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L' identità culturale nuorese tra mito e storia. Vol. 1
Un'opera che colma una lacuna. Un libro che rinverdisce il mito e la storia di un luogo, Nuoro, intriso di mille significati. Dalla penna di Mario Corda scaturisce una cronistoria ragionata di una cultura sorta come d'improvviso, apparentemente dal nulla, in un microcosmo avvolto dall'alone di mistero ancor oggi non del tutto risolto. In un piccolo paese abitato alla fine dell'Ottocento da pastori e contadini, i migliori dei quali si erano al massimo cimentati in canti dialettali, una sparuta classe piccolo borghese, talvolta autodidatta, si affaccia dall'oggi al domani al proscenio della grande cultura e riesce a dar vita a quel fermento di intellettualità che saprà fare di Nuoro l'Atene sarda. Sebastiano Satta, Grazia Deledda, Antonio Ballero, Francesco Ciusa, e poi i loro immediati successori, formeranno una straordinaria fucina di intellettualità che continua a produrre, ancora ai giorni nostri, una schiera di letterati, poeti, studiosi, artisti, tutti informati all'ideale canone del giusto ossequio alla tradizione. -
Un mondo a parte
Ninni è un ragazzo affetto dalla nascita da una forma molto grave di autismo. La sua vita sociale è fortemente compromessa da questo disturbo. Ninni dovunque scombina certezze, inonda di dubbi e destabilizza equilibri. Inizialmente, neppure la scuola sa rispondere al suo bisogno di attenzione, amore, rispetto, amicizia, appartenenza, affetto. Così Ninni, nel silenzio del suo disagio è costretto a superare enormi ostacoli. Alcuni di questi nati dalle sue difficoltà personali, altri costruiti cinicamente e senza pietà dalla società. Anche alla Scuola Media il sistema culturale, sociale, sanitario, cerca di relegarlo ai margini della quotidianità scolastica; ma la tenacia e la determinazione di un Dirigente scolastico, di un educatore, di insegnanti motivati e sensibili, ma soprattutto dei compagni-amici, lottando contro tutto e tutti gli permettono di sperimentare una vita diversa composta di affetto e di calore umano, consapevoli che non hanno fatto niente di eroico ma semplicemente combattuto per vedere riconosciuto ad un ragazzo il sacrosanto diritto alla vita. -
Per dare voce all'oblio
Cresciuta all'ombra di una famiglia severa, con un padre incapace di affetto e una madre sempre pronta a punirla, Felicita insegue il suo riscatto. Quando si innamora di un bel giovane, pronto a sposarla e portarla via con sé, decide di abbandonare nottetempo il paese, seguendo il suo amato in un altro villaggio, sulle montagne. E qui, la ragazza, che nel frattempo rimane incinta, avrà modo di affrontare finalmente la vita, di confrontarsi e imparare. Piccole avventure, a volte banali, che sono però il succo dell'esistenza che nel paese natio, al contrario, Felicita non avrebbe mai potuto sperimentare. Nella cornice di una terra sospesa tra antico e nuovo, tra tradizione e modernità, si svela un piccolo affresco dove i personaggi non sono mai dei giganti, quanto piuttosto ordinari e semplici. Così vicini a noi, dunque, che è impossibile, nelle loro passioni, non riconoscerci. -
L' identità culturale nuorese tra mito e storia. Vol. 2
Dopo il successo del primo volume dedicato all'identità collettiva nuorese, lo studioso Mario Corda prosegue il suo cammino descrivendo personaggi, vicende, correnti artistiche che hanno preso corpo a Nuoro e delineato un microcosmo di ingegni di altissima levatura. I temi affrontati in questo secondo tomo sono svariati e tutti di grande interesse: da Raffaello Marchi proteso alla ricerca dell'identità, a Ottorino Pietro Alberti storiografico; dagli scritti di Gavino Pau ai contributi di Ciriaco Offeddu e Onorato Zizi; dagli studi di Enzo Espa a quelli Luigi Farina, passando quindi per i rinnovamenti della vena artistica nuorese instillati da autorità quali Giovanni Antonio Sulas, Pupa Devoto, Tonino Ruju, Graziano Cadalanu e molti altri ancora. Una descrizione asciutta di eventi, movimenti, correnti, dove alla rievocazione storica e umana, si accompagna una precisa disamina intellettuale, capace di illustrare al meglio un'epoca e un tessuto culturale in grado di sprigionare potentissime energie. -
Distacchi. Lo svezzamento dei bambini stranieri a Cagliari
Utilizzando la metodologia di ricerca più moderna, l'autrice ci proietta in ununiverso poco conosciuto, andando a indagare le pratiche del divezzamento dei bambini cresciuti all'interno di famiglie straniere o miste, nel territorio di Cagliari, ponendo l'accento sulle pratiche, sugli usi, sulle tradizioni - anche religiose - che ogni componente sociale e nazionale adotta. La ricerca getta luce su un fenomeno poco analizzato, fornendo dati, testimonianze, tabelle e indicatori di paragone, utili per chi volesse approfondire la materia. Partendo infatti dal presupposto che la nostra, ogni giorno di più, diviene una società multietnica, l'autrice si è soffermata soprattutto nell'esplorazione delle pratiche di svezzamento presso quei nuclei famigliari oramai residenti in Italia che, comunque, non hanno interrotto il legame con la terra natia. Lo studio proposto fornisce così uno schema dettagliato del mutamento in atto nella nostra realtà demografica, dandoci nel contempo i mezzi per capire e gestire un fenomeno fino a qualche anno fa assolutamente negletto. -
Asia non esiste
Perché uomini e donne, apparentemente belli, ricchi e felici, decidono di uccidersi nei modi più strani? Qual è la causa che li spinge al gesto estremo? Esiste un collegamento tra questi misteriosi suicidi? Per il commissario Libero Solinas arrivare a una soluzione di questo nuovo caso è un vero rompicapo. Aiutato dalla compagna poliziotta Carla Grena, affiancato dall'ineffabile anatomopatologo Arquazzi, Solinas si trova catapultato in una realtà allucinante, imprevedibile, dove ogni tentativo per giungere a una verità appare inutile. Intanto la gente continua a morirgli attorno... finché, un incontro non proprio casuale, lo rimette sulla pista giusta. Tra bottiglie di birra e disordine materiale, tra moti di arguzia e battute di spirito, ancora una volta Libero Solinas ci trascina per le strade di una città senza tempo e senza pietà, capace di ogni bontà e meschineria. -
Sotti i ponti di Yama. Calcutta, il lato oscuro dell'India moderna
La perversa logica della globalizzazione e i suoi devastanti effetti, riscontrati direttamente sotto i ponti di Calcutta, la moderna Kolkata, offrono all'autore l'occasione per una riflessione fuori dai soliti schemi pietistici o miracolistici. Un viaggio nell'India di Gandhi e Madre Teresa, in quella descritta da Tiziano Terzani, Hesse, Pasolini, Moravia, Lapierre. Ma anche l'India del popolo della strada e dei suoi silenziosi ma acuti tormenti, dell'Hi-tech, di Bollywood, delle grandi multinazionali e dei suicidi di massa dei contadini. Un lucido cammino attraverso l'indian dream contrapposto a quello della più sordida miseria, dove folle di mendicanti, senzatetto, persone denutrite, portano avanti, giorno dopo giorno una sistematica lotta per la sopravvivenza. Un libro per tutti coloro che nei supplizi e nei rantoli dei dannati della terra non identificano una precisa volontà divina, ma individuano una specifica, responsabile e scellerata scelta umana. -
Maria Cristina di Savoia. Figlia del regno di Sardegna, regina delle due Sicilie
Sono gli anni turbolenti dell'avventura napoleonica che rimescola le carte politiche di un intero continente. I Savoia, cacciati dal Piemonte, si rifugiano in Sardegna, nella capitale del regno ricevuto nel 1720. E qui, a Cagliari, una mattina del1812, vede la luce Maria Cristina di Savoia. Figura speciale di donna - ritenuta in odore di santità già in vita -, la sua vicenda terrena è ripercorsa con dovizia di particolari, tratti da fonti e documenti contemporanei, in un racconto storico affascinante che fa ampio riferimento al suo epistolario e alle testimonianze di chi l'ha conosciuta. Maria Cristina, divenuta poi regina delle Due Sicilie, moglie di Ferdinando II e madre di Francesco II, è considerata infatti esempio di ""perfezione"""" nella """"normalità della vita"""" poiché con le sue virtù, con la sua pietà e il soccorso che sempre ha devoluto verso i deboli, si è ben presto conquistata presso i suoi sudditi l'appellativo di """"reginella santa""""."" -
Il museo del Risorgimento dell'archivio di Stato di Cagliari
Il volume si compone di due parti, una descrittiva, la seconda iconografica. La prima sezione ospita numerosi interventi che illustrano in maniera ricca di particolari la genesi del Museo, l'importanza della sua costituzione, l'origine e le vicende dei cimeli, entrando poi sempre più nel particolare. Questa prima parte è chiusa da un ricco catalogo del museo che elenca i pezzi più importanti della collezione (documenti, pergamene, materiale librario, carte geografiche e stampe, cimeli, armi). La seconda parte del volume, iconografica e a colori, è invece interamente dedicata alla proposizione delle immagini dei cimeli più significativi del Museo. -
La storia delle storie. Viaggio nei segreti della narrazione
La storia della narrazione è la storia dell'uomo, perché l'uomo non può fare a meno delle storie. Esse nutrono il suo immaginario, gli permettono di rappresentare e analizzare i rapporti con gli altri e di risolvere i propri conflitti interiori. Attraverso le storie possiamo conoscere meglio noi stessi e gli altri, trasmettere informazioni, ricordare insegnamenti fondamentali. ""La storia delle storie"""" non è solo un saggio sulla narrazione, ma in qualche misura un vero manuale di scrittura creativa, poiché tratta della """"chimica delle storie"""". Ma soprattutto è il racconto appassionato e divertito di come nasce e si sviluppa l'arte del narrare, in ogni sua forma. Tratta di narrazione scritta e orale, soffermandosi non solo sulla letteratura ma anche sul cinema, sul teatro, il fumetto e i videogames. Il lettore percorre così un itinerario ricco di curiosità e sorprese, attraverso millenni di storie di ogni genere, perché il modo migliore, per parlare delle storie, è raccontarle. Scritto con un stile volutamente colloquiale, con brani e citazioni dalle opere di riferimento, con attento corredo di note e indicazioni bibliografiche, questo saggio si rivolge a un pubblico trasversale e può fungere da efficace sussidio anche in laboratori e seminari di scrittura."" -
I vescovi sardi al Concilio Vaticano II. Vol. 1: Fonti.
Il volume inaugura una nuova collana che prenderà in esame la storia e le fonti della Chiesa sarda. In questo libro si delinea già l'apporto dei vescovi sardi all'assise conciliare del Vaticano II (1962-1965). Lo studio esaustivo di mons. Cabizzosu si articolerà in due volumi: il primo raccoglie le fonti; il secondo offrirà uno studio specifico di natura storico-teologico-pastorale sui singoli contributi offerti dai venti presuli isolani (o che in seguito avrebbero lavorato nella Chiesa sarda) durante le quattro sessioni conciliari. Il saggio riunisce le fonti in lingua latina e offre una visione omogenea su ambito regionale circa l'apporto offerto dalla Chiesa sarda attraverso cinque dimensioni: fase antepreparatoria (Consilia et vota del 1959); discorsi tenuti in aula; scritti inviati alla Commissione Centrale sugli argomenti che, di volta in volta, venivano affrontati; sottoscrizioni a interventi proposti in aula da altri vescovi; lettera collettiva dell'episcopato del febbraio 1962 sul Concilio. -
Finché l'anima non sia separata dal corpo. Banditismo, criminalità e giustizia in Ogliastra dal 1500 al 1871. Con CD-ROM
Anni di ricerche. Migliaia di documenti consultati in archivi statali, ecclesiastici e privati. Il risultato è un volume che raccoglie in prima istanza le conclusioni sulla problematica della violenza e della criminalità in Ogliastra tra XVI e XIX secolo. La seconda parte dell'opera, che per via della sua mole è contenuta in un cd allegato al libro, consta di un file pdf di più di 900 pagine in cui sono riportati in ordine cronologico nomi, date, eventi e informazioni dettagliate su tutti i casi criminosi occorsi in territorio ogliastrino e ricordati dalle fonti dal 1500 al 1871. Un lavoro certosino, che ha visto gli autori impegnati per lungo tempo. Un saggio che coniuga il rigore scientifico a una prosa di facile comprensione. -
La storia vera di Diego Henares de Astorga
Nella Spagna di Filippo II, il giovane Diego Henares de Astorga, arruolatosi per bisogno, inizia la sua vita avventurosa nei diversi fronti caldi dell'epoca: Corsica, Malta, le Fiandre, la Sardegna, segnalandosi per il suo coraggio e ardimento, finché un brutto episodio lo costringe a lasciare le armate. Giunto dopo qualche tempo a Cagliari, diventa ben presto aiutante del comandante della piazzaforte, in prima linea nella difesa del Mediterraneo dagli assalti dei turchi. Così, mentre si rafforzano le mura e ci si prepara a una possibile invasione, Diego assiste allo scontro tra la nobiltà locale e i rappresentanti regi, alle rivalità che oppongono gli Aymerich agli Zatrillas, all'impoverimento del Regno. Intanto continua la sua ascesa sociale che però è bruscamente bloccata da una denuncia per stregoneria ai danni della moglie che viene imprigionata dall'Inquisizione. Diego è costretto a calarsi in una lotta senza quartiere per la propria salvezza e per quella della sua famiglia. Affresco potente e fedele di un periodo turbolento, sullo sfondo delle lotte tra riformati e ""vecchi cristiani"""", tra monarchi che aspirano al predominio dell'Europa."" -
L' eroe maledetto
Orfano, arruolato giovanissimo nella torre costiera di Longonsardo, Galluresu si trova a vent'anni a difendere da solo la sua postazione e con essa il nord Sardegna dall'assalto di tre sciabecchi saraceni, la notte della vigilia di Pasqua del 1658, mentre i commilitoni stanno festeggiando allegramente in un ovile. Grazie al suo eroismo ottiene dal Viceré il titolo di Alcaide e grande notorietà. Eppure, nonostante la fama conquistata, rimane sempre un bastardo, alla continua ricerca delle sue origini, fin quando scopre che i suoi veri genitori, dei quali ignora però l'identità, sono stati barbaramente uccisi. Inizia dunque una spasmodica ricerca degli assassini, in un turbine di sangue che lo condurrà a diventare un temuto e feroce bandito. Un romanzo di grande impatto, in cui la solitudine e l'avventura diventano il paradigma di un uomo alla continua ricerca delle sue radici. -
Vivere. Storie di vita e lavoro di uno psicoterapeuta
Quella di Girolamo Lo Verso, fin dal titolo, è un'autobiografia destinata a sorprendere il lettore. Certo, è la storia della sua vita, delle sue passioni, delle sue felicità e dei suoi dolori, ma l'orizzonte all'interno del quale si muove il racconto (il ""setting"""", potremmo quasi dire, nel quale viene proiettato il lettore delle tante vicende che si intrecciano in questo lungo """"vivere"""") non è autocentrato. Anzi, è inequivocabilmente gruppale: un gruppo esterno - degli allievi, degli amici, dei colleghi,delle fidanzate, dei figli, delle mogli, dei maestri (abbiamo scelto l'ordine alfabetico!) - ma anche gruppo interno di legami, luoghi, ricordi e valori. Capitolo dopo capitolo, di entrambi i gruppi, e del loro dialogo, impariamo a conoscere la ricchezza."" -
Miniere e fornaci nell'alta valla del Naia
Questa minuziosa ricerca di Federico Franzoso ricostruisce la nascita e lo sviluppo delle più importanti iniziative industriali di questa zona legate alle miniere e alle fornaci, alla progressiva selezione tra queste, all'estinzione di alcune di esse. Un lavoro lungo e laborioso, data l'assenza di precedenti studi, condotto in archivi pubblici e privati, e ancora sull'osservazione dei luoghi come sono oggi e delle immagini d'epoca. Importante è stata la raccolta di testimonianze orali rilasciate dai protagonisti superstiti di quelle stagioni, testimonianze a rischio per ragioni anagrafiche e quindi ancor più meritoria è l'opera di ascolto e conservazione. -
Il gusto della vita
Dalla lettura di questa opera dell'Autore, emerge con forza la sua capacità di osservatore e di narratore dell'animo umano in tutte le sue sfumature; traspare anche ricorrente il tema del ""male di vivere"""" e della ricerca, a volte angosciosa, della felicità. Inoltre l'incontro fra le persone e fra le culture è quasi un leitmotiv, dei Racconti in particolare."" -
Frammenti di un'antropologia del moderno
I cinque contributi raccolti in questo volume propongono, senza alcuna pretesa sistematica, l'analisi di alcune tappe del percorso che condusse alla genesi dell'immagine moderna dell'umano, dando forma alle sue diverse sfaccettature, ai suoi lati illuminati e a quelli più oscuri. I frammenti di un'antropologia del moderno proposti esprimono l'esigenza di tastare ed esplorare alcuni ambiti di ricerca in cui un rinnovamento autocritico dell'antropologia filosofica potrebbe radicarsi. -
Nel nome della madre, della figlia e... della spirita santa
Paola Zaretti dà voce a una sfida fra due importanti figure del femminismo italiano - Angela Putino e Luisa Muraro - su un tema vasto, opaco e controverso qual è stato il rapporto tra femminismo, psicanalisi e politica. Attraverso i pensieri e le parole delle due donne - personalmente e politicamente impegnate su questi temi negli anni '70 - pagina dopo pagina si torna a cercare la centralità e il merito allora riconosciuto a quel rapporto e alla sua funzione nell'ambito della ""politica delle donne"""", di cui oggi ci sembra di aver perso le tracce."" -
I sedili nobiliari di Sorrento. Dalle origini angioine ai nostri giorni. Nuovi documenti
Il volume prende in esame l'architettura degli edifici dei sedili nobiliari sorrentini (Porta e Dominova), le trasformazioni attraverso i secoli di quello più antico (Porta), la sua ricostruzione cinquecentesca, e i lavori di restauro e di abbellimento relativi ai due seggi ricavati da documenti dell'Archivio di Stato di Napoli. L'indagine sul sedile di Porta è arricchita da uno sguardo panoramico sulle emergenze monumentali non più esistenti nell'area circostante il seggio (piazza Tasso): Castello, porta urbica, fontana sul ponte, ecc.Documenti inediti del Museo Correale gettano luce sulla fondazione del Sedil Dominova nel primo quarto del '300: una copia manoscritta settecentesca di un prezioso documento angioino del 1319 (andato distrutto nel 1943); schede di notai sorrentini che permettono di proporre una nuova ipotesi sull'origine del nome Dominova. Le finte architetture di questo seggio sono oggetto di un tentativo di attribuzione. Conclude il volume uno sguardo sui reperti antichi della città murati sotto il campanile del duomo (sede delle riunioni del parlamento sorrentino) e sulla letteratura relativa alla statua del faraone Seti I del largo Dominova.