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La via Medicea. Da Prato a Fucecchio tra storia, arte e natura
La guida suggerisce al visitatore una fra le modalità migliori per conoscere la zona del Montalbano, ovvero quella di attraversarla in modo lento e in armonia con l'ambiente, scoprendo l'impronta umanistica lasciata dalla famiglia Medici con le Cascine Medicee di Prato, le Ville Medicee - inserite nel Patrimonio Unesco - di Poggio a Caiano, di Artimino, di Quarrata e di Cerreto Guidi, i numerosi musei, il Barco Mediceo di Bonistallo e quello Reale, e percorrendo il territorio di Vinci, che ha dato i natali al genio di Leonardo, e quello di Fucecchio, crocevia anche di altri cammini, dalla Via Francigena alla Romea Strata. -
Piombo a un palo
Riuniti nel Villaggio, amici di tutte le regioni d'Italia si misurano così non solo con la bravura - e con la fortuna! - a carte, ma più in generale con quel grande gioco dal quale spesso non si esce né vinti né vincitori: un gioco che si chiama vita. -
La tavolozza di Leonardo. Il genio di Vinci e l'antico Marchesato di Saluzzo
Dal 1511, per preparare e per mescolare i colori che servirono a dipingere i suoi capolavori, Leonardo da Vinci utilizzò una tavolozza di pietra bianca proveniente dai monti del Marchesato di Saluzzo. Quali rapporti ebbe con l’antico Stato e le sue principali personalità politiche e culturali? Perché fu un misterioso giureconsulto e mecenate saluzzese a salvarlo diplomaticamente e finanziariamente da un’intricata controversia sorta con la Repubblica fiorentina di Pier Soderini dopo il fallito tentativo di realizzazione del grande dipinto della Battaglia di Anghiari? È possibile che in un viaggio segreto avesse studiato le modalità realizzative del Buco di Viso, il primo traforo delle Alpi, fatto scavare dal Marchese Ludovico II ai piedi del Monviso? Perché una delle prime copie cinquecentesche dell’Ultima Cena fu fatta realizzare a Revello proprio nell’anno della morte del Genio? In una statua realizzata da uno scultore lombardo nel Saluzzese nei primi anni del Cinquecento si cela un ritratto di Leonardo da Vinci? Partendo dall’analisi di un manoscritto conservato all’Institut de France di Parigi, in cui Leonardo citò Saluzzo, il Monviso, la Certosa, il Mombracco, l’amico scultore Benedetto Briosco e la pietra da utilizzare come tavolozza, l’autore ci accompagna in un viaggio attraverso luoghi e opere d’arte dell’antico Marchesato. -
Legionari del Duce in Spagna. Tra storia e memoria. 1936-1945
Spinti dall'ideologia e dalla miseria, migliaia di volontari fascisti partirono alla volta della Spagna per partecipare alla guerra civile. Le loro storie sono raccontate dalla memorialistica di regime, che con i suoi stereotipi ha alimentato una narrazione codificata della campagna militare. Ma sono raccontate anche dalle centinaia di lettere che italiane e italiani di ogni età scrissero a Francisco Franco per manifestare entusiasmo o, più spesso, per chiedere aiuto economico. Molti non tornarono dal fronte, interrati in uno dei tanti cimiteri italiani che era possibile incontrare in tutto il territorio spagnolo e che oggi sono in gran parte scomparsi. -
L' Annunciazione di Alvaro Pires Da Evora. Lascito di Franco Buiton alla Galleria nazionale dell'Umbria. Ediz. illustrata
L'arcangelo Gabriele ha appena raccolto il volo. Piegate sul dorso le ali dalle piume rosso arancio, il messaggero divino si genuflette. Non reca con sé alcun attributo, né giglio né baculus viatorius, con la sola eccezione del diadema al vertice dell'elegante viluppo dell'acconciatura. Le braccia sono incrociate sul petto, la mano destra compie un gesto contenuto indirizzato alla Vergine, l'altra è infilata appena sotto l'ascella e afferra un lembo della veste. Maria pare non distogliere gli occhi dal piccolo libro di orazioni adagiato sopra le ginocchia, sulle cui carte squadernate si legge la ""risposta"""" all'annuncio di Gabriele: Ecce ancilla Domini. Avvolta nel suo manto azzurro, siede su una panca, disposta in tralice a suggerire la profondità dello spazio, che richiama invece nella tinta il rosa del paludamento angelico. Le due tavole, rese note da K. Steinweg nel 1959 e datate agli esordi degli anni Venti del XV secolo, costituiscono gli exempla pienamente riconoscibili del linguaggio di Álvaro Pires da Évora, un pittore capace - sono parole di A. De Marchi - di una «sintesi originale e inconfondibile», frutto di una «esecuzione sempre meticolosa nell'intrecciare attentamente le pennellate, con un gusto per la finitezza e l'evidenza grafica». Attestate nel Pio Istituto dei Buonomini di San Michele in Volterra fino al 1935, le tavolette dell'Annunciazione, considerata la forte presenza di Pires sul territorio, furono realizzate per la stessa città: per certo terminazioni apicali di un polittico, si possono plausibilmente ricondurre a una delle tre pale volterrane del pittore portoghese."" -
Poesia ultima di amore e malattia. 1992-1995. Testo in lingua gallega a fronte
"Lois Pereiro è stato un poeta di lingua galega, traduttore, sceneggiatore, animatore di riviste e circoli letterari. Vera icona della controcultura galega e iberica a cavallo fra gli anni '80 e '90, è scomparso prematuramente nel 1996 a soli 38 anni. Nella luce livida e piena dei suoi ultimi mesi di vita raccolse e compose il suo testamento letterario: 'Poesía última de amor e enfermidade', opera in cui 'la malattia si ridefinisce poeticamente lungo il confine selvaggio della vita'. Viscerale, contaminato, autentico, 'è uno di quei libri che giustificano la bocca della letteratura, che fanno parte della comune presenza universale'"""" (Manuel Rivas)." -
Figure del corpo nel mondo antico
Nel mondo antico le immagini e la realtà che esse raffigurano sono il risultato di una costruzione. In Grecia i luoghi dell'aggregazione sociale costituiscono lo sfondo su cui si muove una comunità concettuale di esseri viventi ed effigi di dèi, eroi, antenati. Queste non sono meno concrete degli individui in carne e ossa e formano una comunità saldando passato e presente, attualizzando significati, ruoli, destini. Fra idealizzazione e realismo, la rappresentazione del corpo istituisce una metafora in cui parte della società antica si mette in scena affermandosi come classe elitaria. Oltre la costruzione del corpo come discorso sociale idealizzato, questi saggi ampliano lo sguardo a Oriente, alla Persia o al passato dell'Anatolia ittita e della Creta palaziale; rivolgono l'attenzione a forme problematiche della rappresentazione virile, come nel teatro o nell'etica aristotelica ed epicurea; fanno emergere figure del corpo vulnerabile e osceno che connotano negativamente le classi inferiori, le donne, gli stranieri. Archeologi e storici approfondiscono la riflessione su un tema che esercita fascino attraverso i secoli e mostra la complessità di mondi culturali articolati e fecondi. -
Lo sguardo liberato. Donne nel cinema del terzo millennio
Grazie ai nuovi (e ancora limitati) spazi ottenuti dalle donne ai vari livelli della produzione cinematografica, il terzo millennio si è aperto ai contributi femminili nella regia, nella sceneggiatura, nella scenografia e nel montaggio, con un conseguente mutamento di sensibilità e di sguardo. Con questo lavoro si è cercato di fare una ricognizione dell'immagine femminile nei film approdati in Italia nei primi tre lustri del nuovo secolo, prestando particolare attenzione a un cinema di idee e di lettura sociale quasi sempre sostanziato dal contributo creativo delle donne. Al lettore si offre dunque una panoramica selettiva di 190 schede di film precedute da un cospicuo saggio introduttivo, che organizza la materia intorno al ruolo della donna nella storia, nelle varie culture e nella dimensione privata e sociale. Se è vero che il cinema continua a riprodurre, pur nella diffusa mascolinizzazione del femminile, modelli ""oggettuali"""" patinati, è altrettanto vero che nel terzo millennio la rappresentazione della donna ha spezzato alcune catene e aperto gli occhi sul mondo. Lo sguardo, insomma, si è liberato."" -
Cieli in contraddizione. Giovanni Battista Riccioli e il terzo sistema del mondo
Nell'età moderna Giovanni Battista Riccioli (1598-1671) ha fatto parlare spesso di sé. Lo menzionano Hevelius e Huygens, è nota la sua collaborazione con Francesco Maria Grimaldi, è fitta la sua corrispondenza con Rocca, Kircher e Cassini. Eppure, nel corso del XIX e del XX secolo, assistiamo all'oblio di Riccioli: a dispetto delle discussioni sui concetti di progresso e di metodo scientifico, di theory-ladenness e di conoscenza tacita, la filosofia e la storia della scienza, nel moltiplicarsi delle questioni epistemologiche e nella ricognizione di innumerevoli case studies, hanno perso le tracce di questo astronomo. Riccioli corregge Kepler, è polemico con Copernico, critico di Tolomeo, convinto sostenitore dell'importanza dei dati empirici e delle prove fisiche. È teologo di vaglia, talora in contrasto con la sua Istituzione, fautore dell'universo finito e della necessità di una causa prima. Questo libro restituisce alla storia della scienza un pensatore dimenticato. E ci consegna un passepartout per indagare l'altra Rivoluzione scientifica: quella degli scienziati perplessi, poco amati e competenti, armati di argomenti calzanti e meritevoli di nuova considerazione. -
Holden & company. Peripezie di letteratura americana da J. D. Salinger a Kent Haruf
La letteratura intrattiene, sostiene Michael Chabon. Insegna che non è mai troppo tardi, secondo Kent Haruf. Allontana la paura della morte nel momento stesso in cui ci lascia avvicinare abbastanza da accarezzarla, nelle parole di Stephen King. Cerca di contrastare, si augura Salinger, solitudine e smarrimento. Ogni nuova storia genera una nuova risposta, che a sua volta sembra riproporre la domanda: davvero serve a questo, la letteratura? E così via, nell'eterno ritorno del racconto. Per anni, dalle pagine digitali del suo blog Holden & Company, Luca Pantarotto ha raccontato le peripezie della letteratura americana contemporanea, dei suoi protagonisti e dei suoi critici, delle sue polemiche e della sua ricezione in Italia, riscuotendo un grande successo grazie a uno stile personalissimo e irriverente, acuto, appassionato. Questo libro raccoglie una selezione di quei testi - rivisti, ampliati e arricchiti da inediti - per offrire al lettore uno sguardo trasversale sul mito del grande romanzo americano, sui libri consigliati per un primo approccio all'opera di Philip Roth, sui famigerati tweet di Bret Easton Ellis e sulle tante imprevedibili strade che attraversano gli USA e che possono condurre nel folle Drive-in di Joe Lansdale ma anche negli oscuri retrobottega della letteratura. O in cucina, a mettere sul fuoco il bollitore insieme a John Updike o a pelare patate con Truman Capote. -
Un Teseo per la nuova Germania. Hegel e «Il principe»
«La Germania non è più uno stato»: così si apre la «Costituzione della Germania», nella quale Hegel prende atto della crisi irreversibile dell'Impero tedesco, collassato sotto i colpi delle armate napoleoniche, e al contempo si sforza di individuare una via per riorganizzare la Germania in una struttura statale unitaria, invocando l'avvento di un Teseo capace di portare coesione tra i «popoli dispersi». In tale contesto, «Il Principe» di Machiavelli svolge una funzione teorica fondamentale, che è scopo di queste pagine ricostruire e analizzare, così da gettare nuova luce su una fase decisiva della riflessione politica hegeliana e su un momento cruciale della fortuna del Segretario fiorentino in età moderna. -
«The common darkness where the dreams abide». Perspectives on Irish gothic and beyond
Il volume offre varie riflessioni sulle declinazioni multiformi e ibride che il gotico presenta nella tradizione letteraria irlandese. I 17 saggi qui proposti coprono un esteso arco temporale, a partire dalla pubblicazione di ""Melmoth the Wanderer"""" (1820) fino alla fine del ventesimo secolo, esplorando un vasto orizzonte tematico attraverso diversi approcci teorici e metodologici. Il focus condiviso è sulla fiction in prosa, con incursioni nella poesia, nel dramma e nelle arti."" -
Efemeridi. Storie, amori e ossessioni di 27 grandi scrittori
Ventisette racconti, nati da una rubrica dell'Huffington Post e dal format teatrale Magical Afternoon, scrutano nella vita e nel cuore di altrettanti scrittori moderni, in un istante preciso di un giorno qualsiasi delle loro esistenze. Hemingway circondato dai fantasmi delle sue cento donne, Mishima pensieroso sulle rive del mar Ionio, Kafka che disegna mani spezzate nel sanatorio dei monti Tatra, Jane Austen mentre osserva le colline del Surrey dall'interno di una carrozza: autori che diventano personaggi, amori e ossessioni che diventano letteratura nel gioco di specchi fra arte e vita. Incontri apparentemente casuali ma, a ben vedere, determinati da rotte di significati stellari, da sincronicità che mostrano la misteriosa morfologia di un destino. -
Seminario sulla nostalgia
Sulla soglia della vita professionale e dell'esistenza, un luminare della psichiatria ricompone i frammenti della memoria fra lacune, passioni, desideri e rimossi che affiorano, tenerezze e piccole meschinità, affanni e cure. La prosa di Roberto Tatarelli, geometrica ed elegante come la traiettoria di un colpo in top spin sui campi da tennis del Foro Italico, compone un affresco minimo della Roma borghese dagli anni '50 e '60 a oggi e, insieme, un piccolo trattato di nostalgia e inadeguatezza attorno al tipico uomo del secolo breve. Dalla dolorosa interdizione di Giorgio Bassani alle perizie di femminicidio, dalle guerriglie accademiche alla delicata dimensione privata della famiglia e delle amicizie, il protagonista di questo libro è uno ""Stoner del quartiere Parioli"""", che vive sul filo sottile che separa la parola dal silenzio, la memoria dall'oblio, il senso dal nulla."" -
Palazzo Brignole Durazzo alla Meridiana in Genova
Palazzo Brignole Durazzo alla Meridiana fa parte del Sistema dei Palazzi dei Rolli, l'efficace stratagemma per supplire alla mancanza di un luogo rappresentativo del potere della Repubblica genovese in occasione delle visite dei dignitari stranieri. Realizzato entro il 1628 e inserito nei ""rolli"""", in terza classe, soltanto nel 1664, Palazzo Brignole Durazzo vide l'intervento, intorno al 1700, di Gregorio e Lorenzo De Ferrari, che affrescarono le sale con la notevole quadreria e la collezione degli arazzi. Questo primo volume della collana su «Genova e i Palazzi dei Rolli» presenta il palazzo a partire da una nuova campagna fotografica e sulla scorta di importanti acquisizioni archivistiche e documentarie, proponendosi come una raffinata guida per il pubblico generalista e un utile strumento di ricerca per gli studiosi e gli addetti ai lavori."" -
Irlanda. Un romanzo incompiuto
Tutta l'Irlanda - terra di poesia, di santi e di saggi, come ricordava Joyce - è un magnifico invito alla lettura e alla vita. Enrico Terrinoni, che dell'autore di Ulysses e Finnegans Wake è spericolato traduttore, raccoglie in questo libro alcuni fra i suoi numerosi scritti e articoli dedicati all'Isola di Smeraldo. Dai poeti più celebrati come W.B. Yeats e Seamus Heaney, ai romanzieri più visionari e incendiari - Bram Stoker, Jonathan Swift, Oscar Wilde - fino ai contemporanei come Barry McCrea e Colum McCann. Ma parlare di letteratura irlandese vuol dire, inevitabilmente, parlare anche di politica, religione, utopie, in un intreccio di storie che attraversano scioperi e rivolte, radicalismi, l'indipendenza, i ruggiti turbocapitalistici della Tigre Celtica e le mille affascinanti e cruciali contraddizioni di un popolo. -
Donne e uomini d'Irlanda. Discorsi sulla rivoluzione
Michael D. Higgins, Presidente della Repubblica d'Irlanda dal 2011, rappresenta una luminosa eccezione nel panorama politico mondiale e una radicale alternativa alle tendenze neo-liberiste e neo-populiste che dominano il dibattito contemporaneo. In questi saggi, presentati in anteprima assoluta al pubblico italiano e internazionale, Higgins evoca alcuni snodi del '900 irlandese - il ruolo delle donne nell'insurrezione del 1916, l'Irish Citizen Army e il suo leader James Connolly, la figura di Eva Gore-Booth, le relazioni fra Irlanda e Cuba - e articola un discorso unitario e coerente riguardo la questione sociale, i diritti civili e l'emancipazione femminile, la pace e la cooperazione internazionale. Con la sensibilità del poeta, la memoria dello storico e la lungimiranza dello statista, Higgins si fa portavoce di una testimonianza esistenziale prima ancora che politica, per un'Europa chiamata a ripensare il futuro, l'identità, l'Altro da sé. -
Cosa resta
Raccolta di poesie. -
Luce figura paesaggio. Capolavori del Seicento in Umbria. Catalogo della mostra (Perugia, 10 novembre 2018-30 giugno 2019). Ediz. illustrata
L'Umbria, i suoi pittori e le sue committenze si mostrano partecipi di un secolo rivoluzionario per la cultura figurativa italiana, alla ricerca di nuove potenzialità espressive. Il catalogo della mostra a cura di Cristina Galassi (Perugia, novembre 2018 - giugno 2019) si articola attraverso un considerevole numero di dipinti, circa sessanta, rappresentativi delle varie correnti e tendenze che si affermano nel corso del XVII secolo: la cultura tardo manierista di Federico Barocci e Ventura Salimbeni convive con il filone classicista di Gian Domenico Cerrini e di Sassoferrato, con il naturalismo di matrice caravaggesca e guercinesca (nei dipinti dello Spadarino, di Orazio e Artemisia Gentileschi), con l'espressività barocca di Pietro da Cortona, Pietro Montanini e François Perrier. Una pluralità di accenti che riserverà delle sorprese in una regione famosa soprattutto per il suo patrimonio archeologico, per i suoi monumenti di epoca medievale e per il suo Rinascimento. -
Album Capitini. Ediz. illustrata
L’Album Capitini raccoglie fotografie e documenti in gran parte inediti e conservati presso l’Archivio di Stato di Perugia, nell’archivio della Fondazione Centro studi Aldo Capitini e presso la Biblioteca comunale San Matteo degli Armeni di Perugia. Immagini e parole per ricostruire la biografia intellettuale di Aldo Capitini e la complessa formazione della sua opera. A cura di Anna Alberti (Archivio di Stato di Perugia), Lanfranco Binni (Fondo Walter Binni), Gabriele De Veris (Biblioteca comunale San Matteo degli Armeni di Perugia) e Marco Pierini (Direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria).