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Tutti gli scritti. Vol. 1: Punto e linea nel piano, articoli teorici, corsi al Bauhaus.
La straordinaria carriera artistica di Wassily Kandinsky è proceduta di pari passo con una vasta e tutt'ora poco conosciuta produzione di scritti teorici assolutamente imprescindibili per cogliere la genialità del pittore russo. I saggi e gli articoli di critica dell'arte contenuti in questi due volumi ricalcano con grande fedeltà l'evoluzione della ricerca pittorica e il vissuto personale dell'artista, dagli studi giovanili compiuti a Mosca fino agli ultimi anni trascorsi in Francia. Nel primo tomo vengono presentati gli scritti in cui il Kandinsky studioso si è interrogato sulle questioni fondamentali della pittura. Tra questi, due momenti essenziali per la sistematizzazione del pensiero teorico dell'autore: il celebre trattato Punto e linea nel piano, apparso per la prima volta nel 1926 e, soprattutto, la preziosa raccolta di lezioni tenute al Bauhaus a cavallo degli anni venti e trenta. -
La libertà ostinata. Machiavelli e i confini del potere
Nei saggi proposti in questo volume collettivo si confrontano e contaminano due tensioni intellettuali e scientifiche: una prima tensione lavora sul versante filologico e storico-critico, partendo da un close reading di loci più o meno dibattuti dei testi machiavelliani e proponendo così nuove strade e linee di interpretazione dell'opera del Segretario; una seconda tensione adopera un approccio prevalentemente teorico-speculativo, individuando punti nevralgici e salienti del testo machiavelliano da cui muovere per una riflessione sui temi del rapporto di specie, delle forme della partecipazione democratica e dei nessi tra libertà e felicità e libertà ed efficienza politica. Sono queste in fondo le ""due tensioni"""" che attraversano quel campo instabile e magmatico di tensioni scientifiche (una vera polemologia intellettuale) che è la critica machiavelliana, sospesa e talora divisa tra tensioni filologiche e speculative, filosofiche e politiche, storico-linguistiche e più ampiamente culturali."" -
Il lavoro negato
Il lavoro, che nelle variegate e dimensionali sfumature rappresenta la condizione esistenziale dell'uomo, induce una profonda riflessione sul suo significato socio-economico e collettivo. Se lo stesso concetto che lo sottende, a partire dal mondo romano, assume diacronicamente degli snodi evolutivi e storici con significati diversi, la sua deprivazione e la dinamicità correlata allo status sociale costituiscono uno stress altamente minacciante il Sé e l'identità stessa dell'individuo. L'indagine che informa questo libro è focalizzata sul coinvolgimento emotivo delle persone nell'intrecciarsi e sovrapporsi dell'esperienza di ""chi-non-è-nel-lavoro"""". Dall'analisi delle risultanze scientifiche dei test somministrati (MMPI, MMPI-2, BDI, BPRS, STAI) nel corso di una ricerca pluriennale svoltasi in Sardegna, emerge un'immagine saliente che delinea le caratteristiche strutturali delle personalità di coloro che, nel percorso di vita, si ritrovano nella deprivazione lavorativa."" -
Antico e non antico. Scritti multidisciplinari offerti a Giuseppe Pucci
Non solo sull'antico vertono i saggi raccolti in questo volume, dedicati a un antichista sui generis che ha sempre inteso i confini tra le discipline non come barriere ma - secondo l'etimologia del termine - come fini comuni, condivisi. Gli oltre sessanta contributi di studiosi di diversa estrazione - tutti specialisti di grande prestigio nel proprio campo - riflettono la varietà dei suoi interessi: dalla storia dell'arte a quella della cultura materiale, dall'iconologia all'estetica, dall'antropologia alla tradizione classica nella letteratura, nel cinema e nell'opera lirica, per citarne solo alcuni. Una cosa accomuna Giuseppe (Pino) Pucci e quanti hanno voluto testimoniargli la loro amicizia: la consapevolezza che l'antico non è mai irrevocabilmente tale, relegato in un passato separato, e che anche nella storia della cultura le mort saisit le vif. -
Tentazione di Siracusa
Il 18 gennaio 2001, su proposta del Collegio Siciliano di Filosofi a, il Sindaco di Siracusa, Giambattista Bufardeci, conferiva la cittadinanza onoraria a Jacques Derrida. In quella memorabile occasione il filosofo franco-algerino tenne una conferenza dal titolo Tentazione di Siracusa, pertinente metafora che evoca i cattivi rapporti intercorsi tra filosofia e politica che, a partire dai ricorrenti viaggi di Platone nella città siciliana, hanno scandito il tema della ricerca permanente della fondazione legittima del potere. Nel suo discorso, pronunciato in una città simbolo del Mediterraneo, Derrida indicava lucidamente alcune questioni - la crisi dello Stato-nazione, il tema della cittadinanza, delle frontiere, dell'ospitalità, del diritto d'asilo, dell'immigrazione, fra le altre - che, in forma ancor più drammatica, dopo l'11 settembre, inquietano la nostra attuale condizione. Postfazioni di Elio Cappuccio e Roberto Fai. -
Le avventure del soggetto. Contributo teorico-comparativo sulle nuove forme di soggettività giuridica
La natura, i fiumi, gli animali, le generazioni future, le minoranze, il defunto, l'embrione, l'intelligenza artificiale, l'uomo programmato: chi sono i soggetti di diritto oggi? Quali sono i criteri che consentono di trasformare un ""qualcosa"""" in un """"qualcuno""""? Il progresso della tecnologia, della scienza e dell'industria, nonché lo sviluppo di nuove tecniche di tutela giuridica mettono in crisi il modello di soggettività imperniato sull'essere umano vivente. Si rende pertanto necessaria la rivisitazione critica del confine fra le persone e le non-persone. Si tratta di capire se la classica distinzione tra le persone e le cose è ancora pertinente, se il diritto privato dispone di concetti sufficientemente ampi da accogliere le nuove entità """"incerte"""" o se invece occorrono nuove categorie intermedie. Si tratta, infine, di interrogarsi sul contenuto da attribuire oggi ai concetti di persona e di soggetto."" -
Utilità e danno della storia
Lo studio della storia, e delle storie, in una scuola di architettura continua a essere di grande importanza. A dispetto, e anzi proprio a causa, della chiara consapevolezza che la storia in genere - in quanto disciplina in grado di organizzare il passato a partire dal presente - sia sempre più sottovalutata nell'attuale congiuntura storica. Questo libro non è il frutto di ricerche coordinate e neppure ""interdisciplinari"""" - almeno non nel senso burocratico che di solito si attribuisce alla parola in ambito accademico - ma intende offrire, senza nessuna pretesa di completezza né tantomeno di organicità, qualche esempio di come ci si possa occupare di storia e interrogarsi sulla storia. Contiene alcuni saggi raggruppabili in parti ben identificabili per oggetto di studio e approccio - gli studi sulla rappresentazione e sulla storiografia - e singoli contributi di argomento vario. Lo si può considerare come un'istantanea, un'immagine in cui qualcuno guarda in macchina, qualcuno si guarda alle spalle, e qualcun altro passa fischiettando. Tutti, più o meno, camminano verso la stessa direzione."" -
Laboratorio Italia. Canoni e contraddizioni del Made in Italy
Come tutte le etichette identitarie anche quella di Made in Italy riflette, sin dalla sua formulazione in una lingua straniera, la prospettiva di uno sguardo esterno che coglie e condensa i tratti di un'identità non immune da stereotipie nazionalistiche e da definizioni illusoriamente autoevidenti. Il volume raccoglie una pluralità di contributi che riconoscono, oggi, nelle forme del progetto italiano un'idea peculiare di modernità e un legame specifico con le forme dell'esperienza storica. Particolare attenzione è rivolta sia agli orizzonti di riflessione che hanno recentemente problematizzato la questione dei tratti identitari del pensiero e del patrimonio culturale e umanistico ""italiano"""", sia ai modi di produzione e ai modelli di sviluppo che il Made in Italy ha implementato, e alle contraddizioni e conseguenze economiche, politiche e culturali di tali modelli. Questa indagine non trova la sua pertinenza e coerenza in una definizione esclusivamente territoriale, settoriale o nazionale del Made in Italy, ma intende scardinare questa definizione aproblematica per interrogarsi sui tratti paradigmatici che i diversi ambiti del progetto inteso nella pluralità delle sue culture - dalla moda alle arti, dall'architettura e dal design alla riflessione filosofica, dalle arti performative alla gestione del patrimonio - hanno elaborato in ambito italiano. Il laboratorio Italia, nutrito dalla pluralità delle sue culture del progetto, ribadisce così la non separazione delle pratiche e delle teorie e afferma anzi la loro costitutiva coalescenza, nella convinzione che gli oggetti, i progetti, le opere """"pensino"""" attraverso la specificità delle proprie forme e che le elaborazioni teoriche siano inseparabili dall'immanenza dei propri oggetti di riflessione, dei propri modelli e delle proprie procedure di pensiero."" -
Veneto. Temi di ricerca e azione
Attraverso un'indagine in profondità di specifici contesti del territorio veneto e utilizzando un approccio e un linguaggio analitico e descrittivo, obiettivo principale del quaderno è di mettere alla prova alcuni assunti generali, alcune ipotesi di trasformazione che avevano fatto da guida al precedente quaderno ""Un manifesto per il Veneto. Scenari, obiettivi, azioni"""". In particolare tre sono le questioni che alimentano altrettante parti del quaderno: la prima propone una riflessione sulle nuove forme di produzione nel territorio veneto, la seconda prova a confrontarsi con le dinamiche e le strategie di trasformazione del paesaggio e delle infrastrutture, infine, la terza riflette sugli strumenti e gli attori coinvolti nei processi di rigenerazione e valorizzazione del territorio. Di fatto i diversi contributi confluiti in questo libro costituiscono per la maggior parte degli affondi su ambiti territoriali precisamente definiti. Si tratta di importanti tentativi di rilievo e descrizione utili a far emergere differenze e somiglianze tra i paesaggi che compongono il mosaico territoriale del Veneto. Nondimeno, i diversi contributi hanno provato anche ad interrogarsi su possibili azioni, sugli strumenti e le forme di intervento praticabili in questi territori, ipotizzando possibili scenari di trasformazione. Questo modo di lavorare tra descrizione e progetto, tra interpretazione e formulazione di scenari contribuisce senza dubbio a tenere viva quella tensione immaginativa che aveva pervaso il """"Manifesto per il Veneto"""", e che in questo volume prova a misurarsi con la variabilità delle condizioni insediative."" -
Humanities e cliniche legali. Diritto e metodologia umanistica-Humanities e legal clinics. law and humanistic methodology. Teoria e critica della regolazione sociale (2017). Vol. 2
Questo numero della rivista dà conto del dibattito sui rapporti tra Law and Humanities e metodologia clinica, promosso in collaborazione con la Italian Society for Law and Literature (ISLL), in occasione del Convegno mondiale dell'Intemational Association for the Philosophy of Law and Social Philosophy (IVR), svoltosi a Lisbona nel 2017. Trovando una radice filosofica comune nel realismo americano e nel conseguente allontanamento dal dogmatismo e dal formalismo tipici del 1900, Law & Humanities e Legal Clinics condividono ideali e fini comuni. Essi tuttavia sono distanti nei metodi. Lo scopo del workshop, i cui atti sono raccolti in questo volume, era di riscoprire sinergie tra i due movimenti gettando un ponte tra teoria e pratica. Nel far ciò, esso ha voluto richiamare l'attenzione sulla specificità del dibattito che va sviluppandosi in Europa, e in particolare in Italia, sul tema delle cliniche legali. -
Inversione di sguardi/sbarchi. Migrazioni, accoglienza, intercultura. L'architettura delle nuove centralità urbane
Villard è un seminario itinerante di progettazione, a cadenza annuale, che vede coinvolte scuole di architettura, italiane ed estere. Il seminario è rivolto a circa dieci studenti di ogni sede partecipante, iscritti agli ultimi anni di corso, selezionati in base al merito. Il programma prevede la messa a punto di un progetto su un tema, in genere proposto da amministrazioni comunali o altre istituzioni legate alle diverse realtà territoriali. Il tema viene presentato all'inizio del seminario e sviluppato nel corso dell'anno nelle diverse tappe. Il viaggio costituisce la struttura portante del seminario quale strumento di conoscenza delle città. Durante ogni tappa, con l'apporto dei docenti delle facoltà partecipanti, sono organizzati incontri, lezioni, conferenze, visite guidate e mostre. Ogni tappa dura 3-4 giorni. Il lavoro di progettazione viene svolto principalmente durante gli orari che le diverse sedi dedicano al workshop. L'itineranza del seminario fa sì che gli studenti entrino in contatto con luoghi fisici e culturali diversi, incrociando esperienze e conoscenze con docenti e studenti provenienti dalle altre sedi. Il seminario ha la sua conclusione in un evento finale: la mostra, con la presentazione e premiazione dei progetti migliori, a cui seguirà la pubblicazione del catalogo con i lavori degli studenti e degli apporti critici raccolti durante il seminario. -
Episteme. Un laboratorio dei saperi e delle pratiche educative nella scuola superiore. Vol. 9: 2018
Episteme, ovvero il sapere scientifico. Abbiamo scelto questo termine per indicare un vero e proprio laboratorio dei saperi e delle pratiche educative e come simbolo il labirinto rappresentato sulle antiche monete di Creta. Perché questa scelta? Il labirinto è un problema: rappresenta infatti la ricerca dell’unico percorso che conduce a una meta, la quale può essere all’esterno (in tal caso l’abilità consiste nell’attraversare il labirinto per trovare l’uscita) oppure al centro del labirinto stesso (da dove poi si può uscire, ripercorrendo a ritroso il cammino percorso). Quest’ultimo è il caso del labirinto di Creta, che nella sua iconografia tradizionale è unicursale, ovvero è un falso labirinto, consistente in una sola strada, tortuosa, aggrovigliata, ma priva di biforcazioni e incroci, in cui non è possibile perdersi. Tale significato è coerente con quello che vogliamo dare al nostro lavoro: un percorso tortuoso, lungo, a volte faticoso, che però tende verso una meta ben definita. Può darsi che poi, una volta raggiunta, questa si presenti come un nuovo problema e un nuovo inizio: ricominceremo a porci domande e a cercare risposte per raggiungere una nuova meta. -
L' information literacy nella biblioteca scolastica
Com'è possibile insegnare oggi l'information literacy (ovvero l'alfabetizzazione all'informazione) per rendere gli alunni capaci di navigare efficacemente nel mare informativo in cui sono immersi? Da qui prendono le mosse la riflessione teorica e la sperimentazione pratica proposte all'interno del volume. La scuola, di ogni ordine e grado, deve educare a farsi domande, problematizzando la realtà e identificando strategie valide per sciogliere i dubbi informativi. In una modernità che travolge con i suoi innumerevoli stimoli informativi, spesso poco attendibili, se non manipolati, la biblioteca scolastica assume un ruolo fondamentale per rendere l'individuo un ricercatore autonomo, orientato criticamente alla costruzione del proprio orizzonte del sapere. La capacità di usare le fonti richiede dunque una formazione nuova, una bussola cognitiva e meta-cognitiva. Una formazione non solo possibile, ma necessaria. A scuola, come nella vita. -
Il posto dei libri. Per una biblioteca del cuore
Dal racconto di frammenti della propria autobiografia, tenuti insieme dal filo conduttore della presenza di un libro tra le mani, da leggere nell'apertura necessaria al respiro del mondo e dentro il rumore della vita intorno, alla riflessione sul ""Posto dei libri"""" nel mondo di oggi: un viaggio dalle pareti della propria biblioteca alle pratiche di narrazione collettiva dei seminari di scrittura e lettura creativa, alla condivisione del valore sociale che ogni libro porta con sé. Esperienze di vita in comune e costruzione di comunità, dal cortile di casa alle piazze del Sapere, dagli Appennini alle città, dove si intrecciano in un dialogo continuo, spesso anche silenzioso, la dimensione del privato con quella del pubblico, come una tensione necessaria verso un'idea concreta di politica e poetica del noi, vero e proprio laboratorio e atelier dove la biblioteca del cuore diventa dono e nodo di un autentico legame e incontro tra persone."" -
Dissento dunque sono. Essere obiettori e disobbedienti nella società plurale
L'autodeterminazione e il dissenso sono forze della società democraticamente matura. Hanno preso forma nell'obiezione di coscienza e nella disobbedienza civile, con diversi esiti, spesso contradditori e alternativi - tra nobiltà e miseria, tra moralità e immoralità, tra diritti e doveri - nei vari campi, dal passato remoto al presente storico, dagli anni Settanta a oggi. Divorzio, servizio militare, sperimentazione sugli animali, interruzione volontaria della gravidanza, fecondazione medicalmente assistita, testamento biologico, vaccinazioni obbligatorie, politiche migratorie, consumo di droghe, ludopatia, ecc. Questi dieci temi concreti sono analizzati sotto diversi aspetti, teorico e pratico, normativo e politico, religioso e laico, facendo derivare dall'approccio descrittivo quello valutativo che riconosce ed esalta la forza nobile del dissenso non violento. Un laboratorio culturale e sociale per costruire innovative pratiche di uguaglianza, capaci di porre rimedio alla disumanizzazione della società. È anche su questo che si misura oggi il livello di civiltà di un paese, cioè sulla sua capacità di valorizzare il ""pericolo"""" delle persone che obiettano, dissentono e disobbediscono per passione civile, coniugando pensiero critico e azione trasformatrice nella società che stiamo faticosamente costruendo in una prospettiva di consolidamento della democrazia sociale."" -
Fenomenologia di Grand Theft Auto
Grand Theft Auto è più di un videogioco: la popolare saga di Rockstar Games ha conquistato l'immaginario collettivo grazie a una magistrale riscrittura in chiave interattiva del crime movie e della narrativa pulp. Con cinque episodi all'attivo e oltre duecentocinquanta milioni di copie vendute negli ultimi vent'anni, Grand Theft Auto ha trasceso la sfera dell'intrattenimento. I vari capitoli - ambientati nelle repliche virtuali di metropoli come Los Angeles, New York e Miami - sollevano infatti questioni cruciali in merito alla rappresentazione della violenza, alla simulazione degli spazi urbani e alle politiche di gender. Fenomenologia di Grand Theft Auto esamina gli aspetti sociali, culturali e artistici della serie grazie al contributo di studiosi internazionali. Questa antologia di saggi porta in primo piano la complessità del testo videoludico e delle pratiche di consumo a esso associate. -
Sensibili alle forme. Che cos'è l'arte
Massimo Pamio analizza l'attività artistica dal punto di vista scientifico, presentandola come un prodotto dell'evoluzione, in base a una nuova ipotesi che prevede tre fasi: la morfogenesi, la morfognosia, la morfoestesia, per poi interrogarne, dal punto di vista filosofico, il senso. La questione viene affrontata inoltre dal punto di vista antropologico e sociologico, con risposte originali e provocatorie. L'opera viene completata da un finale a sorpresa e da un'appendice dedicata a 60 artisti italiani dei nostri giorni, che, per il loro altissimo valore ""dovrebbero essere posti all'attenzione del mondo""""."" -
Totum et unum. Giordano Bruno e il pensiero antico
"Totum et unum"""" propone un'indagine sulle fonti antiche del pensiero di Giordano Bruno, mettendo in luce la derivazione classica del monismo dell'autore. Bruno, opponendosi ad Aristotele, descrive il principio divino come immanente alla materia e sostiene la tesi dell'unità assoluta del Tutto, che è immobile, immutabile ed eterno in se stesso, ma mutevole e corruttibile nelle forme accidentali di cui si compone. Riprendendo il pensiero dei presocratici, la cosmologia platonica e l'henologia plotiniana, Bruno afferma che la materia è animata dal principio vitale in essa stessa contenuto. Pertanto non esistono dualità, ma i contrari coincidono tra loro e si completano nell'unità del reale." -
La natura del bello
Occuparsi della bellezza apre sfide inedite e fondamentali per l'uomo di ogni tempo. Quella della bellezza, infatti, è un'esperienza che mette in gioco tutto l'uomo, la dimensione sensibile e la dimensione razionale e spirituale, la sua natura psicofisica nel complesso. La bellezza costringe a capire il nesso tra il corpo e la mente, tra i nostri cinque sensi e la nostra dimensione cosciente e razionale che esprime giudizi e sentimenti; apre ulteriori domande circa la verità di ciò che vediamo, sentiamo, ascoltiamo; mette in discussione il modo di condurre l'esistenza e di impostare la vita sociale, politica ed economica delle comunità. L'esperienza del bello ci chiede oggi di comprendere che cosa la renda possibile, quanto sia davvero reale e comunicabile, se sia producibile e fruibile anche da macchine o dispositivi dotati di intelligenza artificiale. La bellezza, infine, ci ferisce e ci rimette di fronte al nostro destino ultimo, al problema inaggirabile del senso del vivere e del morire. Postfazione di Elio Franzini. -
Pensiero terrestre e spazio di gioco. L'orizzonte ecologico dell'esperienza a partire da Merleau-Ponty
Nel 1939, in visita presso gli archivi di Lovanio, Merleau-Ponty legge per la prima volta il manoscritto husserliano sul ""Rovesciamento della dottrina copernicana"""". È un incontro importante, che contribuisce in modo decisivo a fondare la cosmologia merleau-pontyana. Dalla rivoluzione scientifica ai viaggi spaziali, il nostro ancoraggio alla Terra - questo grande inaggirabile che si corrisponde con il corpo vivo - si è indebolito, facendosi più mediato. Che ne è, allora, del gioco che coinvolge il soggetto e il mondo? È possibile pensare la Terra come un oggetto? È necessario rinunciare a parlare di soggettività, come ha auspicato la generazione post-strutturalista? Questo libro è un esercizio di pensiero sul modello dello Spielraum, lo spazio di gioco che modula i rapporti tra il vivente e il suolo, tra il soggetto e il suo orizzonte di possibilità, e la proposta di un'ontologia del gioco che definisce una soggettività ecologica.""