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Secret Puglia. Amazing places to stay. Ediz. italiana e inglese
Una Puglia segreta, di luoghi scelti ad uno ad uno con un percorso di affinità. Una ricerca attenta per boutique-hotel, masserie, dimore storiche dalla dimensione intima, celata, privatissima. Una raccolta portata avanti con il gusto del collezionismo, l'entusiasmo dell'indizio colto per caso, dell'informazione rubata ad un amico sofisticato ed esigente, l'emozione genuina della sorpresa. Sulle tracce di Puglia custodita da chi ha cercato e sintetizzato eccellenza, con l'obiettivo di scegliere il meglio e di offrirlo e di condividerlo con i propri ospiti. Ognuno secondo uno speciale percorso fatto di colori, profumi e sapori diversi. Per il desiderio di mettere insieme una mappa di luoghi preziosi. Luoghi da scoprire ad uno ad uno, in un cammino ideale da costruire nel tempo, da regalarsi di tanto in tanto, da incastrare come i tanti pezzi di un puzzle. Per comprendere fino in fondo le sfaccettature, le atmosfere, le luci, le suggestioni e le seduzioni di una Puglia che è tanta, bella, affascinante, alta. Luoghi da sentire, da attraversare emotivamente, da fare propri, da accogliere dentro di sé e da far permanere oltre il tempo di una vacanza. -
Lecce style. Ediz. bilingue
Esiste un Lecce Style. Diverso dal Salento Style e dal Puglia Style. La Lecce di chi ha cercato palazzi da troppo tempo assopiti nelle pieghe del tempo e li ha risvegliati. Di chi ha scelto di ""fare casa"""" in un convento, in una vecchia fabbrica di saponi, in un giardino. O di chi ha provato a salire dalla scala della servitù. Di chi si è innamorato di un intonaco scrostato, di un fregio dorato che aveva smesso di brillare, dello scorcio della statua di una Santa rubato da una finestra. Di chi ha assecondato il genius loci, ma lo ha accompagnato per mano. Di chi ha provato a capire cosa ci fosse sotto e attraverso e oltre. Un libro per raccontare quello che Lecce, da qualche anno, è diventata."" -
Cronache dalla prima Repubblica
Un viaggio nella storia dell'Italia contemporanea che inizia con la Resistenza e finisce con il sequestro Moro con lo sguardo di chi ha vissuto ""dall'interno"""" i passaggi più delicati delle vicende italiane, da partigiano del PCI a collaboratore di Rumor e Moro."" -
La resistenza dei cattolici a Roma (1943-1944)
Argomenti trattati: l'analisi dei vari movimenti intorno ai quali si organizzava il variegato mondo cattolico; le vicende dei personaggi più significativi; le forme e i luoghi di soccorso e rifugio; l'attività di propaganda attraverso la stampa e le radio clandestine, le scritte murali. -
«Filopanti». Anarchico, ferroviere, comunista, partigiano
La storia di Emilio Colombo detto ""Filopanti"""", narrata connettendo tra loro fonti di varia natura, orali, d'archivio, pubblicazioni. Il ritratto di un protagonista del Novecento nel contesto della storia del movimento operaio e della Resistenza partigiana."" -
I giovani socialisti nel crocevia degli anni '40
I cruciali anni dal 1945 al 1947, letti attraverso la lente della gioventù socialista e della loro corrente di riferimento, ""Iniziativa Socialista"""", e del loro giornale """"Rivoluzione Socialista"""", ci restituiscono la complessità del contesto italiano e internazionale all'interno del quale si snodarono le vicende della Resistenza, della Costituente, della Repubblica e della Guerra Fredda."" -
Servizio segreto. Cronache e documenti dei delitti di Stato
L'indagine condotta da Italo Robino, giudice istruttore dell'Alto Commissariato per le Sanzioni contro il Fascismo, a carico dei generali Roatta e Carboni e, implicitamente, di tutte le più alte cariche dello Stato compresi re e luogotenente e le collegate gerarchie militari e del SIM, per la mancata difesa di Roma. -
Dalla chioma di Athena. Donne oltre i confini
Eleonora de Fonseca Pimentel, George Sand, Louise Farrenc, Nellie Bly, Marie Curie, Alexandra David-Néel, Grazia Deledda, Rosa Luxemburg, Colette, Mata Hari, Isadora Duncan, Virginia Woolf, Mae West, Tina Modotti, Amelia Mary Earhart, Leni Riefenstahl, Marguerite Yourcenar, Greta Garbo, Frida Kahlo, Indira Gandhi, Dian Fossey. A queste 21 donne, ai loro profili esaltanti è dedicato il libro, una raccolta di ritratti in prosa e pennello che demolisce i miti del Romanticismo e riscopre l'azione come autentico talento femminile. -
Qui si vende storia. Una farsa proletaria, o un aborto di teatro epico. Con un saggio di Francesco Muzzioli
Un doppio esercizio critico, condotto sul piano della scrittura drammaturgica e di quello della teoria letteraria, che ha come bersaglio il New Italian Epic e alcune delle mode letterarie più invasive del momento. Il libro si costituisce quindi come critica radicale del senso comune e come sperimentazione linguistica che si affida alla forza dirompente della parodia. -
I partigiani jugoslavi nella Resistenza italiana. Storie e memorie di una vicenda ignorata
Che ci facevano questi Jugoslavi in Italia? Non erano invasori, ma i prigionieri rinchiusi nei circa duecento campi di detenzione fascisti in Italia fino all'8 settembre del 1943 e che liberatisi, dettero un contributo efficace e decisivo alla Resistenza italiana, irradiandosi dalla Toscana, all'Umbria, alle Marche, all'Abruzzo fino in Puglia; costituirono proprie formazioni e - già esperti di guerriglia e fortemente motivati alla lotta antifascista per quanto avevano subito nelle loro terre - presero parte alle azioni più importanti lasciando sul campo più di mille fra morti e dispersi. -
Il fabbro anarchico. Autobiografia fra Trieste a Barcellona
Autobiografia di un operaio e militante anarchico, che attraverso una lunga conversazione riesce a trasmettere la memoria di un'autentica esistenza antiautoritaria: spontanea e cosciente, coerente e contraddittoria, tra conflitti armati, condanne, carcere, evasioni, attentati a Mussolini, incontri e scontri con figure di rilievo della storia del movimento operaio italiano: Rosselli, Berneri, Valiani ma anche Di Vittorio, Vidali, Bordiga. Dalla Trieste austriaca alla Prima Guerra Mondiale, dal biennio rosso al confino, dall'esilio a Parigi all'epopea spagnola, dal ritorno alla ""città senza pace"""" al Sessantotto."" -
Stare ai giochi. Olimpiadi tra discriminazioni e inclusioni
Ora, donne, neri, disabili, trans e intersessuali, musulmani ci stanno. Ma le Olimpiadi moderne non erano per loro, nonostante la Carta olimpica proclamasse ""La pratica dello sport è un diritto dell'uomo. Ogni individuo deve avere la possibilità di praticare lo sport secondo le proprie esigenze"""", """"senza discriminazioni di alcun genere"""". Yelena Isinbayeva, Usain Bolt, Oscar Pistorius, Caster Semenya, Hassiba Boulmerka non avrebbero potuto gareggiare ad Atene 1896. Tuttavia, il diritto di ogni diversità ha avuto un lento e faticoso riconoscimento e si è imposto progressivamente in un ambiente, quello dei Comitati Olimpici, fin dall'inizio razzista, sessista e intollerante per ogni scostamento dal modello del """"maschio, bianco, normodotato, eterosessuale e cristiano"""" assai caro all'élite occidentale e al mondo militare, veri padrini dell'Olimpismo moderno. In questo libro vengono esaminati cinque tipi di discriminazioni presenti nella storia olimpica: la discriminazione di genere, quella razziale, quella verso le persone con disabilità, quella nei confronti delle persone transessuali e intersessuali e quella religiosa. Inoltre, selezionate biografie permettono di ricostruire una storia parallela dei Giochi, che affianca quella ufficiale, troppo spesso rappresentata in maniera edulcorata e lineare, laddove invece sono molte e fondamentali le discontinuità."" -
Come stanno le cose. (The way things are)
L'autore, fisico statunitense premio Nobel 1946, ha continuamente accompagnato le sua ricerca sperimentale con un contrappunto sul metodo, con la riflessione sulle effettive operazioni dello scienziato e sulle sue responsabilità politiche: l'operazionismo, da lui teorizzato, costituisce un potente antidoto contro gli abusi del linguaggio scientifico ed è stato un termine di confronto essenziale per studiosi provenienti dai più diversi ambiti disciplinari. Questo è l'ultimo testo da lui licenziato e rappresenta una summa della sua cinquantennale attività, una critica radicale alle categorie e alle parole con cui pratica quotidiana e procedura scientifica vestono e rivestono le cose stesse. In Italia le sue analisi hanno variamente interagito con quelle della Scuola Operativa Italiana, con Silvio Ceccato, Giuseppe Vaccarino e soprattutto con Vittorio Somenzi. -
Il gruppo '63. Istruzioni per la lettura
A cinquant'anni ormai dalla sua data di fondazione, il ""Gruppo'63"""" continua a suscitare grandi discussioni sia per le sue teorie che per le sue proposte operative. Così che le istanze di quel Gruppo continuano a essere pressanti e urgenti ancora nella situazione attuale per chi non si accontenti della riduzione della letteratura a fiction e vada alla ricerca di scritture che """"facciano pensare"""", alimentando l'intelligenza e allenandola per essere pronta alle sfide del futuro. Questo libro fornisce le informazioni e le nozioni necessarie per comprendere quella neoavanguardia italiana nelle sue coordinate storiche e letterarie, fornendo i ritratti dei principali protagonisti, Sanguineti, Pagliarani, Arbasino, Spatola, Lombardi, Vasio, Malerba e di molti altri autori interni o esterni al """"Gruppo"""", Balestrini, Giuliani, Porta, Rosselli, Niccolai, Pignotti, Manganelli, Di Marco, Perriera e di quei critici e teorici, Barilli, Guglielmi, Curi, Eco, accolti a far parte del movimento."" -
Geni di mamma. Storie di madri ingombranti per figli stravaganti
A scorrere le biografie degli uomini che, fra arti e filosofia, hanno cambiato la nostra vita, si inciampa nella madre. Invadente, spesso. Trasgressiva, a volte. Insopportabile e al tempo stesso geniale. In ogni caso ingombrante. Liberarsene? impossibile, perfino per noi. Perché a quelle madri i nostri immortali bamboccioni devono non solo la sopravvivenza, ma anche forza morale, sostegno intellettuale, ironia. In questo saggio l'argomento non si esaurisce. Si affronta quasi per campioni: con curiosità, irriverenza, solidarietà. Per i figli, ma soprattutto per le madri. Diciassette cammei: Calvino, Hardy, Hugo, Lenin, Leopardi, Manzoni, Mendelssohn, Modigliani, Proust, Rossini, Schopenhauer, Schumann, Freud, Alfieri, Mazzini, Borges... Ognuno nel rapporto con la sua mamma. -
La bolla del dollaro. Ovvero i giorni che sconvolgeranno il mondo
Gianfranco Bellini se n'è andato all'improvviso, al termine di una vita a tutta velocità, com'è stato tipico di una generazione troppo avida di vita e sapere per fermarsi a contemplare le proprie opere. Ma ha lasciato un testo che induce a riconsiderare il capitale finanziario - o, come si dovrebbe dire, il capitale fittizio - alla luce di una domanda tanto semplice quanto decisiva: per quanto tempo ancora il dollaro - come mezzo di pagamento globale e moneta di riserva - può tenere il centro della scena? Ora che il sistema non sembra più reagire agli ""stimoli"""" che le banche centrali inventano a pie' sospinto, proprio ora continuare a """"stampare moneta"""" serve solo a mantenere una parvenza di circolazione """"normale"""". Gli Stati Uniti fanno così dal 1971, scaricando per questa via gran parte dei propri problemi sul resto del mondo, pagando merci reali con """"carta"""" e agitando le armi per restare """"credibili"""". La domanda a cui Bellini cerca risposta è quindi: fino a quando questo stampare moneta sarà in qualche misura """"efficace""""? Questa bolla """"deve"""" esplodere, è nella sua natura. Si tratta di capire se la conseguente, e già visibile, """"crisi di egemonia"""" degli Stati Uniti si produrrà nelle forme di un """"passaggio di testimone"""" tra l'impero dominante e un possibile successore; oppure in una fuoriuscita dal modo di produzione attuale (o perlomeno dalla sua fase """"imperialista""""). Oppure ancora in una conflagrazione generale."" -
L'arte e la critica. Una raffigurazione che sopravvive. Sul linguaggio della pittura alla luce delle neuroscienze. Ediz. illustrata
Risultato di più di vent'anni di riflessioni sul linguaggio della raffigurazione, l'interesse è qui centrato sulla singolarità di un gruppo di artisti per mostrarne la vitalità e insieme la diversità nelle forme della loro mimesis che segna la distanza loro da indirizzi realistici e neorealistici. Si tratta di Vespignani, Sughi, Calabria, Gianquinto, Bibbò, Cattaneo, Guida, Moretti, Mulas, Rossi, Jaber, Ekhard. -
Il territorio libero di Norcia e Cascia a 70 anni dalla proclamazione 1944-2014
Il 16 marzo del 1944 la Brigata garibaldina A. Gramsci dell'Umbria, guidata da Alfredo Filipponi e Svetozar Lakovic, proclamava la prima ""Zona libera"""" nell'Italia occupata dai nazisti: Cascia, Norcia, Monteleone, Leonessa, Poggio Bustone Albaneto, per circa 1000 Kmq. Nel 1975, nel trentennale della Liberazione, a Norcia si tenne una Tavola Rotonda in cui, sulla vicenda della prima repubblica partigiana, si confrontarono gli ex partigiani jugoslavi e altri diversi protagonisti. Dopo 70 anni pubblichiamo per la prima volta quegli Atti, interrogandoci sullo stato di una storiografia resistenziale che così a lungo ha ignorato questo evento."" -
Arte astratta, tra politica e storiografia. Dei suoi quattro modi di essere. Ediz. illustrata
L'arte astratta o, come la definiva il regime nazista ""arte degenerata"""", venne ripresa in considerazione durante la Guerra fredda in quanto in opposizione alle forme del """"realismo socialista"""". Ma il termine """"arte astratta"""" è generico e confonde in un unico insieme l'astratto concettuale (es. Reinhardt), l'astratto mentale (es. Duchamp), l'astratto puro (es. Kandinskij o Mondrian) e l'astratto simbolico (es. Bacon). Quattro diversi modi di essere che nel libro vengono esaminati."" -
Sette mesi di guerriglia urbana. La Resistenza dei Gap a Roma
Storia e memoria non sempre riescono a coabitare e spesso con il passare del tempo divergono. Non è il caso di Mario Fiorentini. La sua memoria sta tutta dentro il dispositivo dei Gap romani, operanti per sette mesi dall'ottobre '43 all'aprile '44, e dei quali è stato l'organizzatore e uno dei comandanti. In questo senso, il tanto tempo trascorso arricchisce e rafforza, con notazioni inedite e documentate, quella struttura organizzativa, quell'organigramma, restituendo, da un punto di osservazione centrale, la successione di un formidabile susseguirsi di azioni nelle quali l'organizzazione sopperiva alla incredibile mancanza di mezzi che rendeva la guerra ancor più asimmetrica. La memoria sovviene a sottolineare il primato dei Gap romani evocando la copertura puntualmente planimetrica della città che permise il contropotere politico-militare come contestazione armata dell'ordine nazista, il grande numero di donne combattenti, Carla Capponi, Marisa Musu, Lucia Ottobrini, Maria Teresa Regard, tutte decorate di medaglia d'oro (Capponi) e d'argento, la centralità del comando politico-militare e il suo coordinamento con il quadro strategico Alleato mediante le azioni di logoramento dopo lo sbarco di Anzio.