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Terre di guerre e viaggi di pace. Con lo zaino in spalla nei paesi insanguinati della Slavia del sud
Con questo libro ritorniamo alla sanguinosa guerra (1991-1995) che portò alla disgregazione della Federazione socialista jugoslava che, nata dalla guerra di liberazione dal nazismo e dal fascismo, teneva insieme le più varie etnie, lingue e religioni. Lo facciamo con Giacomo Scotti che per tutti gli anni della guerra, ma anche per oltre un decennio nel dopoguerra, si mosse da Napoli e da altre città italiane almeno due volte al mese per raggiungere la Croazia, la Bosnia-Erzegovina, poi anche la Serbia fino al Kosovo, per svolgere le ""missioni"""" umanitarie e di pace e, per non sperperare il tempo, svolse pure un intenso lavoro di corrispondente di guerra per vari giornali. Dalle pagine del suo diario riaffiora la storia di quel conflitto: i leader, Slobodan Milosevic, Alija Izetbegovic, Franjo Tudjman e il suo partito Hdz;ma anche gli eredi degli ustascia che fondando movimenti di estrema destra e assumendo posti di comando condizionarono con la loro ideologia la neonata Repubblica croata; la politica della """"pulizia etnica"""" con le criminali operazioni """"Tempesta"""" e """"Lampo"""" in Krajina, ma anche le efferatezze compiute dai cetnici serbi a Vukovar e altrove in Croazia e quelle contro le popolazioni croate di etnia serba, l'orrendo eccidio dei mussulmani a Srebrenica; le denunce del Comitato Croato di Helsinki per i diritti umani; l'attività del Tribunale internazionale dell'Aja contro coloro che furono e sono tuttora accusati di crimini di guerra."" -
Il costruttivismo radicale. Una via per conoscere e apprendere
"Il soggetto pensante non ha alternativa: può solo costruire ciò che sa sulla base della sua stessa esperienza"""". Nel Costruttivismo radicale, Ernst von Glaserfeld formula la più articolata e la più coerente versione del suo costruttivismo: - un approccio non convenzionale al problema della conoscenza e del conoscere. Parte dall'assunto che la conoscenza, indipendentemente da come venga definita, sta nella testa delle persone"""" - un approccio che è """"radicale"""", in quanto comporta una ricostruzione dei concetti di """"conoscenza, verità, comunicazione e comprensione"""". Così, se da un lato - laboriosamente e lucidamente, sapendo far tesoro di ogni tentativo di rottura nei confronti della teoria della conoscenza di matrice filosofica - può ripercorrere i tratti salienti di un percorso che va da Giambattista Vico a Immanuel Kant, dall'altro può riconnettersi all'epistemologia genetica di Jean Piaget e all'analisi operativa di linguaggio e pensiero proposta da Silvio Ceccato. In una narrazione di rara chiarezza, biografia, puntualizzazioni metodologiche, idee filosofiche e scoperte scientifiche si intrecciano in profondità coinvolgendo il lettore nella riscoperta di sé e della propria evoluzione nonché nella parallela avventura umana di una grande coscienza critica del Novecento." -
Tempesta perfetta. Dieci economisti non allineati alle prese con un pensiero impotente a spiegare una crisi che sembra non avere soluzioni
Una crisi più lunga di quella del '29, e una generazione, cresciuta nella crisi, costretta a farsi e fare domande sul sistema, il suo funzionamento, la sua direzione di marcia e a cercare urgentemente delle risposte, intanto a livello teorico, per aprire campi di ricerca da tempo inesplorati. -
Il barone di Münchhausen. Ediz. a colori
Sembra che sia esistito davvero un barone di Münchhausen, per la precisione Karl Friedrich Hieronymus von Münchhausen, nato ad Hannover, che combattè contro i Turchi agli ordini di Anton Ulrich, generale dei corazzieri dell’esercito russo. Al Barone, quello vero, piaceva raccontare le sue avventure agli amici nel suo padiglione di caccia o presso il bar dell’Hotel “Il Re di Prussia”, magari esagerando un po’ e inventando avventure impossibili davanti a una bottiglia di vino. Sembra, sempre, che i fantastici racconti del Barone, quello vero, vennero alle orecchie dello scrittore Rudolf Erich Raspe che, capitando a Londra, pubblicò nel 1781, in forma anonima, un volume con la raccolta delle imprese di Münchhausen. Successivamente il poeta romantico Godfried Burger tradusse il libro in tedesco e lo pubblicò in Germania con il titolo “Viaggi Meravigliosi su Acqua e Terra: le campagne e le avventure comiche del Barone di Münchhausen, come comunemente detto, davanti a una bottiglia di vino e un tavolo di amici“, aggiungendo del suo ed esagerando le già impossibili avventure. In un salotto di nobili dame Il Barone, quello del romanzo, bugiardo dichiarato, racconta le sue incredibili imprese, una più inverosimile dell’altra. Le sue gesta sono più straordinarie di quelle di Ercole, ma, a differenza del figlio di Giove che sudò le sette camicie per portare a compimento le sue fatiche, Münchhausen compie le sue con leggerezza, senza sforzo eccessivo. Egli vive nel Settecento, secolo di grandi cambiamenti, di scienziati, viaggiatori, avventurieri. È il secolo delle maschere, delle rivoluzioni, dell’Enciclopedia. Per di più il Barone è dotato di una forza sovrumana, di una intelligenza e fantasia senza pari, di un coraggio senza limiti e di un irresistibile fascino. Il Grande Bugiardo può raccontare le panzane più inverosimili ed essere creduto. Come resistere alla tentazione di disegnarlo? -
Guerriglia partigiana a Roma. Gap comunisti, Gap socialisti e Sac azioniste nella Capitale 1943-’44
Duecentosettantuno giorni di occupazione nazista, migliaia di caduti civili e militari, quasi quattromila partigiani inquadrati nelle organizzazioni armate di Pci, Psiup e PdA, centinaia di azioni di guerra e sabotaggio compiute quotidianamente. Questa è stata la Resistenza a Roma: una guerriglia urbana di nove mesi organizzata dai reparti d’avanguardia delle forze antifasciste, i Gap e le Sac, e resa possibile dall’appoggio della popolazione civile. La ricostruzione documentale degli eventi che l’autore offre, svincolata dalla retorica celebrativa, restituisce non solo il contesto storico in cui nacque la guerriglia nella città ma soprattutto le sue contraddizioni, i suoi slanci, i suoi limiti e la sua necessità militare, politica e morale. Le drammatiche vicende della «Città Aperta», iniziate con i seicento caduti a Porta San Paolo e chiuse dalla strage di La Storta, furono caratterizzate da una guerra partigiana che rifiutò l’ordine nazista su Roma e fece della Resistenza armata la leva storica «costituente» in grado di conferire ai cittadini un nuovo protagonismo all’interno della sfera pubblica, facendo della guerriglia urbana una delle radici fondamentali della Repubblica. -
Il caso Roatta. Londra ed i crimini di guerra italiani: dalle accuse all'impunità (1943-'48)
Mario Roatta, militare di carriera, capo del servizio segreto del SIM, generale del regio esercito, in fuga da Roma l'8 settembre 1943, accusato di crimini di guerra in Jugoslavia. Grazie alla ricerca d'archivio sulle fonti inglesi del Foreign Office l'autrice ricostruisce lo sguardo particolarmente attento e interessato del governo e dell'opinione pubblica inglese che si occuparono e preoccuparono di questo personaggio tanto rilevante ma che repentinamente passarono da una ferma volontà di punizione ad una più lasca indulgenza poggiante sulle necessità della «ragion di Stato». Una vicenda fatta di segreti militari, rapporti politico-diplomatici inconfessabili, fughe. -
La falange di Cristo. Per una storia dei Comitati Civici
Il 1948 vide una schiacciante vittoria della Democrazia Cristiana e il prevalere di un sistema economico, politico e valoriale (quello occidentale a guida USA) su un altro (quello orientale a guida URSS). Vittoria dovuta anche ai Comitati Civici, fondati e organizzati da Luigi Gedda per sostenere la «crociata anticomunista»; essi divennero il motore di una macchina propagandistica che investì con le sue parole d'ordine, i suoi slogan, il suo attivismo politico l'intero Paese divenendo quella «voce di Dio» in grado di guidare le masse italiane, appena riemerse dalle macerie materiali della guerra e da quelle morali della dittatura fascista, verso un approdo non solo conservatore ma anche, nella sua misura ideologica, «integrista». -
La Repubblica Romana. 1849, prove di democrazia e socialismo nel Risorgimento
Nei cinque mesi di esistenza della Repubblica Romana del 1849, il Risorgimento italiano si traduceva in un'insurrezione sociale finalmente vittoriosa, dando vita a uno straordinario tentativo di democrazia radicale al cui interno si mossero e si misurarono tensioni più esplicitamente socialistiche. Cacciato il regime clericale paternalista e autoritario di Pio IX, la popolazione romana diede vita a un esperimento di autogoverno e di ridistribuzione della ricchezza che, nel farsi della modernità e in assenza di concentrazioni produttive, esprimeva l'affermazione di una nuova borghesia liberale e di un giovane proletariato urbano. Se pure per un breve ma intenso periodo di tempo, dopo secoli di oscurantismo, Roma si trasformava nel cuore pulsante del Risorgimento, capitale di un'idea di nazione, repubblicana ed egalitaria, cui aderirono le maggiori e più dinamiche personalità del suo tempo, bruscamente interrotta dalla violenta reazione europea. -
Storia di antagonismo e Resistenza
L'autore, dirigente comunista di Genzano, trasforma la narrazione della sua vita in un libro di storia perché ricostruisce puntualmente luoghi, eventi, personaggi, classi, formazioni politiche con cui interagiva nel territorio. Completa la sua ricostruzione un'appendice documentaria sulla lotta partigiana nei Castelli romani e poi sul movimento di occupazione delle terre. -
La Cultural Intelligence nel calcio. La comunicazione nel rispetto delle differenze culturali
Il mondo del calcio rappresenta un esempio particolarmente significativo di globalizzazione e al contempo un contesto privilegiato di analisi e di sperimentazione di comunicazione interculturale, impreparati come siamo, se non riottosi, a mettere a proprio agio gli interlocutori di altre culture. -
Mario Lunetta. La scrittura all'opposizione
Mario Lunetta (1934-2017) ha lasciato un'opera complessiva ""enorme"""" che tocca tutti i generi letterari possibili, affrontandoli come campi di battaglia in cui riversare insieme una continua sperimentazione formale e una forte carica etica e politica, confermando sempre il progetto di una """"scrittura materialistica"""" rivolta a demistificare l'""""orrore"""" del mondo mercificato."" -
Il giornale-partito. Per una storia de «il manifesto»
"il manifesto"""" è stato molte cose: un'area culturale eterodossa all'interno del Pci, un collettivo di politici e intellettuali che scelse di «farsi partito» infine un giornale libero e per questo sempre in lotta per la sua identità e la sua sopravvivenza. Questo libro racconta la sua storia." -
Don Chisciotte & C.. Ediz. a colori
Dopo il Pinocchio di Collodi e il Barone di Münchhausen di Raspe, Giancarlo Montelli affronta il terzo gran bugiardo, il Don Chisciotte di Cervantes, pietra miliare della letteratura moderna in quanto ripresa burlesca dei poemi cavallereschi. Mito e Menzogna sono pur sempre uno stravolgimento della Realtà, sia che la si idealizzi, sia che la si rovesci nel suo contrario, rivelazione comunque del Tempo di cui si fa parodia. In tempi in cui l'immaginario è continuamente saturato da storie senza Storia, che quando c'è risulta un pretesto, con gli Autori sostituiti da torme di sceneggiatori per serie, sequel e fantasy, la penna di Montelli scrive forme, o forse disegna parole, rimanendo sul limitare tra follia e realtà. Centinaia di immagini a colori ripropongono il senso della Cavalleria, recuperando e restituendo i Guerrieri, i loro Cavalli e le loro Donne. Introduzione di Francesco Muzzioli. -
Un soffio di me
Nessuno di noi, in fondo, conosce il segreto del dolore e nessuno di noi sa veramente dove si nasconde la felicità e dove si nutre per apparire veramente bella. Angelica lancia la sua storia come una freccia di luminosa speranza a tutti quelli che in questo momento vivono nel buio del dolore e della solitudine, affinché il suo dolore e la sua rinascita possa servire ad altri, possa essere esempio di riscatto, ancora di fede, testimonianza che la volontà, la forza e il cuore alla fine hanno la meglio sul male, da qualunque parte provenga. -
Come un castello di sabbia
Una trasferta iniziata come una rilassante vacanza, ad assaggiare buon cibo e sorseggiare whisky ad un piano bar in un lussuoso hotel. Ma Giorgio Nicosia, avvocato di Palermo, ancora non sa che il suo cliente, eccentrico e spregiudicato, lo coinvolgerà in un'intricata rete di casi dal sapore losco che unisce la Sicilia a Beirut, a Lampedusa, a Milano passando per la Svizzera e gli Stati Uniti. Districandosi tra cadaveri, donne fatali e intrighi internazionali, l'avvocato tornerà finalmente nell'Isola in cui, come ama ripetere Nicosia, si trova tutto e il contrario di tutto. -
I corpi del reato
Presso gli uffici della Questura di Milano è trattenuta Karima El Mahroug (meglio nota con lo pseudonimo di Ruby Rubacuori), diciassettenne originaria del Marocco, su cui pende una denuncia per scomparsa dalla comunità ""La Glicine"""" di Messina. La ragazza dichiara di mantenersi svolgendo la professione di ballerina di danza del ventre ma secondo i verbali trasmessi alla Camera dei Deputati, non soltanto sarebbe una escort a tutti gli effetti, ma avrebbe frequentato Villa San Martino, residenza privata del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Con il Cavaliere la giovanissima marocchina avrebbe stretto una relazione di natura sessuale in cambio di regali di vario genere e del pagamento di somme di denaro in contanti. Gli atti riportati in questo volume ricostruiscono passo per passo, attraverso le testimonianze dei protagonisti, l'arresto di Ruby per furto, la telefonata e l'interessamento del presidente del Consiglio per accelerare le procedure di rilascio, la decisione della Questura di affidare la ragazza alla consigliera regionale Nicole Minetti."" -
Il fascino delle cause perse
Il fascino delle cause perse non è romanzo come gli altri. Ci viene raccontata una storia, sì, la storia di una famiglia che si riunisce per festeggiare il compleanno dell'ultima arrivata. Capiamo subito perché ci sono soltanto donne, perché i padri, i mariti non sono presenti: Giuditta, Vittoria ed Eleonora sono donne terribili. Ciniche, petulanti, pragmatiche fino alla violenza, così deluse dalla vita da covare rancore verso tutto e tutti. Anche qui, come in un qualunque romanzo, assistiamo a un colpo di scena, un tragico epilogo che viene sottoposto al misterioso ""signore in tweed"""" - una specie di detective come fosse """"un caso da risolvere"""". Ma questo non è un giallo, non è un romanzo come gli altri, ha il coraggio di rivelarsi per quello che è: una storia inventata, pura immaginazione; ha la sfacciataggine di svelare l'incantesimo. Giada Ceri ci avvolge nelle spirali della sua scrittura ossessiva e perturbante - ipnotizzandoci fino all'ultima pagina, per lasciarci poi con la sensazione di esserci risvegliati da un brutto sogno."" -
Sivori, un vizio. E altri scritti di calcio
Gli eccessi del calcio di oggi, la sua stessa invadenza ed ipervisibilità, possono indurre nella tentazione della nostalgia per il gioco di ieri, quando il calcio era uno sport di massa ma non ancora uno spettacolo televisivo esclusivamente sostenuto dal business. Non è la nostalgia ma il recupero ostinato di antiche emozioni a giustificare questo libro che incrocia di continuo il calcio e la letteratura. Il mito di Omar Sivori e degli ""angeli dalla faccia sporca"""", il Grande Torino, l'Inter di Herrera, il Milan di Nereo Rocco e Gianni Rivera, antiche fisionomie di campioni e di oscuri comprimari, qui si legano ai testi di scrittori e giornalisti che nel corso di un secolo, ormai, hanno saputo raccontare il calcio come un luogo cruciale dell'immaginario nazionale e della cosiddetta identità italiana, da Gianni Brera e Mario Soldati a Salvatore Bruno e Giovanni Arpino. Composto a mosaico, scritto in uno stile secco e tagliente, """"Sivori, un vizio"""" rappresenta un omaggio alla duplice passione che è all'origine di una stessa vocazione critica, dove si incontrano in retrospettiva, come si trattasse dei frammenti di un romanzo di formazione, la Juve del grande Omar, la Lazio allo stadio Flaminio, immagini di Luigi Riva e Giacinto Facchetti insieme con le pagine di alcuni fra gli autori più amati, Pier Paolo Pasolini e Vittorio Sereni."" -
Federalismo, regioni e Unione Europea
Nel 2010 ricorrono i 60 anni dalla ""dichiarazione Schuman"""", con la quale Robert Schuman, considerato uno dei padri fondatori dell'unità europea, presentava la proposta di creare un'Europa organizzata, indispensabile al mantenimento di relazioni pacifiche fra gli Stati che la componevano, e sempre nello stesso anno viene celebrato il 40° anniversario delle istituzioni regionali. Il testo affronta il problema delle istituzioni regionali all'interno dell'Unione Europea all'indomani della riforma del Titolo V della Costituzione. Proprio per poter comprendere gli sviluppi di tale riforma viene proposto un panorama di tipo socioeconomico per ben evidenziare alcuni punti fermi quali l'importanza delle istituzioni negli assetti economici, la debolezza di un piano programmatico centralizzato, la necessità di un dialogo costruttivo tra globale e locale nell'ottica di una rivalutazione delle politiche attive legate al territorio, non in chiave etnocentrica ma collaborativa, il concetto regione-sistema con il quale si sottolineano i rischi di un'eccessiva connotazione federalista e la necessità di rivedere gli ambiti territoriali attraverso modelli che valorizzano le tipicità di ogni contesto."" -
Fratture
Thomas, trent'anni, una famiglia solida alle spalle e una ragazza con cui mettere su casa. Elisa, studentessa universitaria fuori sede, animo artistico e una forte passione per la fotografia. Per entrambi arriva il momento della ""frattura"""": Thomas resta coinvolto in un terribile incidente stradale che lo priva in maniera permanente della memoria, ma allo stesso tempo gli """"apre gli occhi"""", lo mette davanti alla realtà di una vita che gli va stretta. Per Elisa si tratta invece di una lenta discesa nel proprio inferno privato, quando, dopo un'adolescenza come tante altre, fatta di qualche spinello, concerti rock, piccole trasgressioni, inizia sempre più ad avvertire il """"peso del mondo"""". Fino al giorno in cui Thomas si ferma a leggere una scritta nel bagno di un locale: """"Cerco disperatamente una persona che abbia ancora l'anima e che possa prestarmela"""". Sotto c'è il numero di un cellulare. Da quando Thomas decide di comporlo, hanno inizio le intense confessioni telefoniche con Elisa, come due """"adolescenti innamorati"""" sospesi nel tempo e nel sogno. """"Fratture"""" parla della difficoltà di vivere senza scadere mai nel sentimentalismo, ma soprattutto riesce a farlo con ironia. Perché in fondo non sarebbe poi così male poter cancellare tutto e ripartire da zero.""