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Due, tre cose che so di loro. Opinioni, valori e atteggiamenti di 64 giovani pistoiesi
Sprecati"", """"traditi"""", """"senza voce"""": sono alcune delle più (e meno) recenti aggettivazioni utilizzate per definire i giovani delle ultime generazioni. Nessuna, soprattutto per quanto riguarda il nostro Paese, delle analisi dedicate ad indagare la condizione giovanile ha rilevato comportamenti, stili di vita, forme della comunicazione e di aggregazione sociale che potessero ricondurla all'interno delle dimensioni del progetto e del futuro. Per tutti, i giovani di fine secolo ed inizio del nuovo sono destinati a rattrappirsi su un presente dal quale sembra esclusa la dimensione più propria tradizionalmente - della gioventù: la possibilità."" -
La resa dei conti (...arriva sempre l'ora di pagare)
Un mistero, il dopoguerra e Catania. Il corpo dell'avvocato Michele Malfatti viene rinvenuto senza vita in mezzo a una strada. Il tenente Pastore indaga senza tralasciare alcuna pista: la professione, gli affari, l'impegno politico, le vicende belliche appena trascorse, le amicizie vecchie e nuove e soprattutto una storia d'amore sospesa che grida vendetta... e con l'ostinata ricerca della verità, salta fuori anche l'affresco di un'Italia che vuole, a tutti i costi, tornare alla normalità, cercando di gettarsi alle spalle macerie e miseria. -
Le voci dei cartoni animati. Doppiatori a Cartoonia
Il doppiaggio costituisce un settore dello spettacolo spesso ingiustamente sottovalutato, ma che ha dato molto al cinema regalando a noi spettatori voci ed emozioni che permangono nella nostra memoria. Figura indispensabile quella del doppiatore che non è un mestiere a sé, ma un volto della poliedrica arte dell’attore. Questo libro ritrae le biografie e i volti dei principali doppiatori e cantanti del passato e del presente che con straordinaria bravura hanno dato voce a moltissimi personaggi dei cartoni animati. All'interno del volume è inoltre proposto un aggiornamento delle principali manifestazioni italiane dedicate al mondo del doppiaggio con i doppiatori premiati nelle varie edizioni, dal 1995 – anno in cui fu istituito il primo riconoscimento nazionale dedicato al doppiaggio – ad oggi. -
Nobel, quasi nobel, non nobel
Un incontro, un colloquio, un'immagine, la pagina di un libro, una frase, un rigo appena: basta niente perché si spalanchi un mondo, di emozioni e di ricordi, che avevamo del tutto messo da parte, nel continuo sovrapporsi di accadimenti che il mestiere di cronista accumula senza alcun ordine, e che diventa come la polvere sotto un tappeto: inconsistente eppure tangibile, una volta che sollevi quel tappeto. Queste pagine sono il racconto dei fuori scena di alcune delle più importanti interviste che l'autore, da cronista, ha fatto ai grandi scrittori e intellettuali del nostro tempo: da Jorge Amado a Tiziano Terzani da Roberto Ridolfi a Vargas Llosa passando per Enzo Biagi, Adonis, Tomas Tranströmer, una galleria di ricordi che rivela il genio ma anche la profonda dimensione umana di queste icone della letteratura. -
Tre il telefono e il cielo
L'eco della voce di Eduardo De Filippo e la sua amara ironia percorrono le pagine di questa raccolta di racconti che usa il napoletano come lingua madre dei personaggi. Sono storie di gente comune e straordinaria, storie di vite sospese tra l'irreale e il quotidiano. -
Globalizzazione e trasformazione urbana. Il caso Sudcoreano
La globalizzazione tecnologico-finanziaria degli '80 e '90 ha creato un nuovo modello di città, denominato 'città globale', che si presume debba svolgere funzioni qualitativamente elevate nell'economia globale contemporanea condividendo stessi caratteri con altri centri urbani. Le città, tuttavia, differiscono dal punto di vista storico, economico e sul piano dei sistemi politici e demografici: tali condizioni locali differenti non si prestano alla costruzione di un modello generale di città globale anche se esse presentano caratteristiche simili. La ricerca inizia con l'analisi del processo dello sviluppo urbano a Seoul partendo dagli anni '60. A tal proposito, Seoul risulta essere un caso particolare: la sua crescita economica è stata soprattutto progettata e realizzata dal governo centrale, mentre veniva fortemente repressa la libertà politica e civile dei cittadini di partecipazione stessa al processo decisionale. Però, a partire dagli anni ottanta, le forze della globalizzazione hanno alterato significativamente il contesto economico e politico nel quale lo stato coreano aveva operato con successo durante i decenni precedenti. Il ruolo dello stato nella regolamentazione e pianificazione del mercato veniva molto indebolito, così come a partire dagli anni '80 venne ""democratizzato"""" e decentralizzato il sistema politico nazionale. Questi cambiamenti, causati dalle forze della globalizzazione, hanno portato notevoli conseguenze sull'organizzazione dello sviluppo urbano di Seoul. In secondo luogo, pertanto, a seguito di un'analisi delle conseguenze sociali e politiche della globalizzazione sulle vite degli abitanti di Seoul si è potuto evidenziare che la costituzione di una città globale è strettamente collegata al crescente divario delle condizioni di vita tra la popolazione con alto reddito e quella con redditi medio-bassi. Tale disparità è principalmente la conseguenza della riorganizzazione del mercato del lavoro urbano: l'espansione del settore dei servizi per le imprese e il declino del settore industriale. Tale espansione del settore dei servizi per le imprese ha creato nuove tendenze nel mercato del lavoro a Seoul: innanzitutto professionalizzazione di persone regolarmente impiegate, aumentando così il numero di lavoratori in nero e scarsamente qualificati e/o lavoratori stranieri illegali. Inoltre, si può rilevare che l'aumento della disuguaglianza sociale ha una sua conseguenza geografica: una crescente segregazione residenziale."" -
Igea e psiche. Racconti di vita sospesa
Come affrontare la malattia con le armi della letteratura. È questo l'obiettivo del libro ""Igea e psiche"""" (ovvero mente e salute) che racchiude i racconti di alcuni dei più noti scrittori italiani. Dal trapianto degli organi alla depressione, dalle nuove dipendenze all'autismo, dall'Alzheimer agli abusi, le patologie prese in esame si articolano lungo un percorso narrativo teso a comprendere e conoscere i mille percorsi umani e i mille stati d'animo che si avvicendano nel tunnel della malattia. Un libro per tutti perché la conoscenza del dramma altrui significa condivisione e solidarietà."" -
Mysteria
Una raccolta di racconti gialli per chi vuol leggere divertendosi. In questo libro, le nuove avventure di Norman Strike, stereotipo classico e scanzonato del detective d'oltre oceano; le gesta storiche di un Alchimista volterrano del 1398 e un intrigo a tinte forti che vede come protagonista l'etrusco Arrus (III secolo a.C.). Ogni mistero è frutto di ricerche puntuali e minuziose tanto che rendono le storie verosimili. Lo stile asciutto e brillante tiene il lettore con il fiato sospeso fino all'ultima riga. -
Costumi di scena. Anna Anni e l'Officina Cerratelli. Catalogo mostra (Pisa, 23 marzo-30 giugno 2013)
Anna Anni, toscana doc, si iscrive all'Istituto d'Arte di Porta Romana dove stringe amicizia con due studenti d'eccellenza, Danilo Donati e Piero Tosi. Nel 1953 viene chiamata dal grande Orson Welles, per disegnare le scene e i costumi per ""La Locandiera"""" e per """"Il Volpone"""", entrambi andati in scena a Chicago. Dopo questa importante occasione, l'amico costumista Piero Tosi le presenta Franco Zeffirelli che le chiede di disegnare l'attrezzeria per """"La Cenerentola"""" di Rossini, andata in scena alla Scala nel 1954. Dopo questa occasione Anna si trasferisce a Roma ed inizia la convivenza in via Mario dei Fiori con Tosi, Zeffirelli e Bolognini, in un piccolo appartamento dove tra gli abitué si ricordano Alfredo Bianchini, Paolo Poli, Umberto Tirelli, Walter Chiari, Lucia Bosè, Laura Betti, Francesco Rosi; senza dimenticare i nomi di Luchino Visconti e Marcel Escoffier. Nel 1960 firma il suo primo lavoro da costumista, """"L'Alcina"""" di Handel, andata in scena alla Fenice di Venezia con la regia di Franco Zeffirelli. Con il regista fiorentino realizza spettacoli memorabili. Le sue creazioni hanno calcato i palchi dei teatri più importanti al mondo, vestendo artisti del calibro di Luciano Pavarotti, Placido Domingo, Katia Ricciarelli, Maria Callas, Carla Fracci, Rudolf Nureyev, Montserrat Caballè, Anna Magnani, Rossella Falk, Valentina Cortese e Fanny Ardant. Anna Anni muore a Firenze il 2 Gennaio 2011."" -
Sosteneva Tabucchi
Otto scrittori pisani ricordano Antonio Tabucchi. E grazie al potere della letteratura, alla sua forza libertaria e alle sue forme molteplici, riescono a tratteggiarne un ritratto finalmente sincero, lontano dal solito birignao da convegno o tavola rotonda. Un ricordo collettivo eterogeneo e poco ingessato, capace di penetrare nel mistero di Tabucchi più a fondo di uno studio specialistico. -
Dormienti
Inquietanti segnali dal futuro e un progetto di viaggio nel tempo, si trasformeranno per Arrigo Tesei, pilota da tempo in congedo, in un incubo che troverà epilogo in una verità sconcertante. Verità che, ai millenni di tragedie e di sogni infranti di una intera umanità, opporrà la speranza e un inatteso riscatto fino alla catarsi finale. -
La falsa teoria del clima impazzito
Le rilevazioni disponibili dicono che la temperatura media del Pianeta è cresciuta di circa 0,8° dalla metà del XIX secolo ad oggi. Si ritiene che questo riscaldamento globale sia stato prodotto in massima parte dall'incremento della C02 atmosferica e che abbia indotto un cambiamento nei caratteri generali del clima, causando un forte aumento - per entità e frequenza - di svariati fenomeni estremi; se la prima parte di tale teoria rientra nel campo delle ipotesi non ancora pienamente provate, la seconda è in pratica una vera e propria invenzione. Il volume è appunto dedicato alla dimostrazione di come, in base all'analisi dei dati statistici, non siano individuabili dei mutamenti apprezzabili per uragani, tornado, precipitazioni intense, episodi termici fuori norma ecc. Nel corso del testo l'autore non si limita alla sola trattazione delle questioni climatologiche, ma cerca anche di spiegare quei processi che, coinvolgendo il sistema mediatico ed ampi settori del mondo scientifico, hanno portato alla creazione della realtà virtuale del clima impazzito. -
Canova. Scultore dell'eterna bellezza
Antonio Canova, artista esemplare, cantore di una bellezza eterna che ancora oggi incanta e ipnotizza, rivive in queste pagine attraverso le sue meditazioni e i pensieri più intimi e profondi, mentre si avvia al suo ineluttabile appuntamento con la morte, divorato dal male che lo consuma. La memoria dello scultore di Possagno che ha creato uno stile inconfondibile, facendo rinascere la seduzione dell'arte antica calandola nella realtà del suo tempo, trova espressione in una serie di ricordi che illuminano momenti anche meno noti della sua biografia: in particolare il ruolo di ambasciatore a Parigi per il recupero delle opere d'arte trafugate da Napoleone, o il viaggio a Londra per ispezionare i marmi del Partenone. Tutto questo prende vita dalla sua voce, con commozione e nostalgia, fra ricordi di viaggi ed amici, successi e sconfitte di un uomo che ha segnato per sempre la storia dell'arte. -
Vascelli di carta
Francis Martin è un giovane apprendista inviato, per il suo primo servizio giornalistico, a una fiera del bestiame che si tiene sull'isola di Saint Léonard. Raggiunta quest'ultima, Francis non trova alcuna indicazione ma, anzi, l'ostilità iniziale degli abitanti. Accetta, così, l'aiuto d'un singolare personaggio: Sigmund, pilota di dirigibili. Inizia così un'avventura in un luogo senza tempo che sembra partorire esistenze e storie stravaganti e immaginifiche. E dunque lo Scultore di Difetti, la soffitta delle persone rotte, la Cerchia degli Ambiziosi. E ancora il cimitero delle meditazioni, i due capitani di vascello, il pugile smilzo e la ragazza del Pontile 27; in un labirinto che sembra riportarci sulle orme di Alice e di Gulliver o di certi straniati mondi letterari nati dalle penne di un Bioy Casares e di un reverendo Abbot. Una vertigine reale come sono alle volte i sogni, gli incubi e, di più, la follia quando tenta di dare un senso risarcitorio alla vita, alle sue interruzioni, alle sue sconfitte. Vascelli di carta finisce per disegnare, così, un pellegrinaggio nell'inconscio alla ricerca di un sé dove, come in una matrioska, sanno celarsi i mille volti di un giovane uomo che, nel suo ultimo viaggio interiore, perde se stesso. -
Per tutto il tempo andato
Due moto. La pioggia. Due lievi incidenti. Il primo, causato dalla traiettoria di un'automobile fuori mano. Il secondo, appena poche decine di metri più indietro, avvenuto per cause apparentemente sconosciute. Un attimo a partire dal quale Attilio Arditi comincerà a perdere il senso del tempo e delle parole e sua nipote Martina a guadagnarlo, uscendo dalla penombra irrisolta della sua adolescenza. Un tramonto e un'alba che Camilla Costa intreccia con ritmo sincopato e pensoso e uno stile narrativo lentamente costruito, capace di recuperare letterariamente un ormai smarrito senso del ""vero per soggetto"""" di manzoniana memoria e di elaborare positivamente i sensi di colpa consegnatici dalla storia del nostro """"breve"""" Novecento."" -
Dal Risorgimento a Gandhi. Le radici della «nonviolenza» tra religione e politica attraverso il pensiero di Mazzini, Tolstoj, Gandhi, Capitini e Pioli
Lo studio si propone di indagare i rapporti intellettuali e ideali tra Risorgimento italiano e 'risorgimento' indiano; ricordando il volontarismo e il pacifismo di Garibaldi focalizza l'attenzione sull'influenza di Mazzini nel pensiero di Gandhi e cerca poi di analizzare l'incontro di questi due punti di riferimento ideali in alcuni dei protagonisti della riflessione e dell'azione nonviolenta nell'Italia del '900. Specifica attenzione è stata posta sulla cultura ""religiosa"""" dei due facendo riferimento alla formazione culturale """"illuminista e rivoluzionaria"""" (Rousseau e Condorcet) e """"cristiano-liberale"""" (Lamennais) di Mazzini, per passare alla narrazione della nascita della """"nonviolenza"""" tolstoiana, base della cultura religiosa e politica gandhiana. Nella parte finale si affronta la circolarità della weltanschauung mazziniano-gandhiana che 'ritorna' in Italia con Aldo Capitini e Giovanni Pioli, il cui pacifismo integrale e nonviolento affonda le sue radici proprio nel nesso """"Religione e Politica"""". E si parla, in tale prospettiva, della W.R.I (War Resisters' International), sezione italiana di cui Pioli fu il primo segretario e Capitini, Marcucci, Bobbio e La Pira i primi soci."" -
Arselle. Al Fortino di Boccadarno
Il mare, il libeccio, il pesce, la fabbrica, gli attori che fanno il cinema a Tirrenia e che vengono a Marina a mangiare il ""pasto di bordo"""". La vita del dopoguerra, così come si svolgeva nelle case del Fortino, il quartiere brulicante di operai del Cantiere e di tanta gente che si ingegnava a conciliare il pranzo con la cena. Arselle, cicale, muggini, una cucina che ricorda le emozioni che si mischiano con gli odori della pineta e della vernice fresca che a primavera si preparava ad accogliere i villeggianti. I licenziamenti del 1957 arrivano come un trauma che segna dolorosamente e per sempre quelle vite e questo paese. Il racconto è scandito dalla vicenda di Michele e della sua famiglia, con quella del Circolo """"Il Fortino"""", dove un tavolo occupato da imperturbabili giocatori di carte segna il tempo che passa. Sullo sfondo, una Marina di Pisa struggente, ricordata con gli stessi accenti con i quali la descrisse nel 1952 Vittorio De Sica nel film """"Stazione Termini""""."" -
Come un'onda che si tuffa sullo scoglio. La vera storia di Roberto Tancredi, portiere della Juventus
Un violento acquazzone estivo. Un villeggiante e il figlio che cercano riparo in un bar. In un angolo dell'esercizio una bacheca piena di foto e ricordi e poi un barista, che è Roberto Tancredi, portiere della Juventus degli anni Settanta. Inizia, così, il racconto di una vita, trama fitta di passaggi tra il suo passato e il suo presente: dall'arrivo a Torino, ancora ragazzo, alla gavetta nelle serie minori; dalla volata scudetto contro il Cagliari di Gigi Riva all'ultima, combattuta, edizione della Coppa delle Fiere disputata contro Barcellona, Twente e Leeds. Cinquant'anni di partite narrati con caparbia passione da un uomo coraggioso e di talento, eppure una persona come tutti noi: esperienze ed emozioni spese tra vittorie, sconfitte e ingiustizie, tra campo e tribuna dirigenti, incrociando il cammino dei più conosciuti personaggi del mondo del calcio. E dunque Sivori, Cruijff, Zoff; Boniperti, Charlton, Moggi e Donadoni; e ancora Picchi, Anconetani, Chiellini, Herrera, Allegri e Protti sempre raccontati con stile coinvolto, come seguendo un unico filo conduttore, una sola irrefrenabile pulsione che rasenta la follia: quella di giocare e continuare a farlo, costi quel che costi. Ché non importa quanto amareggiati o entusiasti, determinati o arrendevoli, vecchi o giovani si possa sembrare; giocare è l'unica cosa che conta davvero: perché farlo significa continuare a esistere, e la vita è tutto quel che resta da poter mettere in gioco. -
L'epoca dell'essere. La musica del mondo nuovo
Da anni - nell'aspro dibattito che si accende parlando di musica ""colta"""" e """"leggera"""", """"sperimentale"""" e """"neomelodica"""", per """"addetti ai lavori"""" e per tutti - si formulano le teorie più disparate e ci s'inalbera in trattazioni che sembrano muovere da assunti filosofici o addirittura scientifici ma, a ben vedere, sono poco più che sensazionalismi guidati da rigurgiti di letture più o meno impegnate. L'intento che spinge Stefano a parlare di questi delicati argomenti è quello di portare spunti di riflessione nuovi e illuminanti a persone che appartengono ad ambienti culturali diversi. Difficilmente, infatti, un musicista professionista si dedicherà con passione alla lettura approfondita della filosofia di Heidegger e Jaspers, occupandosi contemporaneamente di elementi di biologia, così come un filosofo o un biologo probabilmente avranno poca dimestichezza con l'estetica musicale e le infinite problematiche a essa collegate. Ecco la necessità di creare un testo capace di inserirsi al confine, su quella linea immaginaria in cui tutte queste discipline scoprono di parlare della stessa cosa e potrebbero scambiarsi gli appunti. Prefazione di Salvatore Frega."" -
Asbestos
Mario e i suoi scugnizzi. Mario e la sua famiglia, i suoi amici operai. Mario e la sua salute in fabbrica. Mario e l'asbesto. Che indistruttibile, con pervicacia, mina o recide, giorno dopo giorno, ognuno di quei legami. E dunque la storia della sua impossibile amicizia - di mare, di sangue e di disillusione - con Rosario, il ricco ragazzino detto 'O Principe; l'amore con la bella cilena Isabel; la forza ostinata della giovane figlia, Federica. E poi il racconto di una sinistra profezia d'eternità, dei bradisismi e dei terremoti, delle lotte operaie per la salute, del sogno sempre differito di una vita più degna e felice, delle sconfitte e delle vittorie, dell'orgoglio e del dolore. Asbestos è un libro da leggere per non dimenticare la tragedia di chi è stato ucciso dall'amianto. Non solo gli operai addetti alla lavorazione, ma anche i loro famigliari e chi viveva vicino alle fabbriche del veleno, la cui cancerosità devastante era nota già dagli anni Trenta del secolo scorso. Attraverso il diario della figlia di Mario, vittima dell'asbestosi, si scopre un'umanità pulsante e viva, dai semplici eppure solidi valori morali. Per queste vie Asbestos rievoca e riscrive, così, dal proprio particolare punto di vista, la fine della parabola industriale meridionale raccontandola con uno stile fluido e accorato, nella restituzione di vicissitudini e durezze, passato e presente, quotidiano e storico e nel rincorrersi ossessivo, spesso sterile, di giustizia e diritto. Fino a un parziale risarcimento, raccontato in un coinvolgente, luminoso finale.