Sfoglia il Catalogo ibs012
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 8021-8040 di 10000 Articoli:
-
Italia religiosa
"Molto si è studiato dell'Italia la storia politica e la letteraria e l'artistica; ma poco, in confronto, la storia religiosa"""". Così introduceva il suo testo - qui riedito - lo studioso di religioni Raffaele Pettazzoni, convinto che continuare a ignorare le radici religiose della storia del nostro Paese significasse oscurare la comprensione anche del suo presente e di quei fenomeni apparentemente più distanti, magari riguardanti la politica o l'economia, che per quanto """"profani in apparenza [...] rivelano, a ben guardare, connessioni religiose profonde"""". Ecco dunque perché Pettazzoni aveva sentito il bisogno, negli ultimi anni del suo magistero, di comporre un'opera che con grande semplicità e sintesi ricostruisse un quadro storico che andasse dai culti antichi dell'Italia romana alle eresie del Medioevo, fino alla presenza delle minoranze religiose (ebrei, valdesi) nell'Italia post-risorgimentale e nel Novecento, nonché - allargando il quadro all'Europa - ai tentativi di diffusione di una corrente germanica neo-pagana durante il regime nazista." -
Il tempo sospeso delle immagini
Ogni immagine, diceva György Lukács, è di questo mondo e il suo sguardo brilla per la gioia di esistere. Riprodurre e rappresentare la vita in un'immagine è uno dei più antichi dispositivi sentimentali per trattenere la presenza reale dei corpi dal loro svanire attraverso il tempo. Dalla video-arte di Bill Viola risalendo fino alla pittura di Masolino da Panicale o del Pontormo, da un racconto di Borges sulla creazione artistica al teatro, e dal teatro alla fotografia, queste tre riflessioni, nate in tre diversi laboratori di pensiero, interrogano la capacità dell'immagine contemporanea di produrre una rottura estatica e di aprire uno stato di sospensione nel flusso ""cronovoro"""" di una realtà sempre più estetizzata e spettacolarizzata. Per scoprire che dentro l'immagine il tempo dello spettatore non ha esattamente la stessa direzione che fuori da essa e che l'arte può ancora, malgrado tutto, salvarci e trasformare la vita. Prefazione di Antonella Anedda."" -
Gli esercizi spirituali della musica. Improvvisazione e creazione
Esercizi spirituali: prima di essere una costruzione concettuale, la filosofia antica era un cammino preparato e accompagnato da esercizi per trasformare la propria visione del mondo e il proprio modo di vivere. Gli scritti di Arnold I. Davidson qui raccolti mostrano come questo cammino sia percorribile ancora oggi, non necessariamente seguendo solo la strada delle categorie tradizionali della filosofia, ma sperimentando altri percorsi, come quello dell'improvvisazione musicale, che secondo Davidson è in grado di diventare un altro genere di pratica filosofica. Pensando insieme straordinari musicisti come Cecil Taylor, Sonny Rollins e Steve Lacy e grandi filosofi come Pierre Hadot, Michel Foucault e Stanley Cavell, l'autore si domanda cosa significhi pensare l'etica e la politica come pratiche di libertà, come atti creativi che danno una forma individuale e collettiva al nostro ethos e al nostro modo di vivere. -
La sussistenza dell'uomo. Il ruolo dell'economia nelle società antiche
Gli scritti qui raccolti, redatti per la maggior parte negli anni Cinquanta, al tempo in cui Polanyi occupava la cattedra di Storia economica generale alla Columbia University, contengono i principali concetti e punti di vista del grande maestro ungherese e sottendono la sua tesi principale: l'economia di tutte le società non può essere identificata nelle regole del mercato concorrenziale. La soluzione di Polanyi consisteva nel ritornare alla nozione di economia come sfera che fornisce i mezzi materiali e nell'esaminare i differenti quadri istituzionali in cui quella sfera opera nelle diverse società, anche sulla scorta delle prove empiriche fornite dall'antropologia. -
Determinismo e indeterminismo nella fisica moderna
Nel 1933, due mesi dopo la nomina di Hitler a Cancelliere, Cassirer abbandona l'Università di Amburgo e comincia un periodo di esilio in alcune università straniere. Prima a Oxford, poi a Göteborg, in Svezia, dove soggiorna dal 1935 al 1941. In questo ""periodo svedese"""" Cassirer pubblica il saggio Determinismo e indeterminismo nella fisica moderna (1937), confermando una continuità di interesse con gli orientamenti di tipo gnoseologico ed epistemologico della sua ricerca giovanile e, al tempo stesso, approfondendo i temi della filosofia della cultura, che troveranno poi sistemazione nel saggio Sulla logica delle scienze della cultura (1942) e nel noto Saggio sull'uomo (1944, edito in Italia da Mimesis nel 2011). La !filosofia delle forme simboliche! nasce proprio da queste indagini di filosofia della scienza."" -
Odi et amo. Ambiguità percettive e pensiero quantistico
"Che cosa può avere indotto un fisico a scrivere, con il sostegno di una filosofa, questo saggio interdisciplinare e a ricorrere, per illustrarlo, a un architetto esperto nella rappresentazione visiva degli spazi del design? Condividere con i lettori il piacere di assimilare senza sforzo la meccanica quantistica; far vedere che questa apparentemente ingannevole costruzione dell'intelletto umano è congeniale al nostro modo di percepire, di pensare, di decidere e di provare emozioni; proporre un elogio dell'Ambiguità: lo si voglia o meno, l'Ambiguità è un valore culturale che, unitamente alla Simmetria e all'Ordine, condiziona la nostra capacità di cogliere la Bellezza; è un valore esistenziale che svela peculiarità quantistiche della nostra Mente, imprimendo in essa il Dubbio e attivandone la Creatività.""""" -
Sentire e scrivere la natura
Abbiamo un legame di fiducia con la terra che ci sostiene nella vita quotidiana e ci permette di conoscerla. Possiamo parlare autenticamente della terra solo dall'interno di questa relazione reciproca, sottraendoci al dispositivo soggetto-oggetto. L'intenzione del libro è di dare spazio ad alcune questioni del dibattito ecologico attraverso il ragionamento filosofico che ci aiuta a trovare strade non convenzionali per esprimere il legame con la natura. Sentire ed esprimere la natura: questo è un circolo che coinvolge esperienza, trasformazione soggettiva sessuata, linguaggio storico-politico. Nel sentire gioca il lato inconscio della nostra relazione con il mondo naturale. Un inconscio non rimosso che orienta l'esperienza. Quando vivere il mondo si intensifica nel sentire, allora avvertiamo che la natura, che ci avvolge e avvolgiamo, è eccedente il patto storico linguistico che rinnoviamo parlando. La scommessa filosofica e politica è di trasformare la lingua per dare spazio a tale esperienza. Ingeborg Bachmann, Anna Maria Ortese, María Zambrano, Maurice Merleau-Ponty fanno da guida in questo percorso. -
La parola sospesa. Il silenzio dell'afasia
Il silenzio imposto dall'afasia ci obbliga a prendere coscienza della nostra vulnerabilità. In questa sofferta consapevolezza c'è un dono nascosto: la compiutezza che ognuno di noi cerca per sé. La parola sospesa dell'afasico rappresenta il tempo della possibilità, l'opportunità di rispondere alle richieste impensate e impensabili della vita. Chi è obbligato al silenzio sperimenta la resilienza, lo strenuo coraggio della ri-partenza, la passione per la propria originalità. La negatività, pur affrontata con umanissima furia, induce a superare le soglie, a entrare in uno spazio trasformativo. Sull'altro fronte, chi parla con l'afasico impara ad ascoltare, a valorizzare la sosta e la pazienza, a coltivare l'empatia: dunque, deve essere capace di aprire lo sguardo, accogliendo l'altro e scoprendone la preziosa alterità. Questo silenzio ospitale diventa allora uno spazio etico in cui far risuonare la reciproca libertà. -
Cultura tedesca (2019). Vol. 57: Germania und Austria am Golf von Neapel.
"Cultura tedesca"""" è una rivista semestrale, diretta da Marino Freschi, dedicata alla civiltà letteraria di lingua tedesca. Con un comitato scientifico composto da studiosi di fama internazionale, la rivista articola ogni numero in una seziona monografica." -
L' attualità della filosofia. Tesi all'origine del pensiero critico
Cosa pensava Adorno prima d'essere costretto a fuggire negli Stati Uniti? Quali temi filosofici erano al centro della sua riflessione prima che l'orrore dell'Olocausto occupasse lo spazio teoretico della sua speculazione? Questa edizione, curata da Mario Farina, raccoglie tre scritti - L'attualità della filosofia, L'idea della storia naturale, Tesi sul linguaggio del filosofo -, stesi da Adorno tra il 1931 e il 1933: testi che raccontano il rapporto del celebre francofortese con la filosofia classica tedesca, preziosi per conoscere gli esordi del pensiero di uno dei massimi filosofi del Novecento. -
Disastro e sopravvivenza. Tempo profondo, arte climatologica e ansia da Global Warming
Si sostiene che, nel momento in cui l'umanità si troverà quasi con le spalle al muro in conseguenza di disastri climatici planetari, essa saprà cambiare. Il problema qui è il ""quasi"""". Infatti, si suppone che l'evento che potrebbe indurci a cambiare radicalmente orientamento possa avere luogo troppo tardi: quando ci sentiremo quasi con le spalle al muro, potrebbe già essere troppo tardi. Così può essere compreso il dictum di Blanchot: """"Ci troviamo ai bordi del disastro senza poterlo situare nel futuro: esso, piuttosto, è già da sempre avvenuto."""""" -
Per un nuovo umanesimo cosmopolitico
"Umanesimo"""". Un concetto carico di storia, le cui radici vanno cercate nel periodo di fioritura delle arti rinascimentali. Coloro che si definiscono """"pensatori umanisti"""" sostengono che al centro degli interessi filosofici debba esservi la comprensione e la coltivazione della dignità umana. In questo volume, Julian Nida-Rümelin recupera e sviluppa il concetto di umanesimo interpretandolo come chiave privilegiata per affrontare i dilemmi pratici contemporanei. Una rilettura del pensiero umanistico con una forte dimensione filosofica, ma anche politica, considerando che Nida-Rümelin riprende l'idea di cosmopolitismo e la identifica come parte integrante ed essenziale del progetto. Un cosmopolitismo che, certo, non è immune da elementi di complessità, ma che conserva ancora una vitalità irrinunciabile: la sfida della politica umanistica futura consiste dunque nel fornire gli strumenti per deliberare collettivamente su temi di rilevanza globale, preservando le configurazioni politiche locali, in modo da salvaguardare le radici identitarie particolari e, dunque, la capacità di ciascuno di autodeterminarsi." -
Gli intravisti. Storie dagli ospedali psichiatrici giudiziari
Il saggio raccoglie diciotto storie raccontate in prima persona da pazienti internati negli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG) italiani poco prima della chiusura di queste istituzioni totali. Il paziente autore di reato pone una serie di interrogativi circa la malattia mentale in se stessa, le sue origini, i fattori connessi al suo esordio (quali le sostanze), la diagnosi differenziale, i percorsi trattamentali (di ambito farmacologico e riabilitativo), il rapporto malattia-reato, gli aspetti culturali che possono influenzare gli esiti della cura. Tali questioni, affrontate grazie al contributo narrativo dei pazienti incontrati negli anni 2013-14, conducono l'autore a un'ampia riflessione sulle tematiche emergenti nella psichiatria di oggi e sul passaggio alle attuali Residenze per l'Esecuzione delle Misure di Sicurezza (REMS). Le problematiche non si sono esaurite con la chiusura degli OPG ma sono a tutt'oggi aperte e possono aiutare il clinico così come il lettore ad approfondire i grandi temi inerenti la psichiatria. Prefazioni di Eugenio Borgna e Massimo Clerici. -
Arance amare. Un nuovo volto della schiavitù in Italia
Il volume ricostruisce quanto accaduto ad alcuni migranti già incontrati dall'autore a Lampedusa, persone segnate dalle esperienze di fuga dai loro paesi africani di origine eppure piene di speranza per una vita libera in Europa. Molte di queste persone non sono mai più uscite dall'Italia. L'etnologo le ha incontrate di nuovo nelle piantagioni di arance in Calabria, dove restano spesso bloccate per anni come addetti al raccolto, in condizioni di estrema precarizzazione. Mentre attendono nel Sud Italia la conclusione delle loro procedure d'asilo, esse vagano per le strade senza documenti o diritti. Le piantagioni vicine sono quasi sempre l'unica possibilità di trovare un lavoro che garantisca loro la sopravvivenza. Disprezzati dalla popolazione, ospitati in baraccopoli e lontani da qualsiasi cura medica, raccolgono arance per dodici ore al giorno. Per un massimo di 250 euro al mese, sempre che abbiano la ""fortuna"""" di essere prelevati al mattino dai caporali. L'autore si è recato più volte a Rosarno, in Calabria, per documentare da vicino le condizioni di lavoro e di vita dei raccoglitori migranti e raccoglierne le testimonianze. Ne emerge un quadro scioccante: un vero e proprio caso di schiavitù nel bel mezzo dell'Europa."" -
Una lettura perversa del film d'autore. Da «Psyco» a «Joker»
Lynch e l'oscenità del reale, Tarkovskij e la Cosa, l'horror sociale del nuovo Joker di Todd Phillips. Chi se non Zizek poteva lanciarsi nell'impresa tanto folle quanto affascinante di ""smontare"""" il cinema d'autore per osservarlo nel suo strato più profondo? Con l'irriverenza e la genialità che lo contraddistinguono, il filosofo sloveno mostra come il cinema sia teatro di una straordinaria esperienza del Sublime che, in quanto tale, non può essere colta appieno dalla critica. È nello sguardo che cinema, filosofia e psicoanalisi possono incontrarsi e comprendersi reciprocamente.Questa raccolta di saggi su alcuni dei registi più importanti della storia cinematografica ne è una dimostrazione. Introduzione di Damiano Cantone."" -
Dibattiti e scontri. Per un nuovo orizzonte della politica
Uscito finora solo in lingua spagnola, ""Dibattiti e scontri"""" rappresenta il confronto di Ernesto Laclau con alcuni punti di riferimento della filosofia contemporanea sulle questioni politiche legate all'ideologia neoliberista, oggi dominante. Quali iniziative - pratiche e teoriche - ha ancora senso pensare e realizzare nell'epoca attuale? Laclau si propone di rispondere a questa domanda leggendo criticamente il pensiero di cinque """"mostri sacri"""" come Zizek, Badiou, Agamben, Hardt e Negri."" -
La basilica pitagorica di Porta Maggiore. La più commovente testimonianza della spiritualità pagana
Era la mattina del 23 aprile 1917 quando, per uno sprofondamento del terreno, gli addetti delle Ferrovie dello Stato si trovarono di fronte a un'enorme voragine di detriti posta trasversalmente alla linea ferroviaria Roma-Napoli. Fu così che ""la più commovente testimonianza della più alta riforma spirituale che mai abbia tentato il mondo pagano"""", dopo diciannove secoli di abbandono e oblio, è riemersa da un remoto passato a esibirci le sue prestigiose vestigia. Oggi, a distanza di cento anni da quel fortuito ritrovamento, vede la luce la traduzione integrale in lingua italiana del denso saggio che lo storico Jérôme Carcopino dedicò all'affascinante basilica pitagorica sotterranea di Porta Maggiore."" -
Caro bullo ti scrivo... Lettera a un ragazzo violento da un ex ragazzo violento
Un adulto si rivolge a un bullo adolescente raccontando la sua storia di ex bullo, i rimorsi che hanno caratterizzato la sua vita, le motivazioni che lo hanno portato ad agire in un certo modo, il perdono e l'irreversibilità delle azioni umane. Un libro che può essere letto da ragazzi (bulli, vittime o né gli uni né le altre) o da tutti gli adulti che hanno responsabilità educative. Un libro per capire un fenomeno che è antico quanto la violenza e la sopraffazione del forte sul debole ma che, come queste, non è scontato e soprattutto può essere affrontato. In che modo? Ricercandone le ragioni, senza confondere vittima e carnefice, ma anche senza cristallizzare entrambi nei loro ruoli e, soprattutto, realizzando che è la gioventù ad avvalorare il cambiamento, l'autocritica, la redenzione. -
AIP, EMDR, sogni. Il cervello al nostro servizio 24h su 24h
Il testo apre un accesso, neurobiologicamente basato, all'utilizzo clinico del sogno. Partendo da quanto si conosce sul funzionamento diurno e notturno del cervello, l'autore definisce un metodo di decifrazione del sogno che utilizzi esclusivamente i dati forniti dal sognatore. L'interpretazione del materiale onirico attraverso una griglia di lettura prefissata è sostituita da un'operazione di traduzione fra due linguaggi, espressione dello stesso cervello: quello per immagini del sogno e quello lineare cognitivo dello stato di veglia. L'operazione è legittimata dall'Adaptive Information Processing, modello teorico dell'EMDR, che, assumendo la qualità adattiva del cervello, valida l'ipotesi che esso sia in grado di utilizzare tutto quello che esso stesso produce. L'autore estende questo modello ai processi notturni, allargando le potenzialità dell'EMDR. -
La sopravvivenza delle immagini nel cinema. Archivio, montaggio, intermedialità. Nuova ediz.
Poter accedere a qualsiasi immagine, in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo. I nuovi media prospettano straordinarie vie di fruizione. Ma come orientarsi in questo scenario? La nostra cultura visuale è capace di tenersi al passo con la tecnologia? Questo libro racconta come il cinema, ben prima dell'avvento del digitale, abbia saputo recepire immagini provenienti da archivi pubblici e privati: dai rapporti con la pittura al found footage, dalla pratica del remake all'intermedialità. Molte volte relegato al compito di produrre un calco del ""reale"""", il fi lm costituisce piuttosto uno spazio del pensiero nel quale si rielaborano le immagini del passato e si rigenerano i materiali """"usurati"""" della cultura. Se i nuovi media invitano lo spettatore a manipolare le immagini e non semplicemente a osservarle, è dunque a partire dalle lezioni di montaggio offerte da maestri come Godard e Herzog, Sokurov e Van Sant, Pasolini e Moretti che diventa possibile assumere un ruolo attivo e consapevole nell'orizzonte estetico e mediatico contemporaneo.""