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Armature tematiche e progetti. Ediz. italiana e inglese
Il volume raccoglie i principali risultati dell'attività di ricerca progettuale svolta da Pasquale Miano, soprattutto nell'ambito di concorsi internazionali e nazionali di progettazione negli anni dal 2003 al 2012. Dei lavori progettuali, alcuni dei quali seguiti fino alla realizzazione, si descrive l'armatura tematica, il riferimento a temi condivisi rispetto ai quali sono state sperimentate le specifiche soluzioni, ampliando le prospettive della propria ricerca sul progetto urbano e architettonico. Territori, città disperse, città della storia, aree archeologiche, architetture dominanti, declinati in maniera specifica, sono il campo di una tematizzazione rispetto alla quale i progetti stabiliscono una linea di azione prevalente, dalla quale si originano gli interventi specifici: riconfigurazioni, immissioni, sovrapposizioni, transizioni. -
Abitare nella città storica. Progetti di ricostruzione di vuoti urbani nel quartiere Montesanto a Napoli
"Sugli esiti di questo lavoro didattico dall'impianto e dalla progressione delle fasi decisamente classici e perciò collaudati, il giudizio è positivo. I risultati che vengono qui presentati sono, oltre che dignitosi, soprattutto veri. Dignitoso è valutazione elogiativa che va ampiamente oltre la sufficienza. Vero è aggettivo inusuale per qualificare un progetto architettonico. Non lo è quando viene riferito a un prodotto della sperimentazione didattica destinato alla pubblicazione. In tal caso, prevale la tendenza a una accurata revisione dei disegni da parte dei docenti per eliminare la marca """"ingenua"""" di alcune soluzioni e passaggi compositivi che invece caratterizzano, positivamente, il prodotto finale. Laddove, beninteso, non sia stata prevalente e spesso aggressiva per tutta la durata del corso, la presenza, la maniera (lo stile, insomma) del docente. Ciò non accade qui. Sono risultati veri, cioè prodotto di studenti preceduti e seguiti dal docente. Preceduti nelle lezioni, seguiti nelle correzioni."""" (dalla presentazione di Pasquale Belfiore). Con scritti di Mauro Vincenti, Felice De Silva, Antonio Salzano e un'intervista/dialogo con Aurelio Galfetti." -
Il nuovo Quartier Generale Nato JFC
Questo libro di architettura celebra il completamento del nuovo insediamento del Quartier Generale Nato JFC a Lago Patria (NA). Iniziato nel 2004, il complesso amministrativo consta di sei edifici su un sedime di 32 ettari. Le dimensioni dell'intervento e l'importanza della funzione per il territorio ne rendono la realizzazione un atto di fondazione urbana, capace di innescare una trasformazione epocale dell'assetto morfologico e socio-economico del territorio di destinazione. Le architetture del complesso Nato sono parte di una visione complessiva nell'uso dei materiali e della strategia formale, ma raccontano ciascuno di una identità propria, legata alle funzioni ospitate, al clima locale e alla vocazione alla sostenibilità economica e ambientale. Il volume raccoglie le fotografie dell'opera ultimata scattate dal fotografo di architettura Daniele Domenicali, che catturano simultaneamente la varietà morfologica dispiegata e la continuità indissolubile che lega tutti gli elementi del complesso edilizio. Inoltre documenta con immagini e cronologia le fasi di progettazione e di cantiere di un lungo lavoro di squadra portato a termine con successo da uomini e aziende. -
Cinquanta domande a Marco Dezzi Bardeschi
Marco Dezzi Bardeschi, architetto e ingegnere edile, ha alle spalle un'esperienza più che quarantennale nel settore della conservazione e dell'intervento di recupero del patrimonio costruito. È autore di numerose pubblicazioni sulla storia dell'architettura e sulla cultura del progetto. Dal 1993 dirige la rivista trimestrale ""ANANKE, cultura, storia e tecniche della conservazione per il progetto"""" e dal 2005 fa parte del comitato di redazione della rivista """"L'ingegnere, edilizia, ambiente, territorio"""". Accademico delle Arti e del Disegno a Firenze e dal 2002 al 2007 Presidente della sezione italiana dell'ICOMOS (International Council of Monuments and Sites). Particolare attenzione ha sempre dedicato al restauro inteso come esclusiva pratica di conservazione del contesto. Restauro come scienza della conservazione. Lo slogan cui ispira il suo operato è: non sottrarre materia alla fabbrica, piuttosto aggiungerne, con discrezione, facendo crescere la stratificazione storica e il conseguente dialogo a tutto campo tra le cose. Al progetto di conservazione dell'esistente si associa così un calcolato progetto del nuovo, come aggiunta autonoma e compatibile."" -
Malamusik. Con DVD
"Cari lettori è l'una di notte, ma a me sembra che siano le cinque del mattino, ho perso la cognizione del tempo e ora non ricordo più tutto quello che vi volevo dire su questa paginetta di presentazione. Non so precisamente chi sono e cosa faccio ma non riesco a stare zitta e quindi canto. Ricordo quando ero piccola di aver fatto un film FFSS col mio amico Renzo Arbore, più Festival di Sanremo, premi Tenco e tante tante altre cose che mi metto 'scuorno' solo a nominarle per la loro importanza e per la giovinezza con cui le ho vissute e poi superate. La mia voce non può prescindere dal mio pensiero e ho messo l'uno e l'altro in questo libro e DVD che spero vi dia una visione più dolce della mia esistenza"""" (Pietra Montecorvino). Il DVD contiene le canzoni: Lusingame, Señorita, Murì, Indifferentemente, Malafemmena, Nu jeans e na maglietta, Nu latitante, Carmela, Brigante se more, Tu si na cos grande, Comme facette mammeta, Addo' sta Zazà, Tutto cambia, Senza voce, Amante italiano, 'O surdato 'nnammurato, Sud." -
Giulio de Luca 1912-2004. Opere e progetti
Giulio de Luca (Napoli 1912-2004), è stato uno degli architetti più rappresentativi e interessanti della generazione laureatasi a Napoli agli inizi degli anni Trenta. La pubblicazione di una monografia dedicata alla sua figura professionale si è resa necessaria per colmare un vuoto di informazioni e ricordare l'opera di un professionista appassionato sul quale, a fronte di numerosi contributi pubblicati, manca un'analisi complessiva del suo profilo generale. Maestro della progettazione razionalista, appassionato ed esperto studioso della città e del suo territorio, nel dopoguerra de Luca sviluppa un nuovo e personale approccio all'architettura basato su un plasticismo dinamico libero in cui si inserisce la matrice organica. Lo studio su de Luca prende corpo nel corso dei tre capitoli seguendo un percorso ideale in cui partendo dalla formazione e gli esordi, passando attraverso l'analisi della dimensione urbana, sociale e la pratica professionale, si riesce a fornire una valutazione sia dell'attività che della personalità artistica e intellettuale dell'architetto. Il volume si conclude con le schede di 34 opere e progetti. L'obiettivo dello studio monografico, senza la presunzione di essere esaustivo a tutto tondo, è quello di inserire il caso particolare dell'architetto in un quadro complessivo della vicenda architettonica e urbanistica napoletana di quei tempi. -
Le metropolitane e il futuro delle città
Facendo seguito dell'apertura nel settembre 2012 della Stazione Toledo e quella Garibaldi dei primi del 2014, il volume documenta l'impegno della città di Napoli e della sua area metropolitana del progetto di sviluppo del sistema di ferrovia metropolitana e di riqualificazione urbana e di area vasta, che sta modificando radicalmente la struttura della città. Il progetto in atto ha anche degli elementi forti di originalità trasportistica, urbanistica e architettonica che lo rendono interessante rispetto allo scenario nazionale e internazionale. In questo volume, ampiamente illustrato, risultato degli Atti del Convegno dello scorso anno, si è voluto fare il punto sullo stato di realizzazione del progetto, analizzandone le motivazioni, le sfide affrontate e le ricadute trasportistiche, urbanistiche, sociali ed economiche prodotte. Ne è emerso un quadro molto articolato, ricco di potenzialità e con alcune contraddizioni. -
Incontri e lezioni. Attrazione e contrasto tra le forme
Il volume ottavo della collana TECA riguarda in particolare le otto lezioni di Luciano Semerani, raccolte nella sua seconda parte, nelle quali viene indagata la natura profonda dell'atto creativo e la sorgente stessa dell'opera d'architettura, quando essa è intesa come opera d'arte. Il desiderio, la corporalità, l'organico, la storia, l'immaginario, il simbolico, il comico sono come filtri attraverso i quali leggere alcune opere d'architettura, basilari per la cultura architettonica del XX secolo. Per cui di volta in volta vengono scelti, per l'esplorazione dei singoli temi, alcuni compagni di viaggio di Semerani e cioè architetti come Lina Bo Bardi, Joe Plecnik, Wright, Muratori, BBPR, Aldo Rossi e John Hejduk o artisti come Malevic e Boccioni. Alla fine viene tentato un discorso che pone l'architettura, come la musica e come tutte le altre forme di espressione, all'interno di percorsi di ricerca paralleli, nei quali è presente, pur nella diversità dei mezzi, una comunanza di problemi compositivi. -
Porto non porto. Progetti didattici per il porto di Ischia
Il testo raccoglie due tesi di laurea e una selezione delle esercitazioni didattiche elaborate nei laboratori di Progettazione Architettonica tenuti da Antonello Monaco presso l'Università Mediterranea di Reggio Calabria. Essi sono incentrati sul porto di Ischia, un ambito spaziale di straordinario valore storico-ambientale, oggi in uno stato avanzato di degrado per utilizzi impropri e sovradimensionati rispetto al suo carattere e alla sua misura. La prospettiva evocata dal testo prevede la riqualificazione dell'area portuale di Ischia, mediante una strategia di riduzione del carico funzionale che grava su esso e il conseguente ridisegno del suo ambito spaziale, bilanciata dalla contemporanea riorganizzazione del porto di Casamicciola, per il quale si propone un progetto di potenziamento strutturale, al fine di adeguarlo a scalo principale dell'isola per il traffico veicolare e pesante. Introduzione di Francesco Rispoli. -
CapriGuida. Itinerari di architettura sull'isola azzurra 1800-1970
La guida offre al lettore sei itinerari alla scoperta delle più significative architetture realizzate sull'isola di Capri tra il 1800 e il 1970. Ville, grandi dimore, locande, edifici progettati dalle più importanti firme del panorama italiano e talvolta internazionale così come da progettisti locali, o ancora da estrosi ""dilettanti di architettura"""". Dalle opere rappresentative della feconda stagione dell'eclettismo, che qui ha trovato terreno favorevole per le sue sperimentazioni più ardite e singolari, fino a quelle ispirate al razionalismo, che a Capri ha vissuto un riuscito connubio con l'architettura del luogo e col contesto mediterraneo. I sei itinerari si snodano attraverso Capri Centro, Marina Grande, Tiberio, Tragara, Marina Piccola e Anacapri, offrendo un panorama quanto più completo dell'attività architettonica svolta in quasi due secoli sull'isola, attraverso schede ricche di numerose fotografie a colori e pratiche cartine per la localizzazione delle opere."" -
Planning stormwater resilient urban open space. Ediz. illustrata
Il libro contiene una raccolta di saggi sulla capacità di recupero delle acque piovane negli spazi aperti urbani, che ha coinvolto un gruppo di 30 ricercatori dell'Università Federico II di Napoli. Il programma di ricerca ha integrato le discipline di ingegneria idraulica, agricola, ambientale, progettazione architettonica, tecnologia di costruzione, valutazione e pianificazione. Lo studio mira a definire un contributo multidisciplinare per la progettazione sostenibile e la pianificazione degli spazi aperti urbani, rispondendo ai cambiamenti climatici che hanno prodotto forti modificazioni nei contesti urbani. -
Abitare il cambiamento-Inhabiting the change
A distanza di alcuni mesi dall'evento del dicembre 2012 dal titolo ""Abitare il nuovo/Abitare di nuovo ai tempi della crisi"""" è possibile tracciare un bilancio e individuare quali spunti e avanzamenti siano avvenuti. La struttura del volume assorbe i contributi dei keynote speakers che costituiscono l'elemento di continuità fra le premesse delle Giornate di Studio e le riflessioni maturate in seguito alla pubblicazione degli Atti. Il problema dell'abitare nella crisi evidenzia infatti un rapporto dialettico fra posizioni che la individuano come fattore centrale e condizionante sugli esiti architettonici o come elemento che può influenzare solo alcune linee di ricerca senza incidere sugli aspetti generali delle tematiche disciplinari. La disciplina architettonica è chiamata a ripensare l'abitare sviluppando la capacità di distinguere le reali criticità che lo rendono oggi insostenibile e di come svincolarsi dalle condizioni di tragica estraniazione ed espropriazione materiale e interiore vissute nella città contemporanea. Se non vi è più società, resa liquida e inafferrabile, la conseguenza è che si attenua la responsabilità del proprio agire nei confronti sia degli individui e della società, sia dell'ambiente naturale e costruito."" -
La bellezza per il rospo-Beauty according to the toad. Ediz. bilingue
Questo libro è una rete: una rete di esperienze, una rete di persone, una rete di parole. Una rete instabile e apertissima…rnrnTutti i suoi contenuti sono collegati a una tematica, ampia, ambiziosamente sfuggente, decisamente multidisciplinare, ma tutto sommato definita e comprensibile…Questo libro è parte di una rete a maglie disomogenee, con molti incroci ma pochi nodi, con molti buchi da cui si guarda e si esce fuori, e molti fili in attesa, disposti a essere prolungati: una rete estesa e aperta. Una rete che punta a disporsi nello spazio intermedio tra i centri culturali potenti, e le micro-reti, personali, locali, identitarie, spesso ripiegate sulla difensiva. A quelli che della venustas hanno sentito parlare e che si chiedono però di cosa parliamo quando parliamo di bellezza dell’architettura e della città, oggi, in un tempo in cui il mercato e la democrazia imperano e vacillano contemporaneamente. In un tempo in cui moltissime città non sono più l’integrazione perfetta di urbs e civitas. Ma anche in un tempo in cui l’architettura e la città dimostrano, nonostante tutto, una straordinaria vitalità. -
Città tra terra e acqua. Esplorazioni e progetto nel dottorato di ricerca. Ediz. italiana e inglese
Nel libro sono descritte ricerche di Dottorato su due temi importanti per la comprensione del ""territorio che cambia"""" in Campania: il waterfront, la città sull'acqua, e l'archeologia, il grande palinsesto urbano e paesaggistico che s'intreccia con le forme insediative del presente. Sono forme di una contemporaneità densa di questioni che possono essere risolte solo mettendo in tensione interpretazione, sensibilità per la storia e la stratificazione, e un progetto di territorio incardinato sui materiali e sulle immagini che del nostro territorio rappresentano l'identità: appunto, terra e acqua. Il volume contiene il confronto tra progetti e studi su luoghi e paesaggi in trasformazione che hanno un denominatore comune: sono parti critiche e irrisolte della città contemporanea, e al contempo straordinarie risorse per il suo sviluppo. Il tentativo è quello di dare risposta a una domanda di ricerca che - nelle discipline del progetto e della città - si interroga sempre più in profondità sulla costruzione di saperi e pratiche multidisciplinari, per consentire ai diversi percorsi di indagine di mantenere le proprie specificità, utilizzando il confronto come riflessione sul metodo, sugli statuti, sulle provenienze. I temi discussi lavorano su tre tracce fondamentali: come cambia la città e mutano i suoi valori; come si trasforma il senso del """"progetto"""" tra volontà di forma e intenzionalità politica; e infine come cambiano le pratiche ordinarie di prefigurazione..."" -
Napoli lab01. Progetti per via Nuova Marina-Via Nuova Marina projects. Ediz. bilingue
Il volume riporta gli esiti del Laboratorio di Sintesi finale in Progettazione Architettonica del Corso di Studi in Scienze dell'Architettura dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, tenutosi nell'anno accademico 2012/2013. Il Laboratorio è stato condotto sperimentalmente sotto forma di workshop, coordinato da Adelina Picone, con la partecipazione dei docenti di progettazione: Renato Capozzi, Antonio Lavaggi, Franco Mariniello, Giovanni Multan, Roberto Senno, Gabor Szanizlò e Federica Visconti. L'idea di questo laboratorio-workshop nasce dalla convinzione che per far riemergere il ruolo portante dell'insegnamento della progettazione architettonica è necessario un lavoro non individuale ma corale, che può scaturire soltanto da un confronto sul campo, sullo specifico progettuale. Ricominciare a parlare, a programmare la didattica, ricominciando a progettare insieme, valorizzando ed esaltando le differenze di metodo e di scuola. Il risultato: un percorso formativo complesso ma di grande qualità per gli studenti, con l'integrazione dei moduli di strutture, tenuto da Susanna Tortorelli, e impianti, tenuto da Fabrizio Ascione. Oltre ai progetti il libro contiene una lettura critica di Franco Purini e raccoglie alcuni dei contributi, letture dell'area studio e lezioni sui temi di progetto, che hanno arricchito l'apparato teorico del Laboratorio. -
La Basilica di san Giovanni Maggiore a Napoli. Storia e restauro
La storia e la descrizione dei lavori di restauro del monumento sono analizzati in questo volume in maniera particolareggiata; per gli aspetti storici, gli autori si sono avvalsi del materiale edito che è stato accuratamente ""riletto"""", sia nel caso di documenti che di fonti a stampa e di antiche campagne fotografiche. Ogni elemento è stato sempre comparato ai passati e recenti interventi di restauro, ai quali è dedicato ampio spazio nelle sezioni che illustrano i lavori sulla struttura, sulla compagine architettonica e sui beni mobili. Nonostante la specificità dei contenuti, il volume si legge come un racconto e si rappresenta, per il lettore, quasi come la possibilità di sfogliare i giornali di cantiere compilati dai Direttori dei Lavori e dai tecnici che hanno operato nella Basilica: una notevole quantità di notizie che sono raramente alla portata dei non addetti ai lavori e che si auspica possano risultare utili in altre analoghe esperienze, dando anche voce a nuovi contributi e metodologie d'intervento. La Basilica di San Giovanni Maggiore ha rappresentato, in definitiva, l'occasione di operare in un cantiere che ha richiesto costantemente il confronto con il monumento ma anche quello tra varie professioni: archeologi, architetti, ingegneri, storici dell'arte, restauratori hanno operato nel comune intento di trovare le più idonee soluzioni per risolvere i vari e complessi problemi di restauro che emergevano soprattutto, come sempre, in corso d'opera."" -
Napoli street. Curiosità, come, perché
"Come nasce questo libro? Dalla curiosità di un napoletano e dalla voglia di far conoscere ad altri ciò che nel frattempo avevo appreso e ricordato; ad altri che hanno voglia di conoscere meglio questa bella Città e di amarla e rispettarla. Da bambino, leggendo anche distrattamente le targhe riportanti i nomi delle strade (targhe odonomastiche), cercavo di capire il perché quella strada avesse quel determinato nome (toponomastica). Per la maggior parte la risposta era ovvia e scontata: via S. Antonio Abate era così denominata per la presenza in sito della chiesa del Santo, come per le vie Santa Lucia, Santa Brigida ecc.; altre in ricordo di un personaggio storico o famoso (corso Garibaldi, via Caracciolo, via Diaz ecc.). Ma altri nomi da dove derivavano, qual era l'origine e il perché? Dapprima iniziai dalla strada in cui ero nato, via Arenacela, e poi presi l'abitudine di leggere attentamente i toponimi delle strade, e di cercarne l'origine, la derivazione, le curiosità, gli aneddoti legati a esse. Sono giunto alla conclusione che il 99% delle strade caratterizzate da nomi """"particolari"""" sono solo a Napoli, così cominciai a prendere qualche appunto, mentre mi frullava per la testa di divulgare ciò che avevo appreso un sogno...""""" -
Quarantaquattro domande a Fabrizio Carola
Fabrizio Caròla (Napoli, 1931). Si diploma presso l'Ecole Nationale Supérieure d'Architecture de Bruxelles e nel 1961 si laurea in Architettura a Napoli. Nel 1958 progetta il Padiglione del Legno all'Expo di Bruxelles. Nel 1972 comincia l'avventura africana con la realizzazione di un ristorante a Mopti sul fiume Niger. Dal 1980 al 1984 realizza un Ospedale a Kaédi, in Mauritania. Nel 1985 è in Mali per l'UNICEF con i Tuareg di Gao. Nel 1987, in Ghana, costruisce il Palazzo del Re del Dahomey per il film Cobra Verde di Werner Herzog. Dal 1993 al 1999 è di nuovo in Mali dove realizza una Casa in terra, due Mercati per Erboristi, il ""Centro di Formazione e Ricerca sulle Tecnologie di Costruzione adatte al Sahel"""". Nel 1995, riceve il """"Premio Internazionale di Architettura Aga Kahn"""" per l'Ospedale realizza a Kaédi. Nel 2008 gli è stato assegnato a Parigi il premio Global Award for Sustainable Architecture. Attualmente è impegnato a realizzare in Campania, a San Potito Sannitico (CE), un complesso scolastico con annesso auditorium."" -
Trentatré domande a Antonio Monestiroli
Antonio Monestiroli (Milano 1940) si è laureato nel 1965 con Franco Albini al Politecnico di Milano, dove ha insegnato Composizione Architettonica fin dal 1970. Dal 2000 al 2008 è stato Preside della Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, del quale dal 2011 è Professore Emerito. È Accademico di San Luca. Svolge la sua ricerca sui temi della teoria della progettazione e ha pubblicato numerosi saggi tra i quali: L'Architettura della realtà (1979), La metopa e il triglifo (2002), La ragione degli edifici. La scuola di Milano e oltre (2010). L'attività di progettista è intensissima, con la partecipazione a concorsi nazionali e internazionali. Molti i progetti realizzati e censiti sulle maggiori riviste internazionali e documentati in Antonio Monestiroli. Opere, progetti, studi di architettura (Milano 2000) e in Antonio Monestiroli. Prototipi di architettura (Padova 2012). -
Trentasette domande a Josè Ignacio Linazasoro
José Ignacio Linazasoro (1947) è professore ordinario di progettazione architettonica e urbana presso la ETSA di Madrid. Il suo lavoro, caratterizzato da una straordinaria capacità di dialogo con i luoghi e con la storia, è immune dai frivoli formalismi mediatici della contemporaneità. Nel mese di agosto 2014 l'Accademia Adrianea di Architettura e Archeologia di Roma gli ha conferito il prestigioso Premio Piranesi Prix de Rome alla carriera.