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Due voci
Un anno ""terribile"""", come una cascata di pece"""" può capitare, ma l'importante è uscirne, trovando nuovi obiettivi anche quando tutto sembra andare storto. Graziano e Rosa Maria, due voci, due destini che si incontrano attraverso la musica. Età di lettura: da 11 anni."" -
Il gioco dei sentimenti
Il viaggio onirico descritto nel romanzo funge da terapia di autoanalisi ipnotica, con cui si vuole scoprire l'essenza dell'interiorità. Fatti e personaggi sono puramente immaginari, riconducibili non solo alla realtà di tutti i giorni, ma anche e soprattutto a un sogno che accompagnava nel tempo l'autrice, ""quasi un filo avvolgente, che a volte si allontanava, ma ritornava subito dopo per proseguire insieme sulla via indefinibile del racconto."""" Irene, la protagonista del romanzo, sogna e questo sogno la porta, attraverso un viaggio onirico, a scoprire l'essenza di sé. l compimento del viaggio, attraverso il sogno raccontato in questo romanzo d'amore, la protagonista Irene si risveglia e capisce che la felicità è dentro noi stessi, se solo imparassimo a controllare e a guardare con benevolenza i nostri dubbi, i nostri conflitti interiori e tutto ciò che riguarda la parte più oscura e inesplorata della nostra interiorità, dando loro una dimensione più umana e, per così dire, relativa."" -
La Bibbia. Testo di fede e modello letterario
Il volume raccoglie gli interventi proposti al convegno ""La Bibbia: testo di fede e modello letterario"""", tenutosi a Senigallia (AN) il 5 ottobre del 2007. Poiché troppo spesso chi si accosta ai cosiddetti """"testi sacri"""" si pone in una prospettiva ermeneutica approssimativa, superficiale, a volte arbitraria, la prima ragione dell'opera è quella di tornare alle radici storiche del testo biblico e approfondire il suo reale messaggio, per leggerlo nel contesto in cui è stato diffuso e tramandato. Un'occasione pubblica di confronto su questo tema era quindi necessaria. La Bibbia è un testo religioso, è il punto di riferimento di una comunità. Ma è anche un'opera letteraria, che è stata tramandata e si è modificata nel tempo, che, come tutti i testi antichi, ha subito delle vicissitudini storiche particolari, e che va letta in un preciso contesto sociale e culturale. Dalla consapevolezza che, per tutti questi motivi, la Bibbia può essere considerata patrimonio culturale di ciascuno, nasce questo volume, che mette insieme l'aspetto religioso con quello letterario."" -
Spetta che te conto... 'na indecensa
Questo testo completa la trilogia con cui Dante Callegari racconta la lingua popolana della Marca Gioiosa. Nel raccontarti questo dialetto l'autore ha preso in considerazione tre aspetti: le radici, il chiacchierare nella quotidianità ed i doppi sensi. Proprio per far risaltare questi tre momenti ha diviso l'opera in tre libri che, pur avendo una continuità tra loro, raccontano specificatamente uno o l.altro di questi aspetti. Non a caso i tre libri hanno una parte del titolo in comune: Spètta che te cònto. Il primo libro - ""La Vòja màta"""" - ti introduce nella realtà sociale in cui il dialetto ha radici, mentre il secondo libro - """"Passaparòea"""" - ti racconta il """"ciaccolare"""" nel dialetto calato nella quotidianità, spesso fatto di quel """"sentito dire"""" che ingigantisce le cose fino a trasformarle del tutto. Questo terzo libro - """"Na indecènsa"""" - affronta in particolare i doppi sensi tipici del pensare e del parlare della cultura contadina."" -
Specchi del sacro. Forme del simbolismo nelle regioni
È sufficiente fermarsi a riflettere appena un poco, per rendersi conto con chiarezza di quale e quanta importanza il simbolo - in tutta la vastissima gamma di espressioni e di applicazioni - ha rivestito, e continua a rivestire nell'esistenza, nel pensiero, nel linguaggio, nell'arte della comunità umana. Fra i molteplici ambiti in cui può rilevarsi un significativo ruolo del simbolo, una posizione del tutto particolare è tenuta dalle concezioni, dai rituali, dai comportamenti attinenti alla sfera del sacro e della religione. E qualunque sia la teoria che a proposito del simbolo si possa formulare, è tuttavia evidente che si debba in ogni caso affermare la preminenza del contenuto sul segno, la maggior importanza del significato sul significante. Ma per arrivare al significato - senza cui il significante non avrebbe ragione di essere - il simbolo deve essere infranto, spezzato, penetrato e conosciuto in profondità... -
Storie di paese
I personaggi di questi racconti sono vissuti nella campagna e nel borgo, poche case attorno all'antica pieve. Sono scomparsi dalle strade della vita e del paese, ma sono ben vivi nella mente e nelle pieghe dell'anima dell'autrice. Sono frammenti di un tempo lontano, dentro i quali prendono forma uomini e donne che catturano la nostra umana simpatia, stimolata da un racconto serrato ed emozionale. -
Le fonti della filosofia greca. Come si apprende a filosofare: i presocratici
Con questo volume ci proponiamo due scopi: primo, non offrire un sapere già confezionato e pronto da digerire, ma far parlare le fonti con il loro linguaggio semplice e più comprensibile del nostro; secondo, creare una nuova classe di studenti che si abituino, sin da giovanissimi, guidati opportunamente da queste pagine e dai loro insegnanti, a costruire essi stessi, sul materiale offerto, il loro sapere. I contenuti delle fonti spaziano dalle teorie astronomiche a quelle biologiche-sessuali (tra cui quelle sulla procreazione), da quelle musicali a quelle dietetiche, da quelle sulla felicità a quelle sul destino dell'uomo, sulla libertà e sulla necessità e così via. Si tenga nella dovuta considerazione l'interessante e sempre attuale affermazione del sapientissimo Democrito, secondo il quale «l'interesse dello stato deve collocarsi al di sopra di tutti gli altri, se si vuole che lo stato sia ben governato; e non si devono cercare tutti i pretesti per calpestare la giustizia, né tentare di soverchiare il bene comune». Queste fonti, come selezionate da noi, palpitano di viva attualità e fremono per la voglia di manifestarsi al più presto a quanti hanno a cuore non solo la conoscenza degli eterni valori della cultura filosofica, ma anche e soprattutto i sani principi e valori su cui si fonda ogni comunità umana, civile e democratica. -
Spètta che te cònto... Storie e tradissiòn venete contàe co' un fià de alegria, in un dialèt dea Marca Gioiosa
"Spètta che te cònto..."""" è una serie di racconti proposti in quattro libri, scritti per conservare la cultura, la parlata, le tradizioni ed i modi di dire di quella che fu la Civiltà contadina dell'entroterra Veneto nel XX secolo." -
L' età d'oro del viaggio in treno. Ediz. illustrata
Poivre d'Arvor è di quei viaggiatori che praticano il treno come si pratica una filosofia. Per disporre del tempo necessario, per vedere sfilare il mondo fuori dei finestrini... Per il lusso dei bei palazzi su ruote, per la poesia degli addii sui marciapiedi delle stazioni... L'epopea delle ferrovie d'antan ci viene narrata attraverso la storia delle undici linee più stravaganti, ancora attive oggi. Dal Toy Train di Darjeeling, che si inerpica sul tetto del mondo, ai vertiginosi treni delle Ande, senza dimenticare il Train bleu profumato di mimose, si passa da un paesaggio all'altro, da una cultura all'altra. Il tutto scoprendo le più folli avventure ferroviarie: dalla costruzione della linea Mombasa-Nairobi (1903) funestata dai leoni mangiatori di uomini, a quella del Far West (1869), costretta ad aprirsi un varco nelle Montagne Rocciose a colpi di dinamite. -
Inventario illustrato degli animali. Ediz. illustrata
Autrice specializzata nell'illustrazione medico-scientifica, Emmanuelle Tchoukriel riproduce gli elementi della natura con l'arte e la precisione degli esploratori naturalisti di qualche secolo fa. Per dare al giovane lettore un'idea dell'habitat in cui vivono le varie specie rappresentate, questo inventario classifica gli animali (100 in tutto) per aree geografiche. Età di lettura: da 6 anni. -
Stato e sottosviluppo. Il caso del Mezzogiorno italiano
Il sottosviluppo non è soltanto il ""non-ancora"""" sviluppo, così come voleva già l'ottimismo dei classici dell'economia politica che si prolunga ben addentro ai nostri giorni; ma non è neppure solo il prodotto dello sviluppo, secondo un modo statico, strutturalista, di leggerne la fisionomia, a torto ritenuta l'ultima parola del marxismo teorico su questo tema. Esso è una funzione dello sviluppo capitalistico: una sua funzione materiale e politica. Sviluppo è infatti quello del potere capitalistico sulla società nel suo insieme, del suo """"governo"""" della società, del suo stato. Questo il punto di vista generale a partire dal quale in questo libro sono esaminati gli aspetti decisivi della vicenda dell'intervento statale nel Mezzogiorno, tra gli anni '50-'60. Sia l'analisi degli aspetti istituzionali e della loro rilevanza per la forma complessiva dello stato, oggetto del saggio di Ferrari Bravo, sia l'esame del rapporto tra movimenti della forza-lavoro e sviluppo italiano, oggetto del saggio di Serafini, delineano un approccio che rompe radicalmente, anche sul piano metodologico, con l'esausta tradizione del pensiero meridionalista. A dispetto degli anni che lo separano dalla sua prima pubblicazione, questo lavoro resta uno strumento prezioso per leggere la vicenda della pianificazione italiana e una prova altissima del metodo di ricerca operaista."" -
Un rinascimento impossibile. Letteratura, politica e sessualità nell'opera di Francis Otto Matthiessen
Francis Otto Matthiessen è lo studioso che con il suo famoso ""Rinascimento americano"""" (1941) segnò lo spartiacque delle critica letteraria americana. Su questo testo si formò più di una generazione di studiosi, dalla fine della Seconda guerra mondiale agli anni Ottanta. Per almeno quarant'anni esso ha definito il canone della grande letteratura degli Stati Uniti, individuando in Emerson, Thoreau, Hawthorne, Melville e Whitman gli autori di quello che lo stesso Matthiessen definisce appunto """"rinascimento americano"""". La sua traduzione italiana, voluta da Pavese nel 1954, ebbe subito un'importanza fondamentale anche per la cultura italiana, come testimoniano la generazione dei Vittorini e dei Calvino. Il saggio di Corona si segnala, non solo per il rigore critico con il quale ricostruisce la vicenda umana e intellettuale dello studioso americano, ma anche per la sua capacità di intrecciarla con la storia americana di quegli anni: dall'epoca """"progressista"""" degli Anni Trenta di Roosevelt a quella di segno opposto della Guerra Fredda e degli inizi del maccartismo. Tale percorso, già di per sé drammatico, si intreccia con la dolorosa esperienza privata di un intellettuale omosessuale che, nel clima di quegli anni, nel 1950 decise si togliersi la vita."" -
Diari di guerra e di pace
I saggi qui raccolti esplorano alcuni diari romantici (di S.T. Coleridge, Dorothy Wordsworth, Mary Shelley, Eugénie de Guérin), altri diari scritti in tempo di guerra o di rivoluzione (tra cui quelli dell'americano Joseph LeConte, di Marina Cvetaeva e di Virginia Woolf), i taccuini dell'antropologo e quelli dello scrittore. Tradurre in parole un'esistenza quotidiana, una vita sfuggente e colorata o difficile e drammatica; mostrare il farsi stesso del pensiero e del sentimento nel loro evolversi e mutare, in situazioni di guerra e di pace: questo il senso dei testi qui esaminati. In essi e nel taccuino dell'antropologo domina necessariamente una riflessione sul tempo, sull'altro e su di sé. Se questo genere ibrido affascina ancora la critica è perché rivolge al lettore domande teoriche ed esistenziali alle quali non è mai semplice rispondere. ""Alle donne si addice piangere, agli uomini ricordare"""", affermava Tacito. C'è molto da obbiettare a questa osservazione: uomini e donne ricordano. Può accadere che ricordino cose completamente diverse, ma se hanno una mente d'artista tenteranno una resa della realtà che abbia un valore cognitivo e che sia fonte di inesauribile piacere estetico."" -
Cosa può un corpo? Lezioni su Spinoza
Deleuze ha avuto con Spinoza un rapporto appassionato. Gli ha dedicato pagine intense, dalle quali traspaiono la bellezza e le difficoltà che spesso hanno gli incontri inusuali, quelli che fanno intraprendere strade sconosciute e indicano modi nuovi di vedere le cose. Tutta l'opera di Deleuze è attraversata da una tensione febbrile, e spesso si viene spiazzati dagli scarti fulminei di un pensiero che si spinge sempre oltre. Quando Deleuze si occupa di Spinoza, questo effetto di disorientamento è ancora più forte. Quello che ci troviamo di fronte, infatti, non è più l'autore che siamo abituati a conoscere attraverso una lunga tradizione interpretativa. Un'intera costellazione concettuale, che pure ci orientava, salta, aprendoci nuovi e imprevedibili orizzonti. Il volume presenta le lezioni su Spinoza pronunciate da Deleuze all'Università di Vincennes tra il novembre del 1980 e il marzo del 1981. La riflessione critica sul filosofo olandese è stata sempre fondamentale nello sviluppo dell'opera di Deleuze, un riferimento costante che ne ha accompagnato e segnato l'intera produzione. Questi seminari ci offrono perciò l'opportunità di entrare nel laboratorio filosofico di Deleuze, di osservare in presa diretta come, attraverso il lavoro di smontaggio e rimontaggio compiuto sui principali concetti spinoziani, egli giunga progressivamente a codificare le categorie che hanno fatto del suo pensiero un ""unico"""" nel panorama filosofico contemporaneo."" -
Fine terra. Benjamin a Portbou
Agli inizi dell'autunno del 1940, il quarantottenne Walter Benjamin attraversa la sua ultima frontiera. Nel marzo del 1933, abbandonata una Berlino ormai avvolta da un'aria ""assai poco respirabile"""", raggiunge Parigi, trovandovi un temporaneo rifugio, che nel giugno del Quaranta dovrà però abbandonare in seguito all'occupazione tedesca. Sottoponendosi a uno sforzo che per lui, sofferente di cuore, sarebbe potuto risultare fatale, il 25 settembre varcò clandestinamente il confine franco-spagnolo, seguendo un estenuante itinerario tra le montagne pirenaiche. In serata, giunto a Portbou, piccolo villaggio catalano, poiché sprovvisto dei documenti necessari per lasciare la Francia, sarebbe dovuto essere immediatamente riaccompagnato al confine. Tuttavia, gli venne concesso di passare la notte in paese. Prese così alloggio in un albergo, ma di lì a qualche ora si tolse la vita. Sulla base di documenti ritrovati nei primi anni Novanta del Novecento e di nuove testimonianze, il libro indaga minuziosamente sulle ultime ore della vita di Walter Benjamin, sul suo decesso e sulla singolare vicenda della sepoltura, presentando evidenze documentali, congetture e dubbi ancora irrisolti. Ma esso vuole essere anche una guida per chi, avendo scelto di recarsi in quel villaggio sulla riva del Mediterraneo, intenda sostare dinnanzi a ciò che, oggi, ricorda l'ultimo passaggio dell'apolide in fuga dall'Europa in fiamme."" -
Offshore. Paradisi fiscali e sovranità criminale
I paradisi fiscali non sono un altrove della finanza, dove i capitali fuggono e i loro titolari evadono, come se questo esodo sfociasse in economie parallele che ci si ostina a presentare come marginali e anomale. Queste metafore non colgono la realtà dei paradisi fiscali, il loro essere organismi politici sovrani che si sviluppano offshore e concentrano la metà delle riserve mondiali di denaro. I fondi ammassati in questi luoghi non vanno più pensati come dei malloppi accumulati da finazieri rapaci e da imbroglioni della grande industria, né alla stregua degli avari che accumulano i soldi per poterli contemplare in segreto. Al contrario, questo denaro ""lavora"""", e senza nessun ostacolo, dal momento che è contabilizzato offshore. Con queste nuove sfere di potere crescono fortune sospette e ibridazioni ambigue i cui effetti si fanno sentire direttamente nei nostri Stati cosiddetti democratici. Non si tratta semplicemente di evasione fiscale. Ridurre il problema offshore a questo fenomeno significa anzi trascurare il modo in cui le fughe di capitale consentono il finanziamento di organizzazioni, società, attori, così come di strutture attraverso le quali è sempre più facile dominare gli Stati di diritto e gestire fuori dalla legge le loro politiche private. Frodare il fisco non significa solo ridurre i costi per aumentare le rendite; significa anche colpire le istituzioni pubbliche, e di conseguenza la stessa nozione di bene pubblico, per costruire offshore dei poli di decisione occulta."" -
Prospettiva Deleuze. Filosofia, arte o politica?
Per un testo che vuole essere introduttivo non è certo facile dare conto di un pensiero che, come quello di Deleuze, ha attraversato i campi e affrontato i problemi più diversi e apparentemente lontani. L'autore sceglie di misurarsi solo con alcuni dei molti temi di una trama di ricerche e di creazione di concetti tra le più ricche e straordinarie della filosofia contemporanea. L'intento espressamente dichiarato è quello di tracciare una mappa e fornire una ""prospettiva"""" attraverso le quali cogliere l'originalità e la complessità del percorso di pensiero di Deleuze. Ciò lo porta inevitabilmente a rinunciare a molte delle tematiche affrontate dal filosofo francese. Ma grazie a questa rinuncia viene tenuta a freno ogni semplificazione di un mondo filosofico tanto generoso e potente quanto """"modesto"""" e implacabile. Così, queste inevitabili lacune, come l'insieme del libro, valgono da pressante invito alla lettura diretta delle opere di Deleuze, di questo straordinario filosofo che è tanto più sovversivo quanto più è, come egli stesso orgogliosamente rivendicava, un """"filosofo molto classico"""". E lo è, un """"classico"""", proprio perché, come nessun altro, ha scompaginato, nella nostra epoca, e con la gioia di una gaia scienza atea e minoritaria, tanto la distribuzione degli esseri e dei concetti, quanto le prospettive etiche e politiche, facendoci vedere e sentire, con i suoi concetti, la miseria della forza del potere e quella della stupidità violenta del """"pensiero"""" maggioritario."" -
Piccolo atlante di storia medievale, 249-1492
Sullo sfondo cartografico costante dell'Europa e delle coste del Mediterraneo, trentotto sequenze a colori illustrano gli spostamenti dei popoli e le formazioni e le dissoluzioni di imperi, stati e regioni politiche dalla metà del III secolo dopo Cristo alla fine del XV. È uno strumento sintetico e di base per uno studio generale del Medioevo. Suggerisce una storia che segua il ritmo della vita umana e delle generazioni, e in ognuno di questi segmenti di tempo descrive gli avvenimenti e i mutamenti che si verificavano in ogni parte dello spazio europeo e mediterraneo. -
Storia e informatica. I database applicati ai documenti medievali
A partire dalla questione dei rapporti fra storia e informatica, e da una rassegna di alcune esperienze in questo campo, il libro suggerisce una nuova metodologia di indagine, con una attenzione specifica alla documentazione medievale. All'interno di questa è di particolare peso la produzione dei notai, sia per la sua immensa estensione quantitativa nel tardo Medioevo sia per le difficoltà che pone alla realizzazione di un trattamento informatico che, salvaguardando l'integrità del testo, consenta nondimeno la gestione di migliaia di unità documentarie e il loro pieno utilizzo per la ricerca storica. Vengono messe così in luce le potenzialità del rapporto tra storia e informatica e in particolare la correlazione fra i documenti medievali ed i database, mostrando come alcune nuove metodologie possano far ottenere risultati fino ad ora solamente auspicabili. -
Giudizio umano e giustizia divina. Una lettura storica della ""Commedia"" di Dante
Il libro spiega in maniera semplice cose che semplici non sono: la struttura sociale delle città, e di Firenze in particolare, nei secoli XIII e XIV, la dinamica e le ideologie della politica, le strutture familiari ordinarie, la memoria familiare e la questione delle aristocrazie, i livelli della cultura e l'evoluzione nell'uso delle lingue (latino e volgare) nella scrittura. Sono questioni ineludibili per chi voglia leggere Dante in un'ottica propriamente storica e sono affrontate qui con un inquadramento ""generazionale"""", cioè entro la generazione in cui visse Dante e con le opportune estensioni un poco indietro e un poco avanti nel tempo. Tutta in costante collegamento con i versi della """"Commedia"""", con i suoi personaggi, con i problemi e con le emozioni che il grande poema suscita.""