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Procida, il giardino segreto. Ediz. italiana e inglese
L'amore per la terra dell'antica cultura di Procida è l'amore di chi non può viverne con regolarità le stagioni e sogna di sbarcare in primavera o in autunno, per seminare, per cogliere i frutti, per veder sbocciare la rosa. I giardini segreti sono luoghi di lavoro e di piacere, ci si coltivano le verdure per nutrire lo stomaco e i fiori per nutrire lo spirito. Le piante mischiano il corpo con l'anima. Il limone sposa l'ortensia e i pomodori il fiore tropicale portato da un viaggio in paesi lontani. L'esuberanza della terra vulcanica rende difficile coltivarla con ordine ma è merito suo se i costoni dell'isola in primavera diventano così ricchi di profumi, di forme e di colori; veri giardini selvaggi e verticali che nessun botanico saprebbe progettare così. Nei giardini segreti qua e là spunta una panca di pietra bella come una scultura, una colonna neoclassica, la cupola di un gazebo settecentesco mezzo diroccato, la rampa di un'antica discesa a mare. Sono testimonianze di un mondo scomparso che potrebbe risorgere, quello dell'uomo che contempla la natura e cerca di aggiungere bellezza alla bellezza nell'unico modo possibile: un rispetto incantato. -
Vomero, Storkterrein e altri luoghi. Il progetto didattico come ricerca
Il volume raccoglie i risultati dell'attività didattica svolta da Pasquale Miano dal 2007 al 2010 nel corso di laurea quinquennale della Facoltà di Architettura di Napoli. L'integrazione degli aspetti compositivi con altre discipline, il carattere sperimentale e di ricerca assunto dal lavoro svolto, la definizione di un preciso percorso di formazione del progetto sono posti alla base di una interpretazione dei laboratori di progettazione, ma anche delle attività di tirocinio e tesi di laurea, che assume una precisa configurazione, rinnovata nelle diverse esperienze. Il quartiere Vomero a Napoli e l'area industriale dello Storkterrein ad Amsterdam sono di volta in volta indagati attraverso sondaggi progettuali sui temi specifici, che aprono nuove prospettive di lettura di aree, nelle quali, per condizioni diversissime, la tensione verso il rinnovamento urbano sembra perduta. condizioni diversissime, la tensione verso il rinnovamento urbano sembra perduta. -
CapriGuida. Itinerari di architettura sull'isola azzurra 1800-1970
La guida offre al lettore sei itinerari alla scoperta delle più significative architetture realizzate sull'isola di Capri tra il 1800 ed il 1970. Ville, grandi dimore, locande, edifici progettati dalle più grandi firme del panorama italiano e talvolta internazionale così come da progettisti locali, o ancora da estrosi ""dilettanti di architettura"""". Dalle opere rappresentative della feconda stagione dell'eclettismo, che qui ha trovato terreno fertile per le sue sperimentazioni più ardite e singolari, fino a quelle ispirate al razionalismo, che a Capri ha vissuto un riuscito connubio con l'architettura del luogo e col contesto mediterraneo. I sei itinerari si snodano attraverso Capri Centro, Marina Grande, Tiberio, Tragara, Marina Piccola e Anacapri, offrendo un panorama quanto più completo dell'attività architettonica svolta in quasi due secoli sull'isola, attraverso schede ricche di numerose fotografie a colori e pratiche cartine per la localizzazione delle opere."" -
Lina Bo Bardi. Il diritto al brutto e il SESC-Fàbrica da Pompéia
È Lina Bo Bardi che ha inventato il diritto al brutto. Se poi ci chiediamo quale significato abbia avuto, nel caso della Bo Bardi, il progetto, l'organizzazione, la realizzazione spesso simultanea di mostre, di allestimenti, di costruzioni, di scenografie, di giornali e riviste di architettura a iosa, se ci domandiamo se questo può essere il modo di vivere un ""nuovo umanesimo"""", se questi suoi muri """"vestiti"""" di """"naturalezza"""", piuttosto che rivestiti, sono un contributo alla composizione architettonica; bene la risposta è sì, questa è stata una delle risposte più autentiche della """"contemporaneità""""."" -
Agostino Renna. Rimontaggio di un pensiero sulla conoscenza dell'architettura. Antologia di scritti e progetti 1964-1988
Il lavoro teorico-progettuale di Agostino Renna si sviluppa con eccezionale coerenza dalla metà degli anni Sessanta alla fine degli anni Ottanta. È un lavoro segnato da una evoluzione continua per successivi approfondimenti, ma anche da significativi ripensamenti e ritorni, che registra attentamente i profondi mutamenti della realtà urbana perseguendo, nelle varie e complesse tematiche che affronta un filo unico: la ricerca del significato profondo e strutturale del progetto di architettura nella città contemporanea. Napoli, il Togo, l'Abruzzo, Teora, la Valle del Belice, Monteruscello sono i luoghi di una riflessione analitico-progettuale che proprio dall'approfondimento di temi specifici desume il suo carattere di generalità. Il paesaggio inteso come struttura formale di un territorio è l'intuizione iniziale, il presupposto di uno sguardo conoscitivo che consapevolmente assume come punto di partenza il superamento di fatto della dicotomia tra rurale e urbano negli spazi urbanizzati contemporanei. Il paesaggio può rivelare il sostrato naturale delie Città e l'urbanità delle Terre di provincia. La ricerca di un nuovo realismo attraverso un metodo scientifico inteso come continua verifica tra quanto la conoscenza dell'architettura desume da contesti particolari e la progressiva costruzione del corpus teorico di una nuova Scienza urbana; la riflessione sulle contraddizioni strutturali del rapporto cultura/politica o architettura/ideologia. -
Architettura, occupazione costante-Architecture, continuous pursuit. Ediz. bilingue
Presentare gli esiti di una ricerca d'architettura sviluppata nel corso di molti anni, attraverso gli strumenti della costruzione e del progetto a scale diverse, può dar luogo a una possibilità ulteriore di sperimentazione, momento temporaneamente ultimo di quella stessa ricerca. Si traccia così un percorso che per sua natura non è lineare, perché il tempo della sperimentazione non è lineare. Saranno gli incroci, le triangolazioni, i giochi di specchi, gli echi generati dalle immagini e dalle parole che dicono i progetti, a poter svelare, senza introdurre forzature interpretative, appartenenze e distanze, legami e discontinuità, influenze ed estraneità da altri pensieri, e opere, e architetture. -
Josef Gocár. Memoria della tradizione e poetica d'avanguardia
Il volume documenta alcune opere di Josef Gocár (1880-1945), architetto boemo e professore dell'Accademia delle Belle Arti (AVU) di Praga. Gocár è una figura particolarmente rilevante nella cultura architettonica europea, soprattutto per il contributo che ha offerto alla poetica del cubismo boemo, e successivamente al razionalismo europeo. Seppur marginale nella pubblicistica ufficiale è stato recentemente rivalutato grazie al lavoro di molti critici e studiosi dell'architettura cecoslovacca del Novecento. Sono stati esaminati 17 progetti a cavallo tra il periodo cubista e quello razionalista, attraverso il ridisegno e la ricostruzione dei modelli a diverse scale. In questa ricerca sono stati privilegiati gli elaborati che restituiscono l'indagine conoscitiva e interpretativa dei progetti ricostruiti, perché si vorrebbe testimoniare le potenzialità e le implicazioni operative sull'attualità del progetto di architettura. -
Pensare per spazi (per pensare spazi). Vol. 1: Vedere e immaginare come un architetto.
I modi di fare esperienza, e dunque i modi di sentire, di vedere, di pensare, si vanno modificando con grande dinamicità. L'architettura può aiutare a leggere e interpretare trasformazioni più ampie che stanno cambiando le città e i paesaggi. Si può vedere e immaginare come un architetto, se si sviluppa la capacità, che ognuno possiede, di pensare per spazi. Il libro è indirizzato a chi desidera comprendere (per poi ideare) progetti ed edifici, costruendo un proprio personale punto di vista sull'architettura, in un quotidiano in cui cultura e abitudini radicate, storia e piccole storie, grandi temi del vivere insieme e fatti pratici, quello che è molto distante e quello che è a portata di mano si mescolano continuamente, dando forma ai modi di abitare. -
Pensare per spazi (per pensare spazi). Vol. 2: Esercizi per il progetto d'architettura.
Gli esercizi proposti sono paragonabili agli allenamenti che un centometrista fa in palestra: prepara i muscoli in vista della prova in pista. Svolgendo le prove si affrontano le diverse componenti del disegno dello spazio architettonico, una per volta, in vista del progetto vero e proprio, dove quelle componenti si ritroveranno tutte insieme. I diversi passaggi offrono, a chi li svolge, la possibilità di attraversare, se pure in forma elementare, modi di comporre forme e spazi tipici dell'architettura moderna: dagli assemblaggi del primo razionalismo e l'importanza del volume nel purismo, alla sperimentazione della continuità dello spazio, specificità assoluta del moderno, fino all'avvicinamento a una spazialità ibrida, discontinua decisamente contemporanea. Ogni esercizio è corredato da esempi sviluppati da studenti che hanno seguito il percorso di lavoro presentato. -
Fare e insegnare architettura in Italia. Forum del Coordinamento Nazionale dei Docenti di Progettazione Architettonica ICAR 14-15-16 (Ischia, 8-9 aprile 2011)
Nel Forum si discutono i contenuti e le modalità della formazione degli architetti in Italia in rapporto a interrogativi sulla domanda di architettura e sulle attuali condizioni del nostro lavoro che vedono, anche in riferimento al contesto europeo, un altissimo numero di laureati, una sovrapposizione di competenze con altre figure professionali e una incerta definizione della formazione dei laureati rispetto ai possibili sbocchi professionali. Ritenendo che questi aspetti condizionino fortemente i processi formativi, il Coordinamento intende avviare una riflessione su alcune questioni: In quali direzioni aggiornare i saperi e le strumentazioni del progettista nel nuovo quadro degli intrecci disciplinari, tenendo conto sia delle nuove competenze richieste sia delle innovazioni tecniche e procedurali nei processi che coinvolgono a vario titolo la figura dell'architetto? Rispetto a quali obiettivi scegliere tra una formazione generalista e una formazione specialistica nell'insegnamento della progettazione architettonica? Come articolare i diversi ambiti del progetto (in particolare riguardo agli ICAR 14,15,16) per affrontare adeguatamente la complessità della domanda di architettura alle scale del manufatto, della città e del territorio? Cosa significa fare ricerca in architettura e come valutarne i prodotti? Come rispondere alle nuove situazioni createsi con la Legge ""Gelmini"""" riguardo alla formazione e alla ricerca nel nostro macrosettore?"" -
La tutela del territorio rurale in Campania
Una lettura del patrimonio rurale della Campania, una strategia per la tutela dei paesaggi agrari tra i più celebri del mondo. -
Amori & delitti. Sette novelle & tre racconti criminali
"Nicola Pagliara non è napoletano, è vissuto altrove, prima di incontrare la città, che avrebbe segnato per sempre il suo destino di uomo e di studioso e di cui si sarebbe innamorato. Vivendo la città, egli ne ha colto quella che i napoletani continuano ancora a chiamare """"veracità"""", quel rapporto intimo, intenso con le persone e le cose; quello sguardo penetrante, possessivo, che perfora l'anima, per scovarne i segreti più profondi""""." -
Real fabbrica del quartiere di Cavalleria al Ponte della Maddalena
Il volume raccoglie e riordina analisi storico documentarie ed elaborazioni tecniche sviluppate in occasione del recente progetto per i lavori di restauro dei fronti esterni del quartiere di cavalleria alla Maddalena, oggi Caserma Bianchini, tarda opera napoletana di Luigi Vanvitelli. L'intervento ripresenta all'esterno quello che era un interno, consolidando e restaurando con tecniche e materiali appropriati le settecentesche piattabande in piperno - scampate alla guerra ma non ai rovinanti effetti del precedente intervento - dopo averne esaminato gli oltre 250 casi, per stabilirne la migliore tipologia terapeutica: questo lavoro prova come una corretta ed essenziale interpretazione dei risultati e dei dati conoscitivi assuma anche sul piano estetico una credibilità che va oltre i valori di superficie, penetrando nella natura dell'opera e nel suo odierno significato. -
Immaginazioni
I progetti bandiera varati dalle città europee nel corso degli ultimi venti anni fanno riferimento a spazi urbani che simboleggiano il potere economico e decisionale di coalizioni imprenditoriali finalizzate allo sviluppo competitivo, anche grazie alle architetture iconiche di firme internazionali e alle seduzioni del progetto urbano. Il libro riflette criticamente su come le immagini di questi ""luoghi del potere"""" rappresentino il fuoco di un modello che, dopo avere trasformato il corpo delle capitali occidentali, tende oggi a essere esportato anche in contesti più marginali. Sapendo che la produzione di questo tipo di immagini non uscirà a breve dall'agenda dei policy makers, ci si interroga su come frenare questa tendenza, indirizzando le strategie promozionali verso la costruzione di immagini attente a bilanciare i luoghi del potere, per cogliere ed esaltare, piuttosto, il """"potere dei luoghi"""". La riflessione guarda, da Napoli - città paradigmatica rispetto alla produzione e all'esportazione di immagini e immaginari - a concetti, teorie e pratiche di rigenerazione da rivisitare secondo nuove chiavi interpretative."" -
Scritti di architettura 1987-2012
Pietro Barucci è uno dei sedici architetti che, secondo il fortunato libro di Diego Lama, Cemento Romano, CLEAN Napoli 2010, hanno più di altri contribuito a cambiare il volto delle nostre città o, come dice Franco Purini, a trasformarle in metropoli. Questa raccolta di scritti, iniziata venticinque anni fa in pieno post-modern, oltre a esprimere confessione e denuncia, indignazione e rammarico di un protagonista, registra i vari aspetti di questa crisi che oggi ci opprime, nata nel craxismo e giunta adesso alle strette finali. I rivolgimenti sono stati vissuti e visti dall'autore attraverso una lente particolare, quella dell'edilizia pubblica, campo in cui egli ha operato a lungo, che però è stato anche veicolo di conoscenza e meditazione sui mutamenti di una società complessa e conturbante. -
Arne Jacobsen. La ricerca dell'astrazione
Il tema di questo lavoro è lo studio dell'opera e del pensiero di Arne Jacobsen soprattutto e specificamente sul piano dell'indagine compositiva e urbana. Un punto di vista che non vuole essere di tipo storico-critico quanto eminentemente analitico nello studio e nel ridisegno critico delle opere progettate o costruite dal maestro danese. Tale necessità muove dalla convinzione che la sua ricerca sia ancora oggi di grande valore e attualità in un momento in cui l'architettura è sospinta verso una sua progressiva liquefazione e 'reductio ad imaginem' che la proietta sempre più verso la ricerca dell'inedito e del sorprendente. In particolare ci si è voluto soffermare sulle architetture civili di Jacobsen e specificatamente sul centro civico di Rodovre che testimonia di una modalità di costruzione dello spazio pubblico di grande interesse e modernità per la costruzione di nuovi luoghi centrali e polarità capaci di contrastare e migliorare la insensatezza della città diffusa di questi anni. -
Napoli verso Oriente
Napoli verso oriente guarda il Vesuvio. La vasta pianura, le antiche Paludi fuori le mura, sono oggi un luogo di attesa, una parte di città da tempo in una condizione di sospensione, in cui le fasi di evoluzione novecentesca (industriale, di residenza operaia, commerciale, terziaria...) - e i loro progetti - si sono succedute esaurendosi l'una nell'altra, si sono interrotte sovrapponendosi, sono state abbandonate senza mai giungere al compimento di una figura urbana definita. In questo libro, da diversi punti di vista e con approfondimenti differenziati, si è mirato a ricomporre lo specifico carattere del luogo con letture orientate, svolte per strati tematici, e con l'elaborazione di progetti urbani di diversa natura che indicano i modi possibili della trasformazione, individuando questioni e prefigurando assetti. Progetti che delineano futuri urbani restituendo riconoscibilità all'area e un ruolo alle sue varie parti, rimettendo in tensione punti ed elementi esistenti, innovando la connessione e il significato degli spazi tra le cose, in funzione di una nuova possibile configurazione complessiva. -
Terre comuni
"Terre comuni"""" esplora le potenzialità degli spazi aperti della città contemporanea come nuovi spazi di relazione. La città contemporanea è una moltitudine di parti edificate disperse in un vuoto; lo spazio pubblico si ritrae in scatole e recinti separati dal contesto. La grande quantità di spazi aperti di questa reverse city suggerisce, di contro, una riflessione per una loro, almeno parziale, significazione pubblica. L'attenzione si sposta così dall'oggetto allo spazio tra gli oggetti, fissa il proprio fuoco sui residui: i vuoti inutilizzati, le aree dismesse, i frammenti agricoli e naturali, le spianate tra i contenitori specializzati e le piazze dei quartieri moderni. Spazi che, proprio in quanto """"laterali"""" presentano potenzialità di trasformazione e caratteristiche tali da configurare un nuovo tessuto connettivo tra i frammenti della contemporaneità. Si attribuisce così agli spazi aperti un carattere riconducibile alla tradizione dei parchi territoriali e urbani, ma che, ad integrazione di questo significato, si intende declinare anche con modi più propriamente urbani e civici. Modi che hanno l'ambizione di concorrere a una figura spaziale - che chiamiamo """"terra comune"""" - capace di concorrere a trasformare il rumore della città contemporanea in frammenti armonici, alla ricerca di nuovi suoni e ritmi." -
Architetture per la scuola. Impianto, forma, idea
L'architettura della scuola ha costituito un campo di sperimentazione privilegiato per l'architettura moderna in Europa. Il rapporto ineludibile tra contenuto e forma delinea un altro moderno che si connota per la propensione alla sperimentazione piuttosto che per l'adesione a schemi prefissati e stilemi puramente linguistici. Lo studio intende indagare queste esperienze come variabile funzionale, ma non funzionalistica, dell'architettura, saggiando la ricchezza della sperimentazione associata all'edificio scolastico e le strategie sin qui sperimentate al di fuori della pura logica prestazionale e manualistica con cui nella pratica, soprattutto italiana, si è banalizzato il suo valore d.uso e disinnescato il ruolo cruciale svolto nell'insediamento. Considerato all'interno del nuovo paradigma economico e sociale della conoscenza, il luogo dell'istruzione è l'edificio pubblico per eccellenza e deve tornare a essere architettura: architettura educatrice. -
Città storiche città contemporanee. Strategie di intervento per la rigenerazione della città in Europa. Ediz. illustrata
Nella convinzione che oggi occorre riannodare i fili spezzati della continuità dei processi di trasformazione e di crescita urbana, l'obiettivo di questo volume è quello di raccogliere una serie di riflessioni sulla valutazione degli interventi possibili e corretti da promuovere per la rigenerazione della città storica, da intendere come città contemporanea. Allo stesso tempo si vogliono mettere a fuoco i processi ""di aiuto alla decisione"""" tramite l'utilizzo e la sperimentazione di supporti e procedure informatiche per la lettura e la comunicazione, utilizzando metodi di analisi e metodologie di gestione dei dati che siano in grado di supportare azioni di recupero e di rigenerazione delle città.""