costanti linguistiche - vedi ad es. i sottocodici privilegiati - e narratologiche inerenti al genere - vedi in alcuni casi gli slittamenti verso il noir, senza ignorare alcune tendenze stilistiche in atto nella narrativa contemporanea."" -
Un cruciverba italo-franco-belga. Sciascia-Bernanos-Simenon
Come quei corpi astrali la cui luce travalichi interminate distanze, o come le casuali associazioni del pensiero affrancato da norme e obiettivi, i libri sembrano chiamarsi, cercarsi e magari incontrarsi a nostra insaputa. E così tre mondi apparentemente diversi, e l'un dall'altro remoti, come la limpida laicità di Sciascia e dei suoi investigatori, il tormentato cattolicesimo di Bernanos e dei suoi curati, e la scontrosa diffidenza di Simenon e dei suoi cupi antieroi, possono riflettersi a distanza in virtù di segrete ma folgoranti analogie, possono illuminare l'un dell'altro inesplorate plaghe, possono perciò disporsi in uno di quei ""cruciverba"""" cari a Sciascia, forma esatta e al tempo stesso sorprendente dei suoi esercizi d'intelligenza e di stile. Questo libro è un atto d'amore a tre giganti del Novecento. E alla letteratura: la più laica delle fedi, il più anarchico dei saperi."" -
Generi della memoria e memoria di genere. Primo Levi, Ruth Klüger e la Shoah
Le questioni affrontate in queste pagine partono da un progetto di studio su ""Memoria e Shoah"""" negli scrittori e testimoni ebrei Primo Levi e Ruth Klüger, voci diverse per gender e origini, ma simili nel loro modo di scrivere. Il caso di Levi è assolutamente esemplare; egli infatti ha passato la vita a ricordare e registrare il passato, confessandosi nelle sue pagine nel tentativo di colmare la distanza siderale tra quel luogo ignoto, retto da leggi proprie, che era stato Auschwitz e difendendo il dovere assoluto della memoria, al quale ha votato la propria opera di testimonianza. Considerazioni analoghe sono valide per Ruth Klüger, che con lo scrittore torinese ha affinità e differenze talora sorprendenti. Il rapporto della Klüger con la testimonianza si incentra in particolare sulla scorta dei luoghi, quelle Zeitschaften, luoghi in un tempo che non è più, che creano una sorta di resoconto cronologico ed in un certo qual modo anche sincronico, dal momento che l'autrice scrive della """"sua Auschwitz"""" partendo """"dal e finendo nel presente"""". L'esperienza della Shoah non rinvia ad altro che a se stessa e avrebbe potuto dunque raffigurare l'assoluta sconfitta del logos."" -
Florius. De arte luctandi
Il manoscritto ""Florius. De arte luctandi"""" ci trasmette l'arte marziale del Maestro Fiore de' Liberi da Premariacco, uomo d'arme e condottiero, legato negli ultimi anni di vita alla casata d'Este; l'unico codice in latino, che offre una selezione dei Giochi degli altri manoscritti e introduce alcune novità. Questo libro presenta la prima trascrizione e traduzione italiana del ms. Par. Lat. 11269, preceduta da un'ampia introduzione che cerca di far luce sulle questioni che emergono dal suo ritrovamento: datazione, criteri di selezione delle tecniche, indagine linguistica, analisi paleografica. Il lavoro è rivolto alla platea di studiosi di Fiore - amatori o specialisti -, con la speranza di offrire un nuovo strumento utile all'analisi dell'arte marziale del maestro friulano."" -
Noi e l'India. Antropologia del trauma dell'incontro con l'altro
Alla larga da esotici orientalismi, etnocentrismi post-coloniali e teologie New Age, qui si entra nel cuore pulsante dell'India. Un viaggio nell'essenza culturale e umana di una civiltà complessa e nel terreno, entusiasmante quanto traumatico, dell'incontro con la diversità. Una guida antropologica aggiornata, capace di fornire nuove chiavi di lettura agli addetti ai lavori, ma al contempo declinata in una narrazione fruibile a tutti. Da una serie di aneddoti autobiografici in apparenza futili e ""tipici"""" di qualsiasi transito in India, si decodifica gradualmente la logica profonda di un mondo """"altro"""" da noi. E il """"noi"""" ritorna infine, non senza sofferenze e quesiti, ma solo dall'ottica riflessa di chi è affondato davvero nelle viscere dell'avventura del viaggio."" -
Oltre la paura. Sintomi e metodi di trattamento. Tecniche per curarla
Di cosa hai paura? Salire su un aereo, parlare in pubblico, rimanere in casa soli, stare tra la folla, frequentare luoghi pubblici... sono numerose le fobie esistenti. Capire perché nascono queste fobie e come trattarle è il primo passo per sbarazzarsene. La paura è naturale, perché è una forma di difesa e conservazione della specie, un avviso per richiamare la nostra attenzione su qualcosa di importante nella nostra vita. Tuttavia, quando questa arreca dolore, diventa qualcosa di molto dannoso. La paura, però, può essere superata. In questo libro, l'autore insegna i modi e le tecniche, con esercizi essenziali, per trovare una guarigione. Gli esercizi faranno in modo di cambiare abitudini e comportamenti. -
Melenzanologia. Storia e storie di identità e di tradimenti
Le considerazioni di questa raccolta di recensioni e saggi, pensati in tempi diversi, illustrano la vegetalità dell'identità, la sua disumanità o umanità al grado zero dell'ortolanità. Per scapolare dal destino vegetale un uomo deve tradire. Anzi, è un traditore: uno che si consegna a se stesso in continua ricerca. -
Notte d'ottobre
Quale misterioso evento vedrà il sorgere della luna piena durante la notte di Halloween nella Londra di fine Ottocento? Per le silenziose vie di Soho immerse in una fitta nebbia si aggira Snuff, fedele compagno di Jack, alla ricerca degli ingredienti per un oscuro rito che coinvolgerà il suo misterioso padrone. Ma Snuff e Jack non saranno i soli protagonisti del Gioco, altri ""giocatori"""" si stanno preparando, da Jill la strega al Buon Dottore, da Rastov, il monaco folle, sino al selvaggio Talbot e al lugubre Conte, che non sopporta la luce del giorno, tutti accompagnati dai loro fedeli compagni, la gatta Graymalk, Bubo il ratto, il sibilante Quicklime, Nightwind il gufo e Needle il pipistrello. Strani e mistici fili uniscono i protagonisti, umani e non, di questo romanzo lovecraftiano, in un viaggio attraverso i giorni e le notti di un solitario ottobre. Il Gioco che determinerà ancora una volta il destino del mondo è ormai cominciato...""