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Manuale di valutazione dello stress e dei rischi psicosociali. Linee guida e strumenti di indagine. Con 15 fascicoli WRSQ pro. Con CD-ROM
Questo manuale è il risultato di dieci anni di ricerca e consulenza nell'ambito della gestione dello stress occupazionale e dello studio dei fenomeni connessi ai rischi psicosociali. È stato scritto con l'obiettivo di risultare quanto più pragmatico ed esaustivo possibile. L'introduzione sulla natura dello stress occupazionale e sui rischi psicosociali precede un'ampia rassegna di materiali sotto forma di tabelle, indici e schede riepilogative. Ho inoltre voluto aggiungere al volume un questionario professionale per la rilevazione del rischio stress lavoro correlato. Il questionario, denominato Work Stress Risk Questionnaire professional, permette di realizzare vere e proprie elaborazioni statistiche su campioni di soggetti di ampie dimensioni. La seconda edizione è stata arricchita con esempi di documenti della valutazione del rischio, check list di controllo per la verifica della presenza di sintomi da stress sulla popolazione lavorativa e con l'ulteriore definizione ed analisi di tipologie di ambienti lavorativi. Questa nuova edizione del Manuale arrichisce i dati forniti relativamente ai fattori di rischio stress lavoro-correlato presenti negli ambienti di lavoro. In particolare vengono aggiunte nuove tabelle che consentono di orientare ancor più nel dettaglio i consulenti o gli addetti alle risorse umane. Questa particolare edizione contiene i test cartacei del WRSQ pro. -
A tavola con Platone. Esercitazioni e giochi d'aula sulle differenze culturali, sessuali, di genere
Sono ormai numerosi i laboratori che si svolgono nelle scuole sui temi della prevenzione della violenza di genere, sull'analisi del linguaggio sessista delle pubblicità e sulla cultura della diversità. Non solo, è cresciuta, negli ultimi tempi, la domanda di interventi formativi, in ambito aziendale, sul diversity management. Se, insomma, si assiste sulle pagine di cronaca ad un aumento dei casi di femminicidio, di omofobia, di intolleranza verso le persone che provengono da altri paesi c'è anche chi, nel contempo, cerca di progettare interventi che consentano di sviluppare quelle competenze sociali che sono indispensabili perché una persona sia in grado di esercitare il proprio diritto di cittadinanza e di riconoscere analogo diritto a tutte le altre persone. Da qui l'uso di giochi, esercitazioni, simulate. L'efficacia di questi metodi è ben nota. In questo volume le autrici raccolgono esercitazioni già note ma che, in molti casi, modificano per adattarle ai temi affrontati, ed esercitazioni ideate a partire da riflessioni e reazioni di tante persone incontrate in aula. -
Puccettino. Ediz. illustrata
Le grandi fiabe di Perrault tradotte in vernacolo toscano da Collodi, il creatore di Pinocchio. Una lingua straordinariamente ricca e affascinante, arguta e ironica. Una grande prova di stile. Una serie che, nel tempo, intende rivisitare tutto il ciclo di Perrault tradotto da Collodi, con le illustrazioni di Andrea Rauch. Età di lettura: da 5 anni. -
È finita la scuola! Cinquanta storie
Un libro per chi ama uscire da scuola. Ma anche per chi coglie la differenza tra vedere e guardare. O tra guardare e capire. Un libro che è una bella sfida tra padri e figli, tra fratelli e sorelle, tra te e te. Sia che guardi sia che scappi il protagonista sei tu. Però attento ai bulli! Oggi è andata bene, ma domani dove ti nasconderai? Età di lettura: da 4 anni. -
Ci sarebbe bastato
Questo libro racconta l'intreccio di tre vicende singolari, o meglio l'epopea di tre cugini, e di un popolo. Racconta della Fiume liberale e cosmopolita di oltre 100 anni fa, di due famiglie, della loro vita quotidiana dagli inizi del 1900 fino agli anni successivi alla Seconda Guerra Mondiale, e dell'orrore che ha invaso le esistenze di tre persone come noi, come tutti noi. Ma non solo: la storia di Lazi, Martino e Ondi, e delle assurde traversie che hanno costretto loro, come molte persone di religione ebraica dopo l'abominio delle leggi razziali del 1938, a fare i conti ogni giorno con l'esilio, la sofferenza e la morte, è anche una lancinante riflessione sul destino individuale. Il destino imposto a tre cugini che avevano l'unico torto di essere di origine ebraica. Ed è accaduto qui, in Italia. -
McQueen Boulevard
C'era una volta un re... La favola di Steve McQueen iniziò senz'altro così, anche se non si concluse esattamente con il classico happy ending. Nemmeno quella di Leo è una banale fiaba. Ma il principe, quello c'è. Leonardo Principe non è un principe comune. Non va a cercare la Bella Addormentata, e se trovasse la scarpa di Cenerentola la lascerebbe dov'è. Biondo e malinconico come il Piccolo Principe, Leonardo vive una vita avventurosa, all'insegna della Velocità, tormentato dalla ribellione. ""Somigli a Steve McQueen"""", gli dicono, e pian piano si accorge che è davvero così. I tratti comuni emergono pagina dopo pagina, e il Principe comincia a seguire le orme del Re, come lui sempre alla ricerca di qualcosa, sempre di più, perché la vita non gli basta mai. McQueen Boulevard è un viaggio eccitante e inquietante nel mondo del desiderio più feroce."" -
Torta Gaseosa e altre novità
È la storia di tre coppie italiane che decidono di adottare un bambino. Non si conoscono, non abitano nemmeno vicine. Roma, Bologna, Cagliari, non seguono nemmeno la stessa religione. Sono unite solo dalla stessa determinazione, dagli stessi sentimenti, dalla stessa spiritualità innata, dalla stessa spaventosa ampiezza delle stanze del cuore. A dispetto di ogni apparente differenza, questa loro determinazione, le loro preghiere e le loro azioni, attivano qualcosa di mistico nel cosmo e, da un punto posto all'altro capo del mondo arriva improvviso un segnale: Colombia chiama Italia. In questo libro emergono sentimenti in disuso che muovono l'universo, cuori impavidi che resistono a ogni paura, undici vite che si intrecciano in una trama degna di una sceneggiatura da Oscar, con un unico particolare: che la storia di questo libro è assolutamente vera, parola per parola. -
Indagine su un ordinario misfatto in provincia
Un ispettore ingenuo e trasognato viene spedito in provincia, per indagare su anomalie e ammanchi nel bilancio dell'amministrazione locale. L'incontro con un ambiente che è tanto accogliente e benevolo in apparenza, quanto gravido di sotterfugi e di sordidi retroscena, è per lui causa di titubanze, inquietudini e crescente sconcerto. Alla magagne e agli imbrogli della ""piccola politica"""", come pure ai suoi crimini presunti e inconfessabili, egli si sforza di opporre un'etica della responsabilità civile che, non potendo disporre di forza sufficiente, trova sfogo nell'ironia, piuttosto che nell'azione, ed è comunque utile a mantenergli la serenità e la stima di sé. Una lettura godibile fino all'ultima riga."" -
Amica donna
Viola e Aldo sono amici. Il legame che li unisce è sano, forte e desiderato. Una sera d'estate escono per cenare e divertirsi insieme. Mangiano, chiacchierano, bevono, ridono, ballano. Poi, con sorpresa di entrambi, si ritrovano a fare (molto) sesso. Non era mai capitato prima di allora, in tanti anni di amicizia. Aldo accetta di buon grado l'accaduto. Viola invece va in crisi, spaventata che quell'episodio carnale possa rovinare la loro splendida amicizia. -
Ti riporto a casa
I borghi dell'Oltretorrente di Parma, durante gli anni Quaranta, respirano la determinazione e il coraggio di Livia, l'ostinata resistenza e l'ironia di Eleuterio. Nel racconto di questa tenera vicenda s'intrecciano gioia e dolore, amore e odio, libertà e prigionia, dolcezza e crudeltà, eroismo e viltà. Immagini nitide di una semplice quotidianità familiare contrapposte a scene struggenti di violenza perpetrata nei confronti di sette uomini liberi. Una storia d'amore e di sofferenza che unisce e separa due vite lasciando in eredità passione, ideali e dignità. -
Ancora un giorno ancora un'ora
Questo libro narra, sotto forma di diario, il difficile approccio nei confronti della malattia. La scoperta, i primi momenti di sconcerto, di incredulità. Poi un crescendo di atti di forza per cercare di arginare il male. La lotta di una donna che non vuole cedere ai pietismi e subire passivamente gli eventi, ma cerca di assecondare il suo compagno combattendo con lui, fino in fondo, senza esclusione di colpi. Una storia vera, un rapporto vissuto fino in fondo ogni giorno con coraggio, in amore e in conflitto, nella quotidianità della malattia che scava nelle vite, senza nulla nascondere. É così, che la morte non ci separa. -
Figlia di transumanti. (Ricordi di una vita trascorsa fra Cavergiumine nel Frignano e il Polesine)
Figlia di transumanti è un'opera che racchiude nelle sue pagine la vita di una bambina, poi adolescente e donna, che ha seguito i genitori in un viaggiare continuo. Una vita fra pianura e montagna, senza capire dove fossero le proprie radici; una vita in cui le amicizie duravano pochi mesi e i dispiaceri restavano invece a lungo nel cuore. L'autrice ha trovato nella scrittura il modo per fissare i propri ricordi, per non tenerli nascosti nell'anima ma condividerli con gli altri, soprattutto con chi di quella vita conosceva poco o niente. I ricordi riaffiorano spontaneamente, con forza e quasi con prepotenza, per narrare di un bellissimo rapporto con la madre, donna energica e forte, e con il padre, uomo di altri tempi, forse uno degli ultimi pastori transumanti del nostro Appennino. Spiccano le descrizioni del gregge, del cane, del somarello Ciano e di tutti gli animali di palude e di bosco che Loretta ha tanto amato e che sono stati i suoi compagni di gioco e di viaggio. Commoventi le pagine in cui l'autrice di Cavergiumine (frazione di Lama Mocogno), ora non più migrante ma stanziale come si definisce lei stessa, si rivolge ai giovani della nostra montagna per incoraggiarli a non abbandonare queste bellissime terre. In appendice, a completamento dell'opera, le suggestive fotografie a colori di Stefano Torreggiani che documentano il viaggio di transumanza dimostrativo del 2009 di Mirco Nardini, da Foce Giovo al Polesine, ripercorrendo la transumanza della famiglia Borri. -
L' americano
Lasciata Borgo Torre a vent'anni per emigrare negli Stati Uniti, Dolindo Cantamessa vi fa ritorno quando ne ha cinquanta, dopo essere diventato un facoltoso imprenditore. Ufficialmente è tornato per trasportare in America le spoglie della madre. Siccome è ancora celibe, nel paese si scatena una gara tra i genitori di ragazze in età da marito per gettarle tra le braccia dell'americano, sperando in un ricco matrimonio. Ma qual è il vero motivo che ha spinto Dolindo a tornare? C'è in ballo una grossa scatola di gioielli, che un soldato americano, durante la guerra, ha nascosto nella tomba della madre di Dolindo, con l'idea di riprenderla a guerra finita. Su questo tesoro ha messo gli occhi Tony Costello, un boss mafioso di New York, che ha spedito Dolindo in Italia per recuperare la preziosa scatola (pena l'incendio della sua fabbrica), mettendogli alle costole un suo scagnozzo. Le cose si complicano quando quest'ultimo viene trovato morto in un castagneto, ucciso non si sa da chi. Come farà Dolindo a spiegare a Costello la morte del suo uomo? E se pensasse che l'ha ucciso lui per impadronirsi dei gioielli? Dolindo sa di correre un pericolo mortale. L'unico suo conforto è di avere ritrovato Alba, la fidanzatina di quando era ragazzo, che in tanti anni non ha mai dimenticato. -
I delitti di Borgo Torre
I delitti di Borgo Torre è il quinto romanzo di una saga ambientata nel paese immaginario di Borgo Torre situato sull'Appennino modenese, ma ciascun titolo può essere letto indipendentemente dagli altri. I quattro libri precedenti sono: L'epidemia, Il federale di Borgo Torre, Il pretino e L'americano: storie leggere che perseguono l'unico scopo di divertire il lettore, anche se in quasi tutte si verifica un omicidio che tinge le vicende di ""giallo"""". Nel periodo natalizio, mentre gli abitanti del paese sono indaffarati nella preparazione del tradizionale Presepe Vivente, avvengono due crudeli omicidi, forse legati ad altre morti misteriose avvenute dieci anni prima, riguardanti la famiglia di Martino Mori, proprietario della Locanda del Cacciatore, verso la quale convergono i sospetti dei paesani, che per paura celano i loro sentimenti sotto una coltre di omertà. Questo rende più difficili le indagini del maresciallo Caruso, il quale segue dapprima una falsa pista, ma quando intuisce di avere imboccato quella buona, non lascia nulla di intentato pur di trascinare i sospettati davanti al banco della giustizia... E l'allegra nevicata, che la notte di Natale scende sul Presepe Vivente di Borgo Torre, sembra spazzare via tutte le angosce e gli orrori vissuti."" -
L' orrendo delitto del vicolo Babbini
A Pavullo (capoluogo del Frignano), un operaio che abita nel vicolo Babbini esce di casa all'alba per recarsi al lavoro e scopre davanti alla sua porta sette sacchi di juta di varie dimensioni disseminati sui larghi gradini, evidentemente abbandonati lì nel corso della notte, quando il vicolo, a causa di due lampadine bruciate da tempo, giace nel buio più fitto. Incuriosito, apre il più piccolo dei sacchi, vi guarda dentro e fa un salto all'indietro per l'orrore: il sacchetto contiene un piede umano mozzato di fresco. Subito avvertiti, i carabinieri accorrono e nei sacchi trovano i resti del cadavere di una ragazza tagliato in sette pezzi. L'atroce scoperta getta il paese nel più vivo sconcerto e mette in moto le indagini. La tenenza di Pavullo è momentaneamente retta dal maresciallo Torrisi - essendo il titolare rimasto ferito in un incidente d'auto -, il quale ben presto si dichiara non all'altezza di risolvere il complicato enigma. Il maggior Donini, anziché inviare a Pavullo un altro ufficiale, chiede aiuto al maresciallo Lello Caruso, comandante della stazione di Borgo Torre, che si è distinto nella risoluzione di alcuni difficili casi accaduti nel suo paese. ""I caramba sono usi servir tacendo"""" pensa Caruso, e accetta di giocare fuori casa. Lui non conosce Pavullo, sarà il collega Torrisi a fargli da guida. I suoi primi sospetti si appuntano su una setta satanica, ma altre piste si aprono... Riuscirà a individuare quella giusta?"" -
Il federale di Borgo Torre
Nel giugno del 1951 Borgo Torre - l'immaginario paese dell'Appennino modenese - non ha ancora un monumento dedicato ai propri caduti in guerra. Così l'amministrazione comunale ne affida l'esecuzione allo scultore Dante Borgomanni, che presenta un progetto intitolato La Patria e L'Eroico Caduto, in cui una donna stringe tra le braccia un soldato morente. Tutto fila liscio fino al momento in cui si scopre che nella scultura c'è qualcosa che potrebbe danneggiare la reputazione del sindaco e dell'intera giunta. Ma quando il primo cittadino ne ordina la demolizione, l'opera misteriosamente scompare. Un mistero ancora più fitto è l'uccisione di Diego Varalli, che nel Ventennio Fascista - epoca ancora vicina a quella in cui si svolgono i fatti - aveva ricoperto la carica di federale. Si sospetta che il movente dell'omicidio possa celarsi nel passato della vittima, che da federale si era fatto molti nemici. Un brutto rompicapo per il maresciallo Caruso, che però non si perde d'animo e segue diverse piste, credendo più di una volta di essere arrivato alla verità. Ma la scoperta dell'assassino avviene solo al termine del romanzo con un colpo di scena del tutto inaspettato. -
Il pretino
A Borgo Torre è tempo di elezioni comunali. Il sindaco uscente Amilcare Bellentani, ricandidato nelle liste della DC questa volta, oltre che con i comunisti, deve vedersela anche con una lista civica capeggiata dal notaio Galaverni; ma, per sua fortuna, riceve un valido aiuto da don Ugo, un giovane prete inviato dalla Curia. Indispettiti da questa propaganda, il notaio Galaverni e i suoi incaricano la bella Spartaca Balzotti di coinvolgere il pretino in uno scandalo sessuale, così da screditarlo agli occhi dei fedeli. Nello stesso tempo Ivan Galeotti, capo dei comunisti, per fermare l'avanzata del Bellentani verso la vittoria medita di disonorarlo mettendo in giro una fotografia di sua moglie in cui viene ritratta in una posa assai compromettente. La lotta tra le liste concorrenti è senza quartiere. Chi la spunterà? -
Marta
Giovanni Franti è un ex agente segreto, alle sue spalle una vita di importanti missioni e un matrimonio più volte messo a rischio a favore del lavoro, che da sempre lo ha assorbito pienamente. A 80 anni, mentre è ospite del lussuoso residence La Quiete intento a rievocare il passato, tirare un bilancio e cercare di accettare la sua nuova condizione, dovrà fare i conti con un passato che ritorna in maniera tanto drammatica quanto prepotente, per chiudere un conto lasciato in sospeso. Giovanni, con gli acciacchi dell'età che lo minano nel fisico e nella mente, dovrà affrontare quello che è stato il caso più pericoloso e irrisolto: Solana. Tra fisioterapie, lotte degli ospiti per avere il tavolo migliore in sala mensa, infermieri scorbutici e nuove dolci conoscenze, Giovanni affronterà una nuova missione, la cui posta in gioco si rivelerà incredibilmente alta: la vita di sua figlia. -
L' incubo di Babbo Natale. Ediz. illustrata
Età di lettura: da 5 anni. -
Il nonno in prigione
Racconto d'avventura, vincitore nel 2008 del primo premio di narrativa ""Montalto Dora"""" (TO). Tre ragazzini trovano in mare dei messaggi d'aiuto e decidono di scoprire da dove provengono e chi li ha scritti. Età di lettura: da 6 anni.""