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Zodiaco street food
I tempi cambiano e anche la malavita è costretta a correre ai ripari. Romeo Marconato, ex affiliato alla Mala del Brenta, un dono di sicuro ce l'ha: capire l'aria che tira. Con una moglie che detesta, un figlio problematico e il villone padovano, ha costruito un business ai limiti della legalità con il suo Zodiaco, un franchising di furgoni per panini - uno per ogni segno zodiacale - lungo la statale tra Padova e Venezia. C'è poi il super chef Vitiello, star televisiva del programma ""The Simple Cook"""", e i suoi autori, in crisi creativa per il format della prossima stagione. E c'è una mina vagante: lavora come cameriera a """"L'ultimo Doge"""", e suo malgrado nasconde un'estrazione decisamente diversa. Ma è Romeo Marconato il perno centrale, il motore di tutto. A lui, re incontrastato dello street food a basso costo e dalla dubbia qualità, i vecchi trascorsi riserveranno una succulenta occasione, il punto è capire se sarà in grado di fronteggiare un intreccio di eventi ben oltre la sua portata."" -
Quori cuadrati
Le vite si costruiscono sugli errori. E Uno Markovic, di padre serbo e madre italiana, lo sa. Gli basterebbe soltanto riconoscerne uno, quello fondativo. Nella sua profonda provincia si muove con gli occhi di chi ci è capitato per caso, registra, annota, incontra, parla. Poi conosce una ragazza e gli sembra che a quell'errore si possa rimediare. Una parabola amorosa travolgente, improvvisa nel suo inizio e nella sua fine, l'ennesimo errore che apre le porte di un mondo i cui contorni si fanno tremolanti, fuori fuoco. Personaggi e situazioni si caricano di nonsense, ci si chiede se siano reali o frutto di una percezione mutata. Tutto si fa allegoria di un senso di vuoto, puntellato da situazioni e bizzarri tentativi di colmarlo. La scrittura di Turati segue coordinate impreviste, e ci consegna una bussola che porta al riso mentre gelidi spifferi ti girano intorno. ""Quori cuadrati"""" è un inno allo scarto, allo humour nero, un canto dove tutto è meravigliosamente sbagliato, eppure funziona. Come la vita."" -
La carne
«Sfugge a una precisa catalogazione di genere e si legge a mo' di toccante horror esistenziale» - Orazio Labbate, la Lettura""Nel mondo come era quando avevo otto anni tutti morivano, chi prima e chi dopo. Adesso nessuno è sicuro neanche di questo"""". Un medico si confronta con strani fenomeni mentre sua moglie sogna una voce. Un uomo anziano racconta il mondo com'era, ma soprattutto come è diventato: la stasi, l'immobilità, un evento che ha bloccato e sospeso ogni cosa, anche la separazione tra vita e morte. Per strada si aggirano persone in cerca di carne. Non sono aggressivi, pericolosi, vanno avanti per inerzia e si mettono in fila per il cibo. Ognuno ha un parente passato dall'altra parte. Nessuno sa se sono contagiosi. Nel dubbio, bisogna evitare di toccarli. E mentre i sani si organizzano, l'uomo ricorda, la storia si ripiega su se stessa, alla ricerca dell'inizio o verso nuove direzioni da seguire. Un romanzo narrativamente perfetto, enigmatico, affascinante. «""""La carne"""" ha emozionato, commosso e meravigliato, con la sua enorme bellezza, un essere umano; e questo è, in fondo, tutto quello che voglio dire» (Paolo Zardi)"" -
Beati gli inquieti
Libro candidato da Roberto Barbolini al Premio Strega 2021rn«Cronache laceranti da un inferno in terra che avrebbe devastato anche il panorama umano e sociale del Novecento» - Maurizio Di Fazio, Robinson""Casa delle farfalle"""" è il nome della struttura psichiatrica a cui Antonio, ricercatore universitario, si rivolge. Per raccontare la follia devi osservarla da vicino, conoscerla, abitarla. Prende accordi con la direttrice, si finge un paziente. Scopre le storie delle persone che vi abitano, le loro ossessioni, le paure, i loro desideri. I matti dicono sempre la verità, sono uomini liberi. Conoscerà Marta, Cecilia, Angelo, Carlo e Simone; ma sarà costretto a conoscere anche se stesso, più a fondo di quanto abbia mai fatto prima. Redaelli sceglie con cura le parole, la sua scrittura sa di immediatezza e poesia. Indaga senza filtri la natura umana portando alla luce i suoi lati più insoliti eppure più delicati, e rivela, anche se solo per un attimo, la verità tutta intera.rnProposto da Roberto Barbolini al Premio Strega 2021 con la seguente motivazione:rnrn«Molte sono le maschere della follia. Se vogliamo raccontarla, dobbiamo indossarne una (o più di una) anche noi. È quanto fa, apparentemente a scopo di studio, l’io narrante di Beati gli inquieti, ospite volontario della Casa delle farfalle, una clinica psichiatrica. Ma via via che la florida polifonia della costruzione narrativa dà voce alle fantasie e alle rimostranze, alle paranoie e ai sogni dei cosiddetti “matti”, la distanza tra ragione e follia sfuma e quest’ultima si trasforma in una implacabile lente d’ingrandimento puntata sul senso (o il nonsenso) dell’esistenza umana e della realtà stessa. In questo romanzo sorprendente, che dal rigagnolo spazia alla Via Lattea, non c’è però nulla di nichilistico. Stefano Redaelli sa che il battito d’ali di una farfalla a Tokyo può provocare un uragano a San Francisco; ma l’apocalisse indotta da questo inquietante “effetto domino” ha il sapore originario di una rivelazione, struggente e salvifica insieme, che riguarda tutti noi.»"" -
Tristezza
Argentina. Oggi. Così come in ogni luogo. In seguito a una spaventosa pandemia chiamata ""tristezza"""" che ha decimato la popolazione mondiale, un gruppo di reduci deve imparare a sopravvivere al crollo della civiltà. Senza più uno Stato, un sistema scolastico o internet, ogni scelta diventa una sfida e ogni piccolo successo la conquista che allontana per un po' l'ombra della morte. Riparando un vecchio motore, ingegnandosi per allevare le galline, facendo nascere un bambino o provando a rifondare la civiltà, i protagonisti di """"Tristezza"""" impareranno a non dare per scontato ciò che prima era ovvio: l'acqua, il cibo, la democrazia, il sostegno dei propri compagni. E capiranno che non c'è bisogno di orde di zombie per aver paura quando, nel fondo della notte, il nemico più pericoloso dell'uomo si rivelerà essere l'uomo stesso. Un fumetto in equilibrio tra analisi sociologica e avventura post apocalittica."" -
Il confine
Libro candidato da Renato Minore al Premio Strega 2022«Silvia Cossu punta in alto, con i tempi e i modi di un racconto che, come un piccolo giallo dell'anima, con grande sapienza costruttiva, avvicina ad una più profonda domanda di senso. Quasi un viaggio iniziatico» – Renato MinoreUna scrittrice mette al servizio degli altri il proprio talento. Scrive biografie per personaggi caduti in malora che vogliono raccontare la propria esistenza sotto una luce diversa. «È vero che sfrutto la vanità altrui, ma il risultato produce un conforto duraturo: la vanità è il motore morale del nostro tempo, la sua etica privata.» Viene ingaggiata da un uomo al culmine dell'ascesa sociale e professionale, un luminare che ha rivoluzionato il mondo della psichiatria e che, a differenza dei soliti committenti, non le chiede di magnificare la storia della sua vita, quanto di raccontare la verità che l'attraversa. Il Confine è il corpo a corpo di una donna nell'ombra con un uomo di fama internazionale la cui figura, incontro dopo incontro, diventa sempre più inafferrabile; è la discesa in un mondo rarefatto e conturbante in cui le certezze si sgretolano; un disegno dove le identità e le fragilità si sovrappongono, quasi a sostituirsiProposto da Renato Minore al Premio Strega 2022 con la seguente motivazione:«""Entrambi ci facciamo pagare promettendo un miraggio. Vediamo fumo, lui lo chiama 'cura', io 'senso'."""" Lui è un famoso psichiatra che chiede una sua biografia a chi per professione le scrive. Montando questa storia con grande sapienza costruttiva, Silvia Cossu riesce a muoversi sul """"confine"""" dove l'esperienza dello psichiatra e della sua biografa si specchiano, si mescolano, si confondono tra rivelazioni colpi di scena e lampi onirici. La quête di una storia biografica in cui si cerca la ragione, il modo, il senso di una cura che si trasforma in una nuova cura, davvero inattesa quanto necessaria grazie all'esperienza che la protagonista si trova a patire nel confronto con la vita dello psichiatra. Che non è solo un ciarlatano come tanti guaritori d'anima nella grancassa dei media, ma anche l'abile giocoliere di una rappresentazione che, nel suo vuoto, riesce incredibilmente a far centro. E fa centro Il confine (Neo edizioni), con la lama di una scrittura appassionata e """"fredda"""" nello stesso tempo, tra messe in scena, simulazioni e dissimulazioni di un io davvero mobile, precario, sempre bisognoso di rinforzi e conforti, maschere e travestimenti vari, nella lettura coinvolta e complice che può assicurare.»"" -
Nero chiaro quasi bianco
L'avvocato Oreste Ferrajoli, napoletano, ha una sola vera passione: gli insetti. Li colleziona di nascosto, nel suo prestigioso ufficio in via dei Mille. Solo a loro confessa la verità, tutti gli altri - moglie, amici, colleghi, clienti - non conoscono la grande menzogna su cui poggia la sua intera esistenza. Ha uno studio avviato, i cui guadagni arrivano in gran parte da truffe assicurative ai danni del Comune; complici: clienti disperati, prestanomi, colleghi e medici conniventi. Sua moglie Marisa dedica le giornate al filler e al pilates; l'amico Gennaro, suo collega, è la spalla fidata per nuove strategie e serate clandestine; poi ci sono Giggino e i fratelli Esposito, la longa manus di ogni progetto sommerso. Alla innata scaltrezza si accompagna il cinismo, e l'occasione per fare un salto di qualità nella frode si presenta sotto forme inattese. La miseria altrui è una fonte inesauribile di profitto e l'avvocato Ferrajoli sa sfruttare le occasioni. Ma qual è il prezzo da pagare quando ci si spinge oltre? -
Quasi una storia d'eroi
Italia, una periferia. Tra palazzi grigi che graffiano il cielo, si incrociano le vite di un gruppo di reietti. Il timido Ugo, che trova consolazione solo nel suo orto strappato al cemento; Franco, con un presente fatto di crimine e violenza; ed Erika, costretta in una vita che non vorrebbe sua. Dietro una parvenza di innocenza, pero, lo schivo e complessato Ugo nasconde un segreto. Al buio, quando il silenzio avvolge il quartiere e sembra esserci tregua dalle umiliazioni che il giorno porta con sé, scavalca il baratro che separa il suo balcone da quello di fianco e spia Erika mentre questa dorme. Notte dopo notte, Ugo ripete il proprio rituale, di più non osa. Si accontenta di quella intimità rubata, di piccoli oggetti sottratti alla ragazza, che conserva come talismani contro l'orrore del quotidiano. Finché il precipitare degli eventi sembra offrirgli un'occasione di riscatto. È una storia di sguardi, questa. Una storia di desideri, spesso inconfessati. una storia di tradimenti e violenza. Una storia in cui nessuno e ciò che sembra. -
Quando piove canto più forte
Paolo Fiorucci è ""Il Libraio di Notte"""" e quando arriva la sera, da un piccolo paesino montano, i suoi versi prendono vita e abbracciano angoli vicini e orizzonti lontani. Che siano ricordi, speranze, desideri, sconfitte, il dentro si mischia con il fuori, in una luce che si posa sulle cose con delicatezza e ne rende i contorni sfumati. E così accanto alle parole, ci sono le polaroid che lui scatta con una Spirit 600 CL, istantanee di un viaggio senza meta, fatto di soste nei crocicchi dell'amore, della giovinezza, della materia di cui siamo fatti. Occorre fermare il tempo, per sedersi, ascoltare e lasciarsi emozionare da questo canto che si fa più forte quanto più fitta diventa la pioggia."" -
Humanistica marciana. Saggi offerti a Marino Zorzi
Direttore della Biblioteca Marciana per un ventennio, Marino Zorzi è stato protagonista della rinascita di uno dei più antichi istituti di cultura europei restituendogli, con un'infaticabile azione di ricerca, la dimensione internazionale adeguata alla sua tradizione. La Biblioteca Marciana, unica istituzione della Repubblica Venera della Serenissima ancor oggi esistente e funzionante, ha attraversato i secoli in un percorso che l'ha resa un vero crocevia umanistico. Sono qui raccolti, e offerti a Marino Zorzi, contributi di materia veneziana, veneta e adriatica, e cultural studies di ispirazione eterogenea ma legati, direttamente o indirettamente, al patrimonio delle raccolte marciane. -
Il socialismo di Tristano Codignola. Con interventi, documenti, lettere
Ripercorrere la vicenda politica di Tristano Codignola, rileggere i suoi scritti, riconsiderare il complesso di una battaglia politica continua fatta con coraggio, coerenza di intenti, assoluta probità morale ed alta coscienza della democrazia e della socialità, ha confermato l'immagine, ancora oggi molto viva, di Codignola quale straordinaria figura della politica e della democrazia repubblicana. Uomo di battaglia politica continua per tutte le stagioni della propria esistenza - lotta antifascista, azionismo, rinnovamento del socialismo italiano, contrasto della legge truffa, impegno per fare del PSI il Partito della democrazia concreta - in Codignola si sviluppano tre ""momenti"""" diversi: quello della storia nazionale e dei suoi ritardi nell'essere un Paese moderno; quello dei problemi concreti che ne derivano sul piano civile e sociale che richiedono di essere sanati ed, in fine, il significato del socialismo quale fattore di crescita e di irrobustimento della politica democratica. Bagnoli ci consegna un lavoro portato avanti con tutta la competenza dello storico del pensiero politico, ma anche con l'autentica passione dell'uomo, consegnandoci una lettura del pensiero di Codignola che ne mette in luce non solo l'attualità di dottrina, ma anche e soprattutto l'essere un riferimento, oltre che storico, ideale e morale, «che addita le strade del socialismo e della democrazia quali uniche per la crescita civile e culturale degli uomini che nascono liberi e liberi vogliono vivere»."" -
The unaccomplished
Il ritrovamento di una corrispondenza anonima, dimenticata in un vagone della metropolitana di Parigi, ha consentito all'autrice di rielaborarne i testi, adattandoli in forma poetica, ed interpolandoli con saggi ed elementi di ""fiction""""."" -
Carlo Rosselli. Gli anni della formazione e Milano. Atti della giornata di studi università commerciale Luigi Bocconi (Milano, 26 settembre 2007)
Carlo Rosselli (1899-1937) arrivò a Milano nell'autunno del 1923 come assistente di Luigi Einaudi all'Istituto di Economia Politica dell'Università Luigi Bocconi. Iniziò un periodo molto importante per la sua vicenda umana, e per l'elaborazione del suo pensiero politico, grazie a incontri e frequentazioni che servirono a confermare e a sviluppare nel giovane quelle idee politiche-economiche su cui aveva iniziato a ragionare da qualche tempo, rafforzato nelle sue convinzioni socialiste e liberali anche dai fondamentali viaggi in Inghilterra nell'estate del 1923 e nell'autunno del 1924. -
L'orto dei semplici. Dialogo sull'immagine e sull'arte
L'orto dei semplici era, in epoca medievale, il luogo in cui i monaci nei conventi coltivavano i ""semplici"""", cioè le erbe medicinali, con cui poi preparavano i medicamenti per le diverse affezioni. Per via di metafora potremmo dire che l'orto dei semplici può alludere a quella tensione verso il disvelamento di forme perfette e pure, che caratterizza tanto il lavoro dell'artista, quanto quello di chi cerca comunque la verità."" -
La chiesa dei santi Fermo e Rustico a Quinto Stampi di Rozzano
La chiesa dei Santi Fermo e Rustico a Quinto Stampi di Rozzano rivela, attraverso la sua architettura, i suoi affreschi e i documenti che la riguardano, una lunga storia, il cui inizio è alto-medievale; fu allora che, in un paesaggio che doveva essere molto diverso dall'attuale, venne fondata la chiesetta, che per molto tempo fu dipendente dal Monastero Maggiore di Milano. Momenti di grandi mutamenti nella struttura furono il tardo Cinquecento e il primo Seicento, anni in cui furono anche eseguiti gli affreschi che ancor oggi coprono la gran parte della superficie muraria del piccolo edificio. Il volume, riccamente illustrato a colori, ripercorre la storia della chiesa e del suo patrimonio artistico. -
Un esperanto iperboreo. In viaggio verso l'ultima Thule sulle tracce dei Pomor
I Pomor sono i discendenti di coloni russi, provenienti principalmente dall'antica Novgorod, abitanti la regione di Pomor'e, una zona la cui frontiera meridionale si trova sullo spartiacque fra il bacino del Mar Bianco e quelli dei fiumi diretti verso sud. Il censimento russo del 2002 enumera 6.571 Pomor, 6.295 dei quali nella regione di Arcangelo, i rimanenti in quella di Murmansk. Tromso, Vardo, Murmansk, Kem, Kirkenes, Stralsund, Barentsburg, sono solo alcune delle località russe e norvegesi ""toccate"""" in questo percorso culturale alla riscoperta di una piccola popolazione, che ci rimanda a storie a noi poco note, quella dei Vichinghi, quella della città di Novgorod, già Repubblica nel XII secolo, e ancora quella delle pionieristiche esplorazioni polari, e della ricerca del fantomatico passaggio a nord-est. Una nutrita e interessante selezione di fotografie, molte delle quali d'epoca, ci accompagna nella conoscenza dei Pomor, piccolo spicchio di umanità capace di creare, come l'autore illustra anche attraverso rari testi inediti qui per la prima volta tradotti, un """"esperanto iperboreo"""", in grado di far dialogare per secoli una comunità con il Mondo Artico."" -
Ne la pittura tener lo campo. 10 artisti contemporanei per Dante Alighieri. Ediz. illustrata
La potenza straordinaria dell'esperienza di Dante è nel carattere fortemente umano che caratterizza il suo viaggio, ""itinerarium mentis in Deum"""", verso una ragione superiore identificata con Dio. Il volume raccoglie il frutto dello sforzo creativo di dieci artisti contemporanei che sulla base della sollecitazione fornita dall'opera di Dante sono giunti a rappresentare sotto forma di immagini ciò che il sommo poeta aveva espresso a parole, naturalmente secondo la loro personale rielaborazione del testo. Con dieci tavole a colori a piena pagina."" -
La chiesa di San Bernardino alle Monache a Milano in via Lanzone
Il volume sulla chiesa di San Bernardino alle Monache testimonia il vivo interesse che questo gioiello di arte lombarda del secolo XV ha suscitato, dopo il recente restauro, che ne ha valorizzato i preziosi affreschi. Una rivalutazione che consentirà al grande pubblico di conoscere la storia e la bellezza di un monumento poco noto, e che Carlo Ottavio Cornaggia definisce ""una delle migliori costruzioni quattrocentesche del centro milanese"""". Più volte San Bernardino, il grande predicatore francescano, venne a Milano, incaricato dal Governatore di Siena di curare alcuni importanti affari diplomatici presso il Duca di Milano. Affascinò con la sua predicazione i milanesi e inculcò in loro la devozione al nome di Gesù. Nel 1418 predicò con successo alle suore del monastero, portandovi lo spirito e l'austerità della regola di Santa Chiara, che le suore accolsero con entusiasmo. Dopo la canonizzazione di San Bernardino, avvenuta nel 1450 per opera di Papa Niccolò V, convento e chiesa ne presero il nome."" -
Giustizia e libertà restano gli imperativi etici. Per una bibliografia degli scritti di Gaetano Arfè
"Più volte ho avuto modo di rammentare l'amicizia che mi ha legato ad Arfè, intessuta di un prolungato ed intenso scambio intellettuale e politico, ed anche di iniziative comuni. In particolare, mi piace ricordare quella che, verso la metà degli anni '80, mirava a promuovere un centro d'iniziativa per il rinnovamento 'europeo' dell'insieme della sinistra italiana: essa non diede allora, in verità, i frutti sperati; ma fu certo un'occasione per ampliare un confronto critico (a volte anche polemico), ricco di spunti fecondi su questioni che si sarebbero presto rivelate essenziali. In tutto quel decennio cruciale, al dibattito sull'evoluzione della sinistra italiana ed europea venne effettivamente da Arfè un contributo assai significativo di conoscenza critica e di idee. Gaetano Arfè fu serio studioso e critico del socialismo italiano, e fu politico appassionato."""" (alla """"Nota"""" di Giorgio Napolitano)" -
Un progresso possibile. Scritti e discorsi (1945-1973)
Questo libro raccoglie una serie di scritti e discorsi di Roberto Tremelloni, padre costituente, uomo politico italiano del dopoguerra, socialdemocratico, purtroppo a lungo trascurato dalla storiografia italiana. Gli scritti e i discorsi qui riprodotti seguono le fasi dell'attività politica di Tremelloni e coprono molti, se non tutti, gli interessi e i temi emersi nella parabola della sua esperienza socialista di tecnico al governo. A conti fatti, un materiale che sia per il merito che per il metodo, dovrebbe essere molto utile ai ""tecnici"""", oggi sovente chiamati al ruolo politico, così come ai politici, così impegnati e desiderosi di risalire al proprio ruolo naturale per affrontare i problemi di un paese che, da lungo tempo, attende che sia realizzata, ed elaborata, la sana e costruttiva idea di un progresso possibile.""