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Le ragioni di Socrate
Questo volume raccoglie, per la prima volta, tutti i saggi dedicati da Guido Calogero alla ricostruzione, di per sé ardua e problematica, del pensiero di Socrate, il primo filosofo che sembra avere utilizzato il termine ""filosofare"""" per designare la propria attività, quell'attività che a partire da Platone, e poi per sempre, sarà chiamata """"filosofia"""". Nell'interpretazione di Calogero, Socrate rappresenta il valore, che oggi diremmo laico, della ragione, ed è, inoltre, il primo filosofo che pone e teorizza un principio trascendentale, il principio del dialegesthai, del dialogo razionale in comune con gli uomini, fondamento dell'etica e metro del civile convivere. Anche Parmenide possiede un principio incontrovertibile: la """"scelta"""" tra essere e non-essere, da cui nasce """"la dialettica del sì e del no"""", la logica. Ma per Calogero la logica non è mai veramente prima, anche se astrattamente così sembri. Prima è la decisione di seguirla nel ragionare con gli altri, prima è la scelta di conformarsi ai suoi divieti, comandamenti, principi, attenendosi a quanto da essi consegue. Socrate rappresenta il primato e la fecondità dell'etica sostenuta dalle ragioni della dialettica e coniugata con essa, a cominciare dalla procedura e dall'atteggiamento fondamentale del logon didonai kai dechesthai, del """"dare e chiedere ragione"""", che in lui, come poi, in altro orizzonte teoretico, in Platone, dirige con sicurezza i passi dapprima iniziali, poi sempre più densi di contenuto, della costruzione della filosofia."" -
Le leggi dell'abitudine
Nel 1887, William James, all’epoca professore di psicologia e filosofia alla Harvard University, pubblica sulla rivista “The Popular Science Monthly” un articolo interamente dedicato alle leggi dell’abitudine. Il tema dell’abitudine godeva al tempo di un interesse di tutta eccezione, ponendosi periodicamente al centro dei dibattiti filosofici, psicologici e medico-scientifici. L’abitudine rappresentava, infatti, una dinamica dalle molte facce e applicazioni. Oggetto di attenzione da parte della fisiologia, interessata alle sue applicazioni corporee e organiche, della filosofia – che ne faceva una legge di spiegazione dei rapporti del fisico e dello psichico – e della psicologia, l’abitudine incarnava una speciale forma di apprendimento ad amplissimo spettro. Vi è, allora, un’interessante corrispondenza tra la natura multiforme dell’abitudine e l’impostazione della teoria jamesiana, la quale andava approfondendo la complessa relazione tra processi cerebrali e risposte comportamentali. -
La libertà d'insegnamento in Brasile e l'elezione del presidente Bolsonaro
Mentre in Brasile la campagna per le elezioni presidenziali del 2018 non era ancora conclusa, la polizia perquisì decine di università, sequestrando striscioni e interrompendo lezioni. Sosteneva che quella era propaganda elettorale, vietata per legge negli edifici pubblici. In realtà, la polizia censurava l'autonomia delle università e la libertà d'insegnamento, e non la propaganda elettorale: il volume documenta la vasta polemica che coinvolse tutto il Brasile. Pochi giorni dopo le perquisizioni, il Tribunale Supremo annullava le disposizioni repressive: quella sentenza e altri documenti sono tradotti nel volume. L'atteggiamento censorio del nuovo governo di destra si rivela anche in un suo progetto di legge che proibisce i discorsi politici nelle scuole, istigando gli scolari a filmare i docenti che fanno ""propaganda politica"""" in classe e, poi, a inviare questi filmati a un apposito sito. Per le libertà fondamentali si annunciano tempi duri."" -
Indro Montanelli e il cinema. Un contadino toscano candidato all'Oscar
Indro Montanelli è stato il giornalista italiano più letto del Novecento. Nella sua vita ha attraversato da protagonista i principali eventi politici del secolo. Delle sue numerose attività, quelle in campo cinematografico sono finora rimaste pressoché sconosciute. Questo libro - attraverso ricerche d'archivio che hanno riportato alla luce vari progetti non realizzati e attraverso un esame dei fi lm a cui collaborò e degli articoli di argomento cinematografi co scritti nel corso della sua carriera - mostra come il cinema, pur rimanendo secondario rispetto alla politica, sia un campo che può rivelare aspetti importanti della sua personalità. In uno sketch televisivo Montanelli respingeva le lusinghe del cinema definendosi un ""contadino toscano"""" e spesso ha guardato a questo mondo con occhio da moralista, ma nel corso della sua vita ne è stato in diversi momenti attratto. E il cinema lo ha più volte cercato, intuendone le potenzialità. Dell'attività cinematografica del giornalista sono esaminati gli episodi noti (come la rottura con Sergio Amidei, co-sceneggiatore de Il generale Della Rovere, per il quale ottenne una candidatura all'Oscar) e quelli sconosciuti (come il telefilm di Jacques Tourneur sceneggiato da John Fante, che prendeva ispirazione da un suo racconto, o il progetto su Giulio Cesare elaborato con Valerio Zurlini). Senza dimenticare i personaggi cinematografici a lui ispirati."" -
La dinamica della forma architettonica
La dinamica della forma architettonica analizza le conseguenze del potere visivo esercitato dall'architettura, potere che per molto tempo è stato largamente trascurato a favore di un'attenzione quasi esclusiva agli aspetti della funzionalità e della socialità. Arnheim esplora gli incredibili effetti che l'architettura produce nella percezione, soffermandosi soprattutto sull'ordine e sul disordine nel disegno, sulla natura del simbolismo visivo e sulle relazioni tra funzionalità ed espressione. Con un saggio introduttivo di Luca Taddio. -
La generazione e la corruzione. Testo greco a fronte
Il ""De generatione et corruptione"""" fa parte degli scritti aristotelici di filosofia seconda e studia la fisica del mondo sublunare. Si compone di due libri, nel primo dei quali si definiscono le nozioni di generazione e corruzione, di alterazione, di aumento e diminuzione, di contatto e di mescolanza. Nel secondo si espongono, innanzitutto, la teoria della generazione e della mutua trasformazione dei tradizionali quattro elementi dalla materia prima e le due coppie di qualità tangibili contrarie costituite da caldo/freddo e umido/secco; indi la formazione degli enti sublunari a partire dagli elementi nonché la necessità e la continuità della generazione. La presente edizione, caratterizzata da una vasta monografia introduttiva, da una puntuale traduzione italiana del testo greco posto a fronte (edizione Mugler), da un ampio commento filologico e storico-esegetico e da due indici analitici, propone un'interpretazione complessiva della dottrina aristotelica che ne mette in luce tratti di convergenza con le moderne teorie sulla trasformazione dell'energia in materia."" -
Un andare pensando. Primo Levi e la «zona grigia»
La ricerca presentata si fonda sull'ipotesi che Primo Levi fin dalle prime pagine di ""Se questo è un uomo"""" abbia sempre avvertito la dicotomia """"vittime-carnefici"""" come una semplificazione eccessiva per una comprensione autentica dell'infamia del Lager. Il costrutto della """"zona grigia"""" è presente, secondo l'autore, in tutto il processo testimoniale e creativo di Levi. Attraverso una riflessione connessa consapevolmente alla epistemologia della complessità ed emotivamente a una elaborazione del suo Io, la """"zona grigia"""" si è definita sempre più, fino alla categorizzazione ne I sommersi e i salvati e al pervenire a una visione a """"tre"""" della fenomenologia concentrazionaria: i carnefici, le vittime e coloro che tra le vittime (i """"salvati"""") sono stati toccati da questa esperienza. L'autore, in relazione a una lunga carriera professionale, propone """"ascoltando"""" Levi che le esperienze del Lager possano avere, anche se ovviamente con esiti meno terribili, una mimesi in uno """"stabilimento industriale"""", indicando una estensione del costrutto della """"zona grigia"""" nell'esperienza organizzativa contemporanea. Prefazione di Marco Belpoliti. Postfazione di Edith Bruck."" -
Logiche dei mondi. Vol. 2: essere e l'evento, L'.
"Logiche dei mondi"""" (2006) rappresenta la continuazione del programma filosofico inaugurato da Badiou con """"L'essere e l'evento"""" (1988). Se nel primo volume si trattava di determinare l'essere delle verità come molteplicità generiche, ora l'analisi si concentra sull'apparire di tali verità all'interno di mondi determinati. In un confronto serrato con la filosofia trascendentale e servendosi di alcuni strumenti concettuali estratti dalla logica matematica e dalla topologia, il filosofo francese ripensa la sua teoria del soggetto, incentrandola sulla categoria di corpo. Al mantra del materialismo democratico - non ci sono che corpi e linguaggi - e al suo imperativo """"vivi senza idea"""", la dialettica materialista oppone l'eccezione delle verità eterne e la possibilità di farne esperienza." -
Woodstock e poi... Cinquant'anni di utopie musicali
15-18 agosto 1969. A Bethel, piccola cittadina rurale dello Stato di New York, ha luogo uno degli eventi epocali della musica rock. Woodstock è l'apice, l'apoteosi del movimento hippie e, come tutti gli apici, rappresenta anche l'ultima grande manifestazione prima del progressivo tramonto della stagione dei ""figli dei fiori"""". Cinquant'anni fa calava il sipario sul più grande evento rock della storia, sul movimento hippie, sui Beatles e, forse, sull'utopia di una pace universale davvero possibile. Cosa è rimasto di quel sogno? Questo volume ripercorre le tappe che, lungo il sentiero tracciato dagli hippie, ci hanno portato al 2019, fra yoga, incensi, progresso tecnologico, droghe e nostalgia. Con un'intervista esclusiva a Ivano Fossati e una playlist dei principali successi dell'epoca. Con un'intervista a Ivano Fossati e uno scritto di Gianni De Martino."" -
Quaderni per una morale
Muovendo da un'analisi del senso della storia e dell'ambivalenza di cui sono portatrici le azioni umane, Sartre ricerca le origini della violenza e dell'oppressione come momenti strutturali della storia, descrivendo - nel corso di questo studio ontologico, antropologico e fenomenologico - una serie di ""figure"""" della libertà e dell'oppressione che richiamano l'andamento della fenomenologia dello spirito hegeliana. L'analisi, complessa e ricchissima, porta il lettore alle soglie di una """"conversione morale"""", il cui compito sarebbe quello di superare l'inferno delle relazioni interpersonali descritto ne """"L'essere e il nulla"""", la figura della """"generosità"""" rappresenta un nuovo, fragile paradigma di relazione umana e azione storica."" -
Cyber war. La guerra prossima ventura
Esiste una guerra silenziosa. Le armi sono invisibili, gli schieramenti fluidi e di difficile identificazione. Potrebbe sembrare una spy story da romanzo, eppure vicende come quella degli attacchi informatici avvenuti nel corso delle ultime elezioni americane sono soltanto alcuni tra i più eclatanti episodi di cyber war, una realtà a metà strada tra spionaggio e atto di guerra. Cina, Corea del Nord, Stati Uniti, Russia, cani sciolti, mercenari del web. Lo scenario è vasto e intricato, ""Cyber war"""" prova a ricostruirlo attraverso il lavoro di due esperti: Aldo Giannuli, storico e già collaboratore di procure e commissioni d’inchiesta sulle stragi di Stato, e Alessandro Curioni, consulente specializzato in cybersicurezza e autore di fortunati saggi sul tema."" -
Descolarizzare la società. Una società senza scuola è possibile?
La scuola obbligatoria, la scolarità prolungata, la corsa ai diplomi, l'università di massa: differenti aspetti di quel medesimo falso progresso che consiste nella preparazione di studenti orientati al consumo di programmi scolastici e di merci culturali studiate per imporre il conformismo sociale, l'obbedienza alle istituzioni. Anche la strutturazione del profilo degli insegnanti, per promuovere una didattica basata sul modello della trasmissione delle conoscenze, ha lasciato l'uomo della società dell'informazione e dei consumi privo di mezzi e ancora più esposto al rischio di una mistificazione strumentale delle sue qualità migliori. A tutto ciò Ivan Illich ha opposto la sua visione, con un testo che è una pietra miliare del pensiero occidentale alle prese con la grande trasformazione culturale e tecnologica in atto. E con un'idea di scuola ben precisa. Descolarizzare la società significa, per l'autore, sostituire un'educazione autentica ai rituali dell'educazione di massa, per imparare finalmente a vivere attraverso la propria vita e nell'incontro con l'altro. Non si tratta solo di una rottura radicale e necessaria con un sistema di poteri e di saperi, ma di restituire all'uomo il gusto di inventare, creare e sperimentare la propria vita partecipando alla sfida della vivibilità del pianeta in questo tempo. Prefazione di Andrea Staid. -
La lingua materna. La condizione umana e il pensiero plurale
La condizione umana è soggetta a continui mutamenti, spesso tragici, e l'unica possibilità inventiva consiste nella capacità di provare stupore, nel porre domande in un atto di solidarietà tra esseri umani. In questo saggio, accompagnato da un'intervista concessa dall'autrice alla televisione tedesca nel 1964, Hannah Arendt affronta i temi più vicini alla sua indagine filosofica: dal totalitarismo alle trasformazioni che hanno sconvolto gli assetti mondiali nel corso dell'età contemporanea, dalla questione dell'esilio e dell'identità di un popolo fino a giungere alla lingua tedesca, vera e propria patria del linguaggio con la quale Arendt intrattiene un legame inestirpabile. -
Edgar Wind, filosofo delle immagini. La biografia intellettuale di un discepolo di Aby Warburg
Edgar Wind (1900-1971) fu uno stretto collaboratore di Aby Warburg e continuò i suoi studi sulla sopravvivenza dell'antico nell'arte del Rinascimento. Nel 1933, in seguito all'avvento del nazismo in Germania, trasferì la Biblioteca Warburg a Londra per poi lasciarla definitivamente nel 1945 in seguito ai forti contrasti con il suo direttore, Fritz Saxl, riguardo all'impostazione da dare alle ricerche dell'istituto. Formatosi durante i tumultuosi e prolifici anni della Repubblica di Weimar, ma influenzato anche dal pragmatismo americano, Edgar Wind dedicò la sua intera attività di studioso a un solo tema: la Verkörperung, il prendere corpo delle idee metafisiche di un'epoca nella pittura e scultura. Il focus principale delle sue numerose pubblicazioni, edite e inedite, si concentrò sul Rinascimento italiano, ma non mancarono studi su altri periodi. Gli argomenti filosofici e teologici, come quelli letterari e alchemici, ovvero tutto l'universo spirituale rinascimentale, per Wind prendevano corpo nelle opere dei grandi artisti italiani attraverso la loro capacità tecnica e immaginativa di trasporre il pensiero in immagine. Nutrito da ricerche d'archivio e studi che spaziano dalla storia delle idee ai temi di carattere iconologico e filosofico (di cui l'ampia bibliografia dà testimonianza), il presente volume è una biografia sulla vita e le opere di questo studioso che, più di ogni altro, restò vicino al pensiero di Warburg. -
Figure della ragione. Teoria critica e pragmatismo nell'esperienza dell'Istituto per la ricerca sociale a New York
Il libro esplora l'esperienza dell'esilio a New York dell'Istituto per la ricerca sociale di Francoforte, attraverso le sue relazioni intellettuali con la cultura americana negli anni '30 e nei primi anni '40. L'autore indaga in particolare il rapporto intenso e problematico della Scuola di Francoforte con il modernismo radicale e marxista dei New York Intellectuals, avanguardia del pensiero critico americano di quegli anni. A questa prospettiva d'indagine si affianca specularmente l'approfondimento del dibattito col pragmatismo, le cui comuni categorie di riferimento celano in realtà contrasti interpretativi e teorici. Proprio gli effetti di questa lettura del pragmatismo nella Teoria Critica saranno l'oggetto centrale del libro, per la profonda influenza che eserciteranno nella fine di questa esperienza di ricerca e nell'allontanamento reciproco dei membri del gruppo francofortese. -
Labili tracce. Per una teoria della pratica videoamatoriale
Il libro intende proporre una riflessione sul tema delle pratiche videoamatoriali non da un punto di vista manualistico, ma cercando di rispondere agli interrogativi di natura teorica che tali pratiche quotidiane sollevano. Come possiamo osservare scientificamente oggetti così evanescenti? In che modo può essere indagato ciò che lascia labili tracce perché fondato su un ""fare"""" spesso non regolato da protocolli? Infine, quali strumenti epistemici dobbiamo utilizzare se simili attività appartengono al passato e afferiscono a oggetti tecnici ormai obsoleti? Al fine di illuminare gli spazi quotidiani in cui, molti anni fa, ci siamo appropriati di una videocamera analogica, il libro convoca diversi filoni speculativi - da quello incarnato da Pierre Bourdieu alla linea di pensiero di Michel de Certeau, dalla teoria del dispositivo alla semiotica della cultura di Jurij Lotman - applicandoli a quell'orizzonte di massa rappresentato dal fenomeno videoamatoriale."" -
Cartografie sociali. Rivista di sociologia e scienze umane (2018). Vol. 6: Governo dei poveri e conflitti urbani in Brasile.
Cartografie Sociali è una rivista di sociologia, semestrale e peer reviewed, che si colloca nel panorama delle scienze sociali contemporanee come uno spazio di riflessione aperto a diversi contributi della disciplina e luogo di divulgazione del sapere per coloro che, a vario titolo, operano nel sociale, nelle istituzioni, nell'accademia, nel mondo della politica e dell'associazionismo. Le Unità di ricerca sulle Topografie Sociali (URiT) dell'Università degli Studi di Napoli Suor Orsola Benincasa, che fondano la rivista Cartografie Sociali, si impegnano a promuovere la circolazione delle idee di coloro che considerano il sapere sociologico - ""sulla società e per la società"""" - come utile al confronto, allo scambio e alla condivisione di esperienze teoriche e pratiche di ricerca. Nel progetto Cartografie Sociali esplicito è il rinvio al pensiero di Michel Foucault e Pierre Bourdieu. Con il primo si condivide l'idea che la gestione sincrona di territori e popolazioni costituisca l'essenza profonda dei dispositivi di governo reale delle società tardo-liberali; con il secondo, le categorie spaziali vengono intese - in continuità con la sociologia di Georg Simmel - come un insieme di pratiche tanto materiali quanto simboliche di distinzione/suddivisione del corpo sociale, secondo confini che di volta in volta possono investire le frontiere fra nazioni, città e quartieri urbani come fra religioni, gruppi sociali, luoghi dell'esclusione e aree """"di margine""""."" -
Play, men! Un panorama della stampa italiana per adulti (1966-1975)
L'anno 1966 sembra essere una sorta di annus mirabilis per quanto riguarda la sessualizzazione dell'editoria popolare italiana. L'uscita nelle edicole di un settimanale come ""Men"""" e, qualche mese prima, di due testate a fumetti come """"Goldrake"""" e """"Isabella"""" costituisce, di fatto, un punto di non ritorno nel processo di sdoganamento dell'erotismo nelle abitudini culturali del nostro Paese. """"Play, men!"""" rappresenta un tentativo di sistematizzazione della stampa per adulti a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta. Dai fumetti neri ai primi timidi nudi fotografici, dagli exploit porno-chic di """"Playmen"""" fino allo scivolamento nell'hard, questo volume offre uno sguardo d'insieme sulla miriade di riviste che popolavano la fascia di consumo """"vietata ai minori"""", un settore tanto centrale dal punto di vista commerciale e della produzione di immaginario, quanto ancora poco esplorato dagli studi sui media."" -
La comprensione linguistica
Che cosa vuol dire comprendere una frase, un testo, una metafora o una barzelletta? È possibile comprendere solo in parte ciò che qualcuno ci dice? Si può comprendere qualcosa di diverso da ciò che il parlante intendeva? Qual è il rapporto tra significato e comprensione e tra teoria del significato e psicologia? Queste sono alcune delle domande discusse in questo volume, che raccoglie otto contributi di filosofia del linguaggio sul tema della comprensione linguistica. Diversi punti di vista, da quello analitico a quello semiotico, da quello linguistico a quello cognitivo, si intrecciano, componendo un mosaico su un tema classico e importante su cui hanno ragionato, tra gli altri, Wittgenstein, Eco e Lacan. -
Il prezzo della verità. Percorsi tra filosofia, economia, antropologia
In polemica con i Sofisti, Socrate dissociava il proprio insegnamento da ogni compenso monetario. Qual è il senso di questo rifiuto? Ci rinvia forse alle tracce di un regime di scambio diverso da quello mercantile e imperniato piuttosto sul dono? Ma, d'altra parte, siamo sicuri che la sfera del mercato sia nettamente separabile da altre dimensioni pratiche e simboliche? I percorsi che si dipanano nel presente volume giungono tutti, in vario modo, a problematizzare questa presunta ""purezza"""" dell'economia di mercato. Sulla scorta del saggio di Marcel Hénaff """"Il prezzo della verità"""", i diversi articoli approfondiscono questioni fIlosofi che e antropologiche: la reciprocità, il riconoscimento, il dispendio e il sacrificio, l'economia del soggetto in rapporto alla ricerca e alla produzione della verità.""