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Ricomporre amorevoli scheletri
Un mondo oscuro, il più delle volte sinistro e ostile, attraversato da creature ferite è quello che domina i racconti di Giovanna Rivero, figure inquiete sulla soglia dell'ignoto o di un orizzonte di cambiamento non sempre facile da decifrare. Le vulnerabilità, i più segreti desideri di questi personaggi sono indagati mediante una scrittura che non nasconde nulla, che sfiora la vertigine, che scandaglia implacabile ogni stato d'animo, ogni approssimarsi all'abisso, annullando qualsiasi ipotesi di innocenza, persino infantile. Ma sono anche racconti che, mescolando generi e tradizioni, risultano capaci di catturare le verità profonde di un Paese, la Bolivia del XXI secolo, attraverso metafore, talvolta distopiche, che si alimentano delle ansie e delle distorsioni del presente. Feroci e implacabili, eppure ammantati da un'atmosfera di delicata malinconia, questi quindici racconti, tra i più rappresentativi dell'autrice e raccolti in forma inedita in questa edizione, fanno conoscere al lettore italiano una delle voci più originali della letteratura latinoamericana contemporanea. -
Guerre interne
Edwin Chota ha abbandonato la famiglia e le comodità cittadine per andare nel cuore della foresta, trasformarsi in un leader indigeno e combattere il disboscamento illegale presso la comunità di Saweto, vicino alla frontiera peruviana con il Brasile, fino a quando non è stato ucciso a colpi d'arma da fuoco dai trafficanti di legno. Máxima Acuña, contadina tra le montagne e le lagune di Cajamarca, nelle Ande peruviane, si rifiuta tenacemente di abbandonare ciò che considera di sua proprietà, nonostante sulle sue terre incomba il progetto di una miniera per l'estrazione dell'oro. Osman Cuñachí, undici anni, membro della nazione indigena più numerosa della foresta settentrionale del Perù, è apparso in una foto che ha fatto il giro del mondo e che lo ritrae sporco di petrolio dopo aver recuperato il greggio, fuoriuscito da una conduttura, che ha inquinato il fiume del suo villaggio, lì dove la sua etnia ha da sempre nuotato e pescato. Joseph Zárate, uno dei più importanti esponenti del giornalismo narrativo in lingua spagnola, con questi tre profili racconta la storia di altrettanti materiali - il legno, l'oro e il petrolio - che hanno caratterizzato le vicende di un continente, il suo passato di terra di conquista e il suo presente neoimperialista, divenendo simboli del progresso, metafore ""che parlano di conflitti umani provocati dalla collisione tra diverse visioni dello sviluppo""""."" -
Mai e poi mai il fuoco
Mai e poi mai il fuoco, il cui titolo è tratto da un enigmatico verso del poeta peruviano César Vallejo, è una potente metafora del fallimento collettivo dell'utopia rivoluzionaria che ha accompagnato un'intera generazione di giovani latinoamericani.All'inizio del nuovo millennio, nello spazio ridotto di una stanza, una coppia di ex militanti ripercorre il proprio passato e gli ideali rivoluzionari che ha condiviso, mentre entrambi assistono all'inesorabile declino dei loro corpi. Circondati da spettri del passato, logori compagni di viaggio divenuti anch'essi simbolo di rovina e decadenza, i due combattono tra loro per imporre un discorso politico alla comune, fallimentare esperienza rivoluzionaria. Ma è soprattutto la donna, senza nome, a dar voce a una storia di sconfitta e sopravvivenza, sopravvivenza alla lotta ideologica, alla militanza clandestina, al carcere, a un tempo - il nuovo secolo - che non è più il loro e perfino alla perdita di un figlio malato, sacrificato per non mettere in pericolo sé stessi e la cellula a cui appartenevano. Nel chiuso di una camera da letto, la lotta si sposta ora nello spazio intimo della coppia, lì dove i ricordi turbano e trascinano i due verso una prolungata insonnia. -
Lejos. Sedici racconti dal Perù
La natura polifonica della società peruviana, fatta di incredibile ricchezza culturale, emerge in questa selezione di sedici storie. Nati tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta, questi autori raccolgono e fanno propria la straordinaria miscela di voci e culture tipica del paese andino, ma la costante degli scrittori di questa antologia è anche quella di essere tutti, con rare eccezioni, migranti o figli di migranti, ""passeggeri permanenti"""", capaci di """"riconoscersi come parte della propria comunità e allo stesso tempo del mondo"""", divenendo quindi simbolo e riflesso della crescente affermazione del fenomeno migratorio. E così, facendo tesoro anche dei percorsi di vita che li hanno portati lontano dalla loro terra, una lontananza che ha permesso loro di """"prendere posizione e affermare la propria scrittura"""", si confrontano con molte altre realtà: ciò che ne deriva sono racconti dalla trama solida e dalla tecnica versatile, dove l'approccio individuale viene superato dalla volontà di narrare storie, trasmettendo e condividendo esperienze."" -
Voyager
Accompagnando la madre a un esame neurologico, la narratrice di questo libro osserva come l'attività cerebrale della donna proiettata sul monitor abbia molte somiglianze con le immagini astronomiche che conosce da sempre. Sulla base di questa osservazione, Nona Fernández inizia a scrutare i meccanismi della memoria stellare e umana. Prendendo nota di tutto ciò che legge, osserva e pensa, alla maniera delle sonde Voyager, la scrittrice cilena collega quel metodo alla sua storia e a quella del suo paese, ponendosi e ponendo al lettore domande che sono sempre attuali. Come ricordano le stelle e le persone sono infatti quesiti che inevitabilmente portano a chiederci come ricordano i popoli, e come dimenticano, e Nona Fernández si avvicina a queste domande con la sagacia e l'impeto che caratterizzano tutto il suo lavoro. -
Markette siamo alle strette
Xena Zupanic, l'autrice, si applica in filosofia ed arte storicizzata, inciampando su un paio di lauree di cui non si cura troppo, dedicandosi ""anima e core"""" alla recitazione drammatica che la conduce su vari palcoscenici europei. Piero Chiambretti nella prefazione dice che in Xena brucia il fuoco fatuo della scrittura e ora che ha deciso di uscire dal buio delle tenebre e rompere il suo silenzio di tomba, si presenta ai lettori con una prosa lapidaria che incide le pagine con frasi più taglienti delle mani di Freddy Kruger di Nightmare."" -
Il lungo viaggio nella corrente
Un marlin enorme, chiamato il Vecchio, è sfuggito da tempo alla cattura da parte dei pescatori dei Caraibi. È una sorta di samurai delle profondità, un guerriero che ha acquisito l'arte della sopravvivenza mentre guizza tra squali e pesci vipera. Ma ora il popolo del mare è minacciato dall'arrivo di una micidiale Marea Rossa, e il marlin, accompagnato da un pesce remora, che è l'irascibile, ironico io narrante del romanzo, si dirige verso Atlantide per conferire con i Grandi Delfini maculati, gli unici a possedere la saggezza che può salvare il mare. Ad attenderlo troverà però il suo più implacabile nemico, il Vecchio Pescatore, che in passato ha ucciso la sua compagna, che lui non è riuscito a difendere. Ancora una volta come nel Vecchio e il mare (il Vecchio Pescatore altri non è che la figura letteraria di Santiago del romanzo di Hemingway e usa le sue stesse parole), il marlin e il pescatore si sfidano nella lotta per la sopravvivenza. -
Formiche amiche
Età di lettura: da 6 anni. -
Selimar libera tutti
Età di lettura: da 6 anni. -
Quando che i noni jera putei... saria beo
Età di lettura: da 8 anni. -
Poesie di Natale
raccolta di poesie in tema di natale -
Advanced life support
Edizione italiana linee guida ERC 2015. -
Immediate life support
Edizione italiana linee guida ERC 2015. -
European paediatric advanced life support
Edizione italiana linee guida ERC 2015. -
European paediatric immediate life support
Edizione italiana linee guida ERC 2015. -
Newborn life support
Edizione italiana linee guida ERC 2015. -
Bollettino d'informazione (2017). Vol. 99: Centodieci anni dalla fondazione.
Una raccolta che racconta la storia, l'arte, il paesaggio, l'architettura di Arezzo e la sua provincia; una terra ricca di storia. Edizione speciale del ""Bollettino d'informazione""""."" -
L' alba e il tramonto
Vivere la malattia di Alzheimer di una persona cara ha in noi un forte impatto emotivo, che ci porta inevitabilmente a rivedere tutta la storia delle nostre relazioni. Questo libro ne è la dimostrazione. -
L' umorismo secondo Primo. Con gioco da tavolo completo di dado e pedine
Con il gioco dell'ocio e della rana. -
Correva l'anno. Dal beat al rock nel vercellese (e non solo)
È il 1969. I Beatles tengono l'ultimo concerto sui tetti della Apple, a Londra; esce il primo album della band progressive inglese King Crimson e i Pink Floyd pubblicano il loro quarto lavoro discografico. In Italia, Bobby Solo e Iva Zanicchi vincono il festival di Sanremo, con ""Zingara"""" e Massimo Ranieri trionfa al Cantagiro, con """"Rose rosse"""". Sempre a Sanremo fa il suo esordio Lucio Battisti con """"Un'avventura'"""". In estate arriva l'eco del megaraduno di Woodstock. In poco più di dieci anni la colonna sonora è passata dal genere melodico al beat, al rock, alle prime avvisaglie della discomusic. Dopo """"Vercelli come Liverpool"""", Bruno Casalino va alla ricerca degli ultimi avamposti del beat e delle novità degli anni Settanta: tra gruppi prog, melodici e rock band. In città, nel circondario e non solo.""