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Albrecht Dürer. Le stampe della collezione di Novara. Ediz. illustrata
Un volume importante su uno dei maggiori incisori della storia dell'arte. Di Albrecht Dürer, la cui opera grafica comprende circa 340 tra xilografie, bulini, acqueforti e puntesecche, Paolo Bellini presenta la collezione del Museo di Novara, una delle più ampie in Italia, analizzando le soluzioni dell'artista di rilevante complessità tecnica e di singolare elaborazione figurativa e iconografica, a volte anche di problematica interpretazione. Erasmo da Rotterdam affermò che Dürer ha addirittura superato Apelle perché non aveva bisogno del colore per creare, ma gli bastavano delle linee nere. -
Il menu delle feste. Ricette della tradizione per Natale e l'anno nuovo
Ecco una selezione delle ricette per le feste dalla celeberrima ""Scienza in cucina"""" di Pellegrino Artusi nel centenario della morte. Inventore delle """"dosi"""" e autore del ricettario per eccellenza della cucina italiana, Artusi contribuì a creare un'identità nazionale attraverso l""""'unificazione"""" del gusto. Dal cappone ai dolci natalizi propone numerosi menu per trascorrere non solo un Natale gustoso, ma anche pranzi e cene per capodanno e festa della befana. Una proposta tra le tante? Cappelletti in brodo, crostini di fegatini di pollo, cappone con sformato di riso, panforte di Siena e gelato di mandorle tostate."" -
La mia croce
Un piccolo libro per un grande testimone, Giovanni Paolo II, il papa oggi beato, l'""atleta di Dio"""" che Vittorio Messori ricorda nella sua ultima notte dolorosa domandandosi: """"Chi è, davvero, colui il cui respiro difficoltoso si leva da quel letto di ospedale?"""" è la croce a dare senso a tutto. Come scrive nell'introduzione Luigi Negri, """"la croce è la radice della dignità dell'uomo"""". Ecco perché a un certo punto papa Wojtyla esorta: """"Ciascuno di noi, guardando Cristo crocifisso, ritrovi la propria grandezza e la propria dignità"""". Una raccolta di testi, anche inediti e mai tradotti, dai pellegrinaggi polacchi a una preghiera in forma di poesia: """"Accogli coloro che accettano la croce, coloro che non la capiscono e coloro che la evitano... accetta l'uomo!"""" Con testi di Vittorio Messori e Luigi Negri."" -
Una vita per amare. Ricordi di una monaca di clausura
"Anna Maria Canopi è una delle maggiori figure della spiritualità di oggi, anche a livello internazionale. Badessa del monastero benedettino di clausura sull'Isola di San Giulio, si guarda indietro e decide di raccontare la storia della sua vita e della sua vocazione: """"la parola di Madre Canopi dall'oasi della memoria e da quell'oasi del suo presente che è il piccolo paradiso monastico sul Lago d'Orta si rivolge all'umanità intera. Parla con amore e dolcezza ma anche con intensità e certezza a quella """"crisalide divina"""" che è racchiusa nel """"bozzolo del mistero""""..."""" (Gianfranco Ravasi)." -
I più amati. Perché leggerli? Come leggerli?
Un'opera in difesa dei libri, della lettura, della letteratura, della poesia. Con una ricca proposta di citazioni sul tema. ""Senza voler istituire ridicole affinità, ho provato quel piacere della lettura di cui parla Proust in un testo, """"Journées delecture"""", che sta alle origini della recherche. Certo non posso paragonare il buon décor proustiano al mio, che era tanto più rustico e tanto meno agiato, ma capisco bene quando parla delle """"incantevoli letture dell'infanzia, il cui ricordo deve restare per ciascuno di noi una benedizione"""". E che all'infanzia abbia per conto mio accostato anche un po' di adolescenza non cambia di fatto la memoria che conservo della mia lontana esperienza di lettore."""" (dalla premessa)."" -
Il mio Manzoni
"Tacciare di antimanzonismo gli scapigliati lombardi e piemontesi è divenuto un luogo comune"""" scrive Guido Davico Bonino, e lo dimostra questa selezione dalle """"Note azzurre"""" di Carlo Dossi, grande ammiratore del Manzoni, che vi è colto nell'intimità e attraverso le sue opere: """"Vi ha libri, che per un istante seducono, sia eccitando le nostre passioni, sia mettendo in opra artifici che pajono, a fiore d'occhio, arte - ma se riapri le eterne pagine manzoniane e ne leggi un periodo, la calma ritorna al tuo spirito, la serenità al tuo giudizio""""." -
Credere nei valori. Discorsi sulla Costituzione e sull'Italia
"Dico sempre che la costituzione chiede di es sere amata e per essere amata ha bisogno di essere conosciuta. Bisogna poter sentire che quelle parole scritte rappresentano la vita mia, delle persone che mi sono care, delle persone che mi sono contro, la vita di ciascuno"""". Oscar Luigi Scàlfaro ha dedicato gran parte della propria vita all'impegno politico e alla difesa di principi in cui ha fortemente creduto: tra questi i valori della costituzione, oggi spesso oggetto di polemiche, importanti soprattutto per i più giovani. È proprio a loro che si rivolge il presidente emerito della Repubblica, scomparso nel gennaio 2012, in questa raccolta di testi sull'Italia per diffondere la speranza e il coraggio di credere nel futuro." -
Parole d'amore. 365 poesie per l'anno nuovo
Un libro-scrigno che raccoglie l'effusione amorosa di uomini e donne di cinque continenti; un libro-talismano per la persona amata, il parente prediletto, il fido amico; un libro-viatico per tanti giovani, che non arrossiscono nel sentirsi coinvolti, giorno dopo giorno, nei tremori, nelle speranze, nelle illusioni d'amore, ""quell'antico e crudelissimo Iddio..."""""" -
Genova reazionaria. Una storia culturale della Restaurazione
Una Genova tra provincia ed Europa è la citta narrata nei diari inglesi e francesi di molti viaggiatori, addirittura periferico epicentro del Romanticismo inglese nel breve tempo del soggiorno di Byron, con altri autori da Mary Shelley a Lady Blessington. Ma la città della formazione di Mazzini (1815-31) e della fine dei giansenisti fu anche una officina della Reazione, non meno di Torino e Modena, quando anche il melodramma giocò la sua partita quale strumento di riverbero legittimista, come evidenzia il ""Bianca e Fernando"""" di Bellini per l'inaugurazione del nuovo teatro intitolato al sovrano regnante Carlo Felice. Stefano Verdino racconta il progetto reazionario, la cultura della città, i suoi passaggi internazionali, il mondo dell'università, le polemiche culturali: un quadro tanto ricco e vario quanto inesplorato."" -
Olimpia
Scrivendo ""Olimpia"""", Luigia Sorrentino scrive il libro della sua vita. """"Olimpia"""" punta all'essenza, tocca in profondità le grandi questioni dell'origine e della morte, dell'umano e del sacro, del nostro incontro con i millenni. Ha uno sguardo lungimirante: sguardo ampio, prospettico, a volo d'aquila. Ma ha anche improvvisi affondi nella fiamma del verso. E proprio l'intreccio tra l'infinito e il mortale è uno dei motivi centrali di questo percorso. """"Olimpia"""" riesce ad esprimere un tempo assoluto, e lo fa in modo mirabile, con architetture possenti ma anche con i guizzi fulminei della vera poesia. Tempo assoluto che contiene ogni tempo. E ci getta di volta in volta in una diversa epoca della nostra vita: siamo antichi e adolescenti, certi e smarriti, ci immergiamo in questo giorno carico di attesa e di rivelazione, sempre sulla soglia di una scoperta cruciale. """"Siamo colui che sprofonda a un passo da noi"""", scrive Luigia, """"di padre in padre siamo stati / quella tua età sparsa nella casa"""". Prefazione di Milo De Angelis. Postfazione di Mario Benedetti."" -
Nuova filosofia delle piccole cose
"Piccole cose che insegnano a pensare"""" (""""Il Sole 24 Oore""""), """"Libriccino che ci aiuta a reimparare l'esercizio smarrito di riconoscere il significato delle cose che la cultura egemone ha decretato insignificanti"""" (""""Corriere della Sera""""). Una nuova edizione aggiornata con molte """"piccole cose"""" attuali per imparare a """"guardare, toccare, ascoltare intensamente gli oggetti che ci stanno intorno e le attività che svolgiamo quotidianamente, anche se considerate ripetitive, minori, piccole"""". È la valorizzazione delle """"piccole cose"""" di tutti i giorni: il sapone, la tazza di caffè, la scopa, le forbici, ma anche lo smartphone o i cosmetici... Una filosofia nuova con molti aspetti al femminile, ma per tutti coloro che vogliono far qualcosa - come recitava un vecchio slogan pubblicitario - contro il logorio della vita moderna." -
Una vita per amare. Ricordi di una monaca di clausura. Nuova ediz.
Anna Maria Canopi è una delle maggiori figure della spiritualità di oggi, anche a livello internazionale. Badessa del monastero benedettino di clausura sull'isola di San Giulio, si guarda indietro e decide di raccontare la storia della sua vita e della sua vocazione: ""la parola di Madre Canopi dall'oasi della memoria e da quell'oasi del suo presente che è il piccolo paradiso monastico sul lago d'Orta si rivolge all'umanità intera. Parla con amore e dolcezza ma anche con intensità e certezza a quella 'crisalide divina' che è racchiusa nel 'bozzolo del mistero'..."""" (Gianfranco Ravasi)."" -
Le linee gotiche di Ottieri. Percorsi testuali
"Voglio creare un'opera, non voglio il diario. Voglio un'opera foglio dopo foglio, immagine dopo immagine"""": così Ottiero Ottieri in una pagina di quaderno. Invece l'archivio dello scrittore, conservato al Centro Manoscritti di Pavia, rivela l'importanza della stratificazione e dell'incrocio tra vari generi (diari, lettere, romanzi, poesie). Le """"linee gotiche"""" attraversate da questo autore intenso e attento alle contraddizioni della società si propongono ancora vive nel contesto attuale. Saggi critici e studi genetici di Carla Benedetti, Cristina Nesi, Claudia Bonsi, Anna Modena, Anna Antonello, Mattia Fontana, Fabrizio Di Maio. La descrizione dell'archivio precede la sezione Inediti e rari, con una scelta di brani dai quaderni. Ottiero, la moglie Silvana Mauri e Pasolini sono ricordati da Nico Naldini." -
I Malavoglia
La nuova serie dell'""Edizione Nazionale delle Opere di Giovanni Verga"""" s'inaugura con la pubblicazione del capolavoro dell'autore, """"I Malavoglia"""", nell'edizione critica a cura di Ferruccio Cecco, condotta sulla base dello studio di tutto il ricco materiale manoscritto esistente che consente di entrare nel vivo del laboratorio verghiano per documentare la travagliata elaborazione del romanzo dal primo abbozzo del 1874 sino all'edizione definitiva del 1881 pubblicata a Milano dall'editore Treves."" -
Mafia. Punto e a capo. Ripartire dalla coscienza
Lottare contro la mafia significa battersi per il primato della persona umana quale principale valore da garantire e tutelare. Dopo aver indagato, nei suoi precedenti libri, i meccanismi del sistema mafioso e la strategia adottata dagli eroi antimafia - ""Il sangue non sporca i giusti"""" -, e dopo aver preso consapevolezza di come la mafia non sia imbattibile non appena ci si accorga della sacrosanta verità che la mafia ha paura di te, Massimo Savastano afferma a piena voce che ora è il momento di decidersi a invertire rotta, a cambiare le carte del gioco sul tavolo dell'ultima sfida di civiltà e democrazia. L'invito è rivolto soprattutto ai giovani, perché il grado di libertà di una nazione è direttamente proporzionale alla possibilità che i giovani incontrano di misurarsi con le proprie aspettative e aspirazioni."" -
Le anime del paesaggio. Spazi, arte, letteratura
Tre maestri della modernità aprono sguardi nuovi sul paesaggio per vivere nella società odierna gli spazi di cultura, natura, arte e letteratura. Flavio Caroli, come in una delle sue presenze a che tempo che fa, dimostra che il paesaggio nella pittura va ""dalla retina verso l'anima"""" accompagnandoci in un itinerario attraverso i quadri più celebri che raffigurano """"il volto e l'anima della natura"""". Philippe Daverio apre una finestra sul paesaggio della modernità e tra curiosità, approfondimenti e intuizioni ribadisce che """"il destino della città rappresenta oggi una questione che non può più essere ignorata, la domanda architettonica, e specificamente urbanistica, deve tornare al centro della nostra riflessione"""". Sebastiano Vassalli ci racconta, da Omero a gadda, il paesaggio letterario. L'autore della chimera avverte infine che """"un orizzonte esclusivamente umano, per noi e per le nostre storie, non soltanto sarebbe insopportabile, come già aveva intuito Nietzsche, ma non sarebbe possibile e forse non è nemmeno pensabile""""."" -
Dacci la grazia della tenerezza. Sullo spirito del Natale
La tenerezza, la carezza di dio: sono le espressioni che ritornano più volte in questi discorsi e scritti che, in occasione del Natale, il cardinale Bergoglio rivolge al suo popolo di Buenos Aires. Un invito a ridestare nel cuore lo stupore davanti alla promessa che quel bambino, il figlio, sarà compagno nel cammino, sarà sempre accanto a ogni uomo per lenire il dolore delle sue piaghe. L'annuncio di un Dio vicino, che ""si innamora della nostra piccolezza, che si fa tenerezza per accarezzarci meglio""""."" -
Le muse di Montale. Galleria di occasioni femminili nella poesia montiana
"La ricerca del fantasma femminile percorre tutta l'esistenza di Montale e tutta la sua scrittura"""": da Drusilla Tanzi a Gerti Frankel, passando per Maria Luisa Spaziani e Paola Nicoli, fino ad arrivare a Irma Brandeis - la """"Clizia"""" delle Occasioni - questo libro-antologia presenta, con un ricco apparato iconografico, le diverse donne che hanno attraversato la parabola esistenziale del Premio Nobel Eugenio Montale, ispirandone larga parte dell'opera e lasciando una traccia indelebile nella letteratura di tutti i tempi: """"forse / ti salva un amuleto che tu tieni / vicino alla matita delle labbra, / al piumino, alla lima: un topo bianco, / d'avorio; e così esisti!""""" -
Novelle rusticane. Ediz. critica
Nella nuova serie dell'""Edizione Nazionale delle Opere di Giovanni Verga"""" esce ora la raccolta delle Novelle rusticane, nell'edizione critica a cura di Giorgio Forni, condotta sulla base di tutto il ricco materiale manoscritto esistente e finora inedito, che permette di entrare nel vivo di uno degli episodi più alti e originali dello sperimentalismo narrativo del nostro tardo Ottocento."" -
Natale sotto il cupolone. Scrittori romani raccontano
Storie mai lette di ordinaria festività natalizia ambientate nella città eterna: dalla Maraini a La Capria gli scrittori romani raccontano che cosa può esserci di emozionante nel trascorrere il Natale nell'urbe, il centro dell'Italia e, dicevano gli antichi, del mondo. In questa raccolta una Roma inedita durante le feste fra celebrazioni, nostalgia, laicità e spesso disincanto, diventa il luogo dove trovare (come scrive Renato Minore) ""una grande o piccola o minima verità che è il segno del mutamento, della metamorfosi che può affiorare in modi diversi dentro di sé o nell'incontro con l'altro"""". Racconti inediti di Paolo Di Paolo, Paolo Febbraro, Oliviero La Stella, Dacia Maraini, Renzo Paris, Antonio Pascale, Romana Petri, Aurelio Picca, Claudio Volpe. Con un testo finale di Raffaele La Capria.""