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Diario di una inaspettata quarantena
Dalla sera alla mattina ci siamo ritrovati ospiti di una inaspettata RSA: casa nostra! Ma… eravamo un po’ in anticipo, mi pare, sulla naturale conclusione di una vita attiva… È stata una specie di prepensionamento virale. In principio è stata dura, anche se eravamo al calduccio, con ogni confort, tranne la libertà. Poi ci siamo abituati… ci si abitua a tutto… o ci abbiamo addirittura preso gusto? Avevamo organizzato la giornata perfetta: ogni ora aveva la sua procedura collaudata, ogni gesto perfezionato, giorno dopo giorno: dal lavaggio dei denti mattutino, all’accensione della lucina per la notte, la sera, prima di andare a letto. Il punto di arrivo è stata la giornata-fotocopia. La convivenza ne aveva un po’ risentito. Un conto è ritrovarsi tutti insieme a cena, davanti a una tavola imbandita, altro conto stare appiccicati l’un con l’altro tutto il giorno. Non ci confortavano molto le notizie, di cui eravamo assediati. Abbiamo scoperto che in Italia c’erano più virologi che virus, e non ce n’erano due d’accordo tra loro. Una specialità medica in perenne modificazione… le continue mutazioni dei virus avranno influito sui cervelli di queste improvvisate rock star televisive. -
La scelta. L'amicizia, il cinema, gli anni con Ermanno Olmi
È nel 1978 quando Maurizio Zaccaro inizia a lavorare con Olmi. Da quel momento si instaurerà un rapporto di collaborazione e amicizia che durerà quattro decenni. Questo libro è una traccia molto intima di quegli anni, scritta da un testimone sincero e fedele che pagina dopo pagina disegna il ritratto del proprio ""maestro""""."" -
Posso cambiarti la vita
Dopo la morte della madre, Perla vive con l'anziana nonna a Poggio in Chianti e frequenta la seconda classe al liceo tecnologico Margherita Hack di Firenze. È una ragazzina bassa, obesa, brava a scuola, e per questo oggetto del bullismo spietato dei compagni. Perla è docile, subisce in silenzio, sa che è inutile opporsi al branco da sola. Col passare del tempo la situazione precipita, le offese sui social si moltiplicano, alcuni video diventano virali. Lei sfoga rabbia e frustrazioni abbuffandosi e chiudendosi in se stessa. Finché un giorno risponderà a un messaggio restando coinvolta in qualcosa troppo più grande di lei che le trasformerà per sempre la vita. Età di lettura: da 12 anni. -
Mitologia d'infanzia. Figure, intrecci di vita, storia
Un'infanzia sbocciata negli anni Cinquanta del secolo scorso rivive attraverso i ricordi di una bambina. Le figure delle nonne Zita e Cesarina, e dei loro mariti Giovanni e Primo, dalle esistenze e caratteri opposti, hanno impresso nella sua memoria tracce e suggestioni dell'universo contadino della Maremma toscana. Insieme alle nonne e attraverso di esse, tra durezze, difficoltà e contrasti riguardanti un segreto, si delinea l'affresco palpitante di una famiglia giunta a Roma all'inizio delle trasformazioni che portano al boom economico, poi a cambiamenti sociali sotto la spinta del '68 e di una sorta di pre-femminismo. Una storia autobiografica tutta italiana. Un'epica familiare in cui le tragedie della ""grande storia"""" si intrecciano con quelle di numerosi antieroi."" -
Ufo. La verità negata. Intelligence mondiale e presenza aliena
Dal 1947 si parla di UFO, anche se il fenomeno si era manifestato già in passato. Fin dall'inizio se ne era compresa la natura oggettiva, tecnologica, intelligente ed estranea. Ma la inquietante prospettiva di una sua natura extraterrestre, vista come profondamente destabilizzante per l'opinione pubblica, ha fatto sì che a dispetto di evidenze palesi il fenomeno venisse minimizzato, deriso e contestato dalle Autorità. Gestendolo nella logica propria dei Servizi di intelligence, nella migliore delle ipotesi si è cercato di attribuirlo a sperimentazioni militari segrete e si è sistematicamente provveduto a secretarlo e insabbiarlo, anche mediante orchestrate campagne di disinformazione. Ciò non ha impedito che i fatti emergessero comunque, e che in tutto il mondo enti privati di ricerca svolgessero in collegamento fra loro una capillare attività per chiarire la questione a dispetto del silenzio ufficiale. Ma oggi lo scenario è mutato. Sono ormai emersi a livello internazionale dati, documenti e conferme schiaccianti che non è più possibile continuare a ignorare in nome dell'ordine pubblico e del timore di non saper gestire la conferma che siamo visitati da esseri extraterrestri. -
Scrivere è l'infinito. Metodi, rituali, manie dei grandi narratori
Mariano Sabatini ha interpellato gli autori più noti per capire se scrittori si nasce o si può diventarlo. E come. Con il proliferare delle scuole di scrittura creativa, l'interrogativo non è affatto pretestuoso. Scrivere può insegnare a scrivere. Ma soprattutto serve leggere: tanto, di tutto. Ecco, allora, che in ""Scrivere è l'infinito"""" il lettore - aspirante scrittore - troverà più di cento testimonianze di romanzieri famosi e apprezzati sui loro singolari metodi di lavoro. Qualche esempio: l'anarchia di Andrea Camilleri; l'isolamento di Giorgio Faletti; la lentezza di Sveva Casati Modignani; le ricerche di Giuseppe Culicchia; i canovacci di Loriano Macchiavelli; gli intrecci automatici di Cristina Comencini; il masochismo di Simonetta Agnello Hornby; il transfert di Alberto Bevilacqua; il dolore di Dacia Maraini; le pennichelle di Margherita Oggero; il tempo scaduto di Gianrico Carofiglio; il plot di Massimo Carlotto; la vendemmia di Enrico Brizzi; la patologia di Lidia Ravera; la naturalezza di Bianca Pitzorno; le riscritture infinite di Michael Cunningham; il falò di Andrea Vitali; il gioco di Romana Petri... Grazia Versanai, Barbara Baraldi, Licia Troisi, e tantissimi altri."" -
Dimmelo adesso
Angelica è una bella donna alle prese col climaterio vissuto come demarcazione ancestrale tra il prima e il dopo. È laureata ma fa la bidella in una scuola media di provincia. Nel computo ossessivo dei propri fallimenti, trascura il suo dovere di vigilanza. Distratta testimone di atti di bullismo ai danni di un orfano immigrato, assisterà al terribile epilogo concomitante all'ultimo effimero segnale di fertilità emesso dal suo corpo. La sua storia di rinunce e omissioni si intreccia con i destini di una banda di giovanissimi bulli molto diversi tra loro. Da quello del leader, brutale figlio di primario e madre primitiva, a quello della patetica Carla, fatalmente attratta dai binari. Tra gli attendenti che soffocano rigurgiti di coscienza, Andrea e Gimmi, avvantaggiati, rispetto ai compagni, dall'attenzione degli adulti di riferimento. L'ultimo sangue è una riflessione sul bullismo scolastico e virtuale, ma anche sulle occasioni mancate e le possibilità di riscatto del femminile maturo. -
Francesca Da Rimini. Storia di un mito. Letteratura, teatro, arti visive e musica tra XIV e XXI secolo
Il volume ricostruisce la storia del mito di Francesca da Rimini dal XIV secolo fino ai giorni nostri. Storia di profondi cambiamenti. Dall'antica Francesca da Polenta, la peccatrice dei versi di Dante, rappresentata per oltre cinquecento anni tra i dannati a monito dei lussuriosi, alla nuova Francesca, Francesca da Rimini appunto, figlia dell'Illuminismo e della Rivoluzione Francese, nata nel 1795 dai versi del poeta giacobino Gianni, non più peccatrice, ma vittima innocente di tempi e di leggi crudeli, iniziatrice del mito moderno. E, ancora, dall'eroina virtuosa e pura di Silvio Pellico che diventa musa ed emblema dei movimenti libertari europei e americani, a Francesca ""guerriera"""" di Gabriele D'Annunzio e di Riccardo Zandonai, donna padrona della sua sessualità che affascina femministe e suffragette di qua e di là dell'Atlantico. Fino a Francesca icona del bacio degli innamorati, all'apice della popolarità nella metà del Novecento. Un volume che spazia tra rime, tragedie, racconti, dipinti, sculture, musiche e narrazioni cinematografiche dedicate a questa affascinante creatura della poesia e della fantasia. Perché di Francesca realmente vissuta, di Francesca figlia di Guido signore di Ravenna, per certo si sa soltanto che è esistita tra il 1260 e il 1284 circa e che è andata sposa a Giovanni Malatesta: nulla è stato tramandato di storicamente comprovabile dei suoi presunti o reali amori peccaminosi e di duplici omicidi."" -
Sigismondo Malatesta 1417-1468. Le imprese, il volto e la fama di un principe del Rinascimento
Il volume vuole orientare il lettore, digiuno di storia dei Malatesta o specialista, a recuperare un profilo biografico di Sigismondo, principe tra i più celebrati del Rinascimento, al di fuori degli stereotipi in cui, troppo spesso, è stato cristallizzato. Propone una ricostruzione storica della sua figura che vuol prescindere dalla fama che, immeritatamente, l'ha accompagnato per sei secoli e l'ha trasformato da uomo della storia in personaggio della fantasia e della leggenda, che l'ha narrato talvolta come un diavolo capace delle azioni più turpi, talvolta come eroe dalle imprese degne della mitologia antica. Due estremi opposti che traggono origine, diretta o indiretta, per piaggeria cortigiana, per filopapismo, per antipapismo o per inerzia storiografica, da quella fonte straordinaria che è la pervicace campagna mediatica messa in campo dall'abilissimo papa Pio II, invidioso di lui fino all'inverosimile. Una fonte inquinata, come dimostra il volume, purtroppo potente, che ancor oggi, grazie al sigillo pontificio e al fascino delle contraddizioni che sollecita - lussuria e misticismo, violenza e poesia, eroismo e turpitudine - continua a trovare estimatori. Certo, Sigismondo non fu né un santo né un beato. Ebbe i vizi e le virtù degli uomini di guerra e di potere dei suoi tempi. Fu violento e implacabile in battaglia, scaltro in politica. Spesso incline agli eccessi. Ma, certamente, non fu neppure il mostro del male come la leggenda di cui Pio fu l'iniziatore, ancora lo racconta. Fu, come tanti, un condottiero valoroso, un principe magnifico, un mecenate generoso, un umanista che si dilettava nel leggere i grandi della classicità e nel comporre versi, che si confrontava con i saggi e sognava splendore. Ma non solo. Del Rinascimento agli albori, in uno dei momenti più rivoluzionari ed esaltanti della civiltà occidentale, fu un protagonista di primo piano, coraggioso e innovatore. A testimoniarlo è la sua più grande impresa: il Tempio Malatestiano. -
Morte al filatoio
Bologna, 9 novembre 1592: don Tomasso, che dirige l’ospizio di San Biagio, viene coinvolto mentre è al Tribunale del Torrone in una denuncia per diffamazione voluta da Violante, una donna che un libello anonimo accusa di aver avvelenato il marito. Il notaio Martini, inquirente amico del prete, gli chiede in via non ufficiale di prendere informazioni da don Lucio, il sacerdote che ha proceduto al funerale e che forse è stato anche l’amante della donna. Nel frattempo, don Tomasso apprende da due ragazzini rifugiatisi all’ospizio, Ettore e Gian Andrea, che il primo ha appena visto il cadavere di una giovane donna nei sotterranei del filatoio di tal Righi. Il corpo, gettato nel canale, verrà infatti ritrovato di lì a poco. La morta risulta essere una lavorante del Righi, Caterina Pancaldi, e l’esame autoptico dichiara che ha perso da poco la verginità. Partono quindi tre processi: quello per il libello, quello per avvelenamento del marito di Violante e quello per “la putta” trovata nel canale. Mentre si svolgono gli interrogatori, don Tomasso aiutato da Gian Andrea prosegue nella ricerca di ipotesi e indizi per incastrare l’omicida. -
Panico. Una bugia del cervello che può rovinarci la vita
Il primo attacco di panico è un'esperienza sconvolgente. Molti pazienti lo raccontano come l'esplodere nella vita quotidiana di un improvviso e profondissimo senso di morte. Da quel momento, la loro vita cambia radicalmente e vivono nell'angosciante prospettiva della fobofobia, cioè della paura di aver paura. Il neurologo Rosario Sorrentino, grazie a un innovativo approccio, è riuscito a catturare con una risonanza magnetica funzionale (una metodica che consente di descrivere il funzionamento del cervello in azione) le immagini che rappresentano una crisi di panico nel preciso istante in cui si verifica. Grazie a ciò, è stato possibile dimostrare che l'attacco di panico non è né un'invenzione né una stravaganza, ma un evento durante il quale il nostro cervello si accende, cercando di convincerci della presenza di un pericolo che non c'è. Oggi in Italia oltre due milioni di persone (soprattutto donne di età compresa fra i 18 e i 45 anni) ne soffrono in modo cronico. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ci informa che gli attacchi di panico e la depressione saranno tra i disturbi sempre più diffusi sul pianeta terra. -
Manzoni, i fiori del bene
Un viaggio selettivo tra le opere in prosa di Alessandro Manzoni, al di là dei Promessi sposi. La fiducia nella Provvidenza e nel lieto fine, la mano di Dio e il destino degli uomini, la storia e la grazia, il suo cattolicesimo liberale e il suo vivo senso morale, il suo amor di patria e l'indipendenza nazionale, la nascita della lingua italiana moderna e l'importanza del romanzo storico per la formazione della coscienza civile, il giudizio sulla Rivoluzione francese, su Robespierre e sul Romanticismo. Un'antologia di saggi (più un rapido ritratto di don Lisander dal vivo) che fanno di Manzoni l'anti-Baudelaire: dal poeta maledetto allo scrittore benedetto. Da qui l'idea d'intitolare, in contrasto con l'autore dei Fleurs du mal, il suo florilegio ""I fiori del bene""""."" -
Prometeo male incatenato
Prendendo spunto dal mito di Prometeo, che sfidò gli dei per dare il fuoco agli uomini, Gide costruisce una delle sue opere più acute e disincantate. Un libro graffiante, raffinato, poetico, in cui la psicoanalisi entra in gioco per una possibile lettura non dissacrante del mito ""smitizzato"""" e dell'animo umano nella sua crudezza. Prometeo male incatenato è uno dei testi dove maggiormente spicca il gusto sottile e leggero di questo grande scrittore."" -
La voce di Sergio Zavoli
"La voce di Sergio Zavoli"""" di Rosita Copioli è il ritratto, umano e letterario, del più grande giornalista radio-televisivo italiano. La poetessa conterranea che gli fu amica, percorre la sua vita: gli esordi del dopoguerra con l'invenzione del futuro Publiphono nella piazza di Rimini semidistrutta; la folgorante carriera a Roma con Vittorio Veltroni: prima con le radiocronache delle partite, poi con i reportages da ogni luogo o evento (Africa e Polesine, Budapest e Sinai e Romagna e Bologna...); i documentari radio, inusuali e di grande fascino, come lo straordinario Clausura del 1957: un successo planetario che fece epoca; il popolarissimo Processo alla tappa; il GR1; Copioli racconta la doppia natura del """"cronista"""" per eccellenza, e del poeta. Zavoli è il più fedele cronista perché avvicina l'uomo. La sua voce pacata ne tocca le corde più profonde, ha il respiro del suo mare." -
Il conte di Racalmuto
Sicilia, XVII secolo. Il paese di Racalmuto è governato dal conte Girolamo del Carretto, uomo spietato e avido, dall'insaziabile istinto predatorio. Traditori d'ogni risma e assassini senza scrupoli percorrono ogni giorno vie e sentieri, mentre la gente vive in mezzo a sospetti e paure. Il bene e il male si confondono. Ma il potere del conte, pur sembrando senza limiti, finisce col trovare un inaspettato intreccio di nemici: la moglie Beatrice, il priore del convento degli Agostiniani e un servo. Fra inganni, agguati e innamoramenti, i personaggi del romanzo rimarranno invischiati in una rete pericolosa. Ispirandosi a una storia vera e partendo dalle righe che il nonno Leonardo Sciascia ha scritto sull'episodio nelle pagine dedicate al paese natale di Racalmuto, Vito Catalano costruisce una trama in cui la fantasia si mescola a ricordi di luoghi e persone. -
Umiliati
Dopo una violenta lite con la moglie, Alberto vuole separarsi e si rifugia in pieno inverno a Otranto, in una casa sul mare. Va a trovare un amico, il professore: appena lo informa delle sue intenzioni, il professore gli mostra un misterioso trattato rinascimentale, Anteros, sive contra amorem, che illustra i rischi mortali dell’amore. Poi insieme a due vecchi amici convocati apposta, decide di togliere ogni dubbio dalla testa di Alberto e gli racconta la storia tragicomica degli Umiliati, una squadretta di calcio formata da mariti integralmente umiliati dalle mogli. Alberto ascolta, è confuso, torna nella sua solitudine per riflettere. Ma un fatto di cronaca lo sconvolge: un padre ha ucciso i figli perché la moglie gli ha chiesto la separazione, poi si è ammazzato lanciandosi da un ponte. Alberto decide di andare al funerale dell’assassino, per cercare di capire quel gesto maledetto. Per comprendere fino in fondo quanto male può fare l’amore coniugale. -
Arte per gioco
Il libro vede la luce nel 1964 con il titolo ""Arte per nulla"""" presso la casa editrice Calderini che, nelle edizioni successive, lo cambierà in """"Arte per gioco"""". Federico Moroni vi esprime la sua idea visionaria e all'avanguardia, ma anche concretissima, di didattica del disegno collocandosi su un elitario sentiero battuto da poeti e artisti a partire dall'Ottocento. Si tratta di un gesto di fiducia del maestro nelle potenzialità dell'insegnamento libero dell'arte ai bambini, attraverso quello che egli chiama il «gioco della linea e del colore», con raffinate indicazioni tecniche, osservazioni sull'arte antica e moderna e uno sguardo acutissimo sul mondo che circonda i suoi scolari. Il testo è il prezioso diario di lavoro del Maestro in colloquio con i ragazzi della scuola di campagna di Bornaccino e, allo stesso tempo, un'elegantissima dichiarazione di poetica dell'artista."" -
L'ultimo boia. Storia di un pubblico giustiziere pentito
Chi è veramente un boia? Quali sono la sua infanzia, le amicizie, gli amori, le ambizioni, i conflitti, le convinzioni? Albert Pierrepoint ha undici anni quando scopre per caso quale sia il lavoro segreto del padre e dello zio. Crescendo decide di seguire la tradizione di famiglia e diventa il Pubblico Giustiziere più famoso della Gran Bretagna, chiamato per le esecuzioni anche in altri paesi del mondo. In venticinque anni ha impiccato circa cinquecento persone ma nel 1956 ha lasciato il suo lavoro perché non credeva più nella pena capitale e ha cominciato a combatterla. Accade quando deve giustiziare Ruth Ellis che, dopo un rapporto d’amore travagliatissimo con il corridore automobilistico David Blakely, lo uccide per gelosia. Per la prima volta Pierrepoint non trova una folla esultante che lo attende fuori dalla prigione ma gente inferocita che vorrebbe linciarlo. Il libro racconta la sua vita intervallata dai casi di cronaca nera più importanti dell’epoca in cui fu lui l’ultima persona a guardare negli occhi i condannati. -
L'angelo del Liponard e altri racconti di mare
Un barcobestia diretto a Medusa è sorpreso dalla bonaccia. Gli undici uomini d’equipaggio si trovano prigionieri, storditi dal silenzio e da un’inerzia che sembra infinita. I loro destini si intrecciano con quelli di Fernanda, moglie del capitano, che nell’immensità di quella distesa azzurra si trasforma in ossessione per tutti. L’angelo del Liponard e gli altri otto racconti di questa raccolta sono la prova della maestria di Mario Tobino nel mescolare le profondità dell’animo umano con vicende che hanno sapore di mare dalla prima all’ultima riga. -
Alle mie spalle. Le notizie in TV
«Quello che vedete alle mie spalle». Quasi un ritornello, l'espressione preferita di ogni inviato della TV anche quando ne potrebbe fare a meno. È un tormentone che accompagna gran parte dei collegamenti in diretta. Comincia da qui un viaggio nel mondo dei giornalisti televisivi costretti a lavorare sempre di corsa ma spesso prigionieri di frasi fatte e titoli banali. A volte scarseggia la fantasia, e allora prende forma una figura mitologica: il giornalista pigro, chiaramente un ossimoro. Ma succedono tante cose nelle redazioni impegnate a confezionare le notizie da mettere in onda. Scopriamo i segreti del racconto per immagini, l'importanza dei dettagli, il rischio di fare figuracce durante un'intervista, la ricerca degli ospiti da accogliere in studio, i troppi convenevoli, i nuovi mostri, il mondo social, quello che resta dello scoop e del buco. E anche l'impatto del Covid che ha stravolto il modo di lavorare. Aneddoti e appunti raccolti dall'autore in vent'anni di televisione. Tutti trascorsi in mezzo alle breaking news.