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Il deserto di Narbe e il segreto della nona roccia. Ediz. per la scuola
Questa favola ci introduce in un mondo immaginifico abitato da animaletti e piante parlanti. Nel deserto di Narbe e precisamente nella nona roccia è nascosto un segreto tutto da scoprire. La fiaba si svolge in luoghi lontani e incantati, tra animaletti fatati, che ci sorprendono con i loro dialoghi melodiosi e suadenti, come i suoni della natura. Il deserto di Narbe è infestato dal ragno cattivo e dai suoi sudditi. Ma Fennec, la volpe del deserto, che conosce tutte le lingue ed è mercante di parole, ammaestra Sabbia, che con l'aiuto di Fiù, di Selene, del Sicomoro, della Piuma Rosata e di tanti altri amici straordinari, intende riportare l'antico ordine sulla ""terra"""" resa """"amara"""" dalle cattiverie del nemico. Riuscirà Fennec con le lettere dell'alfabeto, a riportare il sorriso nel deserto di Narbe? Età di lettura: da 7 anni."" -
I racconti nel computer di Vito Sanò
Quattro racconti, dei tanti trovati nel computer di Vito Sanò da Mela Mondì, vengono pubblicati postumi in questo libro: sono quattro, tutti ambientati a Castroreale, città natia e città del cuore dell'autore, sebbene da tempo vivesse nella città di Palermo. I racconti hanno come soggetto personaggi tipici di Castroreale. Tutti i racconti di Vito Sanò sono evocativi delle atmosfere e dei costumi della sua Castroreale, paesaggi della memoria visti con disincanto e stupore. La prosa scandisce i tempi del racconto, mentre gli imprevisti e le incongruenze si concludono sempre con un senso di pessimismo, espresso sottilmente. -
Racconti gialli & noir. Nove racconti di autori selezionati
In questa antologia troverete autori già noti nel campo della scrittura gialla - come Michele Manfredi-Gigliotti - o del cinema, del teatro, del giornalismo, della TV - come Bruno Santini. Leggerete racconti che seguono i canoni tipici del giallo, come A. Ciceri, M. Bruno, P. Vicario; altri che vanno dall'humor nero al racconto basato su doti personali di percezione, come A. Bertolone e G. Gennai, altri ancora - come Michele Orlando - molto divertenti, per l'ironia che caratterizza il racconto e per le battute in lingua sicula. Abbiamo infine uno scrittore dell'horror classico, Howard Phillips Lovecraft, contemporaneo di Edgar Allan Poe, con uno dei suoi racconti del tipo oltretomba. Sono già passati oltre 70 anni dalla sua morte, tutti i suoi libri, già in pubblico dominio, sono stati pubblicati. -
Lorella. Una ragazza coraggiosa
Questa di Lorella è una storia che mette in rilievo i tanti problemi realistici dei nostri tempi: l'emigrazione dal Sud al Nord in cerca di un lavoro, la solidarietà della gente, e finalmente l'occupazione tanto attesa. È il momento della casa di proprietà e della famiglia. Ma proprio quando sembra che tutto vada a meraviglia, cominciano i grandi problemi non sempre controllabili, né recuperabili. E, come sempre accade, si aprono altre strade, altri sentieri ma tocca ai giovani farsi forza e combattere per non dover subire violenze e ritrovare la serenità. Il libro si legge d'un fiato, perché coinvolge personalmente il lettore e perché è strutturato in modo lineare, in piena armonia con i protagonisti del romanzo, lavoratori dai buoni sentimenti, che non sempre si trovano a contatto con personaggi di cui fidarsi completamente. -
Un amore senza fine
Giuseppe Nardini in ""Un amore senza fine"""" - il cui titolo è già emblematico dei contenuti narrati - ripercorre la sua vita, dal momento in cui si innamora di Daniela, fino alla improvvisa e dolorosa scomparsa di lei. È un libro autobiografico, che si legge d'un fiato da cima a fondo, scritto - come afferma lo stesso autore - con la sensazione che qualcuno stesse guidando la sua mano. Quel qualcuno era Daniela, la donna con cui ha condiviso la sua vita, spesso faticosa e febbrile, fra un turbine e l'altro, fra una gioiosa realizzazione e una delusione, ma sempre nel segno del grande amore. La perdita del lavoro è stata la più dura sconfitta di Giuseppe Nardini, a cui, però, non si è mai assoggettato passivamente, anzi ha affrontato, spesso in modo clamoroso e singolare, tutti gli episodi spiacevoli e intollerabili, piombatigli addosso. Così la sua vicenda privata e personale, la solitudine della lotta - quelle stesse prove che ciascun uomo si porta dentro - per Giuseppe Nardini diventano anelito di comunicazione, di divulgazione, e si traducono in un romanzo..."" -
Gocce
"Gocce"""" come frammenti di vita passata, su cui poggiare lo sguardo e riflettere, """"Cerco ad occhi chiusi / il prato dell'infanzia / e della giovinezza / dove margherite aspettavano..."""" o gocce d'acqua """"A capo chino accolgo / la frusta del tuo getto / che batte sul mio corpo/"""". Gocce di mistero a volte, un guardare alla vita e alle cose, spinta dal desiderio di fermarsi su certi aspetti oscuri e inesplicabili e capire, acquietandosi poi nella piena consapevolezza che si trovano nell'anima le infinite risorse per ricatturare la gioia. """"Lanciata negli infiniti """"perché?"""" / ascolto il fascino dell'avventura / e una gioia sottile / colma i vuoti dell'anima / scoprendo risorse nascoste..."""" E ancora gocce di nostalgia per il suo paese, Sesto Fiorentino, la cittadina a cui, dopo il suo trasferimento nel Mugello, è rimasta sempre legata, come a un paradiso perduto, e a cui vorrebbe tornare dopo la vita e fermarsi per sempre. """"Paese mio, nulla ho dimenticato / le mie radici sono nella tua terra..."""" Poesia scarna e scandita, dunque, attraverso cui, Loredana filtra i suoi ricordi, le sue passioni, le sue accorate riflessioni sulla vita e sulla morte, i suoi timori per ciò che è incomprensibile e..." -
Come libellule nella tempesta
In questo romanzo, la narrazione si svolge sempre in prima persona. Le due protagoniste - Sabrina e Morena - si alternano nel racconto, intessuto di piccoli e grandi avvenimenti, facendo emergere via via la storia della loro vita intrecciata alle peripezie e agli intrighi orditi, a loro danno, da personaggi oscuri e malvagi. Sabrina e Morena sono due ragazze - provenienti da famiglie spezzate dalla vita - che trovano il modo di affrontare insieme il non facile vivere quotidiano. E lo fanno in modo meraviglioso. Il romanzo è quasi un inno all'amicizia, quella vera, leale, priva di calcoli opportunistici. Le due protagoniste sono sempre solidali e vicine nella buona e nella cattiva sorte. Così, tutto il romanzo è percorso da un senso di leggerezza e umanità, pur nella drammaticità dei tanti problemi... -
I ragazzi del rione Zaccaneddri
Giorgio, Nino e Roberto sono i protagonisti di questo romanzo di Pietro Trapassi. Cresciuti in una delle periferie più disagiate di Palermo, i tre ragazzi sognano il cambiamento. Tra un gioco, un ballo e una tragedia, i loro progetti quasi sempre vengono cancellati. Ma i giovani non si lasciano abbattere, ricominciano, con forza e coraggio, percorrono altre strade, per qualcuno pericolose... e più volte il tragitto è segnato... -
La camelia bianca
La camelia bianca è il simbolo del grande amore, l'amore che continua oltre la morte e domina tutti i sensi. Istinto e ragione, anima e cuore, dedizione e stima sono i sentimenti esclusivi e assoluti che animano i personaggi di questo romanzo corale di Franca Canitella. Ogni protagonista racconta la propria storia che si intreccia e confluisce in quella degli altri personaggi, come per una misteriosa programmazione, o qualcosa di inaspettato eppure miracoloso. Ogni personaggio è individuabile nel ruolo specifico che gli compete ed è reso vivo, reale. Si riporta di seguito un brano della prefazione di Anna Alessandrino: ""Vi siete mai soffermati a osservare i colori delle varie stagioni?... Non sono mai sempre troppo accesi o troppo spenti, è l'anima piuttosto che a seconda delle situazioni e, soprattutto, delle emozioni, intravede maggiormente il colore che la rispecchia in quel momento, mentre gli altri colori, se pur visibili, li intuisce, ma solo sullo sfondo. È questo che si prova leggendo 'La camelia bianca'..."""""" -
L' isola, le crete, il giglio
"L'isola, le crete, il giglio"""", tre simboli, tre luoghi magici, che tracciano la parabola del vissuto di Mario Cherre Merinas e segnano l'impulso creativo di questa sua seconda raccolta di liriche. I momenti chiave della sua vita passano come in sogno davanti ai nostri occhi, li percepiamo, li vediamo, li sentiamo: l'isola è la sua Sardegna, viva nel ricordo, e si materializza negli squarci azzurri del mare, nei nuraghi, nei mille """"suoni del vento che fa ruggire il mare"""" e poi... la Barbagia, il richiamo degli elfi, i volti nascosti dei banditi, le onde pulsanti del mare... Non meno avvincenti sono le crete: qui cambiano i suoni, si ode distinto lo scalpitare dei cavalli, si ascoltano i canti gioiosi, il grido della lotta e della vittoria. Lo stupore del poeta si coglie quando si perde tra i colori variegati delle crete: """"... Quest'anno fiordalisi-papaveri/ sorprendono il solitario giallo/ nel vortice del rosso tufo/ che incorona uno solo..."""" E infine come non smarrirsi di fronte ai colori del giglio di Firenze, il luogo dove il poeta vive e lavora , e, in primo piano, i segni dell'arte senza tempo, i luoghi dello stupore, della vita, della cultura: """"Ascoltando le terzine""""..." -
Controvento
Elisabetta Antonangeli ""canta"""" in tutte le sue poesie, """"canta"""" la bellezza della natura in ogni sua manifestazione: le stagioni che si alternano coi mesi e i giorni che scorrono veloci, coi fiori che sbocciano, coi frutti che maturano. Altri soggetti delle sue poesie sono: animali, uomini, paesaggi, città, il suo paese natio... e non solo. Anche quando subentrano i ricordi tristi della sua difficile infanzia e giovinezza prevale su tutto la sua forza nel superare ogni ostacolo. Il """"canto"""" di Elisabetta pervade ogni verso, sempre armonioso e musicale, come deve essere la poesia. Così la malinconia che emerge in molte liriche è sublimata dalla melodia; anche il lettore è coinvolto, perché rivive con l'autrice le sensazioni e le esperienze da lei descritte, che fanno parte dell'universo umano. La ricchezza interiore di affetti e di sentimenti è immensa in contrasto con la sua grande modestia personale. Non ostenta mai la sua bravura e il suo coraggio nelle lotte sostenute per migliorarsi sempre, acquisendo quella cultura che le permetterà di arrivare alla laurea. Lei stessa dice: """"Ho imparato tanti mestieri...ho fatto la contadina, ho pascolato le pecore..."""""" -
Dentro l'amore
Un viaggio, attraverso 19 racconti, che l'autrice compie attraverso questo sentimento, scavando a fondo e osservandolo da ogni angolazione, infrangendo barriere di sesso ed età. Ed ecco che la vedremo indossare i pantaloni per adottare la prospettiva maschile; si travestirà da anziana signora ancora piena di speranza; si immedesimerà in una donna perdutamente romantica lasciando che siano le pareti di un'osteria a mostrarci la sua anima nuda e straordinariamente viva. Una carrellata di personaggi fragili e forti allo stesso tempo, complicati e semplici nelle loro contraddizioni, figure positive e negative, uomini e donne che si raccontano, tutti accomunati dalla stessa disperata e assoluta ricerca dell'Amore. -
Alla luce dell'ombra
Alla luce dell'ombra è ambientato fra Londra e la Svizzera delle banche di alcuni anni fa, e ruota attorno a tre personaggi. Tre individui; tre dimensioni; tre storie che, legate da un inscindibile filo comune, dovranno convergere in un unico punto d'incontro. Sempreché tutto vada come programmato. Sempreché neppure il minimo passo falso metta a repentaglio l'intero piano. Fino ad allora non vi sarà alcuna certezza, se non quella di non poter più tornare indietro. Quando, e soprattutto perché, i loro percorsi si congiungeranno non è dato sapere. Perché solo il tempo lo rivelerà. Solo gli eventi lo spiegheranno. Fino a quel momento, Jaan, Roberto e Eugene potranno solamente vivere alla luce dell'ombra. -
I 99 bellissimi nomi di Allah
L'illuminazione Divina si manifesta nei 99 bellissimi nomi di Allah (asma'-al-husna) ed è la risposta a tutti i problemi e difficoltà. La recitazione di questi nomi o solo il tenerli vicini conferisce protezione e benedizioni. Se si sceglie di recitarli è meglio farlo dopo aver compiuto il lavaggio rituale. Se si decide di tenerli sempre vicini a sé, Allah ama la purezza, riporli quindi, in un luogo pulito. Il merito per la compilazione degli attributi dei 99 nomi sotto forma di questo libro va al dott. Zahurul Hasan Sharib, Gudri Shah Baba IV che iniziò a lavorare su questo progetto una trentina di anni addietro. Dopo molte ricerche e studi concretizzò i benefici e le diverse modalità per ottenerli nella semplice e concisa forma di questo libro rendendolo disponibile prima ai lettori in lingua inglese ed ora, con questa traduzione a quelli in lingua italiana. Mohammed Siraj Elschott, un discepolo olandese molto caro al dott. Sharib, lavorò con lui molto intimamente per la realizzazione di questo libro, lo tradusse in olandese quando ancora l'autore era in vita. Il libro fu pubblicato in Olanda dove è ancora reperibile. -
Il concetto di daimon in Omero
Dio presso i popoli prearî dell'Egeo era conosciuto già da tempo immemorabile come forza spirituale. Secondo il Picard, ciò è provato - sopratutto per Creta - dalla frequenza dei simboli, per mezzo dei quali il divino era rappresentato in modo che gli dèi potevano restare, se lo volevano, invisibili e presenti. Il polisimbolismo di Creta infatti non va interpretato come una rappresentazione aniconica della divinità, perché, al contrario, è da riconoscere che gli abitanti di quella terra hanno, «per così dire, raddoppiato le rappresentazioni iconiche degli dèi col parallelismo dei simboli», i quali pertanto sono manifestazione di uno sforzo per trascendere nello spirito il dato della natura. Dio fu poi approfondito nel suo mistero per l'improvviso operare di una genialità ragionante e analitica che una nuova stirpe illuminava davanti al mondo. Questa, da una concezione vaga e indistinta, faceva balzare con lo scalpello mosso da vivida energia creatrice forme infinite e luminose che penetravano nella realtà delle cose e che, riflesso di un'esperienza ormai matura, infondevano a queste la vita. -
Notizia sul Cong-fou dei bonzi taoisti
Joseph-Marie Amiot (8 febbraio 1718-8 ottobre 1793) entrò come novizio nella Compagnia di Gesù nel 1737 e fu ordinato sacerdote nel 1746. Inviato come missionario in Cina, su sua richiesta, giunse a Macao nel 1750 e l'anno seguente a Pechino dove rimase sino alla morte. Autore di una grammatica e di un dizionario di mancese, la lingua ufficiale della dinastia Qing, si appassionò a tutti gli aspetti della cultura cinese, dal costume alla storia, dalla musica alle scienze. Nel 1772 tradusse in francese, facendolo così conoscere in Europa, l'""Arte della guerra"""" di Sun-Tzu. Numerosi suoi contributi si trovano nell'opera miscellanea """"Mémoires concernant l'histoire, les sciences, les arts, les moeurs et les usages des Chinois par les missionaires de Pékin"""" in 15 volumi (Parigi 1776-1789). È in questa raccolta che apparve la """"Nota sul Cong-Fou"""", la prima che si ha in Occidente sulla pratica di questa arte marziale cinese."" -
Soteriologia e aspetti mistici nel culto di Cibele e Attis
Impossibile sottrarsi al grande fascino che nella storia religiosa del mondo antico continuano a suscitare i ""culti misterici"""", con il loro apparato mitico e il loro rituale entusiastico-orgiastico. Intorno a tali culti che animarono l'area del Vicino Oriente ed in particolare quella anatolica e greca, si raccolse negli ultimi anni dell'Impero romano la resistenza pagana al cristianesimo, attratta dalle istanze soteriologiche ed esoteriche che in vario modo i culti dei """"misteri"""" esprimevano. Giulia Sfameni Gasparro, che ha dedicato i suoi studi accademici alle tradizioni religiose del mondo antico, con questa opera ci guida per mano entro il culto metroaco della Grande Madre, la ????? ?????? o ????? ???? dei greci, riconducibile alla dea frigia Cibele e al suo universo mitico e rituale legato ad Attis e al tema mistico dell'androgine, secondo un percorso iniziatico e soteriologico di salvezza."" -
I centri sottili dell'anima. Considerazioni sulla fisiologia dell'uomo interiore nella tradizione cristiana
Il libro affronta il tema dei centri sottili dell'anima nell'ambito della tradizione mistica cristiana traendo ulteriori spunti di riflessione dalla dottrina sui centri spirituali (la??'if) sviluppata all'interno del sufismo, con particolare riferimento agli insegnamenti della Naqshbandiyya, una delle più antiche confraternite diffusa in tutto il mondo islamico. Nella prima parte del libro viene illustrato il pensiero di alcuni autori cristiani contemporanei che nei loro scritti hanno affrontato il tema dei centri interiori. Vengono poi descritti i vari centri presenti nel microcosmo umano ed i principali metodi di preghiera utilizzati dai mistici cristiani per risvegliare queste facoltà interiori. Nell'ultima parte infine si è cercato di evidenziare alcuni parallellismi esistenti fra le tecniche psicofisiche diffuse nell'ambito della mistica cristiana e del sufismo islamico. -
Teste parlanti
Che cosa succede quando si perde la testa? Cose terribili e meravigliose. Come il sorriso dello stregatto di Alice, le teste senza il corpo vivono di vita propria e raccontano le loro storie incredibili: parlano, predicono il futuro, navigano e cantano sulle acque, si vendicano degli assassini, intonano versi dolcissimi alla donna amata... Questo libro raccoglie per la prima volta la maggior parte delle testimonianze storiche, letterarie, iconografiche della Testa Parlante. L'articolazione del materiale in cinque blocchi (greco-romano e etrusco, celtico e scandinavo, ecc.) risponde innanzitutto a un ordine diacronico, ma anche al bisogno di illustrare al meglio questa curiosa leggenda. I toni macabri del noir non esauriscono affatto le forme con cui il mito si manifesta, e le ""teste artificiali"""", costruite per dare oracoli magari attraverso un semplice sì/no, ne sono una prova: congegni del genere aprono le porte alla logica binaria e alla sua centralità per chi progettava macchine intelligenti con secoli di anticipo sulla nascita della robotica."" -
Nella notte il cielo costellato d'angeli
"Ho deciso di raccogliere in un libro gran parte delle mie poesie."""""