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Manfredo Tafuri. Oltre la storia
A quindici anni dalla sua scomparsa, l'opera di Manfredo Tafuri, grande storico dell'architettura, viene analizzata attraverso gli scritti di Marco Biraghi, Massimo Cacciari, Francesco Dal Co, Benedetto Gravagnuolo, Manuela Morresi, Giulio Pane, Sandro Raffone e Fabrizio Spirito. Arricchiscono il volume un'aggiornata bibliografia dei testi ""di"""" e """"su"""" Manfredo Tafuri, curata da Federico Rosa e due straordinari inediti: una lettera di Manfredo Tafuri a Roberto Pane, e una autobiografia, scritta pochi mesi prima della sua morte, che assume il valore e la forza di un lascito testamentario."" -
Bau-Kunst-Bau. Ediz. italiana e inglese
I testi e le immagini qui contenuti costituiscono gli atti del seminario Bau-Kunst-Bau organizzato dal Dipartimento di Progettazione dell'Architettura del Politecnico di Milano con il patrocinio della rivista Domus. -
Parco metropolitano delle colline di Napoli. Guida agli aspetti naturalistici, storici e artistici
Questa Guida viene a colmare un vuoto nella conoscenza del territorio della città di Napoli, interessandone la fascia settentrionale, compresa nel Parco Metropolitano delle Colline di Napoli. Le Guide e gli studiosi si arrestano all'altezza di Capodimonte o delle prime propaggini del Vomero e, quando le superano, se ne allontanano di poco, verso monumenti ben noti come l'Eremo dei Camaldoli. Invece il territorio in esame si presenta sorprendentemente ricco di preesistenze architettoniche e di valori paesaggistici, talvolta isolati in contesti completamente urbanizzati che ne mascherano l'esistenza. Gli autori sono riusciti a darci una lettura nuova e più completa di questa parte della città che va dalla collina di Capodichino ai Campi Flegrei, utilizzando molte fonti cartografiche sette-ottocentesche che hanno consentito il recupero degli antichi percorsi e talvolta l'individuazione di edifici scomparsi o ancora esistenti. In tal modo si è potuto ricostituire il fitto reticolo di strade e sentieri che percorreva l'area collinare della città, costituendo un sistema di comunicazioni efficiente e spesso molto antico. -
Architectour. Kuma, Ando, 3Gatti, MAD, Finenco, Yeang, Lyons, COX, PTW, Browne, Legorreta. Ediz. italiana e inglese
Giordana Querceto è un architetto napoletano, che vive e lavora ad Amburgo, e che ha effettuato questo straordinario ArchitecTour frutto di un lungo viaggio Around the World. L'autrice ritiene giustamente che la professione dell'architetto, che per ovvi motivi si sviluppa intorno a una matrice di stampo creativo, debba necessariamente attingere a un ampio cosmopolitismo per avere un ventaglio di stimoli entro cui articolare, poi, gran parte delle idee progettuali. A parte la logica selezione di luoghi di interesse archeologico e architettonico, il piano di lavoro è consistito in una serie di interviste da rivolgere ad architetti di fama internazionale, i cui progetti fossero parte integrante della crescente cultura ecosostenibile, e la forza dei loro lavori si evidenziasse nella relazione, senza mediazioni, fra realtà virtuale e spazio urbano. I territori oggetto di studio sono stati l'Asia, l'Australia e l'America Latina, paesi che negli ultimi decenni hanno sviluppato un processo graduale in ambito sociale quanto in ambito urbano. Ne è scaturita una sorprendente documentazione delle trasformazioni architettoniche, reali o virtuali, che stanno compiendo questi territori e che vengono ampiamente documentati sia dalle interviste che dalle splendide immagini catturate dall'autrice. -
Pompei 1911. Le Corbusier e l'origine della casa. Ediz. illustrata
Per cinque mattine, dal 9 ottobre del 1911, il giovane architetto Le Corbusier varcò la soglia del piccolo albergo per recarsi verso la porta n. 4 d'ingresso agli scavi di Pompei e altrettante sere vi ritornò ricco di disegni e fotografie che soddisferanno il suo bagaglio di conoscenze. Una città che non era ancora tale, un sito archeologico già noto, un luogo dove la chiesa stava affermando un culto intenso e popolare, un viaggio speciale, un maestro dell'architettura, una collezione di disegni, una casa come inconscio, una collezione di residenze moderne messe insieme in un libro che è racconto per immagini, suggestioni, frammenti per una poetica dell'abitare d'oggi. -
Pittura tra Malta e Napoli nel segno del barocco. Da Raimondo il «Maltese» a Bernardo De Dominici
L'opera raccoglie una messe di informazioni sul linguaggio pittorico barocco tra Malta e Napoli in un arco cronologico di circa cento anni (1650-1750), caratterizzato da uno scenario denso e complesso, di non facile definizione per diversità di accenti, incroci e sovrapposizioni di correnti artistiche. Un punto chiave della disamina riguarda l'ambiente storico-culturale dell'""isola dei Cavalieri"""", dove notevole influenza rivestono sia le grandi commissioni ecclesiastiche e laiche, sia le ricche collezioni dell'Ordine Gerosolimitano che abbondano di inestimabili quadri d'autore. Vengono approfondite le dimensioni conoscitive e le modalità di espansione di alcuni modelli figurativi sacri di celebri maestri italiani e stranieri dell'epoca che, per una certa peculiarità stilistica, sono messi in rapporto ai principali filoni pittorici di La Valletta e a quelli """"importati"""" da diverse aree del Meridione d'Italia."" -
Divieti. Riflessioni su cosa non fare in architettura
Questo decalogo capovolto ha visto la luce per la prima volta nel 1983. Già allora consideravo più saggio riflettere su cosa non fare, piuttosto che dare consigli spudorati a studenti ed amici su cosa fosse l'architettura. Vorrei tuttavia che fosse chiara la mia intenzione puramente didattica, senza voler fornire consigli di metodo a chicchessia. -
Un ruolo per l'architettura. Guido Canella
Guido Canella ha sempre creduto nell'utilità di una teoria e di una critica dell'architettura, indagandone gli aspetti fin dall'inizio della sua ricerca. Questo libro, senza l'imbarazzo nel ripubblicare testi di circa quarant.anni fa, anzi, quasi mettendone alla prova la loro attuale efficacia, riprende due scritti oramai introvabili: ""Un ruolo per l'architettura"""" e """"Mausolei contro computers"""". I due saggi immettono nella formazione e nella ricerca conoscitiva di un architetto questioni di teoria che investono direttamente la cultura della stessa composizione architettonica, da condurre in parallelo rispetto alla ricerca applicata al progetto. Un ruolo per l'architettura, individua una serie precisa di casi storici in cui si possono associare ipotesi di """"teoria"""" e """"trattatistica"""" con """"città"""" e """"architettura"""", primi tra tutti il caso della cosiddetta """"architettura rivoluzionaria"""" nelle due epoche dell.Illuminismo francese e del Costruttivismo russo. Mausolei contro computers - definito da Gianugo Polesello come uno tra i più begli scritti di Canella - entra direttamente nelle questioni del """"linguaggio"""" dell'architettura, attraverso una serie di architetti e opere (l'ultimo Le Corbusier, certa architettura nordamericana, Stirling) che poi resteranno emblematici di alcuni principi razionali ed espressivi."" -
La scuola di Chicago e gli architetti della prateria 1871-1910
Questo libro illustra la nascita dell'architettura moderna negli Stati Uniti per merito di molti giovani architetti dell'area di Chicago che alla fine dell'Ottocento, dopo il grande incendio del 1871, cercarono di realizzare una nuova e autonoma espressione architettonica nel Midwest americano. Come Movimento dovettero molto all'ispirazione, alle architetture e ai princìpi di due maestri: Louis H. Sullivan e in seguito Frank Lloyd Wright, uomini il cui lavoro fu soggetto a una positiva valutazione critica dei loro contemporanei. Un capitolo approfondisce l'opera di Louis Sullivan, della sua filosofia, della sua grande capacità di sviluppare la decorazione in architettura. Un altro capitolo tratta dell'Esposizione mondiale del 1893 a Chicago. Infine vi è la trascrizione inedita di una conferenza tenuta da Manfredo Tafuri in occasione dell'apertura della Mostra ""L'evoluzione dei grattacieli a Chicago"""", tenutasi a Napoli il 26 ottobre 1974. Molto importante è anche l'individuazione del contributo di ogni architetto all'architettura a cavallo del secolo e al Movimento, e infine un'analisi del movimento stesso. Come e perché esso si profilò, cosa realizzò e cosa provocò la sua conclusione improvvisa alla fine della Prima guerra mondiale."" -
Le architetture ad Aula: il paradigma Mies van der Rohe. Ideazione, costruzione, procedure compositive
Con l'obiettivo di definire il ruolo e il senso complessivo degli edifici ad Aula - rispetto al chiarimento e avanzamento dei vari temi (ideazione), dei tipi costruttivi assunti e delle procedure compositive adottate - questo studio muove da un assunto teorico di fondo: la possibile identificazione del tema dell'edificio pubblico con il tipo architettonico dell'Aula. L'ipotesi di una concreta identificazione tra gli edifici pubblici con il tipo dell'Aula è esemplarmente rinvenibile nelle architetture civili di Mies van der Rohe, ove la presenza di un unico spazio indiviso a carattere rappresentativo domina la composizione. Nella Convention Hall, nella Crown Hall, nel Teatro di Mannheim, sino al Museo di Berlino - analizzati con ridisegni critici/interpretativi Mies, adoperando una procedura compositiva di tipo tettonico - sintattico, produce una profonda erosione/riformulazione del tema dell'edificio pubblico. Le Aule di Mies vogliono selezionare una parte speciale della ""stanza smisurata"""" della natura riproducendo nel finito l'idea di """"spazio universale"""" completamente aperto e attraversato dalla natura o dai contesti urbani in cui questi edifici si collocano, attingendo al contempo alle non transitorie regole e principi del classico inteso non come replica acritica di forme desunte dalla storia, ma come """"aspirazione"""" alla generalità e all'intelligibilità della costruzione architettonica adeguata al nostro tempo."" -
PeramareNapoli
Renato Nicolini, assessore alla Cultura a Napoli dal 1994 al 1997, promotore delle estati romane negli anni Settanta, architetto, guarda la nostra città e la sua decadenza di oggi con grande amore e passione indicando alcune idee forti che possano farle ritrovare l'orgoglio della grande città, partendo dalle sue tre passioni: la politica, il progetto, l'immaginazione teatrale. A Napoli è nata, partendo dal Trecento, l'idea stessa di grande città moderna, e si è fatta l'esperienza che convivere con persone che non ti assomigliano, che sono diverse da te, sia comunque la più grande delle ricchezze. Nessuna identità può definirsi, tanto meno crescere, rispecchiandosi all'infinito su se stessa. La bellezza di Napoli è associata ai nomi e alla creatività di grandi artisti, ma Napoli è qualcosa di più del bello, della semplice esperienza estetica. Benjamin coglieva questa particolarità chiamandola città porosa, città permeabile in un duplice modo: città di mare che accoglie il viaggiatore nel proprio porto, ma anche città costruita utilizzando i materiali tratti dal proprio stesso sottosuolo e che dunque non poggia su un terreno compatto, ma su vaste cavità... La sua porosità consiste proprio nell'essere indefinita a partire dalle sue stesse fondamenta, dal richiedere perciò continuamente di essere completata dal progetto. Il volume è corredato da immagini di fotografi e artisti napoletani. -
Oltre la materia. Una presenza inedita nell'arte informale materica. Opere dal 1959 al 1974
Un ingegnere napoletano che ha ricoperto alte funzioni istituzionali nel campo urbanistico e politico, oggi all'età di 86 anni, ha deciso di pubblicare e quindi far conoscere la sua pittura informale che ebbe inizio alla fine degli anni Cinquanta e che si è conclusa nel 1974, quindi nell'arco di soli 15 anni. La sua intenzione e la sua ambizione, che sono derivate dalla professione di ingegnere, è stata quella di penetrare e scoprire la materia, assoggettandola e comprendendone la intimità della sua struttura. E quindi vedere diversamente la realtà, il mondo circostante, nella sua interezza e nella sua genesi: la materia, unica e sola fonte di gioia e di meraviglia, una volta che la si sia dispogliata dall'aggrumarsi dei luoghi comuni para poetici, psicologici, intimisti, la materia nella sua genuina essenza di verità rivelata. Il passaggio alla pittura fatta di materiali diversi giustapposti, a quella dei legni bruciati, dei metalli ravvicinati e, finalmente, l'approdo al mondo incantato della plastica, materia nuova, fuor di natura, fatta dall'uomo, e perciò tanto più pronta a modellarsi secondo le singole necessità espressive. -
Procida nel cuore. La «mitica» isola negli epistolari di Juliette Bertrand
Un intenso e profondo epistolario lungo 22 anni, dal 1950 al 1972, tra la grande traduttrice francese Juliette Bertrand e una serie di interlocutori i cui nomi risuonano dai capitoli più significativi della nostra storia letteraria del Novecento: Moretti, Palazzeschi, Piovene, Brandi, Baldini, Moravia, Caprin, Pratolini. La Bertrand dimora dal 1950 a Procida dove trascorre lunghi periodi di studio e di riflessione e dove incontra gli scrittori italiani di cui traduce le opere. Lettere trasparenti e affettuose, in particolare quelle con Marino Moretti, testimonianza viva di un'amicizia vivace e dialettica che si consolida nell'atmosfera dell'isola. Un'isola di cui Moretti, inoltrandosi nei suoi giardini, dimorando nelle sue case, visitando le antiche chiese, ammirandone gli imponenti palazzi e gli antichi agglomerati urbani, sostando a lungo nei pergolati, percorrendo le viuzze strette e impervie, scopre il fascino selvaggio e primitivo. Attraverso queste lettere si scopre la straordinaria bellezza di Procida, la sua cultura, la sua storia, il suo territorio, la sua architettura. Il volume è corredato da un ampio apparato iconografico. Presentazione di Manuela Ricci. -
Cemento nanotech. Nanotecnologie per l'innovazione del costruire
Il libro esplora le recenti innovazioni nel campo dei materiali per l'architettura sviluppate mediante l'apporto delle nanotecnologie, attraverso le quali è possibile controllare la struttura chimico-fisica della materia e progettarne le proprietà finali per ottenere prestazioni su misura. I materiali cementizi nanostrutturati, in particolare, rappresentano un interessante sviluppo delle nanotecnologie nel settore delle costruzioni, per la capacità di offrire significativi vantaggi prestazionali rispetto ai prodotti convenzionali e di garantire al contempo il risparmio di risorse materiali ed energetiche nel ciclo di vita. Per comprendere la portata di tali innovazioni è richiesto un approccio conoscitivo finalizzato all'individuazione delle possibili ricadute sul piano del progetto e della realizzazione, considerando i vantaggi conseguibili attraverso un impiego consapevole delle nanotecnologie, senza tuttavia trascurare gli interrogativi scientifici ancora aperti e i fattori di rischio per gli individui e per l'ambiente collegati a un loro uso non controllato. -
Teoria della architettura
Le lezioni tenute da Carlo Aymonino nel mese di maggio dell'anno 2007 allo IUAV sono state una delle ultime occasioni di confronto diretto con gli studenti. Ritornato a Venezia dopo diversi anni di congedo dalla scuola, Aymonino ha impostato questo ciclo di lezioni secondo un taglio autobiografico, attraverso una linea che mette insieme e organizza un particolare e originale punto di vista sull'architettura. Si tratta di otto lezioni con temi differenti di Roma antica, al teatro di Avellino, dalla Venere di Hope di Venezia a Piazza del Mulino di Matera, fino al nuovo spazio museale nel Giardino romano in Campidoglio. -
Architettura per oggi e per domani. La ricerca a Napoli e in Campania
Il territorio campano ha bisogno di un disegno futuro lontano dai soliti luoghi comuni e la scelta di questo libro a cura di Cherubino Gambardella e Maria Dolores Morelli, con scritti di Pasquale Belfiore e Luca Molinari, è di tracciare una particolare mappa delle architetture in Campania costruite di recente o fin'ora solo disegnate e di studi sul progetto, realizzati da architetti campani, di molteplice formazione e provenienza culturale che costituiscono una ""costellazione"""" inedita e non uniforme. Gli interventi selezionati di grandi o piccoli dimensioni, le installazioni e le costruzioni pronti ad essere messe a confronto con paesaggi e siti celebri in tutto il mondo, sono accomunati da una fortissima espressività pur nella loro diversità formativa e formale (con particolare attenzione alle esperienze internazionali e nazionali). Questi progetti appaiono molto attenti ad allontanarsi da una condizione provinciale e di arretrata marginalità, capaci di trasformarsi in occasioni per dire cose nuove e autentiche."" -
Architecturminimum. Le basi dello storicismo, strutturalismo, semiotica, ermeneutica & altre teorie
Nella pratica progettuale e nei discorsi critici sull'architettura ricorrono parole quali ""storicismo"""", """"strutturalismo"""", """"semiotica"""","""" ermeneutica"""" e altre, per indicare i principi fondamentali dell'arte del costruire. In questo saggio breve e sintetico, tali principi sono individuati e descritti nel modo più chiaro possibile, ovvero alla portata di tutti, dal docente universitario allo studente, dal professionista al tecnico di cantiere, dallo storico al letterato. Le teorie servono, non solo per dare maggiore dignità culturale alla disciplina, ma anche ai fini strettamente pratici, perché senza teoria non si realizza alcuna pratica, specie in un momento di incertezza e confusione come quello attuale. Di solito a ciascuno dei suddetti principî è dedicato un saggio monografico, qui, al contrario, sono studiati ed esposti tutti insieme in modo da consentire differenze e confronti; ne deriva un manuale teorico-pratico adatto a essere consultato voce per voce o letto nel suo insieme. In breve, l'obiettivo dell'autore è quello di dare il maggior numero di informazioni nel minor numero di pagine e soprattutto di contribuire alla formazione di una generale idea di architettura."" -
Cemento romano
Sedici architetti romani nati dal 1920 al 1940 ricordano la propria vita. Appare la Roma degli anni Cinquanta e Sessanta quando il cinema, l'arte, la politica la rendevano una delle città più interessanti d'Europa; degli anni Sessanta e Settanta quando le proteste studentesche trasformarono la città in un luogo di forti contrasti. Raccontano l'Università di Valle Giulia degli anni Quaranta e Cinquanta, di Libera, Muratori, Zevi, Quaroni, Ridolfi e dei protagonisti di quel periodo. Gli anni Ottanta con tutte le illusioni e le rivoluzioni culturali degli anni Novanta e il presente: Gatti, Barucci, Passarelli, Mandolesi, Melograni, Anversa, Aymonino, Vittorini, Nicoletti, Portoghesi, Marconi, Anselmi, Sartogo, Valle, Purini, Rebecchini. -
Fibrorinforzati in architettura. Le tecnologie FRP e FRCM nel recupero delle strutture in c.a.
L'attuale dibattito sulle tecnologie e sui materiali innovativi evidenzia la necessità di affrontare la progettazione in termini tecnologicamente consapevoli, in cui siano esplicitati, con chiarezza, il rapporto fra tecniche e progetto, il trasferimento delle informazioni fra gli operatori del processo edilizio, la finalizzazione delle risorse e le opportune garanzie per la qualità degli interventi. L'impiego dei materiali compositi fibrorinforzati a fibra lunga è stato indagato mettendo in luce l'ambito di indagine dal quale emergono sia le specifiche modalità di lettura messe in campo per lo studio delle tecnologie ad alte prestazioni, sia le problematiche di carattere tecnico e culturale connesse alle azioni di ripristino e di retrofit per la funzionalità strutturale. Il testo propone soluzioni tecniche conformi per gli interventi di confinamento e di placcaggio, istruzioni per la messa in opera e istruzioni operative per il controllo tecnico degli interventi, al fine di fornire un articolato quadro di strumenti di supporto al processo di progettazione e di realizzazione. -
Il centro antico come cittadella degli studi. Restauro e innovazione della Neapolis greco-romana
Nell'attualissimo dibattito in corso - nella stampa locale e nazionale sull'intervento nei centri antichi italiani ed in quello di Napoli in particolare, Renato De Fusco interviene con un testo che rappresenta la sintesi degli studi che l'autore ha affrontato in oltre quarant'anni di studi. In questo scritto si pone in discussione il concetto di piano regolatore generale sostituito dalla proposta della cosiddetta «città a mosaico»; si ribadisce la distinzione fra «centro storico» e «centro antico», assumendo quest'ultimo come argomento centrale dell'intero testo. Per il restauro e l'innovazione della Neapolis greco-romana si propongono due iniziative: la messa in luce di tutto il patrimonio archeologico e, la creazione in esso di una cittadella degli studi da affiancare alle funzioni residenziali e terziarie attualmente esistenti. L'impianto teorico del libro è accompagnato da un'indicazione progettuale: lasciare inalterata la rete ippodamea delle strade e la creazione di ampie corti (i chiostri laici) all'interno di essa.