Sfoglia il Catalogo ibs020
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 6601-6620 di 10000 Articoli:
-
Vizi e virtù di un calcio quotato
Essere tifoso e vivere i colori della propria squadra non significa essere ""sordi e ciechi"""" di fronte a realtà che, quotidianamente, sporcano quei colori e inquinano i nostri sogni sportivi. Il Club non è solo una squadra, una società, un business. Esso è prima di tutto passione, speranza di una vittoria, nella quale annulliamo le nostre delusioni e ne esaltiamo i successi che non sono dei giocatori o dei manager o del tecnico: no sono i nostri. Ma questo senso di appartenenza, o meglio di possesso di un sogno colorato, non deve distogliere lo sguardo da chi e da cosa quel sogno tenta di distruggere. Questo è il fil rouge del libro che ci conduce in un viaggio tra le tre realtà del Campionato italiano di Serie A che hanno cercato di coinvolgere i rispettivi appassionati nelle loro compagini azionarie, al di là e al di sopra di qualsiasi prospettiva di redditività dell'investimento. O meglio, un investimento si è fatto: nella passione sportiva! È attraverso i numeri che questo viaggio ci svela qualcosa, che forse non tutti conoscono, su tre realtà che sono anche la radiografia di un sistema calcio, profondamente malato, prima di tutto negli uomini che lo governano."" -
Umano, molto umano. Dalla dipendenza all'emancipazione dal sacro
La nozione religiosa di numinoso è un abile escamotage teologico che definisce il divino come ""completamente altro"""" rispetto a questo mondo, sottraendolo così a ogni indagine razionale, a ogni verifica empirica. Una ontologia del divino dimostra che siamo di fronte a una assurdità logica e a un'impossibilità esistenziale, a una proiezione della nostra mente (Feuerbach), a una costruzione illusoria del nostro desiderio (Freud), a un progetto umano fallito (Sartre)."" -
Frequenti improbabilità
«Ma tu cosa vuoi?». «Io? Niente! Sono venuto a farti compagnia, non cominciavi a soffrire di solitudine dopo quattro anni?». «Se devo dire il vero, stavo meglio prima, senza sapere cosa mi era successo». «Ma tu lo sapevi! Non potevi non saperlo: è successo a te!». «Va bene, allora stavo meglio senza ricordarmelo, ok?». «D'accordo, non ti arrabbiare». «Ti rifaccio la domanda: cosa vuoi?». «Ancora una volta non è la domanda giusta, Tony». «Perché sei qui?». «Qui dove?». «Qui!». -
La mia morte
Il momento peggiore è il risveglio. La prima cosa che pensi è: maledizione! Sono ancora vivo! È terribile acquisire nuovamente, ogni giorno, consapevolezza del tuo stato di prigioniero del tuo stesso corpo, sepolto nella tua propria viva carne, incatenato dalla tua malattia: il morbo di parkinson. Peggio ancora inchiodato a questa vita senza possibilità di fuga dalla crudeltà della confraternita dei sadici, indifferenti al fatto che essere sepolto vivo è senza dubbio la paura più estrema in cui possa incorrere un uomo. -
Papà Marilyn
In questa storia ci sono zombie, mostri primordiali, un fantasma, l'anticristo, i ratti del sottosuolo di Boston e un dio che resta inerte nell'angolo di una chiesa finché non decide di folgorarti e spaccarti in due. Per fortuna, o per sfortuna, sono tutti nella testa e nei disegni di Roy Cerri, un adolescente che cresce in una famiglia ferita mentre matura il sogno di un amore diverso da quello che si immaginava. Nel suo viaggio tra una forma e l'altra del desiderio, Roy scopre bisogno di essere amato e compreso per quello che è. Ogni tanto tra le pagine appare Marylin, che lo guarda sorridente da una foto e in qualche modo gli mostrerà la strada da percorrere per diventare ciò che vuole. -
Magic mushrooms. Ediz. italiana
"Lo stesso Lolli spiegava che all'interno erano presenti alcune blasfemie che non andavano assolutamente interpretate come irriverenti o oltraggiose. L'opera era già pronta all'inizio del 2018, così come erano pronti i preparativi per la pubblicazione. Poi, in agosto, successe l'irreparabile. Claudio se ne andò per sempre in un maledetto venerdì 17."""" (L'autore). Prefazione di Claudio Lolli." -
Bambine in guerra
"Bambine in guerra non è un libro di Storia ma è un libro di storie. È una raccolta di racconti di anziane signore che da bambine o ragazzine avevano vissuto la guerra e il fascismo. Presto non ci saranno più testimoni diretti, non ci sarà più nessuno a raccontare e proprio per questo motivo l'autrice ha voluto raccogliere queste storie, per non dimenticare e mantenere vivo il ricordo e accesa la memoria. Perché solo vicende di donne? Storici e storiografi sono sempre stati uomini, almeno fino a pochi anni fa, e di ragazzi e uomini si è scritto molto: soldati e partigiani hanno riempito le pagine di molti libri, le bambine no: le donne, le mamme, le mogli... La più aberrante in assoluto, diffusa e costante violazione dei diritti umani è la guerra, in tutte le sue forme. Cancellando il diritto di vivere, la guerra nega tutti i diritti umani. La maggiore sfida dei prossimi decenni consisterà nell'immaginare, progettare e implementare le condizioni che permettano di ridurre il ricorso alla forza e alla violenza di massa fino alla completa disapplicazione di questi metodi. La guerra, come le malattie letali, deve essere prevenuta e curata."""" (Gino Strada)" -
Torri, mele e gatti... per non dir del cane. La faticosa divulgazione della scienza
"In questo libro si tenterà di mostrare come la divulgazione scientifica è spesso fuorviante e a volte promette di spiegare qualcosa senza in realtà farlo. Per seguire questo proposito si mostrerà con vari esempi come per fare divulgazione possano essere utili aneddoti e storielle (fantastiche o meno), favole divertenti che al massimo si possono ritenere la cornice di un quadro, che ci avvia alla curiosità di cogliere ciò che c'è al suo interno. A tal fine è utile scoprire da dove si originano le storie che si racconteranno, senza alcuna pretesa di esaustività, come se si stesse parlando tra amici solo per discutere di ciò che c'è, senza alcun'altra pretesa. Storie poco note che umanizzano la scienza, esaltano gli uomini e denunciano gli arrivisti e i disonesti.""""" -
La ics
Storie dentro ad altre storie. Una di queste tiene però le fila di una narrazione che inizia nel 1940 e termina nel 1946: è il racconto di Giulia, una madrina di guerra, che scrive lettere ai soldati al fronte per alleviare il loro dolore e la nostalgia della patria. Nella loro corrispondenza emergono spaccati di vita quotidiana che rimandano a strategie politiche ben più grandi di loro. Il carteggio tra i due protagonisti è interrotto da tre racconti: La schedina, Le scarpe e Il cappotto ispirati a uomini realmente esistiti: Massimo Della Pergola, Attilio Corengia e Niccolò Azoti. -
Le parolacce di Dante Alighieri
Pensando al Centenario del '21, in quattordici brevi anzi brevissimi capitoli, si affronta apertamente il problema, qui colto in vari aspetti, di come Dante, accanto alle parole, non esiti ad usare parolacce come ""merda"""", """"puttana"""" e così via, che han precisa fonte nella Bibbia. Ma accanto a parolacce dell'Autore si aggiungon parolacce dei copisti: in un mix di parole e parolacce consiste insomma il vertice poetico della letteratura in lingua nostra, un Poema nel quale il sommo Dante si imbatte di continuo nel conflitto fra nobili, borghesi e proletari, che sorge per l'appunto al tempo suo. Legger Dante significa pertanto entrare in un mondo sconfinato: dall'inferno che è società corrotta in cui la parolaccia è dominante, su fin nel paradiso in cui Beatrice, che è donna in carne e ossa pur nel sogno, assegna in dono a Dante un'altra voce."" -
La mia storia suona il rock. Da Elvis ai DJ Set: suoni, musiche e canzoni tra mode e movimenti
Più di mezzo secolo di musica, dagli anni Sessanta a oggi, che s'intreccia inevitabilmente alla storia, che muta con il passare del tempo, delle mode, delle generazioni; ascoltata alla radio e su un giradischi, suonata durante un'occupazione, una manifestazione o all'interno di un palasport, copiata su una musicassetta o un CD-ROM, duplicata su un file, vista sul monitor di uno smartphone. Oltre che un percorso storico, questo libro vuole essere anche un omaggio alla musica, linguaggio universale che tutti sono in grado di comprendere. Prefazione di Carlo Massarini. -
Sono un cervello che parla
Sono un cervello che parla, possiedo un pensiero linguistico e una favella in grado di raccontare chi sono. Ho attraversato milioni di anni per raggiungere questo livello, all'inizio sapevo solo grugnire, fischiare e urlare. Cercavo la compagnia degli altri, perché mi dava sicurezza, seguivo le istruzioni genetiche perché, come tutti, sono un elaboratore di informazioni. Prima osservavo il mondo da un tunnel, il cibo e la riproduzione decidevano ogni cosa, la paura mi ha sempre ossessionato. Io ero i miei movimenti, i passi uno dietro l'altro, gli sguardi senza vedere, una vita senza sapere. Poi sono uscito dalla mia bolla eco-ambientale e la mente si è aperta. Perciò posso raccontarvi la mia storia. ""Questo libro di Luciano Peccarisi affronta in modo chiaro, aggiornato e competente un tema complesso... si tratta di un'opera scientifica, esaustiva e chiara, documentata e originale favorita da una sintesi argomentativa, sempre stimolante, il cui contributo conoscitivo non può che entusiasmare, sia il lettore specialista che quello mosso da curiosità conoscitiva"""" (Prof. Alessandro Salvini)."" -
Napule's power. Movimento Musicale Italiano
La storia parte nel '71 e arriva arriva fino ad oggi, in un percorso in cui i ricordi, le riflessioni, i riferimenti culturali, storici e politici vanno insieme alla storia musicale, alle canzoni, ai dischi, ai concerti. Insomma: questo libro racconta come un gruppo di musicisti straordinari ha creato un vero e proprio movimento. E come questo movimento, il Napule's Power, sia diventato e sia ancora oggi patrimonio non solo di Napoli, ma di tutta Italia. Era il 1971 quando per la prima volta Renato Marengo pensò di usare la definizione Napule's Power per aggregare e guidare la vita musicale partenopea. Erano gli anni del ""Black Power"""" e, proprio allora stava partendo una grande onda che, alla fine, ha coinvolto musicisti legati alla ricerca colta e popolare, artisti folk, autori dal curriculum internazionale, giovani appassionati di rock'n'roll e artisti visionari. Artisti che conoscevano le proprie radici, che avevano ben presente le loro tradizioni, ma con uno sguardo al futuro e una precisa volontà di cambiamento: artistico, personale, politico. Musicisti usciti dal conservatorio di San Pietro a MaJella o cresciuti all'università della strada..."" -
Ginnastica per vecchie megere e vecchi tromboni
Gli acciacchi ci sono, inevitabilmente, ma la ginnastica aiuta a conservare le articolazioni elastiche, le ossa forti e i muscoli tonici, mantiene in esercizio il cervello, perché è lui che dà ordini al corpo, alle mani, alle gambe, alle dita. Testo serio trattato e illustrato con ironia. -
Lettere dal fronte russo dell'alpino Attilio Sgarbossa
Dell'alpino Attilio Sgarbossa, dopo la partecipazione della Divisione Tridentina alla Campagna di Russia, non resta che la corrispondenza. Sono cartoline e lettere inviate ai famigliari dal fronte che, dopo la curata ricostruzione storiografica di Mario Santinello che ha riletto i diari di alcuni sopravvissuti, ci fanno conoscere "" la guerra vista dal basso, cioè da chi ne è l'artefice e, insieme, la subisce""""."" -
Cinquanta voci per la «Laudato si'». L'enciclica di papa Francesco sulla cura della casa comune
Il volume raccoglie gli interventi dell'iniziativa «50 voci per l'enciclica Laudato si'» promossa dall'ISSR ""Giovanni Paolo I"""" in occasione della Settimana Laudato si' (16-24 maggio 2020) con cui ha avuto inizio un anno speciale dedicato alla cura della casa comune, voluto da Papa Francesco (24 maggio 2020-24 maggio 2021). Diverse personalità del mondo ecclesiale, rappresentanti di altre confessioni cristiane, dell'Ebraismo e dell'Islam, nonché esponenti del mondo della cultura, dell'impresa e delle istituzioni, hanno commentato e letto alcuni numeri della lettera Enciclica dedicata alla cura della casa comune. La pubblicazione dei commenti, che vorrebbe favorire una rilettura del testo a cinque anni dalla sua pubblicazione, anche alla luce dei drammatici eventi legati al Covid-19, è corredata dal testo integrale dell'Enciclica."" -
Dalla paura alla speranza. Sette storie di vita del Novecento con testimonianze degli ultimi protagonisti dal territorio padovano
Il libro racconta vicende e stati d'animo di donne e di uomini che vissero esperienze sconvolgenti nel corso del Novecento. Tra queste: la spaventosa epidemia della febbre spagnola; il profugato, lo sfollamento, l'esilio nel secondo conflitto mondiale; il sacrificio di un padre che si sostituisce al figlio; le condizioni di vita ad est del muro che divideva il mondo; le peregrinazioni nei mari alla ricerca di una vita dignitosa. Un libro che, con acuta capacità interpretativa, ricupera alla conoscenza eventi locali importanti e orienta a leggerli nel loro contesto più generale e in prospettive di futuro aperte alla speranza. -
Groenlandia, sulle orme di Nansen. Tra ghiaccio e anima
La Groenlandia: una regione impervia di cui poco si è scritto in tempi recenti, una terra certamente lontana dal turismo di massa. Il racconto di una straordinaria avventura nel Nord del mondo, sulle orme del mitico esploratore norvegese Fridjof Nansen, il primo uomo nella storia ad aver attraversato con gli sci la ghiacciata Kalaallit Nunaat, l’isola più grande della Terra. Un diario di viaggio unico. Una tenda, una slitta e pochi fidati compagni. Poi il ghiaccio e la tua anima, e basta. Un libro semplice nella sua durezza, gioioso nella sua unicità. La testimonianza vera di chi ha attraversato l’ice cap ed è entrato in contatto con le sue popolazioni. Adatto a un pubblico trasversale: dall’esperto al semplice appassionato offre anche innumerevoli consigli pratici su come affrontare un'avventura unica. -
Via della lana e della seta. A piedi da Bologna a Prato. 130 km a piedi in 6 tappe da Bologna a Prato
Un lungo trekking, 130 km suddivisi in sei tappe, da Bologna a Prato, con altrettanti pernottamenti nei piccoli borghi rurali disseminati sulle colline e sulla montagna. -
Vietato parlare al conducente... parla lui. Luciano Barattero: la mia vita al volante
Otto volte la distanza che separa la Terra dalla Luna, ottanta volte il giro del mondo, centosessanta volte la distanza che separa il polo sud dal polo nord, circa duemilacinquecento volte la lunghezza dell'Italia, e tutto questo in trentadue anni di attività. Poche cifre ma che riescono a dare l'idea del profondo connubio che è sempre esistito tra Luciano Barattero ed il turismo: una vita trascorsa a portare gente in giro per l'Italia e l'Europa, a far loro scoprire tutti gli angoli più sperduti del vecchio continente. Una vita sulla strada, un viaggio nel tempo e nello spazio attraverso l'Europa, vista con gli occhi di un conducente di autobus che ha conosciuto l'umanità a gruppi di 56 passeggeri alla volta.