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Diario piccolo
È l'autrice che narra e ci racconta, attraverso lo sguardo disincantato di un bambino, la storia della sua infanzia. La scelta narrativa è quella di un vero e proprio diario; un diario piccolo in cui la voce narrante del bambino ci immerge nell'atmosfera serena della vita di una famiglia in cui l'amore si incarna in ogni più piccolo gesto. Non occorre parlarsi per capirsi, il colloquio si accende senza cercarlo e dà senso alle abitudini, come alla tragicità della vita. -
Lacerba 1915
Terza e ultima annata del periodico fondato a Firenze da Giovanni Papini e Ardengo Soffici. Le pubblicazioni si interruppero con l'entrata in guerra dell'Italia con un articolo (Abbiamo vinto!) di Papini. Ogni grande cultura è essenzialmente letteraria - presupposto del periodico - perché lo spirito letterario informa oggetti e interessi molto più vasti della letteratura. Con indici delle tre annate degli autori e delle materie e una galleria fotografica. -
Amerasia. Ascesa e declino del movimento comunista negli Stati Uniti
Due clamorosi processi, uno dei quali per spionaggio, l'ombra del maccartismo, intrighi finanziari legati alla caduta del Kuomintang di Chiang Kai-shek e di importanti interessi americani in Cina, hanno segnato la vita di Philip Jaffe e la storia del Partito Comunista negli Stati Uniti. Tra gli episodi di questa complessa vicenda uno dei più significativi è quello documentato dalla fotografia che illustra la nostra copertina: l'incontro tra una delegazione statunitense e Mao Tse-tung nello Yan'an nel 1937. Perché di ""quale"""" comunismo dovesse trattarsi fu uno dei problemi più dibattuti dagli intellettuali americani affascinati dal marxismo. La linea staliniana si contrapponeva a quella cinese, che appariva più legata a valori autenticamente popolari e più aperta al confronto con l'Occidente. La rivista Amerasia fu, di questa illusione, il testimone migliore. Animata da Philip Jaffe e finanziata dal """"millionaire communist"""" F. Vanderbilt Field, ebbe una vita tormentata, sotto gli occhi vigili dell'OSS e dell'FBI di Edgar Hoover come gli archivi parzialmente aperti oggi ci mostrano. Questo volume racconta una pagina importante ma poco nota di storia americana."" -
Atalanta nel labirinto di Mnemosine
Commento all'opera Atalanta Fugiens di Michael Maier, uno dei testi classici del pensiero rosacruciano. -
Michelangelo
Il Michelangelo di Adolfo Venturi ha una posizione particolare nella Storia non solo dell'Arte ma più in generale della cultura italiana. Si tratta infatti per scelta dell'autore ma ancor più del sensibile e intelligente editore, del tentativo di rendere se non 'popolare' almeno accessibili ai più i metodi di una disciplina che andava affermandosi ma che non era ancora giunta a generale coscienza. Solo all'inizio del Novecento, e proprio grazie ad Adolfo Venturi, s'inaugurò infatti in Italia l'insegnamento di Storia dell'Arte, e quando il Michelangelo uscì nei 'Profili' del Formìggini (1923-24) ferveva il dibattito sui rapporti tra la nuova disciplina e i profili accademici che la nomina del Venturi a Senatore del Regno (1924) rendeva più acuto. La fortuna della rivista ""L'Arte"""" (oltre al prestigio internazionale conseguito con decenni di insegnamento e centinaia di pubblicazioni scientifiche) ha consentito al Venturi, che la fondò e diresse fino alla morte, una notevole cassa di risonanza anche per la sua Scuola, che oltre a Pietro Toesca e a Lionello Venturi ha compreso personalità quali Roberto Longhi, Paolo D'Ancona, Anna Maria Brizio, Giulio Carlo Argan e Palma Bucarelli."" -
Umberto Boccioni dalle lettere e dai diari 1908-1916
Umberto Boccioni è probabilmente tra le personalità artistiche del Novecento meglio indagate; biografie e cataloghi sono numerosi, e molte tra le sue opere o particolari momenti della sua formazione (anzi: autoformazione) sono studiati in contributi che affollano le bibliografie. Eppure il fascino della sua personalità e la qualità della sua produzione artistica sono tali da stimolare inesausta ricerca. Da sempre hanno poi destato curiosità il suo rapporto con la figura della madre (soggetto-oggetto di molte opere) e con la misteriosa Ines, poi con la Principessa di Teano, l'amore degli ultimi mesi di vita. Vita stroncata nel pieno d'una possente creatività: disarcionato da un cavallo con un moto che tanto idealmente somiglia a quello della Città sale, una delle sue opere più note. Boccioni ha vissuto in pieno la straordinaria stagione dell'avanguardia di primo Novecento: la sua amicizia con Apollinaire, la sua - breve - conoscenza con Picasso, la sua amicizia con Ferruccio Busoni, le sue audaci prese di posizione sul cubismo. -
Le psicopatologie nella scrittura
Che rapporto c'è fra grafologia e psicopatologie? Si ""vede"""" la patologia nella scrittura? E il grafologo, se non può fare diagnosi, perché si occupa di questa materia? A queste domande prova a fornire una sintetica risposta questo studio con una trattazione che segue e integra due linee conduttrici: la tradizionale classificazione freudiana della psicopatologia, e quella contemporanea proposta dal DSM 5, strumento condiviso da tutti gli operatori del settore. Senza pretese manualistiche, questo studio è quindi diretto non solo ai grafologi ma anche a tutti quelli che si interessano alle manifestazioni del disagio psicologico, che lo possono usare come strumento di arricchimento e di completamento della propria specifica professionalità (psicologi, medici, insegnanti, studenti di scienze umane)."" -
L' agenda dell'utopia
L'utopia insegue la vita dell'uomo, come il sogno, le chimere. Questo immaginario 'non-luogo' è in realtà il più visitato, quello al quale la cultura letteraria, artistica e filosofica di ogni tempo e latitudine sembra aspirare. Luogo di pace e di equità, di giustizia sociale e di equilibrio tra istanze ed esigenze di ciascuno. 'Luogo' tuttavia non strettamente 'arcadico' perché immaginario frutto di un progetto sociale, e talvolta frutto di scelte operate da forme di democrazia diretta, appare guidato non di rado da una aristocrazia che si immagina (solo si immagina) illuminata. Frutto di un sapere che discute le conseguenze degli sviluppi di aspettative che la natura umana tende a disilludere, il 'paesaggio' dell'utopia è di meraviglie e di disastri. Il volume, che si presenta anche come una agenda (non legata a un preciso anno solare e corredata in appendice da un 'Calendario perpetuo') offre testi esemplari, che si potrebbero dire di 'viaggio verso l'altrove': un altrove che non appartiene per forza a un ipotetico e lontano futuro ma anche a una condizione presente, il più delle volte celata ai nostri occhi. -
L' eco di Hermes. Scritti sul simbolismo esoterico. Nuova ediz.
Joseph C. Rozen (New York 1940-Firenze 2015) allievo di Mircea Eliade a Chicago e di Robert Ellwood in California, autore del noto «Experience and the invisible» (London 1998, poi New York 2001), ha lasciato alla morte numerosi frammenti e interventi critici e di indirizzo, frutto della partecipazione a vari orientamenti esoterici e di una personale, inesausta ricerca. Questi testi, raccolti in Italia dove Rozen è vissuto e ha lavorato negli ultimi vent'anni di vita, vengono qui presentati per la prima volta (e ancor prima della annunciata edizione in lingua inglese). Rozen in queste pagine cerca di individuare alcuni principi e regole sui quali sia possibile convenire per una comune ricerca spirituale da parte di un uditorio stanco di divisioni nate spesso da contese profane. L'indice comprende capitoli su Natura e limiti della ricerca esoterica, sul Significato esoterico degli elementi e su quello delle Materie, con scritti su La tolleranza, La maestria, L'iniziazione, La quintessenza, lo Zolfo, Il significato simbolico della figura di Hermes, Libertà Eguaglianza e Fraternità nell'esperienza iniziatica, e su molti altri temi. -
Le dame vaganti. Storie di fate streghe maghi eresie. Con Fascicolo
Maghi e streghe, assieme a un corteo di fate, popolano il nostro immaginario. In realtà di queste figure sappiamo poco: compaiono nelle fiabe o in faticosi saggi scientifici, fanno dichiarazioni inattendibili sotto tortura, scrivono talvolta libri di difficile comprensione, illustrati con tavole belle quanto misteriose. Sembrano usare le nostre parole per parlare un'altra lingua. Etnologi, antropologi, ma anche storici e letterati hanno per molti versi analizzate queste presenze nella nostra tradizione culturale, in particolare discutendo sul loro rapporto con tre grandi riferimenti costituiti dalla magia, dalla religione e dalla scienza. Si può supporre che questo rapporto sia avvenuto in momenti successivi nella storia della nostra civiltà (in senso diciamo evolutivo) o invece ritenere che sia stato continuo, per tre aspetti da sempre presenti e coesistenti. Elena Castelvincenti, profonda conoscitrice della materia, offre una lettura non sistematica, ma storicamente sempre rigorosa, del rapporto tra queste figure, in particolare streghe e maghi, e la società che le ricercava e al contempo le condannava. Con un fascicolo di 16 tavole illustrate su cartoncino. -
Viaggio nell'utopia. Le più belle fantastiche e crudeli società mai immaginate
Come immaginiamo il nostro futuro? Immaginare una società diversa e migliore è una scommessa difficile cui le società ipotizzate dal pensiero utopico hanno dato risposte molto diverse e spesso deludenti. Vale la pena esaminarne alcune. Se il termine utopia (u-topos, cioè 'nessun luogo') fu coniato solo nel 1516 da Thomas More, le origini concettuali dell'ideale risalgono alla Grecia antica, in particolare alla discussione sulla possibilità e sulla realizzabilità della città giusta che si legge nella Repubblica di Platone, in passi che attireranno le critiche di Aristotele per il quale il modello platonico non solo non era possibile e nemmeno desiderabile. E fino ad oggi, si può dire, è proseguito il confronto tra la città ideale ipotizzabile come luogo delle libertà individuali e un riformismo egualitario. Da un lato ambientazioni immaginarie e isolate (per lo più infatti isole: Utopia per More, Trapobana per Campanella, Bensalem per Bacon) dall'altra con l'introduzione della variabile 'tempo', e quindi della dimensione storica, sviluppi che sfoceranno nel socialismo e in qualche caso anche in prefigurazioni totalitarie. -
Mo anam cara
In fondo è come viaggiare O come ritirarsi in un monastero medievale Pare servano le stesse cose Che servivano ai monaci: fede, speranza e carita'. Con questi versi si apre ""Mo anam cara"""", una serie di poesie che Arianna Romano ha scritto per il suo matrimonio. Abbiamo pensato che questi versi che vengono da un cuore pieno di amore non solo per il compagno, ma per tutta la vita che Lacirconda, possa essere viatico alle persone che ancora pensano che non possa esistere un futuro se non condiviso con la persona che ami."" -
Legame doppio
In via Cacciatori sorge un edificio antico, dove le luci si spengono per capriccio, le porte si chiudono da sole e i computer ricevono messaggi anche quando non sono collegati a Internet. Qui vive Catia, una ragazza in cerca di un equilibrio, una giovane che attraversa la vita frenetica del 2003 senza alcuna rotta apparente. Negli stessi ambienti ha giocato Francesco, un bambino che nel 1944 ha vissuto i terrori e le privazioni di una città in guerra. Due vite diverse, due mondi lontani. Eppure un ponte attraversa gli anni e unisce le vicende di Francesco e della sua famiglia ai timori di Catia e alle sue peripezie. E se un tempo in via Cacciatori la paura gridava con la voce degli allarmi aerei e uccideva con il fragore delle bombe, ora caccia silenziosa come un'ombra... micidiale come la follia. -
La casa del demone
Londra. Una serata come tante altre per Oliver Graham, fino a quando uno straniero si siede al suo tavolo, portando con sé un'offerta: trovare un manoscritto in una casa abbandonata, situata nel piccolo borgo di Beggars Crown. Un lavoro apparentemente semplice, nonostante chiunque l'abbia accettato sembri essere sparito nel nulla: ma centomila sterline non possono essere rifiutate in nessun caso. Non per Graham, che inizia a vedere la possibilità di ricominciare e di lasciarsi indietro i ricordi della sua vita passata. Ma proprio con il suo passato dovrà iniziare a fare i conti, una volta entrato nell'abitazione del misterioso studioso tedesco Haik Schmidil, dove forze sconosciute attendono soltanto di trovare una forma per concretizzarsi. Troppo tardi Graham capirà di essersi immischiato in una questione ben oltre le proprie capacità di comprensione, in cui è in gioco lo stesso equilibrio che permette alla razza umana di sopravvivere. E in questa partita a carte, le cui regole sembrano essere dettate da uno solo dei giocatori, è in ballo per Graham il premio più ambito: rimanere vivo. -
L'abbraccio delle ombre
Dabria è una città crudele, lussuosa, seducente e ipocrita. Non c'è posto che per la gente per bene tra le botteghe e le alte torri del Consiglio. Ma c'è un'altra Dabria, buia e sporca, fatta di prostitute e bambini di strada, tagliagole e brutti ceffi, dove si erge il palazzo della Corporazione dei Ladri; sono loro, le Ombre, i veri signori della città. È qui, in mezzo a ladri e mercenari, che Jath e Valpur si incontreranno. Ma non c'è spazio, in questo popolo sleale, per i buoni sentimenti e la sorte, da parte sua, di certo non aiuta. L'ambizione spinge un mago oltre le proprie capacità: evocare una divinità perversa non è mai una buona idea, soprattutto se si è convinti di poterla controllare. Finalmente libero dalla prigionia, il dio si impossessa del corpo del mago, dando inizio a un periodo di terrore: la sua influenza si estende su Dabria, sottraendole ricchezza e prestigio. A questo punto dovrebbe ergersi un paladino senza macchia e senza paura, pronto a riportare l'ordine con la sua spada scintillante. Ma le armature di coloro che si trovano a combattere non sono splendenti, le loro anime tutto fuorché pure. Mentre guerre e passioni minacciano di esplodere, saranno le Ombre la sola fonte di luce nella tenebra che si addensa. Non per onore, non per giustizia: solo per se stessi. Per quante volte un furfante dovrà comportarsi da eroe prima di convincersi di esserlo veramente? -
La lunga notte
Una ragazza come Francesca non dovrebbe desiderare altro che un fidanzato che le chieda di sposarlo, ma qualcosa dentro di lei è inquieto e cerca una strada diversa. È proprio questo che permette ad un affascinate ragazzo di farsi spazio nella sua vita: capelli castano scuro, occhi nocciola, carnagione molto chiara, forse un po' troppo. Come una brezza notturna, Tiziano giunge da lei con una proposta che non può essere rifiutata: diventare un vampiro e godere della vita immortale. Ogni notte Francesca impara cosa voglia dire essere un vampiro, tra il sangue caldo e le braccia del suo compagno. Ma una vita lunga significa anche molto tempo per farsi dei nemici, come sa bene Tiziano, e quando questi ritornano l'unica possibilità di salvezza è la fuga. Per spiegare alla sua compagna le radici dell'odio che spinge altri immortali a dargli la caccia, Tiziano racconta la sua storia, partendo dalla Sicilia del '700 e passando per Roma, Parigi e Praga, tra il passato e il presente, tra dolori, avventure, orrori ed erotismo. Ma i tempi cambiano, e con loro le persone ed i vampiri, seppur con lentezza; così, tre secoli di tenebre troveranno il loro epilogo in una sola, lunga notte. -
Le ali del drago caduto
Abbazia di Melk, valle del Wachau, Austria orientale. L'isolamento secolare dell'antico monastero benedettino è stato spezzato da un evento inatteso. Un miracolo. E sarà l'inizio della sventura. Quale ignoto potere infesta il vecchio pozzo, nel cuore dei boschi che cintano l'abbazia? L'oscuro e incompleto mosaico sotterraneo, che ritrae san Giorgio contro un orrendo drago Nero, è solo una meravigliosa opera d'arte o, piuttosto, il monito di un presagio terrificante? Leggende dimenticate prenderanno vita, portando alla luce uno sconcertante passato. -
Il sigillo della terra. I quattro sigili. Vol. 2
"Vedo la notte di Arhanien e vedo l'ovest corrusco di fuochi che risuona dei tamburi degli orchi, i miei figli. Sono stanchi, riuniti attorno a un fuoco, e si domandano che ne sarà di loro quando saranno sotto le mura di Alesia, la città che non ha mai subito una conquista. Sento il torpore delle loro anime, sento la paura dei loro cuori; il mio spirito è in subbuglio, i loro occhi sono pieni di domande. Anni or sono fu fatto un torto a uno di loro e i miei figli combattono ogni volta che un'ingiustizia non viene risanata, poiché la disgrazia che coglie un singolo rattrista ogni suo fratello. Questo vuol dire essere figli di Wakqatan, Dio della Guerra. Scendo tra loro, e sono vento caldo. Li abbraccio, lenisco le ferite e dono loro la tempra perduta nella marcia e negli scontri. La mia voce accarezza le loro menti, rinvigorisce i loro cuori. """"Figli miei, gioite. Io, Wakqatan, sono con voi. I Sigilli si sono schierati e domani la vostra furia sbreccerà le mura di Alesia. Voi reclamate la terra che vi fu rubata: che vengano i nemici, vedranno un'alba grandiosa, un'alba di sangue, fuoco e acciaio!""""""""." -
Zeferina
Stregoni con sai scuri e con maschere di teschi scendono dai monti. Bambini cresciuti nelle tombe preparano le loro trappole. Uomini dalla pelle bianca e capelli color del fuoco si aggirano per le foreste. La caccia ha inizio, fra sanguinose liturgie, corvi e tronchi cavi che sembrano madri nere, alla ricerca del profeta nascosto in un giovane Regno, l'occhio maledetto, colui che condurrà uomini e dèi nell'ultima battaglia. Ma stavolta è un neonato la leggenda, il figlio di una strega il cui nome, Zeferina, si sussurra fra gli alberi. Dal mito europeo e alpino della Caccia Selvaggia al Grande Pan, dalle anguane dei bestiari montani alle sibille, dalle leggende dei monacielli del Sud Italia agli orchi e le fate dei Tredici Comuni cimbri, dai nani delle favole tirolesi alla reinterpretazione dei miti mediterranei di fauni, ciclopi e minotauri. In un Regno d'Italia oscuro e nevoso, in una terra di confine fra Storia e Mito, fra briganti, sealagan laute, Libri del Comando e janare, una rivisitazione in chiave dark, mythic-fiction delle superstizioni, delle leggende e delle creature fantastiche di tutta la penisola. -
Goetia
Nell'Italia futura sono nati nuovi miti. Uno di questi parla di uno strano sciamanesimo sviluppatosi nel corso degli anni, dopo una guerra che ha ridotto i territori conosciuti in cumuli di macerie, quartieri in rovina e palazzi sventrati. Entità vengono risvegliate nei villaggi di lamiere e rottami tramite sacrifici di sangue e simboli tracciati sul terreno, ma anche per mezzo di parole rinchiuse in vecchi dispositivi elettronici ancora funzionanti, come computer portatili ed ebook reader: i grimori del nuovo tempo. In ciò che rimane di una provincia si muove Cleffi, milite della Scuola del Mattino, giovane violento e con un lungo addestramento alle spalle. Per lui, abituato alle risse nei dormitori e ai combattimenti nelle arene, è giunto il momento di entrare nelle pattuglie. Con un casco e una pistola, Cleffi corre attraverso ciò che resta delle periferie a stanare rivoltosi, ma comincia a notare alcune scritte sui muri e strani vagabondi che, su vesti di fortuna, indossano pelli di bestie e amuleti in plastica e ossa. E d'un tratto si ritrova a chiedersi perché, in quel mondo ormai morto, la goetia sia da alcuni considerata l'ultima soluzione rimasta.