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Benedetto Croce e il Corriere della Sera
Questo volume, curato da Giuseppe Galasso, raccoglie tutti gli articoli pubblicati da Benedetto Croce sul Corriere. Negli ultimi anni della sua vita Croce collaborò col quotidiano milanese scrivendo articoli originali e inviando anteprime di saggi che avrebbero visto la luce nei «Quaderni della Critica». Già all'indomani della caduta di Mussolini, dopo il 25 luglio 1943, Ettore Janni, per pochi mesi alla direzione del quotidiano di via Solferino, aveva espresso a Croce il desiderio di poter pubblicare suoi scritti, ma fu solo nel 1946, quando alla guida del giornale giunse Guglielmo Emanuel, che tale collaborazione poté realizzarsi. Durante i sei anni della direzione Emanuel il rapporto tra Croce e il «Corriere» fu molto intenso: il filosofo abruzzese pubblicò nelle pagine del giornale milanese 33 articoli e mantenne col direttore un intenso carteggio, interamente pubblicato in questo volume. Le caratteristiche di questa collaborazione sono indagate in un denso saggio introduttivo scritto da Giuseppe Galasso, uno dei maggiori studiosi di Croce e curatore della riedizione delle opere del filosofo presso la casa editrice Adelphi. -
Storia del Corriere della sera. Vol. 1: Corriere e la costruzione dello Stato unitario, Il.
Dal 1876 il ""Corriere delia Sera"""" accompagna, racconta e commenta la vita del nostro Paese. Per la prima volta da allora, la storia del giornale viene esplorata in profondità, anche grazie alle ricerche condotte tra le carte dell'immenso archivio storico del """"Corriere"""". L'opera è suddivisa in quattro volumi e ciascun volume in due tomi: uno dedicato alla narrazione degli avvenimenti che caratterizzarono il periodo considerato, l'altro alla pubblicazione di alcuni dei documenti più rappresentativi tratti dall'archivio storico del giornale. Coordinatore della Storia è Ernesto Galli della Loggia, firma nota ai lettori del """"Corriere"""" ed editorialista di punta del quotidiano, professore ordinario dì Storia contemporanea e docente presso l'Istituto di scienze umane di Firenze."" -
Il colore delle parole. «La lettura». L'illustrazione d'autore nel supplemento culturale del «Corriere della sera». Catalogo della mostra (Milano, 15 novembre-3 dicembre 2017). Ediz. a colori
"Ogni autore offre un universo narrativo, uno stile, una qualità espressiva che rendono il percorso de 'la Lettura' una potente raccolta del significato più profondo del senso dell'illustrazione: offrire al lettore una diversa interpretazione su un tema, una nuova chiave per entrare nei luoghi segreti della scrittura. In fondo, l'illustrazione ci aiuta a comprendere con occhi liberi ciò che è invisibile, dà forma al nostro immaginario e ci accompagna con la felicità del colore nel piacere segreto della lettura."""" (Luciano Fontana)" -
Programmi e commiati. Gli editoriali dei direttori del «Corriere» 1876-2015
Sono qui pubblicati gli editoriali scritti dai direttori del «Corriere della Sera» al momento del loro insediamento e in occasione della fine del loro incarico. Una prassi consolidatasi dagli anni Settanta mentre, nei decenni precedenti, si assiste all'alternarsi di periodi in cui i cambi alla direzione sono notificati ai lettori con brevi note redazionali con altri frangenti in cui, spesso in concomitanza con le più drammatiche temperie politiche nazionali, questi scritti rappresentano momenti alti nella storia del giornale, tali da entrare nell'identità stessa del quotidiano. Ma la pubblicazione di questa raccolta non va intesa solo come un omaggio a chi, nel corso di quasi un secolo e mezzo, ha diretto il «Corriere della Sera», questa impresa nasce anche dalla convinzione che i cambiamenti alla direzione dei giornali abbiano rappresentato, soprattutto nel passato, dei momenti di svolta, in alcuni casi anche profonda, che meritano di essere ricordati e analizzati. Grazie a questo lavoro è stato anche possibile ricostruire l'esatta sequenza di tutti i direttori che, dal 1876 a oggi, hanno guidato il più importante quotidiano italiano, offrendo così una sorta di guida, la traccia in filigrana attraverso cui è possibile ripercorrere la storia del giornale. Introduzione di Simona Colarizi. -
Dantedi. Visioni contemporanee del poeta
Dante, un contemporaneo. Con questa convinzione il ""Corriere della Sera"""" lancia nel 2017 l'idea di intitolare una Giornata a Dante. Questo libro realizzato in occasione del """"Dantedì"""" propone 25 opere che rivelano la personale relazione degli artisti coinvolti con il poema dantesco e il suo autore."" -
Opus Dei. L'opera del potere. L'oscura influenza della più potente organizzazione della Chiesa cattolica
L'Opus Dei, fondata dal sacerdote spagnolo Josemaria Escrivà de Balaguer nel 1928, è un'organizzazione che mescola laici ed ecclesiastici, basata su un rigido codice di comportamento e una rigida gerarchia, secondo cui tutti gli ""adepti"""" sono costretti al sacrificio, al dolore e alla sofferenza per poter beneficiare della benevolenza di Dio, tutti costretti a cedere i propri beni all'Opera. Dal 1928 per questa organizzazione ha inizio un'ascesa inarrestabile. Nel giro di sessant'anni, l'Opus Dei si accredita come l'organizzazione ecclesiastica più potente al mondo, fino a diventare l'unica prelatura personale del Papa, scalzando perfino i gesuiti. A dieci anni dalla santificazione di Escrivà de Balaguer un'inchiesta svela come l'Opus Dei abbia avuto un ruolo nei principali scandali finanziari europei e nelle dittature sudamericane, come l'Opera sia coinvolta con la loggia P2, attraverso il Banco Ambrosiano di Roberto Calvi e la massoneria, e come uomini a lei vicini abbiano avuto un ruolo nel tentativo di rovesciare il governo di Hugo Chavez in Venezuela nel 2002. Un'inchiesta che racconta anche le pressioni dell'Opus Dei sulla stampa internazionale, per tacere verità scomode; i numerosi tentativi di silenziare pagine web per bloccare la pubblicazione dei suoi documenti segreti; le interrogazioni del parlamento italiano sulla sua presunta segretezza e le accuse di essere una setta. Un viaggio attraverso la più potente istituzione della chiesa cattolica."" -
La scoperta dell'acqua calda. Guida al termalismo sulle Alpi
Lungo tutta la catena alpina ci sono decine di località termali. Quasi tutte hanno una storia antica: la loro frequentazione era nota fin dall'età romana, quando si cominciò a studiare gli effetti benefici delle acque. La medicina antica, le credenze popolari in epoca medioevale, le pratiche magiche, le persecuzioni della Chiesa, la rinascita nell'età dei Lumi e la successiva riscoperta in epoca moderna, fanno delle terme alpine un interessante aspetto della montagna. Nel corso dei secoli, uomini e donne si sono recati ai bagni di acqua calda per curarsi, per riposare, per incontrarsi, per curiosare o per divertirsi. Negli ultimi anni la riscoperta del termalismo ha spinto all'apertura di numerosi nuovi centri benessere e SPA, che talvolta non hanno nulla a che fare con le acque medicamentose del passato, ma comunque ci rilassano e ci curano efficacemente dallo stress, facendo delle acque calde la frontiera del nuovo millennio. Il libro contiene le schede dei centri termali della catena alpina. -
Cypraea
Che cosa si può essere disposti a fare per essere fedeli ad un'antica promessa? Fino a dove si può arrivare per conoscere la verità, quando il tempo a disposizione è quasi finito? Milano, Ottobre 2000. Michele Oriani, professione museologo, riceve per il suo quarantaseiesimo compleanno una scatola senza mittente, e ancora non può immaginare che quel pacchetto cambierà per sempre la sua vita. Dentro c'è una Cypraea, una di quelle conchiglie a cui si accosta l'orecchio per sentire la voce del mare. Non ci sono dubbi: è la stessa appartenuta a suo zio Marcantonio, prima che sparisse nel nulla lasciando la propria fine avvolta dal mistero. La ricerca della verità spinge Michele ad incontrare Flora, collezionista d'arte ottantenne e discepola di suo zio. La donna lo conduce sul filo dei ricordi tra oriente e occidente, tra carnet di viaggio, mercanti d'arte, collezionisti e antichi manufatti, in una caccia al tesoro sulle orme dell'indecifrabile Cigada, misterioso collezionista di cui gli raccontava suo zio, e chiave per chiarire il mistero di Marcantonio e di Flora. Tassello dopo tassello, pezzo dopo pezzo, la donna ricostruirà davanti ai suoi occhi l'immagine di un passato che cambia tutte le carte in tavola. ""Cypraea"""" racconta la storia di una ricerca, quella delle proprie radici, di chi sa ancora cercare il rumore del mare in una conchiglia, e di un amore che non si accontenta di facili risposte e che non è disposto a dimenticare."" -
I vagabondi delle nevi
Creta, l'isola di Minosse e del labirinto del Minotauro, l'isola dove fu nascosto Zeus per sfuggire all'antropofogia di suo padre. Iran, il paese di Sherazade e de ""Le mille e una notte"""", delle carovaniere, del petrolio, dei Pahlavi e della rivoluzione islamica. Karakorum, il Pakistan e il fascino delle montagne più alte della terra e le tracce dei grandi esploratori del passato. Luoghi differenti che sembrerebbero non avere nulla in comune, ma dove invece il tramite è dato dalla curiosità e dalla voglia di esplorare il mondo con ai piedi un paio di sci. Così l'isola di Creta viene attraversata in inverno seguendo i sentieri più segreti e colmi di neve della catena dei Lefka Ori e del Monte Ida, l'Iran scoperto attraverso i nomadi backthiari e gli inaccessibili Monti Zagros, il Karakorum vissuto fra i ghiacciai dell'Hispar e del Biafo inseguendo il sogno del viaggio perfetto, quello che non ha mai fine. Vagabondare fra le nevi del mondo trova così il suo senso in quella ricerca che non ha mai termine, generata dalla curiosità, quella voglia di vedere e scoprire il diverso e il differente che in fin dei conti è l'unica via che può permettere a ognuno di noi di svelare i lati più nascosti e personali dell'essere umano."" -
La scoperta dell'alta quota
Fino ai primi anni '20 del XX secolo, delle alte quote del pianeta si sapeva pochissimo. Al tempo delle prime spedizioni ai giganti himalayani si poteva far conto solo sulle esperienze dei pionieri che si erano cimentati con palloni aerostatici e dirigibili. Sarà solo nel corso della sfida agli 8000 che l'uomo comincerà a conoscere il misterioso mondo delle altezze. Per decenni si pensava che la vetta dell'Everest non fosse praticabile senza l'uso di bombole d'ossigeno. Ma già nel 1924 Norton e Somervell erano saliti fino a quota 8600 senza respiratori. Infine, nel 1978 Messner e Habeler smentirono le previsioni degli scienziati salendo sulla vetta più alta del mondo senza ossigeno artificiale. Dopo Reinhold Messner, che per primo ha completato la salita di tutti i 14 Ottomila senza ossigeno, oggi altri 12 scalatori possono vantare il primato della scalata senza ossigeno delle cime più elevate del globo. Attualmente, del mondo delle alte quote si sa molto di più che in passato, e molti misteri sono stati chiariti. Ma è stato un cammino lungo e tutt'altro che facile, che ha conosciuto grandi pagine d'avventura. Questa è la storia di un mito (l'alta quota) che divorava uomini, ma anche dei personaggi e delle imprese che queste barriere a suo tempo invalicabili le ha vinte e abbattute, entrando nel mito e nella leggenda dell'alpinismo mondiale. -
Benvenuti a St. Gunn Falls
Le comari raccontano che St. Gunn Falls sia stata eretta con il sangue. E con un tributo di sangue continui a vivere e prosperare. Ne sanno qualcosa Frank Murry e Lara Dillings, circuiti da un misterioso personaggio, che li conduce in un baratro di follia e morte. Lo sa un ex quarterback, caduto in disgrazia dopo aver truccato una partita, che sulla Statale 296 compie una strage perché vuol tornare a essere Qualcuno. Lo sanno un gruppo di ragazzi, che trova la morte nella villetta solitaria, dalle cui mura trasudava già del sangue di due coppie di sposi che l'avevano abitata in precedenza. -
Le oscure presenze
Andrea Bardi, amante delle belle lettere che una sorta di paterno ricatto ha reso imprenditore del chinotto, è assediato dai fantasmi: il rammarico di non aver potuto seguire il percorso di vita a lui più congeniale, la paura di perdere la moglie Donatella, con la quale sente venir meno l'intesa e la comunione di interessi di un tempo, il dubbio di non essere all'altezza delle responsabilità connesse al proprio ruolo professionale. Fino a quando non ci si mette anche un fantasma vero a complicargli la vita e ad arricchire quel ricco campionario di oscure presenze contro le quali dovrà combattere per conquistarsi la sua piccola oasi di serenità... -
Anime in agrodolce
Il numero otto, considerato numero di trasformazione per il suo esistere dopo la compiutezza e la perfezione del sette, rappresenta per la Cabala il fuoco interiore dello spirito, ma anche delle negatività, del male e della sofferenza. In questi otto racconti sfilano altrettanti personaggi, le cui esistenze oscillano tra la nostalgia del passato e le incertezze del futuro. In filigrana si scorgono le nevrosi e le contraddizioni di società ciniche e caratterizzate da arrivismo estremo, che costituiscono una sorta di fil rouge dei vari racconti. Nascono così storie che, scavando a fondo nell'animo umano, fanno riflettere, divertono e commuovono, spaccati di vita che lasciano in bocca un piacevole e duraturo sapore agrodolce. -
Il campo di Miroslav
Berlino 1977. Per Rainer Menuk è l'ultimo incarico accettato: uccidere un funzionario politico per ordine della prospettiva Neva. Il trasferimento a Dresda, la pianificazione e l'organizzazione di ogni dettaglio per centrare l'obiettivo. Però qualcosa va storto, tutto diviene il contrario di tutto: Menuk è in trappola. Non rimane che la vendetta e la fuga. Storia incentrata sulle vicende esistenziali del protagonista, costretto a subire un ruolo e una parte che non gli appartengono più. Ma soprattutto è il racconto dell'invincibile forza del destino, con il quale Rainer deve fare i conti. Una profonda riflessione sulle difficoltà dell'uomo, da quelle più intime a quelle più grossolane e sulla ricerca ossessiva di una redenzione talvolta irraggiungibile. -
Il cielo sopra Roma
Primi anni del nuovo millennio. Sei personaggi, più un cane, nell'istante del trapasso dal mondo reale, ancora in contatto e ben visibile, e l'aldilà. Si cercano, si incontrano, e insieme, per mano, si avviano verso ""quella luce"""". La storia si svolge in quella Roma popolare, tradizionalmente mèta di immigrazione di italiani e di stranieri di ogni parte del mondo, in un'epoca in cui la società, si interroga su problematiche forti come trapianto d'organi, accanimento terapeutico, eutanasia, e poi ancora consumo di droga, omosessualità, immigrazione, conflitti religiosi, parità di diritti, ecc. Storie dense, traboccanti di vita, dove al problema etico spirituale, si intreccia quello psicologico, sociale e culturale, del ribaltamento dei ruoli, tutti i ruoli, con il conseguente acuirsi del conflitto uomo-donna. Ogni personaggio, con la sua storia, il suo contesto, si fa portatore di istanze sociali, etiche, spirituali e psicologiche. Storie di una umanità che umanamente scopre la schiena al razzismo, alla prevaricazione, allo sfruttamento, alla corruzione del corpo e dell'anima."" -
Il grano di paglia
Rinascita, soldi e passione. In un mondo apparentemente lontano da quello attuale, ma ben radicato nella Sicilia degli anni cinquanta, questi sono i ""valori"""" con i quali i contadini di Spaccaforno dovevano convivere ogni giorno per assicurarsi un minimo di benessere. Spesso era impossibile scegliere la propria vita; quasi sempre si era costretti ad obbedire alle dure regole dell'emigrazione e solo i più tenaci riuscivano a trovare lavoro nei campi e condurre una vita quasi normale. Il romanzo è composto da quattro episodi, il cui filo conduttore è l'attività svolta da una squadra di uomini con una trebbiatrice, che nel periodo che ci interessa veniva noleggiata dalle masserie della Sicilia orientale per trebbiare il grano dopo la mietitura. Comunque il momento della trebbiatura, proprio perché coinvolgeva un gran numero di persone, era senza dubbio quello più atteso e ha ispirato la creazione dei quattro episodi, attraverso la sua cultura, le sue tradizioni e le sue storie, che ancora oggi costituiscono la base dell'attuale società contadina siciliana."" -
Il mobbing e le violenze psicologiche. Fenomenologia, prevenzione, intervento
Le violenze psicologiche, di qualsiasi forma e grado, sono sempre generate all'interno di un contesto relazionale ristretto. L'attore della violenza psicologica è di fatto motivato a mettere in atto comportamenti aggressivi per difendere il proprio ambiente che ritiene minacciato dalla vittima. L'obbiettivo di questi comportamenti è sempre volto all'esclusione o all'annientamento del bersaglio della violenza. Questi comportamenti avvengono soprattutto laddove carnefice e vittima condividono uno stesso spazio fisico, che sia la famiglia o il luogo di lavoro. In Italia esistono precise norme giuridiche che tutelano il lavoratore molestato, tuttavia non è semplice riconoscere la portata e la centralità delle molestie, soprattutto se psicologiche, in relazione al danno manifestato dal soggetto che si presume averle subite. In questo libro vengono chiariti gli aspetti diagnostici e quelli giuridici del mobbing. Vengono inoltre descritti i criteri per il ricnoscimento e la prevenzione delle violenze psicologiche nei luoghi di lavoro. -
Le relazioni che durano. Vivere serenamente le relazioni di coppia
La nostra società sembra sentire sempre di più il bisogno di costruire relazioni stabili, che durando nel tempo possano dare il giusto equilibrio emotivo in un clima di forte precarietà sociale. Perché allora tanto spesso la relazione di coppia si perde nella nostra quotidianità? Perché l'individuo fallisce nell'instaurare relazioni solide e durature? Il libro di Paul Mills cerca di far luce sulle principali dinamiche che caratterizzano lo spazio più intimo della coppia, mettendo in evidenza gli errori in cui più spesso due partner sembrano perdersi e fornendo una buona ricetta per riuscire a vivere serenamente le relazioni. -
Psicologo clinico del lavoro. Contesti applicativi emergenti
La psicologia ha definitivamente varcato i confini dei contesti lavorativi. Sempre più spesso lo psicologo arriva ad operare in azienda introducendo e intervenendo su tematiche anche tipicamente cliniche e non più solo su aspetti organizzativi. Attraverso l'analisi di alcuni fenomeni e modelli, vediamo come è possibile interpretare le evoluzioni delle organizzazioni, mutuando concetti psicodinamici, sistemici e psicosociali. Tramite questi strumenti è, dunque, possibile per uno psicologo clinico del lavoro intervenire concretamente sul campo, anche quello lavorativo, per districarne interazioni e relazioni, spesso non definite e non comprese ma che influenzano non poco il futuro di un'organizzazione. ""Psicologo clinico del lavoro"""" è un libro che può interessare gli psicologi, i medici ma anche i manager e tutti coloro che operano come consulenti all'interno o all'esterno delle aziende. Si va a delineare una nuova figura professionale, lo psicologo clinico del lavoro che, agendo su più livelli, si fa promotore di cambiamenti partecipativi deputati a facilitare l'emergere di modelli organizzativi consapevoli, funzionali e durevoli nel tempo."" -
Prosopagnosia. Un mondo di facce uguali
In questo libro l'autore racconta le basi cognitive e neurali del processamento dei volti. In particolare descrive la ricerca effettuata in persone normali ed in persone con Prosopagnosia, una condizione per cui, chi ne soffre, è incapace di utilizzare i volti per riconoscere le persone, riportando i risultati più importanti che coinvolgono le due forme conosciute di prosopagnosia, quella acquisita (conseguenza di un danno cerebrale) e quella congenita (condizione che si riferisce all'incapacità di riconoscere i volti dalla nascita).