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Due giorni in più
"Ho deciso! Voglio vivere due giorni in più per 'parlare' con tutti i miei figli e per fare quello che credono non abbia mai fatto: ascoltarli"""". Inizia così il percorso a ritroso, il flashback che il protagonista di questo intenso e struggente libro decide di compiere negli ultimi due giorni che gli restano di vita. Costretto in un letto di ospedale, immobile, """"per gli altri"""" semincosciente, vede sfilare davanti a sé le immagini di una vita, difficile, dura, sempre tra alti e bassi, e con essa anche i volti dei suoi figli. Che reclamano ognuno il proprio spazio nel suo cuore e che hanno urgenza di chiarire con lui incomprensioni, screzi e silenzi. Tutti i figli riusciranno in quei due giorni a ritagliarsi una parentesi di chiarimento e di perdono e a stabilire col genitore morente un feeling mai provato e un'intesa emozionale e extrasensoriale che li lascerà con un enorme vuoto dentro ma, nello stesso tempo, con un appagamento ricercato da anni." -
L' ultima profezia
Un reporter di guerra che scopre scomode verità, costretto a fuggire e tornare in patria nascondendosi in una ""carretta del mare"""", uno dei tanti barconi di disperati che tentano di raggiungere la coste dell'Italia. In questa dura esperienza si inserisce una violenta passione, una storia d'amore breve ma intensa, stroncata dallo scoppio di una bomba che cancella per sempre i corpi della donna e del suo bambino e le speranza di futuro del protagonista. Sullo sfondo un libro-rivelazione che accompagna tutta la storia e che racconta e anticipa lo svolgersi degli eventi fino all'ultima sorprendente profezia."" -
Macchine di morte
Lana, una tredicenne intelligente, ma silenziosa, fredda e introversa, viene mandata dai suoi, dietro consiglio medico, in un campeggio speciale, come cura per uscire dal suo isolamento fisico e mentale. Si ritroverà su di un'isola deserta, insieme ad altri giovani tra i tredici e i diciassette anni, a partecipare ad un assurdo gioco al massacro, organizzato da una fantomatica società OFIM, al termine del quale vincerà chi riuscirà a sopravvivere. Le prove previste dal ""gioco"""" saranno durissime: trappole mortali, battaglie corpo a corpo, rocce da scalare e ferite da rimarginare, ma la giovane, anche con l'ausilio della sua fedele katana, riuscirà a proseguire e ad arrivare al termine ormai trasformata in una """"macchina di morte""""."" -
Barili on the rock
"In bilico tra il genere fantasy e l'ambientazione in un futuro prossimo possibile se non probabile. Il mondo delle competizioni è rappresentato realisticamente, lo scenario dolomitico viene raffigurato con cognizione di causa, con descrizioni accurate dei luoghi e delle vie, alcuni riferimenti a persone e fatti NON sono puramente casuali, con personaggi realmente esistenti e situazioni verificatesi in passato. Anche le tecnologie """"futuristiche"""" messe in atto in realtà sono già in essere e necessitano solo di venir sviluppate e applicate a larga scala, basta solo pensare al Roboclimber. Il tutto viene naturalmente condito da elementi di fiction (horror puro nella quarta storia), che rendono la lettura avvincente anche per chi è poco esperto di montagna."""" (dalla prefazione di Heinz Mariahcer)" -
Il nonno si racconta. Intervista dei nipoti
"Il destino mi ha fatto incontrare, al momento opportuno, persone eccezionali, che mi hanno arricchito spiritualmente, favorendo, giorno dopo giorno, la mia crescita socioculturale e anche spirituale, non senza riverberi benèfici nei rapporti con gli altri. In tutti gli ambiti. Dalla famiglia alla scuola, dalla società umana a tutto il resto del creato.""""" -
L' addestratrice
Akila, una ragazza di 16 anni, si ritrova, attraverso passaggi temporali, in un mondo strano, ""parallelo alla terra"""", abitato da gente stravagante e da singolari animali, che portano sfortuna agli umani che la sorte mette sulla loro strada. Tutti gli animali hanno la stessa caratteristica: sono bianchi e con gli occhi di ghiaccio, ma riprendono il colore naturale dopo la morte, quando lo spirito vitale, quella specie di """"anima"""" che è stata loro tolta con la trasformazione in mostri, quali sono, ritorna nel loro corpo. Solo Akila riesce ad uccidere la tigre, Saèra, mentre gli altri demoni non riescono ad avere il sopravvento o per fortuna o per l'intervento di un personaggio misterioso. Gli addestratori organizzano la vendetta contro Akila che ha ucciso la tigre. La ragazza viene rapita e portata all'interno di una struttura, in un campo di forza elettrica, da cui non può fuggire, nonostante i suoi amici cerchino delle soluzioni per la sua fuga."" -
Poldo e il big bang. Tra scienza e fede una logica coerenza
Il libro parte dalla spiegazione della fisica dei bosoni per addentrarsi nell'evoluzione della fisica da classica alla relatività Einsteiniana fino alla nuova fisica quantistica. Spunto per trattare i vari argomenti è la teoria del ""Big Bang"""". Nel percorso conoscitivo è però messo in evidenza che la fisica è in costante evoluzione e le teorie continuano ad adeguarsi ai risultati della ricerca che diviene sempre più precisa man mano che gli strumenti si affinano. Giunti al tempo di Planck, nascita del nostro universo si evidenzia un'area temporale chiamata cesura quantistica, luogo della precreazione. Da questo punto inizia una fase che porta ad affrontare aspetti teologici, filosofici e metafisici, che sviscerano aspetti della creazione, del libero arbitrio, dell'evoluzione, del rapporto che va cercato tra scienza e fede. Si giunge poi a dimostrare che seppur la scienza non sia preposta a dimostrare l'esistenza di Dio la complessità dell'universo propende verso un """"Disegno Intelligente"""" del creato, inteso secondo i paradossi quantistici."" -
Il fachiro
Due uomini, due malattie psicosomatiche divenute impossibili da sopportare. La presenza di un fantomatico fachiro dai poteri taumaturgici che aleggia durante tutto il racconto. Un viaggio ultrasensoriale nel tempo alla ricerca di ciò che si è stato. E il finale a sorpresa che spiega come il caso non esiste e che nessuno è quel che è per caso. -
Il viaggio più lungo
Il destino. La domanda che ogni uomo si è posto almeno una volta nella sua vita... Possiamo decidere noi ciò che ci accade, oppure è già tutto scritto e non ci resta che percorrere la strada e attendere gli accadimenti? Questo libro non vi darà certo la risposta, ma potrete riflettere riga dopo riga su come il fato può lavorare in modi oscuri per far si che tutto vada in ogni caso a finire nella maniera migliore. Anche quando sembra che tutto remi contro in realtà ci aspetta qualcosa di splendido in fondo alla strada. -
Mille miglia in Alaska
"C'incontrammo per caso, in un momento in cui avevo le difese del cuore abbassate. Mi raccontò subito della sua Alaska, in pochi minuti seppi quasi tutto della grande passione per i ghiacci del Polo Nord. Quella sera di fine settembre, quando a Ponza i colori della notte sono limpidi e lunati, i suoi vispi occhi neri s'incontrarono con i miei celesti pieni di pianto. Ora che l'ho perso per sempre, sono felice di essere stata la """"major sponsor"""" del sogno più grande della sua vita mai realizzato fino ad allora, la """"Iditarod"""" in Alaska, la più importante corsa del mondo con i cani da slitta e di averlo amato incondizionatamente""""." -
L' isola delle sirene
Una galleria, semplicemente la galleria che porta alla spiaggia di Chiaia di Luna; un grottone come dicono gli isolani, 'U ruttone 'i Chiaj'i Luna; perfino loro hanno paura a percorrerlo di notte. Raccontano la storia della chioccia seguita da pulcini pigolanti, la voccola, che li chiamerebbe e li costringerebbe a voltarsi e a tornare al paese di corsa, terrorizzati; solo l'eroe capace di non voltarsi, di arrivare fino in fondo, troverebbe sulla spiaggia la sua ricompensa. Io quest'isola ho dovuto aggredirla con canini aguzzi, strapparne lacerti e triturarli, triturarli, triturarli... -
Il compagno di viaggio
Entrambi improvvisamente compresero di non essere altro che pedine, necessarie al consolidamento di norme non scritte, raccolte in un codice d'onore intransigente e severo. -
L' ultima spiaggia di Abofoo
In natura, solo chi ha radici ben piantate sul terreno contrasta l'enorme forza con la mpropria rigidità e questo è il comportamento di un grosso e legnoso albero. Le piante che non hanno un robusto fusto, sopravvivono non sfidando la forza dell'acqua, bensì piegandosi al suo passaggio. -
Balcoimento
Un viaggio a spallate tra la sensibilità, la delicatezza, la solitudine e la rabbia. Sentimenti che si sprigionano quando una storia d'amore finisce e si è abbandonati nel bel mezzo del vortice di un ballo a due, restando così da soli a piroettare con quell'emozione che si è trasformata in un mostro che ha convertito la felicità in dolore. Quando si continua a vivere nel ricordo dell'ex e cala il buio, si spera che compaia presto un Angelo che ci riporti di nuovo la luce, la speranza. Del resto che cos'è l'Amore se non una promessa di felicità? Non riuscendo a trovare un termine, una parola per riassumere e raccontare questa surreal-commedia che le storie d'amore a volte possono generare, è nata l'esigenza di coniare un nuovo termine, un acronimo: ""Balcoimento"""", ovvero, """"ballo con il mio sentimento."" -
Il fiore della crisi? Il crisantemo. 1200 battute, «afuorismi», satira politica nell'Italia da Berlusconi ai grillini
La raccolta, strutturata in undici capitoli, offre una visione ironica, a tratti amara, dell'Italia della crisi e dello spread, con 1200 battute numerate e organizzate attraverso sezioni a tema. -
Margherita e il principe
"Metto al collo e porto volentieri delle collane di conchiglie trovate negli anni e riunite da me, conchiglie senza valore che per me valgono più di tutti i diamanti del mondo. Le ho raccolte su una delle spiagge più belle al mondo, a mio parere, sull'isola di Ponza; ci arrivavamo da Formia con un vaporetto che faceva sognare, il Mergellina""""." -
Viaggio di ritorno (sui binari dell'anima)
Una donna: una parte di vita che si srotola nel rumore di una stazione e di un ricordo. I colori del paesaggio siciliano accendono il viaggio della mente, in bilico tra bisogno e desiderio, dolore e amore, nostalgia e libertà. L'intreccio di prosa e versi racconta, dentro un tormento, i primi passi di un cammino alla ricerca di una salvifica armonia con se stessi e con il mondo, verso una libertà che sembra inespugnabile. La vita all'indietro, come autoguarigione dell'anima. Nulla accade per caso... Gli occhi riflessi da un finestrino, tra luci abbaglianti e oscurità improvvise, scavano nella profondità di una solitudine antica, ne indagano gli spigoli e le imperfezioni, le bugie e le paure. Il ritorno a casa è consapevolezza di possibilità nuove, alla riscoperta di un dolore a cui dare senso, un dolore da perdonare. -
Un silenzio pieno di rumori
"In paese si parlava di Mussolini che aveva bisogno di braccia forti da mandare in Spagna a dare una mano all'amico Franco, e la famiglia del giovane avrebbe ricevuto un aiuto per tutto il periodo che fosse rimasto al fronte. Papà Aldino che non conosceva niente della guerra e neanche di Mussolini, appreso di quel sostegno, decise su due piedi di far arruolare Alberigo a sua insaputa.""""" -
Eden e il mare
"Fare a pugni con la vita, fare a pugni con gli affetti. Fare a pugni con l'amore e con se stessa, così Eden affronta la vita! Eden nega la sua femminilità, scegliendo un corpo da uomo per rinnegare sua madre, bella e debole, remissiva ed incapace di lottare; rinnega i legami familiari rifiutando il padre, che le ha lasciate; si ribella alle attenzioni della sorella perché è perfetta; bella, buona, brava! Nega se stessa come donna, si rasa i capelli, si infligge tatuaggi, sceglie la brutalità di approccio quando si rivolge agli altri. I sentimenti la feriscono, le provocano dolore ed allora sceglie di vivere senza sentimenti, negandoli. Rifugge il contatto fisico; difende il suo spazio vitale ritraendosi; il suo spazio fisico viene violato anche solo da una carezza, un tentativo di contatto. Dura, violenta, rifiuta l'amore per non essere più abbandonata; si allontana per non provare dolore. Soffre per non dover soffrire!"""" (Dalla Prefazione di Maria de Marco)" -
Il contratto
"Era arrivato il momento, pensò, il momento di fare il salto. Perché non passare da una vita noiosa e sans souci ad una vita piena di impegni e di obiettivi? Perché continuare a vagare nel vuoto come un asteroide nello spazio, quando invece avrebbe potuto smettere di vagare per le strade della perdizione, deviare la sua traiettoria e puntare dritto dritto su un astro? Perché, per esempio, non fare un contratto, un contratto con la sua vita, scritto e firmato da lui medesimo, un contratto che l'avrebbe coinvolto, dall'oggi al domani, in un vortice di vincoli e di avventure? E, lì per lì, Max, Max Barnes, iniziò a escogitare un piano: il piano della sua vita""""."