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Teatro inglese del Rinascimento e altri saggi di critica teatrale
Dopo un ampio e completo contributo sul teatro inglese del Rinascimento, preso in esame nella sua varietà, analizzandone spazi, pubblico, interpreti, autori e testi, il libro offre al lettore un contributo su Giuseppe Baffico, drammaturgo attivo tra Ottocento e Novecento. Si raccolgono, quindi, recensioni e riflessioni su spettacoli messi in scena durante le stagioni teatrali liguri da il Barone Rampante, le Compagnie degli Zanni, gli Amici di Babouche. -
Racconti in famiglia con qualche meraviglia
Questo libro di favole e brevi racconti è stato ideato e realizzato per i bambini delle scuole primarie e per le loro famiglie e ha l'obiettivo, forse un po' l'ambizione, di aiutare i nostri figli e i nostri nipoti a riscoprire quei principi e valori, come lo stare insieme, comunicare, l'amicizia ed il rapporto con la natura, che forse avevamo perso di vista e che il drammatico tempo della pandemia ci ha fatto riapprezzare. Da un progetto dei Rotary Club Portofino, Golfo di Genova, Genova Ovest. Con illustrazioni di Antonella Compagnino. Età di lettura: da 7 anni. -
Voler scrivere. 1980 rivisitati 2020
Dalla brillante e giornalistica penna di Maria Luisa Bressani, una selezione, assai ampia, di articoli, saggi, note critiche, testi autobiografici, che l'autrice - una carriera di giornalista trentennale, cominciata e finita con «il Giornale» e fitta di collaborazioni con «Il Giorno», il «Corriere Mercantile», «Il Cittadino», «La Trebbia», «Il Letimbro» e «Repubblica» - riprende dopo una meditazione quasi quarantennale. ""Voler scrivere"""", in questo modo, mostra un doppio livello di scrittura: quello originale e quello recente; il concepimento, talvolta ormai distante nel tempo, e la ripresa, contemporanea e riattualizzante. Ma dimostra, soprattutto, che la buona scrittura e l'intelligenza critica non temono gli anni e che pagine del 1980 sono, ancora oggi, come fossero state scritte appena ieri: fresche, attuali, intrise di urgente desiderio di dire."" -
«Una nave ormeggiata in Valpolcevera». Tre anni di storia e di lavoro dal Morandi al ponte Genova San Giorgio
La mattina in cui il Morandi è crollato in tanti hanno pensato che Genova avesse ricevuto il suo colpo mortale. E, invece, Genova ha saputo reagire, compatta, piena della volontà di risorgere. Come la grande città che è, come un organismo vivo. Nessuno si è arreso: Genova e i suoi cittadini, giorno dopo giorno, senza mai dimenticare il dolore per chi nel crollo ha perso la vita, la casa, il lavoro, hanno riprogettato il proprio futuro. Il libro racconta l'intera storia dal crollo del ponte Morandi, avvenuto a Genova il 14 agosto 2018, alla ricostruzione del ponte Genova San Giorgio. Storia di tre anni, storia di dolore, di perseveranza e di lavoro che nel libro si ritrova, giorno dopo giorno, tappa dopo tappa. Fotografie di Roberto Orlando. -
Ricordi di guerra
I ""Ricordi di guerra"""" di Umberto Serra (1894-1986) sono un racconto crudo e vero, popolato di episodi di quotidiano e quasi inconsapevole eroismo. Senza alti e senza bassi, i reparti italiani chiamati alla prova suprema della guerra, fanno il proprio dovere. Umberto Serra vuole restituirci questa misura della guerra - e il fatto che essa sia stata, per lui, un indelebile marchio di fedeltà e di memoria (e di fedeltà alla memoria), per una vita intera. Dall'archivio di famiglia, i dattiloscritti dei """"Ricordi di guerra"""" che qui si pubblicano, a cura del nipote Stefano Arezzi e con la prefazione del Gen. CA CC Pietro Pistolese, sono la testimonianza di una generazione che aspira a difendere il diritto e il significato del proprio sacrificio."" -
Mille voci, mille volti. Testimoni del dolore, del tempo, d'impresa
Dal crollo del ponte Morandi di Genova, avvenuto il 14 agosto 2018, alla ricostruzione del ponte Genova San Giorgio, inaugurato il 3 agosto 2020, sono passati due anni soltanto. Un altro se n'è aggiunto, fino ad oggi, per progettare un nuovo futuro per la Valpolcevera che, come ha detto Renzo Piano, ""autore"""" del nuovo ponte di Genova, è una delle aree più vitali e più importanti della città. Alessandra Lancellotti ha tessuto, in questo libro, la trama di una storia che è soprattutto storia di persone: mille voci e mille volti. Voci e volti di protagonisti, intervistati e """"fatti parlare"""". I testimoni del dolore, per primi, perché la storia che va dal crollo del Morandi alla ricostruzione del ponte Genova San Giorgio, comincia dal dolore, ma poi - e molto - anche volti e testimoni della perseveranza e del lavoro. Sono, infatti, la perseveranza e il lavoro che hanno ridato a Genova l'orgoglio del proprio saper fare."" -
«Una nave ormeggiata in Valpolcevera»
L'opera, in cofanetto, è suddivisa in due tomi (I: Stefano Termanini, ""Una nave ormeggiata in Valpolcevera"""". Tre anni di storia e di lavoro dal Morandi al ponte Genova San Giorgio, pp. 486; II: Alessandra Lancellotti, Mille voci, mille volti. Testimoni del dolore, del tempo, d'impresa, pp. 142). Si propone di raccontare l'intera storia, di dolore e di lavoro, che dal crollo del ponte Morandi, avvenuto il 14 agosto 2018, alla ricostruzione del ponte Genova San Giorgio ha unito, nel sentimento di lutto e nel desiderio di riscossa, il destino della città di Genova alla storia e al destino del Paese. Fonti dell'opera sono l'osservazione diretta e le testimonianze dei protagonisti. L'intera storia è scandita dalle fotografie di Roberto Orlando."" -
Dossier utopia ovvero l'inganno democratico
Chi sta spiando la corrispondenza sul web fra Thomas M. ed Erasmo da R.? E chi sono costoro? Nomi in codice o veri discendenti di Thomas More, autore di Utopia, e di Erasmo da Rotterdam, autore dell'Elogio della follia? E chi è Ewa Paradise che interloquisce con loro? Perché il Centro Ascolto Mondiale vuole cancellare le loro voci?rnrn""Dossier Utopia"""" è la registrazione di questo carteggio scampato alla Censura """"democratica"""" e rimesso in circolo sul grande web dello Spirito a testimoniare le manipolazioni messe in atto quotidianamente in termini di politica, religione e psicologia delle masse, in altre parole delle nostre libertà. A noi, nel momento teorico e strategico presente, è parso interessante metterle, come si dice, on line.rn rn«È troppo evidente: questo libro appare nel tempo giusto, materializzato in carta e inchiostro poiché non era possibile attendere oltre senza aprire almeno la bocca per gridare, se parlare è oramai quasi interamente vietato dal fragore malavitoso di una viltà che ci vuole imporre, per sempre, il silenzio. Dico immediatamente, stornando ogni possibile errore, che la viltà cui si allude è insieme quella delle vittime e quella dei potenti, degli oppressi e degli oppressori, e gli uni e gli altri non possono non essere detestati in uguale misura.» -rn (Dall'introduzione di Quirino Principe)"" -
Le istituzioni e la libertà
"Le istituzioni e la libertà"""" è una raccolta di saggi sulla discrepanza fra tempo individuale e tempo delle istituzioni. In questa era di contrazione del tempo e dello spazio, l'inadeguatezza delle istituzioni politiche si avverte sempre di più nell'incapacità di governare la globalizzazione e di progettare un mondo razionale ed etico. Anche la fiducia nell'ordine liberale, che più di ogni altro ha consentito un veloce coordinamento di informazioni, viene oggi compromessa dalla rapida mutevolezza delle aspettative individuali, alle quali è divenuto arduo fornire risposte soddisfacenti e tempestive. Proprio per questo la necessità di difendere le istituzioni con cui si è cercato di realizzare l'ideale della libertà individuale induce a chiedersi se si possa veramente fare a meno della politica. O se piuttosto non sia preferibile che la politica si limiti a dei costanti tentativi di """"ridurre l'incertezza""""." -
America. Un liberale guarda alla terra della libertà
Un penetrante reportage dall'America e sull'America di un liberale europeo che attraverso brevi flash, annotazioni, appunti riesce a condurci senza censure e dogane ideologiche entro i confini dell'Impero. Tra la Pennsylvania e il Missouri, tra Boston e l'Alabama, l'autore si confronta con luoghi, istituzioni, realtà imprenditoriali e culturali che rendono nitidamente percepibile la freschezza e la vitalità di questa nazione non ancora del tutto guasta dal progressivo espandersi del Big Gouvernment. L'America, una galassia piena di stelle che neanche l'astronomo più diligente potrà mai conoscere in tutta la loro varietà. -
La faccia o il procuratore di Bergerane
Questo splendido romanzo, forse il più alto e drammatico di Boulle, alza il sipario sul meschino palcoscenico della vita, ove talvolta recitiamo una parte che non corrisponde in nulla alla nostra vera natura. Ci si può immedesimare a tal punto nel ruolo da noi scelto o assegnatoci dal fato, sino a convincere noi stessi di essere realmente quello che non siamo. Può allora accadere che la nostra codardia e la nostra egotistica ambizione ci inducano a svolgere il nobile ruolo di incorruttibili servitori della Giustizia. Fino al più vergognoso dei crimini. -
Il buon leviatano
Un mostro doppiamente letale, che porta a spasso sui mari l'aborrito pericolo atomico assieme al potenziale d'una catastrofica marea nera: tale si presenta agli occhi degli ecologisti in allarme la gigantesca petroliera a propulsione nucleare Gargantua, da essi ben presto ribattezzata Leviatano. Eppure questa creatura infernale si rivelerà doppiamente benefica: innanzitutto per le evidenti - pur se insospettabili - virtù della disintegrazione nucleare, poi per una imprevedibile proprietà del viscoso veleno racchiuso nelle sue viscere. rnrn«Che gli ecologisti umili e sinceri mi perdonino! Questo libro se la prende solo con chi pratica il gusto cieco ed eccessivo della moda e soprattutto è incapace di concepire una possibile relatività del Bene e del Male». - Pierre Boulle -
Lo spirito liberale. A cosa serve la filosofia
Voglio dirlo subito con chiarezza: la filosofia serve a salvare la nostra libertà e a mostrare la nostra condizione. In che modo lo fa? Mostrando come ogni sapere umano sia limitato e, in definitiva, sia fondato sul non-sapere. E come si giunge a questa consapevolezza? Senza bluffare, senza mentire a se stessi e, con sincerità, accettando la nostra umana fallibilità. Chi per primo è stato sincero con se stesso e con gli altri è stato Socrate che ha riconosciuto di sapere solo di non-sapere. Facendo questa confessione, Socrate ha mostrato a tutti e una volta per sempre due cose: il sapere ha le sue radici nella vita e, dunque, ogni sapere è ignorante e limitato, e la filosofia non è una dottrina ma vita filosofica, ossia vita che fa esperienza dei suoi limiti; se ogni sapere è limitato, allora anche ogni potere - politico, tecnico, scientifico, religioso, militare - deve essere limitato. Da questo limite, sia conoscitivo sia politico, dipende la nostra libertà. -
Properzio ovvero gli amanti di Tivoli
Si tratta della prima traduzione italiana di un singolare gioiello di Julien Benda.rnUn delizioso pastiche oscillante fra il narrativo, lo scavo psicologico e l'analisi critico-letteraria, in cui la partecipazione empatica di Benda alla vicenda d'amore di Properzio e Cinzia dà nuova vita ai due amanti che ridisegnano per noi, ciascuno dal proprio orizzonte, la loro tormentata passione, nutrimento costante dell'opera poetica di Properzio. -
Costituzione della Corsica (1755)
La Costituzione della Corsica del 1755, coraggioso tentativo di dar vita ad uno Stato nazionale in pieno Settecento, rappresenta anche il primo esempio nella storia moderna di una Carta d'impronta democratica, precedente addirittura alle Costituzioni rivoluzionarie americane e francesi. rnrnConcepito come reazione al regime dispotico instaurato dalla Serenissima Repubblica di Genova in Corsica, il testo getta le basi per una nuova realtà giuridica soprattutto in materia di forma di governo e di ordinamento processuale. La Costituzione paolina (dal nome del suo estensore, Pasquale Paoli) si caratterizza per un'ispirazione dei diritti comunitaristica, piuttosto che individualistica. Tale ispirazione si manifesta nel riferimento ai doveri, in particolare quelli connessi alla difesa della Patria, al corretto esercizio delle funzioni pubbliche e al rispetto delle regole giudiziarie attraverso il divieto di farsi giustizia da sé. L'impresa di Pasquale Paoli non sfuggì ad illustri suoi contemporanei come Voltaire e Rousseau. Di quest'ultimo è rimasto celebre il giudizio: «Il est encore en Europe un Pays capable de législation, c'est l'île de Corse. La valeur et la constance avec laquelle ce brave Peuple a su recouvrer et défendre sa liberté mériteraient bien que quelques hommes sages lui appris à la conserver. J'ai quelque pressentiment qu'un jour, cette petite île étonnera l'Europe.» - Pasquale Costanzo -
Americanismo. La quarta grande religione d'occidente
Alla Bibbia, non al libro della partita doppia si ispirano gli Americani. Questa analisi storica ribalta la consueta immagine dell'America come una nazione caratterizzata da materialismo, avidità, consumismo. Il Credo americano nella libertà, eguaglianza e democrazia ha invece una radice profondamente religiosa: quella stessa che spinse i Padri Pellegrini ad approdare a Plymouth nel 1620 per fondare la Nuova Gerusalemme, la Città sulla Collina. Il medesimo Credo religioso - sostiene l'Autore - ha sempre indirizzato la politica estera americana fino alla seconda guerra in Iraq. Un libro che getta una nuova luce sulle ragioni anche ideali di scelte politiche che suscitano gravi perplessità nelle coscienze di molti europei. -
Benedetta Menzogna. Perché non possiamo vivere senza
Ognuno di noi - sostengono molti studiosi di psicologia - mente in media almeno cento volte al giorno. Nulla avviene senza menzogne, piccole o grosse che siano. Esse fanno parte della strategia del ben vivere, sono il motore della civiltà e indispensabili per consentire una pacifica vita associata. Claudia Mayer spezza una lancia a favore della menzogna, e lo fa attraverso una persuasiva e documentatissima rassegna tratta dalla storia e dalla vita reale di ogni tempo. -
Costituzione di Weimar (1919)
La Costituzione del Reich tedesco del 1919, nota come Costituzione di Weimar, rappresenta uno dei capisaldi del costituzionalismo moderno. Ad essa si deve la nascita della Repubblica tedesca e del primo tentativo di stabilire una democrazia liberale in Germania, oltre alla creazione del modello di Stato sociale, con la garanzia dei diritti sociali resa in Costituzione. Nonostante le ragioni della sua grandezza, essa degradò ad involucro privo di contenuti. Definita una «vernice priva di aderenza», rappresentò fin dall'inizio un terreno di difficile lettura e comprensione, a partire dal suo stesso lessico. Pervasa da un'ideologia comunitaria che dominava in tutti i partiti tedeschi, si consumò nel tentativo di conciliare una serie di contraddizioni concettuali e normative e non riuscì a fare da argine alla nascita del nazionalsocialismo. -
Il sorriso del bulldog. Maliziose arguzie di Winston Churchill
«Con un lavoro certosino, Dominique Enright ha cercato il meglio dell'umorismo churchilliano, e ne ha messo insieme una collezione che risulta preziosa due volte, perché l'antologia ci regala un impagabile divertimento e perché possiamo piluccarcela a piacere. Questo delizioso libro ha pure un ulteriore merito. Le citazioni, gli aneddoti, le situazioni, le persone che vi compaiono tratteggiano a pennellate impressionistiche una rapida biografia di Churchill. Ogni episodio, al di là del significato intrinseco, è un flash su qualche piega del suo carattere, una cartina di tornasole che ne svela piccoli, reconditi aspetti. Dalle pagine insaporite e inebriate dal suo proteiforme ingegno balza ai nostri occhi un uomo caustico e amabile, callido e candido, semplice e complesso, determinato e fiducioso, nobile senza alterigia e modesto senza debolezza.» - (Dall'Introduzione di Pietro Di Muccio de Quattro) -
Il liberalismo nell'età dei conflitti
Il mondo occidentale è percorso da due grandi generi di conflitto: il primo riguarda la sfera dei valori, il secondo quella degli interessi. Si tratta di conflitti che il liberalismo ha difficoltà ad affrontare, nonostante esso veda nella competizione di idee e nella concorrenza di interessi le forze motrici del progresso. Oggi, infatti, queste aspre tensioni coinvolgono le stesse regole della democrazia liberale. Ne sono sovente drammatico esempio le società multiculturali, la ricerca scientifica e i processi di globalizzazione. Gli Autori, introducendo una sfera della politica non necessariamente statuale, disegnano una forma di liberalismo conservatore che a una società nutrita di un saldo spirito civico affianca uno Stato il cui compito, oltre alla difesa dei diritti di proprietà, è garantire ai cittadini la possibilità di risolvere con maggiore autonomia i conflitti.